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Rai, Tajani: nessuna dittatura culturale nè in Italia stato diritto a rischio

Rai, Tajani: nessuna dittatura culturale nè in Italia stato diritto a rischioRoma, 29 lug. (askanews) – “La risposta di Meloni a Ursula von der Leyen è sulla libertà di stampa nel nostro paese, e mi pare, e lo dico da giornalista, che la libertà di stampa nel nostro paese non sia assolutamente violata, perché in Italia ognuno dice quello che vuole. Poi ci sono le strumentalizzazioni politiche, va bene, ma non mi pare che la Rai sia un luogo dove c’è una dittatura culturale”. Lo ha detto il vicepremier e segretario di Fi, Antonio Tajani, rispondendo a margine di una conferenza nella sede del partito.


“Non va strumentalizzata ogni volta politicamente la posizione della Rai. Mi pare che tutte le forze politiche e tutte le forze di governo abbiano ampio spazio in tutti i telegiornali, in tutte le trasmissioni, questo vale anche per le televisioni private. Ecco, non vedo in Italia rischi per lo stato di diritto, e chi lo dice non conosce la situazione italiana”, ha concluso

Meloni a Xi: Cina partner molto rilevando, mantenere scambi e dialogo

Meloni a Xi: Cina partner molto rilevando, mantenere scambi e dialogoPechino, 29 lug. (askanews) – “La Cina per noi è un partner economico, commerciale, culturale di grande rilievo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrando il presidente cinese Xi Jinping a Pechino.


Meloni ha ricordato che la visita cade nel ventesimo anniversario del partenariato strategico e a 700 anni dalla morte di Marco Polo, un anniversario che “definisce l’antichità, la profondità dei nostri rapporti, dei rapporti tra due civiltà che sono eredi di una cultura millenaria e che chiaramente la capacità di conoscersi ha anche aiutato e contribuito ad affrontare tanti problemi e questo è molto importante soprattutto in una fase come quella nella quale viviamo”.Per Meloni “il modo migliore per celebrare questi due anniversari è mantenere aperto quel canale che è stato iniziato proprio 700 anni fa da Marco Polo, favorire le relazioni economiche, commerciali, culturali e scientifiche, ma anche il dialogo a livello multilaterale in un tempo molto complesso come quello nel quale viviamo, perché il mondo intorno a noi sta cambiando: il sistema internazionale basato sulle regole è messo in discussione, ci sono nuove tecnologie che impattano e che possono avere risultati incredibili sul futuro delle nostre società, penso all’intelligenza artificiale, quelle che lei ha definito le nuove forze produttive, facendo forse riferimento proprio a come la produzione può cambiare, all’impatto che queste tecnologie possono avere ad esempio sul mercato del lavoro”, ha concluso.


 

P.A., Zangrillo: perderemo un milione persone da qui al 2032

P.A., Zangrillo: perderemo un milione persone da qui al 2032Trieste, 29 lug. (askanews) – “Dobbiamo lavorare sull’attrattività della Pubblica Amministrazione. Noi perderemo da qui al 2032 un milione di persone che andranno in quiescenza. E’ un problema ma anche una grande opportunità: di affiancare nuovi giovani che ci portano freschezza e velocità, nonché attitudine a misurarsi con le nuove tecnologie. Basta, dunque, con la narrazione della PA come il luogo del posto fisso, perché le nuove generazioni non si accontentano. Dobbiamo promuovere una PA che sia capace di valorizzare il suo capitale umano”. Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, stamani a Trieste, prima di partecipare col presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, al convegno “Facciamo semplice l’Italia – parola ai Territori”.


“Stiamo lavorando per cercare di portare la Pubblica Amministrazione ad essere connessa col contesto in cui operiamo. Quindi c’è un grandissimo lavoro da fare, soprattutto dal punto di vista del capitale umano – ha detto Zangrillo -. Abbiamo una PA che ha subito una violenza piuttosto profonda negli anni del blocco del turn over. Abbiamo perso tra il 2009 ed il 2020 quasi 300 mila persone. L’età media delle persone è passata da 42 anni del 2009 a 50 anni. Tutto questo costituisce un problema soprattutto se consideriamo che stiamo vivendo nell’epoca della trasformazione digitale. Quindi abbiamo bisogno di persone con competenze diverse rispetto a quelle del passato”. La PA, secondo il ministro, ha grandi competenze dal punto di vista amministrativo, molto meno dal punto di vista digitale. Il lavoro da fare è complicato, complesso, perché dobbiamo lavorare sulle procedure concorsuali, “quindi dobbiamo rendere le nostre procedure molto più rapide e più snelle, molto più all’altezza della concorrenza. Dobbiamo lavorare anche molto sulla formazione rispetto alle nuove tecnologie. Dobbiamo diventare attrattivi anche dal punto di vista retributivo; anche il tema del merito è molto importante”.

Tv, arriva Mermaid Magic serie in CGI che invita a salvare oceani

Tv, arriva Mermaid Magic serie in CGI che invita a salvare oceaniRoma, 29 lug. (askanews) – Dal 22 agosto arriva su Netflix in tutto il mondo la nuova serie animata in CGI “Mermaid Magic”.


In “Mermaid Magic”, l’impavida principessa Merlinda e le sue guerriere amiche sirene Sasha e Nerissa accompagneranno il pubblico in un viaggio sulla terraferma per combattere il malvagio pirata Barbarossa, che minaccia di prosciugare la magia degli oceani per mezzo di mostri marini creati dall’inquinamento provocato dagli umani. La serie farà immergere il pubblico nel mondo di Mertropia attraverso immagini mozzafiato e un racconto che unisce magia, azione e humor, affrontando, al contempo, problematiche fondamentali che affliggono il Pianeta, come la salvaguardia degli oceani. La serie è infatti una forte sostenitrice della protezione della vita nei nostri mari, e diffonde messaggi ad adulti e bambini a favore della tutela dell’ambiente, al fine di incoraggiare tutti ad intraprendere anche la più piccola azione che possa fare la differenza. Per rafforzare il messaggio ecologico, fra i personaggi principali ci sono due giovani biologi di un centro di salvataggio marino, impegnati a studiare per proteggere l’oceano e le sue creature.


Ideata e prodotta da Igino Straffi, stupirà per l’altissima qualità dell’animazione. La nuova serie prende vita, infatti, grazie a un team artistico d’eccezione: hanno lavorato alla produzione lo studio di animazione Rainbow/Bardel (vincitore di un Emmy Award), gli sceneggiatori Rich Burns e Nancy Cohen, già affermati nel panorama mondiale per opere come Spirit: Avventure in Libertà, e Guy Bar’ely, lo stimato showrunner di Kung Fu Panda e I Minion.

Mutui, Crif: domanda in aumento del 3,4% nel primo semestre

Mutui, Crif: domanda in aumento del 3,4% nel primo semestreRoma, 29 lug. (askanews) – I primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una progressiva crescita della domanda dei mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane. Lo rileva l’analisi del Barometro Crif (fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc).


L’andamento positivo delle richieste, spiega, è andato di pari passo con il taglio dei tassi di interesse da parte della Bce. Entrando nel dettaglio, nel primo semestre dell’anno, le richieste dei mutui segnano un +3,4% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, valore che continua a essere influenzato dal fenomeno delle surroghe (+6,4% nel I trimestre 2024 vs I trimestre 2023). Se guardiamo al solo mese di giugno si arriva a un valore del 5,8%, secondo valore massimo del semestre, dopo il picco raggiunto a marzo. Anche l’importo medio subisce una leggera crescita (+1%), con un valore complessivo di 145.687 euro. La dinamica positiva è confermata anche se guardiamo al solo mese di giugno con un aumento del +3,0%. “La domanda di mutui nei primi mesi dell’anno è stata influenzata positivamente dall’offerta di mutui a tasso fisso sempre più competitiva, che in particolare ha favorito le surroghe e che, unitamente alle prospettive di riduzione dei tassi, dovrebbe infondere maggiore stabilità e sicurezza alle famiglie nel programmare spese a lungo termine. Un elemento che in prospettiva condizionerà ulteriormente lo sviluppo del mercato è la direttiva ‘case green’ che, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso marzo, pone degli obiettivi di efficientamento degli immobili per il 2035, con target intermedi da raggiungere nel 2030. Infine, nei prossimi mesi, per effetto della dinamica di crescita, si potrebbe registrare un leggero aumento dei rischi di insolvenza, ma in una dinamica sostanzialmente accettabile”, commenta Simone Capecchi, executive director di Crif.


Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, le richieste di mutuo per importi compresi tra 100mila e 150mila euro raccolgono le principali richieste con oltre il 30% del totale, a cui segue la fascia 150mila-300mila euro con il 27,4%. Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata, emerge che la classe più vivace è quella tra i 25-30 anni, con il 37,3% del totale. Nel complesso, 8 richieste su 10 prevedono piani di rimborso superiori ai 15 anni, a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni diluite nel tempo.


Infine, per quanto riguarda la classe di età vediamo che le fasce 25-34 e 35-44 anni rappresentano una fetta del 61,2%, segue il range 45-54 anni con il 23,2%. Gli over 55 raccolgono una fetta pari all’11,7%.

Commercio estero extra Ue, a giugno export -0,8% su mese

Commercio estero extra Ue, a giugno export -0,8% su meseRoma, 29 lug. (askanews) – A giugno, l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue, una riduzione congiunturale per entrambi i flussi, più ampia per le importazioni (-3,5%) rispetto alle esportazioni (-0,8%). La contrazione su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni strumentali (+5,9%), ed è dovuta alle minori vendite di beni di consumo durevoli (-18,5%), energia (-17,8%) e beni intermedi (-2,5%). Dal lato dell’import, a esclusione di beni di consumo durevoli (+0,6%), si rilevano riduzioni congiunturali diffuse, le più ampie per energia (-8,3%) e beni intermedi (-3,3%).


Nel secondo trimestre, rispetto al precedente, l’export segna una crescita modesta (+0,2%), sintesi di dinamiche differenziate per raggruppamenti: aumentano le esportazioni di beni di consumo (+4,6%) e beni intermedi (+2,2%), si riducono quelle di beni strumentali (-3,1%) ed energia (-25,5%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento del 2,6%, diffuso a tutti i raggruppamenti, a esclusione di energia (-4,0%), e più marcato per beni di consumo (+6,3%). Sempre a giugno, l’export si riduce su base annua del 5,3% (+0,6% a maggio 2024). A contribuire alla flessione sono le minori vendite di energia (-25,0%), beni di consumo durevoli (-18,9%), beni strumentali (-5,9%) e beni intermedi (-4,7%); crescono, invece, le esportazioni di beni di consumo non durevoli (+1,0%). L’import registra una flessione tendenziale del 10,2%, quasi totalmente dovuta alla contrazione degli acquisti di energia (-27,4%) e beni intermedi (-8,9%).


Il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +6.036 milioni (+5.267 milioni nello stesso mese del 2023). Il deficit energetico (-3.618 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-5.015 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici diminuisce da 10.282 milioni di giugno 2023 a 9.654 milioni di giugno 2024. L’export verso i paesi extra Ue, spiega l’Istat, registra a giugno, per il secondo mese consecutivo, una riduzione su base mensile determinata soprattutto dalla contrazione delle vendite di beni di consumo durevoli.


Su base annua, la flessione dell’export investe tutti i raggruppamenti, a eccezione di beni di consumo non durevoli, e coinvolge quasi tutti i principali paesi partner extra Ue (oltre un terzo della flessione è spiegata dalle minori vendite verso Stati Uniti e Svizzera). L’import diminuisce su base mensile e la sua flessione su base annua si accentua. La riduzione, sia congiunturale sia tendenziale, è quasi interamente dovuta ai minori acquisti di energia e beni intermedi.


Nei primi sei mesi del 2024, il saldo commerciale con i paesi extra Ue è positivo per 32,7 miliardi (+17,7 miliardi nello stesso periodo del 2023).

Autonomia, Conte: già 200mila firme per referendum, avviso a governo

Autonomia, Conte: già 200mila firme per referendum, avviso a governoRoma, 29 lug. (askanews) – “Oltre 200 mila firme raccolte in appena 72 ore per il referendum contro l’autonomia differenziata, un boom di partecipazione che testimonia la determinazione e l’opposizione dei cittadini a una legge che mina la coesione sociale e l’unità del Paese”. Lo fa sapere il leader M5s Giuseppe Conte, che sui social aggiunge: “Un segnale importante, un chiaro avviso al Governo che dice senza mezzi termini: l’Italia non si spacca, non resteremo a guardare inermi”.

Parigi 2024, dal nuoto il primo oro azzurro: super Martinenghi

Parigi 2024, dal nuoto il primo oro azzurro: super MartinenghiParigi, 28 lug. (askanews) – La prima medaglia d’oro per l’Italia all’Olimpiade di Parigi è arrivata, alla fine di una giornata che aveva riservato un grande inizio, grazie alle medaglie della pistola, ma poi una serie di delusioni, soprattutto dalla scherma e dal Judo. A portare un trionfo inatteso è stato Nicolò Martinenghi, che ha vinto la finale dai 100 rana con un finale strepitoso, battendo Peaty e Fink, che hanno chiuso alla pari a 2 centesimi dall’azzurro.


“A un certo punto ho chiuso gli occhi, non pensavo a niente – ha detto Martinenghi -. Questa medaglia è per tutti e quella olimpica è la vittoria che mi mancava ancora dopo avere vinto gli Europei e i Mondiali. Viviamo per tutto questo, per questi momenti, non ho parole per descrivere l’emozione ora”. (Foto Giorgio Scala e Andrea Masini/DBM)

Meloni scrive a von der Leyen: fake news su libertà di stampa e Rai

Meloni scrive a von der Leyen: fake news su libertà di stampa e RaiPechino, 28 lug. (askanews) – Le critiche riservate al governo italiano nel Rapporto annuale sullo Stato di diritto della Commissione Ue, in particolare sulla libertà d’informazione e la Rai, sono inquinate “dai professionisti della disinformazione e della mistificazione” e “strumentali”. A qualche giorno dalla pubblicazione del report (e dalle polemiche che ne sono seguite) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni mette nero su bianco la sua secca replica in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.


La missiva, diffusa mentre Meloni è a Pechino alla vigilia dell’incontro con Xi Jinping, arriva in un momento ‘caldo’ su più fronti. Su quello interno proprio negli ultimi giorni si é alzata la tensione nella maggioranza in vista delle nomine Rai. Il voto parlamentare sul Cda non è stato ancora fissato e tra i partiti di centrodestra manca un accordo. Anzi, sull’argomento i nervi sono scoperti: proprio pochi giorni fa il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti aveva tentato di far calendarizzare il voto sul board. Tentativo stoppato, con la Lega che ha chiesto un tavolo di maggioranza per dipanare la matassa. Sul fronte europeo, la lettera si inserisce nel contesto della trattativa per il commissario italiano: dopo il mancato voto di Fdi in Parlamento per il bis di von der Leyen (che ha puntato sui Verdi) il potere negoziale dell’Italia sembra essersi ridotto e le critiche sullo Stato di diritto certo non giovano ad avere un occhio di riguardo per Roma. Venendo al contenuto della lettera, per Meloni, anche se “le raccomandazioni finali nei confronti dell’Italia non si discostano particolarmente da quelle degli anni precedenti, per la prima volta il contenuto di questo documento è stato distorto a uso politico da alcuni nel tentativo di attaccare il Governo italiano” con “qualcuno” che “si è spinto perfino a sostenere che in Italia sarebbe a rischio lo stato di diritto, in particolare con riferimento alla libertà di informazione e al servizio pubblico radiotelevisivo”.


Proprio sulla Rai la presidente del Consiglio si sofferma a lungo, analizzando punto per punto tre diverse questioni che per lei sono state “strumentalmente” sollevate. In primo luogo, assicura, da parte dell’esecutivo non c’è “una ingerenza politica nella governance”. Infatti, come ha detto già più volte in passato, la riforma della Rai “è stata ideata e realizzata nel 2015 dall’allora partito di maggioranza relativa (il Partito Democratico) durante il governo guidato da Matteo Renzi, con la contrarietà del partito da me guidato (Fratelli d’Italia)” e se “esiste un problema di ingerenza politica dovuta alla normativa esistente, questo non può certo essere imputato a chi quella norma l’ha subìta”. Dunque, “salvo la nomina obbligata di un nuovo amministratore delegato nel 2023 a seguito delle dimissioni del suo predecessore, l’attuale Governo e la maggioranza parlamentare che lo sostiene non si sono ancora avvalsi della normativa vigente per il rinnovo dei vertici aziendali”, che “sono stati nominati nella scorsa legislatura da una maggioranza di cui Fratelli d’Italia non era parte” Anche le dimissioni di giornalisti e conduttori, che sarebbero state determinate dal cambiamento della linea editoriale della Rai, è “una dinamica – per la premier – che in ogni caso non può essere imputata all’attuale Governo” perché “i rapporti di lavoro si sono interrotti per normali dinamiche di mercato”. La critica “più strumentale” per la premier è però quella in base alla quale la Rai avrebbe violato le regole della par condicio in favore della maggioranza di governo in occasione del voto per il Parlamento europeo, un argomento “mistificato a uso politico”. “A ridosso delle elezioni europee del 2024, la Commissione parlamentare Vigilanza Rai, nell’esercizio delle sue prerogative, ha adottato una delibera – dichiarata peraltro dall’Agcom conforme alla disciplina vigente in materia – che prevedeva l’esclusione dalle regole della par condicio dei rappresentanti delle istituzioni che affrontavano questioni inerenti alle loro funzioni istituzionali”. Cosa – evidenzia – avvenuta “durante ogni passata competizione elettorale” e “viene da chiedersi perché questo principio, che si è sempre reputato valido in passato, non debba valere per l’attuale Governo”. In definitiva, per Meloni, quelli portati contro l’Italia sono “attacchi maldestri e pretestuosi che possono avere presa solo nel desolante contesto di ricorrente utilizzo di fake news che sempre più inquina il dibattito in Europa” e “dispiace” che “neppure” la Relazione della Commissione “sia stata risparmiata dai professionisti della disinformazione e della mistificazione”. Da parte sua, garantisce la premier, “confermo ogni sforzo per assicurare in Italia e in Europa il pieno rispetto dei valori fondanti alla base dell’Unione Europea e l’assiduo impegno a far progredire l’Italia nell’ambito della libera informazione, del contrasto alle fake news e del pluralismo del servizio pubblico radio televisivo dopo decenni di sfacciata lottizzazione politica”.

Parigi 2024, Giuffrida: “Non meritavo di finire così”

Parigi 2024, Giuffrida: “Non meritavo di finire così”Roma, 28 lug. (askanews) – “In questo momento non so cosa sto provando, non credo di essermi meritato questo quinto posto. Sia in semifinale che ora meritavo, di solito contro la mia avversaria avevo sempre vinto ma stavolta è andata cosi’. Sono molto credente se il Signore ha voluto così, c’è un perché a tutto. Io ho dato tutto me stessa, non ho rimpianti e avrò il tempo per metabolizzare quello che è successo oggi”. Così Odette Giuffrida commenta ai microfoni di Eurosport il quinto posto finale nel torneo di judo alle Olimpiadi di Parigi 2024.