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Odette Giuffrida in semifinale nel torneo di judo 52 kg

Odette Giuffrida in semifinale nel torneo di judo 52 kgRoma, 28 lug. (askanews) – Odette Giuffrida ha battuto anche l’ungherese Reka Pupp (1-0 waza ari dopo 2 minuti e 21 secondi) ed è in semifinale nella categoria kg 52 kg contro la kosovara Distria Krasniqi. Giuffrida ha portato a casa il Waza-ari decisivo (con la tecnica Harai-goshi-gaeshi) poco oltre la metà del combattimento, controllando gli attacchi dell’ungherese nel finale. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, scatta il blocco delle finali. Prima i ripescaggi per il bronzo, poi intorno alle 17 la semifinale dell’italiana contro la kosovara Krasniqi, una delle favorite per l’oro.

Giffoni Film Festival, Gubitosi: fondi più che dimezzati dal MiC

Giffoni Film Festival, Gubitosi: fondi più che dimezzati dal MiCMilano, 28 lug. (askanews) – “Da anni Giffoni risponde al bando relativo alla concessione di contributi ad attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva. il nostro progetto è stato ritenuto validissimo dalle commissioni che giudicano le proposte tanto da meritarsi più volte il primo posto in graduatoria con un finanziamento arrivato lo scorso anno a 950mila euro. Quest’anno, per la prima volta da quando esiste questo tipo di intervento, il Ministero della Cultura ha inteso imporre un tetto pari a 400mila euro di contributo massimo erogabile. Fin qui nulla da eccepire, se non fosse stato che la pubblicazione del bando c’è stata a luglio, a pochissimi giorni dall’inizio del festival, creandoci stupore ma soprattutto grande preoccupazione”. A sottolinearlo è Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, in occasione della conferenza stampa di chiusura della cinquantaquattresima edizione di Giffoni Film Festiva


Il sospetto, per Gubitosi, è che si tratti di “un bando punisci-Giffoni”. La questione, a suo giudizio, “è politica, la mia responsabilità sarebbe stata quella di mettermi al fianco del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in riferimento al mancato trasferimento dei Fondi di Sviluppo e Coesione”. “Con questa decisione – evidenzia ancora Gubitosi – il Ministro della Cultura taglia i fondi ai ragazzi, alle famiglie, agli italiani. E questo è davvero inaccettabile. Di questa assurda presa di posizione ne è a conoscenza il Presidente Meloni ed alcuni Ministri del suo Governo. Vogliamo che il Ministro Sangiuliano ci restituisca quello che ci è stato sottratto”.


“Negli ultimi mesi ho chiesto più volte incontri e appuntamenti al Ministro, spesso anche programmati. Sempre annullati da lui. Non mi manca la pazienza. E’ per tutte queste ragioni che nei prossimi giorni andrò davanti alla sede del Ministero della Cultura, davanti a quella che considero essere casa mia e lì starò fin quando non avrò certezze dal Ministro Sangiuliano. Con l’unica arma che ho che è la mia storia, la mia età e quello che sono stato capace di fare. Non mi muoverò da lì fin quando non avrò la conferma che il finanziamento ci verrà restituito”, assicura il fondatore di Giffoni chiedendo di “sensibilizzare il Governo su questa insopportabile ingiustizia”.

Meloni incontra Li Qiang e parla dell’importanza dei rapporti con la Cina

Meloni incontra Li Qiang e parla dell’importanza dei rapporti con la CinaPechino, 28 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia nella Grande Sala del Popolo a Pechino, ha incontrato il primo ministro Li Qiang. Dopo l’accoglienza e gli inni nazionali è iniziato il colloquio bilaterale tra le due delegazioni. Al centro dell’incontro i rapporti tra i due Paesi, dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla Via della Seta, ma anche i temi internazionali, a partire dal conflitto in Ucraina. Italia e Cina hanno la “volontà di iniziare una fase nuova, di rilanciare la nostra cooperazione bilaterale” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo l’incontro bilaterale con il primo ministro cinese Li Qiang a Pechino. Questo, ha ricordato, “nell’anno in cui ricorre il ventesimo anniversario della nostra partnership strategica globale ma anche nell’anno in cui ricorre un altro importante anniversario: sono i 700 anni dalla morte di Marco Polo, di uno tra gli italiani più grandi e forse anche di uno degli uomini che sono stati più importanti perché Oriente e Occidente si incontrassero e perché ci si potesse reciprocamente conoscere e reciprocamente comprendere”. Per questo, ha concluso, “ha senso proprio in questo anno rilanciare con il piano d’azione che firmeremo oggi, il piano d’azione triennale, i nostri margini di cooperazione, lavorando per implementare quello che abbiamo già fatto e lavorando anche per sperimentare nuove forme di cooperazione”. Nei rapporti tra Italia e Cina “abbiamo sicuramente molto lavoro da fare e sono convinta che questo lavoro possa essere utile in una fase così complessa a livello globale che possa essere importante anche a livello multilaterale” ha detto ancora Meloni. Più tardi, intervenendo al al business forum Italia-Cina a Pechino, Meloni ha detto che “la nostra nazione resta desiderosa di cooperare, è importante che i nostri partner siano genuinamente collaborativi: se vogliamo un mercato libero deve essere anche equo”. C’è l’occasione, ha aggiunto, di dar vita a “un nuovo modello di cooperazione con il Sud globale” per “dimostrare che si può collaborare in modo trasparente, leale, vantaggioso”. “Gli antichi rapporti tra Italia e Cina sono caratterizzati da una significativa cooperazione economica e commerciale. Una dimensione strategica, che dobbiamo continuare a coltivare anche e soprattutto dinanzi alla complessa situazione internazionale. Penso all’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, alla crisi in Medio Oriente, alle tensioni nel Mar Rosso, all’instabilità crescente in Africa. Sono crisi che si ripercuotono sulla sicurezza e l’integrazione economica globale, rimettendo in discussione l’ordine internazionale basato sulle regole”. “Ma queste crisi – insieme allo shock della pandemia – ci pongono dinanzi agli effetti collaterali della globalizzazione e ai rischi legati alla scelta di avere catene di approvvigionamento globali. Se è vero che l’economia mondiale molto ha beneficiato dalla liberalizzazione dei commerci, è vero anche che i dividendi di questo processo non si sono sempre distribuiti in maniera equilibrata, sia tra le Nazioni sia tra i diversi fattori di produzione all’interno di ciascuna di esse. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti, perché tutto ciò pone un rischio oggettivo in termini di sicurezza economica. All’aumento delle tensioni politiche si somma una tendenza alla frammentazione geo-economica. E su questo scenario già complesso impatta l’emersione di tecnologie dirompenti”.


“La nostra Nazione resta desiderosa di cooperare, ma è fondamentale che i nostri partner si dimostrino genuinamente cooperativi giocando secondo le regole, per assicurare che tutte le aziende possano operare sui mercati internazionali in condizioni di parità” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. C’è, per Meloni, “l’opportunità storica di costruire un nuovo modello di cooperazione con gli attori del Sud Globale, a cominciare dall’Africa, interlocutore fondamentale per una Nazione mediterranea come la nostra. E ci offre l’occasione di dimostrare che si può collaborare in modo leale, trasparente e reciprocamente vantaggioso. Perché è questa l’unica vera cooperazione di lungo periodo. Le relazioni tra Italia e Cina sono state fin qui generalmente ispirate a questi principi. Relazioni che, nonostante gli shock degli ultimi anni, si sono dimostrate solide e resistenti”. Tra Italia e Cina “l’interscambio è cresciuto e si è assestato nel 2023 a circa 67 miliardi di euro con un ampio potenziale, credo, ancora inespresso. Non possiamo però nascondere il problema del forte squilibrio con un importante deficit per l’Italia. Si tratta di una questione di grande rilevanza che dobbiamo affrontare insieme e portare verso un progressivo bilanciamento. Su questo il Governo italiano è pronto a lavorare insieme alle autorità cinesi e al settore privato. Sono convinta che il dialogo su questo tema, sul miglioramento delle condizioni di accesso al mercato cinese e sulla tutela della proprietà intellettuale, possa produrre effetti ben più benefici di quelli che immaginiamo”. Quindi Meloni ha detto che il Memorandum di collaborazione industriale firmato oggi tra Italia e Cina Pechino “comprende ora settori industriali strategici come la mobilità elettrica e le rinnovabili, settori dove peraltro la Cina già da tempo opera sulla frontiera tecnologica, il che le richiede di agire come un’economia pienamente sviluppata, quale è, condividendo con i partner le nuove frontiere di conoscenza”.

Il Papa: le guerre contraddicono lo sprito di fratellanza olimpica

Il Papa: le guerre contraddicono lo sprito di fratellanza olimpicaMilano, 28 lug. (askanews) – “Mentre nel mondo c’è tanta gente che soffre per le calamità e la fame, si continua a costruire e vendere armi e a bruciare risorse alimentando guerre grandi e piccole. Questo è uno scandalo che la comunità internazionale non dovrebbe tollerare perchè contraddice lo spirito di fratellanza dei giochi olimpici appena iniziati. Non dimentichiamo che la guerra è una sconfitta”. Lo ha detto subito dopo la recita dell’Angelus Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano davanti a fedeli e pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.

L’Italia del tiro a segno sul podio a 12 anni da Londra

L’Italia del tiro a segno sul podio a 12 anni da LondraRoma, 28 lug. (askanews) – Quella di domenica 28 luglio è una giornata da consegnare alla gloriosa storia del Tiro a Segno italiano. Uno di quei momenti destinati ad essere ricordati. Una delle gemme Olimpiche di uno sport che da tempo attendeva mattinate come queste (Foto uits.it).


A 12 anni dal meraviglioso argento di Luca Tesconi a Londra, l’Italia della pistola torna sul podio Olimpico e lo fa, per la seconda volta nella sua storia (la prima volta nel 1932 con l’oro di Morigi e il bronzo di Matteucci), con due atleti. Sono Federico Nilo Maldini e Paolo Monna gli eroi di questa giornata. Il primo, all’esordio Olimpico, si mette al collo un argento dai 10 metri che vale una carriera. Il secondo, che a Tokyo aveva bagnato i piedi sui poligoni Olimpici, conquista la seconda medaglia pesante di una stagione che non dimenticherà facilmente: a febbraio Campione Europeo a Gyor, a luglio bronzo Olimpico a Parigi 2024.


L’unico a batterli sul poligono di Châteauroux è stato il cinese Xie Yu, il più bravo a mantenere il sangue freddo nelle ultime due serie di tiro, ma ciò non toglie che è stata l’Italia la squadra più forte di questo concorso. Sin dalle prime serie di tiro, gli azzurri si sono issati nei quartieri alti della classifica, mai abbandonati anche nei tiri di spareggio. Monna e Maldini si sono presentati alla seconda fase con in dote i punteggi che valevano i primi due posti, 101,4 per il pugliese e 100,1 per il bolognese.


Eliminati quasi subito il serbo Damir Mikec e il tedesco Robin Walter, gli azzurri hanno iniziato a sentire il profumo dell’impresa. Un fatto che non ha scalfito minimamente la concentrazione di Monna e Maldini, abili a martellare sulle linee di tiro con numerosi 10. Una solidità impressionante che ha consentito agli azzurri di entrare tra i primi quattro. Soltanto a quel punto il braccio di Monna e Maldini ha iniziato a soffrire la tensione del momento. Non ha fatto tanto meglio il coreano Lee Wonho, quarto alla fine, mentre il cinese Xie Yu si è issato in testa alla classifica.

Italvolley buona la prima con qualche insidia di troppo

Italvolley buona la prima con qualche insidia di troppoRoma, 28 lug. (askanews) – La Nazionale Femminile ha iniziato il suo percorso in questi Giochi Olimpici con una vittoria per 3-1 (25-19, 24-26, 25-21, 25-18) contro la Repubblica Dominicana. Quello odierno è stato comunque un successo maturato al termine di un match che ha riservato delle insidie e nel quale le azzurre hanno concesso qualche pausa di troppo, delle fasi durante le quali, le caraibiche facendo la loro onesta partita, hanno creato delle difficoltà al gruppo tricolore che non si è espresso al meglio delle sue potenzialità. Velasco ha scelto Orro in palleggio, Egonu sulla sua diagonale, Fahr e Danesi al centro, Sylla e Bosetti le schiacciatrici con De Gennaro libero.


Dall’altra parte della rete Repubblica Dominicana schierata con Marte palleggiatrice, Gaila opposto, centrali Arias e Jineiry, schiacciatrici Pena e Martinez, Castillo libero.

Meloni incontra primo ministro Li Qiang

Meloni incontra primo ministro Li QiangPechino, 28 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è alla Grande Sala del Popolo a Pechino, dove sta incontrando il primo ministro Li Qiang.


Dopo l’accoglienza e gli inni nazionali è in corso il colloquio bilaterale tra le due delegazioni. Al centro dell’incontro i rapporti tra i due Paesi, dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla Via della Seta, ma anche i temi internazionali, a partire dal conflitto in Ucraina. Successivamente Meloni e Li Qiang parteciperanno al business forum Italia-Cina.

Parigi 2024, Ganna: medaglia dedicata a me, ma volevo vincere

Parigi 2024, Ganna: medaglia dedicata a me, ma volevo vincereParigi, 27 lug. (askanews) – “La dedico a me stesso”. Così Filippo Ganna, vincitore della medaglia d’argento nella cronometro individuale di ciclismo alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha commentato il risultato di oggi, che ha sbloccato il medagliere del nostro Paese. “Ero arrivato qua per la medaglia d’oro, non sono proprio un drago sul bagnato e forse anche il risultato lo ha dimostrato. Non è assolutamente una scusa, tutti siamo stati nelle stesse condizioni. Abbiamo portato un ottimo risultato e sono veramente contento”, ha detto incontrando i giornalisti a Casa Italia. I suoi occhi, nonostante le parole, tradivano ancora una certa delusione, che è emersa quando a preso in mano la medaglia e ha detto “Ne avrei voluta un’altra”.


Domani Filippo Ganna tornerà in Italia a lavorare con in compagni di squadra a Montichari per preparare le gare a squadra su pista.

M5s, Grillo chiede incontro su temi assemblea costituente. Niet di Conte

M5s, Grillo chiede incontro su temi assemblea costituente. Niet di ConteRoma, 27 lug. (askanews) – Grave divergenza, se non vera e propria spaccatura, tra il fondatore del M5s Beppe Grillo e il presidente del partito Giuseppe Conte sui passi da compiere in vista dell’Assemblea costituente del Movimento, annunciata tempo fa dallo stesso Conte “quale occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento”. In una lettera indirizzata a Conte e pubblicata sul sito del M5s, il fondatore Grillo, in quanto “custode dei valori del Movimento”, chiede di discutere preventivamente con il presidente del partito dei temi che verranno discussi nel processo costituente. Una richiesta che Conte rigetta al mittente, considerandola in contrasto con i princìpi statutari adottati recentemente dal M5s.


“L’ultima volta che ci siamo incontrati – scrive Beppe Grillo nella missiva indirizzata a Conte – ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che è afflitto da un’evidente crisi di consenso. Apprendo che vorresti indire un’assemblea costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento”. “So che li condividi anche tu e non ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo applaudito a molte altre mie battute e iperboli”, sottolinea Grillo.


Nella lettera di risposta a Grillo, anch’essa pubblicata sul sito del M5s, Conte gli assicura che “avrai sempre la massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a raccogliere i tuoi suggerimenti”, perché “nessuno mette in discussione il tuo ruolo storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante”. Di certo “io non l’ho fatto – prosegue Conte -. Ma con grande schiettezza, anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto, devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere ‘preventivamente’ i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’ una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea. Immaginare che io e te, da soli o come pure scrivi insieme a ‘un gruppo ristretto dei nostri’, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione”. “Questa conclusione – secondo Conte – non è in linea con il principio, anche statutario, secondo cui l’intera comunità degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo ‘associativo’ di diritto privato che caratterizzano il Movimento”.


“Agli inizi della settimana prossima – fa sapere Conte a Grillo – si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente. E’ il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti degli iscritti. Non appena avremo la ‘guida’ finale ti informerò prontamente”, assicura Conte rivolgendosi a Grillo.

Ganna fulmine d’argento nella crono: è la prima medaglia azzurra

Ganna fulmine d’argento nella crono: è la prima medaglia azzurraRoma, 27 lug. (askanews) – Arriva dal ciclismo, e sotto gli occhi del Presidente Mattarella, la prima medaglia alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’Italia sale sul podio con la crono di Filippo Ganna, la locomotiva di Verbania, argento tra due corridori del Belgio. Sul ponte Alessandro III l’azzurro (36:27.08) si deve piegare solo allo strapotere di Remco Evenepoel (36:12.16): il belga nelle prove contro il tempo è un vero marziano. Van Aert (36:37.79) strappa il bronzo al britannico Tarling. Dopo una stagione a dir poco tribolata, il guizzo del belga della Visma. Si tratta della seconda medaglia olimpica in carriera, la prima su strada, per Filippo Ganna, che a Tokyo 2020 vinse l’oro nell’inseguimento a squadre su pista assieme a Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan.


Evenepoel ha dominato sin dall’inizio chiudendo al primo intermedio con sette secondi di vantaggio sull’azzurro che ha faticato maggiormente però nel tratto più tortuoso, contraddistinto da diverse curve da affrontare sul bagnato. Al secondo intermedio erano undici i secondi su Van Aert e sedici su Ganna. Nella parte finale i lunghi rettilinei hanno permesso la rimonta dell’azzurro che ha superato Wout Van Aert conquistando l’argento a quattordici secondi da Evenepoel. Prima un rischio incredibile, con la bici che scivola nella pioggia e sbanda vicino alle transenne. Poi un ultimo settore semplicemente perfetto. Bronzo per Van Aert che è calato nel finale e ha concluso con 25 secondi di ritardo dal connazionale. Delusione per l’inglese Joshua Tarling che, dopo pochi chilometri, ha dovuto cambiare la bicicletta concludendo al quarto posto a ventisette secondi dalla vetta davanti all’americano Brandon McNulty. L’altro italiano in gara, Alberto Bettiol, ha chiuso al 18° posto in 38:06.77 (+1:54.61).