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Ansaldo Energia, Toti: contratto Azerbaigian è altro passo avanti

Ansaldo Energia, Toti: contratto Azerbaigian è altro passo avantiGenova, 13 feb. (askanews) – “La firma del contratto tra Ansaldo Energia e il produttore di energia elettrica della Repubblica dell’Azerbaigian Azerenerji, per la fornitura di quattro turbine a gas, rappresenta un altro fondamentale passo in avanti dopo la conferma della ricapitalizzazione da parte di Cassa Deposito e Prestiti e la conferma della nomina a breve di un nuovo amministratore delegato”. Lo sottolinea in una nota il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“In questo momento – aggiunge il governatore ligure – si stanno giocando partite fondamentali per l’azienda genovese e questa accelerata aiuterà Ansaldo a superare il momento di difficoltà che ha attraversato e sta attraversando. Un passo avanti importante – conclude Toti – per costruire il suo futuro nei prossimi mesi anche grazie al sostegno da parte del governo, con la presenza del ministro Urso in Azerbaigian e con le istituzioni del territorio che ci sono e continueranno ad esserci, vigilando con grande attenzione perché gli impegni presi continuino ad essere definiti entro un tempo ragionevole”.

Gentiloni: Italia può continuare a crescere se usa bene il Pnrr

Gentiloni: Italia può continuare a crescere se usa bene il PnrrBruxelles, 13 feb. (askanews) – “L’economia europea avrà una situazione migliore di quella prevista; non avrà una recessione profonda come alcuni pensavano solo pochi mesi fa. E l’Italia ha mostrato in questi due anni, e continua a mostrare, lo straordinario dinamismo delle proprie imprese e del mondo del lavoro, e può utilizzare le risorse del Pnrr per avere lo spazio per gli investimenti che sono indispensabili”. Lo ha affermato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, durante un incontro con i giornalisti italiani a margine della conferenza stampa sulle previsioni economiche d’inverno della Commissione, oggi a Bruxelles.
“Le previsioni sull’economia europea – ha rilevato Gentiloni – sono più positive di quanto ci si aspettasse soltanto alcuni mesi fa; il che non vuol dire naturalmente – ha avvertito – che avremo una crescita travolgente, ma vuol dire che eviteremo la recessione e potremo avviare l’economia europea su un nuovo percorso di crescita”.
Le previsioni della Commissione stimano la crescita del Pil nell’Ue al 3,5% nel 2022, allo 0,8% quest’anno e all’1,6% nel 2024, con l’Italia che va meglio della media nel 2022 (3,9%), ma poi rallenta attestandosi sulla media Ue quest’anno e scendendo al di sotto (1,0%) nel 2024. Ma secondo Gentiloni potrebbe andare meglio del previsto se il Paese saprà spendere e utilizzare al meglio gli investimenti del Pnrr.
“L’Italia – ha ricordato il commissario – ha avuto anni di crescita straordinaria dopo la pandemia, e riuscirà a evitare la recessione dimostrando ancora una volta il dinamismo delle sue imprese nel mondo del lavoro e la sua capacità di adattarsi e innovare”.
“Certamente tutto questo sarà più forte, soprattutto nei prossimi anni, se riusciremo a utilizzare fino in fondo e al meglio – ha sottolineato Gentiloni – le risorse del Piano europeo di Recovery, che daranno un impulso ancora maggiore agli investimenti, in un paese come l’Italia che deve sempre tenere sotto controllo la finanza pubblica”.
A un giornalista che chiedeva se saranno utilizzabili appieno queste risorse, anche dopo il ritorno dei vincoli di bilancio del Patto di stabilità, il commissario ha replicato: “Io credo che il governo abbia dimostrato, anche con l’ultima legge di bilancio, di avere attenzione agli equilibri di bilancio, e questo è fondamentale per un paese ad alto debito. Al tempo stesso anche i paesi ad alto debito hanno uno spazio di bilancio e uno spazio di investimenti in più, grazie a questo piano europeo (il Pnrr, ndr): parliamo di decine di miliardi di investimenti, e sappiamo tutti che la sfida maggiore è quella di realizzarli, piuttosto che quella dell’entità dei fondi a disposizione”.
Insomma, ha concluso Gentiloni, siamo in “un contesto in cui ancora una volta l’Italia può smentire la retorica sul fanalino di coda in Europa e avere un livello di crescita in linea con gli altri paesi; o addirittura, come è stato negli ultimi due anni, più alto della media europea”.

Al via “Si va in scena. Storie di epilessia”

Al via “Si va in scena. Storie di epilessia”Roma, 13 feb. (askanews) – La vita è un teatro ed ognuno di noi va in scena tutti i giorni, nessuno escluso. È questo il messaggio che la LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia rivolge alle Persone che convivono con l’Epilessia, per non arrendersi alla propria condizione, perché raggiungere una migliore qualità di vita oggi si può.
Nei Paesi industrializzati, l’Epilessia interessa circa 1 persona su 100. Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nell’età più avanzata. Attualmente si calcola, infatti, che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di Epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la causa risiede soprattutto nel concomitante aumento delle patologie legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.
In occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia, LICE e Fondazione LICE, in collaborazione con Giffoni Innovation Hub, davanti a una platea di giornalisti e Istituzioni, hanno presentato in conferenza stampa “Si va in scena. Storie di Epilessia”, la campagna di awareness contro lo stigma sociale che spesso comporta l’esclusione da una vita normale per chi convive con l’Epilessia, anche in ambito scolastico e lavorativo.
La Giornata Internazionale è stata l’occasione per lanciare un contest dedicato al tema dell’inclusione sociale, dalla scuola al lavoro. La Campagna prevedrà, infatti, il coinvolgimento diretto delle Persone con Epilessia ed i loro caregiver che vorranno raccontare la storia di chi l’Epilessia la vive in prima persona, in ogni ambito della vita quotidiana. La storia migliore verrà selezionata da una giuria di esperti, e diventerà il soggetto di un cortometraggio che sarà presentato dal 20 al 29 luglio al Giffoni Film Festival 2023 e, fuori concorso, alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
“In Italia le Persone con Epilessia sono circa 600 mila – evidenzia Laura Tassi, presidente LICE – e un terzo di esse non è sensibile alla cura farmacologica, rappresentando un grave problema di inclusione sociale scolastica e lavorativa e la quota più grande di spesa per il Servizio Sanitario Nazionale e per i caregiver. L’Epilessia è una malattia cronica che impatta certamente sulla vita quotidiana di chi ne soffre, anche nei rapporti con le persone, i compagni, i colleghi. Sebbene la strada da percorrere sia ancora lunga, molti passi avanti sono stati fatti, e LICE sostiene le Persone con Epilessia a non arrendersi alla propria condizione e ad affrontare la vita con coraggio in ogni ambito sociale. Ringraziamo i nostri partner e il Giffoni Film Festival che darà visibilità alle storie delle Persone con Epilessia attraverso un cortometraggio”.
E anche quest’anno si rinnova la tradizionale illuminazione dei monumenti italiani: nella serata di oggi, 13 febbraio, infatti, i monumenti delle principali città italiane, a partire dal Colosseo, si coloreranno di viola, il colore della lotta all’Epilessia. Numerose le manifestazioni previste nelle varie Regioni italiane consultabili sul sito LICE.
La Campagna di sensibilizzazione ha ottenuto il sostegno di Rai per la Sostenibilità per il supporto informativo attraverso i canali editoriali Rai.

Renault e Nissan: investimento di 600 milioni dollari in India

Renault e Nissan: investimento di 600 milioni dollari in IndiaMilano, 13 feb. (askanews) – Renault e Nissan hanno annunciato un investimento di 600 milioni di dollari in India, per aumentare la produzione e le attività di ricerca e sviluppo, introducendo veicoli elettrici e passando a una produzione a emissioni zero. Lo si legge in una nota congiunta delle due aziende.
Le aziende collaboreranno a sei nuovi veicoli per clienti nazionali e internazionali, tra cui due completamente elettrici, trasformando il centro Renault-Nissan in un hub di esportazione internazionale. L’investimento iniziale di circa 600 milioni di dollari porterà alla creazione di 2.000 nuovi posti di lavoro presso il Renault Nissan technology & business center di Chennai. Allo stesso tempo, la fabbrica Rnaipl diventerà carbon neutral con un aumento significativo della generazione di energia rinnovabile.
I sei nuovi modelli, tre per ciascuna azienda, saranno tutti progettati e costruiti a Chennai e includeranno quattro nuovi Suv di segmento C. Due nuovi veicoli elettrici del segmento A saranno i primi veicoli elettrici sia per Renault che per Nissan in India.
“Renault e Nissan sono pienamente impegnate nel mercato indiano, impegnate a elettrizzare il mercato indiano e impegnate a ridurre al minimo il nostro impatto sull’ambiente – ha detto Guillaume Cartier, presidente per la regione Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania di Nissan – L’India è stata il primo stabilimento dell’Alleanza e l’India sarà al centro di questo nuovo capitolo dell’Alleanza, con nuovi veicoli, nuove attività di ricerca e sviluppo e nuovi mercati di esportazione che porteranno le nostre operazioni congiunte a un livello superiore. L’India rifletterà il nostro potere globale nei Suv e nei veicoli elettrici di alta qualità, apportando maggiore valore ai nostri dipendenti, clienti e comunità”.
“L’India è un mercato chiave per il gruppo Renault. Negli ultimi 14 anni abbiamo sviluppato il marchio Renault con i nostri team e concessionari, fino a raggiungere i 100mila veicoli venduti all’anno – ha aggiunto François Provost, international development & partnerships Renault e managing director di Alliance purchasing organization – L’India ha anche un ruolo chiave nella nostra impronta mondiale di R&S. Questo progetto insieme a Nissan è un primo risultato concreto della nuova ambizione dell’Alleanza rilasciata il 6 febbraio”.

Turismo: nel 2022 recuperato l’80% dei volumi rispetto al 2019

Turismo: nel 2022 recuperato l’80% dei volumi rispetto al 2019Milano, 13 feb. (askanews) – Le crociere e l’Egitto con il Mar Rosso rimangono in testa alle preferenze degli italiani per i viaggi di piacere acquistati in agenzia di viaggi. Secondo quanto emerge dall’Osservatorio Bluvacanze, l’anno è partito esprimendo lo stesso trend del 2022 in fatto di best seller.
Nel 2022, le agenzie della rete hanno recuperato l’80% dei volumi rispetto all’anno di benchmark, cioè il 2019. Inoltre, il valore mediodelle pratiche si è attestato a 2.870 euro, in netta progressione rispetto ai 2.300 euro del 2021, come già evidenziato nel release del precedente Osservatorio Bluvacanze, dell’ottobre scorso.
In tutto, le agenzie di viaggi del gruppo hanno fatto viaggiare 90mila persone, concentrando le vendite (il 45% di esse) perlopiù nel periodo da aprile (con Pasqua) a giugno, mentre la cosiddetta finestra di prenotazione è stata circoscritta tra i 90 e i 30 giorni dalla partenza. Questo dato conferma la buona prassi dell’advanced booking, soprattutto per le settimane delle alte stagioni, per avere la possibilità di accedere alle migliori proposte in termini promozionali, ma anche di maggiore disponibilità. Ad esempio, laddove il Mare Italia è il prodotto preferito per il break principale dell’anno, del target famiglia con bambini. Osservando più da vicino le prenotazioni, si nota che tra giugno e settembre è andato in vacanza il 65% dei viaggiatori, acquistando un pacchetto in un’agenzia Bluvacanze e Vivere&Viaggiare. Un quarto del totale ha riguardato le festività della Pasqua e del Natale e il mese di settembre.
La top ten delle destinazioni vede le crociere nel Mediterraneo con il 21% delle scelte, a seguire l’Egitto Mare con il 18%, poi Spagna con Canarie, Maldive, Parigi, Repubblica Dominicana con Bayahibe, Capo Verde, Kenya Mare, Zanzibar, infine New York.
“Il 2023 si apre nel segno della continuità, con crociere ed Egitto Mare in cima alle prenotazioni – commenta Raffaele Caiazzo della Direzione Commerciale Bluvacanze -: in particolare, le crociere sono tornate a un advanced booking sostenuto e a un prezzo medio superiore, sulla scia di campagne dedicate”.
Infine, ad osservare i primi due mesi dell’anno in corso, il resto della geografia 2023 scorge l’ottimo trend dei viaggi di nozze sulle destinazioni più tradizionali, come Stati Uniti e Maldive. Il Mare Italia è ancora in stand by, con un portafoglio di prodotto che mai come quest’anno pone le agenzie di viaggio del Gruppo Bluvacanze in evidenza grazie ad accordi con i fornitori significativamente competitivi. Sono 250 le strutture alberghiere e i resort del piano Gold, il programma strategico con i partner preferenziali.
Secondo l’Osservatorio Bluvacanze, non si tratta di un ritardo delle vendite ma del tradizionale comportamento di gran parte degli italiani, che solo da marzo danno il via alle prenotazioni estive sulla penisola.

Ue abbassa stime inflazione eurozona (5,6% nel 2023 e 2,5% nel 2024)

Ue abbassa stime inflazione eurozona (5,6% nel 2023 e 2,5% nel 2024)Roma, 13 feb. (askanews) – La Commissione europea ha per la prima volta dopo molti mesi di aumenti ritoccato stavolta al ribasso le previsioni di inflazione sull’eurozona: dopo l’8,4% del 2022 ora prevede un 5,6% sulla media di quest’anno e un marcato rallentamento al 2,5% sul 2024. I dati sono contenuti in un parziale aggiornamento delle stime economiche Ue, che lo scorso 11 novembre indicavano una inflazione 2023 al 6,1% e un 2,6% sul prossimo anno.
Le previsioni sul carovita sono state riviste al ribasso anche per l’Italia, con un’inflazione stimata al 6,1% quest’anno e al 2,6% il prossimo.
L’alta inflazione è alla base della manovra di rialzo dei tassi di interesse che la Bce sta portando avanti da mesi. L’istituzione monetaria ha come obiettivo un caro vita al 2%.
La Commissione europea ha inoltre ulteriormente rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica di Italia e eurozona quest’anno, mentre ha limato quelle sul 2024, parlando di un quadro di rischi “più bilanciato” sulle prospettive. Ora per la Penisola l’Ue stima una crescita del Pil dello 0,8% sull’insieme del 2023, cui dovrebbe seguire un più 1% nel 2024. I dati sono contenuti in un parziale aggiornamento delle previsioni economiche, che lo scorso 11 novembre sull’Italia indicavano una crescita 2023 allo 0,3% mentre sul 2024 pronosticavano più 1,1%.

Pensioni, ipotesi 4 mesi anticipo donne per ogni figlio

Pensioni, ipotesi 4 mesi anticipo donne per ogni figlioRoma, 13 feb. (askanews) – Al netto di Opzione donna il Governo studia la possibilità di far andare in pensione le donne con quattro mesi di anticipo rispetto all’età di uscita dal lavoro per ogni figlio. Lo riferiscono i sindacati al termine dell’incontro al ministero del Lavoro. Questa ipotesi, che dovrebbe essere inserita nella riforma complessiva del sistema previdenziale, costa fino a 700 milioni di euro l’anno. Il ministro Marina Calderone, che non era presente alla riunione, è in stretto contatto con il Mef per le coperture. L’anticipo di 4 mesi per le donne con figli era già previsto dalla riforma Dini, ma solo per il contributivo puro. L’ipotesi allo studio riguarderebbe il sistema misto. Sono in corso valutazioni tra i tecnici dei ministeri del Lavoro e dell’Economia.

ENEA brevetta nuovi sensori per monitorare grandi opere civili

ENEA brevetta nuovi sensori per monitorare grandi opere civiliRoma, 13 feb. (askanews) – ENEA ha brevettato un metodo innovativo ed economico per produrre catene di sensori basate su tecnologia in fibra ottica da utilizzare per il monitoraggio strutturale di grandi opere di ingegneria civile e geotecnica come viadotti, dighe e palificazioni. Il sistema brevettato è stato messo a punto presso il laboratorio di Micro e Nanostrutture per la Fotonica dell’ENEA ed è già idoneo per l’uso industriale con un Livello di Maturità Tecnologica pari a 8-9, anche se è possibile che sia necessaria una ulteriore ingegnerizzazione per soddisfare meglio problematiche di cantiere e conseguire eventuali certificazioni per specifiche applicazioni.
“Le grandi opere di ingegneria civile e geotecnica hanno bisogno di controlli periodici per verificarne l’integrità strutturale e la corretta funzionalità nel corso dell’intera vita di tenuta in esercizio”, spiega Michele Caponero, ricercatore ENEA e ideatore del brevetto con il collega Andrea Polimadei. “Il metodo che abbiamo brevettato – aggiunge – è estremamente innovativo, maturo e particolarmente idoneo per la realizzazione di sistemi di monitoraggio distribuiti e gestibili da remoto, da installare in modo permanente”.
La tecnologia sviluppata – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero della newsletter ENEAinform@ – è in grado di abbattere i costi di produzione delle tradizionali catene di sensori e consente una facile customizzazione per dimensione, forma e parametri da misurare. Per l’esecuzione di tali controlli, molte delle grandi opere meno datate e praticamente tutte quelle di nuova realizzazione sono dotate di sistemi di monitoraggio permanentemente installati, in grado di fornire un precoce allarme in caso di iniziale ammaloramento.
“La realizzazione delle catene di sensori, anche per la tecnologia in fibra ottica, presenta diverse problematiche con costi che possono diventare finanche predominanti rispetto a quelli dei sensori stessi. Il nostro brevetto nasce proprio per risolvere queste problematiche”, prosegue Caponero.
“I sistemi di monitoraggio basati su tecnologia tradizionale elettrica/elettronica – aggiunge – presentano varie problematiche nel caso di installazioni permanenti, che vengono sempre più efficientemente superate adottando soluzioni basate su tecnologia in fibra ottica. Il nostro brevetto garantisce una maggiore durabilità, semplifica i cablaggi e consente il trasporto diretto dei segnali a grande distanza”, conclude Caponero.
Pur semplificando al massimo l’installazione dei sensori basati su tecnologia in fibra ottica, le esigenze operative di cantiere impongono solitamente che i sensori siano preparati preventivamente come ‘catene di sensori’, ovvero un unico cavo (anche di grande lunghezza e talvolta con diramazioni secondarie) lungo il quale sono presenti molteplici sensori il cui segnale è disponibile ad una estremità del cavo stesso.

Poste Italiane entra nel mercato luce e gas con offerta ‘Poste Energia’

Poste Italiane entra nel mercato luce e gas con offerta ‘Poste Energia’Roma, 13 feb. (askanews) – Poste Italiane entra nel mercato luce e gas con l’offerta ‘Poste Energia’.
“Offerta trasparente, innovativa e sostenibile, costruita su misura per il cliente, sono i pilastri della soluzione luce e gas ‘Poste Energia’ di Poste Italiane per il mercato libero, disponibile esclusivamente in tutti gli uffici postali, su poste.it e sulle app Postepay e BancoPosta”, ha comunicato la società.
Il prezzo della materia prima luce e gas dell’offerta è bloccato per 24 mesi, sono previste due opzioni di pagamento: quella tradizionale, con importo variabile in base a quanto consumato nel mese, e quella innovativa a rata fissa che viene calcolata sulla base dei consumi dell’anno precedente. Quest’ultima soluzione consente al cliente di pagare lo stesso importo mensile per 12 mesi, di pianificare le spese energetiche sul bilancio familiare e di non avere sorprese in bolletta. Alla fine dell’anno, la rata viene ricalcolata per l’anno seguente, in aumento o in diminuzione, sulla base dei consumi effettivi rilevati.
“Con il lancio di Poste Energia – ha spiegato l’amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – completiamo il processo di ampliamento della gamma di servizi ai clienti di Poste Italiane puntando sulla forza della nostra piattaforma innovativa e omnicanale. Poste Energia è un servizio vicino alla nostra filosofia perché è trasparente, prevedibile, innovativa e sostenibile e fa leva sul fortissimo rapporto di fiducia che lega i cittadini a Poste Italiane. Si tratta di un altro passo in avanti del percorso definito nel Piano industriale 24SI Plus, con il potenziamento della strategia di azienda multi-piattaforma con business diversificato tra servizi postali e logistici, finanziari, assicurativi, di pagamento, telefonia e ora anche energia”.
Poste Energia “si distingue per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e al consumo consapevole, puntando sull’educazione del cliente al contenimento dei propri consumi. Inoltre, l’energia elettrica venduta proviene al 100% da fonti rinnovabili prodotte in Italia e le emissioni di anidride carbonica del gas immesso al consumo sono compensate totalmente. E’ infine una proposta innovativa, grazie alla facilità della sottoscrizione per la quale è sufficiente presentare una bolletta recente” . Il lancio di Poste Energia segue l’offerta promozionale dedicata ai dipendenti per i 160 anni dell’azienda, che in pochi mesi ha raggiunto il traguardo di oltre 50 mila contratti sottoscritti, è accompagnato da uno spot interpretato da Mara Venier e firmato da Ferzan Ozpetek.

Bce insiste: misure energia mirate, resti incentivo a meno consumi

Bce insiste: misure energia mirate, resti incentivo a meno consumiRoma, 13 feb. (askanews) – La Bce insiste con la sua raccomandazione affinché le misure di bilancio per contenere il caro energia siano “temporanee, mirate e disegnate in maniera tale da preservare l’incentivo a consumare meno”: ove non fossero così “è probabile che vadano ad esacerbare le pressioni inflazionistiche, cosa che richiederebbe una risposta di politica monetaria più forte”. Il monito è contenuto in un articolo di approfondimento sulle politiche di bilancio nel contesto di elevata inflazione, anticipato dall’istituzione monetaria rispetto al bollettino economico, che verrà pubblicato nella sua interezza giovedì.
“Per questo – dice la Bce – le politiche di bilancio dovrebbero essere orientate a rendere l’area euro più produttiva, a ripristinare margini di bilancio e ad abbassare gradualmente livelli di debito pubblico”.
Sul breve termine i conti pubblici possono ricevere un effetto positivo dall’alta inflazione, data la rigidità della spesa e il fatto che i provvedimenti in tal senso sono stati già approvati e, solitamente, non sono modificabili. Ma oltre il breve termine “le finanze pubbliche possono avere un impatto negativo dall’attuale episodio di alta inflazione”, spiega lo studio della Bce.