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Meloni punta alla nomina di un italiano come rappresentante Nato per Sud

Meloni punta alla nomina di un italiano come rappresentante Nato per SudWashington, 9 lug. (askanews) – Avere un italiano come Rappresentante speciale del segretario generale Nato per il Sud. E’ questo uno degli obiettivi che Giorgia Meloni vuol raggiungere al vertice di Washington. La premier, secondo quanto si apprende, è fiduciosa di poterlo ottenere, battendo la concorrenza di Spagna e Francia. Del resto l’attenzione al Sud globale, in particolare all’Africa, è da tempo uno dei cavalli di battaglia del governo, ribadito anche ieri nella serata americana. L’introduzione della figura del rappresentante, così come gli accordi con alcuni partner, sono “la dimostrazione di come l’Alleanza sappia immaginare il suo ruolo in un sistema complesso”, ha detto Meloni parlando con i cronisti al suo arrivo in hotel nella capitale Usa.


Oggi, prima della cerimonia ufficiale per la celebrazione dei 75 anni dell’Alleanza, la presidente del Consiglio ha fatto un po di attività fisica nella palestra dell’hotel e si è dedicata per alcune ore alla figlia Ginevra, con cui ha visitato alcune attrazioni della città. Poi da domani i lavori entreranno nel vivo. Tra i temi, naturalmente, ci sarà la questione ucraina, che ha assunto particolare drammaticità dopo il bombardamento russo sull’ospedale pediatrico di Kiev. Un atto “spaventoso” per la premier, secondo cui l’attacco offre la dimensione della “reale volontà” di Vladimir Putin di trovare una soluzione pacifica, al di là della “propaganda”. Certo è, a questo proposito, che creano imbarazzo, soprattutto nell’Ue, le mosse di Viktor Orban, che appena assunta la presidenza dell’Unione è corso a Mosca e poi a Pechino, senza alcun mandato di Bruxelles. Un’iniziativa su cui, a Washington, i leader potrebbero chiedergli spiegazioni. La stessa Meloni ha raffreddato i rapporti con il premier ungherese dopo la creazione del gruppo dei ‘Patrioti’ che però – per lei – non può essere definito “filo-putiniano”. Tra gli altri argomenti in discussione, l’ormai annosa questione del contributo alla Nato. La soglia del 2% del Pil (che dovrebbe essere raggiunta nel 2024 da due terzi dei 32 Paesi alleati) è ancora lontana, con l’Italia che spende circa l’1,5%. La road map stabilita dal governo Draghi prevede il raggiungimento dell’obbligo entro il 2028. Un impegno che Meloni, secondo quanto si apprende, dovrebbe confermare e che peraltro è ritenuto particolarmente importante nel caso di una vittoria di Donald Trump e di un possibile minore impegno degli Usa. Il tycoon, nei mesi scorsi, aveva ‘minacciato’ gli inadempienti, dicendo – nella sostanza – che si sarebbero difesi da soli in caso di attacchi.


A margine dei lavori ci sarà spazio anche per incontri bilaterali, che però al momento non sono stati ancora fissati. La giornata di domani si concluderà con il ricevimento offerto dal presidente Usa Joe Biden, osservato speciale in questi giorni per il ‘pressing’ di media e di parte dei Dem per un ritiro dalla competizione elettorale. Non dovrebbe essere presente ai lavori un altro leader in questi giorni sotto pressione: Emmanuel Macron, infatti, potrebbe rimanere in Francia, impegnato nella ricerca di una soluzione al rebus per la formazione di un governo. Anche del voto francese Meloni ha parlato al suo arrivo a Washington, dicendosi convinta che “nessuno ha vinto le elezioni” e sottolineando invece che l’Italia ha “un governo molto solido in un’Europa in cui ci sono governi molto instabili”.

Meloni punta a nomina italiano come Rappresentante Nato per Sud

Meloni punta a nomina italiano come Rappresentante Nato per SudWashington, 9 lug. (askanews) – Avere un italiano come Rappresentante speciale del segretario generale Nato per il Sud. E’ questo uno degli obiettivi che Giorgia Meloni vuol raggiungere al vertice di Washington. La premier, secondo quanto si apprende, è fiduciosa di poterlo ottenere, battendo la concorrenza di Spagna e Francia. Del resto l’attenzione al Sud globale, in particolare all’Africa, è da tempo uno dei cavalli di battaglia del governo, ribadito anche ieri nella serata americana. L’introduzione della figura del rappresentante, così come gli accordi con alcuni partner, sono “la dimostrazione di come l’Alleanza sappia immaginare il suo ruolo in un sistema complesso”, ha detto Meloni parlando con i cronisti al suo arrivo in hotel nella capitale Usa.


Oggi, prima della cerimonia ufficiale per la celebrazione dei 75 anni dell’Alleanza, la presidente del Consiglio ha fatto un po’ di attività fisica nella palestra dell’hotel e si è dedicata per alcune ore alla figlia Ginevra, con cui ha visitato alcune attrazioni della città. Poi da domani i lavori entreranno nel vivo. Tra i temi, naturalmente, ci sarà la questione ucraina, che ha assunto particolare drammaticità dopo il bombardamento russo sull’ospedale pediatrico di Kiev. Un atto “spaventoso” per la premier, secondo cui l’attacco offre la dimensione della “reale volontà” di Vladimir Putin di trovare una soluzione pacifica, al di là della “propaganda”. Certo è, a questo proposito, che creano imbarazzo, soprattutto nell’Ue, le mosse di Viktor Orban, che appena assunta la presidenza dell’Unione è corso a Mosca e poi a Pechino, senza alcun mandato di Bruxelles. Un’iniziativa su cui, a Washington, i leader potrebbero chiedergli spiegazioni. La stessa Meloni ha raffreddato i rapporti con il premier ungherese dopo la creazione del gruppo dei ‘Patrioti’ che però – per lei – non può essere definito “filo-putiniano”. Tra gli altri argomenti in discussione, l’ormai annosa questione del contributo alla Nato. La soglia del 2% del Pil (che dovrebbe essere raggiunta nel 2024 da due terzi dei 32 Paesi alleati) è ancora lontana, con l’Italia che spende circa l’1,5%. La road map stabilita dal governo Draghi prevede il raggiungimento dell’obbligo entro il 2028. Un impegno che Meloni, secondo quanto si apprende, dovrebbe confermare e che peraltro è ritenuto particolarmente importante nel caso di una vittoria di Donald Trump e di un possibile minore impegno degli Usa. Il tycoon, nei mesi scorsi, aveva ‘minacciato’ gli inadempienti, dicendo – nella sostanza – che si sarebbero difesi da soli in caso di attacchi.


A margine dei lavori ci sarà spazio anche per incontri bilaterali, che però al momento non sono stati ancora fissati. La giornata di domani si concluderà con il ricevimento offerto dal presidente Usa Joe Biden, osservato speciale in questi giorni per il ‘pressing’ di media e di parte dei Dem per un ritiro dalla competizione elettorale. Non dovrebbe essere presente ai lavori un altro leader in questi giorni sotto pressione: Emmanuel Macron, infatti, potrebbe rimanere in Francia, impegnato nella ricerca di una soluzione al rebus per la formazione di un governo. Anche del voto francese Meloni ha parlato al suo arrivo a Washington, dicendosi convinta che “nessuno ha vinto le elezioni” e sottolineando invece che l’Italia ha “un governo molto solido in un’Europa in cui ci sono governi molto instabili”.

MagicLand, un’estate tra avventure, cultura e divertimento

MagicLand, un’estate tra avventure, cultura e divertimentoRoma, 9 lug. (askanews) – MagicLand,il parco divertimenti più amato del Centro-Sud Italia, propone per l’estate 2024 un programma che conquisterà grandi e piccini. Tra novità entusiasmanti e un omaggio a uno dei più grandi attori italiani, quella del parco di Valmontone sarà una stagione indimenticabile. I giovani avventurieri potranno solcare i mari e combattere epiche battaglie navali grazie alla nuova Battaglia Navale 2.0, completamente ridisegnata con una nuova stazione e un’ambientazione ancora più coinvolgente.


Per gli amanti dell’acqua, Onda del Caribe, la piscina ad onde di 2.000 metri quadrati situata all’interno di MagicSplash, si trasforma in un vero paradiso caraibico con una tematizzazione ancora più ricca. Lagune cristalline, spiagge bianchissime e scivoli super sicuri rendono il parco acquatico di MagicLand una meta estiva obbligatoria per il divertimento e il relax di tutta la famiglia. Dal 15 luglio MagicLand si tinge di cultura: il Gran Teatro Alberto Sordi si trasformerà in una galleria d’arte d’eccezione con la mostra fotografica”Alberto Sordi e i suoi amici artisti”, curata da Igor Righetti,giornalista, conduttore Rai e cugino dell’attore. Un viaggio alla scoperta dell’uomo e del mito attraverso scatti emozionanti che lo ritraggono con colleghi e amici celebri. Un omaggio sentito a un artista che aveva un legame speciale con Valmontone, dove il padre era nato e vissuto. 20 scatti emozionanti immortalano Sordi fuori dal set, nelle pause di lavorazione, circondato da amici e colleghi celebri come Vittorio De Sica, Monica Vitti, Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Brigitte Bardot, David Niven, e tanti altri. Le immagini provengono dall’archivio di famiglia del curatore e da Reporters Associati & Archivi di Alessandro Canestrelli, figlio del fotografo di scena di molti film di Sordi.


L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio che vede MagicLand sempre più impegnato nella promozione della cultura, attraverso diverse attività e progetti. Il parco divertimenti si conferma così non solo come spazio ludico per famiglie, ma anche come polo culturale in grado di offrire al pubblico esperienze di valore. E naturalmente, il parco MagicLand non sarebbe lo stesso senza le sue 39 attrazioni per tutti i gusti ed età e le diverse aree tematiche, come Wild Rodeo (il giant frisbee unico in Italia – 40 metri di altezza e un’accelerazione di 75 km/h;), il launch coaster Shock (da 0 a 100km/h in 2 secondi), l’indoor spinning coaster Cagliostro, Yucatan (uno straordinario splash ride tra rovine Maya e antichi talismani), Mystika (la torre più alta d’Italia con i suoi 72 metri da cui lasciarsi cadere nel vuoto), Old West (un’area a tema western di oltre 5.000 mq), l’Area Tonga (uno spazio inesplorato con cascate e zone d’ombra).


Ma non è tutto! Il 13 e il 20 luglio i visitatori non potranno fare a meno di tenere gli occhi puntati al cielo per osservare il magico festival pirotecnico”MagicFire”: giochi di luce mozzafiato, spettacoli itineranti, street food e musica dal vivo renderanno questi due giorni indimenticabili. Il 15 agosto si terrà il Fluo Party con Timo Suarez per un Ferragosto all’insegna dei colori e del divertimento. Il 16 e il 18 agosto sarà la volta del Latin Sensual Party e della Fiesta Latina, due serate dedicate alle musiche e ai balli del Sud America. Il 17 agosto i fan degli Arteteca non potranno perdere il loro live show: con Monica Lima ed Enzo Luppariello, star di Made in Sud e di tanti altri successi, le risate saranno assicurate! Il 20 agosto, MagicLand farà rivivere a tutti i visitatori le emozioni indimenticabili dell’adolescenza con l’evento musicale “cult” che sta letteralmente spopolando sui social media, “Teenage Dream Party”. Una festa a base di musica, balli e coreografie per scatenarsi sulle canzoni che hanno segnato un’intera generazione, riportando i giovani indietro nel tempo. E per i più piccoli? Il 24 agosto arrivano i DinsiemE, per una giornata bizzarra e divertente con le star di Youtube Erick e Dominick. E per chiudere l’estate in bellezza, il 7 settembre si terrà la Festa di fine estate con il DJ Set di Greta Tedeschi. Una notte di musica e divertimento per salutare la bella stagione nel migliore dei modi! Insomma, quella di MagicLand sarà un’estate da trascorrere tra risate, adrenalina e momenti indimenticabili.

Ciclismo, Philipsen vince al Tour. Pogacar sempre giallo

Ciclismo, Philipsen vince al Tour. Pogacar sempre gialloRoma, 9 lug. (askanews) – In una tappa monotona e senza nemmeno una fuga, fatta eccezione per un estemporaneo tentativo della coppia belga Goossens-Vanhoucke, il belga Jasper Philipsen interrompe il digiuno e piazza il suo primo acuto nel Tour 2024. Stupendo lavoro finale della sua squadra, la Alpecin-Deceuninck, trainata da un superbo Van der Poel. In volata Philipsen precede l’eritreo Gilmar ed il tedesco Ackermann. Pogacar resta in maglia gialla. Domani la scalata al Massiccio Centrale. “Nella nostra squadra eravamo delusi per essere arrivati alla decima tappa senza ancora un successo, la prima settimana è stata davvero dura – ha detto all’arrivo – Girmay avversario per la maglia verde? Sta facendo un grande Tour, l’importante al momento però era conquistare una tappa. Avremo altre occasioni e proveremo a recuperare più punti possibili” (foto Alpecin-Deceuninck Cycling Team).

Conte: Meloni battuta dai camerata d’Europa rischia irrilevanza

Conte: Meloni battuta dai camerata d’Europa rischia irrilevanzaRoma, 9 lug. (askanews) – “Quando il patriottismo è ridotto a vuota retorica arriva qualcuno che ti batte sul tuo stesso terreno come Salvini e Orban e tutti i camerati d’Europa che si sono riuniti nel gruppo dei patrioti che stanno formando un gruppo più corposo di quello dei conservatori. Meloni rischia di essere relegata all’irrilevanza o alla marginalità sullo stesso terreno delle destre europee”. Così Giuseppe Conte, leader M5s, nel corso della presentazione del libro di Stefano Fassina sull’autonomia differenziata ha chiesto provocatoriamente come la premier Giorgia Meloni “partendo dal patriottismo ha poi accettato lo ‘spacca Italia’”.

Wimbledon, Sinner si ferma ai quarti: Medvedev in semifinale

Wimbledon, Sinner si ferma ai quarti: Medvedev in semifinaleRoma, 9 lug. (askanews) – Termina nei quarti di finale l’avventura a Wimbledon di Jannik Sinner. L’azzurro ha perso in cinque set contro il n. 5 al mondo Daniil Medvedev: 6-7(7), 6-4, 7-6(4), 2-6, 6-3 il punteggio finale in quattro ore di gioco. Una partita con alti e bassi per Sinner, intervallata dal malessere accusato dall’azzurro nel terzo set, costretto a uscire dal campo per un medical time-out. Medvedev, nonostante diversi passaggi a vuoto, è stato più continuo, soprattutto nel gioco da fondo. Il russo interrompe così la striscia di cinque sconfitte consecutive con Jannik che tornerà in campo la prossima settimana a Bastad. Adesso l’obiettivo è l’Olimpiade di Parigi

Atletica, per Tamberi infortunio al bicipite

Atletica, per Tamberi infortunio al bicipiteRoma, 9 lug. (askanews) – Apprensione per Gianmarco Tamberi. L’olimpionico azzurro di salto in alto non ha gareggiato in Ungheria, nel Memorial Gyulai di Szekesfehervar, per un dolore al bicipite femorale avvertito in riscaldamento. “A malincuore devo comunicare che ho dovuto rinunciare alla gara di oggi per un dolore sentito nel bicipite femorale durante il riscaldamento – l’annuncio di Gianmarco Tamberi (Fiamme Oro) sui social -. Spero non sia nulla di grave ma la verità è che a 30 giorni dalle Olimpiadi anche un capello storto è grave! Questa cosa mi sta logorando l’anima, sono riuscito a fare praticamente solo una gara quest’anno e il sogno della mia vita è praticamente arrivato! Purtroppo penso che sarà a rischio anche la Diamond League di Montecarlo del 12 luglio, in 3 giorni dubito che sarà tutto a posto. Non ho veramente parole… Spero con tutto il cuore che sarò in grado di tornare presto in pedana per continuare ad inseguire quello per cui lavoro ogni singolo giorno ormai da 3 anni. Vi tengo aggiornati”.

Esce “Impression, Skyline” il nuovo brano di Dardust

Esce “Impression, Skyline” il nuovo brano di DardustMilano, 9 lug. (askanews) – Venerdì 12 luglio esce Impression, Skyline il nuovo brano di Dardust e secondo “quadro” del nuovo progetto discografico Urban Impressionism, fuori in autunno per Sony Masterworks e Artist First.


Con una carriera decennale che vanta un palmarés di oltre 95 dischi di platino, Dardust è pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, artefice di uno stile personalissimo e innovativo che sta ridisegnando i confini di classico e contemporaneo gettando la sua musica ben oltre le definizioni e creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica. Dopo il singolo Mon coeur, Béton Brut, esce il 12 luglio un brano al piano capace di tradurre in musica la memoria di un’emozione vissuta, catturando l’impressione di un ricordo, proprio come facevano i pittori impressionisti. Nato da un’ispirazione durante un viaggio a Manhattan e composto successivamente a Milano, Impression, Skyline è un’improvvisazione, semplice e immediata, in cui la parte pianistica si fonde con gli elementi elettronici in una sorta di schizzo, come a voler recuperare una malinconica emozione del passato.


Ad accompagnare il brano, anche questa volta, un videoclip in cui la musica e le geometrie dei luoghi dialogano tra loro in una danza di contrasti che si amplificano per poi fondersi, come nella musica di Dardust. Dopo Les Arènes de Picasso di Parigi, iconico monumento dell’architettura postmodernista, presente in Mon coeur, Béton Brut, l’architettura brutalista di Viaduc de Montigny è protagonista del videoclip di Impression, Skyline, uno spazio fluttuante in cui l’artista viene assorbito dalla forma illusoria del Lac de la Sourderie diventando così il “Re del Castello”, in un gioco surreale che traduce, appunto, la natura effimera di un’emozione e del suo ricordo. Dopo aver aperto il concerto di Lana Del Rey durante gli I-Days a Milano, unica data italiana, e aver preso parte a Bocelli 30th a Hyde Park a Londra, il 12 luglio Dardust sarà sul palco del Nos Alive Festival di Lisbona in apertura al live di Dua Lipa mentre dal 4 ottobre prenderà il via in Inghilterra la leg europea Urban Impressionism Tour, numerosi appuntamenti che lo vedranno calcare i suggestivi palchi delle principali città, da Londra a Parigi, passando per Praga, Berlino, Amburgo, Copenhagen, Bruxelles, Barcellona, Madrid fino a Lisbona.


Il tour europeo Urban Impressionism è prodotto da Metatron, A1 Concerti, BPM Concerti, ITB International Talent Booking. I biglietti sono disponibili al seguente link: https://linktr.ee/dardust24 e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali. Le date: 4 ottobre 2024 – Londra @ Hoxton Hall 5 ottobre 2024 – Parigi @ L’Archipel 10 ottobre 2024 – Praga @ Conservatoire Concert Hall 13 ottobre 2024 – Berlino @ Berlin Colosseum 14 ottobre 2024 – Amburgo @ Nachtasyl 16 ottobre 2024 – Copenhagen @ Hotel Cecil 18 ottobre 2024 – Bruxelles @ Bozar 23 ottobre 2024 – Barcellona @ Sala Parallel 62 24 ottobre 2024 – Madrid @ Teatro San Pol 26 ottobre 2024 – Lisbona @ Capitolio

Calcio, Nesta al Monza: “È l’occasione della mia vita”

Calcio, Nesta al Monza: “È l’occasione della mia vita”Roma, 9 lug. (askanews) – “Il Monza è l’occasione della mia vita”. L’avventura di Alessandro Nesta sulla panchina brianzola è iniziata con la conferenza stampa di presentazione. Tanti sorrisi e un obiettivo: quello di dimostrare da subito il suo valore. “So che c’è scetticismo su di me perché non ho mai allenato in Serie A, sento la pressione e la cerco sennò stavo a Miami. Sicuramente mi porto dietro un grande entusiasmo, ho lavorato per arrivare fin qui. Ho chiamato Palladino e la prima cosa che gli ho detto è che ha fatto troppi punti… E’ stato carinissimo, ha lavorato benissimo e so che dopo di lui è dura”. Nesta ha ritrovato a Monza Adriano Galliani, colui che dalla Lazio lo portò al Milan nel 2002: “E’ una situazione particolare, vent’anni dopo facciamo un’altra conferenza stampa di presentazione. Abbiamo vinto tanto e perso tanto, siamo caduti e ci siamo rialzati, è stato un percorso stupendo. Lavorare con Galliani è un piacere, ma anche una responsabilità che sento doppia. Ho visto il centro sportivo e vedo la mano del presidente Berlusconi, che dovunque è passato ha lasciato qualcosa di veramente importante”. In conferenza stampa è intervenuto anche l’amministratore delegato Galliani, che ha dato il benvenuto a Nesta: “Ha ricordato di non aver mai allenato in A, ma l’ha fatto in B in altre piazze. Palladino era stato solo nel settore giovanile. Le scelte mie e di Berlusconi sono sempre state così: Sacchi non aveva mai allenato in A e ha vinto qualcosa… Abbiamo scelto Alessandro perché è il più simile a Palladino. Io penso che se una squadra non vuole cambiare decine di giocatori è bene prendere un allenatore con lo stesso credo calcistico. Speriamo di fare altri 97 punti nei prossimi due anni”.

Alice Munro e la figlia abusata: separare l’artista e la persona

Alice Munro e la figlia abusata: separare l’artista e la personaRoma, 9 lug. (askanews) – L’editoriale pubblicato nel weekend sul Toronto Star da Andrea Skinner, figlia della premio Nobel Alice Munro, non avrebbe dovuto giungere come una sorpresa: c’era anche una sentenza di tribunale del 2005 a confermare, lettere alla mano, che il patrigno Gerry Fremlin aveva abusato di lei quando aveva nove anni.


Eppure è parso un fulmine a ciel sereno. La celebrità della scrittrice aveva calato una coltre di omertà sulla vicenda, sull’inazione di Munro e del padre di Andrea, non solo pubblicamente ma all’interno della famiglia coinvolgendo le sorelle e il fratellastro di Andrea, devastati anche loro da decenni di silenzio. “E’ ora di raccontare la mia storia” ha scritto Skinner nel suo editoriale. “Ogni famiglia è infelice a modo suo” secondo Tolstoj, ma le storie di abusi familiari seguono un loro copione drammaticamente simile. C’era dunque una ragazzina in custodia condivisa che passava l’inverno con il padre – Jim Munro – e la matrigna Carole e il fratellastro Andrew (le altre due sorelle erano già fuori casa) e l’estate con la madre e il patrigno nel quadro idilliaco della campagna dell’Ontario. Una notte, aveva nove anni e la madre non c’era, chiese al patrigno di dormire nel letto della mamma. Lui la prese come un’offerta sessuale.


La bambina tacque fino all’autunno, poi si confidò col fratello che la convinse a parlarne con la matrigna, la quale andò dal padre Jim, che pensò bene di seppellire la storia, non lo disse alla prima moglie Alice, né chiese nulla alla piccola Andrea. L’estate seguente però, Jim Munro inviò in Ontario anche la figlia Sheila, già ventenne, col compito impossibile di impedire che Andrea restasse sola col patrigno. Gerry Fremlin continuò, racconta Andrea, a esibirsi davanti a lei mentre erano soli nel suo camion, o a parlarle di sesso. La cosa andò avanti fino all’adolescenza, quando il patrigno perse interesse. Fin qui, Andrea era stata sostanzialmente lasciata sola dal padre e della matrigna oltre che dai fratelli. Soffriva di emicranie e bulimia; all’università ebbe grossi problemi.


A 25 anni, Andrea scrisse una lettera alla madre rivelandole tutto. La reazione di Alice Munro fu quella che la figlia temeva: se ne andò di casa, ma la prese come una infedeltà del marito, il quale minacciò il suicidio e in una serie di lettere accusò la figliastra di averlo praticamente sedotto. Nessuno anche allora si preoccupò delle conseguenze della vicenda per Andrea. Tre mesi dopo, Munro tornò dal marito: business as usual, Gerry Fremlin gestiva tutte le sue faccende pratiche mentre lei si dedicava alla scrittura. Adesso tutti sapevano in casa, ma nessuno ne parlava. In molti adesso si chiedono come sia possibile che questa artista celebratissima, la maestra del racconto, la scrittrice che ha dedicato la vita a scandagliare le profondità dell’animo umano, e tanto ha narrato soprattutto di ragazze e donne, parlando anche di abusi e silenzi, abbia operato una simile rimozione nei confronti della sua propria figlia.


Non finisce qui. All’inizio degli anni Duemila, Andrea (sposata dopo molta terapia) restò incinta di due gemelli. Scrisse allora alla madre che non intendeva farli mai vedere al patrigno. Alice Munro replicò che lei non guidava e le sarebbe stato “molto scomodo” andare a trovare Andrea. La giovane interruppe i rapporti. Pochi anni dopo, leggendo un’intervista alla madre in cui Munro glorificava l’amore del marito e asseriva di avere ottimi rapporti con le tre figlie, Andrea Skinner prese in mano le copie delle lettere del patrigno e le portò in tribunale. Gerry Fremlin fu condannato a due anni con la condizionale, con la proibizione di frequentare parchi giochi e scuole. Eppure, in famiglia si continuò a non parlare della vicenda. Fremlin morì all’improvviso nel 2013, quando Munro mostrava già i primi segni della demenza. Nel 2014 arrivò il premio Nobel. Morirono nel frattempo anche Jim Munro e la moglie Carole. La salvezza, alla fine, è arrivata dai fratelli. Furono Sheila, Jenny e Andrew ad andare in un centro di assistenza per le famiglie toccate dagli abusi sessuali e dopo molti pianti, furono loro a ricontattare la sorellina. A un mese dalla morte di Alice Munro, Andrea Skinner ha raccontato la sua verità e il mondo all’improvviso ha scoperto quello che già era pubblico e certificato – ma di cui la stampa non si era mai occupata. Un copione, appunto: l’abuso, la vergogna della vittima, l’arroganza di chi abusa, il silenzio che corrode tutto e tutti, poi l’omertà familiare, ingigantita dalla necessità di proteggere la celebre madre. Che da parte sua forse ha esorcizzato sulla pagina scritta quello che non riusciva ad agire nella vita concreta – sua e della figlia che non aveva ascoltato. Il mondo della cultura discute, il Canada è avvilito. Margaret Atwood, altra grande autrice canadese che era amica personale di Munro, si dice “scioccata” perché aveva sentito parlare della vicenda ma non ne conosceva i dettagli. Al lettore devoto di Munro resta la consapevolezza che l’opera d’arte non si identifica con il suo autore, e viceversa, altrimenti gran parte del patrimonio culturale dell’umanità andrebbe gettato via. E forse anche, conoscendo questa vicenda familiare, si può tornare a leggere e indagare con occhi nuovi quello che ci resta di Munro, la sua capacità di condurci nella parte più oscura di noi. (di Alessandra Quattrocchi)