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Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovani

Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovaniRoma, 19 set. (askanews) – Nasce Condotte 1880 Academy, nuova Business Unit targata Condotte, che punta a condividere saperi, valori, ed esperienza per la formazione di nuovi talenti. Una nuova sfida per Condotte 1880 che crede nei giovani, nel loro entusiasmo e nella loro voglia di imparare. La nuova Academy di Condotte 1880 intende offrire, a studenti e studentesse che hanno da poco concluso il loro percorso scolastico o universitario, l’opportunità di acquisire le competenze e l’esperienza necessarie per entrare nel team di un’azienda leader del settore delle costruzioni.


Formazione è la parola chiave: formazione delle competenze per affrontare le sfide dei mercati in continua trasformazione, formazione per i diversi ruoli nei cantieri, per sperimentare le tecniche e le modalità di costruzione delle opere infrastrutturali e civili, per scoprire da vicino i progetti a cui lavora Condotte 1880 ed entrare nel “core” di un’Azienda leader nel settore delle costruzioni, partecipando ai progetti di rilievo di Condotte 1880 in Italia e all’estero. “Trasferire alle nuove leve il know how per costruire grandi opere infrastrutturali come strade, autostrade, metro, linee ferroviarie, gallerie, ponti e viadotti, è la mission di Condotte 1880 Academy; – ha dichiarato il Presidente, Prof. Valter Mainetti – con questa Academy puntiamo ad offrire opportunità ai giovani, preparandoli alle sfide globali dei mercati internazionali, formando una nuova generazione di talenti. E proprio questa settimana ha avuto inizio il primo corso di formazione destinato ai giovani geometri”. Condotte 1880 Accademy si mette al fianco dei giovani per avviarli ad una professione che va costruita anche sul campo, attraverso i suoi i consiglieri di amministrazione, manager e professionisti aziendali che rappresentano il corpo docenti dei Corsi di Condotte 1880 Academy: Dott. Ugo Cozzani, Ing. Enzo Reggiani, Avv. Roberto Battista, Dott.ssa Mariangela Di Pietro, Ing. Carlo Fioretti, Ing. Ernesto Guerrieri, Ing. Stefano Loreti, Ing. Antonio Masci, Geom. Massimo Mencarelli, Dott. Michele Menichelli, Ing. Sergio Oliva, Geom. Antonio Maria Parente, Geom. Daniele Schievano, Geom. Antonio Tromboni e Geom. Fulvio Tugni. La Dott.ssa Serena Manni ha invece coordinato l’intero progetto dell’Academy.Condotte 1880 Academy segna così un’importante tappa di rilancio per la storica Azienda di grandi opere e infrastrutture, nata 144 anni fa.

Il Vaticano dice sì al culto di Medjugorje, ma non si esprime sui “presunti eventi soprannaturali”

Il Vaticano dice sì al culto di Medjugorje, ma non si esprime sui “presunti eventi soprannaturali”Città del Vaticano, 19 set. (askanews) – “Tramite il ‘nihil obstat’ circa un evento spirituale, i fedeli ‘sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione’. Sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale del fenomeno in parola, e ricordando che i fedeli non sono obbligati a credervi, il ‘nihil obstat’ indica che questi ultimi possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico. Tale determinazione è possibile in quanto si è potuto registrare che in mezzo ad un’esperienza spirituale si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel Popolo di Dio effetti negativi o rischiosi”. Questa l’attesa conclusione alla quale è giunto il Dicastero per la Dottrina della fede nel suo documento dal titolo: “La Regina della Pace” riguardante le apparizioni e i messaggi di Medjugorje, il santuario mariano in Bosnia divenuto tra i più noti e frequentati degli ultimi decenni.


Nella nota “circa l’esperienza spirituale legata a Medjugorje”, di 18 pagine e 42 capitoli – firmata dal prefetto del dicastero, card. Víctor Manuel Fernandez e dal Segretario per la Sezione Dottrinale, mons. Armando Matteo, si sottolinea però, definendolo un “importante chiarimento”, che le conclusioni della Nota “non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti. D’altra parte, si deve ricordare che, – si aggiunge – quando si riconosce un’azione dello Spirito per il bene del Popolo di Dio in mezzo a un’esperienza spirituale dalle sue origini fino ad oggi, i doni carismatici (‘gratiae gratis datae’) che possano essere collegati ad essa non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire”. E si aggiunge che il riconoscere canonicamente i buoni e positivi frutti di questa esperienza “non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali”. Sottolineando all’inizio come “è arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje”, il documento vaticano si apre ricordando che “si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di Vescovi, teologi, commissioni e analisti” e che Sebbene nell’insieme dei messaggi legati a questa esperienza spirituale troviamo tanti elementi positivi che aiutano a cogliere la chiamata del Vangelo, certi messaggi – secondo l’opinione di alcuni – presenterebbero delle contraddizioni o sarebbero legati a desideri o interessi dei presunti veggenti o di altre persone”. Quindi, “non si può escludere che ciò possa essere successo nel caso di alcuni pochi messaggi” e che le Norme dello stesso Dicastero lo non escludono mentre i fenomeni delle presunte apparizioni “a volte appaiono connessi ad esperienze umane confuse, ad espressioni imprecise dal punto di vista teologico o ad interessi non del tutto legittimi”. Questo oltretutto “non esclude la possibilità di ‘qualche errore d’ordine naturale non dovuto a una cattiva intenzione, ma alla percezione soggettiva del fenomeno’”.


Da qui la richiesta esplicita e la necessità di alcuni chiarimenti. “L’insieme dei messaggi possiede un grande valore ed esprime con parole differenti i costanti insegnamenti del Vangelo”. Ma “alcuni pochi messaggi”, si legge nella Nota dell’ex Sant’Uffizio, “si allontanano da questi contenuti così positivi ed edificanti e sembra persino che arrivino a contraddirli. È conveniente – è l’indicazione fornita – stare attenti perché questi pochi elementi confusi non mettano in ombra la bellezza dell’insieme. Per evitare che questo tesoro di Medjugorje sia compromesso, è necessario chiarire alcune possibili confusioni che possono condurre gruppi minoritari a distorcere la preziosa proposta di quest’esperienza spirituale, soprattutto se si leggono parzialmente i messaggi”. Ed ancora: “I fedeli devono essere attenti e prudenti nell’interpretare e diffondere i presunti messaggi”.


Precisato questo, in tutta la Nota dell’ex Sant’Ufficio si sottolinea, però, come nel complesso tutti i messaggi e l’esperienza di Medjugorje appaia comunque positiva nei contenuti e nei messaggi incentrati sugli appelli alla pace che sgorga dalla carità, sulla centralità di Cristo e sull’azione dello Spirito Santo nella storia, la chiamata alla conversione e “il forte peso del male e del peccato”, oltre alla necessità della costante preghiera e della frequentazione dell’Eucaristia. “Un effetto immediato attorno ai fenomeni di Medjugorje – si sottolinea sempre nel documento diffuso oggi – è stato il grande e crescente numero di devoti in tutto il mondo e le numerose persone che vi si recano in pellegrinaggio dalle più variegate provenienze. I frutti positivi si rivelano soprattutto come la promozione di una sana pratica di vita di fede, d’accordo con quanto presente nella tradizione della Chiesa”.


Premesso tutto ciò si conclude che: “La valutazione degli abbondanti e diffusi frutti tanto belli e positivi non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali, ma soltanto evidenziare che ‘in mezzo’ a questo fenomeno spirituale di Medjugorje lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli”. Pertanto “si invita ad apprezzare e condividere il valore pastorale di questa proposta spirituale”, valutando positivamente la “maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti” non implicandone, per questo, “dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale. Di conseguenza, quando ci si riferisce a ‘messaggi’ della Madonna, si deve intendere sempre ‘presunti messaggi’”. Nella Nota, si forniscono infine alcune indicazioni pratiche per il futuro. Si puntualizza che il Vescovo di Mostar-Duvno, emetterà un decreto contenente le indicazioni fornite dalla Santa Sede e che il Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, continuerà a svolgere le funzioni a lui affidate, e dovrà verificare che, in ogni pubblicazione che raccolga dei messaggi, venga inclusa la Nota del Dicastero per la Dottrina della fede come Introduzione. Lo stesso “opererà poi il discernimento di eventuali messaggi futuri – o di messaggi passati che non siano ancora stati pubblicati – e dovrà autorizzarne l’eventuale pubblicazione, alla luce dei chiarimenti offerti. Ugualmente, prenderà le misure da lui considerate necessarie e guiderà il discernimento pastorale di fronte a nuove situazioni che possano presentarsi, tenendo informato questo Dicastero”. “Anche se possono sussistere diversi pareri circa l’autenticità di alcuni fatti o su alcuni aspetti di questa esperienza spirituale, le autorità ecclesiastiche dei luoghi dove essa sia presente sono invitate ad ‘apprezzare il valore pastorale e a promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale’. – sono ancora le indicazioni fornite dalla Nota – Valutando prudenzialmente quanto accade nel proprio territorio”, mentre “resta comunque ferma la potestà di ogni Vescovo diocesano di decidere al riguardo”. Questo perché, si conclude, “pur essendo ampiamente diffusi in tutto il mondo i frutti positivi di questo fenomeno spirituale, ciò non nega che possano esserci dei gruppi o delle persone che, utilizzando inadeguatamente questo fenomeno spirituale, agiscano in un modo sbagliato. I Vescovi diocesani, ognuno nella propria diocesi, hanno la libertà e l’autorità per prendere le decisioni prudenziali ritenute necessarie per il bene del Popolo di Dio”.

Ornella Vanoni festeggia i 90 anni con il singolo Ti voglio

Ornella Vanoni festeggia i 90 anni con il singolo Ti voglioMilano, 19 set. (askanews) – È un settembre speciale quello di Ornella Vanoni che tra meno di settantadue ore festeggerà l’incredibile traguardo dei 90 anni.


Per l’occasione, la signora della musica italiana ha scelto di fare ai suoi fan un regalo in musica davvero speciale: Ti voglio (con Elodie e Ditonellapiaga) sarà fuori stanotte allo scoccare della mezzanotte su tutte le piattaforme digitali. Ti voglio, pubblicato per la prima volta nel 1977 e da sempre brano immancabile nel repertorio live di Ornella, ha più volte conquistato anche gli show sia di Elodie sia di Ditonellapiaga, che ne hanno proposto una loro personalissima versione, omaggio alla signora della musica italiana. Ora il timbro caldo e vibrante di Ornella si lega alle voci avvolgenti ed energiche di Elodie e Ditonellapiaga, segno indelebile della stima e affetto reciproco tra tre generazioni di voci straordinarie.


«”Ti voglio” è uno dei miei brani preferiti di Ornella, infatti l’anno scorso lo suonavamo durante il mio tour. Sono contenta di aver lavorato a questa nuova versione proprio insieme a lei e a Margherita, che non conoscevo personalmente ma con cui ci siamo divertite molto. Oltre che essere un’amica, Ornella è tra le più grandi interpreti della musica leggera italiana, ogni possibilità di confronto con lei è sempre fonte di interessanti spunti artistici. È una leggenda.» – racconta Elodie. Invito all’amore senza limiti e senza timori, Ti voglio (con Elodie e Ditonellapiaga) incontra oggi la produzione di Giordano Colombo, risuonando su un mix di sonorità disco-pop e beat anni ’70.


«Avere la possibilità di cantare con Ornella è uno dei regali più belli che la vita mi potesse fare. Essere in sua compagnia e ascoltare i suoi racconti, potrei farlo per ore rimanendo sempre più ammaliata e divertita. “Ti voglio” è uno dei miei pezzi preferiti ed “Io fuori” un disco che mi ha segnata profondamente come cantautrice. Sono onorata dell’occasione che mi è stata concessa e poterla condividere con un’artista speciale come Elodie la rende ancora più unica» – aggiunge Ditonellapiaga. Lo spirito innovativo e all’avanguardia della signora della musica italiana prenderà ancora più forma in Diverse, il suo nuovo progetto discografico fuori venerdì 18 ottobre per BMG e già disponibile in preorder. Nel nuovo album, che conferma ancora una volta la sua incredibile abilità nel rinnovarsi sperimentando con la musica, Ornella presenta una nuova versione di alcuni dei suoi più grandi successi registrati ad hoc per l’occasione collaborando con i migliori producer italiani.


Perduto, Io so che ti amerò, Arcobaleno, Musica Musica, Occhi negli occhi, Io che amo solo te, Per un’amica, Ricetta di donna, Una bellissima ragazza, Vai Valentina e Dettagli le undici tracce contenute nella versione in digitale. Diverse sarà disponibile anche in tre esclusivi formati fisici (vinile RED Eco-friendly Limited Edition colorato numerato, vinile Stars Limited Edition numerato e stellato, CD Deluxe) arricchiti dalla bonus track Sant’Allegria (Jack Sani Remix). Ad impreziosire la tracklist del CD Deluxe la nuovissima Ti voglio (con Elodie e Ditonellapiaga).

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il mese

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il meseMilano, 19 set. (askanews) – Secondo i dati di Terna nel mese di agosto il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 27,5 miliardi di kWh, in crescita dell’8,1% su base annua. Si tratta – spiega la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – del dato più alto di sempre in termini di consumi per il mese di agosto: le temperature eccezionalmente alte hanno causato un utilizzo sempre più massiccio degli impianti di climatizzazione. Questo, unito all’aumento dei consumi del settore dei servizi, ha determinato una crescita sostanziale della domanda elettrica.


La variazione positiva, in netta controtendenza con il dato leggermente negativo di agosto dello scorso anno (-0,6%), è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile di ben 2 gradi superiore a quella di agosto 2023, sottolinea Terna. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, porta la variazione a +4,8% rispetto ad agosto 2023. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque positiva: +7,9% al Nord, +8,6% al Centro e +8,4% al Sud e nelle Isole.


Complessivamente, nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+2,2% il valore rettificato).

Mezzogiorno, Panetta: è la scommessa per la crescita del Paese

Mezzogiorno, Panetta: è la scommessa per la crescita del PaeseRoma, 19 set. (askanews) – La Banca d’Italia organizza eventi come quello di oggi a Catania perché “vogliamo spiegare l’economia e cosa faccia la Banca d’Italia, che è un elemento importante delle istituzioni. E vogliamo spiegare le persone che stanno dietro alle istituzioni. Queste sono occasioni di incontrare e di confrontarsi con i cittadini e mi fa molto piacere vedere questa presenza così numerosa”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, con alcune dichiarazioni a braccio prima di iniziare il suo intervenendo all’incontro “Il polso dell’Economia – Il Mezzogiorno”, organizzato nella città siciliana nell’ambito delle iniziative “In viaggio con la Banca d’Italia”.


“Ieri Paola Ansuini (la responsabile della comunicazione in materia di cultura finanziaria di Bankitalia-ndr) mi mandava le foto sulle file di cittadini in attesa di entrare nel palazzo in cui si svolge la manifestazione. Questa è una soddisfazione: siamo contenti di questo – ha proseguito Panetta -. Oggi parlerò di Mezzogiorno nel modo in cui ne parlo alla Banca d’Italia: il modo in cui bisogna parlarne, con un esame attento, dei numeri, dei dati e delle tendenze”. “Il Mezzogiorno è un’area importante dell’Italia e bisogna parlarne non solo perché abbiamo amore per il Mezzogiorno, ma anche perché il Mezzogiorno è la scommessa per la crescita dell’Italia – ha detto ancora il governatore -. Qui c’è un terzo della popolazione ma c’è un divario in termini di redditi e di consumi insoddisfatti e inespressi che è un’occasione. Anche per chi da altre Regioni può venire qui a contribuire allo sviluppo di queste aree facendo attività di impresa. Questo è il motivo fondamentale per cui è importante parlarne e perché la Banca d’Italia” è impegnata in queste iniziative. “Dell’economia dell’Italia non si può parlare senza parlare di un un pezzo così importante come il Mezzogiorno”.

Panetta: liberare potenziale Mezzogiorno con politiche appropriate

Panetta: liberare potenziale Mezzogiorno con politiche appropriateRoma, 19 set. (askanews) – Tra il 2019 e il 2013 – dopo il crollo dell’economia causato dalle restrizioni sul Covid e il successivo rimbalzo innescato dalla loro attenuazione e dagli aiuti – il Mezzogiorno “ha conseguito risultati migliori di quelli dell’intera economia italiana: il prodotto è aumentato del 3,7%, contro il 3,3% nelle altre regioni. Il tasso di disoccupazione è sceso di 3,6 punti, il doppio che nelle regioni centro-settentrionali. La crescita osservata negli anni più recenti è in parte dovuta a fattori temporanei, ma la ripresa in atto riflette anche i processi di ristrutturazione e di consolidamento produttivo innescati dalla precedente recessione, con l’espulsione dal mercato di imprese deboli, meno efficienti e più piccole”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, intervenendo a Catania, all’incontro “Il polso dell’Economia – Il Mezzogiorno” organizzato nell’ambito delle iniziative “In viaggio con la Banca d’Italia”.


“Progressi sono emersi anche nel campo della tecnologia, dalla produzione di semiconduttori, microsistemi ai settori aerospaziale e farmaceutico. La durata dei processi civili si è dimezzata – ha proseguito – il grado di digitalizzazione della Pubblica amministrazione è aumentato. Sono indizi che denotano un potenziale di sviluppo del Mezzogiorno che può essere liberato con politiche appropriate”. Panetta ha rilevato come “da decenni” il Pil pro capite nelle regioni meridionali sia “poco più della metà di quello del Centro Nord. Un divario di sviluppo così ampio e persistente rappresenta un primato negativo tra le economie avanzate, cristallizza una disuguaglianza di fatto nei diritti di cittadinanza – ha detto – e frena la crescita dell’intero Paese. Il divario territoriale non può essere colmato con misure assistenziali e una mera azione redistributiva, ma richiede politiche per stimolare lo sviluppo delle regioni meridionali”.


Prima dei crolli causati dai lockdown, la crisi finanziaria del 2007-2009 e poi quella dei debiti pubblici nell’eurozona “hanno dato origine a una prolungata fase di contenimento dei saldi di bilancio e a un crollo degli investimenti pubblici che hanno colpito il Sud con durezza”, ha ricordato il governatore. Ora “vanno privilegiati gli interventi infrastrutturali per accrescere la capacità produttiva. Per esempio quelli per contrastare la crisi idrica e rafforzare la rete elettrica, per sfruttare il vantaggio comparato nella produzione di energie rinnovabili. Vanno inoltre migliorati i collegamenti potenziando il sistema portuale e aeroportuale e le reti stradali e ferroviarie”.


E secondo Panetta “la fase di incertezza globale che stiamo attraversando può offrire occasioni di sviluppo alle regioni del Mezzogiorno. Gli shock geopolitici hanno reso palesi i rischi della delocalizzazione produttiva. Le imprese dei principali paesi pongono enfasi maggiore che in passato sulla sicurezza degli investimenti e delle forniture di input strategici, in particolare l’energia. Emerge la tendenza a collocare le attività produttive entro i confini nazionali o in paesi affidabili sul piano economico e politico”. In questo quadro “le regioni meridionali garantiscono condizioni di stabilità geopolitica ed economica, sono prossime ai maggiori centri economici europei e al Mediterraneo; sono dotate di una forza lavoro sottoutilizzata e di poli scientifici di qualità; rappresentano un mercato di sbocco con 20 milioni di abitanti; offrono evidenti vantaggi nella produzione di energia rinnovabile. Sfruttare queste opportunità – è il richiamo del numero uno di Bankitalia – richiederà un deciso miglioramento del contesto produttivo locale e un potenziamento delle politiche di attrazione dei capitali”.


Al tempo stesso rafforzamento della legalità, contrasto all’economia sommersa e uso appropriato delle risorse pubbliche “sono i presupposti non solo per lo sviluppo economico ma ancor più per il progresso sociale. L’esodo di molti giovani meridionali non è solo motivato dalla ricerca di migliori opportunità di lavoro, ma riflette la diffusa percezione di un contesto in cui non possono realizzare appieno i loro talenti. Il riassorbimento di divari territoriali così radicati richiede perseveranza e lungimiranza, una chiara visione strategica e principi etici”. All’evento partecipano il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, il presidente di STMicroelectronics Italia, Giuseppe Notarnicola, la presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi. Presenti anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Maltempo, fiumi esondati in Romagna e nelle Marche. Migliaia di persone evacuate

Maltempo, fiumi esondati in Romagna e nelle Marche. Migliaia di persone evacuateRavenna, 19 set. (askanews) – Sono migliaia le persone evacuate dalla tarda serata di mercoledì 18 settembre nel ravennate, per tutti la notte è trascorsa nei centri di accoglienza messi a disposizione da Comuni e prefetture. Appelli sono stati diffusi con gli altoparlanti e i sindaci continuano a diramare appelli via Facebook alla popolazione, invitata a restare ai piani alti. “La preoccupazione è vera, reale e seria, entriamo in una fase di emergenza più forte dove tutti dobbiamo prestare la massima attenzione ed essere pronti a prendere le misure necessarie”. Ha detto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha seguito la situazione dei fumi Lamone e Montone, esondati in alcuni punti della città e della provincia: “Il livello è altissimo, sopra la soglia rossa e in alcuni tratti ancora in crescita” per questo è stato deciso di interrompere il traffico in alcune zone, a Cotignola, Alfonsine, Russi e Lugo in particolare dove è stato chiesto ai residenti di abbandonare le abitazioni.


“Si dispone che tutta la popolazione, soprattutto quella alluvionata nel maggio 2023, si trasferisca ai piani più alti dei propri edifici – ha detto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini -. Se questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Palazzo di Vetro della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro. Si chiede a tutti la massima attenzione e la collaborazione anche condividendo l’informazione con quante più persone possibili”. La Regione Emilia-Romagna sta seguendo senza sosta la situazione dei corsi d’acqua in piena per le forti piogge di questi giorni, con particolare attenzione “alle situazioni più critiche perché abbiamo dei superamenti di soglia storici, come per esempio per il Senio nel ravennate”, ha spiegato la presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, al termine dell’ultimo briefing meteo durante la notte.


“In questo momento abbiamo i colmi di piena dei fiumi che hanno superato soglia 3 che stanno iniziando ad andare nei tratti vallivi e sebbene sia prevista una moderazione delle piogge per le prossime ore – ha detto Priolo – ovviamente i colmi di piena continueranno a transitare e a restare sopra soglia 3”. I bacini interessati – ha ricordato – sono nel bolognese, i bacini dell’Idice e del Sillaro, nel ravennate quelli del Senio e del Lamone, nel forlivese quello del Montone. “In questo momento abbiamo una diminuzione della piena nei tratti appenninici, ma i picchi si stanno propagando nei tratti vallivi. Stiamo continuando a monitorare la situazione – ha aggiunto -, le colonne mobili si sono trasferite sul territorio e 190 volontari stanno supportando le amministrazioni comunali, popolazione e sindaci”. Priolo ha poi invitato tutti i residenti a mantenersi costantemente informati attraverso i siti e a seguire le indicazioni di sindaci e autorità. “L’attività non si ferma – ha detto – siamo in costante contatto con il centro funzionale e il dipartimento della protezione civile”. Criticità anche nel bolognese: a Valsamoggia tre nuclei familiari sono isolati e in contatto con gli operatori comunali. Preoccupazione anche per alcune zone della città di Bologna, interessate all’attraversamento del fiume Reno. Per oggi è stata disposta la chiusura delle scuole.


Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco al lavoro da ieri in Emilia Romagna per far fronte ai danni causati dall’intensa ondata di maltempo che sta colpendo la regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso. Situazione più critica nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l’evacuazione di persone bloccate in casa dall’innalzamento del livello dell’acqua causato dall’esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara. A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento. Nella provincia di Forlì-Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall’acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.


In provincia di Ravenna, tra Bagnacavallo, Lugo e Cotignola sono state recuperate dai vigili del fuoco con l’elicottero cinque persone bloccate in casa per l’innalzamento del livello dell’acqua. Nella zona sono in azione due elicotteri Drago dei Vigili del fuoco per operazioni di soccorso alla popolazione. Situazione critica anche nelle Marche, oltre 300 interventi dei Vigili del fuoco nella Regione. Le squadre hanno operato stanotte ad Ascoli Piceno, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, per il soccorso ad automobilisti in difficoltà per acqua e fango lungo la carreggiata della SP36. Svolti soccorsi per allagamenti anche nelle zone di Cupra Marittima e Grottammare. Ad Ancona nella tarda serata di ieri sono state evacuate 6 famiglie a Osimo per una frana che minacciava l’abitato in via Montecesa. Per l’esondazione del torrente Arzilla, in provincia di Pesaro Urbino è interrotta la viabilità sulla SP 144. Potenziato in il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale con l’invio di personale esperto nel soccorso acquatico e fluviale dalla Lombardia, Toscana e Campania.

Mediolanum, Corte Ue annulla stop Bce 2016 a Berlusconi su quota

Mediolanum, Corte Ue annulla stop Bce 2016 a Berlusconi su quotaRoma, 19 set. (askanews) – La Corte di Giustiza dell’Unione europea ha annullato la decisione della Bce del 2016, che negava l’acquisizione di una partecipazione qualificata in Banca Mediolanum da parte di Silvio Berlusconi. “La Bce – spiega la Corte con un comunicato – non poteva legittimamente opporsi” alla detenzione della suddetta partecipazione, dato che la situazione “risultava unicamente dalla conservazione, da parte dell’interessato, di una partecipazione qualificata che egli aveva acquisito prima del recepimento delle disposizioni del diritto dell’Unione sulle quali la Bce si era basata”.

MFE: nel primo semestre utile sopra attese a 104,7 mln (+20,2%)

MFE: nel primo semestre utile sopra attese a 104,7 mln (+20,2%)Milano, 19 set. (askanews) – Il gruppo MFE (Mediaset) ha chiuso il primo semestre 2024 con risultati superiori alle attese del mercato: l’utile netto è in crescita a 104,7 milioni (+20,2%), Ebit a 136,3 milioni (+12,7%), con ricavi consolidati pari a 1,476 miliardi (+7,8%).


“MFE è un modello unico in Europa”, ha sottolineato il Ceo Pier Silvio Berlusconi. “Grazie alla dimensione internazionale – una diversificazione geografica che attutisce gli squilibri nei diversi mercati – e grazie al nostro sempre più evoluto sistema crossmediale, anche questo semestre abbiamo ottenuto risultati al di sopra di ogni previsione. In un periodo che ha visto anche a livello internazionale flettere i conti di tutto il settore dei media, con drastici tagli all’occupazione, MFE registra una costante crescita in termini di raccolta pubblicitaria, di redditività e di utili”. Il gruppo nel primo semestre ha registrato ricavi pubblicitari lordi pari a 1,434 miliardi, in aumento del 6,7%. Sulla base dell’attuale visibilità, spiega, la raccolta pubblicitaria di MFE nei primi 9 mesi “ha mantenuto un andamento al di sopra delle aspettative e in linea con quello del primo semestre dell’anno, nonostante la concomitanza di eventi sportivi internazionali (gli Europei di Calcio fino a metà luglio e le Olimpiadi di Parigi tra fine luglio e la prima parte di agosto) non nella disponibilità del Gruppo sia in Italia che in Spagna”.

Riccardo Cocciante live in Arena: “Sono qua e sono ancora vivo”

Riccardo Cocciante live in Arena: “Sono qua e sono ancora vivo”Milano, 19 set. (askanews) – Cinquant’anni fa usciva l’album “Anima”, di Riccardo Cocciante che conteneva le indimenticabili “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”. A raccontare la genesi di questo lavoro che cambiò la musica, è lo stesso cantautore. “È stato un disco difficile, un disco di rivolta, di ribellione, di uno stile che non tutti volevano da me, è stato un disco rifatto due volte, quindi come vedi non è stato facile, ma forse alla fine merita.


Canzoni che hanno raccontato e regalato emozioni e che continuano a vivere. “Credo che quando una persona crea qualche cosa diverso dagli altri allora ha una possibilità di esistere. Io cerco di non fare delle canzoni di moda, cerco di fare delle canzoni con la C maiuscola, sperando che continuino nel tempo, non cerco di fare il successo immediato. Dopo una lunga assenza dai palchi Riccardo Cocciante si esibirà il 29 settembre 2024 dal vivo all’Arena di Verona per celebrare Anima. “Inaspettato sì, celebra il momento, celebra la ricorrenza di questi 50 anni, che ragazzi non è da tutti. 50 anni e sono ancora qui, le canzoni sono ancora qui. Forse il pubblico mi chiedeva da molto tempo di tornare sul palco scenico, voleva vedermi, voleva anche sentire se esistevo ancora a livello artistico. Questa è l’occasione di dire loro sono qua e sono ancora vivo”.


Sempre grato al suo pubblico e generoso, in questo live Cocciante torna all’essenziale della sua musica. “Ci sarà per prima cosa un ritorno alla modalità di suonare col gruppo, con la banda, non con le orchestre, ormai si fa tutto un po’ così. Io cerco di tornare alla sorgente, forse con qualche piccolo difetto, ma i difetti possono essere poi qualità. Io ho sfruttato molti miei difetti per farli diventare qualità e spero che questo concerto diventi anche così”. La sua discografia vanta in tre lingue più di 40 album, ma lui non si accontenta e ha già qualche sorpresa in lavorazione. “Io non mi fermo mai” ama ripetere e il suo pubblico lo ama proprio per la sua sincerità.