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Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche

Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Fmi: diplomazia faccia ogni sforzo possibile su tensioni geopolitiche – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale lancia un appello affinché i Paesi nel mondo mettano in atto “tutto il possibile per rafforzare l’impegno sul dialogo e la diplomazia per risolvere le tensioni geopolitiche e prevenire la frammentazione economica e finanziaria”, che richia di costare caro. E’ il messaggio lanciato in un capitolo (il III) anticipato dall’istituzione dal suo rapporto globale sulla stabilità finanziaria (Gfsr), in vista delle assemblee primaverili a Washington con la Banca mondiale.

Le crescenti tensioni geopolitiche tra le maggiori economie globali “possono causare una brusca inversione dei flussi di capitale trans frontalieri”, che secondo il Fmi potrebbe avere effetti anche più drastici sui mercati emergenti e in via di sviluppo. Considerazioni che giungono mentre proprio in vista delle assemblee primaverili, economie avanzate e giganti emergenti appaiono sempre più divisi dal nodo della guerra in Ucraina e delle sanzioni che Usa ed Unione europea hanno imposto contro la Russia, mentre crescenti tensioni riguardano la Cina e sul nodo di Taiwan.

In generale, prosegue l’analisi, le accresciute tensioni geopolitiche “hanno intensificato le preoccupazioni sulla frammentazione economica e finanziaria globale. La frammentazione indotta dalle tensioni geopolitiche può avere ricadute potenziali importanti per la stabilità finanziaria influenzando l’allocazione del capitale trans frontaliera, i sistemi di pagamento internazionali – si legge – e i prezzi degli asset”. Il Fmi stima che sul lungo termine questa accresciuta frammentazione globale possa comportare una perdita equivalente a due punti percentuali di Pil per l’economia globale. “Questo spiega perché sono necessarie solide salvaguardie all’integrazione”, si legge.

Soprattutto il Fmi vede “rischi macro finanziari di stabilità per l’aumento dei costi di finanziamento delle banche, la riduzione della loro redditività e il calo dell’approvvigionamento di credito al settore privato. Queste ricadute saranno di disproporzionatamente più elevate per le banche con bassi livelli di patrimonializzazione”. Uno scenario simile “potrebbe anche esacerbare la volatilità macro finanziaria sul lungo termine – avverte ancora il Gfsr – riducendo le opportunità di diversificazione internazionale del rischio a fronte a scenari di shock interni o esterni”.

Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano

Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Gli auguri di pronta guarigione del mondo politico a Silvio Berlusconi ricoverato a Milano – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – “Siamo stati al chiuso, quindi non ho avuto il telefono fino a un secondo fa, però è ricoverato in terapia intensiva perché non era stato risolto un problema che riguardava un’infezione. Però parla, è tutto quello che so”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale della Nato oggi a Bruxelles, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se sapesse come sta il leader e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele. “Berlusconi aveva avuto un’infezione che non è terminata, è lì per ulteriori controlli”. Lo afferma Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, conversando con i giornalisti in Transatlantico delle condizioni di salute di Berlusconi. “Ci sarà un bollettino medico stasera – prosegue – la situazione è stazionaria. Ho parlato con la famiglia, c’è preoccupazione, ma con la dovuta prudenza io resto ottimista. La famiglia è lì, abbiamo l’impressione che ci sia una ricaduta di quello che evidentemente non era stato superato”.

Al cavaliere, in poche ore, sono arrivati messaggi di auguri di pronta guarigione dal mondo politico. “A nome del Senato e mio personale formulo sinceri e affettuosi auguri di pronta guarigione al senatore e amico Silvio Berlusconi. Ti aspettiamo in Aula”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa. “Forza Silvio, l’Italia ti aspetta!”. Così su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, che allega una foto con il Cavaliere in Sardegna. “Auguri di pronta guarigione all’amico Silvio Berlusconi: spero torni presto a lavorare e confido di rivederlo quanto prima in Senato. Forza Silvio, ti aspettiamo”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. “Auguri di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi, lo aspettiamo presto per continuare la nostra azione di buongoverno per la Nazione” scrive su Twitter il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Auguro al presidente Silvio Berlusconi una pronta e piena guarigione. Con l’auspicio che possa ristabilirsi presto, un pensiero affettuoso e un abbraccio. Forza presidente, ti aspettiamo presto a lavoro, con la stessa forza e passione al servizio dell’Italia”. Lo ha dichiarato in una nota la ministra per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Elisabetta Casellati. “Un grande abbraccio a Silvio Berlusconi, è un momento difficile ma l’affetto di tante persone è la forza che può aiutare a superare le sfide più difficili”. Così sui social il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli. “A nome di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia al Senato rivolgo al presidente Berlusconi un sentito augurio di pronta guarigione. Lo attendiamo qui a Palazzo Madama per continuare insieme l’importante stagione di governo che gli italiani con il loro voto hanno voluto affidare alla nostra coalizione” dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Un grande in bocca al lupo a Silvio Berlusconi che è di nuovo al San Raffaele”. Lo ha detto Matteo Renzi, in conferenza stampa. “Un sincero augurio di pronta guarigione al presidente Berlusconi da parte mia e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Forza Silvio, ti aspettiamo”. Così su Twitter il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.

“Forza Silvio. L’augurio è di vederti quanto prima al lavoro”. Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. “Siamo vicini al presidente Silvio Berlusconi e gli auguriamo di rimettersi presto per continuare a dare il suo contributo di passione e di idee alla politica ed alle istituzioni. Forza Cav, siamo con te”. Lo afferma il capo politico di Noi Moderati, Maurizio Lupi. “Auguri di pronta guarigione a Silvio Berlusconi, nuovamente ricoverato all’ospedale San Raffaele. Speriamo di rivederlo al più presto al lavoro per il nostro Paese”. Così scrive il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, su Twitter. “Auguri di pronta guarigione al presidente Silvio Berlusconi, certi che si riprenderà al più presto per proseguire con la sua attività politica al servizio del Paese”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati

Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Renzi direttore del “Riformista”: raddoppio impegno, parlo ai moderati – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – Il “rapporto tra verità e viralità”, il garantismo e il rapporto tra politica e magistratura. La politica estera. E poi i temi politici cari al Terzo polo: nucleare, innovazione, riforme. Con l’ambizione di “proporre un’agenda diversa” rispetto a quella dell’attuale dibattito e parlare “ai moderati del centrodestra e alle aree del Pd che non si riconoscono in Schlein”. Matteo Renzi descrive così l’indirizzo che vorrà dare a Il Riformista, in una doppia veste di parlamentare e direttore che a chi storce la bocca ricorda fu già di “Veltroni a L’Unità e di Sergio Mattarella al glorioso Il Popolo”. A lui tocca raccogliere il testimone di Piero Sansonetti, che va a dirigere L’Unità: entrambe le testate proprietà di Alfredo Romeo, imprenditore che con la famiglia Renzi ha condiviso il coinvolgimento nell’inchiesta Consip.

La notizia arriva in mattinata, la annuncia un tweet del quotidiano, rilanciato poi da Renzi: “Siamo stati bravissimi a tenere il segreto”, si diverte l’ex premier, rivelando che Giorgia Meloni “è stata la prima a saperlo: resto un suo fiero avversario, ma l’ho chiamata stamattina per dirglielo”. Dunque prima anche di Carlo Calenda, che però “mi sembra entusiasta, ha già ritwittato…”. L’idea, gigioneggia ancora Renzi, arriva da un insospettabile: “Non dirò mai il nome dell’autorevole parlamentare del Pd che ha suggerito a Sansonetti il mio nome per la direzione del Riformista, gli rovinerei la carriera politica… quindi non farò mai il nome di Gianni Cuperlo”. Su quanto guadagnerà, Renzi glissa: “Non ho ancora firmato un contratto, forse guadagnerò un po di più, ma da parlamentare credo nella trasparenza e comunicherò tutto”. L’obiettivo dunque è quello di parlare a quell’area che va “da Fi e Udc ai moderati del Pd che non si riconoscono” nella “sinistra radicale” di Elly Schlein. Lo spazio politico per il Terzo polo sono convinto che ci sia e sia ampio, penso che lo spazio del Riformista debba andare oltre il Terzo polo”. Un obiettivo “in linea con la mia esperienza politica: non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il parlamentare dell’opposizione, continuerò a intervenire in Aula, continuerò a fare quello che facevo prima. Ma ci metto anche un’operazione che per me serve al Paese”.

In un ruolo singolare, considerando il rapporto con i giornalisti, segnato da numerose querele: “Non le ritiro”, afferma Renzi, “e ora semmai rischio di riceverle…”. E arriva anche una doamnda sui rapporti con l’Arabia Saudita, patria del giornalista Kashoggi fatto barabaramente uccidere: “Il mio giudizio su futuro dell’Arabia Saudita fu molto criticato, parlai di nuovo Rinascimento, faccio una scommessa con voi: da qui al 2030 sarete tutti a riconoscere che quel percorso sta portando a un cambimento radicale. E il fatto che l’Arabia Saudita avrebbe assunto una leadership nel percorso di cambiamento e innovazione oggi sta sotto gli occhi di tutti. Se parliamo di geopolitica non ho alcun motivo per cambiare idea”, rivendica Renzi. “Poi come in tanti altri Paesi non c’è un regime di libertà di informazione, come anche in alcuni Paesi d’Europa e io su questo ho sempre parlato nelle sedi opportune”.

Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia

Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Bce-Eurosistema a marzo -3 mld su stock titoli stato Italia – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Lo scorso marzo, il primo mese della manovra di inasprimento quantitativo Bce e Eurosistema delle banche centrali hanno ridotto le loro consistenze di titoli di Stato dell’Italia per l’equivalente di 3,011 miliardi di euro. E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla stessa Bce assieme al bilancio consolidato dell’Eurosistema.

La riduzione viene effettuata mediante una manovra “passiva”, in pratica vengono riacquistati solo parte dei titoli accumulati in portafogli che giungono a scadenza, con un ritmo prefissato che per l’insieme di tutti gli asset acquistati con il programma App, di cui fa parte i piano Pspp sui soli titoli di Stato, è pari a 15 miliardi di euro al mese fino a fine giugno. Il ritmo di riduzione degli stock della fase successiva del “quantitative tightening” è ancora da decidere. Lo stock di titoli di Stato dell’Italia nel piano Pspp risulta pari a 441,88 miliardi di euro a fine marzo, a fronte di 444,891 miliardi cui si attestava a fine febbraio.

Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati

Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Renzi nuovo direttore de “Il Riformista”: raddoppio l’impegno, parlo ai moderati – askanews.it




















Milano, 5 apr. (askanews) – Il “rapporto tra verità e viralità”, il garantismo e il rapporto tra politica e magistratura. La politica estera. E poi i temi politici cari al Terzo polo: nucleare, innovazione, riforme. Con l’ambizione di “proporre un’agenda diversa” rispetto a quella dell’attuale dibattito e parlare “ai moderati del centrodestra e alle aree del Pd che non si riconoscono in Schlein”. Matteo Renzi descrive così l’indirizzo che vorrà dare a Il Riformista, in una doppia veste di parlamentare e direttore che a chi storce la bocca ricorda fu già di “Veltroni a L’Unità e di Sergio Mattarella al glorioso Il Popolo”. A lui tocca raccogliere il testimone di Piero Sansonetti, che va a dirigere L’Unità: entrambe le testate proprietà di Alfredo Romeo, imprenditore che con la famiglia Renzi ha condiviso il coinvolgimento nell’inchiesta Consip.

La notizia arriva in mattinata, la annuncia un tweet del quotidiano, rilanciato poi da Renzi: “Siamo stati bravissimi a tenere il segreto”, si diverte l’ex premier, rivelando che Giorgia Meloni “è stata la prima a saperlo: resto un suo fiero avversario, ma l’ho chiamata stamattina per dirglielo”. Dunque prima anche di Carlo Calenda, che però “mi sembra entusiasta, ha già ritwittato…”. L’idea, gigioneggia ancora Renzi, arriva da un insospettabile: “Non dirò mai il nome dell’autorevole parlamentare del Pd che ha suggerito a Sansonetti il mio nome per la direzione del Riformista, gli rovinerei la carriera politica… quindi non farò mai il nome di Gianni Cuperlo”. Su quanto guadagnerà, Renzi glissa: “Non ho ancora firmato un contratto, forse guadagnerò un po di più, ma da parlamentare credo nella trasparenza e comunicherò tutto”. L’obiettivo dunque è quello di parlare a quell’area che va “da Fi e Udc ai moderati del Pd che non si riconoscono” nella “sinistra radicale” di Elly Schlein. Lo spazio politico per il Terzo polo sono convinto che ci sia e sia ampio, penso che lo spazio del Riformista debba andare oltre il Terzo polo”. Un obiettivo “in linea con la mia esperienza politica: non lascio ma raddoppio. Continuerò a fare il parlamentare dell’opposizione, continuerò a intervenire in Aula, continuerò a fare quello che facevo prima. Ma ci metto anche un’operazione che per me serve al Paese”.

In un ruolo singolare, considerando il rapporto con i giornalisti, segnato da numerose querele: “Non le ritiro”, afferma Renzi, “e ora semmai rischio di riceverle…”. E arriva anche una doamnda sui rapporti con l’Arabia Saudita, patria del giornalista Kashoggi fatto barabaramente uccidere: “Il mio giudizio su futuro dell’Arabia Saudita fu molto criticato, parlai di nuovo Rinascimento, faccio una scommessa con voi: da qui al 2030 sarete tutti a riconoscere che quel percorso sta portando a un cambimento radicale. E il fatto che l’Arabia Saudita avrebbe assunto una leadership nel percorso di cambiamento e innovazione oggi sta sotto gli occhi di tutti. Se parliamo di geopolitica non ho alcun motivo per cambiare idea”, rivendica Renzi. “Poi come in tanti altri Paesi non c’è un regime di libertà di informazione, come anche in alcuni Paesi d’Europa e io su questo ho sempre parlato nelle sedi opportune”.

Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti

Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Enrico Brignano gira “Volevo un figlio maschio” di Neri Parenti – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – Sono in corso a Roma e dintorni le riprese del nuovo film diretto da Neri Parenti con protagonista Enrico Brignano dal titolo “Volevo un figlio maschio”.

Il regista, che firma anche la sceneggiatura con Gianluca Bomprezzi, Manuela D’Angelo e Pier Paolo Piciarelli, dal set dichiara: “Sarà una commedia per tutta la famiglia con un piccolo e inatteso risvolto fantasy. Una piacevolissima sorpresa, come lo sono Enrico Brignano, IBC Movie e Combo International con i quali lavoro per la prima volta. Adesso, l’appuntamento per tutti sarà al cinema”. Ad affiancare Enrico Brignano ci saranno Giulia Bevilacqua e un cast di giovanissimi attori. “Volevo un figlio maschio” è prodotto da Beppe Caschetto per IBC Movie e da Flavia Parnasi per Combo International in associazione con Medusa Film. La fotografia è di Gino Sgreva, le scenografie di Massimo Santomarco, i costumi di Eleonora Rella, il montaggio di Luca Montanari.

“Volevo un figlio maschio” uscirà nei cinema in autunno distribuito da Medusa Film.

Alcune delle cose che ha detto Meloni dopo l’incontro con il premier spagnolo Sanchez

Alcune delle cose che ha detto Meloni dopo l’incontro con il premier spagnolo Sanchez


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Alcune delle cose che ha detto Meloni dopo l’incontro con il premier spagnolo Sanchez – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Tra i temi discussi dalla presiodente del Consiglio Giorgia Meloni nell’incontro con il premier spagnolo, Pedro Sanchez, a palazzo Chigi c’è stato quello della immigrazione: “Riteniamo molto importante su questo il cambio di passo dell’Europa che guarda con più attenzione alla difesa dei confini esterni, ma conveniamo che al prossimo Consiglio europeo di giugno ci siano avanzamenti concreti con risposte immediate ed efficaci, a partire da investimenti e stanziamenti per i Paesi del Nord Africa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del colloquio con Sanchez. “Per parte italiana, ma anche per parte spagnola, il tema dell’immigrazione – ha sottolineato Meloni – è un tema molto importante. Su questo, lo abbiamo detto molte volte, il cambio di passo di una Europa che oggi guarda con molta più attenzione alla difesa dei suoi confini esterni è importante, ma conveniamo che nel prossimo consiglio di giugno di spossa fare stato degli avanzamenti concreti della Commissione europea sulle iniziative che è necessario portare avanti a cominciare dagli investimenti fondamentali per cooperare e trovare soluzioni strutturali con i Paesi del Nord Africa”.

Durante il bilaterale si è discusso dell’Ucraina “non solo ribadendo pieno sostegno alla causa” perché “continueremo a garantire un sostegno a 360 gradi a Zelensky finché sarà necessario” ma “ragioniamo anche su come favorire una pace giusta e rispettosa dell’integrità ucraina”. L’Italia chiede che la riforma della governance europea “punti sulla crescita più che sulla stabilità”, “crediamo sia fondamentale portare a casa questa riforma entro la fine dell’anno e daremo il nostro pieno sostegno a Sanchez” e al semestre di presidenza spagnola “per questo obiettivo”.

Per Giorgia Meloni “bisogna fare attenzione a che non si percepiscano due pesi e due misure, due velocità sull’attuazione delle decisioni” prese in Europa: “Come si è proceduto velocemente sull’allentamento degli aiuti di Stato che era caro ad alcuni Stati, confidiamo nella stessa velocità per una piena flessibilità nell’utilizzo dei fondi esistenti e sul fondo sovrano per sostenere le industrie europee”. “Sono molto lieta di questo incontro. Molte sono le materie sulle quali Italia e Spagna si trovano ad affrontare lo stesso punto di vista e molte sono le convergenze che già in questi mesi all’interno del Consiglio europeo abbiamo spesso trovato su diverse materie. Particolarmente questo rapporto diventa importante nel momento in cui la Spagna si prepara ad assumere la presidenza di turno del Consiglio europeo e credo che fosse particolarmente importante per noi attraverso questo incontro fare lo stato dell’arte sulla sintonia tra le nostre nazioni, sulla necessità che l’Europa, in una fase così delicata sulle materie che discutiamo, dia risposte efficaci e immediate” ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Paola Turci canta il rapporto madre-figlia in “Fiore di ghiaccio”

Paola Turci canta il rapporto madre-figlia in “Fiore di ghiaccio”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Paola Turci canta il rapporto madre-figlia in “Fiore di ghiaccio” – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – Esce venerdì 7 aprile “Fiore di ghiaccio” (Bambini srl / distribuito da Believe), il nuovo singolo di Paola Turci, disponibile da oggi in pre-save e da venerdì su tutte le piattaforme digitali e in radio.

“Fiore di ghiaccio”, prodotto da Diego Calvetti, è il nuovo singolo di Paola Turci che arriva dopo “Caramella”, brano diretto, innovativo e colorato di ironia che ha presentato una Paola cantautrice attraversata dalla voglia di raccontarsi senza filtri e che ha segnato il suo ritorno sulla scena musicale dopo tre anni dal suo ultimo album “Viva da morire”. “Fiore di ghiaccio” è intimo, profondo e toccante, un brano in cui emergono con forza e intensità i sentimenti contrastanti, ma allo stesso tempo sinceri e veri che accomunano il rapporto viscerale tra una figlia e la propria madre, in cui le incomprensioni dominano, ma lasciano comunque spazio a momenti di confronto puri e carichi di emozioni. Scritto da Paola Turci, Giuseppe Anastasi e Diego Calvetti – che ne firma anche la produzione – “Fiore di ghiaccio” rappresenta non tanto un dialogo, quanto un monologo: un tentativo di riconciliazione che fatica ad arrivare tra madre e figlia, due “pianeti oramai distanti”. Un brano che trova un fil rouge all’interno di “Mi amerò lo stesso”, il monologo che presenta un testo riscritto e rivisitato insieme all’autrice Alessandra Scotti e con la regia di Paolo Civati che si ispira all’autobiografia di Paola Turci e che la cantautrice ha da poco terminato di portare in scena nei principali teatri italiani con grande successo di pubblico e critica.

Grinta, talento e determinazione sono le qualità che da sempre contraddistinguono Paola Turci, la cantautrice romana, musicista e con una splendida voce da contralto. Con undici partecipazioni al Festival di Sanremo, di cui tre come ospite, il ruolo come giurata d’eccezione per due anni consecutivi per Soundtrack Stars Award alla Mostra del Cinema di Venezia, innumerevoli riconoscimenti, progetti di successo come “Il secondo cuore”, album anticipato dal singolo “Fatti bella per te” (disco d’oro), Paola è una delle cantanti più importanti, popolari e apprezzate in Italia. La sua voce inconfondibile, nonché la personalissima vena di autrice e compositrice, la spontaneità e il magnetismo sul palco sono gli elementi che le hanno permesso di costruire e conservare con il suo pubblico un rapporto diretto e speciale.

Ex Ilva, Uilm: comunicano Cigs con simbolo sdraio e sole, è offensivo

Ex Ilva, Uilm: comunicano Cigs con simbolo sdraio e sole, è offensivo


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Ex Ilva, Uilm: comunicano Cigs con simbolo sdraio e sole, è offensivo – askanews.it




















Roma, 5 apr. (askanews) – Ai lavoratori ex Ilva “in cassa integrazione straordinaria è stata inviata una comunicazione aziendale dove, nella parte sinistra, vi è un simbolo con una sdraio e il sole” per annunciare la proroga della Cigs. “Lo riteniamo un atto offensivo e irrispettoso nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie”. Il segretario Generale Uilm, Rocco Palombella, ha inviato una lettera alla presidente del Consiglio, ai ministri Adolfo Urso, Marina Calderone e Giancarlo Giorgetti e all’a.d. di Invitalia Mattarella dopo i fatti incresciosi avvenuti nelle scorse ore.

“Chiediamo alle istituzioni di prendere i necessari provvedimenti e un incontro, nel più breve tempo possibile, con il ministro Urso al Mimit”, ha concluso. Mlp

Papa: ricordo vittime crimini di guerra e alle mamme soldati uccisi

Papa: ricordo vittime crimini di guerra e alle mamme soldati uccisi


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><meta name="robots" content="index, follow, max-image-preview:large, max-snippet:-1, max-video-preview:-1"/><br /> <title>Papa: ricordo vittime crimini di guerra e alle mamme soldati uccisi – askanews.it




















Città del Vaticano, 5 apr. (askanews) – Papa Francesco è tornato a chiedere di “pregare per la martoriata Ucraina” al termine dell’udienza generale di oggi in Piazza San Pietro, alla vigilia del Triduo Pasquale ed ha voluto ricordare, in particolare, “le vittime dei crimini di guerra. Eleviamo una supplica a Dio – ha detto – perchè i cuori di tutti si convertano guardando Maria, la Madre del Salvatore”. Francesco ha, quindi rivolto il pensiero “alle mamme dei soldati ucraini e russi caduti nella guerra. Sono mamme di figli morti – ha ripetuto – preghiamo per queste mamme”.