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Di Segni: le organizzazioni internazionali hanno amplificato l’antisemitismo

Di Segni: le organizzazioni internazionali hanno amplificato l’antisemitismoRoma, 7 ott. (askanews) – “Quello che è successo il 7 ottobre non è per noi un episodio isolato ma la prosecuzione di una storia in forme nuove ma sempre con lo stesso significato: l’espressione di un odio cieco e insensato e che spesso ci lascia soli. Le organizzazioni internazionali che dovrebbero essere super partes si sono fatte casse di risonanze dei più biechi pregiudizi antisemiti, usando due pesi e due misure. Deve essere chiaro che non si tratta di difendere gli ebrei, che in questi giorni devono stare attenti e guardarsi le spalle, ma la stessa democrazia”. Lo ha detto il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, nel suo intervento che ha aperto la commemorazione per le vittime dei massacri de 7 ottobre alla Sinagoga di Roma.

Nobel per la medicina a Viktor Ambros e Gary Ruvkun

Nobel per la medicina a Viktor Ambros e Gary RuvkunRoma, 7 ott. (askanews) – L’Accademia di Svezia ha accordato il premio Nobel per la medicina congiuntamente a Viktor Ambros e Gary Ruvkun, entrambi statunitensi. Si tratta di due biologi molecolari, noti per la scoperta dei microRna e per avere messo in luce la loro funzione di regolazione dei geni.


“L’Assemblea per il Nobel presso l’Istituto Karolinska ha oggi deciso di premiare con il Premio Nobel per la fisiologia e la medicina congiuntamente Viktor Ambrose e Gary per la scoperta del microRNA e il suo ruolo nella regolazione post-trascrizionale”, ha detto Thomals Perlmann, segretario generale dell’Assemblea per il Nobel. “Viktor Ambrose è nato ad Hanover, New Hampshire, nel 1953 e il lavoro che ha portato al premio di oggi è stato realizzato presso l’Università di Harvard, mentre attualmente è un professore di Scienza naturale presso la Scuola medica dell’Università del Massachusetts”, ha detto ancora Perlmann.


“Gary Ruvkun – ha proseguito il segretario generale – è nato a Berkeley, California negli Usa, nel 1952. Il lavoro che ha portato alla al suo premio Nobel è stato condotto presso l’Ospedale generale del Massachusetts e presso la Scuola medica di Harvard”.

Libri, “Gli occhi del Male”: il primo libro di Max Proietti

Libri, “Gli occhi del Male”: il primo libro di Max ProiettiRoma, 7 ott. (askanews) – Da Martedì 22 ottobre sarà disponibile in tutte le librerie “Gli occhi del Male” il primo libro di Max Proietti, giovane fenomeno del true crime da migliaia di followers sul web tra i più amati e seguiti in Italia e non solo dagli appassionati del genere. Il libro in uscita per Electa Young, già disponibile in preorder in tutti gli store digitali, ci guida con una semplicità disarmante nel mondo del Male con la M maiuscola, aiutandoci a capire perché è in grado di ammaliare così tanto le nostre società.


Laureato in Scienze e tecniche psicologiche grazie al suo background da psicologo, Max in “Gli occhi del Male” riesce ad accompagnare il pubblico e i lettori di qualsiasi età, in una visita alla galleria degli orrori. Per questo libro, ha scelto dieci personaggi emblematici da Jeffrey Dahmer a Donato Bilancia, dalle Bestie di Satana a Ed Kemper solo per citarne alcuni, nel tentativo di spiegare la natura e l’essenza del serial killer, esorcizzando la paura che di solito ci scatena un male tanto profondo e insondabile. Tra fatti, dettagli e interpretazioni personali, questo libro sarà il compagno perfetto per una lettura a lume di candela, che però rimarrà nella mente di ognuno di noi molto più a lungo di una semplice storia dell’orrore. Del resto la realtà può rivelarsi spesso più creepy del creepy. “Ammettiamolo, siamo tutti affascinati dal true crime – dichiara Max Proietti – ci chiediamo da sempre quale sia il motivo per cui il Male con la M maiuscola sia in grado di ammaliarci così tanto, non smettiamo di provare brividi pensando al fatto che – certo – “il mostro è tra noi”, ma allo stesso tempo il suo operato è frutto di disturbi psicologici e traumi sociali che invece dalla nostra possono sembrare tanto lontani. Fatto sta che serial killer – più o meno cruenti, più o meno scientifici -, raptus di follia omicida e violenze apparentemente prive di ragione ci fanno perdere la testa. Sono molto felice di uscire con questa mia prima opera – prosegue Proietti – per me è un piccolo sogno che finalmente si realizza, un’emozione unica e un regalo che voglio dedicare a chi mi ha sempre supportato. L’idea del libro è nata dalla curiosità verso il confine sottile tra normalità e follia. Volevo raccontare non solo le storie dei criminali, ma anche indagare le motivazioni, le paure e i momenti di rottura che li hanno portati a oltrepassare quel limite. Per me rappresenta un viaggio nelle ombre dell’animo umano, un tentativo di svelare cosa si nasconde dietro il male. I lettori possono aspettarsi dieci racconti che li spingeranno a guardare oltre l’orrore superficiale, fino a toccare le profondità di vite segnate da scelte estreme e irreversibili”


Grazie alla sua innata capacità di scavare nella psiche umana e attraverso affascinati analisi dettagliate su casi celebri e misteri irrisolti, Max è diventato celebre per gli esclusivi contenuti true crime che propone sui social, diventando in brevissimo tempo un punto di riferimento per gli appassionati del genere e non solo. Attraverso approfondite ricerche, un’attenzione scrupolosa ai dettagli e soprattutto un amore innato per la sua città, si diletta anche a portare alla luce le vicende e i personaggi che hanno plasmato l’antica Roma, offrendo al pubblico moderne interpretazioni e riflessioni sulla grandezza di una delle civiltà più influenti della storia. Max, creator del roster di 2WATCH, ha saputo trasformare la sua passione per la psicologia in un ponte accessibile e avvincente tra la ricerca accademica e il grande pubblico, offrendo spunti di riflessione e consigli pratici su tematiche legate alla mente umana, alle emozioni e al benessere psicologico. Anche in “Gli occhi del Male” esce la sua straordinaria capacità di tradurre concetti complessi in linguaggio semplice e coinvolgente, rendendo la psicologia accessibile a tutti, incoraggiando una maggiore consapevolezza e comprensione di sé stessi e degli altri.

7 Ottobre,Meloni a Sinagoga Roma: aggressione disumana, preoccupa antisemitismo

7 Ottobre,Meloni a Sinagoga Roma: aggressione disumana, preoccupa antisemitismoRoma, 7 ott. (askanews) – “Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presente oggi alla Sinagoga di Roma per la cerimonia di commemorazione dell’attacco del 7 ottobre.


“Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale – aggiunge – ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato”. “In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane. Le conseguenze dell’attacco di Hamas hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation. L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati”, conclude Meloni.

Meloni alla sinagoga di Roma: Israele si difenda ma rispetti il diritto

Meloni alla sinagoga di Roma: Israele si difenda ma rispetti il dirittoRoma, 7 ott. (askanews) – “In questa giornata ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oggi alla Sinagoga di Roma alla cerimonia commemorativa a un anno dall’attacco del 7 ottobre.


“Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa”, ha anche detto Meloni. “Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato”, così anche la presidente del Consiglio.


“Le conseguenze dell’attacco di Hamas hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation”, così anche Meloni, che ha proseguito. “L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7 – aggiunge – continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati”.

Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in Chianti

Oltre 9mila iscritti a L’Eroica 2024, festa a Gaiole in ChiantiRoma, 7 ott. (askanews) – I numeri de L’Eroica 2024 raccontano di un successo incredibile: 9016 iscritti, 8331 effettivamente a pedalare, il 41% stranieri, più di mille donne al via. Si potrebbe continuare con le migliaia di ribollite e pappa al pomodoro e uova fritte servite nei vari ristori. Oppure si potrebbe analizzare i report dei diversi percorsi; complessivamente sabato sui due percorsi più lunghi hanno pedalato 3618 ciclisti, domenica, sui tre percorsi 4713 ciclisti, vale a dire il 57% del totale.


I numeri però non raccontano la bellezza di questi due giorni a pedali, dei sorrisi nati sulle alture del Chianti, della fatica provata sulle pendenze della Val d’Orcia, del sudore versato lungo le strade bianche che attraversano i borghi. Sulle emozioni indimenticabili regalate dai rilievi argillosi, dalle file di cipressi che corrono lungo i sentieri e caratterizzano le vie naturali e antiche della provincia di Siena. Un mare di felicità mondiale (sono ben 52 i Paesi contati nell’elenco generale) che Giancarlo Brocci conferma: “Non avevamo bisogno di conferma. Non è solo la riprova del nove ma la riprova del 27, tante quante le edizioni de L’Eroica disputate finora. L’Entusiasmo della gente è contagioso e noi organizzatori siamo prigionieri di questa meravigliosa creatura e di questo mondo che si è creato attorno Gaiole in Chianti. Dobbiamo troppo a questa gente e siamo obbligati a lavorare fin d’ora alla prossima edizione”.


Franco Rossi, presidente di Eroica Italia asd: “L’Eroica è il risultato del lavoro di una grande squadra alla quale non manca mai il supporto delle autorità e delle amministrazioni che ricadono in Terra Eroica. La loro vicinanza ci conforta e aiuta moltissimo. Ringrazio i volontari; sono stati tutti bravissimi e generosi come sempre. Sono molto orgoglioso dei giovani protagonisti del progetto di crescita e sono particolarmente grato alla RAI. Le immagini trasmesse hanno consentito a tanti di ammirare il magnifico mondo de L’Eroica. Quest’anno c’è stata la preziosa disponibilità della radio ed è stato bellissimo vedere su strada la Fiat 1500 utilizzata per le riprese al Giro negli anni ’60 e ’70. In tantissimi hanno scelto di pedalare sul percorso dei “Cento anni della radio”. Come sempre la festa non è ancora finita e noi abbiamo già voglia di ricominciare”. E’ sera. A Gaiole in Chianti si ritirano gli striscioni, si spengono le luci. Finisce il lavoro dei mille volontari. Ma c’è già chi pensa al prossimo villaggio. Più grande, più bello, ancora più accogliente. Con il cuore, infatti, siamo già al primo week end di ottobre 2025.

Bce, Cipollone: per Dlt e “token” serve strategia da Gattopardo

Bce, Cipollone: per Dlt e “token” serve strategia da GattopardoRoma, 7 ott. (askanews) – Banche e imprese finanziarie stanno esplorando la possibilità di utilizzare tecnologie come quelle a registro ridistribuito (Dlt) contemporaneamente alla digitalizzazione degli attivi (tokenizzazione). E questo potrebbe condurre a un sistema in cui, dopo secoli di stabilità, ci si ritroverebbe ad avere una nuova modalità di interazione, tramite una rete di operatori ognuno con un registro sincronizzato di queste attività. “Se le autorità non riuscissero ad intervenire, si rischia una frammentazione del sistema”, ma al tempo stesso questi sviluppi presentano “anche opportunità”. Lo ha affermato Piero Cipollone , componente del comitato esecutivo della Bce nel suo intervento a un simposio organizzato oggi dalla Bundesbank a Francoforte.


In questo ambito, ha spiegato, la Bce e l’eurosistema delle banche centrali stanno esplorando le tecnologie Dlt e la digitalizzazione degli asset, dato che “potrebbero portare a una ridefinizione delle strutture di intermediazione finanziaria, un sistema che è rimasto invariato per secoli. Come banchieri centrali prudenti dobbiamo anche adattarci a queste nuove tecnologie se vogliamo attuare il nostro mandato di preservare la fiducia nella moneta e nel sistema finanziario”. Cipollone ha citato il celebre detto contenuto nel Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, pronunciato dal nipote del principe di Salina, Tancredi: “Se vogliamo che tutto rimanga, bisogna che tutto cambi”.


“Il nostro obiettivo primario, in questo quadro che si sta evolvendo – ha affermato il banchiere centrale – è assicurare che la moneta di banca centrale, l’asset più liquido e sicuro, resti una pietra angolare di stabilità anche in un sistema di mercati dei capitali basato su Dlt e token”. Cipollone ha sottolineato che l’attuale fase nascente di sviluppo non pone solo sfide, ma offre anche opportunità in cui creando “una chiara visione”, queste tecnologie “potrebbero aiutare a intervenire sulle persistenti carenze dei mercati dei capitali europei”.

Bce, Villeroy: il 17 ottobre “molto probabile” nuovo taglio tassi

Bce, Villeroy: il 17 ottobre “molto probabile” nuovo taglio tassiRoma, 7 ott. (askanews) – Alla riunione monetaria del Consiglio direttivo della Bce di giovedì 17 ottobre, un nuovo taglio dei tassi di interesse “è molto probabile: l’inflazione ci ha di nuovo sorpresi al ribasso ed è caduta sotto al 2% a settembre: all’1,8%. L’equilibrio dei rischi si sta spostando. Negli ultimi due anni il rischio che abbiamo corso è quello di un overshoot rispetto al nostro obiettivo del 2%. Adesso dobbiamo stare attenti al rischio opposto, a non mancare il nostro obiettivo a fronte di una crescita debole e una politica monetaria troppo a lungo restrittiva”. Lo afferma il governatore della Banca d0 Francia, François Villeroy de Galhau, in una intervista a La Repubblica.


Come tutti i suoi pari dell’area euro partecipa al direttorio della Bce. Al banchiere centrale viene anche interpellato sul caso UniCredit-Commerzbank. “Non deve essere una questione politica o nazionalistica, in nessun Paese. Per fortuna, grazie all’Unione bancaria, il processo decisionale è nelle mani di un’istituzione europea con una valutazione indipendente e tecnica, ossia la Bce. Secondo, la Bce – osserva – dovrà decidere non soltanto sull’accordo di per sé, con le sue sfide e i suoi risvolti finanziari, ma anche, e soprattutto, la solidità, la sostenibilità e la governance di un eventuale nuovo gruppo”.

Padel, Open FITP Roma: doppio colpo azzurro a 20 giorni dal Mondiale

Padel, Open FITP Roma: doppio colpo azzurro a 20 giorni dal MondialeRoma, 6 ott. (askanews) – Si tinge di azzurro la quarta tappa della Mediolanum Padel Cup. A Roma, Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, vice campionesse d’Europa in carica con la Nazionale e coppia storica dell’Italia della ‘racchetta corta’, si aggiudicano il torneo femminile dell’Open FITP da 15mila euro di Prize Money, mentre il maschile va a Giulio ‘Giulietto’ Graziotti, altro grande protagonista della Nazionale guidata da Marcela Ferrari, in coppia con Flavio Abbate, suo compagno anche nello scenario internazionale con il quale ha vinto cinque tornei in stagione.


La finale donne – si legge in una nota – ha visto in campo due colonne della Nazionale italiana e recentissimo argento agli Europei di Cagliari, Giorgia Marchetti e Chiara Pappacena, teste di serie numero uno, contro le numero due del tabellone Caterina Baldi e la classe 2005 Giulia Dal Pozzo, una delle giocatrici più interessanti della NextGen italiana. La coppia azzurra Marchetti-Pappacena ha indirizzato la finale sin dai primi scambi chiudendo in scioltezza 6-2, 6-3. Alla fine, le due azzurre hanno commentato la vittoria nel torneo femminile: “Bel torneo, avversarie che stanno facendo molto bene e difficili da affrontare. Tra l’altro è bello vedere che dietro di noi crescono giovani così forti. Noi però abbiamo giocato molto bene e scoprire a venti giorni dal Mondiale di Doha, che il nostro feeling è intatto anche senza esserci allenate insieme è una gran bella cosa” dice Giorgia Marchetti che poi parla della sua città in coro con Chiara Pappacena: “Giocare a Roma e vincere non è mai una gioia come le altre, lo è di più perche siamo nella nostra città. E poi, per chi come noi gira sempre con aerei, taxi e altro, alzarsi al mattino prendere la propria auto e recarsi al campo è una cosa che sembrerà banale ma per noi è bellissima”. Pappacena sottolinea la prestazione: “Siamo state solide e aggressive e sin da subito abbiamo spinto per comandare il gioco. Loro sono forti ma noi abbiamo giocato davvero bene. Ci siamo divertite a questa Mediolanum Padel Cup e contiamo di farlo ancora”. Dopo lo show dei calciatori in campo, alle 16 è andata in scena la finale maschile, con le teste di serie numero 1 Giulio Graziotti (118 ranking FIP) e Flavio Abbate (119) opposti alla coppia numero 7 del tabellone formata da Federico Dip Nazar e Mauro Agustin ‘Bubu’ Salandro, quest’ultimo numero 163 del mondo. L’idea, visti in campo in questi giorni Dip Nazar e ‘Bubu’, era che sarebbe stata finale tostissima e finale tostissima è stata. Federico Dip Nazar e ‘Bubu’ sono partiti fortissimo sin dai primi scambi conditi con un break in avvio che ha costretto subito Graziotti e Abbate all’arrampicata sul match. Padel perfetto quello dei numero 7 del tabellone e primo set conquistato (6-3), con un dispendio di energia che alla lunga costerà caro. “Loro giocano a un ritmo infernale”, dirà poi Dip Nazar, “e noi abbiamo giocato un gran primo set ma poi abbiamo faticato a star dietro alla loro velocità e quel ritmo altissimo”. E infatti nel secondo e terzo set, pur con uno spettacolo di padel di altissima qualità, l’impennata di Graziotti e Abbate sarà prepotente, oltre che decisiva, con un eloquente 3-6, 6-2, 6-3. “Siamo felicissimi – dirà poi Graziotti – e questa è una vittoria importante perchè essere teste di serie numero uno a Roma, a casa mia, ti piace e ti esalta ma ti mette anche un po’ di pressione”.

Mattarella: preoccupazione per civili Gaza, serve cessate fuoco

Mattarella: preoccupazione per civili Gaza, serve cessate fuocoRoma, 6 ott. (askanews) – “È più che mai necessario giungere a un cessate il fuoco immediato per porre termine alla sequela di orrori che si sono susseguiti dal 7 ottobre dello scorso anno ad oggi e scongiurare l’allargamento del conflitto, prospettiva che gli accadimenti recentissimi rendono purtroppo vicina e concreta”. E’ quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del primo anniversario degli attacchi di Hamas contro cittadini di Israele.


“Profonda è la preoccupazione per la condizione dei civili a Gaza, la cui popolazione ha patito indicibili lutti e sofferenze e ha diritto ad essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra”, ribadisce Mattarella spiegando che “occorre una definitiva soluzione negoziata tra Israele e Palestina che, con il concorso della comunità internazionale, preveda la creazione di due Stati sovrani e indipendenti”. “Ciò è indispensabile per garantire pace e sicurezza durevoli ai due popoli e all’intera regione, e per evitare che l’ostilità, l’avversione e il risentimento accumulatisi in questi mesi producano in tutto il Medio Oriente nuove e sempre più drammatiche esplosioni di violenza. E’ una responsabilità che, se compete, in primo luogo, a israeliani e palestinesi, deve vedere attivi tutti i popoli amanti della pace, affinché l’orrore del passato non si ripeta, provvedendo sin d’ora a stabilire i termini di un futuro di intesa tra tutti gli Stati della regione”, conclude il Capo dello Stato.