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Def, la Camera boccia lo scostamento di bilancio: alla maggioranza mancano sei voti (assenti in 26)

Def, la Camera boccia lo scostamento di bilancio: alla maggioranza mancano sei voti (assenti in 26)Roma, 27 apr. (askanews) – L’aula della Camera ha bocciato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio, su cui serviva la maggioranza dei componenti. I voti favorevoli sono stati 195 ma la maggioranza dei componenti era 201, quindi alla risoluzione del centrodestra sono mancati sei voti. I presenti erano 319, i votanti 214, gli astenuti 105 e i contrari 19.

Al momento della bocciatura, mentre il vicepresidente di turno Fabio Rampelli, cercava di capire che era successo, con i funzionari d’aula, dai banchi delle opposizioni si sono partiti grida di gioia e applausi. “Colleghi… capisco l’euforia dell’opposizione”, ha detto Rampelli richiamando l’aula all’ordine. A seguito della mancata autorizzazione non si è proceduto al voto sulle risoluzioni al Def. La seduta è stata quindi interrotta e riprenderà alle 19. L’aula della Camera ha bocciato per sei voti mancanti la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio. E ora parte la caccia a chi non ha votato (esclusi i deputati in missione). Tra i banchi della maggioranza, al momento del voto, erano assenti 26 esponenti del centrodestra: 11 della Lega, 9 di Fi, 5 di Fdi e 1 di Nm. “Il problema è che i deputati non si rendono conto”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, arrivato a Montecitorio dopo la bocciatura della risoluzione sullo scostamento di bilancio indispensabile per varare il Def.

Meloni a Londra: possiamo fare un buon lavoro insieme. Sunak: sfide condivise, dall’Ucraina ai migranti

Meloni a Londra: possiamo fare un buon lavoro insieme. Sunak: sfide condivise, dall’Ucraina ai migrantiLondra, 27 apr. (askanews) – “E’ un nuovo inizio” nelle relazioni tra i nostri Paesi, “sono molto contenta di essere qui, sono convinta che possiamo fare un buon lavoro insieme”, lo ha detto la premier Giorgia Meloni incontrando il primo ministro britannico, Rishi Sunak, a Downing street.

Sunak ha accolto Meloni salutandola in italiano: “Grazie Giorgia, benvenuta a Londra”. “Voglio ringraziarti – ha sottolineato il primo ministro britannico – per la tua gestione molto attenta dell’economia italiana, cosa che ha portato stabilità in tempi di incertezza. I valori tra i nostri due Paesi sono assolutamente allineati, motivo per cui possiamo lavorare così bene insieme sulle nostre sfide condivise, sia che si tratti di rispondere all’invasione illegale in Ucraina, sia che si tratti di affrontare il tema dell’immigrazione clandestina”. E Meloni ha poi rilanciato: “La lotta ai trafficanti e all’immigrazione clandestina è qualcosa che i due governi stanno facendo molto bene, sto seguendo il tuo lavoro, sono assolutamente d’accordo con il tuo lavoro”.

Quando la premier Meloni è arrivata, un gruppo di manifestanti di “Stand up to racism” in presidio davanti a Downing street in segno di protesta contro la politica sui migranti, hanno urlato slogan e mostrato un cartello con la scritta “No to fascist Meloni”.

Def, Camera boccia risoluzione maggioranza su scostamento bilancio

Def, Camera boccia risoluzione maggioranza su scostamento bilancioRoma, 27 apr. (askanews) – L’aula della Camera ha bocciato la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio, su cui serviva la maggioranza dei componenti.

I voti favorevoli sono stati 195 ma la maggioranza richiesta era di 201 deputati, quindi alla risoluzione del centrodestra sono mancati sei voti. I presenti erano 319, i votanti 214, gli astenuti 105 e i contrari 19. Al momento della bocciatura, mentre il vicepresidente di turno Fabio Rampelli, cercava di capire che era successo, con i funzionari d’aula, dai banchi delle opposizioni si sono partiti grida di gioia e applausi. “Colleghi… capisco l’euforia dell’opposizione”, ha detto Rampelli richiamando l’aula all’ordine.

A seguito della mancata autorizzazione non si è proceduto al voto sulle risoluzioni al Def. La seduta è stata quindi interrotta e riprenderà alle 19. Il testo, è stato spiegato, va ora modificato.

Firenze, a Palazzo Pitti la prima retrospettiva su Guido Ferroni

Firenze, a Palazzo Pitti la prima retrospettiva su Guido FerroniRoma, 27 apr. (askanews) – Al via la prima retrospettiva mai realizzata sul pittore Guido Ferroni (Siena 1888-Firenze 1979), esponente e fondatore del gruppo del Novecento toscano. Sarà visitabile fino al 16 luglio nella Sala del Fiorino di Palazzo Pitti.

La mostra intende presentare al grande pubblico la figura di Guido Ferroni, ricostruendone la vicenda artistica e umana nel contesto culturale del suo tempo, partendo dall’importante nucleo di opere della Galleria d’Arte Moderna: tra queste La giostra, tela suggestiva, evocatrice di uno scorcio urbano immerso in un’atmosfera soffusa di solitudine e distacco, secondo la linea metafisica di De Chirico e Sironi. Il dipinto, del 1920, incornicia la crisi esistenziale del nuovo secolo che fa sembrare estranei e inquietanti anche ambienti prima familiari. L’opera venne acquistata dalle Gallerie degli Uffizi lo stesso anno alla Esposizione Primaverile della Società di Belle Arti di Firenze, alla quale partecipavano tutti i maggiori esponenti delle avanguardie locali. Al progetto e realizzazione della mostra hanno collaborato il nipote del pittore, l’architetto Duccio Ferroni, che ha messo a disposizione documenti, opere d’arte, disegni, fotografie e oggetti appartenuti all’artista, e Loretta Cosi, vedova di Torello Cosi, uno dei più appassionati collezionisti di opere e documenti relativi all’intera attività del pittore. Saranno inoltre esposti numerosi e importanti prestiti delle collezioni della Città metropolitana di Milano, della Galleria d’arte moderna di Roma Capitale e della Pinacoteca comunale di Faenza.

La selezione di opere mette in luce le principali fasi stilistiche di Ferroni, caratterizzate da un costante equilibro tra i due ruoli che l’autore assunse per tutta la sua vita: da una parte l’artista, a confronto con il vasto pensiero storico-critico del Novecento toscano; dall’altro il docente, impegnato nel costante e gravoso lavoro di formazione delle più giovani generazioni di artisti, a cui insegnò l’attitudine tecnica della tradizione figurativa toscana. I visitatori si immergeranno dapprima nelle opere dell’esordio impressionista, passando per influenze futuriste, fino ad approdare ai toni intimi della tradizione toscana e della metafisica.

Negli anni, confermando la propria adesione alla poetica novecentista, Ferroni prese parte alla II Mostra del Novecento italiano (Milano, 1929) e alle rassegne internazionali del Novecento allestite a Buenos Aires e a Basilea, nel 1930, e a Helsinki nel 1931; dal 1930 al 1942 partecipò inoltre a tutte le edizioni della Biennale di Venezia. Il direttore delle Gallerie Eike Schmidt: “I dipinti e i disegni di Ferroni da un lato rivisitano grandi artisti del passato come Giotto e Masaccio, campioni della toscanità nel mondo, dall’altro si proiettano sulla scena dei più avanzati movimenti artistici in Europa. Il suo sguardo colpisce per l’elegante ritrosia, il rispetto per la gente ritratta, per quel profondo e nobilissimo senso storico che egli stesso definì “etrusco”.”

Guido Ferroni nacque a Siena nel 1888. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari ma, stabilitosi a Firenze, frequentò la scuola libera di nudo dell’Accademia. Espose per la prima volta nel 1910 alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze. Dopo un esordio d’intonazione impressionista, Ferroni si orientò verso nuove soluzioni formali, caratterizzate da una riduzione delle gamme cromatiche e da una atmosfera di pacata quotidianità paesana. A Firenze, nel 1927, Ferroni aderì al gruppo Novecento toscano che, legato all’ambiente letterario di Solaria, si era costituito ufficialmente quello stesso anno a Firenze. L’anno successivo partecipò alla prima mostra ufficiale del gruppo che fu ospitata nel capoluogo lombardo dalla galleria Milano. Fu docente presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dove insegnò dal 1933 al 1941, e presso l’Istituto d’arte di Lucca, dove fu in cattedra dal 1941 al 1958. Al termine della Seconda guerra mondiale si stabilì nuovamente nel capoluogo toscano, dove proseguì con coerenza l’attività pittorica. Morì a Firenze il 21 aprile 1979.

Mahmood doppiatore nel film “La Sirenetta” live action

Mahmood doppiatore nel film “La Sirenetta” live actionRoma, 27 apr. (askanews) – Mahmood si unisce al cast di voci della versione italiana del nuovo film Disney “La Sirenetta” nel ruolo dell’iconico personaggio di Sebastian. La rivisitazione in chiave live-action del classico d’animazione diretta da Rob Marshall arriverà il 24 maggio nelle sale italiane, distribuita da The Walt Disney Company Italia.

Mahmood – che ad oggi conta 29 dischi di platino e 7 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e quasi 2,7 miliardi di streaming totali – sarà inoltre ospite il 13 maggio nella serata finale dell’Eurovision Song Contest 2023 alla Liverpool Arena; si tratta della prima volta in cui un artista italiano viene invitato a esibirsi fuori concorso in un’edizione di Eurovision che si svolge all’estero. Il suo ultimo album “Ghettolimpo”, certificato disco di platino, è il suo ultimo album a cui seguirà prossimamente un nuovo progetto. “La Sirenetta” racconta la storia di Ariel, una bellissima e vivace giovane sirena in cerca di avventura. La figlia più giovane di Re Tritone e la più ribelle, desidera scoprire di più sul mondo al di là del mare e, mentre esplora la superficie, si innamora dell’affascinante principe Eric. Alle sirene è vietato interagire con gli umani, ma Ariel deve seguire il suo cuore e stringe un patto con la malvagia strega del mare, Ursula, che le offre la possibilità di sperimentare la vita sulla terraferma, mettendo però in pericolo la sua vita e la corona di suo padre.

Il film è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata all’Academy Award Melissa McCarthy (Copia originale, Le amiche della sposa) nel ruolo di Ursula.

Giorgetti: illustreremo il decreto lavoro prima ai sindacati. Meloni convoca i leader domenica 30 aprile

Giorgetti: illustreremo il decreto lavoro prima ai sindacati. Meloni convoca i leader domenica 30 aprileRoma, 27 apr. (askanews) – “Il primo maggio faremo un decreto legge, lo illustreremo prima ai sindacati e poi a voi”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, parlando ai cronisti del prossimo provvedimento su lavoro e cuneo fiscale a margine del question time alla Camera. Il premier Giorgia Meloni ha convocato i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl (Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone) per domenica 30 aprile, alle 19, nella sala verde di Palazzo Chigi. Al centro dell’incontro i provvedimenti relativi al cuneo fiscale, al reddito di inclusione e alle misure di avviamento al lavoro che andranno il giorno dopo, 1 maggio, in consiglio dei ministri.

Il governo nel decreto che conterrà il nuovo taglio del cuneo fiscale inserirà anche un “innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli”, ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo all’interrogazione nel corso del question time alla Camera. “Il Governo, come indicato nella relazione al Parlamento oggi all’esame di questa Camera – ha detto – destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli, perseguendo in tal modo il duplice scopo di incrementare i redditi reali delle famiglie e al contempo limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale”.

Al via a Roma la XVI edizione del Festival Tulipani di seta nera

Al via a Roma la XVI edizione del Festival Tulipani di seta neraRoma, 27 apr. (askanews) – Torna a Roma il Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di seta nera”, la rassegna dedicata al racconto cinematografico del sociale e della sostenibilità attraverso storie sulla diversità, sulla fragilità e sull’unicità delle persone e dei luoghi; la XVI edizione è in programma dal 4 al 7 maggio al The Space Cinema Moderno. Quattro giornate di proiezioni delle opere in concorso e fuori concorso nazionali e internazionali suddivise nelle quattro sezioni Cortometraggi, Documentari, Digital Series e #SocialClip e appuntamento con protagonisti del cinema, dello spettacolo, della politica e della cultura, con incontri, dibattiti, intrattenimento e premiazioni. I vincitori dela XVI edizione del festival saranno saranno premiati il 7 maggio durante la serata di Gala conclusiva, condotta da Lorena Bianchetti e con madrina Valeria Fabrizi in onda il 26 giugno su Rai2.

Il festival vede come finaliste opere dall’Italia, oltre che da Spagna, Sud Africa, Colombia, Argentina e Brasile tutte con temi di forte impatto sociale ed ambientale, dalla diversità alle discriminazioni di genere ed economica dalla lotta al cambiamento climatico al lavoro dignitoso e sicuro. Tra i protagonisti dei lavori, volti noti al grande pubblico come Remo Girone, Lina Sastri, Alessandro Haber, Andrea Roncato, Paolo Conticini, Daniela Poggi, Paolo Sassanelli oltre a Elodie, Tananai e Mr Rain. Il Festival è nato per dare risalto anche al lavoro di giovani autori che con le proprie opere e immagini narrano storie di attualità sui temi del sociale e della sostenibilità. Per accompagnare le quattro giornate è stato scelto come nuova sigla “Come un mandala”, il nuovo singolo di Grazia Di Michele scritto insieme con Nicola Cirillo e l’Associazione Università Cerca Lavoro, un’inno all’inclusività e un invito a accogliere l’altro come emanazione di sé, e se stesso come emanazione dell’altro, in un gioco di forme e riflessi che ritrovano proprio nel mandala una metafora perfetta.

Nella giornata d’apertura, dedicata principalmente alle opere in concorso della sezione Cortometraggi e Documentari, è in programma la proiezione di Io sono Saman di Nuccio Modica, di L’ultimo stop di Massimo Ivan Falsetta sul tema dell’eutanasia e Preludio di Stefania Rossella Grassi e Tommaso Scutari che tratta il femminicidio. Previsto l’intervento, tra gli altri, del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per un progetto di scambio culturale Italia-Brasile. Inoltre, Claudia Gerini e Marco Giallini assegnano il Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Il 5 maggio, oltre alla proiezione delle opere in concorso, tra cui ancora i Corti e le Digital series diretta da Janet De Nardis, spazio anche alla comicità con il film Domino 23, il nuovo progetto del collettivo Terzo segreto di Satira, lo special che racconta i temi più sensibili dell’attualità come la sostenibilità ambientale, le politiche del governo e il “politicamente corretto”. Tra gli artisti presenti nella giornata, Remo Girone, Victoria Zinny e Giulio Base e in chiusura appuntamento con Alessandro Siani. Il 6 maggio è incentrato sulle opere in concorso della sezione #Social clip; si apre con la partecipazione della professoressa Daniela Lucangeli, ordinaria in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università di Padova, premiata per il suo percorso e la sua “Scienza Servizievole”, con l’intervento del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, del Maestro Alfredo Santoloci fondatore della Blind Orchestra, la prima orchestra che accoglie musicisti ciechi e ipovedenti, dell’artista iraniana Ava Alami e di Luccas Melo Soares fondatore dell’ Instituto Anelo. Al termine delle proiezioni, appuntamento alle ore 21 con la serata evento dedicata a Franco Califano con l’anteprima di Sarò Franco, l’album di inediti del grande cantautore romano.

Il Festival si chiude con la serata del Gran Galà il 7 maggio; tra le opere premiate, Fiori sopra l’inferno con Elena Sofia Ricci ex equo con Vincenzo Malinconico con Massimiliano Gallo presenti alla serata. Tra i numerosi ospiti d’eccezione anche Maria Grazia Cucinotta e Gabriel Garko per l’opera fuori concorso C’hai 5 di Daniele Falleri sul tema dei trapianti e sull’importanza della ricerca scientifica e spazio alla comicità con gli interventi di Paolo Ruffini.

Il Pg chiede la conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy Monteiro

Il Pg chiede la conferma dell’ergastolo per i fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy MonteiroRoma, 27 apr. (askanews) – I fratelli Bianchi devono essere condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, anche dai giudici della corte d’assise appello di Roma. Così sostituto procuratore generale di Roma, Bruno Giangiacomo, e il pm di Velletri, Francesco Brando, hanno concluso nel processo di secondo grado per il delitto avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 settembre del 2020 a Colleferro, nell’hinterland della Capitale. Willy, giovane studente che lavorava come aiuto cuoco in un pub, venne ucciso a calci e pugni. Era intervenuto in difesa di un suo amico aggredito da alcuni ragazzi di Artena. Nel processo di primo grado è stata riconosciuta il massimo della pena ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi, mentre 21 anni sono stati dati a Mario Pincarelli e 23 anni a Francesco Belleggia. Il pg, nella sostanza, chiede la conferma del giudizio di primo grado nella sua interezza. Willy Monteiro Duarte, che era originario di Capo Verde, abitava a Paliano. Nell’ottobre 2020 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato la medaglia d’oro al valor civile nel suo ricordo. Il ragazzo “con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, dando prova di spiccata sensibilità e di attenzione ai bisogni del prossimo, interveniva in difesa di un amico in difficoltà, cercando di favorire la soluzione pacifica di un’accesa discussione. Luminoso esempio anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico, spinti fino all’estremo sacrificio”. Willy venne aggredito e colpito con tecnica di lotta Mma, in piazza Oberdan, davanti al locale ‘Due di picche’ e lasciato esanime sull’asfalto. Il processo, oggi, è stato aggiornato all’11 maggio prossimo. Per allora prenderanno la parola i legali di parte civile ed i difensori. I nuovi avvocati dei Bianchi hanno depositato una richiesta di riapertura del dibattimento. “La morte di Willy è un evento indecente – hanno spiegato i rappresentnati dell’accusa nel corso della requisitoria – è assurda nei motivi e nelle modalità che l’hanno determinata”. Si è trattato di “un’azione che, nel caso di specie, ha avuto una durata apprezzabile, quantificabile in circa 50 secondi, e, in questo lasso temporale, tutti gli imputati non solo non hanno mai desistito ma, anzi, hanno intensificato la condotta: lo hanno fatto agendo in quattro contro uno, proseguendo per tutto questo tempo a martoriare Willy, infierendo su un corpo che, sin dai primi secondi, già appariva totalmente remissivo”.

Il magistrato ha poi ricordato che i fratelli Bianchi “hanno ricevuto condanne ormai passate in giudicato per estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti; sono soggetti conosciuti per avere la fama di picchiatori e infatti in passato sono stati arrestati per fatti analoghi e rinviati a giudizio (sempre aggressioni di più soggetti contro uno, peraltro ai danni di soggetti extracomunitari; quindi sempre in una situazione in cui il soggetto è in una situazione di minorata difesa). Sono persone che andavano a fare gli arroganti in giro. Sono persone che vivevano nel lusso senza fare nulla e che quindi vivevano di delitti. Sono persone, infine, che hanno dimostrato di non aver avuto alcuna revisione critica del loro operato, come emerge dal loro esame in occasione del quale hanno reso dichiarazioni miranti a dare la responsabilità esclusiva dell’evento a Belleggia (e, badate, non è un caso, visto che ritengono Belleggia il ‘traditore’) e nel corso del quale hanno addirittura mostrato un atteggiamento quasi offensivo nei confronti dei familiari della persona offesa”. Secondo quanto ricostruito dal pg Giangiacomo e dal pm Brando l’omicidio è “un fatto concitato” che è avvenuto in un contesto di confusione. “Dobbiamo prenderne atto e con vaglio critico dobbiamo anche accettare che un teste credibile possa essersi confuso su un aspetto. E di fronte ad un fatto concitato bisogna contrapporre un processo che sia ragionato”. Inoltre “non è vero che il clamore mediatico ha condizionato la testimonianza e l’eccezione della difesa sul punto, é un auto gol”. Secondo i rappresentanti dell’accusa c’è “un tentativo inaccettabile di far entrare nel processo atti di indagine che non possono entrare – hanno detto – Le difese vogliono prendere stralci di altre indagini. Si tratta di argomentazioni senza appigli giuridici. Non va consentita l’operazione che è un tentativo di rifare il processo”.

Dal 4 al 7 maggio torna a Roma il Moscerine Film Festival

Dal 4 al 7 maggio torna a Roma il Moscerine Film FestivalRoma, 27 apr. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione torna a Roma il Moscerine Film Festival. “Il primo Festival di cinema a Roma dedicato alle bambine e ai bambini” si svolgerà dal 4 al 7 maggio al Nuovo Cinema Aquila. Presidente di giuria la produttrice Maria Fares, tra i giurati l’attrice e regista Claudia Gerini, la vicedirettrice di Rai Kids Maria Mussi Bollini, l’autore e sceneggiatore Mario Bellina, Simona Ercolani di Standbyme, Alessandro Loprieno di WeShort, il doppiatore Alex Polidori, la regista e sceneggiatrice Paola Randi, lo sceneggiatore Stefano Rulli, il giornalista Michele Santoro, il regista Vito Zagarrio. La direzione artistica del Festival è affidata a Nina Baratta regista e produttrice che insegna nelle scuole educazione all’immagine.

Quest’anno il festival, la cui madrina è Margot Sikabonyi è stato presentato in Campidoglio: nella conferenza stampa si è approfondita l’importanza dell’educazione all’immagine per le nuove generazioni. “Si tralascia nel mondo della scuola la necessità dell’alfabetizzazione al mondo delle immagini – ha spiegato Maria Fares – eppure un corretto e consapevole uso dei video è ormai indispensabile per le nuove generazioni”. Anche su questo obiettivo si basa l’impegno dell’Associazione Culturale Le Moscerine che è produttrice del festival e da anni si occupa di sviluppare il potenziale creativo di bambine e bambini dai zero ai 12 anni con corsi e laboratori di fotografia, filmmaking, scenografia e costume cinematografico. Questa edizione del Festival, condotta dalle giovani Aurora Saracino e Azzurra Dottori, si comporrà di diverse sezioni: “Under12”, “Young creator”, “Focus scuole”, “Cinema in culla”, “Laboratori di educazione all’immagine”. Per la “Competitiva Under12” potranno partecipare tutti i bambini fino ai 12 anni, non ci sara’ un tema da sviluppare per dare possibilita’ ai piccoli registi di spaziare e sorprendere. La lunghezza dei corti non dovra’ essere superiore ai 15 minuti. La novità di questa edizione, che va sempre più nella direzione di un festival dedicato ai giovanissimi, è l’inserimento di una nuova categoria di giovani creatori di contenuti che utilizzino le loro modalità veloci e innovative di lavoro: nasce così la nuova sezione competitiva “Young Creator”. Nella categoria possono partecipare tutti i ragazzi fino a 12 anni, con un video girato esclusivamente in verticale e con una durata massima di 90 secondi. “Focus scuole” è la competitiva dedicata ai progetti video realizzata all’interno degli istituti scolastici. Il tema della rassegna è libero, possono presentare i propri cortometraggi sia le scuole, che le associazioni e i liberi professionisti che hanno realizzato un lavoro in collaborazione con gli studenti. La lunghezza dei lavori non deve superare i 15 minuti.

Per quanto riguarda “Cinema in culla”, realizzato in collaborazione con Rai Kids, si terranno delle matinée dedicate ad un pubblico di 0/3 anni: la sala avra’ una temperatura adeguata a bambini molto piccoli, le luci rimarranno accese durante le proiezioni, l’audio sara’ basso per non infastidire i neonati e saranno messi nella sala dei fasciatoi per agevolare i cambi dei piccini. Verranno proiettati dei cortometraggi adatti ai piccolissimi dai zero ai tre anni. Durante il festival si terranno 4 laboratori o talk di educazione all’immagine per le diverse fasce d’età con la partecipazione delle scuole del territorio: si scopriranno le tecniche alla base del movimento (stop motion – pixillation) verranno prodotti dei piccoli cortometraggi, si esplorerà l’universo dei cartoon. I vincitori dello scorso anno testimonieranno la loro esperienza ai nuovi partecipanti. Tutto il festival, per i bambini e le famiglie partecipanti, sarà gratuito. Quest’anno ci sarà, tra le altre novità, anche una giuria d’eccezione composta dai giovanissimi pazienti di ospedali pediatrici italiani, tra cui il Bambin Gesù di Roma, che attraverso la piattaforma di Cinema in Ospedale, premieranno il cortometraggio più meritevole. La manifestazione si concluderà domenica 7 maggio con una festa finale nello spazio di Largo Venue.

Arrestato il super latitante di ‘ndrangheta Pasquale Bonavota

Arrestato il super latitante di ‘ndrangheta Pasquale BonavotaRoma, 27 apr. (askanews) – A conclusione di articolate indagini condotte dal Ros e dai Comandi provinciali dei Carabinieri di Vibo Valentia e Genova, questa mattina è stato arrestato a Genova il latitante di ‘ndrangheta Pasquale Bonavota, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno.

Bonavota era ricercato in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, nell’ambito dell’indagine “Rinascita – Scott” del Ros, dal Tribunale di Catanzaro, poiché ritenuto responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa con il ruolo di promotore della cosca Bonavota, nella locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio (Vibo Valentia). Era l’unico latitante dopo l’esecuzione dell’operazione “Rinascita – Scott” che, il 19 dicembre 2019, ha portato all’arresto di 334 persone ritenute appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta della provincia vibonese.

Le indagini sono state dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal Nicola Gratteri.