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Milano, tre giovani morti nell’incendio di un emporio di articoli cinesi

Milano, tre giovani morti nell’incendio di un emporio di articoli cinesiMilano, 13 set. (askanews) – È di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni e un’altra giovane di 24 anni.


Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del comando di Milano dei vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino. Indagano carabinieri e polizia scientifica per capire le dinamiche del tragico evento. Sul posto anche 118 e polizia locale.

Incidente tra un treno merci e un treno passeggeri a Milano: un ferito, ritardi sulla linea

Incidente tra un treno merci e un treno passeggeri a Milano: un ferito, ritardi sulla lineaRoma, 13 set. (askanews) – Incidente tra un treno passeggeri e un treno merci questa mattina a Milano, in via Pallanza, all’incrocio con viale Fulvio Testi. La dinamica è da chiarire ma dalle prime ricostruzioni il treno merci sarebbe deragliato dopo che si sarebbe improvvisamente sganciato un container, finito poi sui binari contro il treno passeggeri. Una persona è rimasta ferita, si tratterebbe del macchinista.


Sul posto i vigili del fuoco con sei squadre, per mettere in sicurezza l’area e i passeggeri sui convogli. “Circolazione ferroviaria rallentata da stamattina nel nodo di Milano per lo svio di un treno merci di un’impresa ferroviaria esterna al Gruppo Ferrovie dello Stato”. Lo fa sapere la stessa Fs in una nota: “La dinamica è in corso di accertamento. I treni da e per Torino e Domossola percorrono linee alternative”, il che ha causato ritardi e rallentamenti. Intanto “prosegue l’intervento dei tecnici”, ma a causa dell’incidente, “i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono essere instradati sul percorso alternativo e registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 90 minuti e subire cancellazioni o limitazioni di percorso”. Mentre “i treni regionali della linea Torino – Milano subiscono limitazioni di percorso, hanno origine e terminano la corsa a Milano Porta Garibaldi”.


Il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta seguendo con attenzione le conseguenze dello svio tra un treno e un container nel nodo di Milano, avvenuto questa mattina. Al momento sono rilevati rallentamenti con particolare riferimento ai convogli da e per Torino e Domodossola. Lo fa sapere il Mit. (foto di archivio)

Industria eurozona torna a calare a luglio: -0,3% mese, -2,2% annuo

Industria eurozona torna a calare a luglio: -0,3% mese, -2,2% annuoRoma, 13 set. (askanews) – È tornata a calare a luglio la produzione dell’industria nell’area euro, con un meno 0,3% rispetto al mese precedente dopo la dinamica piatta segnata a giugno e le contrazioni di maggio (-0,9%) e aprile (-0,2%). Lo riporta Eurostat, secondo cui nel paragone su base annua la produzione risultava diminuita del 2,2% a luglio, uno smorzamento rispetto almeno 4,1% di giugno.


Guardando ai dati mensili, la flessione più forte a luglio ha riguardato i beni di consumo durevoli (-2,8%), seguiti dai beni di investimento (-1,6%) e dai beni intermedi (-1,3%). In Italia, ricorda l’ente di statistica comunitario, a luglio la produzione industriale aveva registrato un calo dello 0,9% rispetto al mese precedente.

Pil, Confindustria: nel III trim. servizi frenano ma industria cala meno

Pil, Confindustria: nel III trim. servizi frenano ma industria cala menoRoma, 13 set. (askanews) – Dopo il +0,2% registrato dal Pil italiano nel secondo trimestre dell’anno, con l’export che perde quota, le indicazioni per il terzo trimestre sono di minore crescita nei servizi e di un’attenuazione nel calo dell’industria. L’inflazione rallenta nell’Eurozona e “finalmente famiglie e imprese saranno aiutate dal taglio dei tassi, che stimola consumi e investimenti”. Risale però il prezzo del gas in Europa. E’ il quadro che emerge dalla Congiuntura Flash diffusa dal Centro Studi di Confindustria.

Teatro, pop, rock, lirica e balletto nella stagione di Dubai Opera

Teatro, pop, rock, lirica e balletto nella stagione di Dubai OperaRoma, 13 set. (askanews) – Al via la nuova stagione di Dubai Opera che conferma la propria vocazione di primo hub culturale nel Medio Oriente, piattaforma di dialogo artistico dal pop all’opera lirica, dal balletto classico ai ritmi più contemporanei, dal jazz e musical alla sinfonica, passando per i grandi eventi rock e il folk internazionale, e ancora circo contemporaneo, le rassegne di musica da film e da camera: crocevia di suoni, lingue e culture. Racconterà in oltre 50 produzioni internazionali il mondo senza confini delle arti.


Dopo una stagione che ha superato tutte le precedenti in termine di affluenza del pubblico e ampiezza della proposta artistica, Dubai Opera presenta la stagione 2024-25 con oltre cinquanta appuntamenti internazionali e trasversali d ogni genere, oltre dieci compagnie al loro debutto in UAE, più di mille artisti coinvolti provenienti da tutto il mondo e rassegne uniche nel Middle East, come quella dedicata alla musica da camera grazie anche alla collaborazione con Steinway e quella dedicata alla musica da film. La nuova stagione è stata presentata in occasione della settimana d’apertura, dal 13 al 21 settembre, animata da tre importanti produzioni provenienti dall’Opera e Balletto Nazionale di Varsavia, le cui maestranze artistiche vantano una lunga e solida tradizione sia in campo operistico, sia soprattutto nel balletto e nella musica sinfonica: Aida, composta da Verdi per festeggiare l’apertura del Canale di Suez, il balletto Giselle di Adam, caposaldo del Romanticismo in danza, e la Nona Sinfonia di Beethoven con il suo possente organico sinfonico e vocale, tutte guidate dal direttore francese Patrick Fournillier. La produzione di Aida sarà quella storica del regista e scenografo italiano Roberto Laganà Manoli, scomparso nel 2020 ed anche quella di Giselle riporta in vita la storica coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot che debuttò nel 1841 all’Opera di Parigi. Inoltre, ogni serata d’apertura del singolo titolo in questa settimana si configurerà proprio come un Grand Gala per celebrare in festa la ripartenza.


Alla settimana delle grandi aperture seguirà poi una prima capsule pop-melodica tra Italia e Francia, con l’ex top model ed ex premiere dame Carla Bruni impegnata nel suo repertorio di canzoniere francese, sua seconda lingua madre, quindi con le hits mondiali dell’italiano Umberto Tozzi, autore e primo interprete di alcune delle canzoni più eseguite al mondo come “Gloria”. Questa trama melodica riaffiorerà poi in stagione ad ottobre con il trio italiano Il Volo e in chiave più dance con la cantautrice e modella britannica Sophie Ellis-Bextor. Il pluripremiato compositore e polistrumentista argentino Gustavo Santaolalla, già doppio Oscar, doppio Grammy, 19 Latin Grammies, doppio BAFTA e Golden Globe, aprirà invece il filone della grande musica di matrice cinematografica, jazz e folk, seguito subito dopo dal celebre ensemble cubano Buena Vista Social Club, quindi dal grande pianista jazz Brad Meldau e dall’omaggio alla vera divina del Medio Oriente Umm Kulthum, affidato alla voce di Lubana al-Quntar, cantante siriana nata in una famiglia di celebri musicisti e oggi comunemente ritenuta anche in Occidente, la miglior interprete della tradizione araba fino alla lirica. Il jazz vedrà il suo apice nella Giornata Mondiale del Jazz il 30 aprile con la All Star Big Band targata Blue Note, mentre la musica da film vedrà un’intera settimana ad essa dedicata con l’Orchestra Sinfonica di Stato armena impegnata sulle partiture di Colazione da Tiffany, Back to the Future, Star Wars e Casablanca.


Questa continua alternanza di generi pensata per un pubblico giovane, dinamico, curioso e internazionale, sarà la vera cifra stilistica di questa seconda stagione disegnata dal 39enne ceo italiano Paolo Petrocelli, che vedrà già il 17 ottobre il ritorno del grande balletto con il Romeo e Giulietta di Prokofiev nella celebrata produzione disegnata da Benjamin Millepied. Il corpo di ballo sarà il prestigioso L.A. Dance Project e l’importante produzione verrà presentata quest’anno solo a Sydney e Dubai. Sempre nel solco del grande balletto in reinterpretazione contemporanea, a maggio arriverà la celebrata produzione del famoso coreografo Edward Clug per il Lubiana Festival del capolavoro Carmina Burana di Orff, mentre la danza in veste più classica tornerà poi con The Nutcracker del Teatro di Astana in dicembre per festeggiare le festività natalizie insieme al grande Gospel di The Kingdom Choir e alla brillante serata di fine anno con il deejay superstar Parov Stelar. Il ciclo della grande danza contemporanea ripartirà già il 15 gennaio con il celebrato balletto Modanse della star russa Natalia Zakharova, etoile del Bolshoi e creatrice di questo celeberrimo progetto dedicato alla vita e all’intramontabile cifra stilistica di Coco Chanel. Comprenderà poi anche lo spettacolo Tango After Dark prodotto a Broadway da grandi campioni di tango argentino su musiche di Astor Piazzolla ad aprile e lo spettacolo dell’ensemble britannico STOMP con il loro travolgente ritmo urban tribale a maggio, al loro debutto in UAE.


Il 19 ottobre si inaugurerà poi un’altra delle trame sottese alla stagione, quella del grande rock storico con Glenn Hughes, bassista e voce dei Deep Purple, a celebrare in nuova formazione i 50 anni del caposaldo Burn, album indimenticabile della band che ha fatto la storia del rock e non solo. Questo filone proseguirà poi a gennaio con tre date dedicate al grande rock in versione sinfonica grazie alle produzioni anglosassoni con l’orchestra sinfonica di Stato armena dedicate a Led Zeppelin, Nirvana e Michael Jackson e subito seguite dalla Dire Straits Legagy, autentica leggenda del Brits pop formata da Alan Clark, Phil Palmer, Danny Cummings, Mel Collins, Jack Sonny, Trevor Horn, Primiano di Biase e Marco Caviglia, vere icone del rock con e oltre Dire Straits. Tra fine ottobre e inizio novembre partirà invece il filone musical con la prima delle due produzioni di quest’anno: lo storico Singin’ in the Rain prodotto dal celebrato regista del West End di Londra Jonathan Church, con la coreografia di Andrew Wright e la scenografia di Simon Higlett; poi a febbraio ’25 il thriller musical Sweeney Todd di Stephen Sondheim firmato da Victorian Opera e New Zeeland Opera, entrambi al loro debutto nell’area emiratina. Tra il 14 e il 21 febbraio 2025, grazie alla residenza artistica del Teatro Nazionale di Brno, erede contemporaneo del più antico teatro dell’Europa centrale e del patrimonio musicale dell’impero asburgico, si tornerà in area classica con il balletto La Bayadere, simbolo della celebre scuola russa di Petipa, il Requiem di Mozart per il grande sinfonismo e l’Eugene Onegin per l’opera russa per eccellenza. La trama cameristica e sinfonica, che nella sua forma festivaliera in collaborazione con Steinway avrà luogo dal 6 al 25 aprile, partirà già il primo novembre con Vivaldi, The Four Seasons Recomposed by Max Richter, il pluripremiato compositore anglo-tedesco che ha reso una versione post-minimalista e contemporanea del capolavoro settecentesco, ancora oggi il brano di musica classica più ascoltato al mondo. La versione di Richter, che verrà interpretata a Dubai dai Virtuosi di Kyiv con il violino solista dell’eccellente Anastasya Petryshak, collaboratrice stabile di Andrea Bocelli, è stata usata con grande successo anche nella colonna sonora della serie HBO L’Amica Geniale. Richter stesso giungerà poi eccezionalmente a debuttare sul palco di Dubai e nel Medio Oriente con il suo nuovo progetto elettro-acustico In a Landscape, la cui versione discografica uscirà per DECCA ad inizio settembre. Punta di spicco di questo filone sarà anche il doppio concerto il 4 e 5 gennaio Global Waltzing – from Strauss to Hans Zimmer che, oltre alla partecipazione straordinaria di Zimmer stesso, vedrà il famoso ensemble fondato dal violinista, compositore, direttore, regista e comico russo Alexej Igudesman misurarsi con la grande tradizione del valzer viennese fino alla musica cinematografica di Zimmer. Fondamentale e vera esclusiva culturale di Opera Dubai è poi il lungo ed intenso percorso dedicato ai grandi interpreti della tradizione musicale araba contemporanea: oltre al dovuto omaggio all’età d’oro del genere e alla sua prima divina Umm Kulthum ad ottobre, si proseguirà con la cantautrice algerina di origine berbera Souad Massi, il crossover sinfonico dell’emiratino Ihab Darwish, il jazz di Ibrahim Maalouf, la fusione arabo-greca di Guy Manoukian, la R&B del duo Majid Jordan, il nomade tuareg nigeriano e star assoluta Bombino ed infine il trio transgenerazionale della famiglia di Marcel Khalife, vera icona della poesia araba e del nuovo dialogo musicale tra Medio Oriente ed Occidente. Paolo Petrocelli, Sovrintendente della Dubai Opera, ha dichiarato: “Siamo lieti di tornare con una stagione davvero inclusiva, con un’offerta che copre l’intero spettro delle arti performative, dall’opera, il balletto, la sinfonica, al musical, la musica pop, rock, jazz e folk. Dubai Opera si conferma, dunque, una delle organizzazioni culturali più vibranti dell’intero Medio Oriente”.

Lazza pubblica Zeri in più (Locura) feat. Laura Pausini

Lazza pubblica Zeri in più (Locura) feat. Laura PausiniMilano, 13 set. (askanews) – L’hanno annunciato in condivisione sui social, e un primissimo assaggio sonoro è arrivato dall’installazione in Piazza XXV Aprile a Milano: a una settimana esatta dall’uscita di Locura, Lazza pubblica oggi per Island Records Zeri in più (Locura) feat. Laura Pausini.


Apripista dell’album, il brano spariglia tutti i pronostici per portare l’asticella ancora più in alto nella scala della sperimentazione: non il classico pezzo pop, ma un banger dalle batterie essenzialmente trap, che arriva dritto come un treno, e dove la voce della regina della musica italiana nel mondo si svela in una veste totalmente inedita, per spingersi in un territorio introspettivo profondo e complesso. Se è vero che eri in più (Locura) è nato da un’idea non convenzionale di Lazza, che per questo brano ha pensato all’artista più italiana possibile, un nome gigante nel nostro panorama musicale e internazionale, nonché sincera amica, altrettanto vero è che Laura Pausini ha accettato la sfida con entusiasmo e con la voglia di mettersi in gioco, prendendo parte a un campionato tradizionalmente non suo. Il risultato è un brano crudo e viscerale, che apre il disco e ne sintetizza immediatamente il concept: zeri in più, problemi in più, la mia locura.


Di tinte dark si tinge anche il video di eri in più (Locura) , fuori ora per la regia di Late Milk. Trasposizione in immagini della narrativa del brano, frame dopo frame emerge tutto il senso di isolamento, solitudine e tormento interiore che i due artisti da record, al centro della scena, cantano.

Mariangela Gualtieri: imparare a memoria e ascoltare il silenzio

Mariangela Gualtieri: imparare a memoria e ascoltare il silenzioMilano, 12 set. (askanews) – “Suggerirei di frequentare i poeti, sia classici che contemporanei, e soprattutto di trovare i propri poeti, quelle voci che per qualche strano motivo ci vengono più vicine e che sembrano scritte per noi e a volte anche sembrano scritte da noi”. Lo ha detto ad askanews Mariangela Gualtieri, una delle più importanti voci della scena poetica italiana e fondatrice del Teatro Valdoca, parlando del valore oggi della parola poetica e del modo nel quale possiamo tenerla viva, pur nel frastuono della società contemporanea. “La differenza sta per me fra la parola della lingua corrente, che è sempre deludente e che non basta mai, e la parola della poesia. Nella poesia la parola si rigenera, si riavvicina al proprio calco d’origine, riprende i propri poteri e non delude”, ha aggiunto.


“Trovare dunque i propri poeti e impararli a memoria – suggerisce Gualtieri -. So che questo può sembrare antiquato, scolastico e pesante. No, è tutt’altro. È un piacere grande avere delle parole decisive a memoria e poterle recitare, condividerle quando se ne presenta l’occasione, e vale il piccolo sacrificio dello studio a memoria”. Ma la parola vive ed esiste, è, in senso filosofico, anche in relazione a ciò che parola non è, e con cui si genera uno scambio. “Credo che anche il silenzio sia un ambito straordinario per preservare la parola – dice ancora la scrittrice -. Il guaio del presente forse non è tanto il sovraccarico, ma proprio la mancanza di silenzio. Il silenzio è per me un pezzo di natura, un pezzo importante nel quale accadono prodigi”. Prodigi che spesso il lettore associa anche ai versi e alle performance di Mariangela Gualtieri, capace di essere parola e corpo, letteratura e vita nello stesso momento, nella stessa fenomenologia della vita. E che, per esempio nella sua recente partecipazione a Festivaletteratura a Mantova, aprono nuove finestre di significato all’idea del rito e del rituale, come del resto possiamo considerare un rituale anche l’imparare a memoria le poesie. “Penso al rito come a una sorta di manovra geometrica, un disegno, acustico nel mio caso, che vorrebbe caricare i simboli. Qui i simboli sono le parole. In questo senso potremmo forse pensare tutta la poesia come rito, perché la poesia rifonda la lingua, ridà potenza alla parola. Vi sono variabili in questa manovra: la parola, appunto, il silenzio, il luogo, chi lo abita, la voce, la strumentazione tecnologica, ecc. Tutto deve essere al meglio affinché accada, al presente, qualcosa, cioè affinché il rito abbia efficacia. Io chiamo questo accadimento ‘incanto fonico’ – una espressione presa da Amelia Rosselli, quasi a dire che attraverso l’udito, i presenti possono abitare uno stato di contemplazione di se stessi e del mondo, in una esperienza che è ad un tempo singolare e comunitaria”.


La poesia di Gualtieri abita il presente, il nostro presente. Eppure sembra impossibile che lo faccia, con quella fragilità che la contraddistingue, che pure è fortissima. E la domanda che mi pongo è proprio su come riesca la parola poetica ad abitare l’oggi. “Ciò che la poesia cambia – risponde la poetessa – è nell’ordine della sottigliezza. Ma la bellezza è questione di sottigliezza, così come lo è la salute o la malattia. Credo che allo stesso modo le persone sensibili della nostra specie siano certamente una minoranza, ma che possano avere una forza positiva di contagio. Per cambiare qualcosa credo sia importante che questi/queste sensibili siano consapevoli dell’importanza del loro fare e che si preparino adeguatamente”. (Leonardo Merlini) Foto di Melina Mulas

Draghi: chi paga meno le donne sa che va contro la Costituzione?

Draghi: chi paga meno le donne sa che va contro la Costituzione?Milano, 12 set. (askanews) – “La gente che paga meno le donne sa che sta andando contro la Costituzione italiana?”. Così l’ex presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenuto a Milano a Il tempo delle donne, a proposito del gender pay gap ancora in essere nel nostro Paese.


Draghi ha riconosciuto un fatto, che “i governi hanno fatto tante cose, io ho ringraziato pubblicamente la ministra Bonetti ma bisognerà continuare e insistere. La parità non si fa per decreto ma bisogna costruire un ambiente per favorirla”.

Draghi: l’Europa sia padrona del proprio destino

Draghi: l’Europa sia padrona del proprio destinoMilano, 12 set. (askanews) – “Sono consapevole che ci vorrà tempo” per dare seguito al Rapporto sulla competitività e che “guardando la situazione dei vari governi in Europa è abbastanza scoraggiante perché sono tutti molto deboli quindi prendere grandi decisioni diventa difficile. Ma la risposta non deve arrivare in una settimana. L’importante è avere una visione a comune”. Così l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, a pochi giorni dalla presentazione a Bruxelles del suo rapporto interviene sulla sua effettiva applicabilità e sui tempi.


Intervenendo a Il tempo delle donne, iniziativa del Corriere della Sera a Milano, intervistato dal direttore Luciano Fontana, Draghi ha detto: “Si vuol essere padroni del proprio destino o no? Affrontare i problemi dell’espansionismo cinese, l’aggressione russa, quel che succederà negli Usa in una situazione di autonomia, indipendenza e sovranità o di dipendenza, forse anche di servitù a un certo punto? Il rapporto vuole dare una risposta su cosa fare per essere indipendenti. Per esserlo bisogna avere un’unità di vedute, in politica estera, sulla difesa”. “A 27?” si chiede Draghi che poi argomenta: “Se si riesce bene, altrimenti si lavora a gruppi di Paesi, si fanno accordi intergovernativi”. L’importante è “Raggiungere la consapevolezza che si vuole essere indipendenti nell’affrontare le sfide del momento”.


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M5S, da Grillo ombre sulla “costituente” ma Conte evita polemiche

M5S, da Grillo ombre sulla “costituente” ma Conte evita polemicheRoma, 12 set. (askanews) – Dalle parole ai fatti, Beppe Grillo non si ferma e dopo l’avviso inviato a Giuseppe Conte via social network sulla sua intenzione di “esercitare i diritti che lo Statuto mi riconosce in qualità di Garante” prende carta e penna e passa ai fatti. In una lettera inviata a Giuseppe Conte e al Comitato dei garanti del Movimento 5 stelle (composto dall’ex presidente della Camera Roberto Fico, dall’ex parlamentare Laura Bottici e dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, fedelissima del fondatore) Grillo mette sotto la lente d’ingrandimento praticamente tutti i passaggi previsti dal processo para-congressuale avviato dal leader del M5S Conte e che dovrebbe concludersi nell’assemblea costituente. Evento per ora in calendario per il 19 e 20 ottobre, anche se la grande mole di proposte ricevuta da attivisti, realtà organizzate del Movimento e anche esterne, richiederà un lavoro tale per l’organizzazione delle fasi intermedie del dibattito da consigliare probabilmente un rinvio. In serata poi Grillo sceglie di pubblicare la lettera sul suo blog.


Grillo quindi, dopo la diffida pubblica, si concentra su temi chiave, a partire dalla platea degli iscritti che potranno convalidare col voto le decisioni del processo costituente, sottoposta in questo periodo a una revisione: più larga la platea, più ampio il quorum necessario per superare eventuali obiezioni del Garante, che a norma di Statuto può fare ripetere le votazioni non gradite. Gli attivisti “inattivi” hanno recentemente ricevuto una mail nella quale si chiedeva loro di confermare l’iscrizione, almeno con un login all’area riservata della piattaforma online. “Un modo per allargare il coinvolgimento in questa fase di partecipazione, non per ridurre la platea o per buttare fuori qualcuno”, rivendicano al quartier generale di Campo Marzio. C’è chi giura, peraltro, che la scadenza di 5 giorni indicata nella missiva sia considerata “recuperabile”: chi dovesse chiedere di essere riattivato, anche successivamente, non troverebbe porte chiuse. Ma Grillo nella missiva chiede chiarimenti (detto in altro modo: getta ombre) anche sul funzionamento materiale del processo costituente: ad esempio su come e da chi saranno estratti a sorte i 300 attivisti chiamati nella fase intermedia della costituente a discutere le sintesi delle 22mila proposte. E su chi e in che modo determinerà la selezione dei temi che poi andranno effettivamente in discussione. E soprattutto, al punto 3, chiede “quali esponenti del movimento hanno accesso all’anagrafica degli iscritti e quali di questi hanno il diritto di inviare loro comunicazioni e proposte. In proposito, ti anticipo che ritengo che fra questi debbano in ogni caso rientrare i principali organi dell’associazione, a cominciare dal sottoscritto”. Cioè Grillo di fatto intende fare la sua campagna contro Conte rivolgendosi direttamente agli iscritti anche prima dell’assemblea costituente.


Dagli ambienti vicini all’ex premier fanno sapere di non essere intenzionati ad “abboccare” all’esca delle polemiche e continuano a sbandierare il successo delle 22 mila proposte ricevute, e la necessità di coltivare una discussione “esclusivamente sui temi”, compresi naturalmente quelli interni sui quali il Garante ha cercato di porre il veto: nome, simbolo e limite dei due mandati elettivi in Parlamento e nelle amministrazioni locali. Niente numeri sugli iscritti, non c’è per ora l’intenzione di rispondere a Grillo né di rendere noti gli esiti di questa revisione: i dati saranno certificati come sempre, spiegano, quando le votazioni si faranno. Finora, a parte Raggi, l’ex ministro Danilo Toninelli, forse il più veemente nel suo sostegno pubblico a favore di Grillo, e – con posizioni più defilate – l’ex assessora laziale Roberta Lombardi, storica capogruppo alla Camera degli esordi del M5S e la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, che ha criticato il “verticismo” del Movimento, Grillo ha raccolto pochi consensi pubblici. “Sostenitori interni e di peso ne ha pochi, se non nessuno”, giura un parlamentare di lungo corso e di sicura fede contiana.


Nonostante il fantasma della scissione sia dietro l’angolo, nelle riflessioni in corso nel M5S sulle azioni di Grillo si inserisce anche un altro elemento, quello delle intese legali e dei rapporti contrattuali che il Garante ha conservato con il Movimento. Non solo la consulenza “da 300mila euro” ricordata da molti dei suoi critici, ma anche la garanzia di una “manleva” legale sulle cause civili nei suoi confronti. “Beppe – fa notare un esponente del gruppo dirigente a 5 stelle – rischia di perdere tutto, si sta infilando in un vicolo cieco. Sarebbe interessante capire se qualcuno lo ha spinto, o addirittura gli ha garantito protezione verso eventuali residui rischi legali per le vecchie storie delle espulsioni e delle mancate candidature di qualche attivista”. Grillo si è sempre vantato di essere “genovese”, anche ironizzando sulla vulgata che lo indica come particolarmente sensibile alle questioni finanziarie, “ma in realtà – racconta un’altra fonte interna – la gran parte delle cause, da quando c’è Conte, sono state chiuse. Forse Grillo potrebbe avere ancora in piedi la richiesta di un milione che gli fece Matteo Renzi. E magari non ha più paura. Oppure, al contrario, pensa di avere davvero ancora in mano l’uso del simbolo in esclusiva. Fissare questo punto in modo indelebile, che il simbolo è suo e che lo non si possa cambiare, gli garantirebbe di poter contrattare con Conte e chiunque altro per mantenere ‘manleva’ e consulenza a spese del Movimento”.