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Gaza, Palazzo Chigi: bene accordo per cessate fuoco e rilascio ostaggi

Gaza, Palazzo Chigi: bene accordo per cessate fuoco e rilascio ostaggiRoma, 15 gen. (askanews) – “L’Italia accoglie con grande favore l’annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano, anche in qualità di Presidenza del G7, ha sempre sostenuto con convinzione”. E’ quanto afferma Palazzo Chjigi in una nota.


“L’Italia – prosegue il comunicato – ha seguito da vicino sin dall’inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie. Il cessate il fuoco fornisce un’importante opportunità per aumentare in maniera consistente l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L’Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’ incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute”. “L’Italia – sottolinea Palazzo Chigi – è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell’ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all’interno di confini mutualmente riconosciuti”, conclude la nota.

Gaza, Palazzo Chigi: bene accordo per cessate fuoco e rilascio ostaggi

Gaza, Palazzo Chigi: bene accordo per cessate fuoco e rilascio ostaggiRoma, 15 gen. (askanews) – “L’Italia accoglie con grande favore l’annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano, anche in qualità di Presidenza del G7, ha sempre sostenuto con convinzione”. E’ quanto afferma Palazzo Chjigi in una nota.


“L’Italia – prosegue il comunicato – ha seguito da vicino sin dall’inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie. Il cessate il fuoco fornisce un’importante opportunità per aumentare in maniera consistente l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L’Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’ incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute”. “L’Italia – sottolinea Palazzo Chigi – è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell’ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all’interno di confini mutualmente riconosciuti”, conclude la nota.

Salvini riunisce Consiglio Federale, prova a gestire il caso Zaia

Salvini riunisce Consiglio Federale, prova a gestire il caso ZaiaMilano, 15 gen. (askanews) – Attaccato dalle opposizioni per il caos dei treni, incalzato da Luca Zaia sul terzo mandato e sulla candidatura per il Veneto, il congresso della Lega alle porte con le Regioni del Nord che chiedono di rilanciare i temi del territorio. Il Consiglio federale di domani si preannuncia complicato, per Matteo Salvini. Che non avendo la forza per imporre agli alleati la ricandidatura di Zaia, proverà a prendere tempo: un generico mandato al segretario a difendere le istanze dei territori e dunque anche quelle del Veneto, è la previsione.Sperando ancora in una decisione favorevole della Consulta sul caso Campania, e soprattutto tenendo sul tavolo la pistola caricata dallo stesso Zaia: la corsa solitaria della Lega. Anche se questo dovesse significare la rinuncia alla Lombardia del post-Fontana.


I margini per il segretario, ragionano nel Carroccio, sono infatti sempre più stretti: “Zaia ha i voti, se deciderà di sfidare Fratelli d’Italia con un suo candidato dovremo stare al suo fianco. Altrimenti fa la Liga Veneta e ci molla…”, ammettono anche uomini vicini a Salvini, certi che una corsa della Lega in solitaria sarebbe vittoriosa: “Noi abbiamo il 15, la lista Zaia altrettanto, con le civiche di tanti comuni arriviamo al 40…”. E certi che in ogni caso la coalizione di centrodestra reggerebbe: “Nessuno ha interesse a far saltare tutto. E poi Zaia farebbe rientrare in Giunta anche Fi e FdI”. Ma uno scenario di contrapposizione frontale sul Veneto preluderebbe alla rinuncia alla Lombardia, quando si tornerà al voto: “È vero che il voto è lontano, sarà a primavera del 2028, ma a quel punto non avremmo più argomenti per rivendicarla”. Un’ osservazione che dice tutto sui precari equilibri interni al Carroccio. Perchè la rinuncia alla Lombardia frustrerebbe le ambizioni di Massimiliano Romeo, che prima di Natale è riuscito a imporsi segretario della Lega Lombarda su una piattaforma critica nei confronti della Lega nazionale di Salvini: “Avete voluto il patto del Nord? Ecco, questi sono i risultati”, mugugnano coloro che al congresso lombardo hanno provato a fermare Romeo, nella convinzione che solo una Lega forte in tutta Italia possa soddisfare le rivendicazioni del Settentrione.


Una contrapposizione che si riproporrà al congresso nazionale previsto in marzo: “Ci sarà sicuramente un dibattito politico, non sarà il classico congresso blindato della Lega, ma nessuno ha la forza di andare contro Matteo”, dicono i fedelissimi del segretario, commentando notizie di stampa che parlano addirittura di un ticket Zaia-Fedriga contro di lui. Fatto sta che la partita del Veneto sembra ormai fuori dal controllo di Salvini. Si spera nella Consulta, e si fa appello alla saggezza di Meloni: “Non può pensare di prendere tutto lei, Berlusconi ci ha dato le Regioni del Nord quando Fi aveva il 30%… Se vuole essere un gigante tra i nani, non andrà lontano. Meglio se rispetta gli alleati”. Ma la paura è che Zaia giochi in solitario le sue carte, magari confrontandosi direttamente con la premier. Intanto, si aspetta il confronto di domani: “Stavolta Zaia dovrà parlare, non potrà stare in silenzio in ultima fila come fa di solito” è la stilettata dei salviniani.

Ddl sicurezza verso terza lettura, possibili modifiche in aula su rilievi Colle

Ddl sicurezza verso terza lettura, possibili modifiche in aula su rilievi ColleRoma, 15 gen. (askanews) – Avanti piano in Senato sul ddl sicurezza in attesa delle novità, che dovrebbero essere introdotte dal governo, per accogliere i rilievi arrivati dal Colle su una ‘cinquina’ di misure tra cui il carcere per le detenute incinte o madri di figli minori di un anno e il divieto di Sim per i migranti. Che ci sarà una terza lettura sembra ormai assodato ma al momento, secondo quanto si apprende, non ci sono ancora i testi. Solo quando le modifiche saranno messe nero su bianco si imprimerà una accelerazione.


L’ipotesi che si potrebbe delineare, riferiscono fonti della maggioranza, è quella di chiudere il provvedimento nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia senza modifiche e senza mandato ai relatori per poi cambiare il ddl dopo il suo approdo in aula con interventi “chirurgici”. Passaggio seguito da un esame veloce, blindato, alla Camera, che consentirebbe di portare a casa un provvedimento-bandiera per il centrodestra. La Lega continua a rilasciare dichiarazioni chiedendo che il provvedimento venga approvato così com’è senza ulteriori navette nell’altro ramo del Parlamento, ma nel caso Palazzo Chigi decidesse di intervenire sarebbe estremamente complicato potersi sottrarre, sapendo tra l’altro che potranno trovare spazio altrove le misure che i partiti di centrodestra intendono varare a difesa delle forze dell’ordine, in seguito agli scontri di piazza a Roma, Torino e Bologna, come peraltro ha chiarito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.


Rinviare la partita in aula, con eventuali tempi contingentati, consentirebbe al governo di definire con il bilancino le modifiche evitando che l’arrivo in commissione di un nuovo pacchetto di emendamenti produca una valanga di subemendamenti da parte delle opposizioni che già hanno presentato oltre 1.500 proposte di modifica. Oggi le commissioni hanno iniziato a esaminare gli emendamenti all’articolo 15, proprio quello sulle detenute madri, tutti bocciati (come è stato fatto sinora per tutti gli articoli esaminati fino a questo momento).


Marco Lisei (Fdi), relatore per la commissione Affari costituzionali, non esclude che la prossima settimana ci possa essere una riunione politica a Palazzo Madama per fare il punto della situazione. “Sanno che il testo va cambiato – osserva invece un esponente delle opposizioni – per evitare quello che è accaduto sull’autonomia. Vedremo cosa decideranno nelle prossime ore ma al momento sono indecisi e incerti” sul da farsi.

Ddl sicurezza verso terza lettura, possibili modifiche in aula su rilievi Colle

Ddl sicurezza verso terza lettura, possibili modifiche in aula su rilievi ColleRoma, 15 gen. (askanews) – Avanti piano in Senato sul ddl sicurezza in attesa delle novità, che dovrebbero essere introdotte dal governo, per accogliere i rilievi arrivati dal Colle su una ‘cinquina’ di misure tra cui il carcere per le detenute incinte o madri di figli minori di un anno e il divieto di Sim per i migranti. Che ci sarà una terza lettura sembra ormai assodato ma al momento, secondo quanto si apprende, non ci sono ancora i testi. Solo quando le modifiche saranno messe nero su bianco si imprimerà una accelerazione.


L’ipotesi che si potrebbe delineare, riferiscono fonti della maggioranza, è quella di chiudere il provvedimento nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia senza modifiche e senza mandato ai relatori per poi cambiare il ddl dopo il suo approdo in aula con interventi “chirurgici”. Passaggio seguito da un esame veloce, blindato, alla Camera, che consentirebbe di portare a casa un provvedimento-bandiera per il centrodestra. La Lega continua a rilasciare dichiarazioni chiedendo che il provvedimento venga approvato così com’è senza ulteriori navette nell’altro ramo del Parlamento, ma nel caso Palazzo Chigi decidesse di intervenire sarebbe estremamente complicato potersi sottrarre, sapendo tra l’altro che potranno trovare spazio altrove le misure che i partiti di centrodestra intendono varare a difesa delle forze dell’ordine, in seguito agli scontri di piazza a Roma, Torino e Bologna, come peraltro ha chiarito il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.


Rinviare la partita in aula, con eventuali tempi contingentati, consentirebbe al governo di definire con il bilancino le modifiche evitando che l’arrivo in commissione di un nuovo pacchetto di emendamenti produca una valanga di subemendamenti da parte delle opposizioni che già hanno presentato oltre 1.500 proposte di modifica. Oggi le commissioni hanno iniziato a esaminare gli emendamenti all’articolo 15, proprio quello sulle detenute madri, tutti bocciati (come è stato fatto sinora per tutti gli articoli esaminati fino a questo momento).


Marco Lisei (Fdi), relatore per la commissione Affari costituzionali, non esclude che la prossima settimana ci possa essere una riunione politica a Palazzo Madama per fare il punto della situazione. “Sanno che il testo va cambiato – osserva invece un esponente delle opposizioni – per evitare quello che è accaduto sull’autonomia. Vedremo cosa decideranno nelle prossime ore ma al momento sono indecisi e incerti” sul da farsi.

Schlein: no a scudo penale per forze ordine, sarebbe impunità

Schlein: no a scudo penale per forze ordine, sarebbe impunitàRoma, 15 gen. (askanews) – “Siamo fortemente contrari a quell’ipotesi, la legge è uguale per tutti. Tanto più lo deve essere per chi deve far rispettare la legge. Sarebbe pericoloso un quadro in cui si crea una impunità generalizzata. E’ a tutela di uno stato di diritto che chi ha il monopolio dell’uso della forza sia sottoposto al controllo della legge e della magistratura”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Metropolis, sul sito di Repubblica.


“Nella più parte dei casi – ha spiegato – le forze dell’ordine esercitano secondo la legge e le procedure il potere che hanno. Ma proprio per verificarlo è necessario che ci siano gli strumenti per farlo. Se tu li togli, legittimi gli eccessi. E’ come quando sulla legge che ha introdotto il reato di tortura la destra dice ‘si impedisce di lavorare’. No, si impedisce di torturare…”.

Ita, nominato il nuovo cda: Pappalardo presidente e Eberhart AD

Ita, nominato il nuovo cda: Pappalardo presidente e Eberhart ADMilano, 15 gen. (askanews) – L’assemblea degli azionisti di Ita ha nominato il nuovo cda della compagnia, composto da cinque membri: Antonella Ballone, Joerg Eberhart, Lorenza Maggio, Sandro Pappalardo e Efrem Angelo Valeriani. L’assemblea ha indicato Pappalardo come presidente e Eberhart come amministratore delegato.


“Sono orgoglioso e onorato di essere stato indicato per questo prestigioso incarico – ha dichiarato Eberhart – Dopo oltre due anni di duro lavoro, questa nuova fase della storia della compagnia ci consentirà di rafforzare la nostra posizione e di sviluppare sinergie strategiche che valorizzeranno la crescita e la solidità di Ita Airways come vettore italiano di riferimento, pronto a garantire al Paese una maggiore connettività e ai passeggeri una più ampia scelta di destinazioni, con una rinnovata visione di sviluppo, innovazione e sostenibilità”. Nominato anche il nuovo Collegio sindacale, nelle persone di Paolo Ciabattoni, Angela Florio e Federico Testa. Florio è stata nominata presidente del sindaci.


L’assemblea ha ringraziato il presidente uscente Antonino Turicchi, unitamente a tutti i componenti del cda e il Collegio sindacale uscenti, per il lavoro svolto durante il loro mandato.

Consulta, Tajani: siamo vicini a una soluzione

Consulta, Tajani: siamo vicini a una soluzioneRoma, 15 gen. (askanews) – “Per quanto riguarda la Corte Costituzionale si è vicini ad una soluzione”. Lo dice il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a Tv2000 nel programma ‘Di Bella sul 28’, condotto da Antonio Di Bella, in onda stasera 15 gennaio alle 21.10.


“Non è vero – sostiene Tajani – quello che si dice che il problema è Forza Italia, non è assolutamente quello il problema. Si tratta di individuare un candidato indipendente che si aggiunga ad altri tre candidati espressione del Parlamento, cioè che non sia di area né di centrodestra né di centrosinistra e lì si sta lavorando per individuare questo nome, ma certamente non ci sono problemi da parte di Forza Italia che non ha mai posto alcun veto, alcun blocco, poi tanto meno problemi all’interno”. “Al momento opportuno – conclude Tajani – faremo il nostro nome e lo individueremo insieme ai leader del centrodestra con i nostri gruppi parlamentari”.

RaiPlay, al via la seconda stagione di Skillz

RaiPlay, al via la seconda stagione di SkillzRoma, 15 gen. (askanews) – Quali sono le competenze necessarie per le professioni del futuro? E quali sono le attività più innovative e in crescita e le migliori strategie per potersi distinguere? In esclusiva su RaiPlay, da venerdì 17 gennaio, la seconda stagione di SkillZ, produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali realizzata in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale. Martina Socrate, content creator da oltre un milione e seicentomila followers e conduttrice del programma, si rivolge a un pubblico giovane per raccontare il futuro del lavoro e le nuove competenze richieste nei settori che utilizzano anche l’Intelligenza Artificiale. Nelle dieci puntate va alla scoperta dei luoghi d’eccellenza dove l’AI (Artificial Intelligence) sta cambiando il modo di lavorare, aprendo nuovi orizzonti in diversi ambiti.


Nel suo viaggio attraverso l’Italia da nord a sud, Martina Socrate incontra giovani professionisti che parlano di nuove competenze e di professioni più innovative e in crescita tra cui: Data Scientists, Robot Trainer, Prompt Engineer, GenAI Designer e GenAI Artist; ingegneri dell’automazione e manutentori di robotica, ingegneri “creativi”, esperti di machine learning e intelligenza artificiale, agronomi tech, medici specializzati in AI e professionisti dello spettacolo e della cultura pronti ad affrontare le sfide dell’innovazione. “Il mondo del lavoro e delle professioni sta vivendo una trasformazione senza precedenti con lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale – commenta Maurizio Imbriale, direttore Direzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali- Diventa sempre più importante per i giovani comprendere le potenzialità di queste nuove tecnologie e cavalcare questa rivoluzione, che crea tante nuove opportunità e nuove sfide. Ed è per questo che la seconda edizione di “SkillZ – Competenze per il Futuro”, realizzato sempre in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale, l’abbiamo voluta dedicare proprio all’impatto presente e futuro dell’IA in tanti settori più o meno tradizionali. Siamo sempre più convinti che conoscenza e competenze siano le chiavi per garantire una transizione inclusiva e sostenibile – conclude Imbriale – in cui l’Intelligenza Artificiale sia un alleato per migliorare produttività e creatività e non invece una minaccia.


“Il futuro delle nuove generazioni dipende dalla capacità di comprendere in modo responsabile e approfondito la transizione digitale, nonché le opportunità e le sfide poste dall’Intelligenza Artificiale. È essenziale fornire loro strumenti e contenuti di qualità, pensati per coinvolgerli e accompagnarli nel cambiamento in atto. Per questo motivo il Fondo per la Repubblica Digitale conferma con entusiasmo, anche quest’anno, la collaborazione con Rai dando vita alla seconda edizione del programma originale SkillZ. Nel corso delle 10 puntate esploreremo l’impatto dell’AI sui lavori del futuro e le competenze indispensabili per affrontare un mondo in continua evoluzione. L’obiettivo è creare un dialogo costruttivo che coinvolga non solo i giovani, ma anche le loro famiglie, affinché l’AI sia davvero una risorsa favorevole per il futuro della nostra società”, afferma Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale. SkillZ è una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali realizzata in collaborazione con il Fondo per la Repubblica Digitale. Un programma di Davide Di Stadio e Marina Liuzzi con la regia di Maria Francesca Marcelli, condotto da Martina Socrate disponibile al link: www.raiplay.it/programmi/skillz-competenzeperilfuturo.

Commissione Ue: niente sconti ai giganti digitali Usa sulle regole

Commissione Ue: niente sconti ai giganti digitali Usa sulle regoleBruxelles, 15 gen. (askanews) – La vicepresidente esecutiva della Commissione europea, responsabile per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen, ha assicurato, oggi a Bruxelles, che la regolamentazione europea dei servizi e dei mercati digitali (il “Digital Services Act” e il “Digital Markets Act”) verrà applicata pienamente e senza indugi, a tutte le società presenti nell’Ue, anche se provenienti da paesi terzi, e ha negato che vi siano ritardi nell’attuazione di questa legislazione, o che vi sia la volontà di attuarla con meno durezza e forza rispetto alle intenzioni della Commissione precedente.


Virkunnen lo ha precisato durante una conferenza stampa a Bruxelles, in risposta una giornalista che chiedeva se la nuova Commissione europea manterrà la linea dura dell’Ue sulla regolamentazione dei servizi digitali, alla luce delle accuse di “censura” lanciate contro Bruxelles recentemente da Mark Zuckerberg, proprietario di Meta, simili a quelle precedenti di Elon Musk, propritario di X (ex Twitter), e delle “minacce pubbliche e private della nuova amministrazione Usa” di Donald Trump, che entrerà in funzione tra pochi giorni. “Penso che sia importante chiarire bene – ha detto Virkkunen – che il ‘Digital Services Act’ riguarda la protezione della libertà di parola. La libertà di parola è ovviamente uno dei nostri valori fondamentali; ma abbiamo visto che ora il ‘Digital Services Act’ viene spesso interpretato come se con esso stessimo limitando la libertà di parola, e sappiamo che non è così”.


“Noi – ha puntualizzato la vicepresidente esecutiva – stiamo applicando e implementando le normative del Dsa e del Dma, e non ci sono stati ritardi; ho visto che è stato segnalato che siamo stati lenti o abbiamo ritardato qualcosa, ma abbiamo delle indagini in corso, com’è noto, che riguardano sia il Dma che il Dsa, ed entrambe sono ancora nella fase tecnica”. Le indagini riguardano diverse possibili violazioni dei due regolamenti, tra l’altro da parte delle piattaforme dei social media di Meta, di X e di TikTok. “Io cerco di dare ovviamente tutto il mio supporto ai servizi” della Commissione impegnati in queste indagini “e tutte le risorse di cui hanno bisogno, affinché possiamo andare avanti con questo lavoro molto importante”, ha continuato Virkkunen. E ha aggiunto: “Stiamo applicando pienamente il Dsa e il Dma. Sono strumenti molto potenti, come sappiamo, ed è una legislazione molto nuova, in entrambi i casi; ma – ha ribadito – li applicheremo pienamente”.


“Penso sia anche importante – ha sottolineato ancora la vicepresidente esecutiva della Commissione – rendere davvero chiaro che in Europa, nell’Unione europea, chiunque faccia affari e abbia servizi operativi deve ovviamente rispettare le nostre regole e la nostra legislazione. E queste regole sono le stesse per tutti, quindi per le aziende europee e anche per le aziende che vengono da fuori dell’Europa; e questa è giusto”. “Ciò che vogliamo ottenere – ha concluso Virkkunen – è un quadro, un ambiente online e digitale che sia equo e sicuro per tutti i cittadini e tutte le aziende in Europa”.