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Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchi

Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchiRoma, 30 nov. (askanews) – Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Dal palco del congresso delle Acli, il leader sindacale è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi, affermando che “di fronte al livello di diseguaglianze cresciute e la crisi della democrazia, con la gente che non va a votare, invece di una reazione vedo il rischio di rassegnazione e paura”.


Se di fronte alle ingiustizie “non si ha una reazione – ha detto Landini – non so più cosa dire. La rivolta è in termini di partecipazione per cambiare questa situazione. Abbiamo un Governo che agisce per mettere in discusisone le organizzazioni sociali e di rappresentanza, non riconoscendone il ruolo e pensando di voler comandare e non mediare. C’è bisogno che le persone, di fronte alle ingiustizie, non si voltino dall’altra parte. Ognuno si rivolti e si metta insieme con gli altri per cambiare questa situazione”.

Ue, Schlein: presidieremo le priorità del Pse e del Pd in una legislatura complicata

Ue, Schlein: presidieremo le priorità del Pse e del Pd in una legislatura complicataRoma, 30 nov. (askanews) – “E’ il momento del rilancio di una Unione europea più integrata che sappia conseguire gli investimenti comuni come il Next generation Eu. Chi si convince che questo paese possa vivere solo di turismo e servizi non abbia capito qual è la storia e la vocazione di questo Paese. Noi abbiamo da presidiare le priorità socialiste e del Pd in una legislatura europea che si preannuncia molto complicata”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo in videoconferenza al convegno ‘costruire l’alternativa di Energia popolare del Pd.

Risultati e classifica di serie A, scatto Cagliari

Risultati e classifica di serie A, scatto CagliariRoma, 29 nov. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Cagliari-Verona 1-0


Quattordicesima giornata Cagliari-Verona 1-0, sabato 30 novembre ore 15 Como-Monza, ore 18 Milan-Empoli, ore 20.45 Bologna-Venezia, domenica 1° dicembre ore 12.30 Udinese-Genoa, ore 15 Parma-Lazio, Torino-Napoli, ore 18 Fiorentina-Inter, ore 20.45 Lecce-Juventus, lunedì 2 dicembre ore 20.45 Roma-Atalanta. Classifica: Napoli 29, Inter, Atalanta, Fiorentina, Lazio 28, Juventus 25, Milan 19, Bologna 18, Udinese 16, Empoli 16, Torino 15, Cagliari 14, Roma 13, Lecce, Verona, Parma 12, Genoa 11, Como 10, Monza 9, Venezia 8.


Quindicesima giornata venerdì 6 dicembre ore 18.30 Inter-Parma, ore 20.45 Atalanta-Milan, ore 15 Genoa-Torino, ore 18 Juventus-Bologna, ore 20.45 Roma-Lecce, domenica 8 dicembre ore 12.30 Fiorentina-Cagliari, ore 15 Verona-Empoli, ore 18.00 Venezia-Como, ore 20.45 Napoli-Lazio, lunedì 9 dicembre ore 20.45

Ue, Meloni sente Costa: urgente legislazione su rimpatri migranti

Ue, Meloni sente Costa: urgente legislazione su rimpatri migrantiRoma, 29 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha avuto questo pomeriggio un colloquio telefonico con il presidente entrante del Consiglio europeo, Antonio Costa, a seguito del passaggio di consegne odierno con il Presidente uscente, Charles Michel.


“Nel rinnovare i propri auguri di buon lavoro”, si legge in una nota, Meloni “si è concentrata sulle priorità italiane in vista del Consiglio europeo di dicembre, a partire dal tema migratorio. A questo riguardo, ha sottolineato l’esigenza che l’Unione europea possa contare su un quadro giuridico sempre più efficace per la gestione ordinata delle domande di asilo e delle procedure di rimpatrio dei migranti irregolari, ricordando in particolare l’indicazione da parte del Consiglio europeo dello scorso ottobre della necessità di un’urgente iniziativa legislativa proprio in materia di rimpatri. Grande attenzione è stata quindi dedicata al consolidamento e all’ulteriore sviluppo di partenariati paritari tra l’Unione europea e gli Stati di origine e transito dei migranti, anche sul modello del Piano Mattei italiano, così come all’ulteriore rafforzamento della lotta ai traffici di esseri umani”. Meloni ha, inoltre, “espresso apprezzamento per il recente annuncio da parte del presidente Costa della convocazione di un Consiglio europeo straordinario il prossimo febbraio per discutere delle sfide di sicurezza con cui si confronta l’Unione europea. I due leader hanno concordato di mantenere uno stretto rapporto operativo su tutti i principali dossier di attualità europea”.

Ita-Lufthansa, da Ue ok a remedies: chiusura accordo a inizio 2025

Ita-Lufthansa, da Ue ok a remedies: chiusura accordo a inizio 2025Bruxelles, 29 nov. (askanews) – La Commissione europea ha approvato a Bruxelles la definizione di EasyJet, Iag e Air France-Klm come operatori che forniranno i rimedi idonei ai sensi degli impegni assunti da Lufthansa e dal Mef al fine di acquisire il controllo congiunto di ITA Airways. L’approvazione di rimediatori una condizione affinché Lufthansa e il Mef possano attuare la transazione. “Dopo l’approvazione odierna, Lufthansa e il Mef possono attuare la transazione”, ha sottolineato la Commissione.


“Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio”, ha aggiunto Giorgetti commentando la pronuncia della commissione DGcomp sul dossier. La compagnia aerea tedesca ha fatto sapere che dopo il via libera “incondizionato” da parte della Ue all’acquisto del 41% di Ita Airways, “la chiusura dell’accordo è attualmente prevista per l’inizio del 2025”. Lufthansa evidenzia che “l’autorità di concorrenza dell’Ue ha approvato le misure correttive presentate da Lufthansa e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano l’11 novembre. Il Gruppo Lufthansa accoglie con favore questa autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di M&A verso il successo dell’acquisizione di ITA Airways”.

Pnrr, Meloni: primato dell’Italia nell’attuazione del Piano

Pnrr, Meloni: primato dell’Italia nell’attuazione del PianoRoma, 29 nov. (askanews) – “Con l’incasso della sesta rata, previsto entro la fine del 2024 l’Italia si conferma la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi di euro. Nel corso del 2024 sono stati raggiunti significativi risultati che hanno confermato il primato europeo dell’Italia nell’attuazione del Piano, per numero di obiettivi conseguiti, risorse complessive ricevute e richieste di pagamento approvate”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota diffusa dopo la riunione della cabine di regia Pnrr.


“In questi giorni – aggiunge – insieme alle Amministrazioni titolari, agli Enti e alle Istituzioni preposte, stiamo lavorando alacremente per la rendicontazione degli obiettivi della settima rata e per formalizzare la conseguente richiesta di pagamento entro la fine dell’anno”.

Sciopero, Coisp: a Torino sei agenti feriti, è escalation violenza

Sciopero, Coisp: a Torino sei agenti feriti, è escalation violenzaMilano, 29 nov. (askanews) – “Offese e aggressioni continue ai poliziotti: non ce la facciamo più”. Così il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, sugli scontri tra polizia e antagonisti avvenuti stamani a Torino nel corso della manifestazione dello sciopero generale.


“Stiamo assistendo a un’escalation di violenza contro le forze dell’ordine – continua – e il bilancio in questo momento è di sei poliziotti feriti. Questi estremisti, aggressivi e violenti, non hanno esitato a scagliarsi rabbiosamente contro gli agenti, intonando cori offensivi e definendo ‘servi’ i nostri colleghi, in un chiaro tentativo di delegittimare il loro ruolo e il loro impegno al servizio della collettività”. “Non è immaginabile – continua Pianese – che i poliziotti debbano continuare a subire attacchi e insulti di questo genere, spesso promossi da una matrice ben definita che trova legittimazione in chi, irresponsabilmente, inneggia alla rivolta sociale. Questo atteggiamento non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma compromette anche la tranquillità delle città e la sicurezza dei cittadini” aggiunge riferendosi implicitamente al segretario della Cgil, Maurizio Landini.


“È indispensabile – aggiunge – che la politica, in modo trasversale, condanni con fermezza questi comportamenti criminali. Non ci devono essere ambiguità né atteggiamenti giustificazionisti: la violenza non può e non deve mai essere tollerata. Ora più che mai tutte le forze sane del Paese devono prendere posizione per rigettare qualsiasi forma di violenza per sostenere con forza il lavoro delle forze dell’ordine. Siamo stanchi di contare i feriti, siamo stanchi di vedere le città trasformarsi in un campo di battaglia in cui una minoranza violenta tenta di tenere in scacco la stragrande maggioranza dei cittadini perbene”, conclude.

Cinema, finite le riprese di “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari

Cinema, finite le riprese di “Ammazzare stanca” di Daniele VicariRoma, 29 nov. (askanews) – Si sono concluse le riprese di “Ammazzare stanca”, il nuovo film di Daniele Vicari con Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Selene Caramazza, Andrea Fuorto, Thomas Trabacchi, Cristiana Vaccaro e con Rocco Papaleo nel ruolo di Don Peppino Pesce, prodotto da Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros., una produzione Mompracem con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il supporto della Calabria Film Commission.


“Ammazzare stanca” è l’autobiografia di un ragazzo che si ribella al suo destino criminale. Si chiama Antonio Zagari e la sua è una storia vera. Nei primi anni ’70 la ‘ndrangheta calabrese dilaga e impera, dal Sud al Nord. Antonio, figlio del pericoloso boss calabrese trapiantato in Lombardia, Giacomo Zagari, ritrovandosi a uccidere più e più volte, capisce di non essere adatto a quella vita estrema. E mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, Antonio trova il coraggio di andare contro il padre, rifiutandone l’eredità.

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovra

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovraRoma, 29 nov. (askanews) – Un pezzo del Paese si è fermato per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra e per chiedere al Governo di aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Si sono registrate adesioni “altissime” nei primi turni di lavoro, circa il 70% hanno riferito le due confederazioni, con oltre 500mila persone che, da Nord a Sud, hanno riempito 43 piazze “per difendere le libertà e i diritti di tutti”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Bologna.


La protesta è stata di 8 ore e ha riguardato i settori pubblici e privati. A seguito della precettazione del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’esponente di governo preso più di mira dai manifestanti, lo sciopero è stato ridotto a 4 ore nel trasporto pubblico locale e in quello aereo e marittimo. Accogliendo una delle richieste della commissione di garanzia, Cgil e Uil avevano già deciso di escludere dallo sciopero il trasporto ferroviario e quello merci su rotaia. In base alla precettazione bus, metro, tram, navi e traghetti hanno scioperato dalle 9 alle 13. Lo stop degli aerei, compreso i controllori di volo, è iniziato alle 10 e terminato alle 14. “E’ la giornata della rivolta sociale – ha ribadito Landini – vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese”. Secondo il numero uno della Cgil il Governo “è assente e sta raccontando balle, un Paese che non c’è. Non rappresenta la maggioranza del Paese, proseguiremo con la lotta. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”.


Da Napoli, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha affermato che le piazze piene sono la “migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, a chi ha cerca di mettere in discussione il diritto di sciopero. Chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe avere più rispetto”. Il ricorso d’urgenza contro la precettazione presentato da alcune sigle sindacali (non quello di Cgil e Uil) era stato rigettato ieri dal Tar. “Le piazze non si precettano – ha dichiarato Landini – mi sembra chiaro che c’è un tentativo esplicito di mettere in discussione il diritto di sciopero, un tentativo serio di una svolta autoritaria”. La Cisl, come ormai accade da tempo, non ha scioperato, preferendo la via del confronto con l’obiettivo di arrivare a un nuovo e moderno patto sociale. “I sindacati, quelli seri, rivendicano aumenti salariali e sicurezza sul lavoro. Non stanno nei salotti”, ha tuonato Bombardieri pur senza mai nominare il sindacato guidato da Luigi Sbarra.


“Questo Governo sta scientemente lavorando per la divisione sindacale e per la rottura dentro al mondo del lavoro”, ha sottolineato Landini aggiungendo che “stiamo scioperando per tutti, anche per quelli che hanno deciso di non scioperare”. Critiche alla protesta di Cgil e Uil, soprattutto per le parole pronunciate da Landini, sono giunte da diversi settori della maggioranza. Salvini ha ricordato che “stiamo lavorando a una legge di bilancio che non piace a Landini, ma piacerà ad almeno 15 milioni di lavoratori che dal primo gennaio avranno una busta paga più alta, fino a 100 euro al mese. Lascio agli altri le polemiche e mi tengo il lavoro”. Il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, ha invece bollato come “irresponsabili” le parole del leader della Cgil, che “rischiano di alimentare lo scontro. E’ grave che torni ad agitare lo spettro della rivolta, cercando visibilità a colpi di scioperi che hanno soltanto motivazioni politiche”. A Torino, al termine della manifestazione sindacale, si sono verificati tafferugli tra antagonisti e polizia. Sono state bruciate foto della premier Giorgia Meloni e del ministro Salvini e bloccati per una ventina di minuti alcuni binari della stazione ferroviaria di Porta Susa.

Calcio, Lautaro escluso da candidati premio Fifa, ira di Marotta

Calcio, Lautaro escluso da candidati premio Fifa, ira di MarottaRoma, 29 nov. (askanews) – “È sorprendente e deludente che Lautaro Martinez non sia stato considerato tra i candidati del The Best Men’s player della Fifa dopo una stagione eccezionale”. Lo afferma il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, dopo la pubblicazione della lista dei candidati al premio Fifa, nella quale non compare l’attaccante nerazzurro. “Le sue prestazioni straordinarie – prosegue Marotta – hanno contribuito a portare l’Inter a un traguardo storico e la nazionale argentina alla vittoria della Coppa America. In entrambe le competizioni è stato oltretutto il miglior realizzatore del torneo. Lautaro merita più rispetto e un riconoscimento maggiore”. “Questa esclusione – conclude il dirigente nerazzurro – sembra ignorare non solo i numeri e i successi, ma anche l’impatto che ha avuto nelle partite decisive. Questo è un segnale negativo, dovrebbero essere premiati i giocatori che si distinguono in modo così importante. Speriamo che in futuro venga dato il giusto riconoscimento a chi, come Lautaro, continua a brillare sul campo”.