Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili

Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili


Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili – askanews.it



Energia, cosa prevede la nuova direttiva Ue sulle rinnovabili – askanews.it




















Bruxelles, 30 mar. (askanews) – La presidenza di turno svedese del Consiglio Ue e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto questa mattina a Bruxelles, dopo una notte di negoziati, un accordo politico provvisorio sulla nuova versione della direttiva sulle energie rinnovabili (Red).

La direttiva include obiettivi e misure per sostenere e incentivare l’adozione delle energie rinnovabili in vari settori dell’economia. L’accordo prevede che la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell’Ue salga al 42,5% entro il 2030, auspicando anche un ulteriore aumento indicativo del 2,5% che consentirebbe di raggiungere il 45%. Ciascuno Stato membro contribuirà con un proprio obiettivo nazionale a questo obiettivo comune. Questo accordo politico provvisorio, salutato positivamente dalla Commissione europea, dovrà ora essere approvato dalla plenaria del Parlamento e, con voto formale finale, dal Consiglio Ue.

L’accordo quasi raddoppierà la quota esistente di energia rinnovabile nell’Ue, aumentando considerevolmente l’obiettivo previsto dalla legislazione vigente per il 2030 (32%). La direttiva rivista rafforza gli obiettivi annuali in materia di energie rinnovabili per il settore del riscaldamento e raffreddamento e per l’energia rinnovabile utilizzata nei sistemi di teleriscaldamento. Introduce un parametro di riferimento specifico per l’energia rinnovabile del 49% per il consumo di energia negli edifici entro il 2030, per integrare la legislazione dell’UE in materia di edilizia e orientare gli sforzi degli Stati membri.

Per la prima volta l’industria, settore chiave per il consumo di energia, è inclusa nella direttiva sulle energie rinnovabili. L’accordo stabilisce obiettivi indicativi (1,6% di aumento annuo dell’uso di energia rinnovabile) e un obiettivo vincolante specifico per l’industria: che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria provenga da “combustibili rinnovabili di origine non biologica”, ovvero sostanzialmente da idrogeno “verde”, entro il 2030 e il 60% entro il 2035. L’idrogeno rinnovabile, o “verde”, continuerà a essere definito esclusivamente come quello prodotto per elettrolisi con l’uso di elettricità da fonti di energia rinnovabile. Le pressioni della Francia e di una decina di altri paesi per ammettere nella definizione anche l’idrogeno prodotto con l’uso di elettrità di fonte nucleare si sono scontrate contro l’oppozione dei paesi anti nuclearisti e della maggioranza del Parlamento europeo.

Ma un risultato, ancorché minore, la Francia l’ha ottenuto. L’accordo introduce infatti la possibilità, per gli Stati membri con una forte presenza di nucleare nel proprio mix energetico, di scontare del 20% (la Francia chiedeva il 30%) l’obiettivo obbligatorio dell’idrogeno verde per l’uso industriale. Ma questo sarà possibile a due condizioni: 1) che lo Stato membro interessato abbia già raggiunto il proprio contributo nazionale all’obiettivo generale vincolante dell’Ue per la quota di energia rinnovabile nel consumo di energia; e 2) che nel consumo dello Stato membro interessato la quota di idrogeno prodotto da combustibili fossili (con l’esclusione, quindi, di quello da fonti rinnovabili e nucleare) sia inferiore a una soglia del 23% nel 2030 e del 20% nel 2035. In altre parole, l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili e dal nucleare, insieme, dovrà superare il 77% del consumo nazionale nel 2030 e l’80% nel 2035. Nel settore dei trasporti l’accordo provvisorio dà la possibilità agli Stati membri di scegliere tra due diversi un obiettivi vincolanti, da conseguire entrambi entro il 2030: una riduzione del 14,5% dell’intensità di gas a effetto serra, grazie all’uso di fonti rinnovabili; oppure una quota di rinnovabili utilizzate nel settore pari ad almeno il 29% del consumo finale di energia. L’accordo provvisorio fissa anche un sotto-obiettivo vincolante del 5,5%, combinato, come quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti, che dovrà essere raggiunta con i biocarburanti avanzati (generalmente derivati da materie prime non alimentari) e con i carburanti rinnovabili di origine non biologica (principalmente idrogeno rinnovabile e carburanti sintetici a base di idrogeno). Questi ultimi dovranno comunque arrivare almeno all’1%. Le procedure di autorizzazione, infine, saranno più facili e veloci con la nuova legge. L’energia rinnovabile sarà riconosciuta come un “interesse pubblico preminente”, pur mantenendo a un elevato livello le norme per la tutela ambientale. Nelle zone con un elevato potenziale per le energie rinnovabili e bassi rischi ambientali gli Stati membri potranno istituire delle aree dedicate di accelerazione per l’installazione degli impianti, con processi di autorizzazione particolarmente brevi e semplici.

Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac

Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac


Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac – askanews.it



Appalti, Schlein: colpita dall’attacco sfrenato all’Anac – askanews.it




















Trieste, 30 mar. (askanews) – “Sono rimasta molto colpita dall’attacco sfrenato al presidente dell’Anac che dice cose che ha il dovere di dire e che dice da tempo, non solo da questi cinque mesi, cioè che bisogna fare molta attenzione ad alzare in questo modo smodato le soglie”. Così a Trieste Elly Schlein, segretaria del Pd, ha risposto ai giornalisti a proposito delle polemiche della Lega per l’intervento del numero uno dell’Autorità anticorruzione sul Codice degli appalti.

Si rischiano, secondo Schlein, le tutele e i presidi di legalità. “Noi pensiamo invece che, proprio oggi che arrivano le risorse significative per il Paese, dobbiamo continuare a insistere sulla massima trasparenza. Siamo peraltro nell’epoca della massima digitalizzazione e trasformazione digitale, quindi si può trovare un equilibrio corretto tra la semplificazione delle procedure per avvicinare pubbliche amministrazioni imprese e cittadini”. “L’attacco che questo Governo sta facendo al Codice degli appalti ci preoccupa molto in prospettiva per il Paese”, ha sottolineato Schlein.

Giù le bollette della luce, Arera: dal primo aprile -55,3 per cento

Giù le bollette della luce, Arera: dal primo aprile -55,3 per cento


Giù le bollette della luce, Arera: dal primo aprile -55,3 per cento – askanews.it



Giù le bollette della luce, Arera: dal primo aprile -55,3 per cento – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – Con il forte calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela nel II trimestre del 2023 si riduce del -55,3%.

La crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli elevati (pur se in riduzione), spiega l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente “si riflette ancora sulla spesa complessiva per la bolletta elettrica. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo (ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) nell’anno scorrevole (compreso tra il primo luglio 2022 e il 30 giugno 2023) sarà di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2021- 30 giugno 2022)”. Rimane quindi ancora rilevante il supporto fornito dai bonus sociali energia a sostegno delle famiglie. “Attuando quanto previsto dal Governo nel decreto approvato lo scorso 28 marzo, l’Arera è intervenuta sugli oneri generali di sistema azzerandoli anche per il prossimo trimestre per la generalità dei clienti gas e confermando il potenziamento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro (con il livello Isee per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, che sale a 30.000 euro). Gli oneri generali di sistema vengono invece riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche”.

Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere

Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere


Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere – askanews.it



Pnrr, Schlein: governo scarica ritardi, Fitto riferisca a Camere – askanews.it




















Trieste, 30 mar. (askanews) – “Hanno detto che erano pronti, ma tanto pronti ci sembra che non sono”. Lo ha detto da Trieste la segretaria del Pd, Elly Schlein, soffermandosi sui ritardi per i fondi del Pnrr. “Non bisogna perdere questa opportunità su cui si segnalano già dei ritardi che il overno cerca di scaricare sui precedenti governi oppure addirittura sull’Unione europea. Abbiamo chiesto al ministro Fitto di venire a riferire – ha concluso – E’ una questione di interesse nazionale, noi tifiamo per l’Italia”.

Wwe, Wrestlemania 39 sbarca a Hollywood: soldout e incasso record

Wwe, Wrestlemania 39 sbarca a Hollywood: soldout e incasso record


Wwe, Wrestlemania 39 sbarca a Hollywood: soldout e incasso record – askanews.it



Wwe, Wrestlemania 39 sbarca a Hollywood: soldout e incasso record – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – Le due serate più importanti dell’anno in casa Wwe. Nelle notti italiane di sabato 1 e domenica 2 aprile è prevista WrestleMania 39, detta anche WrestleMania Goes Hollywood, come successe anche 18 anni fa nell’iconica 21esima edizione, che sancì l’ascesa di leggende come Batista e John Cena. Direttamente dal SoFi Stadium di Inglewood (California) e con un incasso già record di oltre 17 milioni di dollari, lo Showcase of the Immortal – si legge in una nota – sarà disponibile sul Wwe Network e prevede tantissimi match imperdibili.

Con oltre 900 giorni di regno, Roman Reigns sta dominando la Wwe da anni: Cody Rhodes, vincitore della Royal Rumble 2023, avrà la grande occasione di diventare per la prima volta Undisputed Wwe Universal Champion. Il figlio del leggendario Dusty, conosciuto anche come The American Dream, vuole riuscire a ottenere quello che suo padre non ha mai vinto in carriera. Il leader della Bloodline ha però sconfitto tutti gli avversari possibili e vuole continuare a cementificare la sua leggenda. In una kermesse dove è previsto il ritorno di John Cena (affronterà Austin Theory con in palio lo United States Championship), ci sarà spazio anche per un accesissimo scontro padre vs figlio. Rey Mysterio, che sarà inserito anche nella Hall of Fame 2023, sfiderà suo figlio Dominik, che ormai all’interno dello storyline lo provoca da mesi. Occhi puntati sull’Hell in a Cell fra Edge e Finn Balor e sul match fra Seth Rollins e Logan Paul, influencer che ha dimostrato di avere il wrestling nel sangue. Inoltre, dopo un percorso che lo ha portato a ricongiungersi con il suo vecchio amico Kevin Owens, Sami Zayn proverà a strappare gli Undisputed Tag Team Championship dalle vite di Jimmy e Jey Uso. Fra sfide titolate e non, con match che coinvolgono anche Brock Lesnar, Ronda Rousey e le leggendarie Lita e Trish Stratus, sono stati già annunciati 13 match in un SoFi Stadium sold-out per entrambe le serate per quello che è riconosciuto tra i primi dieci eventi sportivi del mondo, il SuperBowl del wrestling.

Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea

Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea


Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea – askanews.it



Il nuovo Codice degli appalti, Busia: sindaci eroi. Salvini: Anac fortunatamente ha cambiato idea – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “I sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi perché svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità. Per cui lungi da me il polemizzare coi sindaci. Ho solo ammirazione come pure per i funzionari pubblici”, lo ha detto il presidente dell’Autorità anticorruzione Giuseppe Busia intervenendo a ‘L’Aria che tira’ su LA7, precisando così il senso delle sue frasi apparse in due interviste ai quotidiani, nelle quali criticava il nuovo Codice degli appalti (“Per i lavori fino a 150 mila euro e le forniture di servizi fino a 140 mila euro si può ricorrere all’affidamento diretto, col rischio che, soprattutto nei piccoli Comuni, questi contratti vengano stipulati in virtù di relazioni personali se non di parentela, anziché sulla bontà delle offerte o della qualità delle ditte”).

Intervenendo all’Aria che tira il presidente Anac ha chiarito che gli amministratori locali “fortunatamente sono persone nella stragrande maggioranza che servono le istituzioni e che lavorano per fare bene – ha aggiunto – E quindi la fiducia che Anac dà è piena. Non solo, noi ci affianchiamo alle amministrazioni che vogliono e che stipulano con noi un protocollo e li aiutiamo a fare gli atti”. “Purtroppo – ha proseguito Busia – ci sono dei settori in cui la criminalità organizzata è presente. Dei settori in cui dovremo spendere grandissime risorse in tempi molto stretti e quindi i rischi sono alti. E allora quale è la cura? Non burocrazia e lentezza ma controllabilità e trasparenza che si può conciliare attraverso il digitale”. Dichiarazioni che hanno fatto rientrare la reazione della Lega, con l’intervento dello stesso Salvini. “Grande soddisfazione e sollievo per l’evidente correzione di rotta del Presidente Anac, Busia, che ora ha definito i sindaci eroi da ammirare”, sottolineano fonti del Ministero dei trasporti, commentando le precisazioni del presidente dell’Anticorruzione. Dal Mit hanno evidenziato anche che i contatti tra Salvini e Busia “non sono mai venuti meno, nemmeno nelle ultime ore. Il Ministro non si sottrae al confronto costruttivo per il bene del Paese e al fianco degli Amministratori Locali”. Rispetto alle dure reazioni della Lega, alle prime parole di Busia, le fonti concludono che “evidentemente, sono servite per un chiarimento”. Infine lo stesso leader leghista ha chiuso così la querelle: “Anac fortunatamente ha cambiato rotta e i sindaci da potenziali delinquenti sono diventati degli eroi nel corso della giornata”, ha detto da Trieste il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. “Mi aveva stupito o turbato la dichiarazione che i sindaci dei piccoli Comuni avrebbero dato gli appalti al cugino o al cognato o a chi l’ha votato. Significa mancare di rispetto”, ha detto Salvini. Il nuovo Codice, ha assicurato, presenta “tutti i controlli, trasparenza e, con la digitalizzazione, ci sarà ancor più trasparenza negli appalti”.

Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi

Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi


Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi – askanews.it



Le famiglie delle vittime di Rigopiano a Meloni: istituire una Procura nazionale sulle stragi – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “L’incontro è andato molto bene. Abbiamo esposto le nostre problematiche, abbiamo raccontato la nostra storia, semplicemente la nostra storia, il paradosso di questa giustizia. Ovviamente lei non può intervenire in merito ma abbiamo fatto delle proposte, anche a livello nazionale, del Comitato nazionale di cui facciamo parte. Una su tutte, una procura a livello nazionale che si occupa delle grandi stragi italiane, che si muove dove c’è una strage proprio per evitare questo”. Lo ha spiegato Gianluca Tanda, uno dei cinque componenti della delegazione delle famiglie delle vittime della tragedia di Rigopiano che oggi, con il Governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, è stato ricevuto a palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Abbiamo provato a immaginare – ha aggiunto – un Paese senza stragi, si può fare, si possono iniziare a fare i primi passi. E’ stata una chiacchierata piacevole in cui abbiamo anche esposto il problema delle morti sul lavoro, perché cinque dei nostri cari non hanno avuto riconosciuto questo diritto. Ma tutto questo lo abbiamo fatto purtroppo non più per noi perché ormai quello che è successo a noi non ci potrà più riaccadere, lo abbiamo fatto per tutti quelli che verranno dopo purtroppo, per quel ‘mai più’ che scriviamo su quegli striscioni. Proprio le mamme che hanno perso tutto lo hanno voluto scrivere accanto alle foto dei propri cari, che campeggiano in tutte le nostre manifestazioni. Saremo presenti ovviamente il 5 e il 6 a L’Aquila dove noi come Comitato nazionale faremo un nostro intervento e là spiegheremo le nostre soluzioni. Poi ci rincontreremo sicuramente per pianificare al meglio gli obiettivi che ci vogliamo prefissare da qui a breve. Il presidente non ha preso nessun impegno, ci ha detto che lavorerà sicuramente e sarà attenta alla nostra situazione, ascolterà le nostre richieste che adesso scriveremo e le invieremo”.

Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership

Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership


Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership – askanews.it



Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi al Mef il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente Ita Airways Antonino Turicchi.

“Nel corso del positivo colloquio – si legge in una nota di via XX settembre – è stato illustrato il piano industriale condiviso che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita Airways. Con l’incontro di oggi, nel solco del Dpcm, si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori”.

L’inarrestabile Lazza torna in pista col singolo Zonda

L’inarrestabile Lazza torna in pista col singolo Zonda


L’inarrestabile Lazza torna in pista col singolo Zonda – askanews.it



L’inarrestabile Lazza torna in pista col singolo Zonda – askanews.it



















Milano, 30 mar. (askanews) – Lazza torna in pista con Zonda e si annuncia un ennesimo successo per il rapper milanese, che nel giro di pochi anni ha cambiato il volto della musica hip-hop italiana. L’adrenalinico brano (Island Records), banger 100% stile Zzala (nome del primo album di Lazza N.d.R.), arriva in digitale venerdì 31 marzo per disegnare una nuova linea sul tracciato di Lazza, giorno 0 della sua nuova storia, dopo aver fatto la storia.

A bordo dell’iconica supercar firmata Pagani, che dà il titolo al pezzo, l’artista multiplatino del roster Me Next prende la via delle origini, tornando ad un ambiente più street dove barre senza freni sfrecciano sul beat ad altissima velocità prodotto dal producer londinese pioniere della drill britannica 808 Melo e da NKO, dopo la collaborazione in Blue Cheese. 3 min e 27 sec, tanto basta a Lazza per risponder per le rime a chi si mette sulla sua strada / Vogliono una taglia sulla mia testa come il Far West / spingendo sull’acceleratore del self confidence e del successo raggiunto / noto anche come primo in Fimi / senza mai rinnegare le origini / ero già uno di quelli veri prima di quella spunta blu.

Con liriche nude e crude e il flow di una bomba, Zonda ha nel contachilometri i numeri giusti per candidarsi a vero street anthem che manderà su di giri anche i fan della prima ora. Un momento d’oro per Lazza, che dopo la release di Zonda sarà impegnato con le date (prodotte da Vivo Concerti e Next Show) del Lazza Ouver-Tour -in programma da aprile nei principali palasport e all’Arena di Verona, e già sold out- e del Lazza Ouvertour Summer 2023, da giugno sui palchi delle arene e dei festival più importanti della calda stagione.

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac

Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac


Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it



Busia critica il nuovo Codice degli appalti. La Lega: non è neutrale, non può guidare l’Anac – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – La Lega ha scatenato una bufera contro il presidente dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia. Le critiche al nuovo codice degli appalti, voluto dal leader leghista Salvini, esternate senza mezzi termini dal presidente Busia, in due interviste, hanno provocato una reazione tale che autorevoli esponenti del partito ritengono che non possa più guidare l’Autorità.

Ecco cosa ha detto il presidente dell’Anac. “Il vero punto non è costruire una scuola qualsiasi o una strada qualsiasi, nei tempi più rapidi possibile, ma costruire buone scuole e buone strade. Concentrarsi solo sulla velocità rischia di andare a discapito di trasparenza, concorrenza, tutele dei lavoratori e in definitiva della qualità delle opere pubbliche”, ha detto Busia, in un’intervista a Repubblica, chiedendo al governo di correggere il nuovo Codice degli appalti. Busia, pur provando a evitare polemiche politiche, ha messo in fila le perplessità sulla “deregulation” celebrata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Se le regole sono buone, ma si modificano le soglie così da applicarle solo a una minima parte degli appalti, vengono in realtà svuotate”; e “il codice trasforma in regola quelle che prima erano deroghe emergenziali, perdendo di vista quello che ci chiede l’Europa”. In un’altra intervista al Corriere della Sera, Busia è sceso più nel concreto, sottolineando che limitare l’obbligo di gara pubblica solo quando la spesa supera 5,3 milioni, come prevede il codice, pur se in linea con le normative dell’Ue, ha conseguenze importanti: “Significa che si possono fare affidamenti senza pubblicare un avviso e quindi senza una procedura pubblica di gara. Per i lavori fino a 150 mila euro e le forniture di servizi fino a 140 mila euro si può ricorrere all’affidamento diretto, col rischio che, soprattutto nei piccoli Comuni, questi contratti vengano stipulati in virtù di relazioni personali se non di parentela, anziché sulla bontà delle offerte o della qualità delle ditte. Spingendo le stesse a investire di più sulle relazioni personali col decisore pubblico che sulla qualità della prestazione. Insomma, sotto i 150 mila euro va benissimo il cugino o anche chi mi ha votato e questo è un problema”. Ed ecco la reazione della Lega. “Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini: se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti, non può stare più in quel ruolo. Busia ha dei compiti di controllo, invece certifica di essere prevenuto, non neutrale e quindi non credibile”, così Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega, ha commentato le parole del Presidente dell’Anac.

“La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un Paese veloce, non ci sono dubbi”, questa, invece, la dichiarazione dei deputati della Lega in commissione Ambiente Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. “Completamente fuori luogo e senza fondamento, oltre che gravi, le dichiarazioni del presidente di Anac Giuseppe Busia. Con il nuovo Codice, appalti più rapidi, più autonomia agli Enti locali, corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, digitalizzazione, semplificazione e meno burocrazia. Quindi: ‘Prima l’Italia’”, così in una nota i senatori della Lega in commissione Lavori pubblici, Nino Germanà (segretario), Tilde Minasi (capogruppo) e Manfredi Potenti, dopo le parole del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Quindi, per gli esponenti della Lega, “Busia che, per il ruolo che ricopre, dovrebbe essere super partes, dimostra invece la sua inadeguatezza a ricoprire quell’incarico”.