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La Via Appia entra nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco

La Via Appia entra nel Patrimonio Mondiale dell’UnescoMilano, 27 lug. (askanews) – La “Via Appia. Regina Viarum” entra nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, diventando così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’iscrizione è stata deliberata dal Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione.


E’ la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. “Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto. La ‘Via Appia. Regina Viarum’ da oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. L’Unesco ha colto l’eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente – commenta il inistro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. Congratulazioni a tutte le istituzioni e comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati”.


“La Via Appia Patrimonio Unesco è un grande successo per il Ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato”, aggiunge il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi. L’Appia fu la prima delle grandi strade di Roma costruite con tecniche innovative, veri e propri capolavori di ingegneria civile che si affiancarono alle vie naturali e che costituiscono i monumenti più durevoli della civiltà romana. Il tracciato, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, testa di ponte verso la Grecia e l’Oriente, man mano che avanzava la conquista romana e lungo la Via Appia Traiana, la variante fatta realizzare dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per agevolare il percorso nel tratto da Benevento a Brindisi.


Concepita per esigenze militari, la Via Appia divenne da subito strada di grandi comunicazioni commerciali e di primarie trasmissioni culturali e, nel tempo, è diventata il modello di tutte le successive vie pubbliche romane così come, in un certo senso, l’origine del complesso sistema viario dell’Impero, che è anche alla base dell’attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo. La creazione di questa rete stradale ha permesso la strutturazione di rotte di scambio anche con le vie d’acqua, permettendo così, nel corso dei secoli, un flusso praticamente ininterrotto di persone, idee, civiltà, merci, religioni e idee, percorsi che sono ancora vivi e sentiti da chi abita ancora oggi questi territori. Gli appellativi con cui gli stessi autori antichi la definirono, insignis, nobilis, celeberrima, regina viarum, testimoniano tutte le valenze politiche, amministrative, economiche, sociali e propagandistiche che le valsero la sua millenaria fortuna.

Judo, Scutto fuori ai quarti, ora i ripescaggi per il bronzo

Judo, Scutto fuori ai quarti, ora i ripescaggi per il bronzoRoma, 27 lug. (askanews) – La corsa di Assunta Scutto per l’oro nel torneo dei 48 kg si ferma ai quarti di finale. L’azzurra combatterà nel pomeriggio per inseguire la medaglia di bronzo attraverso i ripescaggi. Contro la 18enne svedese Tara Babelfath, che in carriera vanta già un argento e due bronzi mondiali, la judoka cresciuta nella palestra dei Maddaloni a Scampia ha sofferto fin dalle prime battute. Waza-ari per ko uchi gari dopo un minuto e mezzo a mettere subito in salita il confronto, poi l’Ippon per immobilizzazione a una manciata di secondi dallo scadere. Una delusione per la 22enne, che però ha ancora la possibilità di salire sul podio a partire dalle 16.

Parigi 2024, Tamberi si scusa per la fede: acqua ed entusiasmo

Parigi 2024, Tamberi si scusa per la fede: acqua ed entusiasmoParigi, 27 lug. (askanews) – Dopo la vicenda della fede nuziale caduta nella Senna durante la Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024, Gianmarco Tamberi, portabandiera dell’Italia, ha chiesto scusa alla moglie Chiara Bontempi con un post su Instagram.


“Mi dispiace amore mio, mi dispiace da morire. Troppa acqua, troppi kg persi negli ultimi mesi o forse l’incontenibile entusiasmo di quello che stavamo facendo. Probabilmente tutte e tre le cose, resta il fatto che io l’ho sentita sfilarsi, l’ho vista volare…. l’ho seguita con lo sguardo fino ad averla vista rimbalzare dentro la barca. Un tintinnio di speranza… Ma il rimbalzo purtroppo era nella direzione sbagliata e fluttuando più di mille volte in aria l’ho vista tuffarsi in acqua come se quello fosse l’unico posto dove volesse stare”, ha scritto il campione olimpico di salto in alto. “Se proprio doveva succedere, se proprio dovevo perderla questa fede – ha aggiunto Gimbo – non potevo immaginare un posto migliore. Rimarrà per sempre nel letto del fiume della città dell’amore, volata via mentre cercavo di portare il più in alto possibile il tricolore italiano durante la cerimonia d’apertura dell’evento sportivo più importante al mondo. Se avessi dovuto inventare una scusa non sarei mai riuscito ad essere così fantasioso.


Penso che possa esserci un enorme lato poetico dietro al misfatto di ieri e se tu vorrai lanceremo anche la tua in quel fiume così che loro staranno per sempre insieme e noi avremo una scusa in più per, come mi hai sempre chiesto, rinnovare le promesse e sposarci di nuovo”. “Che sia di buon auspicio per tornare a casa con un oro anche più grande!!!”, ha concluso l’atleta azzurro. Nei commenti anche la risposta di Chiara Bontempi: “Solo tu riesci a trasformare una cosa simile in qualcosa di romantico”.

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centro

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centroRoma, 27 lug. (askanews) – “Se devo scegliere tra una posizione di centrodestra e centrosinistra, visto che il terzo polo non è decollato, se devo scegliere tra la Schlein e la Meloni, io sto con Elly”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi intervenendo a “Il Punto G” condotto da Giuliano Guida Bardi sulla FM di Giornale Radio.


“Il messaggio delle europee è che non funziona una lista divisa dalle altre. Le elezioni si vincono al centro, col voto riformista, col voto moderato. Ma il centro deve scegliere se essere quello che fa vincere la destra o la sinistra, perché da solo non ce la fa”, ha concluso.

Esodo da bollino rosso per 16 milioni di italiani

Esodo da bollino rosso per 16 milioni di italianiRoma, 27 lug. (askanews) – Rientro col bollino rosso sulle strade per i 16 milioni di italiani che hanno scelto il mese di luglio per trascorrere le vacanze, con il primo grande controesodo dell’estate che va a sovrapporsi alle prime partenze di agosto. E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti/Ixe’ per l’ultimo weekend del mese che ha visto quest’anno un incremento delle partenze del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il bollino rosso è previsto sia per la mattinata di sabato che per l’intera giornata di domenica.


Si torna dunque in città dopo una media di 11 giorni di ferie trascorse, tra mare, che si conferma la meta preferita dai vacanzieri, campagna e parchi naturali, al secondo posto nelle scelte, montagna, città d’arte, laghi e terme, secondo Coldiretti/Ixe’. L’Italia è la destinazione più gettonata, con un terzo dei vacanzieri che rimane all’interno della propria regione – spiega Coldiretti – ma c’è anche una quota del 29% di italiani che sceglie l’estero. Alberghi e bed and breakfast risultano le strutture più utilizzate, con un 13% che può sfruttare la seconda casa di proprietà e un 19% che sfrutta l’ospitalità di parenti e amici. Rimane tra le più scelte come soluzione di vacanza anche quella in agriturismo, grazie anche alla disponibilità delle quasi 26mila strutture attive su tutto il territorio nazionale.


Il cibo si conferma la voce più importante del budget della vacanza in Italia, con un terzo della spesa turistica che finisce a tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di stare insieme e divertirsi. Il turismo enogastronomico – spiega Coldiretti – rappresenta il mercato privilegiato delle specialità alimentari locali, ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia nazionale – precisa la Coldiretti – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica e occupazionale.

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerare

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerareRoma, 27 lug. (askanews) – “No”, la moratoria chiesta dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto sull’autonomia differenziata, non serve, “noi abbiamo solo la necessità e il dovere di raccontare meglio cosa è l’Autonomia perchè va eliminato il fumo che la circonda”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.


“Ma ciò detto – spiega – non c’è scritto da nessuna parte che una regione sia obbligata a far ricorso alla riforma. Se c’è chi preferisce lo status quo faccia pure. Non credo sia positivo per il Paese ma è libero di farlo. Chi dice che bisogna aspettare che vengano definiti i Lep anche per le materie non sottoposte a Lep sbaglia due volte”, “non c’è da bloccare nulla. Semmai bisogna accelerare, le norme sono molto chiare”.

Parigi 2024, cerimonia d’apertura intensa e bagnata dalla pioggia

Parigi 2024, cerimonia d’apertura intensa e bagnata dalla pioggiaParigi, 27 lug. (askanews) – Si è chiusa con un trionfo di giochi di luce e un grande pallone volante, alimentato dal fuoco olimpico, la Cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi 2024. Un evento globale e globalizzato, contraddistinto da un dispiegamento enorme di forze e misure di sicurezza oltre che da una serie di scelte innovative. A partire dalla decisione di non sfilare in uno stadio, bensì lungo la Senna, su battelli dedicati alle varie squadre nazionali, attraversando per 6km la città. Una scelta che rispecchia il carattere diffuso di queste Olimpiadi parigine, con molte sedi nella metropoli, ma anche in tante altre città. Costruita intorno all’identità francese e alla sua vocazione da sempre plurale, immaginata per essere realmente alla pari tra donne e uomini, realizzata con un’idea fortemente televisiva (o comunque adatta alla visione su qualsiasi tipo di schermo, quasi più che dal vivo), la Cerimonia è durata oltre quattro ore ed è stata seguita nella tribuna presidenziale dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha poi proclamato ufficialmente aperta l’Olimpiade, e da decine di altri Capi di Stato, tra i quali anche il Presidente Mattarella.


La parata fluviale delle delegazioni – con quella italiana particolarmente vivace e trainata dall’entusiasmo di Gianmarco Tamberi (che ha pure perso la fede nuziale nel fiume), che con Arianna Errigo costituiva la coppia dei portabandiera – si è svolta per intero sotto la pioggia, in alcuni casi molto forte. Ma il maltempo non ha ridotto lo spettacolo, costruito in costante dialogo tra la presa diretta e le parti che erano state girate in precedenza, né è sembrato avere intaccato il buon umore degli atleti. Che però, complice la struttura della Cerimonia, alla fine si sono visti poco, solo per il tempo dei brevi passaggi in video delle squadre in ordine di partenza. A farsi vedere molto è stata invece la componente spettacolare dell’evento, che ha divagato tra la storia e la mitologia, ha dato moltissimo spazio alla danza, anche nelle sue accezioni più contemporanee, ha rinnovato la classica triade della Rivoluzione Francese – Libertà, uguaglianza e fratellanza – aggiungendole nuove parole, per esempio sorellanza, ma anche oscurità e solidarietà. In una vertigine di emozioni che hanno fatto da sottofondo allo spettacolo. La lunghezza si è fatta sentire soprattutto nella prima parte, poi il ritmo si è fatto più incalzante e il pubblico delle tribune al Trocadero è stato maggiormente coinvolto. Parlando di un progetto culturale che può essere solo mainstream nel senso più vero del termine – le Olimpiadi parlano a tutti, alla platea globale e nulla di meno – é stato interessante vedere come si siano inserite citazioni o rimandi colti, per esempio all’estetica del Surrealismo, quando accanto alla cantante che intonava “Imagine” di John Lennon c’era un pianoforte a coda che andava a fuoco mentre veniva suonato. Ma anche la grande mongolfiera che volava sospinta dal fuoco olimpico è parsa una citazione del Simbolismo di Redon, così come la corsa sulla Senna di un misterioso cavaliere e del suo cavallo, entrambi brillanti d’argento, ha fatto pensare sia a una visione onirica, sia a certe opere sulla velocità del Futurismo. Accanto a questo, però, la cerimonia è stata anche puro spettacolo, pura società dello spettacolo, e naturalmente non sono mancate le dive: su tutte Lady Gaga e Celine Dion, la prima ha praticamente aperto la Cerimonia, la seconda la ha chiusa cantando proprio dalla Torre Eiffel mentre esplodevano i giochi di luce più sfrenati. E poi le leggende dello sport che sono salite sul palco: Zinedine Zidane, che ha ceduto la torcia a Rafa Nadal o Marie-Josè Perec, che ha poi fisicamente acceso il braciere insieme al judoka Teddy Riner.


In tutto questo la pioggia ha comunque pesato molto, rendendo più difficile la vita sia agli atleti e agli artisti, sia al pubblico. Ma quando poi si è vista l’immagine del Presidente Mattarella approssimativamente coperto da un impermeabile usa e getta, eppure sorridente ed entusiasta per la squadra azzurra, s è capito che anche la pioggia poteva passare in secondo piano. In secondo piano invece, per tutta la difficile giornata di ieri, non è mai passata la sicurezza. Moltissimi gli uomini schierati che hanno bloccato gran parte del centro cittadino e delle fermate dei mezzi pubblici rendendo particolarmente difficile soprattutto il deflusso dopo la cerimonia, con migliaia di persone costrette a sfibranti cambi di itinerario per via delle numerosissime vie bandite anche ai pedoni e l’unica stazione della metro effettivamente in servizio, all’Arco di Trionfo, letteralmente invasa. Ma da oggi, in un contesto che tutti sperano più tranquillo, si comincia finale e a pensare a gare e medaglie. (Leonardo Merlini)

Parigi 2024, diluvio sulla cerimonia d’apertura. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Parigi 2024, diluvio sulla cerimonia d’apertura. Tamberi: “Una figata pazzesca”Roma, 26 lug. (askanews) – Un diluvio di pioggia si è abbattuto sulla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2024 a Parigi. A causa del maltempo, è saltato anche uno dei maxi schermi delle tribune al Trocadero dove arrivano le delegazioni olimpiche per la proclamazione dell’apertura dei Giochi e l’accensione del braciere. Previsioni meteo rispettate in pieno, dunque.


L’Istituto meteorologico francese, infatti, aveva diramato l’allerta gialla per inondazioni per Parigi e per l’Ile de France. La pioggia non ha raffreddato l’entusiasmo della delegazione azzurra: È stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la tour eiffel, i cinque cerchi. Che squadra, c’è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni” le parole di Gianmarco Tamberi. Arianna Errigo aggiunge: è stato stupendo condividerlo con tutti. Nonostante la pioggia? Nonostante il trucco e parrucco, ma è andata così. È stato unico. Come è unica questa squadra”

Parigi 2024, diluvio su cerimonia. Tamberi: “Una figata pazzesca”

Parigi 2024, diluvio su cerimonia. Tamberi: “Una figata pazzesca”Roma, 26 lug. (askanews) – Un diluvio di pioggia si è abbattuto sulla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2024 a Parigi. A causa del maltempo, è saltato anche uno dei maxi schermi delle tribune al Trocadero dove arrivano le delegazioni olimpiche per la proclamazione dell’apertura dei Giochi e l’accensione del braciere. Previsioni meteo rispettate in pieno, dunque.


L’Istituto meteorologico francese, infatti, aveva diramato l’allerta gialla per inondazioni per Parigi e per l’Ile de France. La pioggia non ha raffreddato l’entusiasmo della delegazione azzurra: È stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la tour eiffel, i cinque cerchi. Che squadra, c’è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni” le parole di Gianmarco Tamberi. Arianna Errigo aggiunge: è stato stupendo condividerlo con tutti. Nonostante la pioggia? Nonostante il trucco e parrucco, ma è andata così. È stato unico. Come è unica questa squadra”

Parigi 2024, le prime medaglie possibili per gli azzurri

Parigi 2024, le prime medaglie possibili per gli azzurriRoma, 26 lug. (askanews) – Mancano solamente poche ore all’inizio ufficiale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.


Sabato 27 luglio, infatti, all’indomani della Cerimonia d’Apertura lungo la Senna e dell’accensione del braciere a cinque cerchi, nella capitale francese saranno assegnate le prime 44 medaglie in ben 8 sport differenti, con l’Italia che potrà ambire a 12 dei 14 titoli in palio non essendo rappresentato nelle competizioni maschili di rugby a sette e di skateboarding street.Le tuffatrici Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi saranno ai nastri di partenza nella finale del trampolino sincro dai tre metri. Elisa Longo Borghini, Alberto Bettiol e Filippo Ganna proveranno a regalarsi un posto sul podio nelle prove a cronometro di ciclismo su strada. Si disputeranno anche i primi due tabelloni individuali di scherma, quelli di spada femminile (con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio e Giulia Rizzi) e di sciabola maschile (con Luca Curatoli, Luigi Samele e Michele Gallo). Stesso discorso anche nel judo, che farà il suo esordio sui tatami parigini con le categorie dei -60 kg e dei -48 kg. L’Italia sarà rappresentata rispettivamente da Andrea Carlino e dalla numero uno del ranking mondiale Assunta Scutto.


Si comincerà a fare sul serio anche nel poligono di Chateauroux, dove Barbara Gambaro e Danilo Dennis Sollazzo proveranno a conquistare la finale nel mixed team di carabina. Nel nuoto, quindi, andranno alla caccia dell’ultimo atto serale Marco De Tullio e Matteo Lamberti (400 metri stile libero) e le due staffette 4×100 stile libero azzurre.Riflettori puntati anche sulla Nazionale maschile di pallavolo del commissario tecnico Ferdinando De Giorgi, che nel padiglione 1 della South Paris Arena se la vedrà contro il Brasile nella prima sfida della fase a gironi. L’Italia, infine, debutterà anche nella pistola 10 metri, negli sport equestri, nel canottaggio, nel tennis, nella canoa slalom, nel surf, nella ginnastica artistica, nel pugilato e nel beach volley.