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Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzione

Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzioneMilano, 10 feb. (askanews) – “La siccità, per ragioni legate al cambiamento climatico, ma anche per errori di dotazione all’interno del nostro quadro in termini organizzativi, deve essere contrastata con una strategia di previsione di invasi, di contenimento della dispersione idrica. E deve essere fatto con un piano strategico, oltre che con l’investimento dei fondi, le due cose devono viaggiare parallelamente”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento di Coldiretti a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“Anche su questo aspetto – ha aggiunto Lollobrigida – ci sono stati dei limiti ed è mancata la pianificazione, io ho proposto ai mie collegi Salvini e Pichetto Fratin di creare una cabina di regia conPalazzo Chigi come guida per riuscire a pianificare e poi realizzare interventi di breve, medio e lungo temine per affrontare la siccità. Dando l’idea di una nazione che sa anche prevenire, oltre che curare”.

Lollobrigida: agricoltura strategica, continueremo a investire

Lollobrigida: agricoltura strategica, continueremo a investireMilano, 10 feb. (askanews) – “Noi stiamo investendo già molto sull’agricoltura e continueremo a farlo, perché è un asset strategico per questa nazione e soprattutto può portare un attivo a questa nazione con l’esportazione dei prodotti di qualità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento di Coldiretti a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“Nella legge di bilancio – ha aggiunto Lollobrigida – nonostante la contrazione delle spese per calmierare le bollette energetiche, siamo riusciti a ribadire oltre un miliardo di provvedimenti provvisori che gli altri governi avevano varato e ad aggiungere un altro miliardo per sostenere alcuni settori e sviluppare alcune filiere che sono più deboli. Cento milioni per il Fondo di sovranità alimentare, che implementeremo, 225 milioni per l’innovazione tecnologica, perché la vera sfida è innovare”.

Al via le celebrazioni per il trentennale della scomparsa di Guido Carli

Al via le celebrazioni per il trentennale della scomparsa di Guido CarliRoma, 10 feb. (askanews) – Si apriranno con una doppia Lectio Magistralis le celebrazioni promosse dalla Fondazione Guido Carli per il trentennale della scomparsa dello statista, ex Ministro del Tesoro ed ex Governatore della Banca d’Italia. Lunedì 6 marzo alle ore 17.00 nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss Guido Carli prenderanno la parola due straordinarie protagoniste dell’Italia di oggi: Claudia Parzani, prima donna presidente di Borsa Italiana e partner Linklaters, tesserà un “Elogio dell’insuccesso. Le nuove leadership tra gentilezza e diversità”; Beatrice Venezi, direttore d’orchestra di fama internazionale, racconterà l’importanza di “Cantare fuori dal coro. Le voci delle donne, oltre i pregiudizi”. Le commemorazioni culmineranno il 5 maggio con la cerimonia di assegnazione del Premio Guido Carli ai talenti che fanno grande l’Italia nel mondo. Quest’anno, per la prima volta, la premiazione si svolgerà eccezionalmente nella solenne cornice del Teatro dell’Opera di Roma.
“Nei suoi cinquant’anni di attività al servizio del Paese – afferma Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – mio nonno Guido Carli anticipò tutte le doti che si richiedono ai leader contemporanei: fu un innovatore che credeva nel potere delle riforme, un visionario che non aveva paura di osare e di cambiare gli schemi di gioco, uno statista che aveva fiducia nei giovani. Sono particolarmente orgogliosa che la Fondazione, nella settimana della Giornata internazionale della donna, abbia scelto per le Lectiones Magistrales Claudia Parzani e Beatrice Venezi. Sarà l’occasione per ascoltare la testimonianza di due donne che si sono affermate in ambiti tradizionalmente maschili, la finanza e la musica, con competenza e determinazione, facendo valere la loro differenza senza mai avere paura di sfidare i pregiudizi e il conformismo del pensiero unico. Gentilezza, diversità ed empatia possono rappresentare i veri vantaggi competitivi per rifondare la società sulla base del merito, valore caro a Carli e alla Fondazione che mi onoro di presiedere”.
In platea saranno presenti esponenti delle Istituzioni, top manager, imprenditori e numerosi studenti.

La Sicilia orientale flagellata dal maltempo: bufere e bombe d’acqua

La Sicilia orientale flagellata dal maltempo: bufere e bombe d’acquaMilano, 10 feb. (askanews) – Violenti temporali e bufere di vento continuano a flagellare la costa orientale della Sicilia. Complice il ciclone Helios, che si è trasformanto in un “medicane” o “TLC”, nell’arco delle ultime 48 ore sono caduti 290 mm di pioggia a Siracusa e 250 mm a Modica. “Si tratta della pioggia di 6 mesi concentrata in soli 2 giorni”, sottolinea Meteo Expert.
Particolarmente critica la situazione tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa, dove solo nella giornata di oggi i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 200 interventi per alberi pericolanti e danni provocati dall’acqua in genere tra le province di Catania, Ragusa e Siracusa, dove secondo la Coldiretti regionale “si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua”. Quanto è bastato per provocare “un grave guasto elettrico che coinvolge più di 2000 utenze soltanto in città”, riferisce sui social il sindaco Francesco Italia che lancia un appello ai cittadini: “Limitate gli spostamenti e siate prudenti”. L’emergenza, precisa ancora il primo cittadino di Siracusa, riguarda “tutta la provincia” dove le squadre di interventi stanno “aiutando ad evacuare i cittadini in zone a rischio”.
Anche a Catania “si contano i danni della bufera di vento – fa sapere ancora la Coldiretti – ma la situazione di emergenza riguarda tutta la Sicilia” con “campagne sott’acqua, la raccolta degli agrumi bloccata, danni alle serre, alberi abbattuti e difficoltà a raggiungere le aziende a causa del forte vento, della pioggia e della neve”.
Per oggi è stata confermata l’allerta rossa della Protezione Civile. “Nelle prossime ore sono possibili ancora forti rovesci e possibili nubifragi, con neve oltre gli 800 metri circa all’interno. I venti orientali sono ancora molto forti, con raffiche tempestose anche oltre i 100 km/h. I mari sono fino a molto agitati o grossi, con onde alte fino a 8 metri al largo della cosa e forti mareggiate sei settori ionici”, sottolineano ancora i metereologici di Meteo Expert precidanco che le condizioni generali dovrebbero migliorare “entro sera” grazie “all’allontanamento del medicane”.

EDP Renewables inaugura suo più grande complesso eolico al mondo

EDP Renewables inaugura suo più grande complesso eolico al mondoRoma, 10 feb. (askanews) – EDP Renewables, filiale del Gruppo EDP e quarto produttore mondiale di energia eolica e solare, ha appena inaugurato in Brasile il più grande complesso eolico dell’azienda a livello mondiale. Con una capacità installata di 580 MW e 138 turbine eoliche, il complesso è stato installato nello stato di Rio Grande do Norte, una regione del Brasile in cui l’azienda aveva già una presenza significativa, con oltre 800 MW installati e più di 300 MW in costruzione.
Il progetto, riferisce una nota, comprende i parchi eolici Monte Verde I-VI, Boqueirão I-II e Jerusalém I-VI, che insieme hanno una capacità di circa 3.000 GWh/anno, energia sufficiente a rifornire una città di oltre 1,5 milioni di abitanti. Questo complesso eviterà l’emissione di oltre un milione di tonnellate di CO2 all’anno.
In questo modo, EDP Renewables mantiene la sua attenzione sul mercato brasiliano, dove ha già installato oltre 1,1 GW di energia rinnovabile, contribuendo alla transizione energetica del Paese, aumentando la capacità rinnovabile nelle regioni in cui opera e diversificando la matrice energetica del Paese.
“EDP Renewables è orgogliosa di inaugurare i parchi eolici di Boqueirão, Jerusalém e Monte Verde, contribuendo in modo significativo a sfruttare il potenziale energetico del Rio Grande do Norte, uno stato che negli ultimi anni ha dato impulso alla produzione eolica. Continueremo a monitorare l’accelerazione delle energie rinnovabili in Brasile, con oltre 7 GW di energia eolica e solare in fase di sviluppo nel Paese, che entreranno in funzione nei prossimi anni”, afferma Duarte Bello, Chief Operating Officer di EDP Renewables per l’Europa e l’America Latina.
Questo progetto contribuisce anche allo sviluppo socio-economico della regione. Durante la costruzione dei parchi sono stati creati più di tremila posti di lavoro e più di 80 posti di lavoro permanenti sono stati generati per il funzionamento e la manutenzione dei parchi. EDP Renewables ha anche sviluppato progetti di responsabilità sociale nella regione, che hanno avuto un impatto su almeno 700 abitanti, promuovendo la formazione e la qualificazione dei cittadini e creando le condizioni per migliorare l’economia locale. L’azienda ha anche rafforzato il suo programma “Keep it Local” nello Stato, fornendo una formazione specializzata in energie rinnovabili a più di 40 residenti, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione nelle aree rurali.
All’evento hanno partecipato anche i Segretari allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture dello Stato di Rio Grande do Norte e il Vice Segretario allo Sviluppo Economico, oltre ai sindaci dei comuni di Caiçara do Rio do Vento, Pedra Preta e Pedro Avelino e al Governatore dello Stato di Rio Grande do Norte, Fátima Bezerra.

Antartide, ricercatori in isolamento per studio clima e biomedicina

Antartide, ricercatori in isolamento per studio clima e biomedicina

5 italiani tra i 12 alla base Concordia. Temperature fino a -80°C

Roma, 10 feb. (askanews) – Al via nella base italo-francese Concordia, a 3.300 metri di altitudine nel continente antartico, la 19a campagna invernale del Programma azionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e gestito da ENEA per l’organizzazione e la logistica e dal Cnr per il coordinamento scientifico. Sono 12 gli invernanti selezionati che trascorreranno nove mesi in completo isolamento: 5 italiani del PNRA, 6 francesi dell’Istituto polare Paul Emile Victor (IPEV) e 1 medico tedesco dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Durante tutto l’inverno polare, infatti, la stazione non sarà più raggiungibile a causa delle temperature esterne proibitive, che possono scendere fino a -80°C. In questi mesi saranno condotti studi su clima, glaciologia, fisica e chimica dell’atmosfera e biomedicina e diverse attività di manutenzione della stazione.
L’inizio del winterover – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero del settimanale ENEAinform@ – coincide ogni anno con la chiusura della stazione costiera Mario Zucchelli a Baia Terra Nova, che serra oggi i battenti per riaprire il prossimo ottobre con l’arrivo del contingente della nuova spedizione estiva. Nel corso dell’attuale campagna sono stati condotti oltre 50 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia, nonostante le difficoltà causate dal ridotto spessore del ghiaccio. I dati raccolti in Antartide saranno poi elaborati e analizzati nei laboratori di diversi enti di ricerca e università italiane. Hanno partecipato alla spedizione 240 ricercatori e tecnici, tra cui 23 esperti militari di Esercito, Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Vigili del fuoco.
Dopo la chiusura della base Zucchelli, le attività di ricerca proseguono, oltre che a Concordia, anche a bordo della nave Laura Bassi, impegnata nella seconda campagna oceanografica nel Mare di Ross con studi dedicati alla geofisica e rilievi idrografici, in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare, incentrati sulla mappatura dei fondali marini e la realizzazione di carte per la sicurezza della navigazione. La rompighiaccio italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), si è resa protagonista nei giorni scorsi di un record mondiale toccando il punto più a sud dell’emisfero raggiungibile via nave. Le condizioni del mare, straordinariamente libero dai ghiacci, hanno consentito ai ricercatori di effettuare importanti analisi, profilature e attività di pesca scientifica. La Laura Bassi rientrerà al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda i primi di marzo, mentre il rientro in Italia è atteso per la seconda metà di aprile.
A novembre, la 38a spedizione ha fatto da cornice al primo atterraggio di prova del C-130J della 46a Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare sull’unica aviopista del continente antartico realizzata su morena. L’infrastruttura, progettata e realizzata da ENEA e Aeronautica Militare, sarà messa in esercizio effettivo il prossimo anno. La 38a spedizione estiva ha segnato anche la conclusione della seconda campagna di perforazione del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice, una sfida senza precedenti che mira a studiare il clima fino a un milione e mezzo di anni fa, ricercando nel ghiaccio antartico l’evoluzione delle temperature e della concentrazione dei gas serra sulla Terra. Durante la campagna è stata ultimata l’installazione del complesso sistema di perforazione della calotta polare che ha permesso di raggiungere la profondità di oltre 800 metri. Nella squadra del progetto, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr, partecipano per l’Italia anche l’Università Ca’ Foscari e l’ENEA, incaricata, insieme all’IPEV, del modulo di lavoro relativo alla logistica.
“Siamo molto soddisfatti per l’esito della 38a spedizione, che ha segnato una serie di successi per la ricerca italiana in Antartide, nonostante imprevisti e difficoltà”, commenta Elena Campana, responsabile Unità tecnica Antartide dell’ENEA. “L’impossibilità di atterrare in prossimità delle Stazione Mario Zucchelli, a causa del ridotto spessore del ghiaccio marino, ci ha costretto a riprogrammare buona parte delle attività della campagna, ma al tempo stesso ha accelerato il primo atterraggio sulla pista semi-preparata su morena, per la quale ENEA lavorava da anni insieme all’Aeronautica Militare e in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Una pista destinata a diventare in Antartide un hub internazionale al servizio della ricerca scientifica, non solo italiana”.

Bankitalia, con più Npl cresce la conflittualità banche-clienti

Bankitalia, con più Npl cresce la conflittualità banche-clientiRoma, 10 feb. (askanews) – Di fronte al rischio di aumento della conflittualità tra banche o finanziarie, da una parte, e clienti, che siano consumatori o imprese, dall’altra, diventa ancor più rilevante il ruolo dell’Arbitro bancario e finanziario, su cui bisogna diffondere la conoscenza tra i clienti, nell’ambito della generale necessità di promuovere l’educazione finanziaria, e intanto adattarne le capacità di azione alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Sono alcuni dei temi affrontati durante la conferenza “Gli strumenti di tutela individuale per la clientela bancaria e finanziaria” della Banca d’Italia, ospitato presso Palazzo Dolfin Manin, sede della Filiale di Venezia.
Al centro del dibattito il sovracitato sistema di risoluzione stragiudiziale, che è una autorità indipendente che decide secondo diritto, su ricorso del cliente, chi ha torto e chi ha ragione in tempi rapidi e con costi di accesso minimi. A livello logistico l’Arbitro si appoggia presso le sedi di Bankitalia di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino.
“Tra banche e clienti è ancora molto elevata la conflittualità, e Bankitalia riceve molti reclami”, ha rilevato Pier Luigi Ruggiero, Capo della Sede di Venezia, Banca d’Italia. Inoltre “i crediti deteriorati (Npl o non performing loans-ndr) tipicamente hanno maggiori livelli di litigiosità” con una molteplicità di nodi di disputa, come il mancato preavviso della prima segnalazione sui mancati pagamenti o le frequenti difficoltà a individuare l’effettivo titolare del credito dopo cessioni plurime.
A rendere ulteriormente problematico il tutto, in un quadro di prospettive che potrebbero veder salire la conflittualità dato che, generalmente, le autorità di vigilanza si attendono un possibile aumento dei crediti deteriorati, “prolifera una pletora di soggetti che alletta clientela con prospettive di ricorsi” che poi si rivelano poco concreti, soggetti che “magari – ha avvertito Ruggiero – sono autori di segnalazioni seriali che spesso danno informazioni poco corrette. E’ possibile che questo si intensifichi”.
Secondo Magda Bianco, capo del Dipartimento tutela della clientela ed educazione finanziaria di Bankitalia “l’alta inflazione tocca naturalmente soprattutto le categorie basso reddito, mentre in generale c’è un grande rischio di esclusione finanziaria e economica, e quindi c’è l’esigenza di tutela e di sapere cosa fare”. Sul futuro peseranno “l’evoluzione della tecnologia del sistema finanziario con soggetti nuovi, la digitalizzazione e l’uso di masse di dati prima non disponibili”.
“Ma c’è anche un enorme rischio per chi non è attrezzato, per chi non capisce cosa significhi dare il consenso sui propri dati. Oppure – ha proseguito Bianco – per chi potrebbe venire potenzialmente discriminato dagli algoritmi o essere vittima di truffe. In questo contesto cresce l’esigenza di maggiori tutele, tutele mirate, e di maggiore consapevolezza. Bisogna attrezzare i cittadini e renderli più resilienti alle difficoltà e prepararli a affrontare l’innovazione e beneficiarne nel modo più ampio possibile”.
Per questo nel piano strategico della Banca d’Italia una delle azioni chiave “è la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e il dialogo con l’esterno, appunto per capire meglio il mercato e usare gli stessi sviluppi della per migliorare la tutela”.
Sugli esposti, Bianco ha rilevato oltre il 40% dei casi si risolvono a favore del cliente. “Essere conosciuti è sicuramente la sfida su cui dobbiamo fare di più”, in particolare sull’arbitro bancario e finanziario. Inoltre si conta di “iniziare a usare intelligenza artificiale a supporto dell’arbitro, non per sostituire le valutazioni – ha puntualizzato – ma per aiutare a ridurre gli errori”.

Adidas, da Yeezy invendute a rischio ricavi per 1,2 mld nel 2023

Adidas, da Yeezy invendute a rischio ricavi per 1,2 mld nel 2023Roma, 10 feb. (askanews) – Adidas potrebbe dover rinunciare a 1,2 miliardi di euro di ricavi quest’anno se non riuscirà a vendere le trainer Yeezy, rimaste nel magazzini del gruppo di sportswear tedesco dopo la fine tempestosa a ottobre della sua collaborazione con il rapper Usa Ye, al secolo Kanye West, che aveva rilasciato varie dichiarazioni antisemite.
Il gruppo ha fatto sapere che sta valutando cosa fare delle scorte invendute, aggiungendo di aver già tenuto conto del “significativo impatto avverso” della mancata vendita. Se Adidas non riuscirà a vendere i prodotti l’impatto sull’utile operativo potrebbe essere di 500 milioni mentre le vendite potrebbero diminuire tra i cinque e il dieci per cento. Il titolo ha perso l’11% a Francoforte dopo l’annuncio. I ricavi di Adidas sono aumentati dell’1% nel 2022 mentre l’utile operativo è crollato di quasi due miliardi a 669 milioni.

Human Company si prepara per la nuova stagione: oltre 800 le posizioni aperte nelle strutture del gruppo

Human Company si prepara per la nuova stagione: oltre 800 le posizioni aperte nelle strutture del gruppo

L’azienda punta sul “capitale umano” e cerca profili professionali da inserire in diversi ambiti

Roma, 10 feb. (askanews) – Human Company, azienda punto di riferimento nell’hospitality in Italia e attiva da oltre quarant’anni nel turismo open air, ha recentemente chiuso con grande successo la stagione 2022 che si è chiusa con un giro d’affari di 126 milioni di euro e una crescita del 46% rispetto al 2021 e dell’14% sul 2019. Positive le presenze che, superando di poco i quattro milioni, si sono attestate in linea con il 2019.
Human Company, si legge in una nota, si prepara ora alla stagione 2023 mentre continua la ricerca di personale: sono oltre 800, infatti, le posizioni aperte nelle diverse strutture del gruppo e circa 20 per l’headquarter di Firenze. Human Company ha attivato ricerche per i villaggi e i camping in town situati in Toscana, Veneto, Lazio e Lussemburgo, per l’hotel storico “Villa La Palagina” nel cuore della Toscana e per il PLUS Hostel di Firenze.
Gli ambiti di inserimento sono numerosi: per il settore ricettivo si cercano, ad esempio, addetti front office e back office, figure che si occuperanno rispettivamente di accogliere gli ospiti in arrivo e di gestire le prenotazioni, ma anche personale per gli info point, i quali forniscono informazione ai clienti riguardo a tutti gli eventi che si svolgono in struttura e per il welcome, i primi a interfacciarsi con i visitatori in arrivo.
Per l’area food & beverage le posizioni aperte sono per chef de cuisine, volte ad identificare i/le responsabili di tutte le fasi di preparazione delle vivande e della scelta dei menù ma anche capi/e pizzaioli/e che gestiranno i processi di preparazione delle pizze, camerieri/e e baristi/e.
Diverse le posizioni disponibili anche per il settore sicurezza, pulizia e manutenzione e per il retail come addetti/e al market – per assistere ed orientare i clienti nelle scelte di acquisto – e cassieri/e. Infine per l’headquarter di Firenze, dove nel corso dell’anno verranno inserite circa 20 persone, al momento si ricercano figure quali un Addetto/a area fiscale e bilancio consolidato, che si occuperà di gestire gli adempimenti di natura fiscale del Gruppo, un Addetto/a alla selezione del personale, per seguire i processi di recruiting e anche un Addetto/a Central booking office per la gestione delle anagrafiche e delle prenotazioni in arrivo.

Einstein Telescope, Zoccoli (Infn): candidatura Italia molto forte

Einstein Telescope, Zoccoli (Infn): candidatura Italia molto forteRoma, 10 feb. (askanews) – “Ringraziamo il Ministro Anna Maria Bernini per l’istituzione di un comitato scientifico ad hoc per sostenere la candidatura italiana a ospitare Einstein Telescope, la grande infrastruttura di ricerca europea di prossima generazione per lo studio delle onde gravitazionali. E ringraziamo il premio Nobel Giorgio Parisi per il suo impegno nel presiedere questo nuovo gruppo di lavoro”. Così Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, commentando l’istituzione da parte del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, del gruppo di esperti che dovrà promuovere a livello scientifico la candidatura italiana per l’importante infrastruttura di ricerca internazionale per l’osservazione delle onde gravitazionali, in stretto raccordo con la rete diplomatica. Gruppo – presieduto da Parisi – di cui il presidente dell’INFN è stato chiamato a far parte insieme all’ambasciatore Ettore Sequi, Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e agli scienziati Marica Branchesi e Fernando Ferroni, del Gran Sasso Science Institute e dell’INFN.
“Quella italiana è una candidatura molto forte. Il sito individuato, nella ex-miniera di Sos Enattos, in Sardegna, offre caratteristiche ideali per ospitare ET, e l’Italia sta affrontando la competizione con grande spirito di squadra tra istituzioni scientifiche e politiche con MUR e Regione Autonoma della Sardegna in prima linea. Inoltre, possiamo contare sulle competenze multidisciplinari delle comunità scientifiche italiane coinvolte nel progetto, e sull’esperienza specifica della comunità dell’INFN che da cinquant’anni è tra i protagonisti mondiali delle ricerche sulle onde gravitazionali premiate con il Nobel nel 2017”, conclude Zoccoli.
L’Einstein Telescope è il progetto europeo più ambizioso nel campo della fisica gravitazionale e, candidato da una cordata internazionale guidata dall’Italia, è stato inserito nella roadmap ESFRI, lo European Strategy Forum on Research Infrastructure che individua le infrastrutture di ricerca su cui l’Europa ritiene sia decisivo investire. Lo studio di fattibilità di ET è stato sviluppato grazie a un finanziamento della Commissione Europea, e successivamente un consorzio di Paesi e di Istituti di ricerca e Università europei, con l’Italia capofila, ha formalizzato la proposta per la sua realizzazione.
ET sarà un osservatorio terrestre di prossima generazione per lo studio delle onde gravitazionali. Sarà in grado di rivelare segnali gravitazionali con una sensibilità tale da esplorare una porzione di universo di gran lunga maggiore rispetto agli attuali esperimenti. Questo permetterà, per esempio, di studiare le popolazioni di buchi neri, di osservare per la prima volta nuovi fenomeni astrofisici, di indagare il modello cosmologico che descrive l’evoluzione dell’universo, di contribuire alla comprensione della natura della materia oscura. ET sarà un interferometro sotterraneo che utilizzerà tecnologie estremamente potenziate rispetto a quelle implementate negli attuali rivelatori, Advanced Virgo e Advanced LIGO, nel campo della fotonica, dell’ottica, della meccanica di precisione, dell’elettronica, della criogenia, della scienza dei materiali e del computing avanzato.
Per operare al meglio delle sue potenzialità, l’osservatorio ET dovrà essere realizzato in un’area geologicamente stabile e scarsamente abitata: le vibrazioni del suolo (di origine sia naturale sia antropica) possono, infatti, mascherare il debole segnale generato dal passaggio di un’onda gravitazionale. Attualmente sono in fase di valutazione due siti per ospitare la nuova grande infrastruttura: uno in Italia, in Sardegna, all’interno della miniera dismessa di Sos Enattos nel Nuorese, e l’altro nell’Euregio Mosa-Reno, ai confini di Belgio, Germania e Paesi Bassi. Gruppi di studio multidisciplinari stanno lavorando alla caratterizzazione dei due siti per valutarne l’idoneità, e una decisione sulla futura localizzazione di ET sarà presa entro il 2025.
Al di là del grande valore scientifico, la realizzazione nel sito sardo di una grande infrastruttura di ricerca europea come ET – sottolinea l’INFN – avrebbe un positivo e significativo impatto socioeconomico sul territorio e per tutto il nostro Paese. Si tratta di un investimento infrastrutturale di almeno un miliardo e mezzo di euro in grado di spingere l’innovazione tecnologica e l’industria e, sul lungo termine, di divenire un grande polo scientifico internazionale, capace di attrarre risorse e ricercatori dall’estero. Rappresenta quindi un motore di sviluppo, innovazione, crescita economica e sociale per la Sardegna, l’Italia e l’Europa.
L’Italia, grazie all’INFN, ha una prestigiosa tradizione e una riconosciuta leadership internazionale nella ricerca delle onde gravitazionali, con competenze e conoscenze, sia scientifiche sia di sviluppo tecnologico, acquisite con un’esperienza di lungo corso nella progettazione e realizzazione di rivelatori gravitazionali. L’INFN è tra i pionieri e iniziatori a livello mondiale degli esperimenti per la rivelazione delle onde gravitazionali, su questo ha creato una vera e propria comunità delle onde gravitazionali in grado di fare scuola, e ha fondato, assieme al francese CNRS, Virgo, uno dei soli tre interferometri al mondo che ad oggi hanno osservato i segnali gravitazionali. Virgo si trova in Italia, vicino a Pisa, all’Osservatorio Gravitazionale Europeo EGO, e assieme agli altri due interferometri LIGO, che si trovano negli Stati Uniti, è stato protagonista delle scoperte che hanno portato al Premio Nobel per la Fisica nel 2017, e alla nascita dell’astronomia gravitazionale e dell’astronomia multimessaggera, due modi completamente nuovi di studiare il cosmo e l’universo.