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Il ministro della Giustizia Nordio: sì alla conciliazione con i magistrati, ma bisogna essere in due

Il ministro della Giustizia Nordio: sì alla conciliazione con i magistrati, ma bisogna essere in dueRoma, 26 ott. (askanews) – “Sono ben contento di accogliere la proposta del presidente Anm: la modifica che Santalucia ha espresso nella sua opinione è un segno di sensibilità, che magari all’inizio non era apparsa tale. Riceveremo tra poco l’Anm, sono stato invitato al congresso di Magistratura Democratica e intendo andarci: sono il primo a auspicare una conciliazione, una serenità di rapporti come quella che è sempre stata auspicata da Mattarella. Ma bisogna essere in due per avere una situazione di armonia”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo a CasaCorriere Festival 2024 del Corriere della Sera.


“Io so che alcuni politici hanno usato parole forti nei confronti di magistrati, ma alcuni magistrati hanno usato parole violentisse nei confronti di politici. Vorrei che si arrivasse a che i magistrati non criticassero le leggi, se non sotto il profilo squisitamente tecnico”, ha concluso.

Thiago Motta: “Napoli e Inter favorite per lo scudetto”

Thiago Motta: “Napoli e Inter favorite per lo scudetto”Roma, 26 ott. (askanews) – Vigilia di Inter-Juve, vigilia di derby d’Italia in programma domani alle ore 18 a San Siro, match clou della nona giornata di campionato. “La Juventus deve giocare la sua partita come ha sempre fatto – le parole di Thiago Motta in conferenza stampa – La partita ha una sua storia come sempre. Noi dobbiamo portare la partita dalla nostra parte. Inter e Napoli sono le favorite per questo campionato. Noi dobbiamo essere concreti e alzare le probabilità di portare dalla nostra parte la partita”. “La partita la vivo molto bene, perchè la vivo come la prossima partita. Come sempre andiamo al campo al 200%. Non c’è una partita in cui noi non andiamo in campo in questo modo. Si può vincere e si può perdere, ma cercando di ottenere il risultato migliore. Lavorando con impegno per arrivare a queste partite facendo bene il nostro lavoro”. Si è ristretto il gap dall’Inter: “Non lo penso io. Sono i fatti che lo dicono. È oggettivo che le favorite del campionato sono Napoli e Inter. Domani dobbiamo affrontare l’Inter con concentrazione e coraggio”. Dove ha lavorato post Stoccarda: “Non c’è da lavorare sulla testa, stanno bene. Giustamente in una squadra storica come la nostra le esigenze sono altissime, è la prima sconfitta ed è arrivata in questa stagione. Quando si vince, si fa lo stesso. Si passa lo stesso. Non c’è tempo di festeggiare, di fare che cosa sulla vittoria. Si lascia il passato, Stoccarda è nel passato, e poi andiamo a giocare con l’Inter. Grande ambiente di calcio da vivere, siamo lì domani per fare la nostra prestazione. Lo Stoccarda rimane nel passato. Siamo convinti del nostro gioco, della nostra idea. Prossima partita: l’Inter. Grande gara, da giocare, da vivere, come sempre al massimo”.

Il comico-musicista Carlo Amleto torna col singolo Trittaralla

Il comico-musicista Carlo Amleto torna col singolo TrittarallaMilano, 26 ott. (askanews) – A pochi giorni dalla partenza della sua tournée teatrale, Carlo Amleto torna con una nuovo singolo, Trittaralla, per VIVI e distribuito da ADA.


Trittaralla è un vocabolo inventato, un suono privo di significato concreto, che danza nell’aria come un’idea libera. Rappresenta l’assurdo e l’irrazionale, lontano da ogni logica, riflettendo la bellezza del puro suono. Uno strano scioglilingua per sciogliere ogni tensione, ogni blocco, per ballare senza pensare a nulla. Questo nuovo singolo sarà accompagnato da un video, prodotto da VIVI di Verdiana Vitti, che interpreta perfettamente lo spirito di Trittaralla, con la regia del giovane regista Matteo Maggi e la coreografia di Matteo Capizzi della Danzart Academy.


In questo anno Carlo Amleto, comico della spensieratezza e del vivere “con musica” la quotidianità, si è confermato uno dei fenomeni comici ma anche musicali più interessanti e acclamati, sia per le numerose partecipazioni a programmi televisivi come Lol Talent, Splendida Cornice, Comedy Match, Stasera tutto è possibile, sia per la sua grande creatività e virtuosismo “pop” sui social, che gli hanno fatto guadagnare in pochissimo tempo quasi 250k follower per video come Il Dottor Amleto o i “concerti al campanello”, che sono diventati virali e in cui musica e comicità sono una cosa sola. Altra importante novità di questa stagione è che Carlo sarà anche uno degli ospiti fissi di Radio 2 Social Club, ma non esperienza estiva alla conduzione del suo primo programma radio Afa Azzurra Afa Chiara, torna ogni domenica con un nuovo programma sempre su Radio2 con Giulia Vecchio, Il gelo è sempre più blu. Trittaralla è anche il brano che chiude lo spettacolo di Carlo, Scherzo N°1 Opera Prima, la cui tournée è partita sabato 12 ottobre da Torino e che toccherà la maggior parte delle città italiane.

Approvato dal Campidoglio il Regolamento sui Poli Civici integrati

Approvato dal Campidoglio il Regolamento sui Poli Civici integratiRoma, 26 ott. (askanews) – Il Campidoglio ha approvato il Regolamento sui Poli Civici integrati di mutualismo sociale


In una nota il coordinamento dei Poli Civici scrive: siamo felicissimi per l’approvazione arrivata oggi dal Consiglio Comunale del “Regolamento comunale sui Poli civici integrati di mutualismo sociale” . Un riconoscimento fondamentale per tutte le realtà territoriali che da anni operano nel Municipi di Roma costruendo sistemi di mutualismo e favorendo un intenso lavoro di welfare di comunità che fa leva sulle azioni concrete portate avanti da associazioni , movimenti sociali , comitati e realtà del terzo settore . Il quadro normativo approvato oggi, rappresenta la legittimazione del lavoro dal basso che è portato avanti con fatica dal tessuto civico e sociale di questa città . La cornice amministrativa darà concreto sostegno alle azioni avviate in questi anni, intervenendo sulle marginalità presenti sui nostri territori, attraverso la gestione di sportelli sociali di prossimità , organizzazione di iniziative di animazione culturale, politica e sociale , creazione di presidi di economia sociale di prossimità fino alla costruzione di tavoli di partecipazione e confronto sulle criticità e sui punti di forza dei quartieri e dei rioni della capitale.


Un ringraziamento va alle forze politiche di maggioranza che, in maniera compatta, hanno lavorato alla scrittura, al miglioramento e all’approvazione oggi della Delibera. Chiediamo che ora sia messa a terra e abbia un’effettiva efficacia a partire dal prossimo Bilancio di Roma Capitale dove si dovranno prevedere delle risorse con la previsione di un capitolo di spesa dedicato al rafforzamento e alla creazione dei poli civici . Finalmente viene riconosciuto il valore sociale della cittadinanza attiva nella costruzione di una comunità e di una città migliore, fatta di relazioni di solidarietà e costruzione di legami sociali. Noi ci siamo!


Aderiscono al Coordinamento Poli civici integrati di mutualismo sociale e reti territoriali – Polo civico Esquilino POLEIS – Mun I – Polo civico Quarticciolo – Mun V – Polo civico Torre Maura – Mun VI – Cinecittà Bene Comune – Mun VII – Polo Civico “Fermenti” – Mun VIII – Polo Civico “Reattiva” – Mun IX – Polo Civico “Ritagli” – Mun XIII + XV – Comitato i Portici di Monte Cervialto – Mun III – Polo Civico San Basilio – Mun IV – Polo civico Casale Caletto – Mun V – Polo Civico Municipio XII – Polo civico e culturale Allarga.menti

Liguria al voto: è sfida tra sindaco Bucci ed ex ministro Orlando

Liguria al voto: è sfida tra sindaco Bucci ed ex ministro OrlandoGenova, 26 ott. (askanews) – In Liguria sono 1.341.799 i cittadini chiamati ad eleggere domani e dopodomani il nuovo presidente della Regione e i trenta membri dell’assemblea legislativa, dopo le dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari per quasi tre mesi con l’accusa di corruzione e finanziamento illecito, che hanno portato alla convocazione di elezioni anticipate. Si tratta del primo di tre test locali che potrebbero avere anche ripercussioni nazionali. Dopo la Liguria, infatti, il 17 e il 18 novembre sarà la volta di Emilia Romagna e Umbria.


A contendersi la presidenza della Regione Liguria saranno nove candidati, ma si annuncia un testa a testa tra il sindaco di Genova ed ex commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, Marco Bucci, appoggiato da un’ampia coalizione di centrodestra composta da Fratelli D’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Alternativa Popolare e dalle liste civiche Orgoglio Liguria e Vince Liguria, e l’ex ministro dem all’Ambiente, alla Giustizia e al Lavoro, Andrea Orlando, sostenuto da Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Azione, Psi e dalle liste civiche Andrea Orlando Presidente e Liguri a testa alta. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi, dove non sono mancati attacchi personali e momenti di tensione tra il candidato del centrodestra, che, dopo aver detto no più volte all’ipotesi di una sua candidatura, è stato convinto a scendere in campo dalla premier Meloni nonostante la malattia contro cui sta lottando e i tre anni di mandato da sindaco ancora da onorare, e quello del centrosinistra, che in caso di sconfitta rischia di mettere a repentaglio non solo il suo futuro politico ma anche quello della coalizione progressista, che sogna di riconquistare la Liguria dopo quasi 10 anni.


In una sfida che si annuncia quanto mai aperta, con il sindaco di Genova partito in svantaggio nei sondaggi, ma che ha poi velocemente recuperato il terreno perso, per il centrosinistra potrebbe pesare negativamente la rottura con Italia Viva. Un no all’alleanza arrivato dopo settimane di tensioni e polemiche con il M5s e Avs, in particolare sul sostegno del partito di Matteo Renzi alla giunta di centrodestra del Comune di Genova guidata dalla stesso Bucci, che hanno spinto Giuseppe Conte a decretare la fine del “campo largo”. Per il centrodestra potrebbe invece incidere sul voto il terremoto giudiziario che ha portato alla fine anticipata della legislatura precedente ed il patteggiamento a sorpresa di Toti, che ha spiazzato anche i leader nazionali della coalizione. Uno degli effetti potrebbe essere la crescita dell’astensionismo, come evidenziato dai sondaggi delle settimane scorse secondo i quali quasi la metà degli elettori potrebbe non recarsi alle urne.


L’eventuale vittoria di Bucci, simbolo insieme allo stesso Toti del cosiddetto “Modello Liguria” con la ricostruzione in tempi record del Ponte Morandi dopo il tragedia del 14 agosto 2018, porterebbe anche il Comune di Genova ad elezioni anticipate, con la probabile candidatura da parte del centrodestra dell’attuale vicesindaco Pietro Piciocchi, il cui nome era stato ventilato anche come possibile candidato alla presidenza della Regione Liguria. Un successo di Orlando, che ha puntato la sua campagna proprio sulla discontinuità rispetto alle politiche della giunta Toti, costringendo anche Bucci a prendere le distanze da alcune scelte della passata amministrazione come il sì al trasferimento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo dello coste savonesi, sancirebbe invece la fine di quel modello esaltato da tutti i leader del centrodestra e rilancerebbe la coalizione progressista anche in ottica nazionale.

Il Governo serra i ranghi, Meloni: avanti su riforme premierato, autonomia e giustizia

Il Governo serra i ranghi, Meloni: avanti su riforme premierato, autonomia e giustiziaGenova, 25 ott. (askanews) – “Uniti”, “coesi”, “non sfilacciamoci”, e avanti sulle tre riforme care ai tre partiti della maggioranza: premierato, autonomia differenziata, giustizia. La chiusura della campagna elettorale a Genova serve al centrodestra per mostrarsi compatto, con i leader che si alternano sul palco assicurando l’unità della coalizione.


Antonio Tajani invita le opposizioni a “non illudersi” perchè “non andiamo in frantumi alla prima difficoltà”. Matteo Salvini rilancia garantendo che “se non ci sfilacciamo governeremo per i prossimi 30 anni”. E poi Giorgia Meloni traduce in provvedimenti concreti le parole unitarie: “Andremo avanti con le riforme: giustizia, premierato, autonomia. Andremo avanti perché sono riforme fatte bene”, tornando a ribadire – e non lo si sentiva da un po’ – che i provvedimenti bandiera dei tre partiti principali proseguiranno tutti il loro iter. “Dicono che con il premierato vogliamo mettere il potere nelle mani di una persona sola ma noi non tocchiamo i poteri del premier. Vogliamo solo restituire ai cittadini il potere che gli è stato tolto”, ha aggiunto Meloni. “Dicono che con l’autonomia vogliamo spaccare il Nord dal Sud. Erano uniti? Bella notizia. A me pare fossero già divisi parecchio”. Quanto alla giustizia, la premier riprende le parole della mail del magistrato Paternello: “Non agisco per interesse personale, agisco per convinzione, so di essere un problema per questo, per alcuni ma non per la stragrande maggioranza di magistrati che vogliono solo poter fare bene il loro lavoro e non ne possono più delle correnti politicizzate della magistraura”.


Insomma, avanti con le riforme e avanti con un altro dei provvedimenti simbolo del governo, il protocollo con l’Albania sulla gestione dei migranti: “Stanno mettendo in campo tutti gli strumenti, lo avevo messo in conto, ma supereremo tutti quegli ostacoli e quel protocollo funzionerà. Sono pronta a lavorarci giorno e notte. Supereremo ogni interpretazione forzata, ogni sentenza irragionevole, ogni attacco politico, ogni tentativo della sinistra di chiedere il sostegno esterno”, con la “vergognosa” richiesta di procedura di infrazione alla Ue “per punire gli italiani di non averli votati”. Infine, la rivendicazione dei risultati al governo, compresi i fondi alla sanità: “È un mistero come la sinistra possa dire che tagliamo i fondi”, dice utilizzando i dati in termini assoluti e non in percentuale del Pil, “regaleremo alla sinistra una calcolatrice”. E la convinzione di aver “smentito i pronostici apocalittici della sinistra: dicevano che saremmo durati massimo sei mesi, sarebbe arrivata la tempesta finanziaria, l’Italia sarebbe andata in default, nessuno vorrà stringere la mano alla Meloni a livello internazionale. Poi si sono svegliati tutti sudati”.

Balneari vedono Meloni: ci ha chiesto fiducia ma servono risultati, congeli le gare già avviate

Balneari vedono Meloni: ci ha chiesto fiducia ma servono risultati, congeli le gare già avviateGenova, 25 ott. (askanews) – “Giorgia Meloni ci ha chiesto ancora fiducia, ma ora servono risultati concreti. Noi la fiducia gliel’abbiamo data in cabina elettorale: ora abbiamo bisogno di un risultato tangibile. Abbiamo chiesto un provvedimento che congeli le gare partite prima del decreto legge…”. I rappresentanti dei balneari raccontano così i dieci minuti di colloquio avuti con la presidente del Consiglio al termine del comizio di chiusura della campagna elettorale di Marco Bucci a Genova. A parlare è Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, organizzazione aderente a Confindustria Turismo, che insieme a Bettina Bolla di Base Balneare ha incontrato Meloni dopo l’interruzione del comizio. E il clima è di grande “delusione”, unita alla consapevolezza che “non possiamo che sperare nel governo”. Ma il decreto legge non sarà cambiato, e ora si può solo “rimediare ai danni”, come dice il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ai balneari venuti a Genova: “Un anno fa le associazioni hanno scelto di rischiare, noi abbiamo accettato il rischio e adesso che non è andata benissimo cerchiamo di rimediare ai danni”.


Licordari racconta ancora: “Il presidente del Consiglio conosce bene la questione anche nei dettagli. Ci ha spiegato il percorso nei confronti della Commissione europea e come intende proseguire in futuro. Ha espresso la vicinanza sua e del governo alle nostre imprese, accettando di riceverci a Palazzo Chigi per poter sviluppare una strategia anche futura, nonostante il decreto legge non ci soddisfi in nessuna maniera, per poter mettere in campo misure che possano dare maggiori garanzie alle imprese balneari”. “La presidente del Consiglio ci ha chiesto fiducia, ci ha espresso le grandi difficoltà in cui si è mossa su questo dossier”. E ha chiarito che di cambiare il decreto legge non se ne parla: “Ci ha detto che se il decreto viene modificato ci sarebbero dei problemi con la Commissione europea. L’abrogazione del tavolo tecnico per la mappatura per noi è stato un errore ma ci ha detto che non c’era altra possibilità. Ci ha chiesto di avere fiducia: Meloni parlava di esproprio, ma in realtà questa è una confisca”, perchè “non si riconosce neanche un indennizzo” in caso di perdita della concessione.


Ma ormai i margini sembrano ridotti, spiega ancora Donzelli confrontandosi con i balneari: “Un anno fa avremmo avuto una legge molto meglio di quella di Draghi, oggi si rischia di no perchè abbiamo scelto tutti insieme di rischiare. Noi abbiamo rischiato perchè ce l’avete chiesto voi. Oggi proviamo ad aggiustare il tiro nelle condizioni che si può fare dopo quello che è successo”.

Esce il nuovo disco di Teho Teardo e Blixa Bargeld. E parte il tour

Esce il nuovo disco di Teho Teardo e Blixa Bargeld. E parte il tourRoma, 25 ott. (askanews) – É uscito il 25 ottobre su cd, vinile e digitale “Christian & Mauro”, il nuovo album di Teho Teardo e Blixa Bargeld. Annunciato anche un tour a novembre e dicembre di diciassette date in Europa.


Prima data il 19 novembre a Roma, poi il 20 a Perugia, il 21 a Livorno al Premio Ciampi, il 22 a Rimini, il 23 a Treviso e il 24 a Ranica (BG). Dopo le prima date in Italia, il tour prosegue in Romania, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca. Al Teatro Goldoni di Livorno, il 21 novembre, in occasione del Premio Ciampi, suoneranno alcuni brani del loro ultimo album e ritireranno il Premio speciale.


Teho e Blixa ritornano con il loro terzo album, quasi otto anni dopo Nerissimo, ma il tempo si dilata ed espande come una fisarmonica. Nel conto ci sono anche i due anni di pandemia che sono stati sottratti alle nostre esistenze. Il nuovo disco si intitola Christian & Mauro e nonostante l’utilizzo dei loro nomi di battesimo suggerisca uno sguardo più intimo e personale, l’album contiene riflessioni che dall’universo ritornano alle vicissitudini umane: dal viaggio nel passato con la secentesca passacaglia “Bisogna Morire”, una danza della morte che ha attraversato i secoli, risalendo il tempo per esser reinventata in una prospettiva contemporanea in cui elenchi di nuove professioni digitali trovano la rima con parole di secoli fa.


In questo tragitto emerge dalla passacaglia anche un frammento di un’altra canzone che, come una cellula, ha attraversato la membrana per arrivare fino a noi. Le radici musicali del duo appartengono anche al futuro e le riflessioni di un libro del fisico Carlo Rovelli entrano nel disco finendo per suggerire nuovi modi di guardare all’universo.


Non è sempre possibile scoprire nuovi territori senza perdere di vista la costa ed è così che in queste dieci nuove canzoni Teho e Blixa si concedono diverse varianti al percorso suonando una larga selezione di strumenti, utilizzando una tastiera mitologica i cui tasti possono digitare cifre, lettere, suoni e rumori. L’utilizzo trasversale dei suoni consente ulteriori possibilità di scandagliare la musica nel futuro dove, nonostante tutto, è pericoloso sporgersi. L’album è stato prodotto da Teho Teardo, Blixa Bargeld e Boris Wilsdorf al Basement Recordings di Roma e andereBaustelle a Berlino. Questa musica ricongiunge nuovamente il cielo tra Roma e Berlino e il tour che seguirà l’uscita di questa nuova raccolta di canzoni inizierà il 19 novembre proprio da Roma per proseguire in tutta Europa. Sul palco con Teho e Blixa ci saranno Laura Bisceglia al violoncello, Gabriele Coen al clarinetto basso e un quartetto d’archi.

Fmi, tra Giorgetti e Fmi chiarimento positivo dopo dialettica su conti pubblici

Fmi, tra Giorgetti e Fmi chiarimento positivo dopo dialettica su conti pubbliciWashington, 25 ott. (askanews) – E’ rapidamente rientrata la divergenza tra Governo italiano e Fondo Monetario Internazionale dopo che. Giovedì a Washington, durante la presentazione del report sull’Europa, il vicedirettore del dipartimento europeo Fmi Helge Berger, dopo una specifica domanda di una giornalista, aveva invitato il governo Italiano, come gli altri Paesi ad alto debito dell’area, a essere più “ambizioso” negli obiettivi di riduzione del deficit e del debito pubblico. Un’osservazione che non era passata inosservata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che poche ore dopo, alla richiesta di un’opinione sull’episodio, aveva scelto la via dell’ironia rispondendo ai giornalisti: “Quando rinasco facciol’economista del Fondo monetario internazionale”.


Ma, al di là della battuta, l’azione degli emissari di via XX settembre al Fondo è andata evidentemente oltre per ottenere un chiarimento al massimo livello. Che è arrivato in tempi molto rapidi, dopo poche ore. “Abbiamo visto sui giornali – spiega una fonte vicina al ministro dell’Economia – dei report su di un giudizio negativo del Fmi sull’Italia che non è stato oggettivamente apprezzato rispetto alle condizioni italiane per lo sforzo che il Paese sta facendo. E per il fatto che l’Italia ha presentato il budget e il piano strutturale di bilancio in tempo, con un progetto serio, approvato e che ha avuto giudizi stabili da parte delle maggiori agenzie di rating con un upgrade di Fitch”.


Nella giornata di venerdì – spiega ancora la fonte -c’è stato così un chiarimento con la direttrice del Fmi Kristalina Giorgieva in un breve incontro nel quale sono state chiarite le posizioni e c’è stato un apprezzamento per l’azione dell’Italia sul piano economico, per il rilancio e il risanamento dei conti pubblici”. Un riconoscimento che poi ha trovato forma in un tweet dell’account ufficiale del ministero dell’Economia dai contenuti analoghi. Equivoco risolto, dunque mentre il ministro Giorgetti continua i suoi contatti paralleli con soggetti cruciali per certificare la credibilità dello sforzo italiano di risanamento dei conti pubblici proprio mentre la manovra di bilancio sta approdando in Parlamento. Questa mattina il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha incontrato rappresentanti delle tre maggiori agenzie internazionali di rating: Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. E la lista degli incontri, probabilmente, non è ancora finita.

BasicNet cede a Permira il 40% di K-Way, valutata 505 milioni

BasicNet cede a Permira il 40% di K-Way, valutata 505 milioniMilano, 25 ott. (askanews) – BasicNet ha ceduto a Permira il 40% di K-Way con una valutazione della quota di 505 milioni di euro. Lo si apprende da una nota di BasicNet.


BasicNet e il fondo Permira “hanno siglato oggi un accordo concernente l’ingresso di Permira nel capitale di K-Way attualmente interamente partecipata da BasicNet – si legge nella nota – L’operazione prevede che BasicNet mantenga una partecipazione di circa il 60% in K-Way e Permira, tramite il suo fondo Permira growth opportunities II, ne acquisisca circa il 40%”. “Nell’ambito dell’operazione – prosegue il comuncato – K-Way viene valutata ad un enterprise value, inclusivo dell’Ifrse 16, pari a 505 milioni di euro”. K-Way, nato a Parigi nel 1965, nel 2023 ha conseguito un fatturato consolidato di 147,7 milioni di euro e un Ebitda di 44,7 milioni di euro. Nell’ultimo decennio BasicNet ha sviluppato il marchio K-Way attraverso un’ampia rete di negozi, contribuendo all’affermazione del marchio come antipioggia per eccellenza, celebre per la sua zip colorata e il logo ispirato alla bandiera francese.


Fermi gli aggiustamenti standard sulla base del calcolo finale della posizione finanziaria netta e del capitale circolante netto al closing, il corrispettivo incassato alla data di perfezionamento dell’operazione sarà compreso approssimativamente tra 180 e 190 milioni di euro. Nell’ambito dell’operazione BasicNet garantirà al Gruppo K-Way un vendor loan di 65 milioni. “Considero questo momento importante come solo altri due lo sono stati prima nella storia della BasicNet: l’acquisizione del Maglificio Calzificio Torinese nel 1994 e la quotazione in Borsa nel 1999 – ha detto Marco Boglione, presidente e fondatore di BasicNet ha dichiarato – Abbiamo fortemente voluto questa operazione strategica e diamo il benvenuto a Permira, uno degli investitori più prestigiosi e specializzati al mondo nel nostro settore”. “K-Way è un brand che ammiriamo molto, e siamo entusiasti delle prospettive future dell’azienda e della possibilità di collaborare con BasicNet e con la famiglia Boglione” ha aggiunto Francesco Pascalizi, partner e amministratore delegato di Permira Italia.


BasicNet nell’operazione è stata assistita da Mediobanca come advisor finanziario esclusivo, Pavesio e Associati with Negri-Clementi come studio legale e STS Deloitte per gli aspetti fiscali. (foto tratta dal sito ufficiale K-way)