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Tajani: l’omicidio di Sharon Verzeni non c’entra con la cittadinanza

Tajani: l’omicidio di Sharon Verzeni non c’entra con la cittadinanzaRoma, 3 set. (askanews) – L’omicidio di Sharon Verzeni “non c’entra alcunché con le norme che danno la cittadinanza”. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, intervenendo a Mattino cinque su Canale 5.


“Non credo che c’entri alcunché con le norme che danno la cittadinanza”, ha detto Tajani rispondendo a una domanda sull’omicidio commesso da un cittadino italiano di origine africana. Tajani ha sottolineato che “anche i due che hanno fatto arrestare l’assassino sono italiani di origine straniera”. Il vicepremier ha affermato che la proposta di accedere alla cittadinanza attraverso lo ius scholae è “molto più rigorosa” dell’attuale normativa.

Mafia, Mattarella: Dalla Chiesa esemplare servitore della Repubblica

Mafia, Mattarella: Dalla Chiesa esemplare servitore della RepubblicaRoma, 3 set. (askanews) – “Quarantadue anni fa l’aggressione mafiosa interrompeva tragicamente il percorso umano e professionale di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Con lui perdevano la vita la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, deceduto alcuni giorni dopo per le ferite mortali riportate. Quel barbaro agguato contro un esemplare servitore della Repubblica rappresentò una delle pagine più funeste dell’attacco della criminalità organizzata alla convivenza civile”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo il quale “il vile attentato non riuscì, tuttavia, ad attenuare l’impegno per quei valori di legalità e giustizia propri alla nostra democrazia, per la cui affermazione, nei diversi ruoli ricoperti nell’Arma dei Carabinieri e da ultimo come Prefetto di Palermo, il Generale Dalla Chiesa aveva combattuto”.


“A distanza di anni, la memoria di quanti, come lui, si sono opposti al terrorismo e alla prepotenza mafiosa, continua a interpellare – ha sottolineato il capo dello Stato – coloro che rivestono pubbliche responsabilità, la società civile, le giovani generazioni, ciascun cittadino. La sua figura, il suo lascito ideale vivono oggi nell’operato di chi si impegna in prima persona contro la mafia e il terrorismo e indica all’intera comunità nazionale la via del coraggio e della responsabilità”. “Ogni giorno, nei diversi contesti, donne e uomini della Magistratura, delle Forze dell’ordine, della Pubblica amministrazione, del mondo dell’impresa e del lavoro, contribuiscono, con il loro apporto, a tenere alta la guardia, a contrastare e denunciare prevaricazione e violenza, a riconoscere e sventare – ha sottolineato ancora Mattarella – modalità nuove e insidiose di infiltrazione criminale. Il coinvolgimento della scuola, degli altri ambiti educativi, dei mezzi di comunicazione, è essenziale affinché sempre più si affermi una cultura diffusa della legalità, che rigetti ogni forma di compromesso con la mentalità mafiosa, rafforzando democrazia, sviluppo, coesione sociale”.


“Con questi sentimenti, rivolgo un commosso pensiero alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo, esprimendo i sentimenti di solidarietà e di vicinanza della Repubblica”, ha concluso.

Il Papa alla Nunziatura di Jakarta incontra rifugiati, orfani ed anziani

Il Papa alla Nunziatura di Jakarta incontra rifugiati, orfani ed anzianiCittà del Vaticano, 3 set. (askanews) – Giornata di incontri privati per Papa Francesco in Indonesia dove è giunto da poche ore per il suo nuovo viaggio apostolico, il più lungo del suo pontificato.


Oggi non sono previsti incontri pubblici ma la giornata indonesiana del pontefice, che dovrebbe essere trascorsa come da programma nella Nunziatura al centro della capitale Jakarta, ha già visto Francesco essere accolto nella sede diplomatoca vaticana da un gruppo di rifugiati sostenuti ed aiutati dal Jesuit Refugee Service, bambini orfani cresciuti dalle suore domenicane, e anziani, rifugiati e senza dimora accompagnati dalla Comunità di Sant’Egidio indonesiana.

E’ la settimana della svolta, in arrivo il ciclone di fine estate

E’ la settimana della svolta, in arrivo il ciclone di fine estateRoma, 3 set. (askanews) – Una perturbazione proveniente dalla Groenlandia verso i Pirenei porterà, nei prossimi 2 giorni, un peggioramento anche sull’Italia con temporali più frequenti ed un leggero calo termico (specie al Nord); questo primo deterioramento arriverà prima della vera ‘Burrasca di fine Estate’, attesa giovedì 5 ma con una coda instabile almeno fino al 12 settembre. Una ‘burrasca’ di fine Estate dilazionata su più giorni. E’ quanto prevedomo i metereologi di Meteo.it che sottolineano come nelle prossime ore, avremo ancora residui di caldo africano: il solleone colpirà, infatti, ancora il Sud con 35-37°C in Sicilia e Sardegna (anche a Catania e Siracusa); localmente al Centro resisteranno punte di 33-34°C a Firenze, Terni e Roma, mentre al Nord, Milano si fermerà a 30 e Torino non supererà i 26 gradi. Sono previsti temporali a carattere sparso più probabili al mattino al Sud e in Sardegna poi su Alpi, Appennini e Piemonte, in un contesto via via sempre meno caldo.


Da mercoledì, infatti, con l’avvicinamento della ‘Burrasca di Fine Estate’, troveremo qualche temporale in più al Centro-Nord e, come detto, dal 5 settembre cambierà tutto. Giovedì 5 la perturbazione groenlandese, dopo il suo lungo peregrinare sull’Europa occidentale, spiega Meteo.it, arriverà decisa e violenta sull’Italia: lo scontro tra l’aria polare marittima vichinga e il bollente mar Mediterraneo provocherà fenomeni intensi, dapprima al Nord e in Sardegna poi subito verso le regioni tirreniche dalla Toscana alla Calabria. Pioverà, farà a tratti fresco ad iniziare da Ovest ed in estensione verso Sud-Est.

Tennis, Us Open, il tabellone dei quarti di finale

Tennis, Us Open, il tabellone dei quarti di finaleRoma, 3 set. (askanews) – Si apre oggi il programma dei quarti di finale a Flushing Meadows con la parte bassa del tabellone. Occhi puntati sulla sfida tra la quarta testa di serie del seeding Sascha Zverev e l’idolo di casa Taylor Fritz (12 del tabellone). Gli Stati Uniti sognano una semifinale tutta a stelle e strisce, con l’altra sfida di giornata che vedrà opposto Frances Tiafoe a Grigor Dimitrov.


Il programma comincerà alle 18: ore 18: BADOSA (Spa) – NAVARRO (Usa) a seguire: FRITZ (Usa) – ZVEREV (Ger) ore 1: ZHENG (Chn) – SABALENKA a seguire: DIMITROV (Bul) – TIAFOE (Usa) Domani dssarà la volta di Draper-De MInaur e Sinner-Medvedev per il tabellone maschile; Haddad Maia-Muchova e Swiatek-Pegula per quello femminile.

Meloni: il coraggio e la dedizione del generale dalla Chiesa sono esempio e guida

Meloni: il coraggio e la dedizione del generale dalla Chiesa sono esempio e guidaMilano, 3 set. (askanews) – “Nell’anniversario della strage di via Carini, ricordiamo con commozione il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo. Il loro sacrificio ci ricorda l’importanza di non abbassare mai la guardia nella lotta contro la criminalità organizzata e di difendere con fermezza i valori di legalità e giustizia”. Lo ha scritto con un post su X la premier, Giorgia Meloni, in memoria del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa.


“Il coraggio e la dedizione del Generale dalla Chiesa, che ha combattuto senza sosta contro il terrorismo e la mafia, sono per noi un esempio e una guida. È nostro dovere onorare la sua memoria continuando con determinazione il suo impegno. L’Italia non dimentica”, ha concluso Meloni.

Tennis/Sinner non sbaglia, Paul ko in tre set, vola ai quarti Us Open

Tennis/Sinner non sbaglia, Paul ko in tre set, vola ai quarti Us Open

Roma, 3 set. (askanews) – Jannik Sinner torna tra i migliori 8 dello US Open. Il numero 1 del mondo batte lo statunitense Tommy Paul e vola ai quarti di finale. Ci sono volute quasi tre ore avere la meglio dello statunitense, testa di serie numero 14 del seeding, che si è arreso con i parziali di 7-6, 7-6, 6-1. Sinner, al terzo successo in 4 sfide con Paul, affronterà nei quarti di finale il russo Daniil Medvedev, quinta testa di serie del seeding, in quella che per molti è una finale anticipata viste le uscite di scena di Djokovic e Alcaraz. Con il russo sarà la sfida numero 13, con l’ex campione di Flushing Meadows che conduce 7-5, compreso l’ultimo precedente a Wimbledon. Jannik ci arriva con un ruolino di marcia impressionante negli Slam (20 successi stagionali), dove ha conquistato i quarti in tutte e quattro le prove, unico a riuscirci in questa stagione e ottavo dal 2000 a oggi.

Il Papa è arrivato in Indonesia, comincia il suo viaggio apostolico

Il Papa è arrivato in Indonesia, comincia il suo viaggio apostolicoCittà del Vaticano, 3 set. (askanews) – Ha avuto inizio il 45° Viaggio Apostolico Internazionale di Papa Francesco che lo porterà a visitare, in undici giorni, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. L’aereo Ita con a borgo il pontefice ed il suo seguito è atterrato alle ore 11.30 locali (le 6.30 ora di Roma) all’Aeroporto Internazionale “Soekarno-Hatta” di Giacarta, dove Francesco è stato accolto dal Ministro per gli Affari Religiosi indonesiano e da due bambini in abito tradizionale che gli hanno donano dei fiori.


Dopo il saluto delle Delegazioni e della Guardia d’Onore, il Papa si è trasferito in auto alla Nunziatura Apostolica nel centro di Jakarta, dove sarà ricevuto all’ingresso dell’edificio dal personale, da un gruppo di malati e da un gruppo di migranti e rifugiati. Qui celebrerà messa in privato. Nella giornata odierna non sono previsti incontri o interventi pubblici del pontefice in terra indonesiana e Francesco trascorrerà la giornata nella sede diplomatica anche per smaltire le fatiche del lungo viaggio e del fuso orario.

Toti:Dimesso per non far pagare alla Liguria scontro tra poteri -Rpt

Toti:Dimesso per non far pagare alla Liguria scontro tra poteri -Rpt— ripetizione con titolo corretto — Roma, 2 set. (askanews) – “Per la prima volta i magistrati scrivono nero su bianco come non sia compatabile la carica di governatore con accuse mosse nonostante non ci sia più la concretezza del reato. Abbiamo aspettato 86 giorni anche perché c’era da approvare il bilancio. Dopodiche mi sono dimesso perché far pagare alla Liguria una situazione di scontro tra poteri, uno stallo non avrebbe fatto bene. Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro”. Lo ha detto l’ex presidente della regione Liguria, Giovanni Toti intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4.


“Quando capisci che la tua controparte non sente ragioni – ha aggiunto – se non quelle che saranno in un’aula di giudizio, a un certo punto le amministrazioni devono andare avanti. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto legittimo di cui avevi diritto. Non c’è nulla di cui mi sono pentito in questi anni. Vorrei conoscere un atto illegittimo per cui sono sotto accusa”.

Dimesso per non far pagare alla Liguria uno scontro tra poteri

Dimesso per non far pagare alla Liguria uno scontro tra poteriRoma, 2 set. (askanews) – “Per la prima volta i magistrati scrivono nero su bianco come non sia compatabile la carica di governatore con accuse mosse nonostante non ci sia più la concretezza del reato. Abbiamo aspettato 86 giorni anche perché c’era da approvare il bilancio. Dopodiche mi sono dimesso perché far pagare alla Liguria una situazione di scontro tra poteri, uno stallo non avrebbe fatto bene. Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro”. Lo ha detto l’ex presidente della regione Liguria, Giovanni Toti intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4.


“Quando capisci che la tua controparte non sente ragioni – ha aggiunto – se non quelle che saranno in un’aula di giudizio, a un certo punto le amministrazioni devono andare avanti. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto legittimo di cui avevi diritto. Non c’è nulla di cui mi sono pentito in questi anni. Vorrei conoscere un atto illegittimo per cui sono sotto accusa”.