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Tennis, Alcaraz e Djokovic rinunciano a Montreal. Sinner ci sarà

Tennis, Alcaraz e Djokovic rinunciano a Montreal. Sinner ci saràRoma, 2 ago. (askanews) – Novak Djokovic e Carlos Alcaraz hanno annunciato il ritiro dall’Atp di Montreal al quale prenderà parte Jannik Sinner che non ha partecipato alle Olimpiadi. Il serbo, numero 2 del mondo, aveva annunciato il suo forfait il 30 luglio scorso. Oggi è arrivato quello di Carlos Alcaraz, che rinuncia a partecipare all’ATP Masters 1000 di Montreal in partenza dal prossimo 6 agosto. Motivazione ufficiale: affaticamento (fatigue).


La comunicazione – non certo totalmente inaspettata – giunge nel pomeriggio di giovedì, poco dopo la vittoria su Tommy Paul in virtù della quale Alcaraz ha raggiunto la semifinale a Parigi che giocherà venerdì contro Felix Auger-Aliassime. “È stata finora una stagione molto lunga per me” dice il campione in carica del Roland Garros e di Wimbledon “e a causa dell’accumulo di incontri e fatica non sarò in grado di giocare a Montreal quest’anno. Non vedevo l’ora di di tornare in Canada e godermi l’affetto degli appassionati. Spero di vedervi tutti a Montreal nei prossimi anni!”. La direttrice del torneo Valérie Tétreault si è detta dispiaciuta dellìassenza di Carlos che “a 21 anni ha già vinto 15 titoli, di cui quattro Slam. I fan erano impazienti di rivederlo in azione all’IGA Stadium, ma siamo anche consci del fatto che ha un’estate piena di impegni ed è alla ricerca di un’impresa importante: vincere di fila L’open di Francia, Wimbledon e la medaglia d’oro olimpica. Il torneo rimane comuqnue estremamente competitivo, con la partecipazione della maggior parte dei migliori giocatori del mondo”.

Inail: infortuni sul lavoro I semestre 299.303 (+0,9%), morti 469 (+4,2%)

Inail: infortuni sul lavoro I semestre 299.303 (+0,9%), morti 469 (+4,2%)Roma, 2 ago. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro il primo semestre del 2024 sono state 299.303 (+0,9% rispetto a giugno 2023 e in diminuzione del 21,7% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro.


Le denunce di infortunio con esito mortale – rileva l’Inail – sono state 469 (+4,2%): nell’incremento sono stati determinanti anche gli incidenti mortali plurimi. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, pari a 45.512 (+19,6%). Le denunce di infortunio presentate all’Inail nel primo semestre del 2024 sono state 299.303, in aumento dello 0,9% rispetto alle 296.665 dello stesso periodo del 2023, del 12,2% rispetto a gennaio-giugno 2021 e del 22,2% rispetto a gennaio-giugno 2020, e in diminuzione del 21,7% sul 2022 e del 7,6% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica.


“Tale andamento – spiega l’Inail – tradotto in termini di incidenza infortunistica, cioè rapportando i valori assoluti al numero di occupati Istat rilevato a giugno 2024, mostra una tendenza al ribasso”. L’aumento che emerge dal confronto dei primi semestri del 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +0,6% (da 190.360 a 191.430 casi denunciati), sia a quella femminile, con un +1,5% (da 106.305 a 107.873). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+0,3%) ed extracomunitari (+5,0%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-3,2%). L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,6%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto-legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 25-29 anni (+3,0%) e in quella 60-74 anni (+5,8%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-24enni (-2,2%) e tra i 30-59enni (-2,8%).


Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nel primo semestre 2024 sono state 469,19 in più rispetto alle 450 registrate nel pari periodo del 2023, sei in più rispetto al 2022, 13 in meno sul 2019, 101 in meno sul 2020 e 69 in meno sul 2021. Rapportando il numero dei casi mortali agli occupati Istat nei vari periodi, si nota come l’incidenza scende da 2,07 decessi denunciati ogni centomila occupati Istat del 2019 a 1,96 del 2024 (-5,3%), mentre aumenta del 2,6% rispetto al 2023 (da 1,91 a 1,96). L’incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-giugno 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 416 a 429, sia a quella femminile, da 34 a 40. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 371 a 366) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 64 a 78) e dei comunitari (da 15 a 25).


L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 2 a 3 casi), tra i 35-59enni (da 262 a 292), tra i 65-69enni (da 26 a 34) e tra gli over 74 (da 7 a 10) e riduzioni tra i 15-34enni (da 76 a 66), tra i 60-64enni (da 65 a 52) e tra i 70-74enni (da 12 a 11). Al 30 giugno di quest’anno risultano cinque denunce di incidenti plurimi, per un totale di 21 decessi, solo quattro dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2023 risultavano sei denunce di incidenti plurimi, per un totale di 12 decessi, di cui la metà stradali.

Musica, è tutto sold out il tour italiano di Angelina Mango

Musica, è tutto sold out il tour italiano di Angelina MangoRoma, 2 ago. (askanews) – È tutto sold out il tour “Angelina Mango nei club 2024” – prodotto e organizzato da Live Nation – che porterà Angelina Mango ad esibirsi nei club delle principali città d’Italia in autunno.


Il tour partirà l’11 ottobre a Roma all’Atlantico Live dove la cantautrice si esibirà anche il 12 ottobre per la seconda data, per poi proseguire a Napoli con due appuntamenti live presso la Casa della musica (14 e 15 ottobre), a Molfetta all’Eremo Club (Ba, 16 ottobre), a Nonantola al Vox Club (Mo, 19 ottobre), a Firenze al Tuscany Hall (21 ottobre), a Padova al Gran Teatro Geox (22 ottobre), a Venaria Reale al Teatro Concordia (To, 24 ottobre) e infine a Milano per chiudere con i due concerti al Fabrique (26 e 27 ottobre). Angelina porterà sul palco un nuovo racconto di sé per mostrare la sua evoluzione personale e artistica. Dopo il tour nei club italiani, in autunno sarà in tour in Europa per la prima volta nei club con il suo “European club tour”, prodotto e organizzato da Live Nation. Al tutto esaurito registrato della prima data annunciata di Parigi (Les Etoiles – 9 novembre) che ha raddoppiato, si aggiungono i sold out dei live nelle città di Monaco di Baviera (Hansa 39 – 30 ottobre), Colonia (Essigfabrik – 1 novembre) e Londra (02 Academy Islington – 3 novembre). Il tour si arricchisce di un nuovo live a Francoforte (6 novembre – Zoom). I biglietti per la nuova data saranno disponibili a partire da mercoledì 7 agosto alle ore 12:00.


In occasione di questo suo primo tour in Europa, la cantautrice si esibirà anche nelle città di Bruxelles (La Madeleine – 4 novembre), Parigi a Les Etoiles (8 novembre), Barcellona al Razzmatazz (11 novembre) e infine a Madrid presso la Sala Chango (13 novembre). La cantautrice continua a conquistare traguardi con la noia – già triplo disco di platino con oltre 207 milioni di stream audio e video – brano con cui ha trionfato al Festival di Sanremo e rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2024: la noia è infatti il brano più ascoltato di sempre su Spotify di un’artista solista italiana e è anche il brano italiano solista più ascoltato all’estero del 2024 sulla piattaforma. È uscita la noia (Remix), il primo remix di un brano della cantautrice che la vede per la prima volta collaborare con il producer e DJ Hypaton.

Strage Bologna, Schlein: Meloni spacca Paese, non può guidarlo

Strage Bologna, Schlein: Meloni spacca Paese, non può guidarloRoma, 2 ago. (askanews) – “Fare la vittima attaccando il Presidente dell’associazione dei familiari delle vittime nel giorno in cui si commemorano gli 85 morti e i 200 feriti dell’infame strage neofascista alla stazione di Bologna è un’operazione deplorevole”. La segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Le sentenze sulla strage e la sua matrice neofascista ed eversiva – prosegue la leader dem – accertano i fatti accaduti, altro che ‘attribuiscono’, come si legge nella nota di Palazzo Chigi. È incredibile ed è molto grave che nel giorno della commemorazione la Presidente del Consiglio decida di fare polemica e attaccare Paolo Bolognesi, il Presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, ai quali ribadiamo sempre il nostro supporto e la nostra gratitudine per aver ostinatamente cercato la verità sin da quel 2 agosto di 44 anni fa, e per aver ottenuto, grazie anche alla tenacia di chi ha portato avanti indagini e processi, sentenze inequivocabili che ricostruiscono i fatti e accertano le precise responsabilità”. “Chi amministra una comunità dovrebbe cucire le fratture, sanare le ferite, mentre Meloni fa il contrario: spacca, divide, mette gli uni contro gli altri. È evidente che non è in grado di guidare questo Paese.”

Parigi 2024, Errani-Paolini: “Ora vogliamo l’oro”

Parigi 2024, Errani-Paolini: “Ora vogliamo l’oro”Roma, 2 ago. (askanews) – “E’ un sogno che si avvera, è qualcosa di incredibile. Io ho sempre avuto questo ‘pallino’ di una medaglia olimpica ed esserci riuscita al mio ultimo tentativo è pazzesco. Sono troppo felice”. Non sta nella pelle Sara Errani, che, a 37 anni, in coppia con Jasmine Paolini, ha conquistato la qualificazione alla finale del doppio femminile di Parigi 2024. “Mi sto rendendo conto di quanto sia importante un’Olimpiade: è al top degli eventi”, ha aggiunto Paolini, finalista nel 2024 al Roland Garros e a Wimbledon: “E ora vogliamo l’oro”, hanno detto le due tenniste azzurre

Julio Velasco, la leggenda che non si prende troppo sul serio

Julio Velasco, la leggenda che non si prende troppo sul serioParigi, 2 ago. (askanews) – “Quello di cui abbiamo bisogno è che la motivazione non diventi ansia. L’obbligo di vincere è una brutta bestia, io vorrei evitare che ci si creda in obbligo di vincere; la fiducia sì, la fiducia è importante. L’ho detto alle ragazze, e l’ho dimostrato con delle cose concrete: ho organizzato le vacanze dopo le finale, che se poi non ci arriviamo è un casino, perché ho prenotato gli alberghi, e non posso dire vengo in vacanza una settimana prima. E la seconda cosa è che la mia famiglia viene qui a partire dai quarti di finale. Più fiducia di così…”. Julio Velasco, ct della nazionale azzurra di pallavolo femminile, parla in modo diretto, avvolgente. È una leggenda del volley e probabilmente lo sa, ma non sembra pensarci; ha le sue certezze, ma è molto bravo nel raccontarle con la giusta distanza. Lo abbiamo incontrato dopo la partita vinta dall’Italia 3-0 con l’Olanda, che è valsa la qualificazione matematica delle azzurre ai quarti dei Giochi olimpici.


La fiducia si diceva, quella per Velasco non deve mai mancare. “Però sappiamo che in una partita secca può succedere di tutto e che noi non andremo a giocare con l’obbligo di vincere, ma con il sogno di vincere per passare al semifinale. Vediamo se ci riusciamo. In Italia sembra che si debba sempre e solo vincere, perché siamo il popolo scelto”. Un altro concetto su cui il ct insiste con la squadra è quello di restare sempre concentrate sul “qui e ora”, come ha ricordato ai cronisti anche una sorridente Myriam Sylla, una delle stelle dalla nazionale. “Io – ha aggiunto Velasco – insisto molto sul fatto che pensare a quello che è successo prima, non solo la partita prima, ma anche il punto prima, è sbagliato. Ci sono spiegazioni scientifiche e se io mi fisso su una cosa che ho fatto prima, un errore, a cosa serve adesso? Ne parliamo dopo, nel time out, ma non dobbiamo nemmeno pensare al dopo. Quello non è ora. Dobbiamo restare nel momento. Quando uno sbaglia se sta a pensare che ha sbagliato, se lo porta sulle spalle l’errore, l’errore bisogna eliminarlo immediatamente in questo sport, perché non è come nel calcio o nel basket che se sbagli un’azione non fai punto: noi invece ogni volta che facciamo un errore è un punto per loro. È un gioco molto difficile”.


Julio Velasco parla, racconta, anche della scelta di lasciare fuori per quasi tutta la partita Paola Egonu: “Aveva la pressione bassa, non stava bene, era uno straccio. Siamo una squadra, se una non sta bene non deve giocare per forza”, ma alla domanda se ha condiviso con la giocatrice la decisione, la risposta è secca: “No, non condivido mai le mie decisioni con le ragazze”. Punto. E sulla presenza della presidente del Consiglio nell’Arena parigina per sostenere la squadra, dopo avere ammesso, così come le giocatrici, che non sapeva della presenza di Giorgia Meloni: “Sono felice che la pallavolo abbia l’attenzione di tutti, delle persone importanti del governo, della cultura, delle istituzioni e ancora di più. Perché dove andiamo a chiedere i soldi per fare qualche torneo? No, scherzo. Prima c’è stato il Presidente Mattarella, ora il presidente del Consiglio, non è male, ripeto, per la pallavolo è molto importante”. Così come è importante che un personaggio come Julio Velasco, capace di essere autorevole senza voler sembrare “saggio”, sia tornato al centro del movimento italiano. Con il suo stile che è consapevole della storia, dei successi e delle aspettative, ma sa anche non prendersi troppo sul serio. (Leonardo Merlini)

Cinema, Bellocchio: Herlitzka un attore vivissimo fino alla fine

Cinema, Bellocchio: Herlitzka un attore vivissimo fino alla fineRoma, 2 ago. (askanews) – Marco Bellocchio ha ricordato l’amico Roberto Herlitzka, il grande attore scomparso a 86 anni che ha recitato in diversi suoi film tra cui “Buongiorno Notte”, con uno scritto che ha pubblicato sulla sua pagina Instagram.


“Ricordare in poche righe un grande come Roberto è impossibile. Sforzarsi poi di trovare dei superlativi che nessuno ha mai usato? Una ginnastica mentale priva di senso. Vorrei invece partire dal minimo, da un aneddoto che Roberto ci raccontò a Udine durante la lavorazione di ‘Bella Addormentata’. In una cena. Erano anche presenti Isabelle Huppert e Simone Gattoni. Piccolo Teatro di Milano. Un’audizione per essere ammessi alla scuola appunto del Piccolo. Il giovanissimo Roberto Herlitzka sul palcoscenico, in platea il grande Giorgio Strehler, circondato da tanti assistenti. Roberto porta come prova il Cantico della Madonna di Jacopone da Todi (“…Figlio, amoroso giglio, ecc ecc”). Roberto finisce di recitare. Aspetta. Sicuramente il primo assistente gli avrà detto: Può andarsene, o, Può accomodarsi… E proprio andandosene Roberto sentì il commento del grandissimo maestro a voce normale, rivolto alla sua “corte” (in teatro l’acustica è perfetta): – Certo che il Cantico dei Cantici è sempre bello, anche fatto così”, si legge nello scritto di Bellocchio. “Anche il grande Strehler poteva sbagliarsi, prendere un abbaglio. E questo sbagliarsi, non capire, non riconoscere la potenziale grandezza, ma anche la sofferenza, la follia è un tema a cui penso spesso in questi ultimi anni (ritorna anche nella tragedia di Enzo Tortora e anch’io personalmente non avevo capito, sentito la disperazione di mio fratello), ma non per allargarci in un abbraccio di compatimento universale e di perdono (l’uomo è fallace, tutti ci possiamo sbagliare, siamo tutti peccatori, tutti potremmo in certe circostanze, ecc ecc) ma al contrario per rifiutare l’insensibilità, la cecità, cercando di capire perché in una determinata circostanza non si è capito. Roberto intanto era salito molto in alto (quel commento non lo ha scoraggiato, anche se dopo tanti anni se lo ricordava ancora), ha dimostrato la sua grandezza innumerevoli volte, portando l’arte del recitare a quella assoluta essenzialità per cui guardandolo, ascoltandolo si poteva esclamare: non recita più, è sparito l’attore, è solo il personaggio che parla normalmente. Più nessuna enfasi, tecnica, maniera, nessun commento del tipo: avanti, avanti, aggiustiamo al montaggio… Era un attore vivissimo – prosegue Bellocchio – fino alla fine della sua vita, non si è mai ritirato nel suo glorioso passato… Per questo doppiamente addolora la sua perdita. Lo si dice di solito per la morte di un giovane, io lo dico per il vecchio caro amico Roberto”.


Oggi l’ultimo saluto a Herlitzka nella Chiesa di San Saturnino a Roma.

Parigi 2024, Errani-Paolini fanno la storia del tennis 100 anni dopo

Parigi 2024, Errani-Paolini fanno la storia del tennis 100 anni dopoRoma, 2 ago. (askanews) – Non è il Roland Garros, ma la terra rossa del “Suzanne Lenglen” fa sognare ancora l’Italia. Una semifinale a senso unico. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno battute le ceche Karolina Muchova e Linda Noskova e hanno centrato il pass per la finale: sulla terra battuta del Court Suzanne-Lenglen è andata in scena una sfida a senso unico, terminata con il punteggio di 6-3 6-2. E’ un traguardo storico perché mai una coppia azzurra del tennis ha conquistato finalissima alle Olimpiadi. Si erano unite per questo obiettivo. Lo hanno centrato. E’ la prima medaglia dell’Italia nel tennis da De Morpurgo nel 1924, proprio a Parigi. Domenica sapremo se si tratterà della più preziosa o dell’argento. Ora le azzurre attendono le rivali che usciranno dalla sfida tra le spagnole Bucsa e Sorribes e le giovani russe (ma indipendenti) Andreeva-Shnaider. Quanto alla partita tutto facile: Subito break e 5-3 per chiudere la prima frazione. Nel secondo parziale volano sul 5-2. Sara e Jasmine salvano tre palle break subito dopo, poi chiudono con servizio da sotto sul match point della Errani. È storia.

Parigi 2024, CIO: Imane Khelif è una donna, non un transgender

Parigi 2024, CIO: Imane Khelif è una donna, non un transgenderParigi, 2 ago. (askanews) – Parigi, 2 ago. (askanews) – “La pugile algerina è nata donna, è stata registrata come donna, ha vissuto la sua vita come donna, ha praticato la box come pugile donna, non è un transgender. C’è stata molta confusione e si è detto che era un uomo che combatteva contro una donna, non è così, ed è una certezza scientifica. Su questo c’è consenso scientifico: non si tratta di un uomo che combatte contro una donna”. Lo ha detto il portavoce del CIO Mark Adams nel corso del briefing quotidiano, a proposito della vicenda di Imane Khelif, la pugile che ha combattuto con Angela Carini.


“Le regole per l’ammissione alle gare – ha aggiunto Adams citando lo statement ufficiale del Comitato olimpico – non possono essere cambiate nel corso di una manifestazione e ogni cambiamento delle regole deve seguire le procedure appropriate e deve essere basato su prove scientifiche. Il CIO ha la missione di proteggere i diritti civili di tutti gli atleti che partecipano ai Giochi olimpici”.

Cinema, dal 17 al 24 agosto il XXIII Concorto Film Festival

Cinema, dal 17 al 24 agosto il XXIII Concorto Film FestivalRoma, 2 ago. (askanews) – Dal 17 al 24 agosto, la XXIII edizione di Concorto Film Festival, il festival internazionale del cortometraggio, riconosciuto come uno tra i più importanti e storici appuntamenti del settore a livello continentale. Saranno 45 i film nella selezione ufficiale, di cui 22 diretti da registe donne, che competeranno per l’Asino d’Oro, a fronte di 2412 candidature pervenute. Sono 28 i paesi rappresentati e 25 le anteprime nazionali, 92 i film fuori concorso, 3 concerti e 1 sonorizzazione dal vivo.


Otto giornate nel cuore della Via Emilia, nello scenario naturale del Parco Raggio di Pontenure (PC), da sempre casa della manifestazione. Concorto Film Festival vuole rappresentare uno degli scenari più ambiti di quello che è “il cinema che verrà”, un casa che ospita ogni anno produzioni e giovani film-maker provenienti da tutto il mondo, con una lunga lista di lavori legati al mondo della contemporaneità e della ricerca visiva. “Un viaggio nel mondo contemporaneo, che incrocia il passato e l’incertezza del presente, l’inquietudine dei conflitti, nello spaesamento dei rapporti umani e delle incongruenze sociali. È questo quello che Concorto cerca di intraprendere in ogni edizione: parlare di un mondo frammentato, dove l’essere umano è al centro di storie che sono vettori per affrontare diverse tematiche” ha dichiarato Simone Bardoni, co-direttore artistico del Festival: “L’obiettivo che ci poniamo è quello di essere un prisma che vuole rappresentare tutte le facce di un mondo che muta. Un tentativo che facciamo con i 45 titoli che presentiamo nella selezione di quest’anno, passando dai più svariati generi, attraverso la creatività che un oggetto come il cortometraggio può portare nel cinema, con la sua freschezza e la sua libertà d’espressione”. I film in concorso si contenderanno l’Asino d’Oro, il premio per il miglior film, che verrà assegnato da una giuria internazionale composta da personalità del mondo dell’audiovisivo e delle arti contemporanee.


Tra i film in concorso saranno presentati in anteprima italiana ben sette film provenienti dalla selezione ufficiale del Festival di Cannes: “Montsouris Park”, di Guil Sela, vincitore della Semaine de la Critique, un documentario su un’esperienza inaspettata nel Montsouris Park a Parigi; “Nuestra Sombra”, diretto da Augustina Sánchez Gavier, che racconta di quello che accade ad alcune donne e un bambino lasciati a loro stessi durante un’eclissi solare in una foresta devastata dal disboscamento; “Radikals”, del regista Arvin Belarmino, nel quale si vede cosa accade all’anello debole di uno strano gruppo di ballerini; “Ella Se Queda”, in cui la regista Marinthia Gutiérrez Velazco presenta il personaggio di Laura, che in una notte nel centro di Tijuana aspetta di incontrare il suo destino; “Bad For A Moment”, di Daniel Soares, in cui il proprietario di uno studio di architettura si trova faccia a faccia con il quartiere popolare che la sua azienda sta certificando; “Across The Waters”, diretto da Viv Li, che ci porta nella storia di una ragazza che, in una remota città mineraria in cui l’acqua scarseggia e manca il segnale radio, viene incuriosita da un camionista di passaggio; “Dancing in the corner”, di Jan Bujnowski, che parla della realtà polacca dopo la caduta del comunismo nel 1989, interrogandosi, attraverso la diffusione della televisione a colori, se il mondo sia davvero colorato. In anteprima italiana, anche quattro film provenienti dal Locarno Film Festival: “Soleil Gris”, di Camille Monnier, corto d’animazione nel quale i protagonisti si ritrovano costretti a gestire l’annuncio di un’apocalisse ecologica; “Hymn of the Plague”, del regista Ataka51, storia di una band che si ritrova inghiottita in uno studio di registrazione; “On the impossibility of a homage”, diretto da Xandra Popescu, che racconta della storia di Ion, una rockstar del balletto nella Romania comunista; “400 cassettes”, della regista Thelyia Petraki, che mostra il rapporto tra due ragazzine che si scambiano doni pensando che tutto duri per sempre, scoprendo però che alla fine non è così. Tra i film in concorso si segnala anche “La Voix Des Sirènes”, diretto da Gianluigi Toccafondo, animatore italiano di fama internazionale.


Concorto presenta anche diversi lavori fuori concorso divisi in sezioni tematiche e con numerosi focus geografici, tematici e di genere. Un focus speciale è quello riservato alla Palestina, con la presentazione di cinque produzioni realizzate da giovani cineasti palestinesi. Obiettivo del focus è quello di scorgere piccole fessure su vite quotidiane, con uno sguardo che non schiacci le singolarità a un’esperienza univocamente percepita, e che allo stesso tempo non si riduca alla narrazione binaria e svilente di vittima-carnefice. Oltre a dare voce ad esistenze vessate da decenni di guerra, apartheid e pulizia etnica, ci sembra dunque doveroso restituire anche quei momenti personali e intimi di sfaccettate esperienza umane. I corti selezionati si muovono quindi su più piani, attraversando linguaggi multiformi e fornendo ritratti di una realtà dalla complessità così inafferrabile quanto tangibile. Il focus è stato realizzato in collaborazione con Donne in Nero, una rete internazionale di donne nata in Israele nel 1988 per protestare contro l’occupazione dei territori palestinesi. In visione i film: “A’lam” di Saadi Saleh, “Bethlehem 2001” di Handal Ibrahim, “In the Waiting Room” di Taha Moatasem, “Lovesick in the West Bank” di Zagha Said, “Palestine 87” di Alkhatib Bilal. L’edizione 2024 segna il proseguimento della collaborazione tra Concorto Film Festival e Soundtracks – Musica da Film, progetto del Centro Musica del Comune di Modena che ogni anno seleziona 5 musicisti e li coinvolge nella sonorizzazione di pellicole cinematografiche. Dopo il successo dell’esibizione del 2023, con ospite Karim Qqru (The Zen Circus), sul palco principale del festival, l’ensemble guidato da Roberta Sammarelli, co-fondatrice della storica band alternative-rock dei Verdena, insieme ad altri musicisti, presenta la sonorizzazione di “The Mystic”, film statunitense del 1925 che vede la regia di Tod Browning, un’opera muta drammatica, incentrata su astuti raggiri finanziari che prevedono anche lo svolgimento di una falsa seduta spiritica.


Ad arricchire la programmazione musicale del festival anche i live di: Angelica, che presenterà il suo nuovo disco “Sconosciuti Superstar”, scritto con la partecipazione di Calcutta e Domenico Finizio (Tropea); Ibisco, autore darkwave, postpunk ed elettronico, ed Eugenio Sournia, ex voce della band new wave/indie-rock Siberia. La locandina 2024 è stata realizzata dall’illustratrice torinese Elisa Seitzinger (RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Taschen, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, etc.), che ha reinterpretato secondo il suo stile e la sua sensibilità l’animale simbolo del festival, l’asino che vola. Dalla visione dell’artista ne emerge un asino ieratico, con una codina che ricorda il tira-tende delle nonne, circondato da stelle pirotecniche e da una luna complice silenziosa della sua ascesa. Questo asino alato si libra in una notte d’agosto, rischiarata da Luna e stelle cadenti per esaudire i desideri di chi sogna ad occhi aperti sotto il cielo del Concorto Film festiva.