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Fosse ardeatine, La Russa: atto Salvo D’Acquisto ben più glorioso

Fosse ardeatine, La Russa: atto Salvo D’Acquisto ben più glorioso


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Fosse ardeatine, La Russa: atto Salvo D’Acquisto ben più glorioso – askanews.it


Fosse ardeatine, La Russa: atto Salvo D’Acquisto ben più glorioso – askanews.it



















Roma, 1 apr. (askanews) – “Basta, mi sono stancato. D’ora in poi non parlerò più di fatti storici, solo di attualità, e mi aspetto che mi si giudichi su quello che faccio e dico su temi di attualità, non sul passato del quale, semmai, parlerò con gli storici e non con i giornalisti. Quindi non fatemi più domande su queste cose perché non rispondo”. Lo dice il presidente del Senato Ignazio La Russa, in un colloquio con il ‘Corriere della Sera’.

La Russa dice di essere sorpreso per le polemiche sulle sue parole su via Rasella nell’intervista al podcast di Libero Quotidiano, durante la quale aveva parlato un pò di tutto, anche “aprendo in qualche modo alle adozioni gay, e non è scontato da un esponente della destra come me”. “E invece – aggiunge – tutti si attaccano a una parola, la mistificano, fanno gli indignati, parte uno e tutti pronti con il trenino di dichiarazioni dietro, come i bambini alle elementari… Io non ho mai detto ‘atto ignobile’ su via Rasella. Ci furono anche processi, ci sono studi su quell’azione, ma appunto basta, non mi va di parlare più di queste cose. Perché la verità è che le opposizioni montano casi sul nulla”.

“Mi dispiace – prosegue – se Ruth Dureghello, che io stimo e apprezzo, ci è rimasta male. Forse avrei potuto specificare meglio che si trattava effettivamente di nazisti, quello sì, ma mi pareva una cosa ovvia. Però in effetti potevo essere più preciso su quello. Ma la mia intenzione era proprio spegnere la polemica assurda che si era creata sulle parole della Meloni, non attizzarla. Perché se avessi voluto su via Rasella avrei detto ben altro…”. Per La Russa “ce ne sono stati di ben più gloriosi di atti della Resistenza, come il sacrificio di Salvo D’Acquisto” mentre a via Rasella non ci fu “uno scontro a fuoco faccia a faccia con i nazisti: si trattava di un battaglione che tornava in caserma colpito con una bomba, e morirono anche due passanti innocenti, italiani… Eppure mica le ho dette queste cose, proprio perchè non volevo si creassero problemi, volevo chiuderli”. Per il 25 aprile, conclude, “quello che farò lo saprete il 22, 23 aprile, non prima. Sarà una sorpresa”.

Alla Iuc il Gesualdo Project con La Compagnia del Madrigale

Alla Iuc il Gesualdo Project con La Compagnia del Madrigale


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Alla Iuc il Gesualdo Project con La Compagnia del Madrigale – askanews.it


Alla Iuc il Gesualdo Project con La Compagnia del Madrigale – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Dopo l’eccezionale successo riscontrato dall’esecuzione integrale dei Madrigali di Carlo Gesualdo proposta negli anni scorsi, il Gesualdo Project prosegue il viaggio nell’opera polifonica del più moderno dei polifonisti rinascimentali, soffermandosi sulla produzione sacra. Nella settimana precedente quella di Pasqua, sabato 1° aprile alle ore 17.30 in Aula Magna alla Sapienza, l’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) coglie l’occasione e propone al suo pubblico i Tenebrae Responsoria, la raccolta per l’Ufficio delle Tenebre della Settimana Santa, di cui si ascolterà la parte relativa al Giovedì Santo nell’esecuzione de La Compagnia del Madrigale, il più accreditato gruppo italiano in questo particolare repertorio, le cui registrazioni discografiche hanno più volte ottenuto i maggiori riconoscimenti della critica specializzata (Diapason d’Or, Choc de la Musique, Editor’s Choise di Gramophone, Record Academy Award).

Nell’Italia del primo Seicento processioni, sacre rappresentazioni, celebrazioni dedicate ai santi e alla beata Vergine occupano una posizione centrale nei riti religiosi. Per il cristianesimo la Pasqua è la festa delle feste e la Settimana Santa che la precede occupa nella sequenza dei tempi liturgici un posto di primo piano per numero, importanza e antichità dei riti. Dobbiamo tenere in considerazione questo – ci spiegano i membri de La Compagnia del Madrigale – per valutare il significato della pubblicazione dei Responsoria (1611) di Carlo Gesualdo, principe di Venosa. Un’opera straordinaria in cui i segni di un modernissimo soggettivismo dei procedimenti musicali s’innesta in una cornice liturgica di veneranda antichità. Questa infatti è una raccolta di musica sacra diversa da tutte le altre. Infatti lo stile del compositore, caratterizzato da ricerche armoniche e contrappuntistiche dense di artifici non trova riscontri in nessun’altra raccolta analoga. In quest’opera Gesualdo realizza una sintesi di tutte le abilità acquisite nel madrigale, per dare vita ad una rappresentazione di stupefacente intensità della Passione, dimostrando una profonda partecipazione emotiva alle sofferenze di Cristo fino all’immedesimazione.

Fonte di ispirazione sono certamente la sua travagliata vicenda umana e la sua religiosità, accresciuta negli ultimi anni della sua esistenza. Se nell’ambito della musica sacra di Gesualdo i Responsoria rappresentano un vertice assoluto di sperimentalismo madrigalesco, tale da trascendere le più radicate tradizioni proprie del repertorio liturgico, ciò si deve, almeno in parte, alla natura stessa dei testi dei responsori, carichi di immagini forti e spesso articolati come discorsi in prima persona, formati dalle parole del Redentore o anche di un salmista o di un profeta intesi quali ‘figure’ del Cristo. Nei Responsoria di Gesualdo ritroviamo così la dimensione ‘arcaica’ della festa, la dimensione ‘moderna’ dell’interpretazione personale e soggettiva, ma anche quell’intima tensione verso la speranza che è propria di ogni epoca della storia umana. La Compagnia del Madrigale, fondata nel 2008 da Rossana Bertini, Giuseppe Maletto, e Daniele Carnovich, è attualmente il più accreditato gruppo madrigalistico a livello internazionale e si esibisce in importanti festival tra cui: MiTo, Ravenna Festival, Schwetzinger SWR Festspiele, Musikfest Bremen, Festival Oude Muziek Utrecht, Muziekgebouw Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, la Philharmonie di Colonia ed Essen, la Victoria Hall di Ginevra, il Musée d’Orsay di Parigi, Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, e ha al suo attivo prestigiose collaborazioni con Skip Sempé, Diego Fasolis e con il Pomo dOro.

Lagarde: il rialzo dei tassi inizia a funzionare sull’inflazione

Lagarde: il rialzo dei tassi inizia a funzionare sull’inflazione


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Lagarde: il rialzo dei tassi inizia a funzionare sull’inflazione – askanews.it


Lagarde: il rialzo dei tassi inizia a funzionare sull’inflazione – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Alla Bce “abbiamo alzato i tassi di 350 punti base in un tempo molto breve, semplicemente perché dovevamo coprire molto terreno per ridurre l’inflazione. Sta iniziando a funzionare, abbiamo appena ricevuto nuovi numeri” e sia nell’area euro che in l’Italia “l’inflazione totale è calata”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito all’Osservatorio permanente giovani editori, a Firenze.

“Ovviamente dobbiamo fare un’analisi molto sofisticata di questi numeri e cerchiamo di suddividere quanto sia durevoli e quanto soggetto a variazioni e volatilità. Per capire davvero quali siano le forze alla base degli aumenti dei prezzi e cercare di misurare quanto terreno dobbiamo coprire”, ha proseguito. L’inflazione di fondo, depurata da energia e alimentari “è ancora significativamente troppo alta. Quindi abbiamo ancora del terreno da fare ma sappiamo anche che ci sta molta incertezza. Le tensioni finanziarie che abbiamo osservato creano una sorta di nube e dobbiamo usare tutte le nostre capacità di analisi per capire che impatto tutto questo possa avere, naturalmente per calibrare (i tassi-ndr) in modo da far abbassare i prezzi. I baseremo sugli sviluppi dei dati ma l’obiettivo è chiaro – ha detto – vogliamo un calo durevole” dell’inflazione verso “l’obiettivo del 2%: questo è quello che dobbiamo fare e lo faremo qualunque cosa sia necessario”, ha concluso.

Sulle recenti tensioni che hanno investito Borse e banche a seguito del fallimento di Silicon Valley Bank e del caso Credit Suisse, la presidente ha ribadito di escludere “compromessi tra stabilità dei prezzi, che è il nostro obiettivo primario, e la stabilità finanziaria che è una condizione fondamentale per la stabilità dei prezzi. Sono separate e al tempo stesso si supportano a vicenda”. “Alla Bce abbiamo un armamentario, abbiamo degli strumenti per intervenire sulla stabilità dei prezzi, al momento prevalentemente i tassi, ma non solo perché vogliamo assicurare che la nostra politica monetaria venga trasmessa a tutto il sistema in maniera morbida, e useremo questi strumenti se questo non si verificasse – ha spiegato -. E nell’altro caso abbiamo abbondanti liquidità e accesso a liquidità molto ampie, anche molto più ampie rispetto alla Fed in termini di collaterale”.

Più in generale nell’Unione europea “è molto improbabile” che si verifichi un caso simile a quello della Silicon Valley Bank, perché le banche sono sottoposte a una vigilanza più ampia e stringente. E sono molte di più le banche vigilate. “Negli Stati Uniti ci stanno 14 banche controllate e verificate e che dovevano attuare i requisiti patrimoniali e di liquidità: 14 – ha ripetuto -. In Europa sono molte di più, se dovessi dirvi sono 200 le banche e verifichiamo che abbiano i requisiti patrimoniali e di liquidità. C’è una è una grossa differenza”. Le regole di Basilea III su questi requisiti prudenziali “sono state inventate dopo la grande crisi per assicurare che non si sarebbe verificata di nuovo. E qui in Europa le applichiamo con molto rigore. Negli Stati Uniti hanno deciso nel 2018 che il requisito di liquidità non sarebbe stato obbligatorio”, ha rilevato Lagarde.

“Il sistema qui è robusto e le banche hanno forti requisiti di capitale, hanno forti livelli di copertura di liquidità. Sono molto vigilate e qualcosa come quello che è accaduto a Svb è molto improbabile, per le ragioni che vi ho appena detto. E perché non abbiamo lo stessa concentrazione che Svb aveva in un settore mosto esclusivo di Venture Capital e di tanti depositi non garantiti e che hanno deciso in tempi molto brevi di portare via. Quindi – ha concluso – direi che il nostro sistema è robusto e molto diverso da quello che avevamo nel 2008, quando c’è stata la grande crisi, e lo monitoriamo molto da vicino”.

Due ore di colloquio Meloni-Mattarella, tra i temi Ue e Pnrr

Due ore di colloquio Meloni-Mattarella, tra i temi Ue e Pnrr


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Due ore di colloquio Meloni-Mattarella, tra i temi Ue e Pnrr – askanews.it


Due ore di colloquio Meloni-Mattarella, tra i temi Ue e Pnrr – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – Nessuna convocazione improvvisa, soltanto due agende che alla fine si sono riuscite a incrociare proprio oggi e che si sono tradotte in un invito a pranzo al Quirinale. Da palazzo Chigi spiegano che l’incontro al Colle tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, era “programmato”, una occasione per fare un check dopo quattro mesi di attività del governo.

“Una lunga conversazione svoltasi in un clima di cordialità e collaborazione”, la descrivono al Colle dove si ribadisce come sia fisiologico che vi siano rapporti tra il presidente della Repubblica e quello del Consiglio. Al centro del colloquio, spiegano sempre da palazzo Chigi, un “ampio giro di orizzonte” sui vari provvedimenti, compreso il Codice sugli appalti e lo stato di attuazione del Pnrr, per cui il governo ha recentemente ottenuto un mese in più da parte dell’Europa per verificare il raggiungimento degli obiettivi.

Quello del Pnrr è un tema su cui il capo dello Stato pone spesso l’accento nei suoi interventi, sottolineando come sia un’occasione da non sprecare. L’ultima qualche giorno fa intervenendo alla prima conferenza nazionale delle Camere di Commercio a Firenze. Citando De Gasperi e l’appello che rivolse nel Dopoguerra, quando occorreva ricostruire l’Italia dalle macerie, Mattarella ha detto: “E’ il momento per tutti, a partire dalla realizzazione del Pnrr, di mettersi alla stanga”. Nell’incontro, si è parlato anche dei rapporti con i partner internazionali: Meloni mercoledì incontrerà il premier spagnolo, Pedro Sanchez, a Roma e a fine aprile volerà a Londra per un bilaterale con il primo ministro, Rishi Sunak. A giugno, poi, dovrebbe incontrare il presidente americano Biden alla Casa bianca.

Il colloquio al Quirinale, sottolineano dal governo, è stato “positivo e costruttivo”, all’insegna di una “piena cooperazione”. Essendo durato più del previsto, circa due ore, la presidente del Consiglio ha poi deciso di non andare a Udine per la chiusura della campagna elettorale di Massimiliano Fedriga, ma di videocollegarsi con il comizio.

Purple Disco Machine è tornato con “Substitution”

Purple Disco Machine è tornato con “Substitution”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Purple Disco Machine è tornato con “Substitution” – askanews.it


Purple Disco Machine è tornato con “Substitution” – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – Purple Disco Machine è tornato ed è pronto per farci ballare per tutta l’estate. È uscito in digitale ed entra oggi in rotazione radiofonica “Substitution”, il nuovo irresistibile singolo del Dj/producer multiplatino e vincitore di un Grammy Award Purple Disco Machine, in collaborazione con il Dj/producer francese da miliardi di stream Kungs.

Online anche il videoclip ufficiale del brano (https://youtu.be/2jMq1_Sudeo), diretto da Swim Club, regista svedese noto per l’estetica tipica degli anni 80. Il video è stato girato a Marsiglia (Francia), città natale di Kungs. I due artisti di fama internazionale, pilastri della disco music e del funk di oggi, si uniscono per la prima volta in questo brano, che contiene il campione dell’iconica hit “Big in Japan” di Alphaville del 1984, e che si preannuncia già essere una delle hit che ci faranno ballare tutta l’estate.

“Substitution” segue la recente vittoria di Purple Disco Machine ai Grammy awards nella categoria “Best Remixed Recording” con il brano “About Damn Time (Purple Disco Machine Remix)”, ma soprattutto segue la scia di innumerevoli successi internazionali come “Hypnotized” (mezzo miliardo di stream, 5X platino in Italia, #1 nella classifica Earone dei brani più ascoltati in radio nel 2020 e singolo internazionale più venduto del 2020), “Fireworks” (PLATINO in Italia e #1 nella classifica Earone dei brani più ascoltati in radio nel 2021), “Dopamine” (ORO in Italia, #1 nella classifica Dance di Earone per 7 settimane consecutive e nella Top 3 dell’Airplay radiofonico) e “In The Dark” (platino in Italia e #1 nella classifica Dance dei brani più ascoltati in radio nel 2022), tutti contenuti nell’album di inediti da oltre 1 miliardo di stream “Exotica”. Con oltre 1 miliardo di stream e con un picco di 11 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, Purple Disco Machine (nome d’arte di Tino Piontek nato dal collage di Prince e di Miami Sound Machine) continua a confermarsi all’altezza della sua 2a posizione nella classifica “Beatport Artist of All Time”. La sua identità sonora è cresciuta nei club della Germania dell’Est, dove è fiorita la sua passione per la disco dance e l’house, e si è affermata con i brani originali “Body Funk”, “Dished (Male Stripper)”, e “Devil In Me feat Duane Harden & Joe Killington” dal suo album di debutto “Soulmatic”. Il dj/producer è noto anche per una serie di remix per artisti dal calibro di Dua Lipa, Mark Ronson, Foals, Calvin Harris, Sir Elton John e Britney Spears, Fatbody Slim, Lady Gaga e Ariana Grande, Diplo e SIDEPIECE. Lo scorso anno Purple Disco Machine ha suonato in più di 80 spettacoli in Europa, Stati Uniti e Sud America e in importanti festival come Coachella, Tomorrowland e Ushuaia Ibiza.

Per Kungs, invece, il nuovo brano insieme a Purple Disco Machine arriva dopo il grande successo dell’album “Club Azur” e dei singoli “Clap Your Hands”, “Never Going Home” e “Lipstick”, tutti caratterizzati da un sound funk e da voci pop, nonché elementi che gli hanno permesso di scalare l’Airplay radiofonico e le classifiche in Europa. Kungs ha fatto ballare il pubblico dei festival Coachella, Ultra Music Festival, Tomorrowland, Lollapalooza e Summer Sonic.

L’inarrestabile Morandi annuncia Go Gianni Go! Estate 2023

L’inarrestabile Morandi annuncia Go Gianni Go! Estate 2023


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>L’inarrestabile Morandi annuncia Go Gianni Go! Estate 2023 – askanews.it


L’inarrestabile Morandi annuncia Go Gianni Go! Estate 2023 – askanews.it




















Milano, 31 mar. (askanews) – A meno di 24 ore dall’ultimo show del Go Gianni Go! Morandi nei Palasport, che ha animato tutto il mese di marzo a suon di musica e sold out, Gianni Morandi annuncia oggi i primi appuntamenti estivi: Go Gianni Go! Estate 2023, la tournée prodotta da Trident Music e in partenza a luglio, lo vedrà impegnato tutta l’estate con numerosi appuntamenti a cielo aperto nelle più suggestive venue d’Italia.

Ad inaugurare il tour estivo sarà l’appuntamento a Senigallia (6 luglio @ Piazza Garibaldi), a cui seguiranno le date di Codroipo – UD (8 luglio @ Villa Manin), Brescia (10 luglio @ Arena Campo Marte), Parma (12 luglio @ Parco Ducale), La Spezia (14 luglio @ Piazza Europa), Ferrara (20 luglio @ Piazza Trento e Trieste), Piazzola – PD (22 luglio @ Anfiteatro Camerini), Matera (25 luglio @ Cava del Sole), Alghero (30 luglio @ Anfiteatro Ivan Graziani), Castelnuovo di Garfagnana (2 agosto @ Fortezza Mont’Alfonso), Agrigento (8 agosto @ Teatro Valle dei Templi), Taormina (10 agosto @ Teatro Antico di Taormina), Malta (12 agosto @ Fort Manoel), Isola Capo Rizzuto – KR (16 agosto @ Porto Turistico Le Castella), Giulianova – TE (18 agosto @ Porto Turistico), Baia Domizia – CE (20 agosto @ Arena dei Pini), Mantova (2 settembre @ Esedra di Palazzo Te). Anche per la leg estiva Morandi ha pensato a una speciale scaletta, che mescola i grandi classici del suo repertorio alle tracce incluse nel nuovo progetto discografico Evviva! (Epic Records/Sony Music Italy), tra cui i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti – L’Allegria, Apri Tutte Le Porte e Anna della porta accanto. Acclamato da un pubblico multigenerazionale, l’Eterno Ragazzo è pronto ad animare la calda stagione dei live regalando ancora una volta uno show ricco di emozioni indimenticabili.

I biglietti del Go Gianni Go! Estate 2023 saranno disponibili a partire dalle ore 14.00 di lunedì 3 aprile sui circuiti Ticketone e Ticketmaster.

Il Papa sta meglio e ha visitato i bambini del reparto di oncologia del Gemelli

Il Papa sta meglio e ha visitato i bambini del reparto di oncologia del Gemelli


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>Il Papa sta meglio e ha visitato i bambini del reparto di oncologia del Gemelli – askanews.it


Il Papa sta meglio e ha visitato i bambini del reparto di oncologia del Gemelli – askanews.it




















Città del Vaticano, 31 mar. (askanews) – “Questo pomeriggio Papa Francesco si è recato in visita ai bambini ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica nell’ospedale A. Gemelli, portando loro dei rosari, delle uova di cioccolato e copie del libro ‘Nacque Gesù a Betlemme di Giudea’”. Lo riferisce la sala stampa della Santa Sede, sottolineando che “nel corso della visita, durata circa mezz’ora, il Papa ha impartito il sacramento del battesimo a un bambino, di nome Miguel Angel, di poche settimane. Al termine ha fatto ritorno al proprio reparto.

Il Papa domani sarà dimesso e sarà in piazza San Pietro per la Domenica delle Palme. La decisione “all’esito dei risultati degli ultimi accertamenti di questa mattina”. “Posso confermare che, essendo prevista la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani, è prevista la presenza di Papa Francesco in piazza San Pietro domenica per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme, Passione del Signore”, ha fatto sapere il direttore della sala stampa Vaticana, Matteo Bruni.

L’aprile di Pietà dei Turchini parte il 2 con l’Estro Armonico

L’aprile di Pietà dei Turchini parte il 2 con l’Estro Armonico


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>L’aprile di Pietà dei Turchini parte il 2 con l’Estro Armonico – askanews.it


L’aprile di Pietà dei Turchini parte il 2 con l’Estro Armonico – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – L’aprile di Pietà dei Turchini si apre il 2 aprile alle ore 10.00 nella Chiesa di Santa Maria Incoronatella alla Pietà de’ Turchini di Napoli per il Concerto per la Santa Messa della Domenica delle Palme con l’ensemble vocale Estro Armonico diretto da Silvana Noschese, che sarà trasmesso in diretta su TV2000 e Canale 5. Sempre il 2 alle 18 nella chiesa di Santa Caterina da Siena a Napoli l’imperdibile appuntamento con il celebrato ensemble Al Ayre Español, vere star internazionali della musica antica sin dagli anni ’90, con un impaginato di meravigliose e rare cantate spagnole del ‘700 reso possibile grazie al nuovo accordo sancito da Fondazione Pietà dei Turchini con l’Istituto Cervantes e il ministero della cultura spagnolo, per un incontro nella comune cultura musicale, che vedrà in questo primo, eccellente appuntamento sul podio e al clavicembalo Eduardo López Banzo, nome di assoluto riferimento per questo repertorio a livello mondiale.

Il Maestro Banzo sarà anche protagonista il giorno 3 della lezione-concerto su José de Torres, organista, editore e di certo il più importante compositore spagnolo di epoca Barocca soprattutto sul repertorio liturgico. Sempre più ramificati sono i rapporti culturali che la Fondazione sta intessendo per coinvolgere più a fondo l’intero territorio campano e nazionale in progetti di grande musica, sicuro impatto estetico ed emotivo, forte impegno sociale e divulgativo. Così, nell’ambito del progetto Soave sia il vento Così… se fan tutti, si avranno – sempre il 2 aprile, alle 18,30 – i Responsori nell’Ufficio della Settimana Santa, che inaugurano i nuovi rapporti con i Venerabili Servi di Maria nell’omonima e splendida chiesa sorrentina e anticipano una collaborazione pluriennale per esplorare il cuore della liturgia musicata attraverso il virtuosismo dei migliori artisti del momento, quali in questo primo appuntamento l’ensemble Estro Armonico, altro caposaldo assoluto per la musica polifonica.

Il 23 aprile la Fondazione tornerà poi a Milano nel Teatro del Centro Asteria, realtà di divulgazione culturale orizzontale ed inclusiva, in collaborazione con La Risonanza Scholar, presentando i Concerti Grossi di Corelli diretti da Fabio Bonizzoni. Il 29 aprile al Museo della Musica di Bologna e il 30 in Gallerie d’Italia a Napoli sarà presentato un originalissimo impaginato di cantate del Barocco napoletano che prende il titolo Partenope Eterna dalla nuova commissione di Pietà dei Turchini al compositore italiano forse più celebre a livello internazionale Fabio Vacchi, il quale, sul testo del pluripremiato romanziere Giuseppe Montesano, omaggia in chiave contemporanea la grande ed eterna stagione musicale partenopea. Sul palco Talenti Vulcanici e la voce eclettica del soprano di fama pop Naomi Rivieccio. Partenope Eterna inoltre sarà presto disponibile in uscita discografica. L’impegno di Pietà dei Turchini per far conoscere la bellezza di Napoli e l’importanza che la musica ebbe e ha oggi come anima di tale bellezza ad aprile farà un importante balzo in avanti: il 15 aprile verrà infatti lanciata la nuova App, gratuita e bilingue con l’inglese, Prendi Nota – Napoli, una vera e propria audioguida digitale che consentirà di passeggiare per la città seguendo gli infiniti ed inestricabili intrecci di musica, arte, architettura, letteratura e in definitiva pura civiltà europea e partenopea, percorrendo sentieri tematici dalla musica rinascimentale alla canzone popolare, con ampio corredo di foto, video, dettagliate spiegazioni e ovviamente la playlist specifica proveniente dall’infinito archivio musicale generato da Pietà dei Turchini nel suo indefesso lavoro venticinquennale.

Racconta così la mission del nuovo pluriennale accordo per Sorrento Mariafederica Castaldo, presidente e direttore artistico: “Il progetto Soave sia il vento – dal benaugurante titolo ispirato dall’opera Così fan tutte di W. A. Mozart ambientata nella Posillipo del Settecento – nasce dalla volontà nostra e della Venerabile Congregazione dei Servi di Maria, ma anche del Comune di Sorrento di mettere in rete le rispettive mission statutarie, competenze e risorse, per arricchire l’offerta culturale, musicale e formativa della città di Sorrento, partendo dal coinvolgimento attivo di istituzioni ed operatori radicati nel territorio al fine di creare opportunità occupazionali e partecipazione consapevole del pubblico residente e non. Attenzione primaria sarà rivolta alle nuove generazioni e alla possibilità di offrire loro sbocchi occupazionali, attraverso l’avvio di un vero e proprio ‘cantiere formativo’ permanente dal quale possano germogliare formazioni vocali e strumentali che uniscano professionisti già affermati con artisti ancora in erba. L’idea è quella di mettere a sistema buone pratiche del territorio e valorizzare quelle eccellenze che lo abitano e che sono motivate a fecondare la propria terra con le rispettive competenze ed esperienze.”

La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. E’ bufera: “Revisionismo inaccettabile”

La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. E’ bufera: “Revisionismo inaccettabile”


</p> <p></head><br /> <body id="readabilityBody"></p> <p><title>La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. E’ bufera: “Revisionismo inaccettabile” – askanews.it


La Russa: a via Rasella ammazzata banda di musicisti altoatesini. E’ bufera: “Revisionismo inaccettabile” – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “Vorrei ricordare che l’attentato di via Rasella non è stato una delle pagine più gloriose della Resistenza partigiana: hanno ammazzato una banda di musicisti altoatesini, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia al quale esponevano i cittadini romani, antifascisti e non”, lo ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa, in una intervista a “Libero” in cui torna sulle critiche a Giorgia Meloni per le dichiarazioni in occasione della commemorazione della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine (“Uccisi solo perché italiani”, disse la presidente del Consiglio”). Per La Russa si trattò di “un attacco pretestuoso: tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, ovviamente non gente che collaborava con loro”. La Russa non risponde inoltre alla domanda se quest’anno parteciperà alle celebrazioni per il 25 aprile, ma dice: “Comunque io non mi sono mai sottratto alle celebrazioni istituzionali del 25 aprile. Quando ero ministro della Difesa andai a rendere omaggio al Cimitero Maggiore di Milano portando dei fiori sulle tombe dei partigiani. Di tutti, anche di quelli rossi, che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica perchè avevano il mito della Russia comunista. Ma io comunque li ho omaggiati perchè sono morti per un’idea e pertanto meritano rispetto”.

Le parole di La Russa hanno provocato un’immediata reazione delle forze di opposizione, soprattutto in ragione della carica istituzionale ricoperta dal senatore di FdI. “È grave che il Presidente del Senato, seconda carica di uno Stato nato dalla Resistenza e dalla guerra di liberazione, parli di via Rasella e della lotta partigiana nel modo in cui lo ha fatto nell’intervista a Libero. Siamo di fronte ad un esempio di revisionismo storico che, inoltre, sposa il punto di vista dei fascisti”, ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, aggiungendo: “Mi dispiace per La Russa ma non è accettabile mettere sullo stesso piano i partigiani che combattevano per liberare l’Italia e i nazifascisti”. La Russa è tornato poi sulle sue parole, ma senza recedere dalla sua posizione: “Confermo parola per parola la mia condanna durissima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine che solo pochi giorni fa ho definito ‘una delle pagine più brutali della nostra storia’. Confermo, altresì, che a innescare l’odiosa rappresaglia nazista fu l’uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ‘ingloriosa’ bensì ‘tra le meno gloriose della resistenza’”, ha dichiarato il presidente del Senato, replicando alle polemiche per le sue parole a “Libero”.

Parole che non hanno placato le polemiche. “Il senatore La Russa ci ricasca, il revisionismo e la falsificazione della storia è più forte di loro”, ha sottolineato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, ricordando che “per decenni i neofascisti italiani e i nazisti in giro per l’Europa hanno insozzato in tutti i modi la Resistenza contro Hitler e Mussolini. Vedo che purtroppo anche l’attuale seconda carica dello Stato va in questa direzione. Forse è meglio che parli un po’ di meno – conclude Fratoianni – e studi un po’ di più, almeno la storiaà E si conferma, ancora una volta, che si trova nel posto sbagliato”. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi sottolinea che “la seconda carica dello Stato avvia così le celebrazioni per il 25 Aprile, con un mix di falso storico e mancanza di senso dello Stato e senso della democrazia. Non sono le celebrazioni ufficiali, certo, e neanche lui dovrebbe essere la seconda carica ufficiale del nostro Paese”. Per il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli quelle di La Russa “sono parole ignobili che offendono la storia del nostro Paese e la memoria di tutti i partigiani che si sono sacrificati con la vita per liberare l’Italia dal fascismo e per riportare la democrazia. Per queste parole ignobili La Russa si deve dimettere: non è degno di rappresentare la seconda carica dello Stato italiano”. Anche i Cinquestelle condannano le parole del presidente del Senato, sottolineando anche un’altra prospettiva. Secondo Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5s, “l’ennesima dichiarazione revisionista del Presidente del Senato su quanto accaduto a via Rasella non nasconde solo rigurgiti ideologici che una destra seria e moderna dovrebbe aver superato, ma anche il palese tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle inadeguatezze di questo governo”.

“Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”. Duro il commento di Elly Schlein, segretaria del Pd, che così commenta a Repubblica le dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa. Ma anche l’Anpi e la comunità ebraica insorgono. “Le parole di Ignazio La Russa sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”. Lo afferma il Presidente dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo.

“Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti stava completando l’addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne – ricorda Pagliarulo -. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani. L’attacco di via Rasella, pubblicamente elogiato dai comandi angloamericani, fu la più importante azione di guerra realizzata in una capitale europea. Dopo la Presidente del Consiglio, anche il Presidente del Senato fa finta di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane”, conclude il presidente dell’Anpi. “Non erano musicisti, ma soldati delle SS che occupavano il Paese con la complicità dei fascisti e che deportavano gli ebrei nei campi di sterminio. Viva i partigiani che hanno messo a rischio la loro vita per restituire libertà e sovranità all’Italia”, così commenta su Twitter Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Meloni: avremo un fisco completamente nuovo dopo 50 anni dall’ultima riforma

Meloni: avremo un fisco completamente nuovo dopo 50 anni dall’ultima riforma


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Meloni: avremo un fisco completamente nuovo dopo 50 anni dall’ultima riforma – askanews.it




















Roma, 31 mar. (askanews) – “La cosa più significativa delle ultime settimane è la riforma fiscale, è la prima a partire tra le grandi riforme che ci siamo presi l’impegno di portare avanti per liberare le energie di questa nazione, per costruire un sistema più giusto, più efficacie ed efficiente. Questa riforma riguarda le tasse, il rapporto tra lo Stato e i contribuenti. Abbiamo licenziato nel Consiglio dei ministri la legge delega, che tra i tipi degli strumenti normativi è come se fosse una specie di cornice e abbiamo 24 mesi massimo per completarla con i decreti necessari. Alla fine di questo lavoro noi avremo un fisco completamente nuovo dopo 50 anni dall’ultima riforma che è stata fatta su questa materia. In pratica l’ultima riforma sul fisco è stata fatta prima che io nascessi”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un video de ‘Gli appunti di Giorgia’.

“Quali sono gli obiettivi che ci diamo? il primo è più importante è abbassare le tasse per tutti, ovviamente con particolare attenzione ai redditi bassi e medi, con una progressiva riduzione delle aliquote Irpef che immaginiamo di produrre”, ha spiegato.