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Bce alzerà ancora tassi “a livello sufficientemente restrittivo”

Bce alzerà ancora tassi “a livello sufficientemente restrittivo”Roma, 19 mag. (askanews) – La Banca centrale europea ribadisce l’intenzione di proseguire con i rialzi dei tassi di interesse: “le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario”. Lo si legge nel Bollettino economico, pubblicato a due settimane dall’utima riunione operativa del direttorio, che ha alzato i tassi di altri 25 punti base.

Secondo l’istituzione di Francoforte “le prospettive di inflazione continuano a essere troppo elevate da troppo tempo. L’inflazione complessiva ha registrato una riduzione negli ultimi mesi, sebbene le pressioni di fondo sui prezzi rimangano intense”, si legge. Inoltre, la Bce ripete che i tassi “restano lo strumento principale utilizzato per definire l’orientamento di politica monetaria”. Ma che paralelamente proseguirà anche la manovra di riduzione degli stock di titoli, prevalentemente pubblici, accumulato negli anni scorsi “a un ritmo misurato e prevedibile”. In questo ambito si opera con un inasprimento quantitativo passivo: cioè mediante il non rinnovo dei bond che giungono a scadenza. E a inizio mese, assieme al rialzo dei tassi, la Bce ha deciso di sospendere tutti i rinnovi sul piano di acquisti App a partire da luglio.

Bonaccini: per Emilia Romagna è altro terremoto, ricostruiremo tutto

Bonaccini: per Emilia Romagna è altro terremoto, ricostruiremo tuttoRoma, 19 mag. (askanews) – “Domani sarebbe l’anniversario del terremoto di 11 anni fa che colpì l’Emilia e fece 12 miliardi di euro di danni, abbiamo ricostruito praticamente tutto. Questo è un altro terremoto che colpisce gran parte della Romagna e garantisco che ricostruiremo tutto”. Lo ha detto il presidente della regione, Stefano Bonaccini, a Mattino Cinque.

“Ora bisogna mettere in sicurezza tutte le persone – ha aggiunto -, per fortuna aveva diramato l’allerta meteo rossa altrimenti la tragedia sarebbe stata ben maggiore. Sono cadute in 6 ore le quantità di acqua che di solito cadono in 6 mesi, con un effetto tropicale e su un terreno e un territorio molto vasto dove non pioveva da mesi quindi l’acqua non veniva più assorbita dal terreno e defluiva nei fiumi ma a causa di questo effetto inedito il mare respingeva con le mareggiate l’acqua dei fiumi”.

Biennale Architettura, lo spazio decostruito di Padiglione Italia

Biennale Architettura, lo spazio decostruito di Padiglione ItaliaVenezia, 19 mag. (askanews) – Una mostra corale che vuole ricucire il racconto di nove esperienze di architettura sul territorio italiano, ma che è anche una sorta di affermazione di metodo che sposta l’attenzione verso la realtà effettiva dei progetti, focalizzandosi sulle comunità fuori dallo spazio dell’esposizione. Siamo alla Biennale Architettura di Venezia e siamo precisamente nel Padiglione Italia, affidato alla curatela dei giovani del collettivo Fosbury Architecture, che hanno scelto di portare avanti i loro progetti sul territorio, lasciano all’esposizione il compito di essere solo una sorta di sommario.

Nicola Campri, uno dei membri del gruppo, ci ha presentato l’idea: “Noi – ha detto ad askanews – cerchiamo di raccontare una rinnovata maniera di fare architettura attraverso nove progetti diffusi in tutta Italia per mano di nove progettisti, quindi nove pratiche che collaborano con nove advisor provenienti da altre discipline. Abbiamo selezionato nove siti, attraverso la penisola, che racontassero situazioni di fragilità o di potenzialità del nostro Paese. In questo siti abbiamo sviluppato dei progetti pionieri che in qualche modo andassero a creare delle risposte a tematiche che sentiamo urgenti”. Urgente è anche il modo in cui Fosbury ha pensato di utilizzare lo spazio, che è fisico, ma anche istituzionale, del Padiglione Italia, letteralmente trasformato in un amplificatore, ma non più nel fulcro della partecipazione alla Biennale. In un’ottica di allargamento dei confini e di costruzione di nuovi paradigmi mentali che rientra alla perfezione nel discorso portato avanti dalla curatrice della Mostra internazionale, Lesley Lokko.

E a Claudia Mainardi, anche lei membro di Fosbury, abbiamo chiesto che idea di architettura il gruppo ha voluto diffondere attraverso il progetto “Spaziale”. “La scelta – ci ha risposto – è stata quella di mettere in scena una generazione di architetti che non considera il manufatto come fine ultimo: più precisamente ci siamo riferito al concetto utilizzato da Jane Rendell di Critical Spatial Practice, ovvero pratiche che si situano tra pubblico e privato, tra arte e architettura.Partiamo dal presupposto che, soprattutto in un contesto come quello attuale sia sempre meno pensabile l’idea dell’architetto come unica figura a capo di un progetto creativo e sia sempre più necessaria una collaborazione, non solo tra colleghi, ma anche tra saperi”. Decisivo, per entrare nel mondo di Fosbury, di cui sono membri anche Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni e Veronica Caprino, è il sottotitolo del progetto: “Ognuno appartiene a tutti gli altri”. E nello stesso modo a tutti deve appartenere l’architettura, che così può liberarsi e tornare a essere portavoce di desiderio di risposte a bisogni reali, come uno strumento che può essere al servizio di una nuova prospettiva sociale. Anche questo si può immaginare attraversando lo spazio politicamente decostruito di Padiglione Italia.

Uomo forza ingresso in Vaticano, la Gendarmeria spara all’auto

Uomo forza ingresso in Vaticano, la Gendarmeria spara all’autoRoma, 18 mag. (askanews) – Un uomo di circa 40 anni – risultato poi in “grave stato di alterazione psicofisica” – nella serata di oggi ha forzato con la sua auto l’ingresso in Vaticano. Guidando “a forte velocità” è riuscito ad entrare: la Gendarmeria ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo, che però ha colpito il mezzo sul parafango. L’autovettura è riuscita così ad arrivare al Cortile di San Damaso, dove l’uomo è sceso autonomamente ed è stato bloccato e arrestato. Nessun pericolo comunque per Papa Francesco: l’accesso a Santa Marta era stato nel frattempo sbarrato.

“Questa sera dopo le 20:00 – fa sapere la Sala stampa vaticana – un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa”. “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta. L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, e il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria”.

“L’uomo, di circa 40 anni, è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria”, conclude la Sala stampa vaticana.

Maltempo, Schlein: serve coesione nazionale, Pd pronto a collaborare

Maltempo, Schlein: serve coesione nazionale, Pd pronto a collaborareRoma, 18 mag. (askanews) – “È un momento in cui serve unità e coesione nazionale, noi siamo disponibili a collaborare e chiediamo al governo di coinvolgerci per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a intervenire”. Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, che questa mattina ha convocato una segreteria del partito dedicata all’emergenza maltempo in Emilia Romagna e Marche.

“Siamo al fianco dell’Emilia-Romagna e delle Marche colpite da nubifragi, frane ed esondazioni. Siamo al fianco delle famiglie delle vittime e di tutte quelle che hanno subito danni, delle imprese colpite e delle persone che vi lavorano. Siamo al fianco dei soccorritori che si stanno adoperando, senza risparmiarsi, per continuare a salvare le persone ancora in pericolo”, sottolineano i dem in una nota. Il Partito democratico “solleciterà il Governo per varare al più presto un decreto d’urgenza che ci impegniamo a sostenere di comune accordo con tutte le forze politiche, senza distinzione di colore politico, e con Regioni ed Enti locali. Stiamo ricevendo e organizzando la disponibilità di tantissimi volontari e militanti per dare concretamente una mano e mettersi a disposizione della Protezione civile e delle autorità che stanno prestando soccorso. Ci stiamo adoperando per organizzare su tutto il territorio nazionale una raccolta di beni essenziali per le popolazioni colpite”.

Tutto il Pd, conclude la segreteria, è impegnato inoltre a supportare le raccolte fondi che partono dalle istituzioni locali, per ora ecco quella predisposta dalla Regione Emilia-Romagna. Per donare: Questo l’Iban IT69G0200802435000104428964 Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0 Causale: ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA” Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Mamma influencer o Mal di Madre, le mille sfumature di genitorialità

Mamma influencer o Mal di Madre, le mille sfumature di genitorialitàRoma, 18 mag. (askanews) – Il primo giugno si celebra il “Global Day of Parents”, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per onorare e ricordare il ruolo dei genitori — biologici e non —, primi responsabili della cura, dello sviluppo e della crescita dei più piccoli. In occasione della Giornata Mondiale dei Genitori, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta una selezione di documentari e cortometraggi che raccontano le mille sfumature della genitorialità: dalla maternità esibita sui social network fino alle adozioni illegali, passando per i delicati temi della maternità surrogata, del ruolo di madre imposto dalla società e della scelta di non procreare per il bene del pianeta.

La gravidanza non è mai stata così mediatizzata: sui social network si moltiplicano gli hashtag delle future mamme, convertitesi in “pregnant-blogger” e influencer mettendo in mostra i loro pancioni, così come i test di gravidanza e i vestitini del nascituro. Il documentario “Quando la gravidanza è un business” racconta di un fenomeno, ormai non più di nicchia, che sta generando un business succulento per chi lo pratica. Filmano la loro vita quotidiana e quella dei loro figli, guadagnano soldi e ottengono notorietà. Le “mamme influencer” sono sempre più richieste dai brand di tutto il mondo, ma il confine tra vita familiare e lavoro viene ora messo in discussione. Come conciliare un’opportunità per i genitori, il consenso dei bambini e il diritto alla loro immagine? Il documentario “Mamme e influencer: un business fai da te” prova a rispondere a questa domanda.

Si chiama “BirthStrike” ed è lo sciopero della natalità per salvare la Terra, una nuova forma di protesta per il clima, nata nel Regno Unito, promossa dal movimento dei Fridays for Future. Il documentario BirthStrike: lo sciopero dei figli per salvare il pianeta racconta il fenomeno dal punto di vista di Blythe Pepino, leader del movimento che a 33 anni ha rinunciato al desiderio di diventare mamma per provare a provocare un cambiamento politico radicale. Nato da madre surrogata il giorno dopo l’inizio della guerra in Ucraina, un bambino è da allora nascosto in un rifugio antiaereo insieme ad altri trenta neonati. Ad aspettarlo ci sono però i tedeschi Ewa e Reza, che per fargli lasciare Kiev decidono di intraprendere il viaggio più pericoloso della loro vita. Il documentario “Alla ricerca di un figlio, a Kiev” racconta l’impresa e le nuove sfide che attendono la coppia: una volta salvato il bambino come farà a riportarlo a casa, in Germania, dove la pratica del cosiddetto “utero in affitto” è vietata dalla legge?

“Se potessi tornare indietro non lo rifarei, è sicuro”. Si può amare profondamente il proprio figlio e, al tempo stesso, rimpiangere di aver assolto il ruolo di madre imposto alle donne dalla società? Per Julie, 36 anni e imprenditrice, la maternità non è stata una scelta ma un percorso prestabilito. A raccontare la sua storia è il cortometraggio “Mal de mère – Mal di Madre”, della regista Lolita Rivé. È possibile dare troppo amore materno? Si può avere il diritto di pentirsi di aver avuto figli? I genitori trasmettono necessariamente ciò che loro stessi hanno vissuto durante la propria infanzia? Il documentario “Psycho – Sul rapporto con i genitori” prova a rispondere a queste domande concentrandosi su alcuni dei principali problemi relativi alla genitorialità, difficili da affrontare apertamente e ancora più difficili da ammettere a se stessi e agli altri.

Negli ultimi quarant’anni, decine di migliaia di bambini colombiani sono stati adottati da coppie europee, ma in tanti casi l’adozione era illegale e molti di loro vengono a conoscenza delle loro origini e condizioni di affido solo da adulti. Alla ricerca della propria famiglia biologica racconta alcune delle loro storie insieme alla ONG “Plan Angel”, che si propone di aiutarli a ritrovare i genitori biologici e a capire di più sul loro passato. Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili.

Il ritorno in pista di Kylie Minogue col singolo Padam Padam

Il ritorno in pista di Kylie Minogue col singolo Padam PadamMilano, 18 mag. (askanews) – Il ritorno di Kylie Minogue sulla scena musicale è sempre un evento pazzesco e celebrativo – mai come oggi con l’uscita del suo nuovo singolo estremamente catchy, Padam Padam. La canzone, prodotta da Lostboy (Griff, Anne-Marie, Tiesto), racchiude tutto ciò che amiamo di questa icona del pop. Dalle linee vocali al ritornello contagioso e al ritmo da batticuore della batteria elettronica: un instant-classic di Kylie. Girato a Los Angeles e diretto da Sophie Muller, il videoclip vede una Kylie Minogue potente e ultraterrena vestita di rosso dalla testa ai piedi e affiancata da ballerini

Padam Padam anticipa Tension, il nuovissimo album in studio in uscita il 22 settembre, già disponibile in pre-order, un disco con ritmi da pista e caratteri pop sensuali. Parlando di Tension, Kylie ha dichiarato: “Ho iniziato questo album con la mente aperta e una pagina bianca. A differenza dei miei ultimi due album, non c’era un “tema” ma si trattava di trovare il cuore, l’ispirazione, la fantasia di quel momento e di dare sempre precedenza alla canzone. Volevo celebrare l’individualità di ogni brano e immergermi in questa libertà. Direi che è una miscela di riflessione personale, aban-don da club e sballo malinconico”.

Kylie ha lavorato all’album con diversi produttori e sette dei brani sono stati prodotti e co-scritti con i suoi collaboratori di lunga data, Biff Stannard e Duck Blackwell. Parlando del processo di registrazione, racconta: “Mi è piaciuto molto tornare in studio con i miei collaboratori, ma ho anche potuto beneficiare della registrazione a distanza, a cui tutti siamo abituati. L’album è un mix di canzoni scritte da me e di canzoni scritte da altri che mi hanno davvero colpito. Realizzare questo album mi ha aiutato a superare momenti difficili e a celebrare il presente. Spero che accompagni gli ascoltatori nei loro viaggi e che diventi parte della loro storia”.

La scintillante carriera di Kylie l’ha vista accumulare vendite per oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo, 5 miliardi di streaming e 8 album alla n.1 nel Regno Unito. I suoi molteplici riconoscimenti includono 3 BRIT Awards, 2 MTV Awards e un Grammy. Kylie è l’unica artista donna ad aver raggiunto la posizione numero 1 in cinque decenni consecutivi nel Regno Unito.

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta Parigi

Nadal annuncia l’addio al tennis nel 2024 e salta ParigiRoma, 18 mag. (askanews) – Rafael Nadal annuncia il suo addio al tennis. Accadrà nel 2024, dopo un tour lungo un anno. Dal 2005 il maiorchino, 37 anni il prossimo 3 giugno, non ha mai saltato un’edizione dello Slam parigino, il torneo che più di ogni altro lo ha consegnato alla storia del tennis mondiale. Nadal ha annunciato che sarà costretto a saltare il Roland Garros, in programma quest’anno dal 22 maggio all’11 giugno. Il maiorchino ha però annunciato che proverà a tornare già in questa stagione, possibilmente per la fase conclusiva delle Davis Cup Finals di Malaga a novembre, prima di ritirarsi definitivamente nel 2024. La prossima stagione sarà infatti l’ultima del 22 volte campione Slam. “L’infortunio patito in Australia non è guarito come volevamo, il Roland Garros così è impossibile da giocare – ha esordito il 36enne in conferenza stampa -. Non ho intenzione di continuare a giocare per i prossimi mesi. In questi ultimi anni, anche se i risultati sono stati di primo livello, il mio lavoro quotidiano è stato di livello molto basso e dopo la pandemia sono stati anni difficili in questo senso”. L’attuale numero 14 del mondo ha poi tracciato il piano per il futuro: “Negli ultimi mesi ho lavorato tanto per tornare, ma non ce l’ho fatta. Voglio prendermi il tempo per recuperare e tornare al livello più alto possibile. Non darò una data di rientro, quando sarò pronto mentalmente e fisicamente tornerò”. “Un obiettivo potrebbe essere tornare a giocare la Coppa Davis (a novembre ndr.) e iniziare bene il 2024, con la garanzia di poter essere competitivo e con la certezza che sarà il mio ultimo anno in campo – ha annunciato lo spagnolo -. Il piano è quello di giocare nella prossima stagione i tornei che più di tutti ho amato e che maggiormente hanno segnato la mia storia da professionista anche per non disputare un anno da comparsa. Cercherò di farlo grazie al ranking protetto ma senza togliere wild card a nessuno. Olimpiadi 2024 al Roland Garros? Proverò sicuramente a partecipare ma non posso dire se quello sarà il mio ultimo torneo in assoluto”.

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino Visconti

È morto l’attore Helmut Berger, fu scoperto da Luchino ViscontiRoma, 18 mag. (askanews) – E’ morto a Salisburgo, all’età di 78 anni l’attore austriaco Helmut Berger. Lanciato nel mondo cinematografico da Luchino Visconti, di cui diventò compagno di vita Berger recitò con attori come Romy Schneider, Elizabeth Taylor, Henry Fonda e Burt Lancaster. Era nato a Bad Ischl, in Austria, il 29 maggio 1944 ed è salito alla ribalta grazie ai suoi ruoli nei film del regista italiano Luchino Visconti che diventerà poi suo socio e nel 1966 gli affiderà il suo primo ruolo. Il successo arrivò con “La caduta degli dei” (1969), diretto sempre da Visconti, il quale lo volle nella parte del nevrotico e decadente personaggio di Martin von Essenbeck. Per Visconti ha interpretato ruoli in “The Damned” (da cui deriva il suo soprannome di “dannato”), “Ludwig”, uno dei suoi film più famosi in cui interpretava Ludovico II di Baviera e “Conversation Piece”. Berger fece delle apparizioni anche in “Il giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica, “Dorian Gray” di Massimo Dallamano e, successivamente, in “Il Padrino Parte III” di Francis Ford Coppola. Nel 1975 fu il protagonista maschile di “Salon Kitty” di Tinto Brass. COn Visconti, oltre a un sodalizio lavorativo, anche una relazione sentimentale molto forte, che durò fino alla morte del regista nel 1976. Berger ha annunciato la fine della sua carriera di attore nel novembre 2019 dopo una vita comunque di eccessi come consumatore di alcol, droghe e sesso libero. Ha sperperato denaro, è stato in prigione e ha tentato persino il suicidio. Negli anni ultimi anni ha recitato tra le altre cose nella soap opera statunitense “Dynasty”.

Nasce Cdp Real Asset: 10 miliardi di investimenti sul territorio

Nasce Cdp Real Asset: 10 miliardi di investimenti sul territorioMilano, 18 mag. (askanews) – Oltre 5 miliardi di euro di masse gestite per investimenti complessivi immobiliari generati sul territorio pari a 10 miliardi. E’ l’obiettivo che il gruppo Cassa Depositi e Prestiti punta a raggiungere nei prossimi tre anni attraverso Cdp Real Asset Sgr. Quattro le linee di intervento strategiche della società, guidata da Giancarlo Scotti, che oggi a Milano, insieme al presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, e all’AD Dario Scannapieco, ha presentato le direttrici del piano strategico: sviluppo delle infrastrutture sociali dell’abitare, riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso, supporto al settore turistico e crescita del mercato infrastrutturale italiano.

“Le finalità – ha spiegato Scotti – sono quelle di operare sul territorio e perseguire quelli che sono i nostri principi di partenza, che sono stati quelli di operare sul social housing e sulla riqualificazione degli immobili pubblici, e continuare sul settore del turismo e delle infrastrutture. I fattori abilitanti saranno quelli di portare degli investimenti sul territorio, con un rispetto dei criteri Esg, e di essere il punto di riferimento per gli investitori nazionali e internazionali che vorranno investire sul territorio italiano”. Le infrastrutture sociali, con le 3 S dell’abitare sostenibile – social, student e senior housing – rappresentano una parte rilevante della strategia di Cdp Real Asset, in un momento in cui il tema della carenza degli alloggi per gli studenti nel nostro Paese è di enorme attualità. “Noi lo stiamo seguendo sin dalla costituzione del nostro primo fondo del 2010 – ha spiegato Scotti -. Il secondo fondo che è nato recentemente, il FNAS, avrà proprio negli studentati e nella realizzazione di nuovi posti letto l’obiettivo principale. Abbiamo fatto una sollecitazione alle varie Sgr presenti sul mercato perchè noi operiamo con una logica di fondo di fondi: abbiamo ricevuto delle proposte e da queste proposte si vede che c’è un piano per poter realizzare 10mila posti letto”.

Sul fronte della valorizzazione degli immobili ex pubblici, i progetti di riqualificazione, come la Manifattura Tabacchi di Firenze e la nuova Accademia della Guardia di Finanza a Bergamo, riguardano complessivamente più di un milione di metri quadrati per investimenti di circa 1,5 miliardi. Nel turismo sono previsti investimenti complessivi per oltre 1 miliardo in circa 50 strutture, con l’obiettivo di riqualificare le strutture ricettive e di sostenere la crescita dei gestori. Infine, le infrastrutture, con la recente nascita del primo fondo di fondi italiano del comparto infrastrutturale, con un target di 500 milioni, a sostegno dei settori chiave per la nostra economia quali la transizione energetica e digitale, l’economia circolare e le rinnovabili.