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Pensioni, Fava: in cinque anni la spesa è aumentata del 19%

Pensioni, Fava: in cinque anni la spesa è aumentata del 19%Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, secondo le rilevazioni della Ragioneria generale dello Stato, la spesa pensionistica cresce rispetto al 2022 del 7,4% attestandosi al 15,3% del pil, uno dei più elevati d’Europa. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, sottolineando che “negli ultimi cinque anni è passata da 268 a 319 miliardi di euro con una crescita di quasi il 19%”.


Nel biennio 2023-2024 la spesa in rapporto al pil “aumenta significativamente portandosi sopra il 16%, anche a causa dell’elevato livello della perequazione imputabile al significativo incremento dell’inflazione”.

Salari, Fava: retribuzioni reali 2019-2023 hanno perso circa 10%

Salari, Fava: retribuzioni reali 2019-2023 hanno perso circa 10%Roma, 17 ott. (askanews) – “Al notevole recupero occupazionale, sia in termini di unità che di intensità di lavoro, non è corrisposto un incremento dei redditi e delle retribuzioni tale da compensare pienamente la perdita di potere d’acquisto conseguenza dell’aumento dei prezzi che ha interessato gli ultimi anni. La retribuzione media annua pro capite nel 2023 risulta pari a 25.789 euro: rispetto al 2019 si tratta di un incremento del 6,8%. La variazione media dei prezzi al consumo tra il 2019 e il 2023 è collocabile attorno al 15-17%”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. In pratica, le retribuzione reali hanno perso circa il 10%.

Pensioni, Fava (Inps): in 5 anni la spesa è passata da 268 a 319 miliardi, un aumento del 19%

Pensioni, Fava (Inps): in 5 anni la spesa è passata da 268 a 319 miliardi, un aumento del 19%Roma, 17 ott. (askanews) – Nel 2023, secondo le rilevazioni della Ragioneria Generale dello Stato, la spesa pensionistica cresce rispetto al 2022 del 7,4% attestandosi al 15,3% del Pil, uno dei più elevati d’Europa. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, sottolineando che “negli ultimi cinque anni è passata da 268 a 319 miliardi di euro con una crescita di quasi il 19%”.


Nel biennio 2023-2024 la spesa in rapporto al Pil “aumenta significativamente portandosi sopra il 16%, anche a causa dell’elevato livello della perequazione imputabile al significativo incremento dell’inflazione”. Le ragioni di una spesa pensionistica elevata “sono storicamente riconducibili a un sistema pensionistico in passato generoso – ha poi affermato il presidente dell’Inps – sia dal punto di vista dei requisiti pensionistici che da quello del metodo di calcolo, che, seppur modificato dal 1995, produce ancora effetti sulla spesa pensionistica in ragione dello stock di pensioni ancora vigenti liquidate con il metodo precedente”.


Nel 2023, ha detto Fava, “l’età effettiva di pensionamento è in linea con quella degli altri Paesi europei e solo leggermente superiore alla media Ue, nonostante in Italia la speranza di vita sia tra le più alte d’Europa. Inoltre, il tasso di sostituzione della pensione rispetto all’ultima retribuzione percepita prima del pensionamento resta tra i più elevati in Ue, pari al 59%, quasi 14 punti percentuali sopra la media europea, anche in ragione dell’elevato peso dell’aliquota di contribuzione. Per completare il quadro occorre ricordare come in Italia il secondo pilastro del nostro sistema pensionistico, la previdenza complementare, necessita di un suo ulteriore sviluppo. Le potenzialità di questo secondo pilastro necessitano di interventi di promozione che il Psb introduce tra le iniziative mirate alla sostenibilità del sistema pensionistico”. Fava ha aggiunto che negli anni successivi al 2024 “la spesa in rapporto al Pil si manterrebbe sostanzialmente stabile fino al 2026 per poi riprendere ad aumentare moderatamente superando il 17% nel 2036. Questa dinamica è essenzialmente dovuta all’incremento del numero di pensioni come conseguenza dell’uscita dal mondo del lavoro dei nati negli anni ’60-’70 (baby boomers). Successivamente dopo un periodo di stabilità, la spesa diminuisce gradualmente tornando a livelli prossimi al 16% nel 2050 e al di sotto del 14% dal 2059. Tale dinamica decrescente è determinata dall’applicazione generalizzata e a pieno regime del calcolo contributivo contestualmente all’applicazione dei meccanismi di stabilizzazione previsti dal sistema pensionistico (adeguamento automatico dei requisiti minimi di pensionamento e dei coefficienti di trasformazione in funzione della speranza di vita), espressamente disegnati per garantire la sostenibilità finanziaria del sistema e l’adeguatezza delle prestazioni”.


Le riforme pensionistiche approvate negli ultimi 30 anni, dall’accesso al pensionamento ai sistemi di calcolo, “hanno posto le basi per adattare il nostro sistema pensionistico alla nuova realtà demografica ed economica. Queste riforme hanno allungato la vita lavorativa e si stima che porteranno la spesa pensionistica in rapporto al Pil su un sentiero di riduzione dopo l’aumento atteso dovuto all’accesso al pensionamento delle generazioni dei baby boomers che determineranno la gobba pensionistica. In particolare, meccanismi automatici di adeguamento alla speranza di vita, dei requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione, hanno determinato un incremento nell’ultimo decennio dell’età media al pensionamento da 62,1 a 64,6 anni”. Così il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, durante un’audizione nella commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?

Vertice Meloni-Salvini-Tajani-Fitto, a Bruxelles patto dell’Amigo?Bruxelles, 17 ott. (askanews) – Vertice notturno a Bruxelles tra la premier Giorgia Meloni, i suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e Raffaele Fitto, il ministro designato come commissario europeo che deve passare il vaglio (che si preannuncia severo) del Parlamento di Straburgo. I quattro si sono incontrati per circa un’ora al bar dell’hotel Amigo, dove alloggia Meloni, arrivata a Bruxelles per partecipare oggi al summit Ue-Paesi del Golfo e domani al Consiglio europeo.


La presidente del Consiglio, al termine dei lavori, ha cenato in hotel con gli stessi Tajani e Fitto. Salvini è arrivato intorno alle 22.30, ha salutato Fitto nella hall, e si è accomodato con il collega degli Esteri a un tavolino, dove poco dopo li ha raggiunti la premier. Grandi sorrisi, da parte loro, con la premier che ha fatto con le dita il segno della vittoria in direzione dei giornalisti che, tenuti fuori dall’hotel, stavano assiepati per sbirciare dalla finestra. Poi ai tre si è unito anche Fitto. L’incontro è arrivato all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla manovra. Quello di stasera è stato quindi sicuramente un segnale, voluto, di “compattezza” della maggioranza, rivendicata oggi dalla stessa Meloni. Ma potrebbe essere stata anche l’occasione per un primo confronto in vista del passaggio parlamentare. Proprio oggi, infatti, Tajani, ha auspicato la possibilità di “aggiungere altri interventi” tra Camera e Senato.


Sul tavolo potrebbe esserci stata anche la ‘candidatura’ dello stesso Fitto. Il ministro – atteso in audizione il 12 novembre – dovrà avere il via libera della commissione parlamentare che lo ‘interrogherà’ e visti alcuni mal di pancia sia nel gruppo dei socialisti che in quello di Renew, sarebbe sicuramente gradito un ‘aiuto’, magari non ufficiale, da parte dei Patrioti, di cui fa parte la Lega. A proposito dei Patrioti, Salvini è arrivato nella capitale belga per il primo summit pre-Consiglio organizzato dagli orbaniani, a cui parteciperà anche Marine Le Pen. Un gruppo che, a destra, rappresenta da un lato una spina nel fianco per l’Ecr di Meloni, dall’altro una spinta a un avvicinamento dei Conservatori al Ppe dell”amica’ Ursula von der Leyen, che ha già avviato un processo di spostamento a destra della sua Commissione. E infatti il Ppe domani voterà un documento sui migranti in cui si farà diretto riferimento al protocollo tra Italia e Albania.


Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni mentre Tajani si è fermato a parlare con i cronisti. “Abbiamo fatto quattro chiacchiere”, ha minimizzato. “La manovra? Non c’è stato nessun problema, era già tutto deciso, eravamo tutti soddisfatti”. Se poi dal concordato arriveranno altre risorse, ha ribadito, “si può fare di più”. Per quanto riguarda Fitto, ha assicurato “il Ppe è compatto” sul suo nome mentre la Lega “può votare per Fitto e non votare la Commissione. Su questo da parte di Salvini non ci sono mai stati dubbi”.

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a Bruxelles

Governo, incontro tra Meloni, Salvini e Tajani a BruxellesBruxelles, 16 ott. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini è arrivato all’hotel Amigo di Bruxelles, per incontrare la premier Giorgia Meloni e l’altro vice Antonio Tajani. Entrando nell’hotel Salvini ha salutato il collega Raffaele Fitto, designato come commissario europeo, che stava uscendo dopo la cena con Meloni.


L’incontro arriva all’indomani del Consiglio dei ministri che ha dato il via alla manovra. Salvini è a Bruxelles per partecipare, domani, al pre-vertice (il primo) del gruppo dei Partrioti mentre Tajani sarà al consueto incontro del Ppe. Meloni sarà impegnata invece nel Consiglio europeo ma ripartirà già domani sera per volare in Giordania e poi in Libano.

All’IIC-New York la quinta edizione del Caruso Talent Prize

All’IIC-New York la quinta edizione del Caruso Talent PrizeRoma, 16 ott. (askanews) – Oltre 120 anni fa, Enrico Caruso esordì al Metropolitan Opera House. E così, ieri sera, per la prima volta dopo varie edizioni a Sorrento, a coronamento delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del tenore napoletano, la consegna dei Caruso Tribute Prize, ideati da Dante Mariti e prodotti da Melos International, si è svolta all’Istituto Italiano di Cultura a New York, con il sostegno del Consolato Generale d’Italia. Quindici le persone premiate per aver contribuito alla diffusione del patrimonio italiano all’estero, dalla musica all’arte, al sociale.


Nel corso della serata, durante la consegna dei premi, registrata da Rai Italia, sono stati tanti i momenti di lirica per celebrare le famose arie cantate da Caruso, il primo artista nella storia a vendere più di un milione di dischi, con Vesti la giubba da Pagliacci, ripresa anche ieri sera. E ancora O’ Sole Mio e La donna è mobile interpretati dal tenore Alessandro Lora, tornato a New York dopo il concerto di successo dello scorso anno a Bryant Park. Anche il direttore dell’IIC-NY Fabio Finotti, che ha inaugurato la serata, ha ricevuto il Premio Caruso. “Promuovere la cultura italiana all’estero significa promuovere la bellezza – ha commentato Finotti – e la cerimonia di questa sera ne è la dimostrazione. Possiamo parlare di medicina, storia, arte, ma quando c’è la bellezza che coinvolge siamo veramente italiani.


Presente anche il Console Generale d’Italia Fabrizio Di Michele che ha definito il Premio Caruso “un ponte culturale a distanza di oltre cent’anni fra Italia e Stati Uniti”. Fra i premiati si annoverano: il tenore Fabio Armiliato che ha partecipato nel film To Rome With Love di Woody Allen, l’attore Gianni Russo che ha interpretato Il Padrino, la business woman Shantè Williams, anche sovrintendente della Carolina Opera, e la managing director del Metropolitan Opera So-Chung Shinn.


(Fonte Voce di New York)

Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palco

Buchmesse, oggi Zecchi, Tamaro, Rovelli e Boeri sul palcoFrancoforte, 16 ott. (askanews) – Prima giornata ufficiale alla Buchmesse di Francoforte, con l’Italia Paese Ospite d’onore. Diversi gli eventi già andati in scena. Nell’incontro “La bellezza delle parole”, presentato dal giornalista Luigi Mascheroni, Stefano Zecchi ha detto che bisognerebbe salvare la bellezza del mondo perché ora non c’è niente più sotto attacco dell’idea di bellezza che viene citata a sproposito, sbandierata senza motivo e attorno alla quale si costruisce una retorica che che fa solo del male all’idea stessa di bellezza. Secondo Zecchi se c’è un impegno che un uomo di cultura e anche un politico deve assumersi è quello di preoccuparsi dell’educazione alla bellezza delle nuove generazioni. Gli adulti – ha aggiunto il filosofo – ormai sono quelli che non hanno il senso della bellezza, ma si può ancora lavorare molto sui giovani, per educarli a distinguere ciò che è bello ciò che vale, ciò che è prezioso da ciò che effimero, ciò che è solo provocazione e ciò che è pura blasfemia, ciò che è semplice semplicemente brutto.


Susanna Tamaro, altra testimonial dell’Italia alla cerimonia inaugurale, ha invece affrontato il tema delle bellezza che si costruisce e si coltiva attraverso le parole, che devono essere quanto di più curato possibile. Per la scrittrice la bellezza la si coltiva anche scegliendo il linguaggio giusto, la forma giusta, le parole giuste. Qualsiasi scrittore ha il dovere oltre che il diritto di usare le parole che vuole, ma il dovere di usare sempre parole migliori e più efficaci, più precise nel descrivere ciò che si ha in mente. Nell’incontro Rovelli-Epicoco, moderato da Nico Spuntoni, è andato in scena il dialogo tra un teologo e uno scienziato che si è definito “serenamente ateo”. L’apocalisse per Rovelli è il pericolo della catastrofe planetaria per la corsa alle armi e per i cambiamenti climatici. Rovelli ha detto che, con stupore, si trova molto vicino alla Chiesa cattolica in controtendenza con chi invece la critica. Rovelli ha parlato di un’esigenza di vicinanza di valori, una voglia di ascolto che deve prevalere alla logica opposta della voglia di scontro. Epicoco, da parte sua, ha sostenuto che Cristo pone il suo magistero sempre come qualcosa di polemico rispetto a ciò che è accettato per l’uomo. Qualcosa di politicamente scorretto. Se il cristianesimo perdesse questa attitudine perderebbe sua caratteristica principale. C’è una fedeltà di fondo a dire ciò che è giusto”.


Nell’incontro tra Stefano Boeri e Giovanni Agosti, sempre con Mascheroni, si è parlato di spazio pubblico. “Dobbiamo riscoprire le migliaia di piazze che punteggiano l’Italia; non solo quelle più famose. Non dimentichiamo che l’Italia ha 5.000 borghi nella dorsale appenninica, di cui 2.500 abbandonati o semi abbandonati. E non c’è ne uno che non abbia una piazza dove ci sia municipio, una chiesa e molto spesso una o più opere d’arte straordinarie” ha detto Boeri, che ha aggiunto: “È enormemente più interessante vedere le cose nei contesti che le hanno prodotte, piuttosto che in nuovi contesti, pur legittimi come quelli dei musei . Quindi riuscire a mantenere le opere nei loro contesti, saperle restaurare e aumentarne la diffusione e la conoscenza è la grandissima sfida del nostro tempo”.

Lagarde: l’Europa deve imparare a restare in piedi e a resistere

Lagarde: l’Europa deve imparare a restare in piedi e a resistereRoma, 16 ott. (askanews) – Nel mondo incerto di oggi, l’Europa deve imparare a “restare in piedi e resistere”. E può farlo guardando alla Slovenia come esempio di come si possano superare le sfide che si presentano. Innanzitutto, bisogna “lavorare duramente per gettare le basi del successo. E poi, come nelle canzoni tradizionali di Vlado Kreslin, ‘tutto è possibile’”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento a Lubiana, alla cena di gala organizzata dalla Banca slovena in occasione della trasferta del Consiglio direttivo.


Secondo Lagarde “l’incertezza può creare opportunità”. E per l’Europa “il percorso di rinnovamento è inevitabilmente collegato con le nuove tecnologie, soprattutto la digitalizzazione”. Tuttavia queste ultime possono portare a ricadute disomogenee sui mercati del lavoro. “Molti in Europa sono preoccupati per le sfide di fronte a noi, come gli effetti dell’intelligenza artificiale sull’inclusione sociale. Ma dovremmo prendere esempio dalla Slovenia per ispirarci. Con l’approccio giusto – ha sostenuto – possiamo andare avanti e diventare più avanzati tecnologicamente assicurando il tempo stesso che tutti ne traggono benefici”.


L’incontro avviene a Lubiana per una delle riunioni che periodicamente portano i banchieri centrali dell’eurozona a rotazione nei paesi che utilizzano la valuta condivisa. Le decisioni di politica monetaria verranno comunicate alle 14 e 15 di domani, mezz’ora dopo la presidente terrà la consueta conferenza stampa esplicativa. L’attesa prevalente è che a seguito dei nuovi cali dell’inflazione e del contestuale indebolimento dell’economia, l’istituzione decida un ulteriore taglio ai tassi di interesse, da 25 punti base (0,25 punti percentuali), che sarebbe il terzo da quando, lo scorso giugno, ha iniziato a ridurre la restrizione monetaria. (fonte immagine: ECB 2024).

Tennis, Sinner strapazza Medvedev al “Six Kings Slam”

Tennis, Sinner strapazza Medvedev al “Six Kings Slam”Roma, 16 ott. (askanews) – Con l’ennesima prestazione maiuscola di questo 2024 Jannik Sinner apre “Six Kings Slam”, mega-esibizione in programma fino a sabato sul veloce indoor del “The Venue” di Riyadh, in Arabia Saudita. Nel primo match di giornata il 23enne di Sesto Pusteria, numero uno del mondo, ha liquidato per 6-0 6-3, in appena 69 minuti, Danil Medvedev, n.5 ATP.


Scenografia da kolossal hollywoodiano per l’esibizione più ricca di sempre (1,4 milioni di euro il “gettone” di partecipazione: 5,5 milioni di euro il premio per il vincitore…). Giochi di luce e trasposizioni virtuali ad accogliere l’ingresso in campo dell’azzurro, re del tennis mondiale, e del russo, n.5 del mondo. Nell’ultimo confronto, disputato la scorsa settimana nei quarti del “1000”, Jannik ha battuto nettamente Daniil pareggiando il conto dei confronti diretti (7-7).

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informata

Maltempo in Liguria, Palazzo Chigi: premier segue la situazione ed è costantemente informataBruxelles, 16 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da Bruxelles dove si trova per partecipare al vertice Ue-Paesi del Golfo e al Consiglio europeo, “segue con apprensione la grave situazione determinata dal maltempo che ha colpito la Liguria e alcune province del Nord Italia”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.


Meloni ha sentito telefonicamente il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, ai quali ha chiesto di rimanere “costantemente informata”.