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Formula1, Hamilton torna alla vittoria. Suo il Gp di Silverstone

Formula1, Hamilton torna alla vittoria. Suo il Gp di SilverstoneRoma, 7 lug. (askanews) – Lewis Hamilton torna a vincere nella sua Silverstone dopo due anni e mezzo di digiuno in Formula 1. Il 7 volte iridato precede Verstappen e Norris al termine di una gara pazza. Quarto Piastri, quinto Sainz, sesto Hulkenberg. Leclerc solo 14° e in difficoltà per tutta la gara. Ritiro per il poleman Russell e Gasly. In avvio il poleman Russell tiene la testa della corsa, dietro di lui Hamilton e Verstappen che poi però si rivede restituito il sorpasso da Lando Norris.  Il britannico della McLaren con l’arrivo della pioggia cambia ritmo e si prende la leadership della corsa mentre alle sue spalle c’è Hamilton e un Verstappen in difficoltà, mentre Russell è costretto al ritiro per un problema alla sua Mercedes. Il sette volte campione del mondo però si ferma al momento giusto per passare alle gomme slick riuscendo a prendere la posizione su Norris nel finale. La Ferrari arranca con Sainz che si ritrova comunque in quinta posizione mentre è disastrosa con Leclerc che in avvio prova un azzardo che compromette definitivamente la sua gara. Il Mondiale torna tra due settimane in Ungheria.

Madison Keys si ritira, Jasmine Paolini ai quarti di Wimbledon

Madison Keys si ritira, Jasmine Paolini ai quarti di WimbledonRoma, 7 lug. (askanews) – Jasmine Paolini raggiunge i quarti di finale di Wimbledon per la prima volta in carriera battendo la testa di serie n° 12 del tabellone, Madison Keys, con il punteggio nei confronti dell’americana di 6-3 6-7 5-5 rit. Un problema muscolare alla gamba sinistra ferma Keys nelle fasi finali del terzo set sul 5-4 per la statunitense. Keys sul 5-3 si ferma, avvertendo un dolore acuto alla gamba sinistra. Fa un game da ferma e sul 5-4 chiede l’intervento medico che viene effettuato fuori dal campo. Il gioco si interrompe per quasi 10 minuti. Keys torna in campo, perde il servizio e scoppia in lacrime. Pochi minuti dopo sceglie, giustamente, di ritirarsi. Jasmine è ai quarti. Ai quarti Jas attende la vincente del derby americano Gauff-Navarro. “In questo momento mi dispiace così tanto per lei. Finire la partita così è brutto – le parole della Paolini – Che dire… penso che abbiamo giocato davvero una bella partita. È stata dura. Molti alti e bassi. Mi sento un po’ felice ma anche triste per lei. Non è facile vincere così”

Al via a Lucca il 15 luglio il Virtuoso e Belcanto Festival

Al via a Lucca il 15 luglio il Virtuoso e Belcanto FestivalRoma, 7 lug. (askanews) – Grandi maestri e giovani promesse da tutto il mondo insieme sullo stesso palco per il Virtuoso e Belcanto Festival la rassegna – unica nel suo genere – che per due settimane fa risplendere il cuore della Toscana con musica, arte e conferenze en plein air. Più di 40 concerti in 14 giorni con un programma che affronta 400 anni di storia della musica. Tra gli ospiti il ritorno di un habitué come Alfred Brendel, Nicola Campogrande composer in residence, Till Fellner, Yejin Gil, Boris Berman, e numerose personalità come Alain Meunier, Bruno Giuranna, Roberto Prosseda, Claudio Bohórquez e il Trio Voces Intimae. In cartellone anche l’Orchestra da Camera del Conservatorio di Milano. Tra i progetti speciali, quello dedicato alle compositrici dimenticate dalla storia con un concerto-reading di Hildegard De Stefano – musicista, scrittrice e attrice già nota per la partecipazione alla serie tv Ripley (Netflix) e La compagnia del cigno (Rai).


Una full immersion di musica nella città di Puccini che fino al 28 luglio si popolerà di centinaia di musicisti e giovani promesse della musica colta provenienti da ogni parte del mondo. Da Vivaldi a Kurtág, il ricco cartellone alterna grandi capolavori cameristi a brani di rarissimo ascolto con spazio anche al repertorio sinfonico. Nell’edizione 2024 sono previsti due concorsi: Concerto Competition e Chamber Music Competition, attività riservate ai partecipanti dei corsi che offrono ai vincitori anche la possibilità di esibirsi in circuiti artistici e Istituzioni internazionali che collaborano con il Festival. Il “quartier generale” del Festival resta il Real Collegio di Lucca, struttura che la Repubblica Lucchese rese un istituto universitario nel XVIII Secolo, che durante il Festival ospita rassegne, lezioni e concerti. Ma, come abitudine consolidata, il Festival esce dai propri confini portando la musica in alcune delle dimore più emblematiche del territorio come Palazzo Pfanner, usata da Monicelli nel capolavoro “Il Marchese del Grillo”, la Villa Presidenziale della Tenuta di S. Rossore a Pisa edificata secondo i canoni del Neues Bauen dagli architetti Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco, la Florence Academy of art, Casa Pascoli nella vicina Castelvecchio Pascoli e il Giardino Convictus.


Si parte lunedì 15 luglio nel Chiostro del Real Collegio con il recital dedicato a Bach e Ysaye della violinista Anna Agafia Egholm, il cui suono “rivela sia una seducente audacia che un’eccitante intelligenza drammaturgica” (Le Monde). Martedì 16 il concerto serale è affidato a due raffinati interpreti della scena internazionale, presenze costanti del festival in doppia veste di docenti ed esecutori: il violoncellista Claudio Bohorquez e la pianista Yeijn Gil. Il programma include due delle Suite per violoncello più famose di Bach, la n. 1 BWV 1007 e la n. 3 BWV 1009. A seguire la Suite Francese n.5 di Bach, la Sonata in la maggiore op.101 di Beethoven.


Nella Sala del Teatro del Real Collegio, mercoledì 17, il trio Voces Intimae – Simone Bernardini (violino, membro dei Berliner Philharmoniker), Sandro Meo (violoncello) e Riccardo Cecchetti (fortepiano) – punto di riferimento internazionale nell’esecuzione filologica del repertorio classico e romantico, affronta il Trio Hob. XV:27 di Haydn e l’Arciduca Trio op. 97 di Beethoven, brano maestoso citato anche da Haruki Murakami nel suo romanzo Kafka on the Beach proprio perché la sua alternanza tra momenti allegri e gioiosi ad altri cupi e tetri, rispecchiano l’alternanza delle vicende interiori del protagonista. Quest’anno si inaugura anche un focus dedicato alle compositrici spesso cadute nell’oblio come Amy Beach, Clara Wieck Schumann, Fanny Hensel. A quest’ultima è dedicato, giovedì 18 luglio alle ore 16 nella Sala del Capitolo del Real Collegio, il reading-concerto con la pianista Sophia Weidemann e Hildegard De Stefano. A seguire, il giovanissimo pianista Anthony Ratinov è protagonista, a Palazzo Pfanner, di un recital romantico e tardo-romantico che include la ‘Kreisleriana’ op.16 di Schumann, una selezione di Preludi di Skrjabin, e la Fantasia ‘Wanderer’ in do maggiore D 760 di Schubert.


Un altro omaggio alle grandi compositrici della storia, venerdì 19 luglio a Palazzo Pfanner, è quello con Wei-Yi Yang al pianoforte, l’Amai Quartet, Eszter Haffner (violino), Adrian Brendel (violoncello) e Riccardo Cecchetti (pianoforte) che affrontano due brani di rara esecuzione: il Trio op. 17 di Clara Wieck Schumann, moglie di Robert Schumann e tra le pianiste più importanti di tutto il periodo romantico, e il Quintetto per pianoforte e archi di Amy Beach, anticipatrice e apripista del ‘900, che nel 1894 divenne la prima donna americana a eseguire e pubblicare una sinfonia. Un duo di fuoriclasse sul palco del Chiostro del Real Collegio per il concerto di sabato 20 luglio: Viviane Hagner (violino) e Till Fellner (pianoforte) che affrontano la Sonata per violino e pianoforte KV 454 di Mozart, il Duo di Ligeti, un’opera intensa che esplora nuove sonorità di una delle figure più influenti del XX Secolo, e la Sonata Op. 78 di Brahms, una pietra miliare del repertorio cameristico romantico. Domenica 21 luglio, l’Orchestra diretta da Pietro Mianiti si esibisce una location unica: Villa del Gombo all’interno del Parco naturale di Migliarino a San Rossore. Il programma include i Tre Minuetti da Manon Lescaut di Puccini, per omaggiare il compositore Lucchese nell’anniversario dei 100 anni dalla sua morte, la Sinfonia n.9 ‘Svizzera’ di Mendelssohn, composta a soli 14 anni, e si completa con il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:1 di Haydn con Juliet Wolff solista. La giovane violoncellista, che torna a Lucca dopo aver vinto il Concorso Virtuoso e Belcanto Festival 2023, si aggiunge alla lunga lista di giovani interpreti passati dalla rassegna, acclamati dalla critica e lanciati sui grandi palcoscenici internazionali. Lunedì 22 luglio il Real Collegio ospita Dame Imogen Cooper (pianoforte), una vera autorità mondiale del pianoforte, e Adrian Brendel (violoncello) con un programma che accosta Beethoven, Liszt e Kurtág. Una giornata ricca di eventi da segnare in agenda è anche quella di martedì 23 luglio: alle ore 16, presso la Sala del Capitolo del Real Collegio di Lucca, il Maestro Alfred Brendel, leggenda vivente e ospite abituale del Festival, è protagonista della prima lezione aperta di musica da camera (la seconda si terrà il 24 e la terza il 25 luglio). Alle ore 18.00 il pianista Anthony Ratinov è ospite della Florence Academy of art (Firenze) per un recital dedicato a Schumann e Schubert. Alle 21.15 al Real Collegio, spazio ancora al repertorio sinfonico: l’Orchestra da Camera del Conservatorio di Milano diretta da Pietro Mianiti esegue i Tre Minuetti da Manon Lescaut di Puccini, la Sinfonia in re minore ‘La casa del diavolo’ di un altro lucchese illustre come Boccherini e la Sinfonia Concertante in mi bemolle maggiore KV 364 di Mozart, un capolavoro del repertorio sinfonico che esalta il dialogo tra violino e viola, interpretato da Andrej Bielow (violino) e Wenting Kang (viola). Mercoledì 24 luglio, a Palazzo Pfanner, arriva Boris Berman – insegnante alla Yale School of Music e pianista di fama internazionale formatosi con Lev Oborin – vincitore della prima edizione del Concorso internazionale Frédéric Chopin nel 1927. Il programma alterna vette altissime di lirismo e virtuosismo: 4 Impromptus op. 142 di Schubert, 6 Little Pieces op. 19 di Schoenberg, che segnano un passo importante verso l’atonalità e Estampes di Debussy. Giovedì 25 luglio un ensemble di prim’ordine composto per l’occasione da Jan Bjoranger (violino), Wenting Kang (viola), Paul Cortese (viola), Natalie Clein (violoncello), Anna Agafia Egholm (violino), Maté Szucs (viola), Paolo Bonomini (violoncello), Alain Meunier (violoncello) e altri giovani interpreti affronta musiche di Boccherini e di Brahms. Tra i grandi nomi presenti sul palco, da segnalare la presenza per la prima volta a Lucca di Maté Szucs, prima viola dei Berliner Philharmoniker dal 2011 al 2018 nell’era Simon Rattle. Un altro atteso debutto, venerdì 26 luglio alle 19.00 a Palazzo Pfanner, quello della violista Kim Kashkashianche insieme a Riccardo Cecchetti, Andrej Bielow, Wenting Kang e Adrian Brendel (violoncello) affronteranno musiche di Kurtag e Brahms. Alle 22.30 ci si sposta, invece, per un appuntamento unico nel giardino segreto del Convictus di Lucca con Adrian Brendel, Yejin Gil e Riccardo Cecchetti che presenteranno un programma contemporaneo con opere di Nicola Campogrande, composer in residence del Festival, Kurtag e Noémi Haffner, esplorando nuove sonorità e linguaggi musicali. Sabato 27 alle 18.00, il Virtuoso & Belcanto Ensemble, che continua a rinnovarsi sempre attraverso l’interpretazione dei giovani musicisti, a San Cassiano di Controne si confronta con le Quattro Stagioni di Vivaldi, tra le opere più celebri e amate del repertorio barocco. Il gran Finale del Festival, alle 21.15 al Real Collegio, è affidato ancora una volta a un ensemble formatosi per l’occasione e composto da Andrej Bielow, Jan Bjoranger, Maté Szucs, Paul Cortese, Martti Rousi, Sandro Meo, Adrian Brendel, Anna Agafia Egholm, Anthony Ratinov interpreti del Sestetto op. 48 di Dvorak, Quattro modi di sorridere di Campogrande e il Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi di Chausson. Ultimo appuntamento, domenica 28 alle ore 12.00 nel Chiostro del Real Collegio con il concerto dei vincitori dei concorsi Virtuoso e Belcanto Festival 2024. Durante tutta la durata del Festival, alle 12.00 presso il Real Collegio e alle 17.00 presso il Caffè Santa Zita, sarà possibile assistere gratuitamente ai concerti dei giovani partecipanti alla rassegna. (Photo Credit: Peter Adamik)

MotoGp, Bagnaia vince in Germania: Martin cade e Pecco è leader

MotoGp, Bagnaia vince in Germania: Martin cade e Pecco è leaderRoma, 7 lug. (askanews) – Jorge Martin si butta via, cade alla prima curva del penultimo giro del Gp di Germania e lascia la vittoria a Pecco Bagnaia che torna in testa al mondiale di MotoGp con 10 punti di vantaggio sullo spagnolo. Per il pilota torinese è il quarto successo consecutivo dopo Catalogna, Mugello ed Assen. Ottimo secondo Marc Marquez, che recupera stoicamente da 13° in griglia sul dolore della caduta del venerdì e precede sul podio il fratello Alex alla migliore gara stagionale. Buone prestazioni per Enea Bastianini, 4° sulla Ducati con la consueta rimonta, e Franco Morbidelli, 5° con la Pramac e spesso protagonista nella lotta al vertice.


Un epilogo incredibile al Sachsenring per il Gp di Germania, nona prova (di 20) del motomondiale. Bagnaia parte senza strafare e dopo pochi giri si mette all’inseguimento del battistrada Martin. Il pressing costante di Pecco, seppur a distanza di sicurezza, fa andare in tilt Martin. Come a Jerez quest’anno, sempre a terra da leader; come in Indonesia l’anno scorso, la scivolata più sanguinosa e decisiva per la sua sconfitta iridata. Bagnaia ringrazia, scarta il regalo di nozze, si sposerà il 20 luglio, centra il quarto successo di fila di domenica e stacca Casey Stoner come ducatista più vincente di sempre a quota 24: un brindisi assoluto.

Il Papa da Trieste torna a pregare per la pace nel mondo e ricorda i valori della democrazia

Il Papa da Trieste torna a pregare per la pace nel mondo e ricorda i valori della democraziaCittà del Vaticano, 7 lug. (askanews) – “Da questa città rinnoviamo il nostro impegno a pregare e operare per la pace: per la martoriata Ucraina, per la Palestina e Israele, per il Sudan, il Myanmar e ogni popolo che soffre per la guerra. E invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, venerata sul Monte Grisa come Madre e Regina”, lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus domenicale da Trieste, dove sta partecipando alla 50.ma Settimana sociale dei cattolici italiani.


Oltre 8.500 fedeli hanno poi partecipato alla Messa con Papa Francesco in piazza Unità d’Italia a Trieste. Con lui hanno concelebrato 98 vescovi e 260 sacerdoti. Presenti anche vescovi e pastori delle Chiese serbo ortodossa, greco ortodossa e luterana. Una scelta importante quella di Trieste, perché “Trieste è una di quelle città che hanno la vocazione di far incontrare genti diverse: anzitutto perché è un porto, e un porto importante, e poi perché si trova all’incrocio tra l’Italia, l’Europa centrale e i Balcani. In queste situazioni, la sfida per la comunità ecclesiale e per quella civile è di saper coniugare l’apertura e la stabilità, l’accoglienza e l’identità, ha detto il Papa nel corso dell’Angelus a Trieste, aggiungendo: “Mi viene da dire: – avete le ‘carte in regola’ per affrontare questa sfida!”.


Il Papa prima dell’Angelus ha anche ricordato il valore della Costituzione italiana, che rappresenta per il nostro Paese una “bussola sicura” per la democrazia. “Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita e come cittadini avete la Costituzione, ‘bussola’ affidabile per il cammino della democrazia”, ha detto Francesco, aggiungendo: “E allora, avanti! Senza paura, aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana, su questo non si gioca!”. Il tema della democrazia e dei suoi valori è stato più volte sottolineato da Papa Francesco, “la crisi della democrazia” alla quale stiamo assistenza è “come un cuore ferito. Ciò che limita la partecipazione è sotto i nostri occhi”, ha detto stamane, chiudendo i lavori delle Settimane sociali dei cattolici italiani “Se la corruzione e l’illegalità mostrano un cuore ‘infartuato’, devono preoccupare anche le diverse forme di esclusione sociale. – ha detto il pontefice – Ogni volta che qualcuno è emarginato, tutto il corpo sociale soffre”. Francesco è tornato a citare “la cultura dello scarto” che “disegna una città” dove, ha detto “non c’è posto per i poveri, i nascituri, le persone fragili, i malati, i bambini, le donne, i giovani. Il potere diventa autoreferenziale, incapace di ascolto e di servizio alle persone”, è stata la sua denuncia.


“Non lasciamoci ingannare dalle soluzioni facili. Appassioniamoci invece al bene comune. Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e dell’ecologia integrale”, il monito di Papa Francesco che è arrivato da Trieste. “Purtroppo questa categoria – ‘popolo’ – spesso è male interpretata e, potrebbe portare a eliminare la parola stessa ‘democrazia’ (‘governo del popolo’)”, ha aggiunto. Francesco ha poi ricordato che “la democrazia richiede sempre il passaggio dal parteggiare al partecipare, dal ‘fare il tifo’ al dialogare. Finché il nostro sistema economico-sociale produrrà ancora una vittima e ci sarà una sola persona scartata, non ci potrà essere la festa della fraternità universale. Una società umana e fraterna – ha poi detto Papa Francesco – è in grado di adoperarsi per assicurare in modo efficiente e stabile che tutti siano accompagnati nel percorso della loro vita, non solo per provvedere ai bisogni primari, ma perché possano dare il meglio di sé, anche se il loro rendimento non sarà il migliore, anche se andranno lentamente, anche se la loro efficienza sarà poco rilevante”.


“L’indifferenza è un cancro della democrazia”. Da qui il suo “incoraggiamento a partecipare, affinché la democrazia assomigli a un cuore risanato. E per questo occorre esercitare la creatività”. E – ha sottolineato – “la partecipazione non si improvvisa: si impara da ragazzi, da giovani, e va ‘allenata’, anche al senso critico rispetto alle tentazioni ideologiche e populistiche”.

Papa: Costituzione bussola affidabile per democrazia in Italia

Papa: Costituzione bussola affidabile per democrazia in ItaliaCittà del Vaticano, 7 lug. (askanews) – La Costtuzione rappresenta per il nostro Paese una “bussola sicura” per la democrazia. A dirlo Papa Francesco prima dell’Angelus domenicale pronunciato in piazza Unità d’Italia a Trieste dove sta concludendo i lavori della 50.ma Settimane dei cattolici italiani.


“Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita e come cittadini avete la Costituzione, ‘bussola’ affidabile per il cammino della democrazia”, ha detto Francesco. “E allora, avanti! Senza paura, – ha concluso – aperti e saldi nei valori umani e cristiani, accoglienti ma senza compromessi sulla dignità umana, su questo non si gioca!”.

Meloni a vertice Nato, rilancio Alleanza e rappresentante per Sud

Meloni a vertice Nato, rilancio Alleanza e rappresentante per SudRoma, 6 lug. (askanews) – Il vertice Nato di Washington sarà segnato dall’ingresso di un nuovo alleato, la Svezia, e rilancerà la missione dell’Alleanza a livello globale e verso il Sud, con la nomina di un Rappresentante speciale del Segretario generale.


Per l’Italia al summit (in programma dal 9 all’11 luglio) parteciperà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al ministro degli Esteri Antonio Tajani e a quello della Difesa Guido Crosetto. La ricorrenza del 75esimo anniversario della firma del Trattato del Nord Atlantico, sottolineano fonti italiane, nelle attuali circostanze geopolitiche non costituisce una mera “occasione celebrativa”, ma al contrario una “preziosa opportunità, dall’alto valore simbolico, per riaffermare compattezza, unità politica e determinazione degli alleati”. Al centro dei lavori “l’adattamento strategico e operativo” dell’Alleanza rispetto all’evoluzione del quadro di sicurezza. Con il conflitto in Ucraina, infatti, viene spiegato, si pone in termini nuovi l’attuazione della missione della Nato, che rimane comunque “prettamente difensiva”. Per l’Italia, in particolare, il necessario rafforzamento deve essere perseguito avendo in mente sia la globalità delle sfide, secondo l’approccio a 360 gradi previsto dal Concetto Strategico approvato nel 2022 a Madrid, sia la “necessaria collaborazione” tra Nato e Unione Europea.


Il Vertice costituirà anche un’occasione per rilanciare i partenariati della Nato, ovvero le sue relazioni e i rapporti di collaborazione più o meno strutturati, con più di 30 Paesi del Nord Africa, del Golfo, dell’Europa orientale, dell’Asia Centrale e dell’Indo-Pacifico. In questo quadro, le fonti sottolineano un “risultato pratico importante” nel rilancio dell’azione Nato verso il Sud. Infatti, su “forte spinta italiana”, sarà approvato un pacchetto di misure centrate su dialogo politico e collaborazione pratica con le nazioni del vicinato meridionale e sarà nominato un Rappresentante speciale del Segretario generale per il Sud. Durante il Vertice è previsto anche il passaggio conclusivo dell’iter di nomina di Mark Rutte, che a partire dal primo ottobre assumerà ufficialmente il ruolo di Segretario generale, dopo il mandato decennale di Jens Stoltenberg. Dal gennaio 2025, invece, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ricoprirà l’incarico di presidente del Comitato Militare.


Il programma prevede il 9 luglio un evento celebrativo dei 75 anni del Trattato, che fu firmato il 4 aprile 1949 proprio nella capitale Usa. Il 10 luglio ci sarà una sessione del Consiglio Atlantico a livello di Capi di Stato e di Governo e in formato “solo Alleati”. La Svezia, 32esimo alleato, parteciperà per la prima volta ad un vertice NATO come suo membro effettivo. In serata alla Casa Bianca si terrà una cena offerta dal presidente Joe Biden ai capi delegazione. L’11 luglio si svolgerà una seconda sessione del Consiglio Atlantico con la partecipazione, accanto agli Alleati, delle nazioni dell’Indo-Pacifico (Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea e Giappone) e dell’Unione Europea. Il vertice si chiuderà poi con una riunione del Consiglio Nato-Ucraina.

Formula1, Tripletta britannica a Silverstone: Russell in pole, poi Hamilton e Norris

Formula1, Tripletta britannica a Silverstone: Russell in pole, poi Hamilton e NorrisRoma, 6 lug. (askanews) – Tripletta britannica nelle qualifiche del Gran Premio d’Inghilterra con la Mercedes che occupa le due caselle della prima fila. Terza pole position in carriera per George Russell (1h 25″819 millesimi) davanti a Lewis Hamilton (+0.171) e Lando Norris (McLaren, +0.211) che divide una seconda fila con la Red Bull di Max Verstappen. In terza fila Oscar Piastri con l’altra McLaren e la sorpesa Nico Hulkenberg con la Haas motorizzata Ferrari. Solo settima la Ferrari che apre la quarta fila con Carlos Sainz (+0.690). Al suo fianco partirà Lance Stroll sotto indagine per un’infrazione regolamentare nel Q1 ma intanto esclude l’altra Rossa. Non passa il “taglio del Q2” Charles Leclerc, eliminato nei secondi finali della fase centrale da Lance Stroll. Fuori addirittura ad inizio qualifiche (e al via dall’ultima fila) Sergio Perez che esce di pista a Copse nel suo giro di lancio. Il meteo instabile ha regalato incertezza soprattutto in Q1, con la pista bagnata che si è asciugata, poi di nuovo bagnata e ancora asciugata, rendendo quasi drammatici gli ultimi minuti in cui pure Verstappen ha rischiato di essere eliminato.


Al suo fianco partirà Lance Stroll sotto indagine per un’infrazione regolamentare nel Q1 ma intanto esclude l’altra Rossa. Non passa il “taglio del Q2” Charles Leclerc, eliminato nei secondi finali della fase centrale da Lance Stroll. Fuori addirittura ad inizio qualifiche (e al via dall’ultima fila) Sergio Perez che esce di pista a Copse nel suo giro di lancio. Il meteo instabile ha regalato incertezza soprattutto in Q1, con la pista bagnata che si è asciugata, poi di nuovo bagnata e ancora asciugata, rendendo quasi drammatici gli ultimi minuti in cui pure Verstappen ha rischiato di essere eliminato. 

Al Tour de France seconda vittoria in volata dell’eritreo Girmay

Al Tour de France seconda vittoria in volata dell’eritreo GirmayRoma, 6 lug. (askanews) – Seconda vittoria al Tour de France dell’eritreo Biniam Girmay che brucia Philipsen in volata a Colombey-les-Deux-Eglises, casa del generale De Gaulle, e vince la seconda tappa personale di questo Tour dopo quella con arrivo a Torino. Prima di lui Jonas Abrahamsen era stato l’indiscusso protagonista con una fuga dal chilometro zero sotto la pioggia e lo scollinamento in solitaria dei cinque GPM di giornata. Ritmo altissimo sul finale con squadre dei big e dei velocisti che hanno macinato i chilometri conclusivi nel giro di pochissimi minuti. Volata confusa lanciata dalla Cofidis. Ad uscire a 150 metri dal traguardo sono stati Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Biniam Girmay (Intermarché – Wanty) con l’eritreo che è riuscito a prevalere. Terzo il campione belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), poi Ackermann e van den Berg. La maglia gialla rimane sulle spalle dello sloveno Pogacar.

Tennis, terzo turno ancora un tabù: Fognini eliminato a Wimbledon

Tennis, terzo turno ancora un tabù: Fognini eliminato a WimbledonRoma, 6 lug. (askanews) – Si conferma il tabù del 3° turno a Wimbledon per Fabio Fognini. Per la settima volta in carriera l’azzurro esce di scena nei sedicesimi di finale, battuto stavolta in cinque set da Roberto Bautista Agut: 7-6, 3-6, 5-7, 7-6, 6-4 il punteggio finale. Lo spagnolo è stato perfetto alla ripresa del match, interrotto venerdì per pioggia: prima ha chiuso il quarto set al tiebreak (netto 7-1), poi ha vinto il quinto con il break nel nono gioco. Bautista torna così negli ottavi di Wimbledon dopo tre anni: affronterà Tommy Paul.