Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Maltempo, Meloni: “polemiche le lascio agli altri, io lavoro”

Maltempo, Meloni: “polemiche le lascio agli altri, io lavoro”Ortigia, 21 set. (askanews) -“Le polemiche ci stanno sempre in Italia, io preferisco lavorare se mi consente, le polemiche le lascio agli altri”. Lo ha affermato la premier Giorgia Meloni durante la visita agli stand dell’expo di Ortigia (Siracusa) parlando del maltempo in Emilia Romagna e nelle Marche. “Abbiamo convocato in tempo reale il Consiglio dei ministri: abbiamo dichiarato lo stato di emergenza e fatto uno stanziamento iniziale per le urgenze di 20 milioni. Siamo rimasti d’accordo con la Regione che poi va valutato quando si ha più chiara l’entità di ciò che è accaduto, nelle prime ore diventa un po’ difficile” ha concluso la premier.

MotoGP, Bagnaia: “Ho dato il 100% nella guida”

MotoGP, Bagnaia: “Ho dato il 100% nella guida”Roma, 21 set. (askanews) – “Ho fatto di tutto per dare il 100% nella guida e penso di esserci riuscito. La partenza non è andata bene, non è stato facile recuperare”. Francesco Bagnaia fa sua la Sprint di MotoGP del GP dell’Emilia Romagna, un successo che permette all’italiano di portarsi a soli 4 punti dal leader dell’iridata Martin. Bagnaia ha quindi ammesso: “Poi è andata meglio, il passo è stato incredibile. Abbiamo guidato sotto i tempi che immaginavamo. Abbiamo fatto una gara da seconda fila in qualifica, ho cercato di recuperare subito e tentato di stare più vicino nel terzo settore. Lui ha frenato perché mi ha sentito, ha frenato forte e ne ho approfittato” ha spiegato sul sorpasso. Ho gestito, ero al limite, ma bello perché la differenza che stiamo dando io e Martin è incredibile. E Bastianini si ta avvicinando. Sarà fondamentale essere precisissimi, ci siamo presi tanti jolly oggi. Ho rischiato di stendermi alla 5. Dopo il secondo posto di due domeniche fa non potevo accontentarmi. Oggi era da vincere ed era importante, ma dobbiamo migliorare la partenza”.

Formula1: Pole di Norris davanti a Verstappen, male le Ferrari

Formula1: Pole di Norris davanti a Verstappen, male le FerrariRoma, 21 set. (askanews) – Qualifiche mozzafiato al GP Singapore di F1, con Lando Norris che ha strappato la pole position al compagno Oscar Piastri e nella gara di domani partirà davanti a tutti, con Verstappen al suo fianco in prima fila. Seconda fila per le Mercedes di Hamilton e Russell, con Piastri quinto. Male le Ferrari, che partiranno in quinta fila: Leclerc nono (tempo cancellato) e Sainz decimo (incidente). Tra i big, eliminato Ricciardo in Q1 (l’australiano lascerà la Racing Bulls dopo questo weekend) e Perez in Q2 (scatterà tredicesimo in griglia), mentre Carlos Sainz è andato a muro 3 minuti dopo l’inizio del Q3 compromettendo la sua qualifica, con le bandiere rosse che hanno interrotto la sessione decisiva per circa quindici minuti.

G7 Cultura: dichiarazione finale tra tutela, IA e crisi ambientale

G7 Cultura: dichiarazione finale tra tutela, IA e crisi ambientaleNapoli, 21 set. (askanews) – Una dichiarazione finale costruita intorno a quattro aspetti fondamentali. A conclusione della riunione Ministeriale del G7 Cultura a Napoli è stato diffuso il documento intitolato: “La cultura, bene comune dell’umanità, responsabilità comune”. I quattro aspetti sui quali la dichiarazione si è concentrata sono: tutela e promozione delle identità culturali; cultura e creatività nell’era dell’intelligenza artificiale; lotta globale al traffico illecito di beni culturali; rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale di fronte ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali.


A proposito della tutela e promozione, si legge: “Ci impegneremo a proteggere e promuovere la pluralità delle identità culturali e delle espressioni culturali, delle tradizioni e delle lingue delle nostre nazioni, persone e comunità, comprese le popolazioni indigene. Queste incarnano lo spirito delle nostre società e custodiscono conoscenza, storia, arte, scienza e filosofia che contribuiscono al progresso umano. Confermiamo la necessità di difendere la pluralità delle espressioni culturali contro ogni minaccia volta a cancellare, distorcere o emarginare il suo valore nella società contemporanea. Adotteremo un approccio inclusivo alla protezione e alla promozione delle espressioni culturali e garantiremo che le diverse voci delle nostre comunità e dei nostri popoli, in particolare quelli emarginati, siano coinvolti nei processi di decisione sulle politiche. Ci impegniamo a garantire l’accesso universale alla cultura e alle attività culturali, con particolare attenzione ai giovani. Intendiamo preservare e rigenerare i nostri paesaggi e l’ambiente costruito in secoli di storia come bene comune, coinvolgendo le persone e le comunità, a beneficio delle generazioni future”. I ministri del G7 condannano “fermamente” la distruzione e l’appropriazione indebita del patrimonio culturale in situazioni di conflitti e crisi. E nello stesso modo netto condannano “l’aggressione su vasta scala della Russia contro l’Ucraina e la diffusa distruzione di siti storici e istituzioni culturali, come musei, teatri, biblioteche, archivi, chiese e luoghi di culto, che minacciano l’identità culturale ucraina. Siamo uniti nel difendere e promuovere la resilienza e la rigenerazione della cultura e del patrimonio culturale ucraino, materiale e immateriale”.


Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, i ministri del G7 si impegnano a perseguire “in campo culturale una trasformazione digitale inclusiva, incentrata sull’uomo, che sostenga la crescita economica e lo sviluppo sostenibile, massimizzi i benefici e gestisca i rischi, in linea con i nostri valori democratici condivisi e il rispetto dei diritti umani. Chiediamo che si tenga conto degli aspetti culturali nella discussione sul governo dell’intelligenza artificiale e nelle relative iniziative, affrontando la pluralità culturale e garantendo che i diritti dei professionisti culturali e creativi siano effettivamente tutelati. Riconoscendo il potenziale di trasformazione dell’intelligenza artificiale per i settori e le industrie culturali e creative e per l’economia creativa, stiamo cogliendo le opportunità che l’intelligenza artificiale offre per la creatività e l’espressione artistica e per salvaguardare il patrimonio culturale, anche dai traffici illeciti, garantendo nel contempo la sostenibilità della creatività umana e dell’ecosistema culturale. Useremo il potenziale dell’intelligenza artificiale per migliorare l’accesso e la partecipazione alla cultura, rafforzando la reperibilità, la disponibilità e l’accessibilità di diversi contenuti culturali online, compresi film, opere audiovisive e musica, per garantire che l’ampia gamma di espressioni e lingue culturali, soprattutto dei gruppi sottorappresentati, siano resi accessibili al pubblico globale”. Presenti nella dichiarazione anche l’impegno sulle “implicazioni etiche, legali, economiche e sociali dell’intelligenza artificiale generativa e degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per le industrie e i settori culturali e creativi”.


Sul tema del traffico illegale di beni culturali, la dichiarazione del G7 intende rafforzare la “cooperazione e il nostro coordinamento transnazionale per migliorare l’attuale sistema di prevenzione e individuazione dei crimini legati al traffico illecito di beni culturali e combattere meglio i reati legati al patrimonio culturale, in stretta collaborazione con le pertinenti organizzazioni, agenzie e organismi internazionali”. “Intendiamo sostenere congiuntamente il rafforzamento delle capacità e la formazione, in collaborazione con organizzazioni internazionali, professionisti della cultura e del patrimonio, forze dell’ordine e autorità doganali e giudiziarie nella prevenzione e nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali – si legge ancora – con particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo, compresi Paesi africani. Incoraggeremo lo sviluppo di un protocollo di formazione per le forze dell’ordine e gli organi giudiziari di tutto il mondo, volto a ottimizzare gli approcci per combattere il traffico illecito di beni culturali, basandosi su precedenti iniziative sviluppate da OSCE e UNESCO e dalle forze di Polizia nazionali specializzate”. Sul cambiamento climatico, che mette a rischio anche la tutela dei beni culturali, i ministri del G7 scrivono: “Intendiamo promuovere strategie e azioni di mitigazione e adattamento e migliorare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici, rispettandone i valori culturali e sociali, e promuovere soluzioni climatiche basate sulla cultura, integrando la sostenibilità ecologica come preoccupazione intersettoriale e garantendo che le questioni culturali siano riconosciute nelle politiche e nelle pratiche di gestione del rischio di catastrofi e di cambiamento climatico. Ci impegniamo a favorire la transizione ecologica dei settori culturali e creativi, delle industrie e delle istituzioni culturali, fornendo una guida strategica e incoraggiando lo sviluppo di strumenti, modelli e pratiche che aumentino la loro capacità di affrontare le questioni ambientali così come la loro capacità di aumentare la consapevolezza, sensibilizzare e promuovere azioni concrete e cambiamenti comportamentali, contribuendo all’azione per il clima. Incoraggeremo il coinvolgimento delle comunità e delle popolazioni indigene nello sviluppo di soluzioni basate sulla cultura che si basino sulle conoscenze tradizionali e locali per migliorare la resilienza climatica dei paesaggi e del patrimonio culturale materiale e immateriale. Intendiamo promuovere e sostenere la ricerca, anche attraverso alleanze e partenariati di ricerca, per fornire soluzioni basate sull’evidenza per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici per i settori culturali e creativi, compreso il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. Cercheremo di promuovere la formazione e lo sviluppo di capacità per sostenere lo sviluppo di piani di preparazione e risposta alle catastrofi, ricordando l’importanza di documentare il patrimonio prima che sia perduto”.


“Convinti dell’importanza della cultura come motore di trasformazione e fattore abilitante per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite – conclude la dichiarazione – chiediamo il pieno riconoscimento e l’integrazione della cultura e dell’economia creativa nei processi e politiche di sviluppo e promuoveremo l’inclusione della cultura come obiettivo autonomo nelle future discussioni su come avanzare nello sviluppo sostenibile dopo il 2030”.

Boom firme per referendum su cittadinanza: sono già oltre 150mila

Boom firme per referendum su cittadinanza: sono già oltre 150milaRoma, 21 set. (askanews) – “In un solo giorno più di 50.000 firme per il Referendum Cittadinanza: siamo oltre 150mila e serve nei prossimi giorni lo sforzo di tutti per raggiungere quota 500mila. Tante persone del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport stanno firmando e sostenendo il referendum, tra questi Gahli, Alessandro Barbero, Julio Velasco, Levante, Matteo Garrone, Andrea Pennacchi Malika Ayane, Cathy Latorre, Lorenzo Bernardi, Fabrizio Barca, Ascanio Celestini, Alessandra Campedelli e tanti altri stanno aderendo. Ci sono catene di whatsapp, storie e testimonianze su Instagram, tavoli informativi per strada: domani con +Europa alle ore 11 saremo in piazza Torre Argentina a Roma con un banchetto con dirigenti e attivisti. Firma ora e fai firmare su www.referendumcittadinanza.it”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Marcia pace straordinaria Perugia-Assisi: “ora pericolo grande, basta bla bla su pace”

Marcia pace straordinaria Perugia-Assisi: “ora pericolo grande, basta bla bla su pace”Roma, 21 set. (askanews) – ‘Grazie a tutte e tutti voi che avete risposto all’invito della Fondazione PerugiAssisi e avete accettato di essere qui, oggi, in un momento drammatico, per difendere la pace, contro la guerra e contro il riarmo. Grazie a tutte e tutti voi che siete venuti da tantissime parti d’Italia anche facendo un lungo viaggio, sopportando le fatiche, i sacrifici e i costi che tutto questo ha comportato.Grazie a tutti gli Enti Locali, le scuole, le associazioni, le organizzazioni e i gruppi che numerosissimi hanno aderito a questa giornata di mobilitazione. Grazie anche a tutti i cittadini e le istituzioni che ci hanno sostenuto anche economicamente perché il loro contributo è stato essenziale e invito tutti i presenti, se possono, a unirsi a loro aiutandoci a pagare almeno una parte delle spese di questa giornata. Questa manifestazione era necessaria perché siamo in grande pericolo e sappiamo che non si sta facendo quello che si dovrebbe fare mentre la situazione internazionale e interna continua a peggiorare’. Lo ha affermato nella sua relazione introduttiva alla manifestazione ad Assisi in occasione dell marcia straordinaria per la pace Flavio Lotti,Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace. Roma, 21 set. (askanews) – ‘Questa manifestazione – ha sottolineato Lotti- era necessaria perché sentiamo il dovere di rompere il silenzio e l’inazione che circonda le stragi quotidiane di persone trattate e uccise peggio degli animali,la terribile escalation delle guerre fratricide in corso, la politica disumana che ci impedisce di salvare la gente in mare, la distruzione di immense risorse economiche rubate alla cura delle persone che soffrono e sono abbandonate a sé stesse, le gravi violazioni dei principi e delle norme della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale’.


‘Questa manifestazione era necessaria – ha proseguito il fondatire del Tavolo per la Pace- perché non possiamo smettere di chiedere a tutti i responsabili della politica di fermare le stragi, la carneficina di Gaza, l’escalation in Ucraina e in Medio Oriente e le forze stanno facendo di tutto per trascinarci dentro a questo spaventoso vortice’. Ed ‘era necessaria – ha concluso- perché dobbiamo e vogliamo far crescere il movimento dei cittadini e delle istituzioni che si oppongono realmente alla guerra e alla corsa al riarmo – non il bla, bla, bla della pace’. Questa manifestazione era necessaria perché vogliamo dare avvio ad una mobilitazione unitaria contro ogni possibile aumento delle spese militari. Lo ripetiamo a chi dovrà votare la prossima legge di bilancio: Non un soldo per la guerra! Cura non bombe!


Questa manifestazione era necessaria perché dobbiamo e vogliamo ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta. Sappiamo di essere in un momento critico segnato da tanta stanchezza, sfiducia, impotenza, rassegnazione, disorientamento…


Sappiamo di essere sotto la enorme pressione di una crisi economica sempre più pesante, di un sistema istituzionale e mediatico che fa di tutto per impedire la crescita della coscienza civile e del movimento per la pace E’ incredibile ma è vero. In un paese fondato sul ripudio costituzionale (e non sulla semplice condanna) della guerra chi invoca e lavora per la pace (ovvero si fa parte attiva della Repubblica e dell’attuazione della sua Costituzione) viene attaccato, espulso dal sistema, messo all’indice,… Vediamo come trattano un uomo santo, un grande Papa, Papa Francesco…


Del resto questo è lo stesso trattamento che ricevono quelli che salvano le vite delle persone in mare, che aiutano i migranti, che protestano contro il cambiamento climatico,… Sappiamo che non è facile impegnarsi per la pace mentre vieni attaccato, minacciato, messo ai margini,… Sappiamo che non è facile lavorare per la pace mentre cresce il senso di impotenza e di frustrazione per il susseguirsi di efferati crimini contro l’umanità che restano impuniti. Ma sappiamo anche che quella che sta montando non è una guerra qualsiasi ma è quella terza guerra mondiale che potrebbe annientare l’Europa e il resto l’umanità e, ogni giorno che passa, impedire questo disastro diventa sempre più difficile. Per questo vi abbiamo proposto di tornare ad Assisi, la città di San Francesco, la città del patrono d’Italia, la città dove arriva la Marcia PerugiAssisi, la città che dal 1961 è meta di centinaia di migliaia di persone che amano, invocano e costruiscono la pace. Con questo nostro ritrovarci assieme, in tanti e diversi, ricchi di tanta umanità, noi diamo avvio ad una mobilitazione straordinaria che deve intensificarsi e diventare permanente, affinché le preoccupazioni di tante persone si trasformino presto in attivo intervento sui partiti, sui governi, sulle istituzioni locali, nazionali, europee, internazionali e sui grandi mezzi di comunicazione. Le relazioni internazionali sono sempre più deteriorate e complicate. La competizione e le tensioni si trasformano sempre più spesso in guerre aperte. La corsa al riarmo si espande di giorno in giorno. Le bombe nucleari sono una minaccia sempre più reale. La crisi economica e la crisi climatica stanno intensificando la lotta per l’accaparramento delle risorse. Lo sviluppo senza regole dell’intelligenza artificiale ci sta esponendo a pericoli inediti di manipolazione e disinformazione. Per affrontare tutte queste sfide globali e impedire nuove irreparabili catastrofi, abbiamo assoluto bisogno che i responsabili della politica internazionale, europea e italiana ricomincino a cooperare. Con questo obiettivo il Segretario Generale dell’Onu ha proposto la convocazione del Summit del Futuro che si apre domani a New York. Per tentare di riunire e rigenerare una comunità che si sta disintegrando. Se oggi, 21 settembre, vigilia del Summit del Futuro dell’Onu, siamo qui, è perché abbiamo colto l’importanza di questo sforzo e vogliamo costruire un’alleanza con tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, lavorano incessantemente per difendere e costruire la pace nel mondo. Questo è il tempo in cui dobbiamo riscoprire e ribadire il valore primario della pace. “Prima di tutto la pace” lo dobbiamo scrivere sui muri e nelle agende di tutto il nostro paese e di tutto il mondo. “Prima di tutto la pace” non è un concetto morale ma è un imperativo politico universalista e pluralista. Perché la pace, che fino a qualche tempo fa abbiamo pensato come un bene, oggi è diventata molto di più: è diventata una necessità assoluta, una necessità vitale. La pace è un bene supremo e un bene di tutti. Per questo, per difendere e affermare questo bene di tutti è indispensabile l’azione di tutte le singole persone come di tutte le organizzazioni e istituzioni locali, nazionali, europee e internazionali. Per questo, abbiamo convocato e organizzato questa giornata, per riflettere assieme e per dare avvio, insieme a ciascuno di voi ad una mobilitazione straordinaria che, passando di bocca in bocca, di scuola in scuola, di città in città, di organizzazione in organizzazione possa far crescere un grande movimento unitario di cittadini e istituzioni per la pace. Per organizzare e alimentare questa mobilitazione straordinaria, ciascuno è chiamato a dare il suo apporto. Noi vi proponiamo oggi il programma di un anno che si chiama “Immagina” e che ci aiuterà nell’organizzazione, il 12 ottobre 2025, della più grande Marcia PerugiAssisi della storia. E’ programma frutto di una bellissima collaborazione tra soggetti che hanno ruoli diversi: il Coordinamento nazionale enti locali pace diritti umani, la Rete delle Scuole di Pace, la Rete delle Università italiane per la Pace, la Rete delle Cattedre Unesco italiane e la Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace. “Imagine all the People Living Together in Peace” – Immagina tutte le persone vivere insieme in pace. Questa è lo slogan della prossima PerugiAssisi e l’idea che ci accompagnerà in questo anno di lavoro e in questo percorso, che faremo assieme a due grandi fari che descrivono un orizzonte alternativo alla guerra totale: la lettera di Papa Francesco “Fratelli Tutti, per la fraternità e l’amicizia sociale” e l’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile. In un mondo in guerra, noi vogliamo spingerci in una direzione e in un mondo diverso. In un tempo buio, che uccide la fiducia e la speranza, noi vogliamo suscitare un sogno, antico e moderno: “il sogno di una società fraterna”. La fraternità è l’alternativa alla guerra: l’altro orizzonte possibile. Noi lo vogliamo immaginare, sognare, desiderare, costruire e realizzare assieme a tutti voi che siete qui riuniti e a tutte le persone che incontreremo nel cammino. Per noi, questo incontro ad Assisi, nella giornata istituita dall’Onu per sviluppare in tutti un senso di responsabilità verso la pace, è dunque un nuovo inizio. Dopo 940 giorni di guerra in Ucraina, dopo 350 giorni di massacri a Gaza, noi dobbiamo riconoscere che alcune forze micidiali stanno facendo di tutto per trascinarci in guerra e che i principali responsabili della politica internazionale, europea e italiana non stanno facendo nulla per impedirlo. Anzi. In totale violazione della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani dimostrano assoluto disprezzo per la vita umana e per le sorti dell’umanità pensano solo a come continuare la guerra e a ingigantire il complesso militare-industriale si fidano solo delle armi non hanno un’idea di come si possa mettere fine ai combattimenti, non hanno un’idea di come si possa arrivare alla pace non hanno un Piano di pace non hanno un’Agenda per la pace stanno trascinando l’Europa intera in una guerra senza precedenti stanno alimentando una vertiginosa corsa al riarmo mondiale stanno aumentando le spese militari che costringono a tagliare le risorse per la salute e l’istruzione stanno installando nuovi missili nucleari in Europa ci stanno impoverendo lasciando tutti sempre più soli. Per arginare e fermare questa drammatica deriva, foriera di sempre più estese sofferenze e devastazioni, dobbiamo continuare, senza mai stancarci, a chiedere l’immediato “cessate il fuoco!”, a dare voce alla domanda di pace, promuovere l’opposizione generale alla guerra ma soprattutto dobbiamo far crescere una nuova generazione di costruttrici e costruttori di pace. Persone che desiderano la pace, che la amano e siccome la vogliono la fanno, ci lavorano, si battono per ottenerla, s’impegnano a costruirla. Il lavoro che ci attende è grande. Sappiamo che dobbiamo: 1. (ri)costruire il nostro senso di responsabilità verso la pace. La pace è (anche) nelle nostre mani, nelle mani di tutti e di ciascuno; 2. (ri)costruire la capacità nostra e delle nostre istituzioni di “fare la pace”. La pace è una cosa concreta che richiede azioni concrete ed efficaci; 3. (ri)costruire la politica e le istituzioni della pace. Dalla più piccola alla più grande. Partendo dai paesi e dai quartieri delle nostre città, passando per l’Europa, fino ad arrivare all’Onu. Con questi obiettivi, difficili ma necessari, diamo avvio a questa importante giornata di riflessione e di impegno. Con questi obiettivi, ci rimettiamo in cammino, nella consapevolezza di essere chiamati a pensare, ma anche ad agire con gesti concreti, per ri-costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta. La strada della pace è in salita, molto di più di quella che, simbolicamente, oggi pomeriggio, ci porterà nel cuore civico di Assisi. Spero che, in tanti, decideremo di affrontarla assieme. Buona giornata e buon cammino a tutte e tutti. Flavio Lotti Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace Assisi, 21 settembre 2024

Formula1, Norris il più veloce nelle terze libere a Singapore

Formula1, Norris il più veloce nelle terze libere a SingaporeRoma, 21 set. (askanews) – Con un super giro in 1:29.646, Lando Norris ha ottenuto il miglior tempo nelle terze libere di Marina Bay e si candida per la pole position di oggi a Singapore. Il britannico della McLaren è apparso molto determinato, ma sono almeno 6 i piloti che possono giocarsela oggi: Russell che ha chiuso secondo, poi Piastri, un redivivo Verstappen, Leclerc e Sainz. La Ferrari, che era uscita dalle libere di ieri con tante certezze, oggi chiude con la consapevolezza di un Norris super ma soprattutto con un feeling non ottimale dei piloti con la SF-24, come segnalato da Leclerc in un team radio. Ma la pista cambierà in vista della pole e tutto potrebbe cambiare.

Madre spara al figlio e si suicida a Verona, gravissimo il 15enne

Madre spara al figlio e si suicida a Verona, gravissimo il 15enneVerona, 21 set. (askanews) – Secondo una nota della Procura di Verona, una 58enne di Vago di Lavagno, Alessandra Spiazzi, avrebbe tentato di uccidere il figlio quindicenne prima di uccidersi con una pistola, detenuta dal padre della donna. Non si tratta, quindi, di un femminicidio come si era ipotizzato in un primo momento. La donna, spiega la nota, soffriva da tempo di problemi di salute. A dare l’allarme era stato il padre, che aveva trovato i due corpi a terra. Il 15enne è ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Borgo Trento. Sulle condizioni del ragazzo, la Direzione di Neurorianimazione, dell’ospedale di Verona precisa che sono “gravissime” ed “è sostenuto farmacologicamente e meccanicamente in tutte le funzioni vitali”. Nessuno allo stato è stato iscritto sul registro indagati.

Meloni: dal governo massimo supporto agli alluvionati

Meloni: dal governo massimo supporto agli alluvionatiRoma, 21 set. (askanews) – “Continueremo a garantire il massimo supporto a tutta la popolazione colpita”. Cosi la premier Giorgia Meloni, su X, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri che ha deliberato lo stato di emergenza per i territori colpiti dalle calamità naturali in Emilia-Romagna “stanziando 20 milioni di euro per garantire soccorso immediato, assistenza alla popolazione e ripristino dei servizi essenziali”. Nel post Meloni ricorda che “è stato inoltre dichiarato lo stato di emergenza per la fascia costiera della Regione Marche, con uno stanziamento di 4 milioni di euro per interventi urgenti di soccorso e ripristino”.

Maltempo, Meloni: da Governo supporto massimo ad alluvionati

Maltempo, Meloni: da Governo supporto massimo ad alluvionatiRoma, 21 set. (askanews) – “Continueremo a garantire il massimo supporto a tutta la popolazione colpita”. Cosi la premier Giorgia Meloni, su X, dopo il via libera del Consiglio dei Ministri che ha deliberato lo stato di emergenza per i territori colpiti dalle calamità naturali in Emilia-Romagna “stanziando 20 milioni di euro per garantire soccorso immediato, assistenza alla popolazione e ripristino dei servizi essenziali”. Nel post Meloni ricorda che “è stato inoltre dichiarato lo stato di emergenza per la fascia costiera della Regione Marche, con uno stanziamento di 4 milioni di euro per interventi urgenti di soccorso e ripristino”.