Mattarella: bisogna concorrere tutti a tutela dell’informazioneRoma, 3 ott. (askanews) – “Riconoscersi nella vitale funzione democratica dell’informazione è una precondizione per fare in modo che istituzioni, editori, giornalisti e cittadini possano concorrere, ognuno per la propria parte, alla sua tutela”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha incontrato al Quirinale l’associazione delle agenzia di stampa europee.
“Senza conoscenza onestamente genuina non c’è possibilità di formarsi una opinione libera e consapevole”, ha aggiunto il capo dello Stato.
Mattarella: agenzie stampa forniscono verità contro propagandaRoma, 3 ott. (askanews) – “C’è un sovrappiù di responsabilità per le agenzie di stampa: il compito di restituire verità contro le azioni di propaganda che puntano ad adulterare i fatti e a intossicare così le coscienze”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale le agenzie di stampa europee.
“Oggi gli scontri bellici in atto, a partire dall’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina – ha osservato il capo dello Stato -, si avvalgono di armi ibride giocate sul terreno delle fake news dirette alle opinioni pubbliche dei Paesi democratici per manipolarle”.
Gedi rinnova vertici, Mario Orfeo nuovo direttore La RepubblicaRoma, 3 ott. (askanews) – “Il Gruppo Gedi rinnova i vertici e apre una nuova fase che punta sull’accelerazione della trasformazione digitale e sul miglioramento dei risultati economici attraverso una rigorosa gestione aziendale”. E’ quanto riporta una nota della società editoriale. Il Consiglio di Amministrazione di Gedi, che si è svolto oggi a Torino, ha nominato Maurizio Scanavino Presidente della Società e Gabriele Comuzzo Amministratore Delegato. John Elkann – AD di Exor, azionista di Gedi – ha commentato: “Gedi oggi è uno dei protagonisti europei della trasformazione digitale, con un perimetro di attività chiaro, centrato su intrattenimento e giornalismo di qualità. I cambiamenti organizzativi annunciati oggi permetteranno maggiore focalizzazione e rigore nella gestione del Gruppo”. Successivamente al Cda, Mario Orfeo è stato nominato direttore de La Repubblica. Orfeo prende il posto di Maurizio Molinari, a cui Gedi ha espresso il ringraziamento per l’impegno profuso alla guida della testata. Molinari continuerà a collaborare con la Repubblica con il ruolo di commentatore e editorialista. Il Presidente Scanavino ha dichiarato: “Ringrazio l’azionista per la fiducia e auguro a Mario Orfeo buon lavoro. Assumo il nuovo incarico con l’obiettivo di lavorare insieme all’Amministratore Delegato Gabriele Comuzzo per accelerare l’evoluzione in atto e conseguire ambiziosi obiettivi di redditività per il futuro”.
Mattarella: agenzie di stampa indispensabile alimento della democraziaRoma, 3 ott. (askanews) – Le agenzie di stampa rappresentano “le fonti di quella informazione primaria di qualità che è indispensabile alimento per il sistema democratico e di libertà del continente”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le agenzie di stampa europee.
Bankitalia, Signorini: primi segni di effetti riforme e di PnrrRoma, 3 ott. (askanews) – In Italia “si comincia finalmente a vedere qualche segno degli effetti delle riforme strutturali introdotte nel corso degli anni e da ultimo stimolate dal Pnrr. I successi conseguiti devono indurre a mantenere alta l’attenzione per questi temi. Le riforme funzionano: proprio per questo vanno consolidate e sviluppate”. Lo ha affermato il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, direttore generale di Banca d’Italia, nel suo intervento alla 56esima giornata del credito, a Roma. “I fatti recenti offrono qualche motivo per considerazioni positive: ma si deve guardare avanti – ha proseguito – consapevoli dei rischi di cui tener conto e delle sfide da affrontare. I rischi non mancano, né per l’economia reale né per il sistema finanziario: frammentazioni, conflitti e (ricordiamolo) anche eventi climatici di gravità crescente. La sfida posta dall’impetuoso avanzamento della tecnologia incombe anch’essa tanto sulle imprese quanto sugli intermediari finanziari: ma contiene promesse, non solo minacce”. “Dell’insieme delle riforme strutturali fa parte quella, attuata lungo un considerevole arco di tempo, del sistema pensionistico, che contribuisce alla sostenibilità delle finanze pubbliche italiane nel lungo termine: e quindi alla stabilità dell’ambiente macroeconomico, essenziale a sua volta per la crescita del sistema produttivo. È altrettanto importante assicurare un’impostazione prudente delle scelte di bilancio nel medio termine – ha sottolineato il Dg di Bankitalia – nello spirito delle nuove regole europee”. “Il ritardo italiano, ma anche europeo, nell’adozione della tecnologia, la troppa lentezza della produttività non vanno dimenticati. Il rapporto Draghi è un opportuno richiamo. Colmare il ritardo richiederà politiche accorte – ha detto – che stimolino il potenziale innovativo – delle imprese e delle persone – di cui questa parte del mondo è tanto ricca”. Secondo Signorini, “sul piano finanziario, le riforme regolamentari del sistema bancario – come ho già sostenuto in passato in questa stessa sede – alla prova della doppia crisi degli anni scorsi hanno dimostrato di funzionare bene; occorre procedere con quanto resta da attuare. Alla regolamentazione, essenzialmente macroprudenziale, del sistema degli intermediari finanziari non bancari si è cominciato a por mano, ma la strada da percorrere è ancora significativa. Le riforme strutturali, in ogni campo, richiedono perseveranza, intelligenza e capacità di adattamento. Nel mondo in cui oggi viviamo, perseguirle è sempre più necessario”.
In Liguria 9 candidati alla Presidenza e 570 aspiranti consiglieriGenova, 3 ott. (askanews) – Sono 9 i candidati alla presidenza della Regione Liguria. Si è conclusa, infatti, la procedura di verifica dei candidati presidente e delle liste provinciali presentate per le elezioni del 27 e 28 ottobre e, al termine della procedura di verifica effettuata dall’Ufficio centrale regionale della Corte d’Appello di Genova e dagli uffici centrali circoscrizionali, risultano ammessi 9 candidati al ruolo di presidente della Regione Liguria e 570 candidati al ruolo di consigliere regionale.
Oltre al candidato presidente del centrodestra Marco Bucci e a quello del centrosinistra Andrea Orlando, sono in gara anche Nicola Morra per la lista “Uniti per la Costituzione”, Nicola Rollando per la lista “L’Alternativa” sostenuta da Potere al Popolo, Poi, Rifondazione Comunista e Sinistra Europea, Marco Ferrando per il Partito Comunista dei Lavoratori, Maria Antonietta Cella per la lista “Partito Popolare del Nord – Autonomia e Libertà”, Francesco Toscano per la lista “Democrazia Sovrana Popolare”, Alessandro Rosson per la lista “Indipendenza – Alemanno per Rosson”, e Davide Felice per la lista “Forza del Popolo”. Saranno 1.348.601 gli elettori liguri chiamati alle urne per eleggere il presidente della Regione Liguria e 30 componenti dell’assemblea legislativa. Sul totale degli aventi diritto, 653.064 sono gli elettori della Città metropolitana di Genova, 161.132 quelli della Provincia di Imperia, 170.806 quelli della Provincia della Spezia, 216.985 quelli della Provincia di Savona e 146.614 quelli all’estero.
Manovra, Mef: nessun aumento accise ma riallineamento diesel-benzinaRoma, 3 ott. (askanews) – “Del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il Governo intende aumentare le accise sui carburanti. Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise”. Lo precisa il Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota. “In ogni caso – prosegue il Mef – in coerenza con l’impostazione di questo Governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.
Riduzione orario lavoro, pdl unitaria Schlein-Conte-Fratoianni-BonelliRoma, 3 ott. (askanews) – “Lavorare meglio, vivere meglio. La proposta unitaria che abbiamo depositato alla Camera sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario parla del futuro dell’Italia”. Lo affermano Nicola Fratoianni, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli ed Elly Schlein annunciando la presentazione di una proposta di legge dei gruppi parlamentari Avs, M5S e Pd per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
“Crediamo – affermano in una dichiarazione congiunta i leader dell’opposizione di centrosinistra- che sia ora di aprire questa discussione, perché anche solo un posto di lavoro in più, un’ora o un giorno in più di tempo liberato conta. Per questo chiediamo di avviare, come avvenuto in altri Paesi europei, un triennio di sostegno incentivato – con il concorso decisivo delle parti sociali – con l’obiettivo di arrivare al 2028 a una riduzione complessiva dell’orario”. “Vogliamo difendere l’occupazione – proseguono- davanti alla rivoluzione tecnologica che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro. Ma non solo: crediamo che il lavoro debba essere ripensato mettendo al centro la felicità di ciascuno, il diritto di tutte le persone non solo a un lavoro dignitoso e di qualità, ma anche alla fruizione del tempo libero, alla cura degli affetti, della socialità, della partecipazione civica”.
“In Italia – affermano ancora -si lavora troppo o troppo poco, vogliamo perciò stimolare – innanzitutto partendo dalle piccole imprese – una nuova stagione di contratti che prevedano una redistribuzione del lavoro e una diversa conciliazione tra tempi di vita e lavoro, che liberino lo spazio anche per la formazione come diritto soggettivo, che sostengano la produttività, il cui principale ostacolo è proprio il ricorso al lavoro precario, sottopagato, dai carichi insostenibili e la scarsa propensione all’innovazione di processo e di prodotto. Un provvedimento che ha un doppio dividendo: occupazionale e ambientale, perché ridurre l’orario di lavoro significa anche parlare di conversione ecologica dell’economia.” “La maggioranza accetti un confronto nel merito della nostra proposta. Ridurre l’orario di lavoro significa proiettare il nostro sistema produttivo in una prospettiva di giustizia, redistribuzione, libertà, sostenibilità”,concludono Schlein Conte Fratoianni e Bonelli-
Manovra, Giorgetti: occorre il contributo di tutti, tasseremo i profitti di chi li ha fattiMilano, 3 ott. (askanews) – Anche il settore della Difesa rientra tra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato, saranno chiamati a dare il proprio “contributo” alla prossima manovra, non solo le banche. Lo ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’intervista a un evento di Bloomberg. “Esiste l’articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni – ha spiegato -, e andare a tassare i profitti a chi li ha fatti, è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare. Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrare ci sarà”.
“Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre… uno può dire che va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole, produce utili superiori”. “Sono convinto che alla fine troveremo una situazione equilibrata”, ha concluso Giorgetti.
Treni, Schlein: Salvini guardi specchio per cercare responsabileRoma, 3 ott. (askanews) – “Il ministro Salvini quando cerca il responsabile della paralisi dei trasporti ferroviari di ieri deve fare solo una cosa: guardarsi allo specchio. E non solo per ieri, ma per l’odissea che lavoratrici e lavoratori, viaggiatori e pendolari vivono quotidianamente, soprattutto dopo l’estate da incubo per i trasporti appena passata. È sotto gli occhi di tutti che interruzioni, guasti, ritardi alla rete ferroviaria siano sempre più frequenti, bloccando di fatto l’Italia. Ed è semplicemente vigliacco da parte di un vicepremier cercare di scaricare la responsabilità di tutta la sua incompetenza e incuria su singoli lavoratori”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.