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Franceschini e iniziativa Cisl sul lavoro agitano il Pd, oltre a centro e referendum

Franceschini e iniziativa Cisl sul lavoro agitano il Pd, oltre a centro e referendumRoma, 24 gen. (askanews) – E’ sempre più vivace il dibattito nel Pd, dopo le riunioni dei moderati e il referendum sul Jobs act è ora sono Dario Franceschini e la proposta Cisl sulla partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese ad animare la discussione tra i democratici. L’ex ministro dei Beni culturali rompe un lungo silenzio su Repubblica con una proposta-shock, una sorta di “marciare divisi per colpire uniti”, mettendo da parte dunque ogni ipotesi di alleanza prima delle elezioni e rimandando a dopo la discussione sulla figura da mandare a palazzo Chigi in caso di vittoria. “Inutile – dice Franceschini – fingere che si possa fare un’operazione come fu quella dell’Ulivo. L’Ulivo non tornerà”. Non manca nemmeno una mano tesa a Fi che “ha in mano il biglietto della lotteria ma non lo sa” e che “con una legge tutta proporzionale sarebbe arbitra dei governi per i prossimi venti anni”.


Uno schema che è l’opposto di quello seguito da Elly Schlein nei primi due anni di segreteria. La leader democratica ha trasformato il motto “testardamente unitari” quasi in un undicesimo comandamento e finora ha lavorato per fare del Pd un partito chiaramente alternativo alla destra. Senza contare che Franceschini, rimandando a dopo il voto il tema della scelta del candidato premier, finisce di fatto per rafforzare l’idea che serva un nome ‘terzo’, qualcuno che non sia il leader di uno dei partiti della possibile maggioranza, perché a quel punto anche una forza del 5%, se decisiva per la formazione del governo, potrebbe pretendere un premier ‘super partes’. Non è forse un caso che nessuno del quartier generale democratico commenti l’idea di Franceschini. Della segreteria solo Debora Serracchiani definisce “interessanti” le parole dell’ex ministro. La responsabile giustizia, peraltro, non è un’esponente della maggioranza Pd e – a microfoni spenti – altri nella segreteria più in linea con la Schlein sono molto più perplessi: “Sembra solo tattica”, è la riflessione di uno di loro. Molti dubbi ci sono anche tra i parlamentari della minoranza: “‘Divisi si vince’ non è un slogan proprio accattivante… E dire ‘del federatore parliamo dopo’ sembra dare per scontato che Elly può fare la segretaria ma non la candidata premier”.


Peraltro, ragiona un altro parlamentare, in questo caso di maggioranza, “la linea di Elly è ‘testardamente unitari’, Franceschini dice il contrario. Ma il Pd è tornato a vincere proprio su questa posizione…”. Senza contare aggiunge ancora il parlamentare “che con lo schema proporzionale di Franceschini il Pd non sta più insieme, basta vedere il dibattito su temi come il Jobs act…”. Dibattito che, peraltro, ha appunto avuto un’evoluzione, allargandosi alla proposta di iniziativa popolare della Cisl. Il Pd ieri ha votato contro in commissione, ora il testo arriva in aula e la discussione si sta scaldando. Arturo Scotto spiega: “Vedremo. Il testo della Cisl lo abbiamo voluto noi come testo base, ma è stato svuotato dalla maggioranza. E’ chiaro che se in aula ci saranno significative aperture valuteremo. Non abbiamo avuto atteggiamento pregiudiziale”.


Ma il no è una delle opzioni, ribadisce, perché “se il tema è il merito e non il titolo è chiaro che quella potrebbe essere la strada”. Idea che non piace affatto alla minoranza, come spiega Anna Maria Furlan: “E’ assolutamente vero – afferma – che l’ottima proposta di legge promossa dalla Cisl è stata parecchio falcidiata dalla maggioranza”, ammette. Ma, aggiunge, l’eventuale no del Pd “non va bene assolutamente”, il partito dovrebbe comunque “appoggiare quello che resta di una legge promossa da un grande sindacato”. Anche perché molti lamentano un’eccessiva sintonia tra Pd e Cgil e mentre per la Furlan “la politica – in modo particolare il Pd – dovrebbe avere rispetto per tutti, capacità di fare sintesi e agevolare il dialogo tra i sindacati. Il nostro ruolo deve essere questo”. Di fatto, dice un altro parlamentare di minoranza, “noi non ci stiamo se pensano di votare no”. La possibile mediazione sarebbe l’astensione, ma è una discussione ancora tutta da fare. Se ne parlerà martedì alla riunione del gruppo Pd della Camera.

Risultati e classifica serie A, Torino in zona tranquilla

Risultati e classifica serie A, Torino in zona tranquillaRoma, 24 gen. (askanews) – Questo il programma e i risultati della ventiduesima giornata di serie A dopo Torino-Cagliari 2-0


22esima giornata Torino-Cagliari 2-0, Sabato 25/01 ore 15.00 Como-Atalanta, ore 18.00 Napoli-Juventus, ore 20.45 Empoli-Bologna, Domenica 26/01 ore 12.30 Milan-Parma, ore 15.00 Udinese-Roma, ore 18.00 Lecce-Inter, ore 20.45 Lazio-Fiorentina, Lunedì 27/01 ore 18.30 Venezia-Hellas Verona, ore 20.45 Genoa-Monza Classifica: Napoli 50, Inter* 47, Atalanta 43, Lazio 39, Juventus 37, Bologna, Fiorentina* 33, Milan* 31, Roma 27, Udinese, Torino 26, Genoa 23, Como 22, Cagliari 21, Empoli, Lecce, Parma 20, Verona 19, Venezia 15, Monza 13. * una partita in meno


23esima giornata Venerdì 31/01/2025 ore 20.45 Parma-Lecce, Sabato 01/02/2025 ore 15.00 Monza-Hellas Verona, Udinese-Venezia, ore 18.00 Atalanta-Torino, ore 20.45 Bologna-Como, Domenica 02/02/2025 ore 12.30 Juventus-Empoli, ore 15.00 Fiorentina-Genoa, ore 18.00 Milan-Inter, ore 20.45 Roma-Napoli, Lunedì 03/02/2025 ore 20.45 Cagliari-Lazio

Giubileo, attiva sala situazione per evento mondo comunicazione

Giubileo, attiva sala situazione per evento mondo comunicazioneMilano, 24 gen. (askanews) – Anche per il Giubileo della comunicazione, primo grande evento dopo l’apertura delle Porte Sante, la Sala Situazione Giubileo resterà attiva per monitorare e coordinare le tre giornate del 24, 25 e 26 gennaio. Questa mattina, la Sala Situazione Giubileo si è infatti riunita per un incontro preparatorio in vista del primo dei 36 grandi eventi dell’Anno giubilare, dedicato al Mondo della Comunicazione.


L’incontro, guidato da Agostino Miozzo – Responsabile del Progetto Accoglienza per l’Anno Santo – , si è svolto alla presenza di dirigenti e funzionari della Prefettura e della Questura di Roma, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dei Vigili del fuoco, della Polizia locale e della Protezione civile di Roma Capitale, di Ares 118, di Roma Servizi per la mobilità e di Atac , al fine di garantire il coordinamento delle attività di controllo dell’evento dedicato alla Comunicazione. Già nella giornata odierna, presso la stazione ferroviaria di Roma Ostiense, è stato attivato un desk informativo curato da un’organizzazione di volontariato di Protezione civile , mentre presso piazza San Giovanni in Laterano, lato Battistero, saranno attivi un posto di accoglienza per il supporto a soggetti fragili o con disabilità, e un punto di accoglienza e informazione per i pellegrini. Il tutto nel contesto di un organico servizio di assistenza ai pellegrini coordinato dalla Sala operativa della Protezione civile capitolina.

Tennis, Sinner: “Ero un po’ teso, poi tutto per il meglio”

Tennis, Sinner: “Ero un po’ teso, poi tutto per il meglio”Roma, 24 gen. (askanews) – “E’ stato un match molto complicato e vincere il primo set è stato cruciale”. Così Jannik sinner nella conferenza stampa post match con Shelton che gli ha permesso di conquistare la seconda finale consecutiva a Melbourne. “Ho cercato di rimanere concentrato e calmo nei momenti più delicati – ha proseguito – specialmente nel game in cui ha servito per il set e nel tie break. Lì ho giocato bene, sono stato solido e questo mi ha dato la fiducia per gli altri due set”. La palla oggi non emetteva il solito suono, e Shelton ha mostrato evidenti passi in avanti in ogni settore del campo. Inoltre, a metà terzo set sono arrivati anche i crampi: “C’era tanta tensione – spiega – , e ho avvertito un po’ di crampi. Non era umido né troppo caldo, era solo tensione e non sono preoccupato per la sfida di domenica”.


Mai dar nulla per scontato, una delle sue parole d’ordine. Per questo parla della finale con cura e rispetto: “Sono felice e orgoglioso di avere un’altra occasione per provare a portare a casa un trofeo di tale prestigio – dice – . La domenica nei tornei è sempre un giorno speciale e non importa quale sia il livello del torneo, quando arrivi alla domenica finale è sempre una bella sensazione. A inizio torneo non sai mai cosa accadrà, e quando arrivi a giocare l’ultimo giorno è sempre piacevole. Spero di riuscire a giocare il mio miglior tennis e spero di riuscire a godermi il momento. Aver già giocato delle finali Slam aiuta, ma questo vale anche per lui”. Lui è Alexander Zverev, alla prima finale della carriera a Melbourne: “Ci saranno pressione e molte aspettative – spiega Jannik – , sarà una giornata speciale, ma alla fine è solo un match di tennis. Spero di fare le cose per bene, altrimenti la finale sarà comunque un buon risultato. Con Sasha sarà una sfida mentale, ci conosciamo bene e sarà difficile per entrambi. Sarà un match anche molto fisico e lui ha dimostrato di poter giocare un ottimo tennis. Non saprei dire chi sarà il favorito, in campo può accadere qualsiasi cosa. Dobbiamo solo aspettare domenica…”.

Musica, Remo Anzovino con “Atelier” festeggia i 20 anni di carriera

Musica, Remo Anzovino con “Atelier” festeggia i 20 anni di carrieraRoma, 24 gen. (askanews) – Remo Anzovino festeggia i venti anni di carriera con “Atelier”, in uscita oggi su etichetta Decca Italy e distribuito da Universal Music Italia. Un nuovo disco in piano solo e un nuovo video “Galilei” – anticipato dai brani Chaplin e Istanbul – che arriva dopo ventuno album e a distanza di due anni da “Don’t Forget to Fly”, il suo ultimo lavoro in studio e il primo piano solo. Una vera e propria festa, che delle celebrazioni importanti ha voluto mostrare lo spirito. È stato infatti registrato con il pubblico – in alcuni casi mantenendone gli applausi – in due esclusive serate a invito. Compongono l’album un inedito e venti brani scelti tra i suoi lavori più rappresentativi e quelli più amati dal pubblico, qui ri-composti dal vivo e dunque rinati in nuove e originali versioni.


Pianista e compositore tra i più eclettici della musica strumentale contemporanea con oltre trenta milioni di streaming sulle principali piattaforme digitali, Remo Anzovino ripercorre in questo disco una carriera che ha saputo fondere musica, arte e cinema e che lo ha portato, nel 2019, alla conquista del Nastro D’Argento – Musica dell’Arte per le sue colonne sonore. Non è un caso allora che anche il luogo della registrazione sia speciale: è l’atelier del pittore e scultore Giorgio Celiberti, una delle personalità più prestigiose dell’arte italiana e internazionale del ‘900 e del nostro secolo. È stato proprio il Maestro a voler ospitare la sua musica nel suo studio, contribuendo così alla creazione di un progetto irripetibile, registrato in un luogo tanto intimo quanto affascinante che ha conquistato di diritto anche il titolo e la copertina dell’album. Anche l’artwork nasce dallo speciale rapporto tra i due artisti: il titolo è scritto a mano da Celiberti e il packaging esclusivo dell’album – in LP e CD – contiene al suo interno una copia di “Emozioni d’amore”, l’opera originale immortalata nella foto di copertina di Paolo Grasso.


In “Atelier” convivono le grandi passioni di Anzovino: il suo trasporto per il cinema e l’arte e il forte amore per la composizione e il pianoforte, che negli ultimi due anni lo ha portato a esibirsi in oltre 60 concerti in piano solo. Nel nuovo disco si ritrovano brani dei primi album (“Dispari” e “Tabù”), i lavori di maggiore complessità (“Igloo” e “Viaggiatore immobile”) fino al suo primo album internazionale “Nocturne” e al più recente “Don’t forget to fly”, per diverse settimane l’album strumentale più venduto in Italia. Accanto a loro, ecco i suoi temi cinematografici più importanti, la musica che ha valorizzato film dedicati ad artisti leggendari quali Monet, Van Gogh, Gauguin, Borromini e Bernini, Frida Khalo, fino alle meraviglie del Museo Egizio di Torino. Apre l’album un inedito assoluto: Chaplin, una pagina composta circa vent’anni fa per la sonorizzazione dal vivo del capolavoro di Charlie Chaplin “Il circo” e oggi pubblicata qui per la prima volta chiudendo un cerchio temporale e artistico. Ventuno tracce che ripercorrono uno spettro molto ampio del suo stile pianistico e dell’unicità compositiva, in grado di fondere elementi musicali che spaziano dalla musica classica al jazz, attraversano il tango e la tradizione musicale latina, passano per le melodie della scuola napoletana e quegli elementi che rendono distintiva la sua scrittura cinematografica.


Il tour di Remo Anzovino (biglietti acquistabili dal 27 gennaio) parte il 14 marzo da Firenze (Sala Vanni) e prosegue il 15 marzo a Torino (Chiesa di Santa Pelagia), il 17 marzo a Milano (Teatro dei Filodrammatici), il 25 marzo a Palermo (Teatro Agricantus), il 27 marzo a Catania (Zo Centro Culture Contemporanee), il 4 aprile a Bologna (Teatro San Leonardo), il 16 aprile a Padova (Sala dei Giganti), il 10 aprile a Napoli (Auditorium Novecento), il 12 aprile a Roma (Spazio Rossellini) e il 3 maggio a Bari (Teatro Forma). Le presentazioni instore iniziano da Udine il 24 e 25 gennaio (Atelier Celiberti) e proseguono il 28 gennaio a Pordenone (Auditorium Concordia, ore 20,30), il 30 gennaio a Verona (Feltrinelli in via Quattro Spade ore 18), il 3 febbraio a Milano (Feltrinelli in P.zza Piemonte ore 18,30) il 4 febbraio a Firenze (Feltrinelli P.zza della Repubblica ore 18), il 5 febbraio a Roma (Feltrinelli Appia ore 18) e il 7 febbraio a Napoli (Feltrinelli Martiri ore 18).

Musica, Muti dirige l’Orchestra Cherubini: 4 concerti a luglio

Musica, Muti dirige l’Orchestra Cherubini: 4 concerti a luglioRoma, 24 gen. (askanews) – Dopo il concerto “Puccini secondo Muti” sul palco del Lucca Summer Festival la scorsa estate, in occasione delle celebrazioni del centenario dalla morte di Giacomo Puccini ci saranno altri quattro concerti speciali sotto la direzione uno dei più grandi Direttori d’Orchestra del mondo: Riccardo Muti.


Il tour partirà venerdì 18 luglio dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi (To), domenica 20 luglio sarà a Villa Manin a Codroipo (Ud), martedì 22 luglio arriverà nuovamente al Lucca Summer Festival e si concluderà giovedì 24 luglio all’Anfiteatro degli Scavi Pompei. Riccardo Muti dirigerà l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini fondata nel 2004 su sua iniziativa e composta da 130 straordinari strumentisti di età compresa tra i 18 e 30 anni. Un’orchestra che sin dalla sua fondazione si è esibita sui palcoscenici più importanti, non ultimo lo scorso 22 dicembre, l’aula del Senato di Palazzo Madama, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Il primo gennaio 2025 Muti ha diretto per la settima volta il concerto di Capodanno al Musikverein di Vienna, un record assoluto. Un ciclo iniziato nel 1994 e che lo ha visto guidare l’Orchestra Filarmonica di Vienna in edizioni indimenticabili, sempre più attese dai milioni di spettatori che seguono l’evento in diretta mondiale. Dal 2010 al 2023 è stato Direttore Musicale della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra e al termine del mandato l’Orchestra lo ha nominato Direttore Musicale Emerito a Vita.


Nel corso della sua straordinaria carriera ha diretto molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischer Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France, alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e significativo e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971. La sua direzione musicale è stata la più lunga nella storia del Teatro alla Scala, le più importanti Università del mondo lo hanno insignito di oltre 20 lauree honoris causa. Le prevendite sono disponibili dal 27 gennaio.

Dardust esce col nuovo brano Pavane Floue, un’ode alla decadenza

Dardust esce col nuovo brano Pavane Floue, un’ode alla decadenzaMilano, 24 gen. (askanews) – Pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati Dardust ha pubblicato l’8 novembre il suo ultimo lavoro discografico, fuori per Artist First e Sony Masterworks, Urban Impressionism, un album al pianoforte in cui esplora nuove combinazioni di suoni e contrasti abbattendo il confine tra le arti e unendo musica, pittura impressionista e architettura brutalista.


Il 24 gennaio esce il nuovo brano Pavane Floue, un’ode alla decadenza e al ricordo di ciò che è finito, o che poteva essere, e che vive nei ricordi. Un inno all’imperfezione in cui la “sfocatura” (floue) non è solo visiva ma emotiva; il brano suona come una danza immaginaria sull’asfalto, che potrebbe essere quello di una periferia dimenticata, o sul pavimento di una sala da ballo ormai vuota. Con il suo quinto album in studio Dardust ha sfidato ancora una volta le convenzioni della musica neoclassica/contemporanea, partendo da nuove fonti d’ispirazione ha armonizzato i contrasti e tradotto in musica le geometrie architettoniche delle periferie urbane e le pennellate dell’impressionismo pittorico.


Il video del brano Pavane Floue, come gli altri già pubblicati, è stato girato a Parigi in luoghi brutalisti, da Les Arènes de Picasso a Viaduc de Montigny, tutti ambienti che traducono in immagini il contrasto e al tempo stesso la fusione tra la geometria dei luoghi e la musica. Urban Impressionism sarà in tour con due speciali eventi live in location non convenzionali che rispecchiano le atmosfere architettoniche e l’animo dell’album: il 12 marzo Pirelli HangarBicocca a Milano, nell’installazione permanente “I Sette Palazzi Celesti”, con le torri in cemento armato e piombo del pittore e scultore dell’artista Anselm Kiefer, e il 14 marzo presso La Nuvola di Roma, l’iconica opera di proprietà di EUR SpA, progettata da Massimiliano Fuksas. Dal 18 marzo il tour attraverserà i palchi di 10 città europee, partendo da Barcellona e proseguendo poi a Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Utrecht, Londra. Il tour è prodotto da Metatron, Vivo concerti, ITB International Talent Booking. I biglietti sono disponibili al seguente link: https://linktr.ee/urbanimpressionism

Cultura, al VIVE al via la quarta edizione di “Al centro di Roma”

Cultura, al VIVE al via la quarta edizione di “Al centro di Roma”Roma, 24 gen. (askanews) – Al via la nuova stagione di “Al Centro di Roma”, la rassegna ideata da Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, con un ricco programma di conferenze rivolto ad un pubblico sempre più ampio e diversificato.


Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna prevede oltre 30 incontri presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia – a partire dal 30 gennaio 2025 – con cadenza settimanale, che coinvolgono protagonisti del mondo della cultura di rilievo internazionale. Arte, architettura, storia, archeologia ed istituti di cultura a Roma, questi i temi al centro della rassegna che, quest’anno, si arricchisce di un nuovo ciclo dedicato alla filosofia, dal titolo “Ragioni e Passioni. Dalla Grecia classica alle neuroscienze”, a cura del Professor Francesco Ferretti. Un’occasione per riflettere sul rapporto fra ragioni e passioni in una chiave di lettura contemporanea volta a una possibile conciliazione. “Fin dalla sua costituzione il VIVE punta a offrire al pubblico una proposta culturale di alto profilo scientifico e, al contempo, dalla forte connotazione divulgativa – ha dichiarato Edith Gabrielli – il grande successo della rassegna ‘Al Centro di Roma’ rappresenta una testimonianza tangibile di questo impegno. Ogni settimana, presso la sede di Palazzo Venezia, illustri studiosi e grandi professionisti raccontano le proprie ricerche e il proprio lavoro attraverso un linguaggio piano e comprensibile. La manifestazione, oggi alla quarta edizione, è diventata così un appuntamento fisso per i residenti e per tutti gli appassionati di storia, arte, architettura, archeologia, filosofia e della cultura in generale”.


A inaugurare l’edizione 2025, il ciclo “Idee e figure. Storie di strategie innovative per l’architettura”, curato dal Professor Orazio Carpenzano. L’incontro, dal titolo “Fare città. L’arte come politica edificante”, previsto per giovedì 30 gennaio alle ore 18 e tenuto da Giorgio de Finis, Direttore artistico del Museo delle Periferie, sarà incentrato sul ruolo dell’arte nella costruzione dello spazio urbano sotto il profilo politico e sociale. A seguire, giovedì 6 febbraio alle ore 18, per il ciclo “Porte aperte. Roma nei secoli, al centro del mondo”, a cura del Professor Francesco Benigno, è previsto l’incontro “La Roma che non vedi. Squarci della Roma medievale tra fortezze, torri e portici”, dedicato alla scoperta e all’interpretazione degli edifici datati fra il XII e il XIV secolo, tenuto dal Professor Sandro Carocci.


Novità, di quest’anno il ciclo “Reintegrazioni. Dai depositi al percorso di visita”, a cura della Direttrice del VIVE Edith Gabrielli: cinque incontri, con relative esposizioni, volti a presentare al pubblico opere del Vittoriano e di Palazzo Venezia custodite nei depositi e tornate ora all’attenzione grazie all’imponente lavoro di catalogazione promosso dal VIVE e coordinato dal Professor Alessandro Tomei, dalla Professoressa Barbara Agosti e dal Professor Valerio Terraroli, rispettivamente per l’arte medievale, moderna e contemporanea. L’iniziativa – che ha previsto la realizzazione di un catalogo online a breve disponibile sul sito del VIVE – è volta alla conoscenza e alla rivalutazione critica delle opere con l’obiettivo di reintegrarle nel percorso di visita aperto al pubblico. Il primo incontro legato al ciclo “Reintegrazioni”, dal titolo “Da Costantinopoli a Roma: la porta bronzea di San Paolo fuori le mura e il frammento nel Museo del Palazzo di Venezia” e tenuto dal Professor Alessandro Tomei, è previsto per giovedì 13 febbraio, alle ore 18, presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia. Al centro il frammento della porta bizantina della basilica di San Paolo fuori le Mura, raffigurante una scena della Pentecoste, che, in linea con l’anno giubilare 2025, sarà visibile per l’occasione presso la sala Altoviti di Palazzo Venezia. Le conferenze sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Pizzaballa: venite in Terra Santa, è sicura e abbiamo bisogno di voi

Pizzaballa: venite in Terra Santa, è sicura e abbiamo bisogno di voiMilano, 24 gen. (askanews) – “Siamo, sembra, all’inizio di un nuovo periodo. È iniziata la tregua, c’è il cessate il fuoco e siamo molto grati di questo. È l’occasione per ringraziare tutta la Chiesa universale che in questo anno ci è stato molto vicina e ci ha aiutato e sostenuta molto con la preghiera, anche con il sostegno concreto. Ora è tempo anche di continuare ad aiutare e sostenere questa Chiesa, riprendendo il santo viaggio, ritornare a Gerusalemme, ritornare in Terra Santa e visitare i luoghi, riportare in vita l’altro polmone di questa Chiesa che è il pellegrinaggio e la presenza dei pellegrini. Il pellegrinaggio assolutamente è sicuro. Non c’è pericolo. Ed è tempo ora anche di, dunque, di alzare lo sguardo e ritornare a Gerusalemme per riportare anche la gioia a tante famiglie cristiane che attendono con ansia il ritorno dei pellegrini. Quindi il mio invito, insieme al Padre Custode, è quello di cominciare in questo anno del Giubileo dedicato alla speranza di ritornare alle sorgenti della speranza che è l’incontro con Cristo risorto e riportare anche la speranza in tante famiglie cristiane. Tornate, vi attendiamo con gioia e con ansia”. E’ l’appello lanciato dal Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, attraverso il CMC, organo di comunicazione della Custodia di Terra Santa.


“L’invito è ad essere pellegrini di speranza e a venire in Terrasanta come pellegrini, per ritornare alle radici della nostra fede, da un lato, ma anche per esprimere in modo molto concreto, anche attraverso il pellegrinaggio, la vicinanza alla piccola comunità cristiana di Terra Santa” ha aggiunto il Custode di Terra Santa, Francesco Patton, spiegando che “quando voi venite in pellegrinaggio, fate sentire alla nostra comunità cristiana che fa parte di una famiglia che è universale e cattolica, è la famiglia dei cristiani, della Chiesa, che vive in tutto il mondo”. “E poi c’è anche una dimensione molto concreta di solidarietà: quando voi venite in Terrasanta come pellegrini, al tempo stesso, date anche per la possibilità alla nostra gente di vivere dignitosamente del proprio lavoro” ha proseguito Patton, ribadendo che “il pellegrinaggio è sicuro, e continuiamo a pregare che la tregua si stabilizzi e che dalla tregua si arrivi anche a un vero e proprio percorso e processo di pace. Venite, vi aspettiamo e abbiamo bisogno di voi”.


(Foto: Christian Media Center)

Rai Libri presenta “Giubilei”, a cura di Francesco Giorgino

Rai Libri presenta “Giubilei”, a cura di Francesco GiorginoRoma, 24 gen. (askanews) – Rai Libri presenta “Giubilei” a cura di Francesco Giorgino, in collaborazione con il programma XXI Secolo e Rai Ufficio Studi, in vendita in formato e-book dal 24 gennaio e in cartaceo, nelle librerie e negli store digitali, dal 12 febbraio.


Che significato ha il Giubileo per credenti e non? Qual è la relazione esistente tra gli Anni Santi e i contesti sociali, politici, economici, culturali dal Medioevo al Terzo millennio? Quali media hanno raccontato nei decenni questi grandi eventi di fede e di popolo? Quale rapporto ha sviluppato la Chiesa con la Comunicazione? A queste e ad altre domande risponde il volume, nato da una collaborazione tra il programma di Rai 1 “XXI Secolo” e la Direzione di Rai Ufficio Studi. Un’analisi sistematica che, con semplicità e in modo coinvolgente, conduce il lettore per mano dal primo Giubileo della storia nel 1300 per iniziativa di Bonifacio VIII a quello del 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare alla speranza che non delude mai.


Se la ricostruzione storica permette di inqua­drare cronologicamente i Giubilei e ne esamina i cambiamenti nei passaggi dal Medio­evo all’Umanesimo e al Rinascimento, dall’Illumi­nismo alla rivoluzione industriale e a quella fran­cese, dalla Prima alla Seconda guerra mondiale, dal secondo Novecento all’inizio del Terzo millennio, l’analisi mediatica e socioculturale consente di ragionare intorno ai significati dei diversi Anni Santi. Il volume è arricchito dal contributo di Eraldo Affinati, Pupi Avati, Ettore Bernabei, Edith Bruck, Franco Cardini, Liliana Cavani, Rino Fisichella, Bruno Forte, Roberto Gualtieri, Andrea Monda, Mario Morcellini, Francesco Rutelli, Dario Edoardo Viganò, che rispondono agli stimoli di riflessione forniti dal curatore e dai suoi coautori.


Francesco Giorgino è il conduttore e il capo autore del programma “XXI Secolo” in onda il lunedì in seconda serata su Rai 1. Direttore di Rai Ufficio Studi, è professore di Comunicazione e Marketing alla LUISS, dove insegna Content Marketing, Marketing politico e Newsmaking e dove dirige il Master di secondo livello in Comunicazione e Marketing politico e istituzionale. Tra le sue ultime pubblicazioni BrandTelling, Manuale di Comunicazione e Marketing e Sociologia dei Giornalismi.