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25 aprile, attesa per le parole di Meloni: non sia una giornata divisiva

25 aprile, attesa per le parole di Meloni: non sia una giornata divisivaRoma, 24 apr. (askanews) – L’unico appuntamento in agenda, ormai da un paio di settimane, continua a essere la presenza in mattinata all’Altare della Patria con il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un momento, per prassi, di raccoglimento e silenzio. Per il resto palazzo Chigi ha contribuito a creare un alone di mistero sul primo 25 aprile di Giorgia Meloni da presidente del Consiglio, nonché il primo di un governo di destra-centro. Segno che questo passaggio è vissuto come un momento di grande importanza. Quel che filtra, però, è che la premier non si limiterà a quel raccoglimento e a quel silenzio. In che forma non è ancora dato sapere – potrebbe trattarsi di una intervista o di una lettera a un quotidiano, più difficilmente un post sui social o una dichiarazione: comunque Giorgia Meloni si prepara a fare un intervento in cui – viene spiegato – pronuncerà “parole chiare” su una festa che ritiene non debba essere divisiva e su concetti, come libertà e democrazia, “che non appartengono solo alla sinistra”, sulla Costituzione come faro di tutti.

Inutile chiedere se accoglierà il suggerimento di Gianfranco Fini, che ha invitato lei e tutta la destra a pronunciare senza remore la parola antifascismo. Ma la presidente del Consiglio, viene assicurato, andrà oltre la condanna delle leggi razziali come “macchia indelebile” più volte ribadita. Anche per superare le polemiche sulla recente dichiarazione sulle Fosse ardeatine – e sull’eccidio causato dal solo fatto di essere italiani – per non dire della ‘revisione’ storica operata dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, sui fatti di via Rasella. Finora i partiti della maggioranza sono andati in ordine sparso, tanto che il punto di equilibrio tra le diverse sensibilità è stata la risoluzione presentata in Senato in cui il 25 aprile veniva affiancato a una serie di altre feste e in cui si condannavano complessivamente tutti i totalitarismi. Forza Italia, forte del famoso discorso di Onna pronunciato da Berlusconi nel 2009, sin da subito si è dichiarata pronta a partecipare in prima fila alle celebrazioni. Il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per esempio, sarà alle Fosse ardeatine e con lui anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri.

Nella Lega, dopo qualche ondeggiamento, hanno cominciato a prevalere voci più nette. Come quella del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che qualche giorno fa ha dichiarato che il 25 aprile è una data “fondamentale” perché “segna la sconfitta della dittatura fascista” e “il ritorno alla libertà”. Ma anche del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha parlato di “festa fondante”. Matteo Salvini ha fatto sapere che festeggerà la “Liberazione del nostro Paese”, ma per quel che è dato sapere in agenda ci sono solo dei comizi elettorali in Brianza. Nelle scelte del partito della presidente del Consiglio, invece, a dominare sono le diverse sfumature. Non è certo il caso del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che da tempo ha annunciato che accompagnerà il capo dello Stato in Piemonte, a Cuneo e a Borgo San Dalmazzo.

La Russa, dopo aver dichiarato che nella Costituzione la parola antifascismo non c’è, come noto domani sarà a Praga dove deporrà una corona al monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao prima di recarsi al campo di concentramento di Theresienstadt. Come a dire che se si condannano fascismo e nazismo non bisogna dimenticare il comunismo. Nelle ultime ore, tuttavia, anche nel partito della premier cominciano ad emergere posizioni più chiare. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, cognato e ascoltato consigliere della premier, se in un primo momento aveva spiegato di non poter partecipare a nessuna celebrazione perché impegnato nel G7 in Giappone, adesso ha deciso di anticipare il suo rientro e domani sarà a Subiaco al monumento dei martiri di Cicchetti prima di partecipare alla cerimonia ufficiale per la Festa della Liberazione. Il ministro Urso sarà invece a Porta San Paolo alla commemorazione organizzata dalla comunità ebraica di Roma. D’altra parte, già a inizio legislatura – fanno notare dal suo staff – aveva dichiarato che “il 25 aprile rappresenta una data storica per il nostro Paese, la data in cui gli italiani hanno ritrovato la libertà”.

Psichiatra uccisa, appello dei direttori dei dipartimenti di salute mentale

Psichiatra uccisa, appello dei direttori dei dipartimenti di salute mentaleMilano, 24 apr. (askanews) – “Il dramma di Barbara Capovani, responsabile dell’SPDC dell’Azienda USL Nord Ovest Toscana, aggredita, come ritenuto dalla polizia, da un paziente con diversi precedenti penali, vede in primo luogo la vicinanza dei direttori dei dipartimenti di salute mentale italiani alla collega psichiatra, in fin di vita, alla famiglia, ai suoi affetti e a tutti gli operatori che hanno lavorato al suo fianco. Si tratta di una tragedia a fronte della quale non possiamo e non dobbiamo rimanere inermi”. Lo scrivono i Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale in una lettera appello condivisa anche da oltre 2 mila psichiatri pubblici e privati e indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al premier Giorgia Meloni, ai ministri Orazio Schillaci, Carlo Nordio e Lorenzo Fontana, ai presidenti di Camera e Senato nonchè al presidente della Regione Fvg Massimilino Fedriga.

“Certamente – si legge nella lettera va affrontato in generale in modo incisivo il tema delle aggressioni agli operatori sanitari, ma c’è anche un tema specifico del rapporto tra salute mentale e giustizia fino ad oggi nascosto sotto il tappeto. La stessa Corte Costituzionale con la sentenza 22/2022, ha chiesto al Parlamento di intervenire, così come noi stessi Direttori di Dipartimento di Salute Mentale abbiamo recentemente diffuso una lettera appello a tutte le Istituzioni per affrontare le gravi criticità dei nostri servizi territoriali ed ospedalieri. Due richieste, ad oggi senza risposte”. Inoltre, sottolineano i dirigenti e medici psichiatri, “c’è bisogno di rivedere, dopo la giusta chiusura degli OPG, l’attuale situazione critica di risposte della società ai pazienti psichiatrici, o così ritenuti tali, che commettono reati, che sta riversando su chi lavora nei reparti di psichiatria e nelle Rems, problematiche, in particolare relative a quelle persone che manifestano manifestazioni aggressive incoercibili che non possono essere gestite con iniziative solo sanitarie”.

“I gravi disturbi di personalità antisociali, che commettono reati o che evidenziano condizioni pericolose di violenza sono da affrontare e gestire attivando percorsi specifici di massima sicurezza che garantiscano cure appropriate ma anche l’incolumità e la protezione di chi lavora, come avviene in tutti i paesi del mondo civile. C’è bisogno di una nuova progettazione e rivalutazione della salute mentale in carcere. C’è necessità di rivedere le norme sulla semi infermità e sulla non imputabilità. C’è bisogno di nuovi strumenti, sia dal lato sanitario che della Giustizia, senza continuare a lasciare a mani nude migliaia di operatori. Anche perchè la vicenda di Barbara non debba riguardare in futuro altri operatori”, conclude la missiva.

Fiocco rosa per Adam Marusic, è nata la figlia Mia

Fiocco rosa per Adam Marusic, è nata la figlia MiaRoma, 24 apr. (askanews) – Fiocco rosa per il terzino della Lazio Adam Marusic e la sua compagna Milica Ugarak, che diventano genitori per la prima volta. La piccola Mia, con la mamma Milica, sta bene e pesa 3250 chilogrammi. E’ nata con parto cesareo nella mattinata di lunedì 24 aprile nella storica Clinica romana Casa di Cura Santa Famiglia in via dei Gracchi, Centro Nascite di eccellenza nazionale e unica struttura mono specialistica in ostetricia e ginecologia in Italia. A darne il lieto annuncio proprio la coppia dai loro profili Instagram. Terzino alla quinta stagione alla Lazio, nato a Belgrado classe 1992, forte fisicamente (soprannominato “Re Adam” o “King Adam”, in virtù del suo fisico possente), e legato alla piazza e ai tifosi da un grande affetto. Nella sua carriera da calciatore con la Lazio, Adam Marusic si è aggiudicato due trofei: la Supercoppa Italiana 2017/18 e la Coppa Italia 2018/19. La gioia e’ grande e condivisa anche dallo staff della Clinica che ha seguito il parto. ‘Benvenuta piccola Mia, i nostri migliori auguri a questa coppia di neo genitori che siamo felici di aver seguito e assistito presso la nostra Struttura – afferma Donatella Possemato, direttrice della Santa Famiglia. Ringrazio l’equipe medica guidata dal Dottor Luca Cipriano e tutto il personale per la cura e la professionalità con cui si adoperano affinché la nascita di un figlio sia vissuto come un momento “magico” della vita”

Secondo la Bce accettare l’euro digitale dovrà essere obbligatorio

Secondo la Bce accettare l’euro digitale dovrà essere obbligatorioRoma, 24 apr. (askanews) – La Banca centrale europea torna insistere sulla necessità di adottare un euro digitale. E nell’ambito della procedura che punta a portare alla sua creazione, chiede ai legislatori di dargli “corso legale” al pari del contante, in pratica stabilendo l’obbligo di accettarlo a carico di chiunque come mezzo di pagamento.

“Ci apprestiamo a ultimare la fase istruttoria del progetto. Il Consiglio direttivo ha recentemente approvato una terza serie di proposte relative alle caratteristiche dell’euro digitale”, ha riferito Fabio Panetta, il componente del Comitato esecutivo della Bce con la delega sui sistemi di pagamento, durante una audizione al parlamento Ue. Inoltre “abbiamo ascoltato le opinioni dei potenziali utenti in merito alle diverse caratteristiche che un portafoglio digitale dovrebbe avere”. E secondo questi cittadini e commercianti o altri portatori di interessi selezionati dalla Bce “la caratteristica più importante di un eventuale euro digitale” sarebbe quella di poter “essere utilizzato ovunque”, come il contante.

Quindi la richiesta: “se vogliamo che l’euro digitale replichi appieno questa caratteristica, vi è bisogno di un adeguato quadro normativo. I legislatori hanno conferito corso legale alle banconote in euro”. E “i legislatori – ha proposto Panetta – potrebbero conferire anche all’euro digitale lo status di moneta con corso legale”. Secondo l’esponente della Bce questo obbligo “potrebbe essere visto dagli esercenti come un’opportunità. Ad esempio, esso accrescerebbe la resilienza del mercato europeo dei pagamenti e ne rafforzerebbe la concorrenza. A sua volta, contribuirebbe a rendere i pagamenti meno costosi, con evidenti benefici per tutti i cittadini”. Inoltre, “in base ai nostri incontri con le relative associazioni di categoria, i consumatori e i commercianti ritengono che il modo più efficace per assicurare ampio accesso all’euro digitale sarebbe quello di obbligare le banche e gli altri fornitori di servizi di pagamento dell’area dell’euro a offrire la nuova moneta alla clientela”, ha aggiunto.

Nel frattempo la Bce ha pubblicato un nuovo rapporto di aggiornamento sui progressi sul progetto dell’euro digitale. Ipotizza che venga reso disponibile agli utenti tramite le applicativi bancari già esistenti o tramite una nuova “app” elaborata da Bce e Eurosistema delle banche centrali, che offra “un punto di ingresso armonizzato” per le funzionalità di pagamento di base. Restano da definire in maniera più esatta eventuali limitazioni sull’uso quotidiano dell’euro digitale o il suo uso da parte di cittadini non residenti o di Paesi terzi. Panetta ha ribadito che l’euro digitale non avrebbe il pieno anonimato del contante, ma che non avrebbe nemmeno una eventuale “programmabilità” per vincolarne l’utilizzo solo a determinati ambiti, cosa che probabilmente non sarebbe nemmeno legale.

“Le banche centrali – ha ricordato Panetta – già offrono il contante: un mezzo di pagamento privo di rischi, ampiamente accessibile e di facile utilizzo, che non esclude nessuno. La rapida digitalizzazione delle nostre economie richiede però di affiancare al contante la sua evoluzione nell’era digitale, ossia l’euro digitale”. La moneta deve mantenere il ruolo di àncora monetaria e bisogna garantire che “un euro rimanga sempre un euro” a prescindere dalla forma che esso assumerà. Mantenere tale ruolo – ha concluso Panetta – consolida la fiducia dei cittadini nella nostra moneta”.

L. Fontana: immigrazione irregolare usata per minacciare l’Ue

L. Fontana: immigrazione irregolare usata per minacciare l’UeRoma, 24 apr. (askanews) – A giudizio del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, “è fondamentale rafforzare il dialogo e, appunto, la diplomazia parlamentare anche nella lotta all’immigrazione irregolare, strumento che purtroppo è anche usato da Paesi terzi per destabilizzare e minacciare l’Unione europea e i suoi Stati membri”.

“È dunque in questi ambiti – ha spiegato Fontana nel suo intervento alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell’Unione europea in corso a Praga – che l’Unione deve sviluppare politiche realmente comuni, dotate di risorse finanziarie adeguate, in grado di garantirle autonomia strategica. Al tempo stesso, occorre dare attuazione ai principi di solidarietà ed equa ripartizione degli oneri previsti dai trattati”.   “Da parte della Camera dei deputati e della Repubblica italiana – ha concluso – continuerà a esserci il massimo impegno e determinazione a realizzare le grandi riforme per il futuro dell’Unione europea”. 

Gli Ordini dei medici sulla psichiatra uccisa: è emergenza nazionale

Gli Ordini dei medici sulla psichiatra uccisa: è emergenza nazionaleMilano, 24 apr. (askanews) – “La violenza è sempre una sconfitta, non solo per chi la subisce ma per l’intera società”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, intervenendo a Unomattina sull’assassinio a Pisa della psichiatra Barbara Capovani.

Un omicidio che riporta alla mente l’omicidio, a Bari, dieci anni fa, di un’altra psichiatra, Paola Labriola. “Dalla morte di Paola è nato un movimento – ha ricordato Anelli – che ha portato a una serie di risultati. Ma esistono problemi che non sono stati risolti, e oggi siamo qui a piangere un’altra collega. Abbiamo una legge che oggi, grazie agli ultimi interventi di questo Governo, porta alla procedibilità d’ufficio anche se la violenza è lieve. Ma persistono problemi di carattere culturale e organizzativo. Non abbiamo il tempo per parlare con i malati. La legge del 2017 che indica la comunicazione come tempo di cura non è realizzabile, per la carenza di personale, per il numero esiguo delle figure professionali. C’è la necessità di fare una riforma”. Quella della violenza contro gli operatori sanitari, ha proseguito Anelli, è una “emergenza nazionale”. Perciò “chiediamo al Governo di risolverla – ha auspicato – così come è stato bravo e veloce a risolvere altre emergenze. Nella polizia si individui un settore specifico dedicato a proteggere gli operatori sanitari”.

“Il 55% dei colleghi riferisce di aver subito violenza – ha concluso Anelli – e il 48% pensa sia normale Il Ministro avvii soluzioni, ivi compreso l’aumento di personale e la presenza di mediatori culturali nei pronto soccorso, perché a volte il dolore obnubila la mente”.

25 aprile, Mattarella: tenere viva la memoria di un periodo drammatico della nostra storia

25 aprile, Mattarella: tenere viva la memoria di un periodo drammatico della nostra storiaRoma, 24 apr. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale una rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 78° anniversario della Liberazione, ha lodato nell’occasione “l’impegno e la determinazione che le vostre associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista”. Lo riferisce una nota del Colle.

Dopo i saluti del vicepresidente del Consiglio nazionale permanente delle Associazioni d’Arma e presidente dell’Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, generale Federico Sepe, e del presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, prof. Claudio Betti, sono intervenuti il ministro della Difesa, Guido Crosetto e il presidente della Repubblica. Erano presenti rappresentanti del Governo, del Parlamento, autorità civili, militari e religiose.

Affonda un barchino carico di migranti in acque italiane: un morto e 20 dispersi

Affonda un barchino carico di migranti in acque italiane: un morto e 20 dispersiLampedusa, 24 apr. (askanews) – Un naufragio in acque italiane con un barchino di 7 metri che è affondato. A salvare 34 migranti un peschereccio che ha pure recuperato il cadavere di un uomo. I sopravvissuti e il corpo del migrante morto sono stati trasbordati successivamente dalla Guardia Costiera a Lampedusa. I migranti salvati però riferiscono che all’appello mancherebbero altre 20 persone. Sono in corso, infatti, le ricerche di eventuali dispersi, nell’area Sar italiana dove si è verificato il naufragio, da parte della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza. I sopravvissuti, nelle prossime ore, verranno sentiti anche dalla Squadra mobile nell’hotspot di Lampedusa.

A Lampedusa nuova raffica di sbarchi: nel giro di 24 ore sono arrivati 891 migranti

A Lampedusa nuova raffica di sbarchi: nel giro di 24 ore sono arrivati 891 migrantiLampedusa, 24 apr. (askanews) – E’ nuovamente emergenza sbarchi sull’isola di Lampedusa. Nella tarda mattinata di ieri, dopo quattro giorni di tregua, si sono registrati in poche ore ben 21 sbarchi con l’arrivo di 891 migranti. Le condizioni sanitarie dei migranti arrivati – riferiscono dal poliambulatorio dell’isola – non sono gravi.

Tutte le persone sbarcate in queste ultime ore sono state portate all’hotspot dove al momento ci sono 1094 ospiti. Ma nelle prossime ore, considerate le buone condizioni metereologiche, si attendono altri sbarchi e ancora una volta il centro d’accoglienza potrebbe andare sotto pressione come già successo in altre occasioni. Domani mattina riprenderanno i trasferimenti dei migranti verso Porto Empedocle.

Fermato il paziente “sciamano” che avrebbe ucciso la psichiatra a Pisa

Fermato il paziente “sciamano” che avrebbe ucciso la psichiatra a PisaFirenze, 24 apr. (askanews) – Si chiama Gianluca Paul Seung, 35 anni, l’uomo fermato dalla polizia con l’accusa di aver ucciso, a Pisa, Barbara Capovani, 55 anni, tre figli, psichiatra, responsabile dell’Unità funzionale Salute Mentale Adulti dell’Usl. La morte cerebrale è stata ufficializzata domenica 23 aprile alle 23.40. I suoi organi, secondo la sua volontà, saranno donati. Il sospettato era dal 2019 un paziente della dottoressa Capovani, alla quale ha inferto gravissime ferite alla testa, aggredendola venerdì pomeriggio mentre stava uscendo dal reparto dell’ospedale Santa Chiara.

Seung è residente a Torre del Lago (Lucca) e ha varie accuse alle sue spalle per aggressioni e reati sessuali. Sul social ha creato la pagina ‘Associazione difesa utente psichiatrico’ dove ha postato le foto degli atti giudiziari che lo riguardavano, tra cui un verabale di arresto nel 2021 per essere evaso dagli arresti domiciliari. Seung era evidentemente ossessionato da a quella che poi sarebbe diventata la sua vittima: “Molti psichiatri in Italia sono coinvolti in riti satanici dove uccidono i minori, fra cui Barbara Capovani”, ha scritto su Facebook a luglio. Seung, che si definisce “uno sciamano”, nel 2012 aveva già colpito al volto un altro professionista della salute mentale a Viareggio, fratturandogli il naso.