Roma, 22 mar. (askanews) – Al via la Summer 2023 di Aeroporti di Roma con molte novità, importanti conferme e interessanti prospettive soprattutto per il Nord America e l’Asia. La stagione estiva che si appresta ad iniziare, delinea uno scenario complessivo molto positivo per il mercato romano con l’attivazione di oltre 35 nuovi collegamenti aerei di cui più di 10 verso nuove destinazioni precedentemente mai servite con voli diretti nemmeno nel periodo pre-Covid 2019, ed una programmazione che gradualmente si avvicina ai livelli pre-pandemia con più di 100 compagnie aeree che serviranno oltre 200 destinazioni verso più di 70 Paesi collegando così tutti i continenti alla Capitale.
“L’evoluzione del traffico sull’anno in corso rilascia un outlook molto positivo, seppur con fattori di rischio correlati all’attuale contesto economico e geopolitico 2023 – ha dichiarato Marco Troncone amministratore delegato di Aeroporti di Roma – ma ci sono le condizioni affinché il traffico di Fiumicino possa tornare molto vicino ai livelli pre-pandemia nel corso della prossima stagione estiva. Il 2023 potrà essere davvero l’anno della definitiva ripresa del traffico con la certezza per i due scali della Capitale di continuare a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo della filiera economica legata al turismo ed ai trasporti. Il dinamismo del mercato americano, la graduale apertura dei collegamenti verso l’Asia e il ripristino della connettività anche verso aree strategiche quali il Sud America e il Medio Oriente, confermano una tendenza di progressiva crescita che rafforza il ruolo di Roma quale gateway strategico per il Paese. In questo quadro proseguiremo il piano di investimenti grazie alle nostre direttrici strategiche, sostenibilità ed innovazione, con l’obiettivo di prepararci per i prossimi appuntamenti internazionali che attendono la città di Roma e il Paese”.
Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.
In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.
La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.
Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.
Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.
Roma, 22 mar. (askanews) – “La Lega non crea alcun problema alla maggioranza, abbiamo però messo in evidenza un forte preoccupazione che la guerra, continuando così, possa portare a un’escalation molto pericolosa per tutti. Non è in discussione il sostegno all’Ucraina, ma siamo preoccupati dell’invio e dell’utilizzo di armi sempre più potenti”. Con queste parole il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, torna sulla vicenda Ucraina dopo il suo intervento di ieri a Palazzo Madama che ha fatto dire a molti che la Lega si discosta dal governo e dalla premier Meloni sull’Ucraina.
La Gran Bretagna vorrebbe addirittura inviare proiettili all’uranio impoverito… “Appunto, io in Aula ho citato il caso della Polonia che intende mandare in Ucraina i caccia. Questo continuo premere sull’acceleratore può causare un incidente dal quale poi non si può più tornare indietro. Abbiamo quindi chiesto al presidente Meloni di parlare in Consiglio europeo anche con i leader degli altri Paesi e in sede Nato per portare avanti una maggiore cautela, pur comprendendo l’esigenza di continuare a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino”. Romeo insiste: “Bisogna predicare cautela, visto che ci sono molti analisti ed esperti americani vicini all’area del Dipartimento della Difesa Usa che sostengono e credono possibile un’escalation e che questa possibilità aumenti esponenzialmente ogni giorno che passa se non si arriva subito a una soluzione diplomatica. Insistiamo che l’Italia, ovviamente non da sola ma con gli altri Paesi europei, cerchi di intensificare gli sforzi affinché si arrivi almeno a una tregua, dato che finora abbiamo visto ben poco per fermare il conflitto”.
Crede nel piano di pace cinese? “Non è una questione solo della Cina. Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, abbiamo visto molti tentativi di vari Paesi, ricordo la Francia, la Turchia, Israele e ora la Cina, ma sono tutti stati subito accantonati. Questo è fonte di forte preoccupazione, sembra che non si riesca a trovare una soluzione diplomatica. La domanda è: si sta facendo tutto il possibile per fermare il conflitto?”. Forse con la guerra qualcuno ci guadagna economicamente… “Questo non so dirlo, anche se in tutte le guerre, la storia ce lo insegna, ci sono risvolti economici. Penso che dovremmo investire risorse economiche pensando prima alla tregua e poi alla pace e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Qualcuno ha ricominciato a dire che la Lega è filo-putiniana dopo le sue parole al Senato… “Ecco, basta discostarsi un minimo dal pensiero dominante che si viene subito criminalizzati. La Lega chiede di fare il massimo sforzo diplomatico possibile per arrivare al risultato di una tregua e questo vuol dire essere filo-putiniani? Se questo è il pensiero dominante dell’Occidente siamo messi proprio male”, conclude il presidente dei senatori del Carroccio.
Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.
In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.
La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.
Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.
Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.
Milano, 22 mar. (askanews) – La Camera ha approvato con 211 voti favorevoli e 108 contrari la risoluzione di maggioranza nella sua interezza ad eccezione dei capoversi sesto decimo e undicesimo del dispositivo che sono stati approvati con 191 voti favorevoli e 127 contrari. La votazione per parti separate è avvenuta su richiesta del Terzo polo.
Approvata anche parte della mozione del Terzo polo: la parte con il parere favorevole del governo è stata approvata con 261 voti favorevoli e 54 contrari, l’ottavo capoverso (che il Pd ha chiesto di votare separatamente) è stato invece approvato con 208 voti favorevoli e contrari 111, mentre le parti che vedevano il parere negativo del governo sono state bocciate con 80 voti favorevoli e 241 contrari. Bocciate le altre risoluzioni, che però hannovisto anche loro votazioni per parti separate per permettere alcune convergenze tra le opposizioni. Il Pd ha chiesto la votazione per parti separate dalle risoluzione del M5s, per poter votare a favore della risoluzione e contro la lettera a) del primo capoverso del dispositivo: 109 favorevoli e 206 contrari per la risoluzione, 52 favorevoli e 272 contrari per la lettera a).
Votazioni per parti separate anche per la risoluzione PD, su richeista dei presentatari: favorevoli 93, contrari 187 sulla risoluzione nella sua interezza ad eccezione del primo capoverso del dispositivo che ha visto 120 favorevoli e 201 contrari. La risoluzione di AVS è stata bocciata con 110 voti favorevoli e 208 contrari.
Roma, 22 mar. (askanews) – “Lei sta portando l’Italia in guerra esibendo un piglio coraggioso”, “della guerra ha parlato il suo maitre a penser, Viktor Orban”, mentre “l’unica via alternativa è quella politica”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il leader M5s Giuseppe Conte, parlando in aula alla Camera dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni.
“Ci state trascinando di gran carriera in guerra, non possiamo più sostenere ulteriori forniture militari” all’Ucraina, ha concluso Conte.
Roma, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, tornando sul tema migranti nella replica al dibattito in vista del Consiglio Ue che si riunisce giovedì e venerdì a Bruxelles.
Una calunnia, ha rilanciato con impeto accusando l’opposizione di dire “falsità”, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”. “Nel Mediterraneo dal 2013 al 2023 – ha riferito – secondo dati Unhcr sono morte complessivamente 25.692 persone. Il rischio che qualcosa vada storta è insito nelle partenze ed è infatti accaduto a tutti i governi. Sono andata a guardare i dati di coloro che non si è riusciti a salvare in rapporto alle persone che sbarcavano: siamo quelli che in base a quelli che arrivavano, con numeri peraltro senza precedenti, siamo riusciti a salvare più persone”. “I dati smontano una certa propaganda e ci viene riconosciuto anche dalla Commissione Ue che ricorda che ‘la Guardia Costiera ha salvato 1.300 persone nel weekend di Cutro, stanno facendo un ottimo lavoro’. Ringraziamo la Commissaria europea per il rispetto che almeno lei ha nei confronti della Guardia costiera e della situazione che l’Italia sta affrontando”.
Meloni ha citato ancora una volta il naufragio a Cutro: “Si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi. Se non hai le prove! In uno stato di diritto i colpevoli li fanno le prove e non si stabilisce a monte un colpevole, al di là dei riferimenti avvilenti se mi comporti o meno da madre cito il tema per dire che ai colleghi sfugge la conseguenza di questo dibattito” che è “la calunnia all’Italia”.
Roma, 22 mar. (askanews) – Militari dei comandi provinciali della guardia di finanza di Napoli ed Avellino hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Avellino e un sequestro preventivo d’urgenza della locale Procura su crediti d’imposta inesistenti nel settore dei bonus edilizi: accertato un ammontare di crediti fittizi per circa 1,7 miliardi di euro, parte dei quali usati in compensazione. Ventuno gli indagati.
L’indagine, partita da una analisi di rischio del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate e delegata dalla Procura irpina al nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e al gruppo di Avellino, ha permesso di identificare una complessa ed articolata rete di soggetti che, nel corso degli ultimi mesi e quotidianamente, anche dopo gli interventi normativi adottati a partire dal novembre 2021 per contrastare le frodi nel settore, ha inviato all’Agenzia delle entrate un elevatissimo numero di comunicazioni di cessione, che presentavano molti fattori di rischio. Ad esempio, importi ingenti dei crediti ceduti (prevalentemente “Ecobonus” e “Bonus Facciate”), ma divisi in numerose comunicazioni; persone che figuravano una volta come cedente altre come cessionario, persone risultate senza fissa dimora, decedute e con precedenti penali; fatture di acquisto assenti o di importo incoerente, et similia. Gli interventi edilizi dai quali sarebbero sorti i crediti (per un importo complessivo di lavori dichiarati di circa 2,8 miliardi di euro) erano riferibili a immobili inesistenti, e, in oltre 2.000 casi, nelle comunicazioni di cessione erano persino indicati comuni inesistenti. Insieme al sequestro sono state svolte perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Salerno, Milano, Lodi, Torino, Pisa, Modena e Ferrara nei confronti di 21 indagati per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato.
Milano, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera.
Una calunnia, ha rilanciato con impeto, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”.
Roma, 22 mar. (askanews) – Dal 29 marzo al 3 aprile 2023 torna in Italia Rendez-vous, il festival dedicato al cinema francese. La manifestazione, alla sua XIII edizione, apre i battenti, come ogni anno, a Roma, al Cinema Nuovo Sacher, cuore del festival con proiezioni e incontri con i protagonisti del cinema francese. Sempre a Roma, l’Institut Français Centre Saint Louis accoglie i film destinati ai più piccoli, poi il festival si mette in viaggio, con una sezione speciale che ritroveremo alla Cineteca di Bologna, al Cinema Massimo di Torino, agli Institut Français di Milano e di Palermo.
Il più prestigioso evento cinematografico italiano dedicato al cinema francese, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, è realizzato dall’Institut français Italia, co-organizzato con Unifrance, l’organismo di promozione del cinema e dell’audiovisivo francese nel mondo. “Questo festival, così unico e prezioso, è una grande occasione di incontro e scambio tra gli artisti del cinema francese e quelli del cinema italiano – ha detto Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia – è un grande momento di unione e di ritrovamento, che ci fa sognare ma anche riflettere sulla nostra società e le sue sfide. Questa edizione è testimone di un cinema giovane, travolgente, indipendente e vario, che porta un messaggio positivo per le future generazioni”. La XIII edizione nasce all’insegna di un cinema libero e umanista: è proprio la libertà il motore delle scelte stilistiche dei suoi autori e insieme il messaggio trasmesso dalle opere presenti nella selezione. Il programma di quest’anno vede opere che mescolano intimo e politico, storie dai grandi personaggi, per lo più femminili, che sono motore e acceleratore del cambiamento. Il film d’apertura è “Mon crime – La colpevole sono io” di François Ozon, una commedia poliziesca dal cast stellare: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon e André Dussolier. Ozon, accompagnato dalle protagoniste Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder, presenterà il film – in anteprima italiana – il 29 marzo a Roma al Cinema Nuovo Sacher. Il film arriverà in sala il 25 aprile distribuito da Bim distribuzione.
Ospite d’onore di questa XIII edizione, un’icona del cinema internazionale: Isabelle Huppert. L’attrice sarà a Roma con due film: “La syndicaliste” di Jean-Paul Salomé e “Mon crime” di François Ozon. L’attrice, al fianco del regista Jean-Paul Salomé e del compositore della colonna sonora Bruno Coulais, presenterà “La syndicaliste”, film selezionato nella sezione Orizzonti di Venezia 79 che trae ispirazione dall’affaire Kearney e racconta la storia vera di Maureen Kearney, una battagliera rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese. Il film sarà in sala in autunno con I Wonder pictures. Il cinema di questa edizione ha vocazione per il viaggio. Che il terreno esplorato sia geopolitico, familiare o esistenziale, poco importa. L’esplorazione non promette scoperte, ma cerca senso e consapevolezza nell’ineffabilità del tempo presente. Alain Guiraudie, il regista più libero e audace del cinema francese sarà al Festival con il suo ultimo lungometraggio “Viens je t’emmène”, presentato in apertura nella sezione Panorama della Berlinale 72 e alla 41° edizione del TFF.
Inoltre, Arnaud Desplechin torna al Rendez-vous per presentare, in anteprima italiana, “Frère et Sur – Fratello e Sorella”, con cui segna un nuovo capitolo dedicato alla riscrittura del suo romanzo intimo, una radiografia luminosa e sottile dei conflitti familiari. Tra i tanti film in programma, arrivano a Roma “Le Lycéen | Winter Boy di Christophe Honoré, “Pacifiction – Tourment sur les îles” di Albert Serra, “Plus que jamais” della regista franco-tedesca Emily Atef. Torna il focus dedicato alla commedia francese, tra i titoli c’è anche “Les Cyclades” di Marc Fitoussi. Inoltre, l’Institut français Centre Saint-Louis ospita lo speciale Rendez-vous destinato ai più piccoli. Una ventata di buonumore concentrata nei due titoli presentati, entrambi in anteprima italiana: “Le Petit Piaf di Gérard Jugnot e “Le Nouveau Jouet” di James Huth.