Roma, 7 apr. (askanews) – “Ho parlato poco fa con il professor Zangrillo e mi ha detto che (Silvio Berlusconi) ha riposato bene, è sottoposto a cure intensive e sta reagendo positivamente alle cure e questo ci fa ben sperare. È un leone, è anche fisicamente forte Berlusconi, nonostante i problemi che ha avuto. Vogliamo essere ottimisti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, collegato telefonicamente con Agorà su Rai Tre.
“La voce era squillante e forte come al solito, ci ha incoraggiati tutti e ha parlato con i dirigenti di Forza Italia”, ha aggiunto Tajani, vice presidente di Forza Italia, “Poi durante il Consiglio dei Ministri ha chiamato (Giorgia) Meloni e (Matteo) Salvini, ha parlato con loro: tanto che il premier è uscita dalla riunione e ho continuato a presiedere io il Consiglio dei Ministri. Ha parlato a lungo con lui ed è tornata dicendo che aveva parlato con lui e ci salutava tutti. Poi ha chiamato Salvini e si è soffermato a parlare con lui”. “Bene quindi da questo punto di vista, segue tutto quello che accade e ci dà indicazioni”, ha rivelato il capo della diplomazia italiana, “Noi stiamo lavorando in maniera seria e questa mattina faremo già una riunione per organizzare la manifestazione nazionale che faremo il 5 e 6 maggio a Milano. L’attività organizzativa, la campagna elettorale per le amministrative continuano: siamo abituati un po’ alla speculazione di qualche giornale che non ci vuole bene, ma stiamo tutti lavorando e seguendo con amicizia e affetto il percorso della malattia. Le notizie che ho questa mattina sono positive, perchè se reagisce positivamente alla cura intensiva che stanno facendo vuol dire che le cose vanno nella giusta direzione. Io mi auguro che possa guarire il prima possibile”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Il decreto sulla pubblica amministrazione approvato oggi dal Consiglio dei ministri prevede, tra l’altro, assunzioni per le forze di sicurezza. Due terzi del nuovo organico, dunque oltre 2100 assunzioni su 3150, riguardano l’Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la polizia di Stato, le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera. Lo riferiscono fonti di governo, che sottolineano come questo sia “un segnale concreto per i cittadini e per i servitori dello Stato che ogni giorno assicurano il controllo del territorio”.
Le assunzioni nel settore delle Forze dell’ordine – si precisa – sono finanziate attraverso l’ultima legge di Bilancio con i fondi previsti per la sicurezza. Le risorse per le assunzioni nelle Amministrazioni centrali sono previste dal comma 607 Legge di Bilancio del governo Draghi. Nel decreto è previsto anche un aumento del compenso fino al 30% per i ricercatori che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie. La norma – sottolineano sempre le stesse fonti di governo – è pensata “per incentivare i dottori di ricerca a rimanere in Italia e, allo stesso tempo, per attrarne di nuovi dall’estero”. Ad oggi i ricercatori vincitori di Gant possono decidere di svolgere il proprio progetto di ricerca altrove, lasciando il proprio istituto di provenienza e portando con sé la dote finanziaria. “L’introduzione della norma è un incentivo a restare in Italia e a richiamare ricercatori dall’estero”, si osserva. “Il Cdm di oggi, con un altro decreto, si è occupato di altre materie molto importanti, oltre 2000 nuovi uomini nel personale della polizia, guardia costiera e vigili del fuoco per rafforzare la sicurezza dei cittadini. E poi provvedimenti per aumentare gli incentivi che portano i ricercatori che sono scappati all’estero a rientrare in Italia, perché noi vogliamo che gli italiani abbiano la possibilità di trovare qui le condizioni migliori per lavorare”, ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video su Facebook al termine del Consiglio dei ministri.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha espresso grande soddisfazione per le assunzioni di personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco previste dal decreto-legge approvato questa sera dal Consiglio dei Ministri. “È un segnale di forte attenzione da parte del Governo verso i comparti della sicurezza e del soccorso pubblico” ha dichiarato il titolare del Viminale sottolineando che “è intenzione dell’Esecutivo continuare ad investire per potenziare la funzionalità di questi importanti settori fornendo risposte concrete alle legittime aspettative di tutti coloro che quotidianamente operano con grande sacrificio e professionalità al servizio dei cittadini”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Verrà annunciata domani la nuova segreteria Pd, salvo intoppi dell’ultima ora. L’assetto dovrebbe ormai essere pronto, la segretaria Elly Schlein continua a lavorarci in queste ore ma lo schema sembra a questo punto definito, secondo quanto riferiscono diverse fonti Pd sia di maggioranza che di minoranza. Sembra confermato che non ci saranno vice-segretari, nonostante le pressioni di Stefano Bonaccini per averne uno. Verrà nominato un coordinatore della segreteria e probabilmente toccherà l’incarico toccherà a Marco Furfaro.
L’organizzazione potrebbe andare a Gaspare Righi, fedelissimo della Schlein, mentre Marco Sarraccino dovrebbe avere la delega al sud. Previsto anche l’ingresso di Marta Bonafoni, mentre Rossella Muroni ha fatto sapere di non essere disponibile. Per Giuseppe Provenzano dovrebbe esserci l’incarico agli esteri e Articolo 1 sarà rappresentato da Alfredo D’Attorre o da Cecilia Guerra, che sembra essere in vantaggio rispetto al collega. Ci sarà anche Alessandro Zan, che si occuperà di diritti. Dovrebbe essere confermato all’economia Antonio Misiani e potrebbe entrare Sandro Ruotolo. Per la minoranza è sicuro Davide Baruffi, fedelissimo di Bonaccini che avrà gli enti locali, mentre Alessandro Alfieri dovrebbe ottenere la delega a riforme e Pnrr e Debora Serracchiani alla giustizia. Ai bonacciniani dovrebbero toccare altri due posti, ma è incerto a questo punto il ruolo di Simona Bonafè, che potrebbe restare vice-capogruppo alla Camera con la promozione a “vicaria”. Da valutare anche se l’area degli “ulivisti”, i sostenitori di Bonaccini che si sono smarcati dalle proteste sui capigruppo, sarà rappresentata da Pina Picierno o da altri nomi.
Milano, 6 apr. (askanews) – “Ci siamo confrontati a lungo con Meta sulle rispettive posizioni, ma allo stato attuale siamo ancora lontani dalle precise indicazioni formulate ieri dall’Agcm”. Così Siae in una nota. “Continuiamo comunque a lavorare nell’auspicio di pervenire ad una soluzione condivisa”, conclude la società italiana degli autori ed editori.
Ieri l’Antitrust aveva avviato un’istruttoria nei confronti di Meta per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d’uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.
Milano, 6 apr. (askanews) – Silvio Berlusconi “Sta riposando. Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”, lo ha detto Paolo Berlusconi ai giornalisti davanti all’ospedale San Raffaele dove è ricoverato suo fratello, il leader di Forza Italia. Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. Il primo bollettino medico firmato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri ha specificato la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e “infezione polmonare”, spiegando che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”.
“Siamo veramente consapevoli che è curato nel migliore dei modi. Questo ci da la garanzia che è trattato molto bene”, ha aggiunto Paolo Berlusconi, concludendo: “Quindi siamo fiduciosi che anche questa volta mio fratello uscirà più forte di prima”.
Città del Vaticano, 6 apr. (askanews) – Papa Francesco ha lavato i piedi a dodici giovani detenuti del carcere minorile di Casal del Marmo a Roma. Lo ha fatto subito dopo l’omelia della messa in Coena Domini del Giovedì Santo, celebrata nella cappella del carcere minorile romano. Un rito antichissimo, che ricorda il gesto del Cristo nel corso dell’ultima cena. Francesco, che ha tenuto l’omelia, malgrado i suoi problemi di deambulazione, ha voluto compiere questo gesto chinandosi, lavando, asciugando e baciando i piedi a dieci giovani ospiti dell’istituto e a due ragazze. Lavare i piedi all’altro, compiere gesti di amore e misericordia come ha fatto Gesù nell’ultima cena non è “un gesto folclorico” ma l’immagine dell’amore di Dio: ha detto il Papa nel corso della sua omelia, durante la celebrazione della messa in Coena Domini, nella cappella del carcere minorile.
Nella sua omelia, tenuta tutta a braccio, Francesco ha ricordato che al tempo del Cristo “chi lavava i piedi erano gli schiavi. Era in lavoro da schiavo”, ha detto. “I discepoli furono sbalorditi quando Gesù fece un lavoro da schiavo”. Un gesto che se fosse capito in profondità, ha aggiunto il Papa, “ci farebbe affrettare “ad aiutarci l’un l’altro” mentre vediamo oggi una società dove “i furbi cercano di fregare l’altro”. “Gesù sa le cose che abbiamo dentro e ci lava i piedi, non si spaventa mai delle nostre debolezze vuole solo accompagnarci e prenderci per mano. Io farò lo stesso gesto, ma non è una cosa folcloristica – ha detto il Papa – pensiamo che è un gesto che esprime come dobbiamo essere noi. Nella società vediamo quanta gente approfitta dell’altro o quante persone sono nell’angolo, ci sono ingiustizie, c’è chi è senza lavoro, malpagato, quante famiglie distrutte. Ognuno di noi – ha concluso il Pontefice – può scivolare ed è per questo che Dio ci dà la dignità di essere peccatori e Gesù ci vuole così e non ci abbandona”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Tre giornate a Cuadrado, una ad Handanovic, una a Lukaku e chiusura della curva della Juve per un turno per cori razzisti. Sono le decisioni del Giudice sportivo dopo il burrascoso finale della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter.
Cuadrado, già diffidato, salterà tre turni “perché al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo e indirizzandogli un pugno al volto (atto, quest’ultimo, rilevato dai collaboratori della Procura federale); veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra”, si legge nelle motivazioni del giudice sportivo. Un turno di stop al portiere dell’Inter Samir Handanovic (sentito il Direttore di gara, perché, al termine della partita, a seguito di un diverbio con un calciatore della squadra avversaria, lo strattonava vigorosamente cingendogli le mani al collo; veniva diviso a forza dal giocatore avversario grazie all’intervento di alcuni compagni di squadra) e all’attaccante nerazzurro Romelu Lukaku per la “doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo”. Per Cuadrado e Handanovic anche una ammenda di 10mila euro. La Tribuna Sud dello Stadium, cioè il primo anello della curva, rimarrà vuota per il prossimo turno casalingo, il 23 aprile contro il Napoli. Questa le motivazioni: “Il giudice sportivo, considerato che, come segnalato dal rapporto dei collaboratori della Procura federale, i sostenitori della Società Juventus occupanti il primo anello del settore denominato ‘Tribuna Sud’ levavano, al 35esimo ed al 49esimo del secondo tempo, beceri e insultanti cori e grida di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Società Internazionale Lukaku Bolingoli Romelu; considerato, altresì, che nel suddetto rapporto, i collaboratori della Procura federale dichiaravano che tali gravi manifestazioni di discriminazione razziale, percepite da tutti e tre i rappresentanti della Procura federale dislocati nelle varie parti dell’impianto, provenivano dalla maggioranza dei 5.034 occupanti il predetto settore (primo anello del settore denominato “Tribuna Sud”); ritenuto che, in ragione della gravità, della dimensione e della percezione reale del fenomeno nonché della ripetitività del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare” (a norma del Codice di Giustizia sportiva), e per questi motivi “delibera di sanzionare la Società Juventus con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato ‘Tribuna Sud’, primo anello, privo di spettatori”.
Roma, 6 apr. (askanews) – Rinchiusi in attesa di essere rimpatriati e nel frattempo ‘impasticcati’ con psicofarmaci, in strutture di “detenzione” che diventano “non luoghi” sospesi nel tempo, “peggiori delle carceri”, “gabbie” dove i diritti umani sono “calpestati” con la sedazione che funge da “strumento” di controllo. E’ con queste parole che gli autori di un’inchiesta con dati inediti di Altreconomia sull’uso degli psicofarmaci nei Cpr descrivono, in una conferenza stampa alla Camera dei deputati, le strutture di cui oggi si vorrebbe dotare ogni Regione italiana. Una conferenza stampa voluta dalla senatrice di Avs Ilaria Cucchi e dal segretario di +Europa Riccardo Magi, entrambi sostenitori della necessità che i Cpr vengano invece “chiusi”.
“Nel 2022 sono transitate circa 6mila persone per un tempo di permanenza che va dai 15 giorni ad oltre due mesi – ha ricordato Luca Rondi – sono giorni tutti uguali, non sono previste attività e un operatore che abbiamo intervistato ci ha raccontato che gli psicofarmaci sono lo strumento per stordire le persone: mangiano meno, fanno meno casino e pretendono meno i loro diritti, e ha aggiunto che all’ente gestore costa di meno lo psicofarmaco che il cibo”. L’inchiesta ha proprio cercato di quantificare le spese in farmaci e capire cosa venisse somministrato ai “detenuti” nei Cpr. Persone che, ha sottolineato Ilaria Cucchi, “vengono tenute come animali senza aver commesso alcun reato” con l’unica ‘colpa’ di essere fuggiti “da guerre e fame” per trovare “disinteresse, violazione di diritti e la morte”, come Wissem Ben Abdel Latif, 26 anni, arrivato dal Cpr di Ponte Galeria e deceduto all’ospedale San Camillo di Roma su cui “c’è un’inchiesta aperta. Indagati sono medici e infermieri ma non si guarda da dove lui sia partito per arrivare lì”.
Dai dati delle Asl e delle prefetture (ottenuti solo “in parte” a causa della “scarsa trasparenza”) e dal confronto con quelli ottenuti “da un servizio dell’Asl di Vercelli che si occupa di una popolazione sovrapponibile”, emerge che la “percentuale di spese in psicofarmaci al Corelli di Milano è 160 volte più alta, a Roma la spesa è 127,5 volte più alta, al ‘Brunelleschi’ di Torino 110, a Caltanissetta 30 volte e a Macomer 25 volte più alta”. Dunque una “spesa elevatissima” a fronte della assenza nei Cpr di personale specializzato sanitario ‘sostituito’ da “personale assunto dagli enti gestori il cui ruolo di monitoraggio è spesso carente se non assente”. Ma quali e quanti psicofarmaci vengono somministrati? L’inchiesta ha rilevato un’elevata quantità di farmaci per gravi disturbi di ansia e insonnia: a Roma in 3 anni sono state acquistate 3.400 compresse di Tavor su un totale di 2.800 persone passate dal centro e poi c’è il Tranquirit e il Valium. Stessa situazione negli altri Cpr. A Torino la spesa in Rivotril, dal 2017 al 2019, è di 3.348 euro, quasi il 15% del totale (22.128 euro); a Caltanissetta tra il 2021 e il 2022 sono state acquistate 21.300 compresse di Rivotril a fronte di 574 persone, “mediamente 37 pastiglie a testa”.
A questi si aggiungono gli antipsicotici e antiepilettici e altri farmaci, antidolorifici e gastroprotettori che danno la misura del “malessere” in questi centri. A Roma, a Ponte Galeria, sono state acquistate 154.500 pastiglie di buscopan, una media di 36 pastiglie a testa, un ciclo normale il massimo è 15″. Incrociando i dati delle prefetture e delle Asl, ha aggiunto Lorenzo Figoni, è venuto fuori che a Milano, a fronte di acquisti ingenti di psicofarmaci, in più di un anno, da ottobre 2021 a dicembre 2022, le visite psichiatriche effettuate nel Cpr erano state solo 8.
L’inchiesta evidenzia in modo efficace che se da una parte il trattenimento deve avvenire solo a seguito di un certificato di idoneità alla vita in comunità, l’uso sproporzionato di psicofarmaci e le patologie psichiatriche che sottendono contrastano con un profilo idoneo ad essere trattenuto nei centri. “La nostra è solo l’ultima inchiesta che denuncia le criticità di questi centri in cui l’abuso degli psicofarmaci è solo uno degli aspetti. Oltre 30 persone hanno trovato la morte negli ultimi 25 anni nei Cpr e ad altrettante hanno rovinato la vita”. Figoni ha messo in guardia dai Sindaci che pensano di aprire dei Cpr sostenendo che sarebbero “diversi” come ha fatto il “Sindaco Sala a Milano: quello che è emerso è che non è così, non sono diversi e fa paura pensare che ci siano ragionamenti simili da parte di altri sindaci, come a Firenze” perché i Cpr sono “strutture incompatibili con il rispetto dei diritti umani”. Dal 2016 ad oggi per i Centri per il rimpatrio sono transitate oltre 35.600 persone. Un sistema, ha sottolineato Rondi, su cui il governo vuole continuare ad investire con 42,5 milioni di euro per ampliare entro il 2025 la rete dei nove Cpr già attivi con l’obiettivo di realizzarne almeno uno per Regione mentre il dl Cutro attualmente all’esame del Senato sono previste procedure semplificate per la costruzione di queste strutture.
Milano, 6 apr. (askanews) – Berlusconi è ricoverato da mercoledì nel reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano dove è arrivato per affaticamento respiratorio. Ha iniziato da ieri un ciclo di chemioterapia per curare la leucemia eosinofila che gli è stata diagnosticata. Il primo bollettino medico firmato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri conferma la diagnosi di “leucemia mielocitica cronica” e di “infezione polmonare”, e spiega che “la strategia terapeutica prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo” e “il ripristino delle condizioni cliniche preesitenti”. L’infezione polmonare “si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta” sottolineano i medici nel bollettino diramato dal San Raffaele. “La strategia terapeutica in atto – concludono i medici nel bollettino – prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.
La figlia di Silvio Berlusconi, Marina, e il fratello Paolo hanno trascorso tutta la mattina all’ospedale San Raffaele, poi, dopo un breve intervallo, sono tornati poco dopo le 15, entrando con le rispettive auto di servizio dall’ingresso di via Olgettina. “C’è preoccupazione ma siamo più ottimisti”, oggi “molto meglio di ieri”: le poche parole che ha detto Fedele Confalonieri, uscendo dall’ospedale San Raffaele di Milano ,dopo aver fatto visita a Silvio Berlusconi, insieme a Marcello Dell’Utri. Ai giornalisti che gli chiedevano se avesse parlato con Berlusconi, Confalonieri ha risposto: “Stava dormendo”.
Roma, 6 apr. (askanews) – “Il nuovo Codice dei contratti pubblici, presenta alcuni elementi positivi in tema di digitalizzazione e di organizzazione della pubblica amministrazione ma non possiamo non rilevare un passo indietro per la platea degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti. Rispetto al vecchio codice, il nuovo testo presenta aspetti molto critici che mettono in secondo piano il lavoro e le competenze dei progettisti. Non è stata accolta nessuna delle proposte di modifica suggerita sia da noi sia da altri professionisti della progettazione”. Lo ha detto il Presidente della Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, nel commentare la pubblicazione in gazzetta ufficiale del Codice dei contratti. “Ci aspettavamo un provvedimento equilibrato e attento alla fase progettuale in grado, nel lungo periodo, di poter accompagnare il paese nel processo di riqualificazione del territorio, messa in sicurezza del patrimonio edilizio e soprattutto di cantierizzazione delle nuove opere fondamentali ai fini della crescita e comunque in linea con gli obiettivi del PNRR”, ha proseguito il Presidente. Tra i punti critici evidenziati da Fondazione Inarcassa c’è la riduzione dei livelli di progettazione che, passando da due a tre, impoveriscono la fase di proposta e discussione e rischiano di rendere impossibile la gestione della fase di transizione. Altra questione che non convince del tutto è il ritorno nei servizi di ingegneria e architettura, ma non solo, agli incarichi diretti o comunque una riduzione significativa delle gare pubbliche e delle rotazioni di incarico, andando così a segnare un’inversione di tendenza nella trasparenza delle procedure. “Il ricorso all’appalto integrato rafforza i grandi player a discapito dei professionisti della progettazione. Sono state, inoltre, sottovalutate le criticità mosse dall’ANAC che ha evidenziato quanto che l’appalto integrato non offra garanzie né in termine di snellimento della procedura né in termini di qualità delle proposte progettuali. Poca chiarezza, purtroppo, anche sugli affidamenti gratuiti da parte della PA, che restano possibili in casi eccezionali”, ha aggiunto Fietta. “Il nuovo Codice dei contratti pubblici rischia di non essere funzionale agli obiettivi legati alla modernizzazione e crescita del paese e in particolare a quelli contenuti nel PNRR”, ha concluso il Presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta.