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Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze

Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze


Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze – askanews.it



Pd, Boccia: porteremo in Parlamento istanze che arrivano da piazze – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Il Pd di Elly Schlein porterà in Parlamento “ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno”. Lo ha detto Francesco Boccia ai giornalisti, subito dopo l’elezione a capogruppo Pd in Senato.

“Elly Schlein ha dato indicazioni molto chiare: raccordo permanente tra il partito uscito dal congresso, gruppi parlamentari, articolazioni territoriali. Un partito che sarà nei luoghi del bisogno, nelle piazze, per strada. Dentro le istituzioni dovrà portare quelle battaglie quotidianamente, ogni istanza che arriverà dagli italiani che hanno bisogno di far sentire la loro voce nelle istituzioni si tradurrà in interventi parlamentari”. Insomma, “sentiamo forte la necessità di portare dentro le aule parlamentari le istanze che arrivano dalle piazze, che Elly Schlein ha sintetizzato: lotta alle diseguaglianze, lotta per un ambiente diverso e soprattutto per un lavoro vero e dignitoso”.

Piantedosi: senza l’impegno della Tunisia i migranti arrivati sarebbero il doppio

Piantedosi: senza l’impegno della Tunisia i migranti arrivati sarebbero il doppio


Piantedosi: senza l’impegno della Tunisia i migranti arrivati sarebbero il doppio – askanews.it



Piantedosi: senza l’impegno della Tunisia i migranti arrivati sarebbero il doppio – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – In Tunisia “c’è una grave crisi economica, sociale e di tenuta, ma il Paese sta comunque facendo molto per contenere il fenomeno migratorio. Nonostante i numeri siano molto alti, quasi da record, se non ci fosse stata l’attività di prevenzione da parte della Tunisia sarebbero stati quasi il doppio”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo alla giornata di Confcommercio ‘Legalità ci piace’. “Noi stiamo lavorando per prevenire le partenze anche a costo di prendere dei rimbrotti: è il lavoro che là premier Meloni sta facendo in Europa, ma c’è un problema di allineamento dei tempi perché sono investimenti nel medio e lungo periodo”, ha detto il titolare del Viminale.

Poi Piantedosi ha detto che “la quota di quasi 83mila ingressi, prevista dal decreto flussi, è stata individuata sulla base delle esigenze del nostro mercato del lavoro. Le singole domande saranno valutate: se si dovesse ravvisare la necessità di ampliare la quota da parte nostra non ci sono pregiudizi”. Ieri in occasione del ‘click day’ le richieste sono state quasi il triplo dei posti disponibili: oltre 240 mila.

Venezia, le Stanze della Fotografia inaugurano con Ugo Mulas

Venezia, le Stanze della Fotografia inaugurano con Ugo Mulas


Venezia, le Stanze della Fotografia inaugurano con Ugo Mulas – askanews.it



Venezia, le Stanze della Fotografia inaugurano con Ugo Mulas – askanews.it


















Venezia, 28 mar. (askanews) – Un nuovo spazio espositivo per la fotografia sull’isola di San Giorgio a Venezia, che inaugura con una mostra poderosa su Ugo Mulas e una storia veneziana affidata al lavoro di Alessandra Chemollo. Le Stanze della Fotografia nascono dalla collaborazione tra Marsilio Arte e la Fondazione Giorgio Cini, che ha messo a disposizione anche il proprio enorme archivio di immagini, oltre che offrire fisicamente l’ospitalità negli spazi affacciati sulla Laguna. Il progetto delle Stanze segue quello portato avanti negli anni passati dalla Casa dei Tre Oci e in un certo senso ne amplia e arricchisce ulteriormente la portata, si a livello degli spazi fisici, sia a livello di ricerca sulla fotografia.

All’inaugurazione hanno preso parte molti soggetti istituzionali: il presidente della Fondazione Cini Giovanni Bazoli ha spiegato che “l’apertura delle Stanze della Fotografia qui sull’Isola di San Giorgio Maggiore rappresenta quindi un nuovo tassello che va ad arricchire la già ampia e variegata offerta culturale della Fondazione”. “Quando abbiamo inaugurato – ha aggiunto Emanuela Bassetti, presidente di Marsilio Arte – la mostra di Sabine Weiss un anno fa, rassegna che concludeva la nostra esperienza alla Casa dei Tre Oci, avevamo detto che questo non avrebbe significato la fine del percorso Marsilio ‘fotografia a Venezia’, che andava ben oltre un edificio. A distanza di un anno siamo felici di inaugurare la nostra nuova “casa” all’Isola di San Giorgio, dando avvio in partenariato con Fondazione Giorgio Cini a un ambizioso progetto culturale internazionale di ricerca e di memoria”. Le Sale del Convitto che ospitano Le Stanze della Fotografia, che constano di circa 1850 metri quadrati disposti su due livelli, sono state oggetto di un importante lavoro di riallestimento e restauro finalizzato all’ampliamento e valorizzazione degli spazi, realizzato dallo Studio di Architetti Pedron / La Tegola con la speciale partecipazione del Teatro La Fenice di Venezia, che ha permesso l’installazione di pareti leggere e movibili che, come quinte teatrali, saranno rimodulabili per i diversi allestimenti espositivi, nell’ottica di una sostenibilità dell’impresa culturale. Allestimento che, nella sua flessibilità, è uno degli aspetti che più colpiscono il visitatore: anche in assenza di luce naturale l’illuminazione delle fotografie funziona molto bene, restituisce alle immagini una loro presenza reale nello spazio e una più piena fruibilità.

Se poi si tratta del lavoro di un maestro assoluto come Ugo Mulas, ecco che spazio e mostra risuonano reciprocamente, si amplificano l’un l’altra e generano una sensazione che si può definire di meraviglia. La parola è esattamente questa. Curata da Denis Curti, direttore artistico delle Stanze, insieme ad Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio Ugo Mulas, l’esposizione “L’operazione fotografica” offre probabilmente la panoramica più completa sul fotografo, che viene raccontato in tutte le fasi della sua pur breve carriera artistica. “Volevano sottolineare l’attenzione alla fotografia italiana – ha detto Curti – e abbiamo scelto di farlo partendo dal numero uno, con un progetto molto vasto che espone circa 330 immagini, che pure sono solo il 3% del totale delle stampe positive di Mulas”. “Come per Stanley Kubrick – ha aggiunto Salvadori – di cui dicamo che ogni film rappresenta un genere cinematografico, lo stesso possiamo dirlo per Mulas, che è stato il fotografo della scena dell’arte, ma anche delle città; è stato fotografo di moda, di teatro e concettuale; paesaggista e reporter”. E nella mostra tutte queste diverse fasi sono rappresentate, e ciascuna brilla per il valore delle opere e dello sguardo, che in fondo diventa anche lo sguardo dell’arte contemporanea grazie alla relazione profonda del fotografo con Marcel Duchamp, il padre di tutto il contemporaneo. E in Mulas si trova a un certo punto la possibilità di raccontare il “processo” dell’arte, che è una parola chiave di tutte le pratiche artistiche più recenti. “Come l’artista Emilio Isgrò voleva salvare le parole – ha detto ancora Denis Curti citando una considerazione di Ferdinando Scianna – così Ugo Mulas ha salvato la fotografia”. Al piano superiore delle Stanze della Fotografia, poi, una mostra su Venezia, sulla sua anima, sulla possibilità stessa di fotografare di nuovo la città più fotografata al mondo. Si tratta del lavoro di Alessandra Chemollo, che con “Venezia alter mundus” propone 60 fotografie di dedicate allo spazio sospeso di una città unica e alle sue incredibili architetture. Il programma espositivo, poi, proseguirà con altri due grandi nomi come quelli di Paolo Pellegrin ed Helmut Newton tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

(Leonardo Merlini)

Niccolò Fabi on-line video di “L’Uomo che rimane al buio”

Niccolò Fabi on-line video di “L’Uomo che rimane al buio”


Niccolò Fabi on-line video di “L’Uomo che rimane al buio” – askanews.it



Niccolò Fabi on-line video di “L’Uomo che rimane al buio” – askanews.it


















Milano, 28 mar. (askanews) – A meno di 20 giorni dall’inizio del tour teatrale, Niccolò Fabi si riavvicina alla musica live pubblicando il video unplugged de “L’uomo che rimane al buio”, brano contenuto nel suo ultimo lavoro discografico “meno per meno”. Il video, online a questo link https://youtu.be/_bJgHePd7SM, è un regalo inedito che vede il cantautore romano tornare nella grotta in cui la canzone ha trovato la sua prima ispirazione, insieme ai suoi compagni di viaggio Roberto Angelini (chitarra acustica), Filippo Cornaglia (percussioni) e, per l’occasione, anche insieme al maestro Enrico Melozzi (violoncello).

Scritta 3 anni fa durante la pandemia e inevitabilmente influenzata dalla reclusione collettiva che tutti stavamo vivendo, la canzone, come il video che l’accompagna, racconta del rapporto con l’ombra e la luce di chi sta vivendo una condizione di prigionia. Il brano affronta, infatti, il tema della paura della libertà con un forte richiamo alla sensazione di reclusione, intesa sia come limite sia come condizione di agio dalla quale spesso si ha paura ad uscire. Il video de “L’uomo che rimane al buio” è stato girato e montato da Giacomo Citro insieme a Fabio Gabbianelli, registrato live da Daniele “Mafio” Tortora a Campagnano di Roma e mixato da Michele Valente al Terminal2 di Roma.

Niccolò Fabi tornerà live dal 15 aprile con il “Meno per meno” tour, un emozionante viaggio musicale tra il suo sound intimo e il suono orchestrale magico e fuori dal tempo, che si concluderà in una location speciale il 28 maggio al Teatro Romano di Ostia Antica, Roma. Durante il tour, Niccolò porterà in scena uno spettacolo diviso in due parti distinte: la prima, da solo sul palco, in cui rivivrà intimamente insieme al pubblico 25 anni di parole e musica; la seconda, accompagnato dal suono dell’Orchestra Notturna Clandestina del Maestro Enrico Melozzi, in cui presenterà live l’album “Meno per Meno”, eseguendo per la prima volta anche gli inediti “L’uomo che rimane al buio” e “Al di fuori dell’amore”, e alcuni brani di repertorio già presentati all’Arena di Verona con il suono orchestrale.

Sono già esaurite le date di Milano, al Teatro degli Arcimboldi, e Roma all’Auditorium Parco della Musica – Ennio Morricone.

eYeLAND, Taranto diventa “isola delle arti” dal 2 giugno a 31 luglio

eYeLAND, Taranto diventa “isola delle arti” dal 2 giugno a 31 luglio


eYeLAND, Taranto diventa “isola delle arti” dal 2 giugno a 31 luglio – askanews.it



eYeLAND, Taranto diventa “isola delle arti” dal 2 giugno a 31 luglio – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Taranto diventa “isola delle arti” dal 2 giugno al 31 luglio 2023. Un arco temporale definito per un progetto di più lunga durata, eYeLAND si propone come un laboratorio di racconto dalla forte componente sociale, che vuole accompagnare e raccontare la rinascita di Taranto attraverso il coinvolgimento di chi abita nella Città Vecchia, declinando l’arte in tutte le sue forme.

eYeLAND – l’isola delle arti è promossa e organizzata da PhEST, associazione culturale che da otto anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il Comune di Taranto, ha la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e Rica Cerbarano, la curatela per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. eYeLAND sarà l’isola delle arti, una manifestazione che già dal nome allude da un lato a una terra in cui l’occhio – eye – diventa protagonista e richiama la forte vocazione per le arti visive che si intende esplorare, ma anche – per assonanza – alla parola inglese Island – Isola, ovvero la Città Vecchia di Taranto, racchiusa tra due mari, il Mar Grande e il Mar Piccolo, e battezzata in città anche Isola Madre.

Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dai suoni raccolti dalla strada e trasformati in musica alla poesia, all’arte contemporanea e al teatro. Molti artisti esporranno le loro opere a Taranto e ci saranno anche le residenze d’artista, artisti di fama nazionale e internazionale che, su invito degli organizzatori e dell’amministrazione comunale, hanno scelto e sceglieranno il capoluogo jonico come dimora temporanea per i prossimi mesi, per dare vita a progetti d’arte declinata in ogni sua espressione con il coinvolgimento degli abitanti. “Abbiamo immaginato il progetto eYeLAND come un’azione coordinata di marketing territoriale in grado di trasformare la nostra città vecchia nella location ideale di installazioni artistiche curate da autori di fama internazionale. Dobbiamo immaginare il progetto come una vera e propria anticipazione della Biennale del Mediterraneo nella quale artisti internazionali e territorio dialogano attivando percorsi di crescita virtuosa e di rigenerazione culturale e sociale” ha spiegato Fabrizio Manzulli, vicesindaco di Taranto e assessore allo Sviluppo Economico.

“Parallelamente a PhEST che continua la sua corsa a Monopoli, siamo entusiasti di iniziare un nuovo percorso a Taranto con un progetto cucito addosso alla città, eYeLAND, un’isola tra due mari che diventa laboratorio di racconto permanente sul Mediterraneo” ha dichiarato il direttore artistico Giovanni Troilo. “eYeLAND è un evento che intende assumere una prospettiva letteralmente “anfibia”, attraverso una posizione liminare e transitiva, tra la terra e il mare, tra natura e cultura, tra senso del luogo e utopia. I progetti espositivi prevedono installazioni ambientali site specific che richiedono inedite modalità di visione e interazione: occorre circumnavigare, guardare dall’alto oppure rivolgere lo sguardo verso il cielo per relazionarsi, nuovamente e diversamente, con la città, la sua architettura ed il paesaggio” ha commentato Roberto Lacarbonara, a cui è affidata la curatela per l’arte contemporanea. Eyeland – L’isola delle Arti racconterà della riqualificazione urbana e sociale della Città vecchia di Taranto attraverso meccanismi virtuosi di socializzazione e di riqualificazione di aree abbandonate. Il tutto attivando uno scambio tra gli artisti coinvolti nelle varie iniziative e i residenti dell’area che saranno i protagonisti di tutte le attività laboratoriali destinate a chiunque creda nel riscatto della città attraverso la cultura del fare. Ai laboratori e ai workshop potranno partecipare cittadini di ogni età ed estrazione sociale accomunati dall’interesse di attivare pratiche finalizzate a restituire a Taranto fermento e vitalità. In una terra che impone un cambio di prospettiva e di scala sul tempo, con la certezza che tornerà ad essere quella che era: il Porto del Mediterraneo.

Tra i primi artisti che hanno scelto il capoluogo jonico come musa ispiratrice c’è Samuel Gregg, fotografo ritrattista e documentarista londinese. Gregg sarà in residenza artistica nella Città Vecchia per un intero mese, a partire dal 24 aprile, per raccontare attraverso i suoi scatti gli abitanti dell’Isola Madre oltre che per lavorare attraverso un workshop a diretto contatto con i ragazzi della città. L’esito della sua residenza sarà esposto in mostra con un allestimento site specific tra le vie del centro storico. Una sezione della mostra sarà dedicata alle foto scattate dai ragazzi, risultato del lungo workshop con l’artista londinese. Suo un vasto corpo di lavoro, durato diversi anni, che ha svelato Napoli nella sua quotidianità, trasformando soggetti, volti, dettagli di persone e della città, in opere d’arte. Il racconto di Taranto con Eyeland partirà dunque da queste visioni, ma anche da eventi outdoor, palazzi, strade e impalcature trasformati in spazi espositivi, da workshop, attività laboratoriali tra le più disparate, e da forme di poesia metropolitane che lasceranno il segno. Ed è per questo che l’iniziativa gode del sostegno di numerosi partner istituzionali e non. L’iniziativa è promossa e organizzata da PhEST, associazione culturale che da otto anni organizza il Festival internazionale di fotografia e arte a Monopoli, in collaborazione con il Comune di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo con sede a Taranto.

Autonomia, De Luca: Clep è altra truffa mediatica di Calderoli

Autonomia, De Luca: Clep è altra truffa mediatica di Calderoli


Autonomia, De Luca: Clep è altra truffa mediatica di Calderoli – askanews.it



Autonomia, De Luca: Clep è altra truffa mediatica di Calderoli – askanews.it


















Napoli, 28 mar. (askanews) – Per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca “con l’autonomia rischiamo di farci male come Mezzogiorno d’Italia” e “la nomina del Comitato nazionale incaricato della definizione del Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) è “un’altra truffa mediatica del mio amico Calderoli: ma si può immaginare che un gruppo di lavoro sia costituito da 62 persone, la grandissima parte docenti universitari? Quando facciamo un concorso per riunire la commissione concorsuale di 5 docenti ci mettiamo 3 mesi solo per trovare la data, figuriamoci 62 persone…”.

Il governatore, a margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di endoscopia digestiva dell’Ospedale Gaetano Fucito di Mercato San Severino, a Salerno, ricorda: “Noi avevamo proposto di impegnare l’ufficio parlamentare di Bilancio che è un organismo terzo, tecnico e competente. Stiamo perdendo tempo da questo punto di vista ma nel frattempo stiamo perdendo tempo anche da questo punto di vista però nel frattempo stanno bloccando decine di miliardi di euro destinati al Sud, questa è una cosa drammatica messa in campo dal ministro Fitto”. “L’autonomia prosegue il suo percorso parlamentare e quello che è già stato attuato è un furto di decine di miliardi a spese del Mezzogiorno ma a nessuno pare interessato alla cosa tranne la regione Campania”, conclude De Luca.

Pagamenti: nel 2022 scontrino medio cashless scende a 40,4 euro

Pagamenti: nel 2022 scontrino medio cashless scende a 40,4 euro


Pagamenti: nel 2022 scontrino medio cashless scende a 40,4 euro – askanews.it



Pagamenti: nel 2022 scontrino medio cashless scende a 40,4 euro – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Nel 2022 i pagamenti senza contanti crescono in quasi tutto il paese, come dimostrano i valori medi sempre più bassi delle transazioni digitali nelle province del Nord, del Centro e del Mezzogiorno. Rispetto al 2021 infatti, lo scontrino medio cashless a livello nazionale è diminuito dell’8%, attestandosi sulla cifra di 40,4 euro: Cagliari è la provincia con lo scontrino medio più basso, pari a 33,5 euro, seguita da Bologna (35 euro) e Caltanissetta (35,1 euro). In fondo alla classifica si posizionano Savona (77,8 euro), Siena (55,7 euro) e Grosseto (51,3 euro), che sono le province con il ticket medio cashless più elevato. I settori in cui gli scontrini digitali sono più bassi sono bar e club (14,9 euro), tabaccherie (21,4 euro) e fast food (22euro), a indicare un maggiore utilizzo di pagamenti digitali anche per spese minori e in esercizi tradizionalmente associati ai contanti. Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp, la fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, che ha analizzato i valori degli scontrini medi cashless degli ultimi due anni nelle diverse province italiane. Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi – dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta, che occupano il podio della classifica – bisogna recarsi a Lodi (35,9 euro), Livorno (35,8), Taranto (36), Palermo (36), Catania (36,2), Oristano (36,2) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5). Una Top Ten che premia dunque in maggioranza i territori del Sud e Isole, con sole tre province del Centro-Nord del paese. Al di fuori delle prime dieci, le province del Nord con il ticket medio più ridotto sono Genova, in dodicesima posizione con 36,6 euro, Torino, tredicesima con 36,7 euro, e Ferrara, quindicesima con 37,4 euro. La prima città del Centro Italia, dopo Livorno, si trova solo alla 39° posizione, dove si colloca Frosinone (39,6 euro), seguita da Viterbo (40,5 euro) e Latina (40,7 euro), rispettivamente al 50° e 51° posto. “Dall’analisi degli scontrini nelle diverse aree del paese, emerge che l’evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse”, afferma Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. “La diminuzione dello scontrino medio è uno degli indicatori che meglio rappresenta la crescita del cashless in Italia, perché dimostra che, da un lato, i consumatori sono sempre più abituati a utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante anche per piccoli importi e che, dall’altro, gli esercenti sono sempre più disposti a introdurre strumenti digitali per semplificare e velocizzare le operazioni di cassa”.

Migranti, Piantedosi: senza impegno Tunisia il doppio di arrivi

Migranti, Piantedosi: senza impegno Tunisia il doppio di arrivi


Migranti, Piantedosi: senza impegno Tunisia il doppio di arrivi – askanews.it



Migranti, Piantedosi: senza impegno Tunisia il doppio di arrivi – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – In Tunisia “c’è una grave crisi economica, sociale e di tenuta, ma il Paese sta comunque facendo molto per contenere il fenomeno migratorio. Nonostante i numeri siano molto alti, quasi da record, se non ci fosse stata l’attività di prevenzione da parte della Tunisia sarebbero stati quasi il doppio”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo alla giornata di Confcommercio ‘Legalità ci piace’.

“Noi stiamo lavorando per prevenire le partenze anche a costo di prendere dei rimbrotti: è il lavoro che là premier Meloni sta facendo in Europa, ma c’è un problema di allineamento dei tempi perché sono investimenti nel medio e lungo periodo”, ha concluso il titolare del Viminale.

Banche, Enria (Bce): Cds molto opachi, Fsb potrebbe intervenire

Banche, Enria (Bce): Cds molto opachi, Fsb potrebbe intervenire


Banche, Enria (Bce): Cds molto opachi, Fsb potrebbe intervenire – askanews.it



Banche, Enria (Bce): Cds molto opachi, Fsb potrebbe intervenire – askanews.it


















Roma, 28 mar. (askanews) – Il presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria ha puntato il dito contro il mercato dei Credit Default Swap, dove “nonostante tutti gli sforzi che abbiamo fatto e le riforme vediamo che i Cds sono molto opachi e molto liquidi. E dove con pochi milioni puoi spostare gli spread su asset per migliaia di miliardi e contaminare prezzi e, forse, anche i deflussi di depositi”.

“Questo mi preoccupa molto – ha affermato durante una conferenza organizzata dal quotidiano tedesco Handelsblatt – e forse in questi mercati dovremmo avere più trasparenza, il Financial Stability Board” potrebbe intervenire sulle modalità con cui questi mercati operano. Sui casi di Silicon Valley Bank, Credit Suisse e più di recente sulle tensioni di mercato che hanno momentaneamente investito Deutsche Bank “una brutta giornata sulle Borse può sempre capitare. Non è questo a preoccupare quello che preoccupava – ha detto – era il livello di nervosismo che ho percepito sul mercato e tra gli investitori. Il nervosismo sulle banche” nonostante i progressi fatti sul fronte di regole e Vigilanza.

Istat: a marzo aumenta la fiducia di consumatori e imprese

Istat: a marzo aumenta la fiducia di consumatori e imprese


Istat: a marzo aumenta la fiducia di consumatori e imprese – askanews.it



Istat: a marzo aumenta la fiducia di consumatori e imprese – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – A marzo 2023 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 104,0 a 105,1), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che passa da 109,2 a 110,2. Lo ha reso noto l’Istat.

Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in deciso miglioramento tranne le opinioni sul risparmio. Tra i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti, il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più consistenti aumentando, rispettivamente, da 114,5 a 117,4 e da 97,6 a 99,5; il clima personale sale da 100,5 a 101,0 mentre il clima futuro cresce in misura marginale (da 113,4 a 113,5). Quanto alle imprese, il clima di fiducia migliora in tutti i comparti indagati seppur con intensità diverse. Nelle costruzioni e, a seguire, nel commercio e nella manifattura si registrano gli incrementi più marcati (da 157,2 a 159,1, da 114,7 a 116,0 e da 103,0 a 104,2 rispettivamente). Nei servizi l’aumento dell’indice di fiducia è più contenuto (da 103,3 a 103,8).

Nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni migliorano tutte le componenti dei climi di fiducia. Anche nei servizi si stima un diffuso miglioramento di tutte le variabili, fatta eccezione per i giudizi sull’andamento degli affari nel comparto dei servizi di mercato, che peggiora lievemente, e per quelli sulle vendite nel commercio al dettaglio che rimangono sostanzialmente stabili rispetto al mese scorso. In base ai giudizi forniti dagli imprenditori sulle condizioni di accesso al credito bancario, a marzo 2023 si stima un peggioramento delle condizioni nella manifattura e nel commercio al dettaglio e un miglioramento nelle costruzioni e nei servizi di mercato.