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Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme

Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme – askanews.it


Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Posso confermare che, essendo prevista la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani, è prevista la presenza di Papa Francesco in piazza San Pietro domenica per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore”, lo ha fatto sapere il direttore della sala stampa Vaticana, Matteo Bruni.

“Il rientro a casa Santa Marta” di Papa Francesco “è previsto nella giornata di domani, all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina”, ha detto Bruni, raccontando che “la giornata di ieri” di Papa Francesco all’ospedale Gemelli di Roma “è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro”.

La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. Opposizioni: revisionismo inaccettabile

La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. Opposizioni: revisionismo inaccettabile


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. Opposizioni: revisionismo inaccettabile – askanews.it


La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. Opposizioni: revisionismo inaccettabile – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Vorrei ricordare che l’attentato di via Rasella non è stato una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda di musicisti altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non”, lo ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa, in una intervista a “Libero” in cui torna sulle critiche a Giorgia Meloni per le dichiarazioni in occasione della commemorazione della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine (“Uccisi solo perché italiani”, disse la presidente del Consiglio”). Per La Russa si trattò di “un attacco pretestuoso: tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che collaborava con loro”. La Russa non risponde inoltre alla domanda se quest’anno parteciperà alle celebrazioni per il 25 aprile, ma dice: “Comunque io non mi sono mai sottratto alle celebrazioni istituzionali del 25 aprile. Quando ero ministro della Difesa andai a rendere omaggio al Cimitero Maggiore di Milano portando dei fiori sulle tombe dei partigiani. Di tutti, anche di quelli rossi, che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica perchè avevano il mito della Russia comunista. Ma io comunque li ho omaggiati perchè sono morti per un’idea e pertanto meritano rispetto”.

Le parole di La Russa hanno provocato un’immediata reazione delle forze di opposizione, soprattutto in ragione della carica istituzionale ricoperta dal senatore di FdI. “È grave che il Presidente del Senato, seconda carica di uno Stato nato dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione, parli di via Rasella e della lotta partigiana nel modo in cui lo ha fatto nell’intervista a Libero. Siamo di fronte ad un esempio di revisionismo storico che, inoltre, sposa il punto di vista dei fascisti”, ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, aggiungendo: “Mi dispiace per La Russa ma non è accettabile mettere sullo stesso piano i partigiani che combattevano per liberare l’Italia e i nazifascisti”. La Russa è tornato poi sulle sue parole, ma senza recedere dalla sua posizione: “Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito ‘una delle pagine più brutali della nostra storia’. Confermo, altresì, che a innescare l’odiosa rappresaglia nazista fu l’uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ‘ingloriosa’ bensì ‘tra le meno gloriose della resistenza’”, ha dichiarato il presidente del Senato, replicando alle polemiche per le sue parole a “Libero”.

Parole che non hanno placato le polemiche. “Il senatore La Russa ci ricasca, il revisionismo e la falsificazione della storia è più forte di loro”, ha sottolineato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, ricordando che “per decenni i neofascisti italiani e i nazisti in giro per l’Europa hanno insozzato in tutti i modi la Resistenza contro Hitler e Mussolini. Vedo che purtroppo anche l’attuale seconda carica dello Stato va in questa direzione. Forse è meglio che parli un po’ di meno – conclude Fratoianni – e studi un po’ di più, almeno la storiaà E si conferma, ancora una volta, che si trova nel posto sbagliato”. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi sottolinea che “la seconda carica dello Stato avvia così le celebrazioni per il 25 Aprile, con un mix di falso storico e mancanza di senso dello Stato e senso della democrazia. Non sono le celebrazioni ufficiali, certo, e neanche lui dovrebbe essere la seconda carica ufficiale del nostro Paese”. Per il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli quelle di La Russa “sono parole ignobili che offendono la storia del nostro Paese e la memoria di tutti i partigiani che si sono sacrificati con la vita per liberare l’Italia dal fascismo e per riportare la democrazia. Per queste parole ignobili La Russa si deve dimettere: non è degno di rappresentare la seconda carica dello Stato italiano”. Anche i Cinquestelle condannano le parole del presidente del Senato, sottolineando anche un’altra prospettiva. Secondo Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5s, “l’ennesima dichiarazione revisionista del Presidente del Senato su quanto accaduto a via Rasella non nasconde solo rigurgiti ideologici che una destra seria e moderna dovrebbe aver superato, ma anche il palese tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle inadeguatezze di questo governo”.

Covid, 21.883 nuovi casi in settimana 24-30 marzo. 156 deceduti

Covid, 21.883 nuovi casi in settimana 24-30 marzo. 156 deceduti


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Covid, 21.883 nuovi casi in settimana 24-30 marzo. 156 deceduti – askanews.it


Covid, 21.883 nuovi casi in settimana 24-30 marzo. 156 deceduti – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Covid-19, nella settimana 24-30 marzo 2023 sono stati registrati 21.883 nuovi casi positivi con una variazione di -1,7% rispetto alla settimana precedente (erano stati 22.256), 156 deceduti con una variazione di -14,8% rispetto alla settimana precedente (183). 442.819 i tamponi processati con una variazione di +0,2% rispetto alla settimana precedente (442.154). Tasso di positività del 4,9% con una variazione di -0,1% rispetto alla settimana precedente (5,0%). Questi i dati diffusi del ministero della Salute sulla situazione epidemiologica nel Paese.

Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare

Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare – askanews.it


Pnrr, Conte: mano tesa al paese intero, opportunità da non sprecare – askanews.it




















Trieste, 31 mar. (askanews) – “Sul Pnrr mano tesa al Paese intero, è una opportunità troppo grande che non possiamo sprecare”. Così il presidente del M5S Giuseppe Conte, a margine di un incontro elettorale a Trieste.

“Ci sono ragioni politiche e pragmatiche ma anche morali. C’è stato un investimento di grande fiducia da parte dell’Europa, non possiamo lasciare che vadano sprecate risorse destinate a rilanciare il nostro Paese dopo tantissima sofferenza – ha detto Conte -. Lo dobbiamo a chi non c’è più, lo dobbiamo a chi è sopravvissuto e piange i suoi morti, lo dobbiamo all’Europa che ha voluto operare una svolta solidaristica, lo dobbiamo – ha precisato – a noi stessi perchè abbiamo l’opportunità di non essere più fanalino di coda in Europa. E per questo ora il M5S tende la mano e speriamo lo facciano tutte le forze politiche, sociali e tutte le autorità istituzionali dei vari livelli anche territoriali perchè questo Pnrr sia realizzato sino all’ultimo progetto”.

Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli

Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli – askanews.it


Il Papa domani sarà dimesso domani dall’ospedale Gemelli – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Il rientro a casa Santa Marta” di Papa Francesco “è previsto nella giornata di domani, all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina”. Lo fa sapere il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

“La giornata di ieri” di Papa Francesco all’ospedale Gemelli di Roma “è trascorsa bene, con un normale decorso clinico. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti ed il personale della Gendarmeria. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro”.

Il Garante della Privacy blocca ChatGPT: raccolta illecita di dati

Il Garante della Privacy blocca ChatGPT: raccolta illecita di dati


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Il Garante della Privacy blocca ChatGPT: raccolta illecita di dati – askanews.it


Il Garante della Privacy blocca ChatGPT: raccolta illecita di dati – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria. ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento.

Nel provvedimento, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto. Da ultimo, nonostante – secondo i termini pubblicati da OpenAI – il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.

Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025

Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025



</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025 – askanews.it


Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025 – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Agrigento è la Capitale italiana della Cultura 2025. A proclamarla, a Roma nella Sala Spadolini del Ministero della cultura, sono stati il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Giuria, Davide Maria Desario.

Oltre a Agrigento, erano dieci le città finaliste: Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia.

“Creare questo tour della Capitale della Cultura – ha detto Sangiuliano prima della proclamazione – è stata una buona idea: l’essere Capitale della Cultura consente nell’arco di un anno di accendere i riflettori su una realtà territoriale. La ricchezza e l’articolazione della pluralità di luoghi, città e borghi italiani è un unicum nel mondo: è qualcosa che abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia”, che fa dell’Italia “la superpotenza culturale. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città, dei nostri comuni e del nostro territorio. L’Italia ha due grandi pilastri su cui puntare il suo sviluppo socio-economico: l’impresa con il genio italico e la cultura che si trova nei territori. Ogni Comune, anche il più piccolo, è uno scrigno di tesori. Abbiamo le grandi città d’arte, ma è nelle città medio-piccole che noi troviamo l’autenticità più profonda dell’essere italiani. Io sono a fianco dei sindaci e insieme dobbiamo lavorare: anche per chi non è Capitale, troveremo un mondo in cui le ricchezze espresse nel progetto possano trovare un momento di realizzazione”, ha concluso il ministro.

Mattarella consegna le Omri: voi interpretate dovere di umanità

Mattarella consegna le Omri: voi interpretate dovere di umanità


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Mattarella consegna le Omri: voi interpretate dovere di umanità – askanews.it


Mattarella consegna le Omri: voi interpretate dovere di umanità – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Avete interpretato il senso della solidarietà, stavo per dire il senso del dovere che abitualmente è interpretato come adempiere con dedizione e coscienza i doveri del proprio stato, ma voi siete andati oltre, avete interpretato il senso del dovere di umanità, il dovere di umanità”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto agli insigniti delle Onorificenze al merito della Repubblica italiana oggi al Quirinale. Sono cittadini distintisi per atti di eroismo e impegno civile che ogni anno vengono indicati dal Capo dello Stato per questa onorificenza.

“Come si fa a essere indifferenti se un ragazzino viene aggredito da un bullo, o se una donna viene aggredita – ha spiegato Mattarella -, come si fa a essere indifferenti se un portatore di disabilità ha bisogno di aiuto? È un senso del dovere più ampio, di umanità, che voi avete interpretato”. Le onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana” che sono state conferite motu proprio, il 25 febbraio scorso, a cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

“Nel diritto romano – ha ricordato il Capo dello Stato – fu fatto un grande passo avanti di civiltà quando si stabilì che la libertà di ciascuno trova un limite in quella degli altri, oggi si è superato questo principio, perchè la civiltà va avanti: la libertà si realizza insieme a quella degli altri, la libertà non è piena se non tutti ne godono ugualmente”. “Tanti nel nostro paese hanno compiuto gesti iniziative e attività di solidarietà, oggi voi rappresentate tutti questo e ci dà fiducia nel futuro”.

Istat: cala l’inflazione ma il carrello della spesa resta fermo a +12,7%

Istat: cala l’inflazione ma il carrello della spesa resta fermo a +12,7%


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Istat: cala l’inflazione ma il carrello della spesa resta fermo a +12,7% – askanews.it


Istat: cala l’inflazione ma il carrello della spesa resta fermo a +12,7% – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – A marzo l’inflazione registra una diminuzione dello 0,3% su base mensile e un aumento del 7,7% su base annua, da +9,1% del mese precedente. I prezzi del “carrello della spesa” rimangono stabili su base tendenziale a +12,7%. E’ la stima preliminare dell’Istat che ha spiegato: “Prosegue la fase di rapido rientro dell’inflazione, guidata dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, sia della componente regolamentata sia di quella non regolamentata”. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,1% per l’indice generale e a +4,1% per la componente di fondo.

Il rallentamento del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, alla decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +40,8% a +18,9%) e alla flessione più marcata di quelli degli Energetici regolamentati (da -16,4% a -20,4%) e, in misura minore, dalla contrazione dei prezzi degli alimentari lavorati (da +15,5% a +15,3%), dei Beni non durevoli (da +7,0% a +6,8%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,4% a +6,3%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,7% a +9,3%), dei tabacchi (da +1,8% a +2,5%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,1% a +6,3%). L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra ancora una moderata accelerazione (da +6,3% a +6,4%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,4% a +6,5%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +12,4% a +9,8%), mentre si accentua lievemente quella relativa ai servizi (da +4,4% a +4,5%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,3 punti percentuali, da -8,0 di febbraio. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona restano stabili in termini tendenziali (al +12,7%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallentano la loro crescita (da +9,0% a +7,7%).

La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve al calo dei prezzi degli energetici, sia non regolamentati (-9,6%) sia regolamentati (-4,8%), solo in parte compensato dall’aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), degli alimentari lavorati e dei tabacchi (+0,7% entrambi), dei beni durevoli e semidurevoli (+0,5% entrambi), dei beni non durevoli e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,8% su base mensile, per la fine dei saldi stagionali di cui il Nic non tiene conto, e dell’8,2% su base annua (in netto rallentamento da +9,8% di gennaio).

Intelligenza Artificiale, Garante della Privacy blocca ChatGPT

Intelligenza Artificiale, Garante della Privacy blocca ChatGPT


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Intelligenza Artificiale, Garante della Privacy blocca ChatGPT – askanews.it


Intelligenza Artificiale, Garante della Privacy blocca ChatGPT – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Stop a ChatGPT finché non rispetterà la disciplina privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma. L’Autorità ha contestualmente aperto un’istruttoria.

ChatGPT, il più noto tra i software di intelligenza artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, lo scorso 20 marzo aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Nel provvedimento, il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto.

Da ultimo, nonostante – secondo i termini pubblicati da OpenAI – il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l’Autorità evidenzia come l’assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell’età degli utenti esponga i minori a risposte assolutamente inidonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza. OpenAI, che non ha una sede nell’Unione ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.