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Tennis, Berrettini al Quirinale: “Siamo due grandi squadre”

Tennis, Berrettini al Quirinale: “Siamo due grandi squadre”Roma, 29 gen. (askanews) – Matteo Berrettini è intervenuto al Quirinale davanti al ministro dello Sport Andrea Abodi ed al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Per me è un’emozione grandissima. L’anno scorso ero già qui, ma con vesti diverse. Grazie ai miei compagni e alle ragazze ho avuto l’ispirazione per tornare, sognando di riportare qui la Coppa Davis- ha detto -. È difficile parlare, ho sempre amato lo sport, grazie alla mia famiglia e grazie a loro sono uscito da un periodo complicato, fatto di infortuni. Ringrazio loro e tutte le persone che ci hanno aiutato in questi mesi”.


“La Davis e la Billie Jean King Cup – ha aggiunto – sono competizioni lunghe e abbiamo una squadra molto lunga per fortuna, ci sono anche ragazzi e ragazze che non hanno potuto partecipare oggi qui. C’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato molto”, ha scherzato, riferendosi al n. 1 al mondo Jannik Sinner. “Grazie anche a loro ce l’abbiamo fatta. Ringrazio capitan Filippo Volandri per la fiducia, nonostante i risultati non stessero arrivando in alcuni momenti. Anche Tathiana Garbin ci ha dimostrato che lottare fino alla fine vale sempre la pena. Ho vissuto in prima persona le partite delle ragazze a Malaga”.


Dalle ragazze della nazionale di Billie Jean King Cup, ha sottolineato Berrettini, “abbiamo preso molta energia: è questo il segreto di tutte le nazionali forti. Abbiamo preso energia anche da tutti gli italiani, da tutti quelli che hanno iniziato a giocare a tennis, e mi piace pensare che l’abbiano fatto anche grazie a noi L’obiettivo non è semplice da fissare, dopo un’annata così densa di successi. Ma noi ci proveremo, la cosa più importante è portare gioia ed emozione nelle case degli italiani che ci guardano”.

Tennis, Paolini al Quirinale: “Una giornata indimenticabile”

Tennis, Paolini al Quirinale: “Una giornata indimenticabile”Roma, 29 gen. (askanews) – “Un onore e un privilegio”. Così Jasmine Paolini ha raccontato l’emozione dell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso al Quirinale. “Lei, signor Presidente – ha detto rivolta a Mattarella -, ha riunito tutta la famiglia del tennis azzurro e non porremmo esserne più lieti. E’ un grande orgoglio essere qui tutti insieme, l’Italia del tennis femminile e quella maschile. Abbiamo condiviso due traguardi straordinari, la Coppa Davis e la Billie Jean King Cup, ed è stato un momento storico per il tennis italiano e per la storia del nostro paese. Questi successi sono la testimonianza di quel che si può ottenere quando si lavora insieme, con parsimonia e dedizione, determinazione e spirito di squadra.”


Lo sport, ha aggiunto la numero 1 d’Italia nel ranking WTA, finalista l’anno scorso al Roland Garros e Wimbledon, “ci ha insegnato questo: a perseverare quando le cose non vanno come vorremmo, a non arrenderci mai, ad apprezzare ogni singolo traguardo, a circondarsi di persone che come noi hanno lo stesso obiettivo con cui poter condividere il percorso”. Da ogni punto di vista, i trionfi azzurri sono il risultato di un lavoro di squadra. “Abbiamo superato le difficoltà insieme, ognuno di noi ha dato il suo contributo, da noi atlete e atleti, agli allenatori, allo staff medico, alla Federazione e a tutte le persone che ogni giorno fanno questo viaggio con noi. A tutti va la nostra gratitudine. Ma un grande grazie va anche agli italiani che stanno amando il nostro sport come mai prima d’ora. Abbiamo sentito l’Italia cantare l’inno di Mameli con noi prima di ogni partita, sono stati momenti di profonda emozione, indimenticabili. Sappiamo anche come Lei, sig. Presidente, sia un appassionato competente del nostro sport, lo ha già dimostrato più volte nel recente passato. Consapevoli dunque che oggi non è solo un momento di formale riconoscimento, ma un segno di vero affetto”. “Lei sa benissimo come nello sport si vinca e si perda, quindi l’unica promessa che possiamo farle è che ce la metteremo sempre tutta, continuando a lottare e a migliorarci, rappresentando l’Italia con orgoglio e onore. Sig. Presidente grazie dunque per averci accolto oggi, questo è un giorno che porteremo sempre nel cuore”.

Tennis, Binaghi al Quirinale: “Dimostriamo come fare squadra”

Tennis, Binaghi al Quirinale: “Dimostriamo come fare squadra”Roma, 29 gen. (askanews) – “La Coppa Davis e la Billie Jean King Cup hanno un valore maggiore se, come nel nostro caso, sono il frutto di un lavoro di squadra e dell’armonia di un gruppo di amiche e amici che, quando giocano per la nazionale, riescono ad esaltarsi e a onorare al meglio il nostro Paese. I nostri ragazzi e le nostre ragazze trasmettono alle giovani generazioni il valore dell’amicizia, della lealtà e dello sforzo comune. E ci consentono di mostrare al resto del mondo come sappiamo fare squadra noi quando vogliamo raggiungere un grande obiettivo”. Nelle parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi, nel corso dell’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare i trionfi delle due nazionali azzurre e dei tennisti italiani nel 2024, c’è l’orgoglio per un periodo di successi senza precedenti nella storia del tennis italiano.


Lo scorso anno, ha aggiunto Binaghi ricordando la cerimonia del 2024 dopo la vittoria della Coppa Davis e il primo titolo Slam in singolare di Jannik Sinner, “avevamo espresso l’auspicio che questa bellissima cerimonia potesse diventare una consuetudine. Ci tenevamo talmente tanto che probabilmente abbiamo esagerato. Quello che i nostri ragazzi e le nostre hanno ottenuto nel 2024 non ha paragoni nella storia del tennis italiano: hanno fatto diventare la nostra nazione per la prima volta la migliore al mondo”. “Purtroppo – ha aggiunto con ironia -non siamo riusciti a seguire le preziose indicazioni del Ministro Abodi, che ringraziamo per tutto quello che fa per lo sport italiano, che ci ha ricordato più volte come, nella vita e nello sport, bisogna saper vincere senza mai stravincere”.


Le vittorie in Coppa Davis e Billie Jean King Cup del 2024, primo anno in cui le nazionali azzurre hanno trionfato in entrambe le manifestazioni, “valgono ancora di più delle precedenti perché è il tennis in Italia che vale sempre di più di anno in anno, in quanto è sempre più seguito, più popolare e soprattutto molto più praticato” ha messo in evidenza Binaghi. Ma non è finita qui. Il numero 1 del tennis italiano traccia la strada per il futuro attraverso tre direttrici chiare. “Vogliamo far crescere ancora il tennis: pensiamo che questo debba essere il nostro contributo per avere un Paese migliore. Lo faremo con i successi dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, con la loro semplicità e la loro grande capacità di comunicare i propri valori. Lo faremo operando in ogni modo possibile perché in tv, tutti i giorni dell’anno, tutti gli italiani di qualunque età e classe sociale possano emozionarsi con le straordinarie imprese dei nostri ragazzi. Lo faremo anche con un’azione capillare in tutte le scuole dell’obbligo del nostro Paese dove andremo a far conoscere e praticare il tennis a centinaia e centinaia di migliaia di bambini che impareranno le nostre discipline e i valori dello sport”.


Il presidente Binaghi si riserva un ultimo prezioso auspicio. “Il prossimo mese di maggio organizzeremo insieme a Sport e Salute un’edizione straordinaria degli Internazionali BNL d’Italia e il nostro prossimo sogno, Signor Presidente, è che lei possa assistere al nostro fianco alla finale in cui possa essere protagonista almeno uno dei nostri ragazzi”.

Arianna Meloni: avanti sorella mia, sei il nostro orgoglio

Arianna Meloni: avanti sorella mia, sei il nostro orgoglioRoma, 29 gen. (askanews) – “Avanti sorella mia, sei il nostro orgoglio!”. Si chiude così il post su Instagram pubblicato stamattina da Arianna Meloni, accompagnato da una foto che ritrae la premier sfilare col Tricolore.


“Anni di vergogna, derisione, rassegnazione. Poi – scrive la sorella di Giorgia Meloni – l’Italia rialza improvvisamente la testa. Fiera, rispettata, ascoltata, guardata come un modello. Tante cose ancora da risolvere, certo, ma una speranza che improvvisamente divampa. Un orgoglio che torna, impetuoso, e tante, tante persone che si rimettono a remare, tutte nella stessa direzione. Si può fare! Si può ancora stupire e crescere! Si può tornare grandi!”. “Solo che alcuni – dice Arianna Meloni – non lo possono accettare. Perché in un’Italia così non c’è più spazio per la meschinità. E perché, per alcuni, dovessero anche rimanere solo macerie, l’importante è continuare a perpetuare la loro fetta di potere. Ma la storia è fatta di uomini e donne, di piccoli passi e scelte quotidiane. È tempo che le persone perbene di questa martoriata Nazione scelgano da che parte stare”.

Tennis, Mattarella ad atleti: anno di successi spero diventi abitudine

Tennis, Mattarella ad atleti: anno di successi spero diventi abitudineRoma, 29 gen. (askanews) – “Un anno di grandi successi ampiamente celebrati da cittadini con la partecipazione, una stagione straordinaria: la coppa Davis per il secondo anno consecutivo. Ora si attende la terza vittoria anche se non è indispensabile subito”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale le nazionali italiane di tennis femminile e maschile vincitrici della BJK Cup e della Coppa Davis.


“La coppa Davis quest’anno è stata felicemente accompagnata dalla coppa femminile, un successo straordinario – ha aggiunto – io ho seguito tutti e due gli eventi in modo attento e costante” ma ci sono state anche le “Olimpiadi, un grande appuntamento e per noi un altro capitolo di grandi risultati” e il “nuovo anno e iniziato bene con la vittoria di Sinner agli Australian open”. Il capo dello Stato ha rivolto i complimenti “non solo agli atleti ma a tutti coloro che fanno parte di questa rete di collaborazione che è alla base dei successi, ai capitani delle squadre, alla federazione, ai preparatori. Grazie a voi il nostro tennis è al vertice mondiale ma soprattutto avete posto il tennis nel maggiori livello di popolarità e pratica e questo fa bene sperare per le prossime leve. Vorrei diventasse un’abitudine che si ripeta nel tempo, non ogni anno, ma frequentemente”.


Per Mattarella però “l’aspetto più importante non e necessariamente la vittoria ma il modo in cui ci si impegna,lo spirito di squadra, l’armonia e la collaborazione tra gli atleti”.

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravata

Caso pandoro, Chiara Ferragni a giudizio per truffa aggravataMilano, 29 gen. (askanews) – Chiara Ferragni è stata rinviata a giudizio per truffa continuata e aggravata nella sponsorizzazione del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel Natale del 2022 delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e 2022.


La procura di Milano ha infatti emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per l’influencer e per altri 3 protagonisti del caso: Fabio Damato, ex braccio destro dell’influcer, Alessandra Balocco, presidente e ad dell’omonima azienda dolciaria piemontese, e Francesco Cannillo, patron di Dolci Preziosi. I decreti di citazione diretta a giudizio, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sono stati notificati ai legali dei 4 indagati dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Nel mirino dei magistrati milanesi, coordinati dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sono finite le sponsorizzazioni del “Pandoro Balocco Pink Christmas” e delle “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi: due operazioni commerciali “mascherate” da iniziative benefiche, sostiene l’accusa, per un “ingiusto profitto” stimato complessivamente in 2 milioni e 225 mila euro.


E’ nell’avviso di chiusura indagini notificato a ottobre scorso che i pm tirano le somme. Partendo dall’operazione del pandoro Balocco che ha portato nelle casse di due delle società dell’influencer, la TBS Crew s.r.l. e la Fenice s.r.l., un “ingiusto profitto” di 1.075.000 + iva. Secondo l’accusa, sono stati venduti “almeno 362.577 pandori Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni” con un’operazione solo all’apperanza legata a un’iniziativa benefica a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che in realtà aveva già ricevuto dalla Balocco un pagamento una tantum di 50 mila euro, senza “nessuna correlazione” tra “tale pagamento e i profitti derivanti dalla vendita del prodotto pandoro Balocco Pink Christmas”. I pandori furono commercializzati “al costo medio di acquisto pari a circa 9,37 euro per confezione, a fronte di circa 3,68 euro del Pandoro Balocco tradizionale, così rafforzando nel pubblico la convinzione che la differenza di prezzo andasse a beneficio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino”, sottolineano i pm in un passaggio del provvedimento. L’accusa di truffa aggravata ruota attorno alla “pubblicità ingannevole” condotta dall’influencer via social media e web attarverso “informazioni fuorvianti” per il pubblico, come “il pandoro Chiara Ferragni le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’ospedale Regina Margherita di Torino”.


Stesso discorso per l’operazione delle uova di “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi, spacciata come inziativa benefica a favore delI’impresa sociale “I bambini delle fate”. Anche in questo caso è attraverso alcune sue società che l’influencer avrebbe ottenuto un ingiusto profitto: prima di 400.000 euro + iva pagati a Sisterhood s.r.l. e Fenice s.r.l. e poi altri 750.000 + iva versati TBS Crew s.r.l. e Fenice s.r.l. E anche in questo caso, i magistrati puntano il dito sulla “pubblicità ingannevole” realizzata da Chiara Ferragni e sulle “informazioni fuorvianti” fornite dall’influcer, come “usiamo la Pasqua per fare del bene

Il Papa: apprensione per il Congo, cessi presto ogni violenza

Il Papa: apprensione per il Congo, cessi presto ogni violenzaRoma, 29 gen. (askanews) – “Esprimo la mia preoccupazione per l’aggravarsi della situazione securitaria nella Repubblica Democratica del Congo. Esorto tutte le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e della altre zone interessate dalle operazioni militari”. Così Papa Francesco a conclusione dell’udienza generale in Aula Paolo VI in Vaticano.


“Seguo con apprensione anche quanto accade nella capitale, auspicando che cessi quanto prima ogni forma di violenza contro le persone e contro i loro beni. Mentre prego per il pronto ristabilimento della pace e della sicurezza, invito le autorità locali e la comunità internazionale al massimo impegno per risolvere con mezzi pacifici la situazione del conflitto”, ha concluso Bergoglio.

Separazione delle carriere, parte al Senato l’esame della riforma costituzionale della Giustizia

Separazione delle carriere, parte al Senato l’esame della riforma costituzionale della GiustiziaRoma, 29 gen. (askanews) – Parte questa mattina al Senato l’esame della riforma costituzionale della Giustizia per la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e requirente approvata dalla Camera nella prima delle quattro letture richieste. L’iter a palazzo Madama inizia in commissione Affari costituzionale. Il relatore è il presidente FdI della stessa commissione, Alberto Balboni.


Ieri il viceministro della Giustizia, Paolo Sisto, ha ricordato come governo e maggioranza “vanno avanti nei percorsi delle riforme. Domani mattina alle 8,30 (oggi, ndr) la commissione Affari Costituzionali del Senato – dove io rappresenterò il governo – incardinerà per la seconda lettura, la riforma costituzionale della giustizia con la separazione delle carriere. Il percorso delle riforme non si ferma”.

Migliore+Servetto, dua architetti italiani per il Museo di Schengen

Migliore+Servetto, dua architetti italiani per il Museo di SchengenMilano, 29 gen. (askanews) – Identità comune, dialogo, unità. Lo studio Migliore+Servetto ha firmato il progetto del Museo Europeo di Schengen e della rivalorizzazione del Battello Princess Marie Astrid II, ragionando in primo luogo sul concetto di confine. “Il confine – ha detto ad askanews Ico Migliore – molto spesso ha un’accezione negativa, quella di separare. Invece il confine può anche unire delle culture diverse e quindi far conoscere quali sono i valori delle diversità: credo che il Museo di Schengen sia improntato su quello. È un viaggio attraverso i valori del confine, attraverso i valori dell’altro”.


Valori che si traducono nella volontà del museo di essere inclusivo, accessibile e innovativo. “Il Museo di Shenghen – ha aggiunto Mara Servetto – ha la specificità di portare una tematica, non porta una collezione, ha anche degli oggetti, ma di per sé il soggetto dell’esposizione è una tematica quindi è già un museo particolare, è un museo in cui sicuramente la progettazione degli spazi, il design, dell’interfaccia tra questi contenuti il pubblico è determinante per far passare i contenuti stessi. Quindi abbiamo lavorato su una quindicina di installazioni differenti e poi sul nucleo centrale fortemente immersivo, come si direbbe oggi, cioè il Cubo delle bandiere, così lo abbiamo chiamato, lavorando un po’ su tutti i sensi all’interno di quella che è la realtà di un’Europa con i confini liberi”. Il progetto, realizzato con Karmachina, è dinamico, vuole rendere la sensazione di un’idea viva e pulsante, e si apre allo spazio fluviale. “Il museo – ha concluso Migliore – è costituito a due parti, anche questo è interessante che sono quasi su un confine perché la Mosella è un fiume, sul fiume c’è questa costruzione all’interno della quale ci sarà questo museo che sarà un museo dialogante e poi c’è un battello, questo battello che è il battello su cui è stato firmato l’accordo di Schengen. Anche questo modo di dialogare col pubblico sarà diverso perché si potrà ospitare un luogo che sarà sull’acqua che potrà poi eventualmente muoversi, anzi è preciso che che sia itinerante e dialoghi con il punto fermo che è quello di questo museo. Quindi l’idea è un po’ di aprire questi confini e di farli parlare mantenendo l’identità”.


Che è quella comune di un’Europa cha proprio da Schengen ha deciso di pensarsi diversa, unita e libera.

Calcio, Sergio Conceicao: “Derby? Ci pensiamo dopo la Dinamo”

Calcio, Sergio Conceicao: “Derby? Ci pensiamo dopo la Dinamo”Roma, 28 gen. (askanews) – Sergio Conceiçao non fa calcoli, domani la Dinamo Zagabria, poi il derby. “Il primo obiettivo era vincere la Supercoppa italiana – ha detto – e lo abbiamo raggiunto. Adesso abbiamo la possibilità di centrare il secondo ovvero conquistare la qualificazione agli ottavi di Champions. Ecco perché non penso al derby, ma a una gara alla volta. Fare calcoli non va bene e non aiuta”. Ai rossoneri serve una vittoria, ma potrebbe bastare anche un pareggio. “Avrei preferito avere più tempo per lavorare perché nel calcio il lavoro è fondamentale per l’evoluzione che vogliamo noi – continua – Stiamo preparando la squadra per le partite decisive che abbiamo, ma una cosa è farlo al video, un’altra è sul campo. Noi sul campo purtroppo abbiamo avuto 40 minuti oggi”.


Sulla lite con Calabria dice: “Il concerto di Lazza? Cose come queste fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da un’ora e mezzo, due ore al giorno, e poi c’è la vita normale che tutti i calciatori devono fare da professionisti. Non è una chiamata a fare più attenzione per nessuno, non è finito il mondo perché 5-6 calciatori sono andati a un concerto. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Il concerto non è importante per domani: la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”