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Mattarella: in Medio oriente un conflitto disumano, Gaza interpella le coscienze

Mattarella: in Medio oriente un conflitto disumano, Gaza interpella le coscienzeRoma, 12 set. (askanews) – “La tutela della popolazione civile, dei minori, delle donne, dei più fragili, è tema che interpella le coscienze anche a Gaza. Il Medio Oriente, terra così ricca di culture e a noi così prossima, continua a essere dilaniato da un conflitto che non riesce a trovare soluzione e che dal 7 ottobre scorso si è riacceso in modo disumano”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un testo inviato alla ’47esima tavola rotonda su questioni attuali di Diritto internazionale umanitario’ organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto umanitario di Sanremo.


“Ancora una volta – aggiunge – a farne le spese sono prevalentemente quei civili che l’articolo 3, comune alle quattro Convenzioni di Ginevra, espressamente sottrae alla violenza bellica disponendo che siano trattati con ‘umanità’. Assistiamo purtroppo ad una dinamica contraria: un bollettino quotidiano di uccisioni, distruzioni di infrastrutture, tra cui anche scuole, ospedali e campi profughi, attacchi contro operatori umanitari, personale medico, giornalisti, con lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone: tutto questo ci interroga su quei principi di proporzionalità e distinzione fra civili e belligeranti, che costituiscono pilastri portanti del Diritto Internazionale Umanitario. A ciò si aggiunge il sequestro e l’uccisione di ostaggi israeliani inermi, che ha raggiunto nei giorni scorsi nuovi livelli di orrore. Nello sterile rimpallo delle responsabilità fra le parti in guerra, nel chiaroscuro delle narrative opposte, nel ripetersi – infine – di appelli inascoltati da parte dei principali organismi internazionali, si ha la sensazione che il mondo si stia infilando in una fase in cui il patrimonio racchiuso nelle Convenzioni di Ginevra appaia una pura petizione di principio”. “Lo stesso scenario si presenta dallo Yemen al Sudan, dalla Siria ad Haiti” e “si tratta di una situazione che la Comunità Internazionale non può tollerare”.

Water scarcity: a Roma incontro istituzioni, organizzazioni e imprese

Water scarcity: a Roma incontro istituzioni, organizzazioni e impreseRoma, 12 set. (askanews) – Sistemi eco-digitali e tecnologie innovative, tecniche rigenerative in agricoltura, intelligenza artificiale, modelli matematici e di cloud computing si stanno rivelando i migliori strumenti per garantire la gestione sostenibile e resiliente della risorsa “acqua”. Le informazioni elaborate dai presidi tecnologici consentono infatti di generare previsioni dei modelli idrologici degli invasi, sia in termini di scarsità idrica che di rischi ad alta intensità, come inondazioni o dissesto idrogeologico, potenziando i sistemi di allerta precoce e migliorando i tempi di risposta alle emergenze. Altre sfide ambientali e sociali riguardano nuovi approcci digitali e sistemici all’agricoltura rigenerativa, in grado di ottimizzare soluzioni efficaci di adattamento alla crisi climatica valorizzando l’impronta idrica nelle colture. Altri fattori chiave sono rappresentati dalle avanzate applicazioni di algoritmi, AI, IoT grazie ai quali è possibile attuare una via sostenibile, improntata al risparmio idrico in infrastrutture e reti.


Un potenziale che può supportare la programmazione dei Piani di gestione dei Distretti idrografici italiani, favorendo la transizione digitale degli strumenti operativi e gestionali attraverso i quali attuare politiche coerenti e sostenibili di tutela delle acque. Questo il focus del convegno “Water scarcity e la sfida dei Piani di gestione dei Distretti idrografici nazionali. Digitalizzazione dei processi, AI e modelli matematici a supporto della gestione delle risorse idriche” che si è svolto ieri, mercoledì 11 settembre, alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, e in diretta streaming su Radio Radicale, promosso dalla Fondazione UniVerde con la collaborazione di UNESCO Chair on “Water Resources Management and Culture” e con il patrocinio di UNESCO WWAP – World Water Assessment Programme, che dal 2018 rinnova la partnership con la Fondazione UniVerde per la realizzazione, sostenuta da partner virtuosi, della traduzione ufficiale in italiano dei Rapporti mondiali delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche. Un’iniziativa di altissimo valore che ha notevolmente contribuito alla diffusione di una maggiore informazione e a un più alto grado di sensibilizzazione intorno al tema dell’acqua a tutti i livelli, permettendo all’Italia di elevarsi verso le prime posizioni al mondo per numero di download del Documento e di stimolare i necessari interventi di istituzioni e imprese a favore della tutela della risorsa idrica e per il conseguimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda 2030. L’evento è stato organizzato con la main partnership di Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, con Bayer in qualità di event partner e con partner AWS. Media partners: Askanews, Italpress, TeleAmbiente, Opera2030, SOS Terra Onlus.


Il convegno è stato aperto dal saluto di benvenuto e di indirizzo di Filippo Scerra (Questore della Camera dei Deputati): “Parlare di siccità è quanto mai importante perché è un tema che ha implicazioni enormi sulla vita dei cittadini in tutto il nostro Paese. Implicazioni di natura economica e sociale. Un tema legato chiaramente al cambiamento climatico ma rispetto a cui le istituzioni locali e nazionali devono intervenire. Servono investimenti importanti e lungimiranti, e serve affrontare il tema nel dibattito pubblico senza fare negazionismo climatico”. Hanno fatto seguito gli interventi introduttivi di: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde): “Avvalersi di soluzioni tecnologiche eco-digitali è un aspetto fondamentale per affrontare i fenomeni della siccità, della scarsità d’acqua, alluvioni ed eventi estremi; gli effetti visibili della crisi climatica. Le best pratiche presentate oggi dimostrano che esistono sistemi intelligenti che ricoprono un ruolo fondamentale nella previsione delle carenze e nell’adattamento alle crisi idriche, tecniche innovative capaci di aiutare le colture a prosperare in condizioni climatiche più difficili, soluzioni di cloud computing per ottimizzare l’efficienza idrica nelle infrastrutture di raccolta dati. Anche nell’uso razionale della risorsa, con il digitale è possibile una misurazione costante, reale e forme di incentivazione come i certificati blu per il risparmio idrico possono diventare un ulteriore e indispensabile strumento di efficientamento”.


Lucio Ubertini (Titolare Cattedra UNESCO Gestione delle risorse idriche e Cultura presso l’Università per Stranieri di Perugia e il Centro H2CU Sapienza Università di Roma): “L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo con cui amministratori e tecnici interagiscono con gli stakeholders. Questa grande innovazione, frutto della ricerca scientifica applicata a metodi e strumenti sempre più performanti, ha una grande valenza anche sulla scienza dell’acqua e sul governo delle risorse idriche. Le interazioni tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, affrontate in un’ottica transdisciplinare, possono meglio analizzare i problemi cruciali posti a capo del governo e dall’amministrazione del patrimonio delle acque, sia attuali che soprattutto in un prossimo futuro animato da profonde incertezze legate al clima”. Tre le best practice presentate al convegno da:


Antonio Amati (Direttore Generale Divisione IT, Almaviva): “Il Gruppo Almaviva ha sviluppato un ecosistema digitale avanzato per il monitoraggio e la governance dell’acqua, che fornisce strumenti innovativi per il controllo delle dighe e del dissesto idrogeologico. Grazie a sensori multiparametrici e strumentazioni meteo correlati a banche dati pubbliche, è possibile formulare previsioni sui rischi individuando zone di accumulo, frane, cedimenti di argini e onde di piena. La nostra soluzione per la water scarcity consente la simulazione di nuovi invasi e di scenari critici, permettendo costantemente il bilanciamento tra domanda e offerta idrica, ottimizzando il consumo, evitando sprechi, aumentando efficacia e sicurezza”. Patrick Gerlich (Amministratore Delegato Bayer Crop Science Italia/Grecia): “L’impegno di Bayer sull’acqua si inserisce nel suo ampio programma di sostenibilità, volto a focalizzare l’attenzione alla gestione responsabile delle risorse idriche, sia nelle pratiche agricole sia nelle attività industriali. In campo agricolo, l’azienda promuove tecniche di agricoltura rigenerativa che hanno come obiettivo non solo la produttività sostenibile, ma anche la salute del suolo e una migliore gestione della risorsa acqua. Inoltre, Bayer è impegnata a contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU tramite progetti di partnership per migliorare l’accesso all’acqua, soprattutto nelle aree più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico”. Marco Saccoccio (Senior Account Executive, Amazon Web Services): “Affrontare la scarsità di acqua è una delle maggiori sfide per uno sviluppo sostenibile. Il Cloud AWS, con soluzioni di machine learning, AI e GenAI può ottimizzare la gestione delle infrastrutture idriche, prevedere condizioni meteorologiche, essendo in grado di elaborare enormi quantità di dati provenienti da sensori, satelliti, droni, robotica e altre fonti. La digitalizzazione delle reti idriche attraverso l’IoT, l’AI, GenAI e l’analisi dei dati attraverso l’utilizzo di modelli matematici complessi rappresenta un passo cruciale per combattere la scarsità idrica e promuovere pratiche sostenibili”. Vannia Gava (Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica) nel keynote speech ha evidenziato: “La gestione della scarsità d’acqua è una sfida collettiva che ci vede tutti coinvolti, dalla più alta istituzione al singolo cittadino. In Italia stiamo intervenendo sul piano normativo, degli investimenti e della pianificazione strutturata, grazie anche all’importante lavoro svolto dalle Autorità di Bacino, oggi supportate dagli Osservatori permanenti, la cui azione abbiamo rafforzato con il Dl Siccità. Ma siamo attivi anche sui tavoli internazionali. Qui il Mase ha assunto il ruolo di promotore di iniziative coordinate con gli altri Stati per ricercare soluzioni condivise, come dimostra la Water Coalition, nata in seno al G7 Ambiente, che testimonia l’impegno del governo a livello globale sul tema. Occorre ragionare in termini di innovazione e di risorse adeguate”. Per Chiara Braga (Presidente del Gruppo parlamentare PD – Italia Democratica e Progressista della Camera dei Deputati): “La questione acqua è stata spesso sottovalutata. Ma la crisi climatica impone oggi azioni concrete e rapide, specie su tre aspetti. Il primo rappresenta la garanzia dell’acqua come bene pubblico, accessibile a tutti; col giusto prezzo specie per i più fragili. Il secondo tema è quello dell’investimento nell’acqua, ossia ammodernare un sistema idrico purtroppo tra i meno efficienti in Europa; specialmente se pensiamo al suo trasporto e ai sistemi di depurazione. Il terzo è una questione di sistema: agire sui sistemi produttivi e sui costumi sociali per avere un impatto virtuoso sullo spreco idrico. Dalle filiere agricole, alle produzioni industriali, sino al lavaggio dei denti a casa chiudendo il rubinetto. L’acqua potabile non è più un bene a disposizione di tutti e senza esaurimento”. Con il coordinamento di Gianni Todini (Direttore di Askanews), al panel “La pianificazione e la programmazione della risorsa idrica nei Piani di gestione dei Distretti idrografici nazionali” sono intervenuti i Segretari Generali dei Distretti idrografici d’Italia: Costantino Azzena (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino e Direttore Generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna); Alessandro Bratti (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po); Marco Casini (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale); Gaia Checcucci (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale); Marina Colaizzi (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali); Vera Corbelli (Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale). Il coro degli interventi, aperti dalle presentazioni delle misure previste per la programmazione della risorsa idrica e la sua governance, è stato unanime sull’opportunità di adottare tecnologie eco-digitali alimentate dall’intelligenza artificiale a supporto dei Piani di gestione. Nell’era della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale, le infrastrutture idriche si trovano oggi ad affrontare una sfida trasformativa. Grazie alla capacità di rilevare un’ampia gamma di parametri, analizzare dati accurati e fornire avvisi tempestivi, questi dispositivi innovativi possono contribuire a una pianificazione più efficiente delle risorse idriche, migliorare l’ottimizzazione delle reti di distribuzione e la reattività agli estremi idrologici, offrendo un più alto livello di efficienza e configurandosi come strumenti chiave per la definizione di decisioni strategiche. Al panel “La programmazione delle risorse idriche nell’agenda istituzionale” è inoltre intervenuta Laura D’Aprile (Capo Dipartimento sviluppo sostenibile, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica). L’evento si è caratterizzato come un’importante opportunità di riflessione sulle sfide presenti e future per contrastare il fenomeno della scarsità idrica, ma anche di confronto per creare nuove sinergie. In un’epoca così caratterizzata da una crescente variabilità del ciclo idrologico, previsioni accurate sono essenziali per salvaguardare vite umane, ambiente e paesaggio, coltivazioni e infrastrutture. Sfruttando il potenziale delle tecnologie eco-digitali e dell’intelligenza artificiale, si potranno colmare queste lacune critiche anche in ottica di pianificazione dei Piani di gestione dei Distretti idrografici italiani. Grazie alla presenza di importanti Istituzioni nazionali, oltre a players e stakeholders, l’incontro ha inteso promuovere, tra i suoi principali obiettivi, una collaborazione “di sistema” per porre le basi di sistemi resilienti e politiche di pianificazione a tutela dei territori e delle comunità più vulnerabili.

M.O.,Mattarella: conflitto disumano, Gaza interpella coscienze

M.O.,Mattarella: conflitto disumano, Gaza interpella coscienzeRoma, 12 set. (askanews) – “La tutela della popolazione civile, dei minori, delle donne, dei più fragili, è tema che interpella le coscienze anche a Gaza. Il Medio Oriente, terra così ricca di culture e a noi così prossima, continua a essere dilaniato da un conflitto che non riesce a trovare soluzione e che dal 7 ottobre scorso si è riacceso in modo disumano”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un testo inviato alla ’47esima tavola rotonda su questioni attuali di Diritto internazionale umanitario’ organizzato dall’Istituto Internazionale di Diritto umanitario di Sanremo.


“Ancora una volta – aggiunge – a farne le spese sono prevalentemente quei civili che l’articolo 3, comune alle quattro Convenzioni di Ginevra, espressamente sottrae alla violenza bellica disponendo che siano trattati con ‘umanità’. Assistiamo purtroppo ad una dinamica contraria: un bollettino quotidiano di uccisioni, distruzioni di infrastrutture, tra cui anche scuole, ospedali e campi profughi, attacchi contro operatori umanitari, personale medico, giornalisti, con lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone: tutto questo ci interroga su quei principi di proporzionalità e distinzione fra civili e belligeranti, che costituiscono pilastri portanti del Diritto Internazionale Umanitario. A ciò si aggiunge il sequestro e l’uccisione di ostaggi israeliani inermi, che ha raggiunto nei giorni scorsi nuovi livelli di orrore. Nello sterile rimpallo delle responsabilità fra le parti in guerra, nel chiaroscuro delle narrative opposte, nel ripetersi – infine – di appelli inascoltati da parte dei principali organismi internazionali, si ha la sensazione che il mondo si stia infilando in una fase in cui il patrimonio racchiuso nelle Convenzioni di Ginevra appaia una pura petizione di principio”. “Lo stesso scenario si presenta dallo Yemen al Sudan, dalla Siria ad Haiti” e “si tratta di una situazione che la Comunità Internazionale non può tollerare”.

Sangiuliano,Boccia: mia nomina stracciata dopo colloquio con Arianna Meloni?

Sangiuliano,Boccia: mia nomina stracciata dopo colloquio con Arianna Meloni?Roma, 12 set. (askanews) – “Ho già fornito le prove che ero stata nominata consigliera” e allora “la domanda è sempre la stessa: come è stato possibile che un decreto di nomina sia stato strappato senza lasciare traccia? E qual è il motivo? È stato per un capriccio della moglie di Sangiuliano? Perché c’era un’incompatibilità di curriculum? (Il Ministro al TG1 ha detto di no). Perché c’era un conflitto di interesse con la mia azienda? (Se così fosse, anche tutti gli altri consiglieri avrebbero un conflitto di interesse, come si legge dai curriculum pubblicati sul sito del Ministero). È avvenuto dopo il dialogo con Arianna Meloni? (Il Ministro mi chiamò subito dopo e mi chiese di vederci per raccontarmi il contenuto della conversazione)”. Lo scrive su Instagram Maria Rosaria Boccia.


“Invece di spostare l’attenzione mediatica sulla mia vita privata, che non importa a nessuno – attacca – vediamo chi ha detto bugie e chi non ha svolto bene il proprio lavoro: il Ministro, il gabinetto, la segretaria del Ministro, l’ufficio stampa, ecc.” Boccia sottolinea che “il primo a inviare una lettera al quotidiano ‘La Stampa’ è stato il Ministro, e io, non avendo altri mezzi, ho risposto attraverso i miei canali social. Poi il Ministro ha rilasciato un’intervista al quotidiano, e io ho risposto sullo stesso giornale. In seguito, il Ministro ha rilasciato un’intervista di 17 minuti al TG1, usando il servizio pubblico per un affare personale, e io ho accettato un’intervista su La7. I tempi e i modi li ha sempre dettati lui. Io non ho mai usato l’ingiustizia subita per ottenere popolarità, ho solo risposto per difendermi. Ora è chiaro a tutti che stampa e televisione hanno avuto il compito di distruggermi denigrandomi. Per questo, da ora in poi, confermerò tutto il male sulla mia vita privata, ma non permetterò che si sposti l’attenzione dalla verità su un decreto ministeriale stracciato. ‘Nessuna arma fabbricata contro di te riuscirà e tu confuterai ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è l’eredità dei servi del Signore, la giustizia che viene da me, dice il Signore’”


“Tutto questo scandalo – aggiunge in un altro post – è nato da chi ha strappato atti ministeriali. Perché si continua a parlare della mia vita privata? Perché non si parla più del reale motivo che ha generato il caso? La stampa e la televisione mi dipingono come una millantatrice, un’amante, una bugiarda, un’influencer, una che cerca di accreditarsi…Ebbene sì, sono tutto ciò che la disinformazione vuole, ma lotto per la verità”, conclude.

Cinema, “Bangarang” vince il Premio Fipresci al Beyond Borders

Cinema, “Bangarang” vince il Premio Fipresci al Beyond BordersRoma, 12 set. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale lo scorso anno ad Alice nella città – dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria – ed essere stato finalista ai Nastri d’Argento e candidato ai Globi d’Oro, il film “Bangarang” di Giulio Mastromauro ha ricevuto il Premio Fipresci al Beyond Borders Documentary Film Festival di Kastellorizo (Grecia), confermandosi tra i documentari più apprezzati dell’anno.


La giuria della Fédération Internationale de la Presse Cinématographique (Fipresci) per il concorso, composta da Marina Kostova (North Macedonia), Peter Kremski (Germany), Georgios Papadimitriou (Greece) ha assegnato il Premio della Critica Internazionale a Giulio Mastromauro con la seguente motivazione: “Per aver creato un saggio visivo eccezionale sull’innocenza e sui momenti spensierati in mezzo a un disastro ecologico in corso, nascosto alla vista comune. La giuria ha elogiato la sua magistrale rappresentazione di un paesaggio urbano in decadenza e il senso di una fiaba dura con protagonisti i ‘bambini perduti’ di Taranto, libera da giudizi semplicistici o spiegazioni inutili”. Un altro riconoscimento per il film, che ha recentemente ottenuto anche l’eleggibilità per concorrere all’European Young Audience Award degli Efa European Film Awards e che nelle prossime settimane continuerà il suo fortunato tour internazionale facendo tappa negli Stati Uniti e in Sudamerica.


Diretto da Giulio Mastromauro, già vincitore di un David di Donatello nel 2020 con il cortometraggio “Inverno”, “Bangarang” è una produzione Zen Movie con Nuovo Imaie, con il supporto di Apulia Film Commission e la partecipazione di Dispàrte. Regia, soggetto e sceneggiatura sono di Giulio Mastromauro, montaggio di Gianluca Scarpa e Cristina Barillari, musiche di Bruno Falanga, fotografia di Sandro Chessa. Il documentario è attualmente disponibile sulla piattaforma MyMovies One.

In arrivo un ciclone polare sull’Italia, crollo temperature e piogge

In arrivo un ciclone polare sull’Italia, crollo temperature e pioggeRoma, 12 set. (askanews) – In arrivo ciclone associato ad aria polare marittima, addirittura con lontane estrazioni artiche. Ma l’Artico non è particolarmente freddo in questi giorni dell’anno, anzi lassù nel lontano Nord si registrano localmente temperature ben sopra lo zero. Lo conferma Andrea Garbinato, responsabile della redazione de iLMeteo.it.


In pratica, arriverà una colata di aria anche artica, ma ovviamente non porterà condizioni da orsi polari o da renne delle Svalbard norvegesi. Avremo comunque un brusco raffreddamento con forti anomalie termiche negative per il mese di Settembre. Nelle prossime ore – prosegue – vivremo, dunque, un generale calo delle temperature durante una fase acuta di maltempo che colpirà dapprima Nord Est, Liguria di Levante e Toscana con correnti sud-occidentali impetuose e perturbate. Troveremo nubifragi in particolare sul Friuli Venezia Giulia, sul Triveneto in generale e anche sulla Lombardia orientale, con accumuli significativi anche sull’Appennino settentrionale. Dal pomeriggio-sera il maltempo colpirà poi in modo intenso con violenti rovesci pure Lazio, Campania e Sicilia occidentale.


I venti saranno burrascosi di Libeccio sulla Sardegna settentrionale, in Liguria e sulla Toscana, lungo l’Appennino centro-settentrionale, campano e lucano, con raffiche di caduta sul versante adriatico romagnolo e centrale e sulla Puglia. Insomma tanta pioggia, tanto vento e anche la neve sulle Alpi che farà capolino sulle vette oltre i 1500 metri. Venerdì 13 avremo il picco del calo termico, – prosegue iLMeteo.it – con il termometro in forte discesa anche al Sud: le precipitazioni colpiranno soprattutto il Medio Adriatico (Marche, Abruzzo e Molise) e le regioni meridionali, mentre ci saranno ampie schiarite al Nord e sulla fascia centrale tirrenica. Soffieranno ancora venti forti su gran parte dell’Italia con le raffiche più intense sulle Isole Maggiori.


Nel weekend si prevede un miglioramento del tempo con molto più sole, ma non sulla fascia adriatica e tra Sicilia e Calabria: qui ritroveremo ancora rovesci, temporali e vento forte. Sarà pieno Autunno.

La Camera approva la stretta su detenute madri, protesta e cartelli Avs in aula

La Camera approva la stretta su detenute madri, protesta e cartelli Avs in aulaRoma, 12 set. (askanews) – Protesta dei deputati di Alleanza Verdi sinistra in aula alla Camera dopo l’approvazione con 163 sì, 116 contrari e 2 astenuti dell’articolo 15 del ddl sicurezza che rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno. I parlamentari hanno alzato cartelli con lo slogan “Fuori i bambini dalle sbarre”. Tra i banchi del governo è presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio.


L’articolo 15 modifica gli articoli 146 e 147 del codice penale, rendendo facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno e disponendo che le stesse scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre è previsto che l’esecuzione non sia rinviabile se sussiste il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti. Nel corso dell’esame in aula alla Camera è stato approvato un emendamento della Commissione che prevede che entro il 31 ottobre di ciascun anno il governo presenti al Parlamento una relazione sull’attuazione delle misure cautelari nei confronti delle detenute madri. Una norma frutto del compromesso in maggioranza che ha portato al dietrofront di Forza Italia sulla questione: inzialmente i forzisti infatti volevano il ripristino del differimento di pena quanto meno per le donne con figli fino a un anno. Secondo il Pd si tratta di una norma “irrilevante” perché esiste già una legge per il monitoraggio delle misure detentive”, la legge n.47 del 2015.

Formula, nel 2026 possibilità di circuiti ad anni alterni

Formula, nel 2026 possibilità di circuiti ad anni alterniRoma, 12 set. (askanews) – “Nel 2026 assisteremo a qualcosa di interessante per quanto riguarda i GP europei; stiamo discutendo con gli organizzatori e al momento abbiamo tante opzioni in tal senso”. Lo assicura l’amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali in una intervista al quotidiano tedesco Bild. Con la volontà di contenere il numero di gare in calendario, circuiti come Spa e Zandvoort, ancora a caccia di un rinnovo per il 2026, potrebbero così presenziare ad anni alterni. Discorso non dissimile anche per la tappa spagnola di Barcellona che, nonostante disponga di un contratto per il 2026, dovrà fare i conti con l’esordio del circuito cittadino di Madrid. La rotazione, infine, potrebbe coinvolgere anche i due GP italiani. A Monza il numero uno dell’ACI, Sticchi Damiani, ha confermato l’avvio delle trattative, con la speranza di strappare un rinnovo per entrambi i GP entro fine anno, ma sulle sorti del contratto pesa la necessaria conclusione dei lavori di ristrutturazione delle due sedi. Qualora il progetto allo studio della F1 dovesse concretizzarsi, non è da escludere un ritorno del Mondiale in Germania, dove il GP manca dal 2019. “La Germania – spiega Domenicali – ha sempre fatto parte del calendario. Oggi purtroppo manca un GP ma questo non perché non lo vogliamo. Piuttosto, è la situazione nel Paese a essere cambiata”. La presenza dal 2026 di ben due costruttori tedeschi, Audi e Mercedes, potrebbe tuttavia favorire il ritorno di Hockenheim (o del Nurburgring) in calendario. “Stiamo cercando di trovare i partner giusti per creare un dialogo che sia costruttivo – chiarisce l’a.d. della F1 – disponiamo di un partner forte come Mercedes e a breve anche l’Audi sarà in F1. Tutti fanno pressione per trovare una soluzione, che per il momento ancora manca”.

Unicredit, Orcel: acquisizione Commerzbank è una delle opzioni

Unicredit, Orcel: acquisizione Commerzbank è una delle opzioniMilano, 12 set. (askanews) – Un’acquisizione di Commerzbank è tra le opzioni che Unicredit sta considerando. Lo ha detto il Ceo Andrea Orcel, nel corso in un’intervista a Bloomberg tv, all’indomani dell’annuncio dell’acquisizione di una quota del 9% nella banca tedesca. Sulle prossime mosse “vogliamo flessibilità, perchè come investitore privato al momento potremmo salire, potremmo scendere e potremmo unirci”, ha detto spiegato. “Tutte le opzioni sono sul tavolo, l’obiettivo è creare valore”. La mossa su Commerzbank, ha aggiunto, “non credo che debba sorprendere nessuno, la nostra strategia sulla crescita esterna era chiara, quando il governo si è deciso a ridurre la propria partecipazione noi abbiamo partecipato a un processo trasparente, siamo stati selezionati a comprare le azioni e ora siamo qui. L’opportunità è arrivata, i termini erano corretti e abbiamo pensato che fosse qualcosa che era coerente con gli obiettivi che abbiamo detto per lungo tempo”. Rar

Camera approva stretta su detenute madri,protesta e cartelli Avs in aula

Camera approva stretta su detenute madri,protesta e cartelli Avs in aulaRoma, 12 set. (askanews) – Protesta dei deputati di Alleanza Verdi sinistra in aula alla Camera dopo l’approvazione con 163 sì, 116 contrari e 2 astenuti dell’articolo 15 del ddl sicurezza che rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno. I parlamentari hanno alzato cartelli con lo slogan “Fuori i bambini dalle sbarre”. Tra i banchi del governo è presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio.


L’articolo 15 modifica gli articoli 146 e 147 del codice penale, rendendo facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno e disponendo che le stesse scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre è previsto che l’esecuzione non sia rinviabile se sussiste il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti. Nel corso dell’esame in aula alla Camera è stato approvato un emendamento della Commissione che prevede che entro il 31 ottobre di ciascun anno il governo presenti al Parlamento una relazione sull’attuazione delle misure cautelari nei confronti delle detenute madri. Una norma frutto del compromesso in maggioranza che ha portato al dietrofront di Forza Italia sulla questione: inzialmente i forzisti infatti volevano il ripristino del differimento di pena quanto meno per le donne con figli fino a un anno. Secondo il Pd si tratta di una norma “irrilevante” perché esiste già una legge per il monitoraggio delle misure detentive”, la legge n.47 del 2015.