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David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature

David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature


David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature – askanews.it



David di Donatello, “Esterno notte” ottiene 18 candidature – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – È “Esterno notte” di Marco Bellocchio il film che ha ottenuto il maggior numero di candidature alla 68esima edizione dei premi David di Donatello, esattamente diciotto, seguito da “La stranezza” e “Otto montagne”, che hanno avuto quattordici nomination, “Il signore delle formiche” undici, e “Nostalgia” nove. Saranno proprio queste cinque opere a contendersi il David per il miglior film, e i loro rispettivi autori, Bellocchio, Roberto Andò, Félix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, Gianni Amelio e Mario Martone, a contendersi quello per il miglior regista.

I candidati ai premi, che verranno assegnati il 10 maggio con una cerimonia condotta da Carlo Conti e trasmessa in diretta su Rai1, sono stati annunciati in Rai da Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, insieme a Carlo Conti. “È un David molto solido e insieme non scontato: sono grandi storie italiane, grandi autori, con uno spazio di coproduzione internazionale, che raccontano grandi personaggi della storia italiana o personaggi dell’attualità”, ha sottolineato Detassis, evidenziando poi che in questa edizione è evidente “un innesto della commedia nel grande cinema d’autore”. Nessuna regista donna figura tra i cinque candidati alle categorie principali dei David, ma tre ce ne sono per il premio per il miglior esordio alla regia: Carolina Cavalli per “Amanda”, Jasmine Trinca per “Marcel!”, Giulia Louise Steigerwalt per “Settembre”.

Le attrici protagoniste candidate ai David sono: Benedetta Procaroli per “Amanda”, Margherita Buy per “Esterno notte”, Penelope Cruz per “L’immensità”, Barbara Ronchi e Claudia Pandolfi per “Siccità”. Gli attori protagonisti sono invece Fabrizio Gifuni per “Esterno notte”, Luigi Lo Cascio per “Il signore della formiche”, Ficarra e Picone per “La stranezza”, e Alessandro Borghi e Luca Marinelli per “Otto montagne”. Le candidate ai premi per le migliori attrici non protagoniste sono Giovanna Mezzogiorno, Daniela Marra, Giulia Andò, Aurora Quattrocchi, Emanuela Fanelli. Gli attori che si contenderanno il David come migliore non protagonista invece sono: Fausto Russo Alesi, Toni Servillo, Elio Germano, Filippo Timi, Francesco Di Leva.

“Cinecittà è il luogo del David”, ha detto Detassis durante la mattinata di presentazione delle candidature. Quest’anno la cerimonia di consegna si svolgerà agli studi Lumina, in attesa dei nuovi teatri che verranno realizzati su via Tuscolana con i soldi del Pnrr. Nicola Maccanico, amministratore delegato Cinecittà S.p.A. ha sottolineato che oggi “gli studi sono pieni di grandi produzioni, italiane e non, e che la vera sfida ora è creare contenuti che attirino gente in sala”. Lucia Borgonzoni, sottosegretaria del MiC, ha annunciato un’iniziativa in sostegno del cinema nelle sale, con un investimento di 20 milioni nella prossima estate, con due date di “Cinema in festa”, a giugno e settembre. In occasione di questi due eventi i biglietti per vedere i film italiani costeranno meno rispetto a quelli internazionali. “Le sale sono il luogo dove il cinema ha massima espressione e sono presidi sociali”, ha detto Borgonzoni. Il direttore Intrattenimento Prime Time Rai Stefano Coletta ha annunciato che dopo le edizioni segnate dal Covid ci sarà un vero e proprio show su Rai1. “Sarà una serata con grande ritmo e al mio fianco avrò Matilde Gioli”, ha anticipato Conti.

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita


Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it



Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “In questa fase, la sfida è quella di dare ulteriore slancio alla ripresa e riprendere il cammino di crescita più sostenuta avviato in questi anni. Una crescita che deve essere sì più sostenuta, ma anche più sostenibile, nel segno della doppia transizione ecologica e digitale e dell’inclusione sociale. All’interno di questo obiettivo si sviluppano una serie di sfide collegate”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Rome Investment Forum di Febaf.

Secondo l’eurocommissario la prima sfida è “coniugare sostegno alla crescita, equilibrio dei conti e contrasto all’inflazione. Gli effetti della stretta della politica monetaria cominciano a farsi notare. Gli ultimi dati della Bce – ha detto – evidenziano un rallentamento della crescita dei prestiti a imprese e famiglie tra gennaio e febbraio, dal 3,6% al 3,2% per le famiglie e dal 6,1% al 5,7% per le imprese non finanziarie. L’accesso al credito è un dato che andrà tenuto d’occhio nei mesi a venire”. “Quanto alle politiche di bilancio, le misure di sostegno varate per far fronte alla pandemia e alla crisi energetica sono state essenziali, ma hanno anche avuto un costo importante sul piano dei conti pubblici. Il punto è quindi da una parte come rientrare del debito e contenere l’inflazione senza ammazzare la crescita – ha proseguito – prestando attenzione anche alle possibili ripercussioni sul piano della stabilità finanziaria”.

“E dall’altra, la necessità di politiche di bilancio concentrate più sugli investimenti e meno sulla spesa corrente, e con misure di sostegno più mirate di quelle che abbiamo visto finora. Secondo – ha detto ancora Gentiloni -: rafforzare la competitività della nostra industria nelle tecnologie verdi, in un momento in cui tutte le maggiori economie mondiali stanno portando avanti politiche industriali ambiziose”. “L’Europa non può permettersi di rimanere indietro in un settore cruciale per il nostro futuro, che attrae investimenti, crescita e posti di lavoro. Né possiamo permetterci di sviluppare nuove e potenzialmente rischiose dipendenze su materie prime, prodotti e tecnologie strategiche. Dobbiamo invece rilanciare gli investimenti in questi settori evitando – ha avvertito – una doppia frammentazione. Sia all’interno del mercato unico che sul piano del commercio mondiale”.

Pablo Picasso: l’uomo e l’artista raccontato su arte.tv

Pablo Picasso: l’uomo e l’artista raccontato su arte.tv


Pablo Picasso: l’uomo e l’artista raccontato su arte.tv – askanews.it



Pablo Picasso: l’uomo e l’artista raccontato su arte.tv – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – L’8 aprile 1973, nel piccolo comune francese di Mougins, moriva Pablo Picasso. Nato a Malaga nel 1881, a 23 anni l’artista si trasferì a Parigi per dedicarsi totalmente all’arte e rincorrere un sogno che si realizzò nel 1907, quando il dipinto Les demoiselles d’Avignon, oggi considerata l’opera fondatrice della rivoluzione cubista, sconvolse per sempre la storia della pittura e aprì per lui le porte delle principali gallerie del mondo, da Berlino a New York. In un Novecento segnato da guerre, i suoi pennelli diedero vita a opere come Guernica e Ritratto di Dora Maar e consacrarono il suo ingresso nell’Olimpo della pittura europea e internazionale, rendendolo uno degli artisti più importanti della sua generazione.

A cinquant’anni dalla sua scomparsa, la piattaforma streaming europea arte.tv presenta una selezione di documentari e spettacoli che raccontano Pablo Picasso e la sua eredità artistica e concettuale, dalle contraddizioni tra la figura pubblica del pittore e quella privata dell’uomo fino ai racconti di artisti di fama internazionale, passando per la sua influenza nel mondo della musica e della danza. Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente, con sottotitoli in italiano, sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili. Picasso visto da… In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso, ARTE ha coinvolto alcuni dei più importanti artisti internazionali chiedendo di condividere la loro percezione sul lascito collettivo e individuale del leggendario autore di Guernica. I loro racconti sono stati raccolti in Picasso visto da…, una collezione di 14 episodi nei quali, in pochi minuti, figure come la performing-artist serba Marina Abramovic, il violinista britannico Daniel Hope e l’artista americano icona del neo-pop Jeff Koons condividono il loro punto di vista sul pittore spagnolo.

Picasso senza Leggenda Coinvolto nella Guerra Civile Spagnola, minacciato dagli occupanti nazisti, glorificato alla Liberazione, protagonista durante la Guerra Fredda: l’aura di cui gode Picasso è davvero in sintonia con la realtà? Senza negare il suo genio, in Picasso senza Leggenda la regista Manuelle Blanc mette in discussione la figura eroica dell’artista e la analizza attraverso il setaccio della realtà, dei fatti storici e delle azioni concrete per la Resistenza. Arricchito da documenti di archivio e approfondimenti degli esperti, il documentario mette in luce le debolezze, le contraddizioni e le ambiguità dell’uomo che rimane, a mezzo secolo dalla sua morte, un’icona indiscussa dell’arte moderna. Picasso Dance Mentre intorno all’opera di Picasso tutto sembra già detto e già visto, la danza appare come un linguaggio inesplorato per raccontare il maestro del cubismo e il suo modo di vedere la realtà. La serie di spettacoli Picasso Dance esplora le numerose sfaccettature del pittore e le correlazioni tra l’artista e il movimento, concetto espresso spesso anche nei suoi dipinti. Sotto lo sguardo inventivo dei registi Valérie Müller e Thibaut Charlut, otto coreografi si liberano del palcoscenico e portano l’opera in giro per il mondo e nelle location più insolite: dalle catacombe parigine al palazzo di cristallo di Madrid, passando per il Senegal, dove la coreografa Nora Chipaumire mette in scena per la prima volta le Demoiselles d’Avignon.

“Le damigelle di Avignone” di Picasso – ARTJACKING! Per le sue opere, Picasso si è ispirato a tutto ciò che lo circondava: bordelli, maschere africane, cibo e corpi umani. Tutto ciò ritorna anche ne Les demoiselles d’Avignon, considerato da molti il magnum opus del maestro spagnolo del cubismo. Cosa ne hanno tratto le successive generazioni di artisti? Lee Krasner ha intensificato il dinamismo, Robert Colescott ha messo in dubbio i prestiti africani e Patrick Caulfield ha deciso di emancipare le donne nel dipinto. A raccontare i risultati di queste rivisitazioni è l’episodio “Le damigelle di Avignone” – Picasso della serie ARTJACKING!.

Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento

Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento


Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento – askanews.it



Il quadro clinico del Papa è in progressivo miglioramento – askanews.it



















Città del Vaticano, 30 mar. (askanews) – “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”. E’ quanto ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni sulla salute di Papa Francesco.

Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento

Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento


Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento – askanews.it



Papa, Bruni: quadro clinico in progressivo miglioramento – askanews.it



















Città del Vaticano, 30 mar. (askanews) – “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate. Questa mattina dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro. Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l’eucarestia”. E’ quanto ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni sulla salute di Papa Francesco.

Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay

Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay


Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay – askanews.it



Europarlamento:Meloni revochi stop registrazione figli coppie gay – askanews.it



















Bruxelles, 30 mar. (askanews) – Il Parlamento europeo “condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali; ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989”.

La plenaria ha votato questo testo per alzata di mano, oggi a Bruxelles, come emendamento a una risoluzione sulla “Situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea”. Il testo dell’emendamento, inoltre, “esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia”, e “invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione”.

Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi. “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026


Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it



Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito e delle polemiche sul Pnrr.

Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi.

Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%)

Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%)


Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%) – askanews.it



Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%) – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.

Rispetto a febbraio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,5%, pari a -94mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila). A febbraio il numero di occupati è stabile rispetto al mese di gennaio, mantenendosi superiore a 23milioni 300mila, ha reso noto l’Istat spiegando che tale stabilità è sintesi della crescita osservata tra gli uomini, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, e del calo registrato, oltre che tra i 35-49enni, tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti).

Secondo le stime preliminari dell’Istituto, il numero di occupati a febbraio 2023 supera quello di febbraio 2022 dell’1,5% (+352mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,2 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.