Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Udinese-Venezia 3-2, gol e colpi di scena

Udinese-Venezia 3-2, gol e colpi di scenaRoma, 1 feb. (askanews) – Finisce 3-2 per l’Udinese il primo anticipo del campionato di serie A. Dopo un primo tempo senza sussulti, Udinese e Venezia danno vita a una ripresa entusiasmante. Parte forte la squadra di Runjaic che in 5′ tra 48′ e il 52′ segna due reti prima con Lucca e poi con Lovric, complici due incertezze di Joronen (subentrato a Stankovic nel primo tempo). Il Venezia non ci sta e reagisce: Nicolussi Caviglia accorcia su punizione e poi il neo entrato Gytkjaer fa 2-2. Ma l’Udinese vuole vincere e trova la rete dl successo con Iker Bravo su assist di Solet.

Rugby, Sei Nazioni: Scozia-Italia 31-19

Rugby, Sei Nazioni: Scozia-Italia 31-19Roma, 1 feb. (askanews) – Debutto amaro nel Sei Nazioni per l’Italrugby di Gonzalo Quesada. Finisce 31-19 per la Scozia che vendica così la sconfitta subita lo scorso anno a Roma. Al 4′ arriva la meta di Rory Darge per il 7-0 iniziale. Soffre l’Italia. Al 9′ nuova accelerazione di van der Merwe al largo, palla al centro per Huw Jones e seconda meta scozzese per il 14-0.


Al 21′ fuorigioco scozzese e Tommaso Allan va sulla piazzola e trova i primi tre punti per l’Italia e punteggio sul 14-3. Ancora un fallo scozzese sulla metà campo, Allan va di nuovo sulla piazzola dalla distanza per il 14-6. Sugli sviluppi di una touche sui 5 metri e sulla seguente azione palla a Ben White che schiaccia per il 19-6. L’ennesimo fallo scozzese rimanda Tommaso Allan sulla piazzola per il 19-9 con cui si va al riposo. Prova a tornare a spingere la Scozia a inizio ripresa, ma finalmente una difesa avanzante dell’Italia che riconquista l’ovale. Nuova punizione, Allan che torna sulla piazzola dalla distanza per il 19-12. E al 46’ pessimo errore di Finn Russell, Brex intercetta, vola e va a schiacciare tra i pali per il 19-19. Reazione furiosa dei padroni di casa, che credevano di aver già vinto, guadagnano una punizione e vanno in touche. Gran difesa azzurra, cambiata completamente rispetto al primo tempo, e Scozia che torna indietro di 50 metri. Al 61’, però, distrazione difensiva dell’Italia e grande azione della Scozia che si invola dalla prima fase, palla per Huw Jones che va fino in fondo e padroni di casa che riprendono a correre e scappano via sul 26-19 e conquista il bonus offensivo. Dopo il grande sforzo, ora torna a faticare in difesa l’Italia e Scozia che chiude la pratica con un Huw Jones alla sua terza meta personale per il 31-19. Italia che ora va a caccia almeno del bonus difensivo, si butta in attacco con i nuovi entrati Zuliani e Gesi, ma un avanti di quest’ultimo impedisce la meta azzurra a 7’ dalla fine. Insistono gli azzurri, che chiudono il match in attacco ma non arriva la meta. 

Meloni assente a Direzione Fdi. Santanchè ‘sfida’ fuoco amico: avanti uniti

Meloni assente a Direzione Fdi. Santanchè ‘sfida’ fuoco amico: avanti unitiRoma, 1 feb. (askanews) – Parafrasando la celebre battuta cinematografica di Nanni Moretti, verrebbe da dire che in questo caso Daniela Santanché ha pensato “mi si nota di più se vengo e mi metto pure in prima fila”. Centro congressi di via Alibert, zona piazza di Spagna. Per Fratelli d’Italia questo sabato mattina che apre il mese di febbraio è dedicato alla riunione della Direzione nazionale convocata per discutere dei due anni di governo, di Sud e di sostegno alle forze dell’ordine.


Non c’è Giorgia Meloni, che non si collega nemmeno. Un po’, viene spiegato, per trascorrere la giornata con la figlia, un po’ perché è giusto che il partito cammini sulle sue gambe. C’è sua sorella Arianna, capo della segreteria politica, a cui toccano le conclusioni di quasi quattro ore di dibattito. Ma la più attesa alla fine, pure in queste ore di durissimo confronto con la magistratura, è proprio la ministra del Turismo. Da giorni, infatti, va avanti un braccio di ferro sulle sue possibili dimissioni dal governo a seguito del rinvio a giudizio già arrivato per il processo Visibilia e per quello che potrebbe arrivare entro maggio nel caso, ancora più delicato politicamente, che la vede imputata per truffa all’Inps per l’uso della cassa integrazione durante il Covid. Sono richieste che arrivano esplicitamente dalle opposizioni, ma è una scelta che in molti auspicano nel suo stesso partito sebbene nessuno – a cominciare dalla presidente del Consiglio – lo abbia mai dichiarato pubblicamente per evitare accuse di giustizialismo. Figurarsi poi in questa fase di scontro acuto con la magistratura per i casi Almasri e migranti. La diretta interessata continua a ribadire che al momento al passo indietro non ci pensa proprio, a meno che non sia proprio Giorgia Meloni a chiederglielo. Se ci si mette pure il sonoro “chi se ne frega” con cui la ministra ha replicato, in un ormai celebre audio, a chi le chiedeva delle critiche che arrivavano da Fdi, ben si capisce perché ci fossero tante aspettative intorno alla sua presenza alla Direzione. Ebbene, Daniela Santanché ha scelto di rispondere all’attesa a modo suo: arrivando a riunione già iniziata, non intervenendo – unica tra i ministri meloniani presenti – e rimanendo all’incontro giusto il tempo di farsi fotografare comodamente seduta nel posto in prima fila a lei riservato. Non una parola alla ressa di giornalisti che l’aspettavano, non una parola dal palco. Ma la ministra non sceglie comunque il silenzio. Anzi, affida a un post su X, corredato di immagini, il suo eloquente pensiero: “Orgogliosi del percorso che stiamo facendo e della fiducia che ogni giorno gli italiani ci dimostrano. Continueremo a lavorare uniti per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”. Insomma, come se nulla fosse accaduto. Un atteggiamento che in molti dei presenti, a taccuini chiusi, ammettono di aver considerato una sorta di sfida, uno modo per dire ‘io sono qui e qui resto’.


Pubblicamente nessuno si espone. Al contrario, si sottolinea come la ministra goda di pieno sostegno, almeno quando si parla di ciò che sta facendo per il turismo. “La fiducia di Fratelli d’Italia per il lavoro di Santanchè non è mai venuta meno”, spiega infatti il responsabile Organizzazione, Giovanni Donzelli. Per il resto, la Direzione scorre via senza particolari scossoni per circa quattro ore. Ad aprire i lavori è il coordinatore Edmondo Cirielli, seguito dal capodelegazione al governo, Francesco Lollobrigida e poi dal cofondatore di Fdi, Guido Crosetto. Via via tocca a tutti gli altri ministri (tranne Santanché, appunto): Tommaso Foti, Afolfo Urso, Nello Musumeci, Andrea Abodi, Orazio Schillaci e Marina Calderone. Gli interventi – soprattutto quelli alle telecamere – sono quasi in fotocopia a difesa dell’operato del governo sui centri in Albania, dopo la nuova mancata convalida dei giudici ai trasferimenti, e sul caso Almasri. A parole si nega lo scontro con la magistratura, nella sostanza la si attacca. “C’è la sensazione che ci sia una parte minoritaria – dice per esempio il capo delegazione al Parlamento europeo, Carlo Fidanza – che persegue obiettivi politici, che utilizza il proprio potere per cercare di arginare un’azione di governo che naturalmente ha una legittimazione popolare e parlamentare forte”. Mentre il ministro Adolfo Urso parla genericamente di “aggressioni” da parte di chi “non vuole che l’Italia cambi”.


Quando la sala si è mezza svuotata, causa corse verso treni e aerei per rientrare a casa, tocca ad Arianna Meloni tirare le fila della discussione. Un discorso molto identitario e un appello alla responsabilità di tutti a essere di sostegno alla presidente del Consiglio, con tanto di riferimento all’amato capolavoro di Tolkien. Fdi – dice – ha “l’anello del potere ma quell’anello dà grandi responsabilità”, “sapendo il peso che porta” Giorgia “dobbiamo essere responsabili tutti, dal primo dirigente all’ultimo dei militanti”.

Fdi, Santanchè sfida il fuoco amico: avanti uniti. Arianna Meloni: responsabili tutti al fianco di Giorgia

Fdi, Santanchè sfida il fuoco amico: avanti uniti. Arianna Meloni: responsabili tutti al fianco di GiorgiaRoma, 1 feb. (askanews) – Parafrasando la celebre battuta cinematografica di Nanni Moretti, verrebbe da dire che in questo caso Daniela Santanchè ha pensato “mi si nota di più se vengo e mi metto pure in prima fila”. Centro congressi di via Alibert, zona piazza di Spagna. Per Fratelli d’Italia questo sabato mattina che apre il mese di febbraio è dedicato alla riunione della Direzione nazionale convocata per discutere dei due anni di governo, di Sud e di sostegno alle forze dell’ordine.


Non c’è Giorgia Meloni, che non si collega nemmeno. Un po’, viene spiegato, per trascorrere la giornata con la figlia, un po’ perché è giusto che il partito cammini sulle sue gambe. C’è sua sorella Arianna, capo della segreteria politica, a cui toccano le conclusioni di quasi quattro ore di dibattito. Ma la più attesa alla fine è proprio la ministra del Turismo. Da giorni, infatti, va avanti un braccio di ferro sulle sue possibili dimissioni dal governo a seguito del rinvio a giudizio già arrivato per il processo Visibilia e per quello che potrebbe arrivare entro maggio nel caso, ancora più delicato politicamente, che la vede imputata per truffa all’Inps per l’uso della cassa integrazione durante il Covid. Sono richieste che arrivano esplicitamente dalle opposizioni, ma è una scelta che in molti auspicano nel suo stesso partito sebbene nessuno – a cominciare dalla presidente del Consiglio – lo abbia mai dichiarato pubblicamente per evitare accuse di giustizialismo. Figurarsi poi in questa fase di scontro acuto con la magistratura per i casi Almasri e migranti. La diretta interessata continua a ribadire che al momento al passo indietro non ci pensa proprio, a meno che non sia proprio Giorgia Meloni a chiederglielo. Se ci si mette pur il sonoro “chi se ne frega” con cui la ministra ha replicato, in un ormai celebre audio, a chi le chiedeva delle critiche che arrivavano da Fdi, ben si capisce perché ci fossero tante aspettative intorno alla sua presenza alla Direzione. Ebbene, Daniela Santanchè ha scelto di rispondere all’attesa a modo suo: arrivando a riunione già iniziata, non intervenendo – unica tra i ministri meloniani presenti – e rimanendo all’incontro giusto il tempo di farsi fotografare comodamente seduta nel posto in prima fila a lei riservato. Non una parola alla ressa di giornalisti che l’aspettavano, non una parola dal palco. Ma la ministra non sceglie comunque il silenzio. Anzi, affida a un post su X, corredato di immagini, il suo eloquente pensiero: “Orgogliosi del percorso che stiamo facendo e della fiducia che ogni giorno gli italiani ci dimostrano. Continueremo a lavorare uniti per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”. Insomma, come se nulla fosse accaduto. Un atteggiamento che in molti dei presenti, a taccuini chiusi, ammettono di aver considerato una sorta di sfida, uno modo per dire ‘io sono qui e qui resto’.


Pubblicamente nessuno si espone. Al contrario, si sottolinea come la ministra goda di pieno sostegno, almeno quando si parla di ciò che sta facendo per il turismo. “La fiducia di Fratelli d’Italia per il lavoro di Santanchè non è mai venuta meno”, spiega infatti il responsabile Organizzazione, Giovanni Donzelli. Per il resto, la Direzione scorre via senza particolari scossoni per circa quattro ore. Ad aprire i lavori è il coordinatore Edmondo Cirielli, seguito dal capodelegazione al governo, Francesco Lollobrigida e poi dal cofondatore di Fdi, Guido Crosetto. Via via tocca a tutti gli altri ministri (tranne Santanchè, appunto): Tommaso Foti, Afolfo Urso, Nello Musumeci, Andrea Abodi, Orazio Schillaci e Marina Calderone. Gli interventi – soprattutto quelli alle telecamere – sono quasi in fotocopia a difesa dell’operato del governo sui centri in Albania, dopo la nuova mancata convalida dei giudici ai trasferimenti, e sul caso Almasri. A parole si nega lo scontro con la magistratura, nella sostanza la si attacca. “C’è la sensazione che ci sia una parte minoritaria – dice per esempio il capo delegazione al Parlamento europeo, Carlo Fidanza – che persegue obiettivi politici, che utilizza il proprio potere per cercare di arginare un’azione di governo che naturalmente ha una legittimazione popolare e parlamentare forte”. Mentre il ministro Adolfo Urso parla genericamente di “aggressioni” da parte di chi “non vuole che l’Italia cambi”.


Quando la sala si è mezza svuotata, causa corse verso treni e aerei per rientrare a casa, tocca ad Arianna Meloni tirare le fila della discussione. Un discorso molto identitario e un appello alla responsabilità di tutti a essere di sostegno alla presidente del Consiglio, con tanto di riferimento all’amato capolavoro di Tolkien. Fdi – dice – ha “l’anello del potere ma quell’anello dà grandi responsabilità”, “sapendo il peso che porta” Giorgia “dobbiamo essere responsabili tutti, dal primo dirigente all’ultimo dei militanti”. “Ho l’onore di essere la sorella di Giorgia Meloni, una grande donna a cui ho visto fare in questa nuova fase un salto 10 volte più alto di tutti questi durissimi anni: ha messo gli italiani prima della sua famiglia e di sè stessa. Lei è il nostro Frodo e noi siamo la Compagnia dell’Anello. L’anello è pesante, dobbiamo aiutarla nella fatica di portarlo senza mai indossarlo: è ciò che ci siamo sempre promessi. Non dobbiamo essere un’utopia, dobbiamo restare quelli che eravamo quando abbiamo iniziato a fare politica. Oggi ognuno è chiamato a fare la propria parte”, ha detto, a quanto si apprende, il capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, Arianna Meloni, nell’intervento conclusivo della Direzione del partito.

Appello A.Meloni a responsabilità: aiutiamo Giorgia portare anello

Appello A.Meloni a responsabilità: aiutiamo Giorgia portare anelloRoma, 1 feb. (askanews) – Un invito alla “responsabilità di tutti” e a stare al fianco di Giorgia Meloni. E l’invito che la sorella della premier e capo della segreteria politica di Fdi Arianna ha rivolto, secondo quanto viene riferito dai partecipanti, al partito chiudendo la Direzione nazionale


Citando l’amato Talkien, Arianna Meloni ha sottolineato che ora Fdi ha “l’anello del potere ma quell’anello dà grandi responsabilità”. Poi, riferendosi alla presidente del Consiglio avrebbe aggiunto “sapendo che il peso che porta dobbiamo essere responsabili tutti dal primo dirigente all’ultimo dei militanti”.

Centri migranti in Albania, fonti del Viminale: il governo andrà avanti

Centri migranti in Albania, fonti del Viminale: il governo andrà avantiMilano, 1 feb. (askanews) – Il governo italiano “andrà avanti” con il modello Albania “nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare che si avvantaggia dell’utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da perseguire per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli”. E’ quanto si apprende da fonti del Viminale pronte a sottolineare che quello dei centri in Albania “è il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei Ministri europei” riuniti a Varsavia per consiglio dell’Ue degli Affari Interni.


Sul tema dei trattenimenti nei centri per le procedure accelerate alla frontiera, siano essi in Italia o in Albania, si sta sviluppando in Italia “una giurisprudenza che appare di corto respiro destinata a essere superata dagli eventi, visto che le corti di Appello scelgono di rinviare alla Corte di Giustizia europea sostanzialmente per prendere tempo, quando si tratta di un sistema già previsto dal nuovo Patto europeo immigrazione e asilo che entrerà al più tardi in vigore nel 2026”, annotano fonti del Viminale ricordando che, proprio dal recente consiglio dell’Ue degli Affari Interni tenutosi a Varsavia questa settimana, “la posizione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è stata largamente condivisa dai colleghi presenti”. “I partner europei in piena sintonia con la Commissione stanno pensando di rafforzare le norme dell’Ue che sostengono le procedure in frontiera applicate anche in Albania non solo con una anticipazione dell’entrata in vigore di alcune norme del Patto ma anche con soluzioni innovative – spiegano dal Viminale – Gli stessi documenti discussi a Varsavia contengono un esplicito riferimento proprio al Protocollo Italia Albania come valido esempio di cooperazione innovativa con un Paese terzo”.

Schlein: i migranti torturati da Almasri in Albania, lui portato a casa con un volo di Stato

Schlein: i migranti torturati da Almasri in Albania, lui portato a casa con un volo di StatoRoma, 1 feb. (askanews) – “Abbiamo visto l’ipocrisia della premier Meloni” di fare riferimento a “quella bambina di 11 anni unica superstite” di quella tragedia del mare “senza ringraziare la Ong che fortunatamente ha salvato almeno lei, mentre questo governo, col decreto che hanno chiamato Cutro e che io mi rifiuto di chiamare così perché serve più rispetto per i morti, ha solo reso più difficile fare i salvataggi in mare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nel suo intervento all’evento “Il viaggio del Pd nel terzo settore”, in corso a Monterotondo (Rm).


Il modello Albania, ha proseguito Schlein, si è rivelato “un fallimento totale, anche quelli sono giudici che non hanno fatto altro che applicare una sentenza della Corte di Giustizia Ue. I nostri deputati, che ringrazio, sono in questi giorni in Albania e hanno detto ‘qui stanno i torturati di Almasri mentre lui è stato riportato a casa con un volo di Stato dal governo Meloni con tutti gli onori’”.

Santanchè: avanti uniti per traguardi ambiziosi (e posta foto seduta in prima fila alla direzione Fdi)

Santanchè: avanti uniti per traguardi ambiziosi (e posta foto seduta in prima fila alla direzione Fdi)Roma, 1 feb. (askanews) – “Orgogliosi del percorso che stiamo facendo e della fiducia che ogni giorno gli italiani ci dimostrano. Continueremo a lavorare uniti per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”. Lo scrive su X la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, postando delle foto di lei seduta in prima fila alla Direzione di Fdi.


Nessun riferimento ai processi che la vedono coinvolta e tantomeno a eventuali dimissioni, anzi un rilancio della sua posizione. Al suo arrivo alla direzione nazionale del partito, in un centro congressi a due passi da Piazza di Spagna, già il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, ha ribadito il sostegno alla ministra. “Ribadiremo la fiducia alla ministra? La fiducia la esprime il Parlamento, la fiducia di Fratelli d’Italia per il lavoro di Santanchè non è mai venuta meno”, ha detto Donzelli, aggiungendo: “Santanchè è un ottimo ministro che dal punto di vista del suo operato come ministro del turismo credo che sia impeccabile, quindi sul suo operato da ministro nessuno ha mai avuto un dubbio”.

Trasporto aereo, nei cieli Ue accumulati 30 milioni minuti ritardo

Trasporto aereo, nei cieli Ue accumulati 30 milioni minuti ritardoRoma, 1 feb. (askanews) – Il trasporto aereo, pur vedendo un incremento dei flussi che tornano vicino ai valori pre-Covid, registra un generalizzato peggioramento delle proprie performance in termini di puntualità dei voli e disagi ai passeggeri, al punto che nell’intero 2024 si sono registrati nei cieli europei ben 30 milioni di minuti di ritardo dei voli. La afferma la società RimborsoAlVolo sulla base dei dati ufficiali diffusi da Eurocontrol, agenzia che monitora il traffico aereo a livello europeo.


Nel 2024 si sono contati 10,7 milioni di voli nell’area europea, +5% rispetto al 2023, con flussi pari al 96% dei livelli pre-Covid del 2019. Il giorno più trafficato dell’anno è stato venerdì 14 giugno, con un totale di 37.510 voli. La guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente, tuttavia, hanno profondamente influito sul traffico aereo: mentre l’asse del Sud-Est europeo ha recuperato i valori del traffico aereo del 2019, gli Stati situati nel nord-est dell’Europa risultano ancora ben al di sotto dei livelli pre-Covid, a causa della chiusura dello spazio aereo e dei divieti di volo che hanno interessato il 2024. Se il Regno Unito è risultato lo Stato che ha registrato il maggior numero medio di voli giornalieri nel 2024 (5.488 voli/giorno, seguito da Spagna con 4.984 voli/giorno e Germania con 4.711 voli/giorno), l’Italia risulta il Paese con l’incremento più elevato: +9% sul 2023 e 3.789 voli giornalieri medi. Nota dolente quella sui ritardi, che hanno provocato lo scorso anno disagi enormi ai passeggeri in viaggio dagli scali europei: la puntualità delle partenze si è attestata infatti al 66,2%, +1% rispetto al 2023, ma inferiore del -6,5% sul 2019.

BolognaFestival 2025: arriva la 44esima stagione dal 2 aprile

BolognaFestival 2025: arriva la 44esima stagione dal 2 aprileRoma, 1 feb. (askanews) – Istituzione musicale ormai consustanziale all’identità culturale della città di Bologna, realtà quasi tutta al femminile guidata saldamente da Maddalena da Lisca, da decenni fucina di creatività che nel tempo ha ideato progetti innovativi, Bologna Festival anche quest’anno conferma la sua peculiare cifra stilistica nella diffusione del grande repertorio di tradizione, dalle celebrate orchestre di assoluto pregio internazionale ai migliori cameristi, come Sol Gabetta, Angela Hewitt, Lisa Batiashvili fra i tanti.


In attesa degli eventi speciali del 19 febbraio con Stefano Bollani e con Evgeny Kissin il 30 e 31 marzo, la nuova stagione ripartirà invece in aprile con la rassegna Carteggi Musicali, prima capsule divulgativa tra parole, letture e note al Museo della Musica in tre appuntamenti con Fabio Sartorelli, Luca Ciammarughi ed Enzo Restagno dal 2 al 15 aprile. Il 2 maggio poi si inaugurerà il cuore pulsante della stagione con la rassegna Grandi Interpreti al PalaDozza dove i Berliner Philharmoniker, vero culto del sinfonismo mondiale, verranno eccezionalmente guidati da un’altra icona vivente della cultura musicale internazionale, Riccardo Muti, il quale rinverdisce un rapporto che ormai conta ben 53 anni da quando Herbert von Karajan lo invitò sul podio della celebre compagine. L’impaginato della serata-evento dialoga poi tra le due anime musicali di Muti, quella italiana con Rossini e Verdi, e quella tedesca con Brahms. L’evento, sostenuto da Illumia, vedrà tutto l’incasso devoluto in beneficenza a favore di ANT, Fondazione Policlinico Sant’Orsola, Associazione La Mongolfiera odv.


Grandi Interpreti proseguirà poi il 7 maggio al Teatro Auditorium Manzoni, sua sede naturale, con il duo cameristico d’eccellenza Sol Gabetta al violoncello e Bertrand Chamayou al pianoforte con un originale programma da Mendelssohn fino ai meno frequentati Wolfgang Rihm e Joerg Widmann; quindi i Cameristi della Scala con la famosa pianista canadese Angela Hewitt e il corno di Emanuele Urso, poi Andrea Lucchesini al pianoforte tra Berio, Schumann e Chopin; e ancora l’ensemble barocco di solida fama Europa Galante guidato al violino da Fabio Biondi per tornare poi al grande sinfonismo d’eccellenza il 9 giugno con la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano e Lisa Batiashvili al violino con Richard Strauss, Mozart e Berlioz; quindi gran chiusa della rassegna quasi in Ringkomposition, il 17 ottobre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Kirill Petrenko, dal 2019 Direttore Musicale dei Berliner. Ma già il 17 maggio partirà un altro dei fiumi musicali di Bologna Festival con il primo dei Progetti Speciali alla Chiesa di Santa Cristina della Fondazza: infatti in occasione del bicentenario della morte di Padre Stanslao Mattei, l’Officina San Francesco Bologna promuove una giornata di studi nonché la prima ripresa integrale della seconda versione – nella quale nel 1806 cantò anche il giovanissimo Rossini – dell’Oratorio della Passione, composto nel 1792 su libretto di Pietro Metastasio.


Dal 3 giugno al 8 luglio si snoderà poi la rassegna en plein air Talenti nello splendido Chiostro della Basilica di Santo Stefano, con sei appuntamenti cameristici dedicati ai giovani musicisti più brillanti del panorama europeo, seguendo le orme di alcuni dei concorsi più stimati quali, in questa edizione, Premio Trio di Trieste e Premio Venezia. Infine la rassegna Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove dal 18 settembre al 30 ottobre, composta da sette appuntamenti tra l’Oratorio di San Filippo Neri e la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza e dedicati alla musica antica, con una prima esecuzione in tempi moderni grazie a I Bassifondi Ensemble di Simone Vallerotonda; alla musica contemporanea con una nuova commissione di BolognaFestival e Ferrara Musica alla compositrice italiana Daniela Terranova, pluripremiata e già ben eseguita da realtà importanti come la London Sinfonietta e BBC; ma anche alla sperimentazione trasversale alle arti ed ai generi come il progetto di concerto teatrale “Pur Ti Miro” Caravaggio & Monteverdi. Musica e Tableaux Vivants o la serata “Il fiato che resta” Musiche erranti e voci di esilio dell’ensemble Ars Vulgaris con una formazione arricchita dall’uso di strumenti tradizionali del Medio Oriente.


Nel frattempo si lavora alacremente per l’ormai consueto programma Baby BoFe’ nella sua molteplice declinazione per famiglie, bambini e scuole, e si procede nella selezione dei giovani talenti che si sono candidati – quest’anno ben 48 – per l’originalissima rassegna Classica in Sneakers alla Birreria Popolare, esperimento ormai consolidato ma ancora oggi unico nel suo genere nel nostro paese, vera frontiera di avvicinamento al repertorio classico per un pubblico generalista e palco dedicato ai musicisti di domani, che proseguirà nel 2025 grazie al sostegno di Gruppo Hera e Lavoropiù. Racconta così il Sovrintendente e Direttore Artistico Maddalena da Lisca: “Ogni anno la sfida per riempire di musica di qualità la nostra città, di lavorare con tutte le istituzioni del territorio, da quelle pubbliche alle private, di continuare nella necessaria opera di divulgazione del repertorio che amiamo, è per noi un impegno costante che non permette soste, ma ci sostiene la convinzione etica che di bellezza ed arte alla portata di tutti non ce ne sia mai abbastanza per migliorare la qualità della nostra vita e della nostra comunità. Ringrazio quindi di cuore tutti i nostri sostenitori che condividono con noi la passione e soprattutto la convinzione che questo lavoro sia semplicemente necessario”. (Photo Credit: Più Luce OSN Rai)