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Meloni ai dirigenti FdI: no spazio per razzismo e antisemitismo. Chi non ha capito fuori dal partito

Meloni ai dirigenti FdI: no spazio per razzismo e antisemitismo. Chi non ha capito fuori dal partitoRoma, 2 lug. (askanews) – “Come moltissimi di voi sono arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato. L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro, che fin dalla sua fondazione ha peraltro fatto la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili con la nostra, accogliendo persone che arrivavano anche da percorsi politici diversi da quello della destra storica”, aggiunge Meloni nella lettera, sottolineando: “Fratelli d’Italia non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci. Non lo siamo noi e non lo sono i nostri ragazzi di Gioventù Nazionale”. “Abbiamo un movimento giovanile forte, sano, colorato, curioso e aperto. I nostri ragazzi, che a volto scoperto e la faccia pulita, con volantini e iniziative, difendono la Libertà nelle scuole e nelle università dalla violenza e dall’arroganza della sinistra, sono i primi a essere danneggiati da questa brutta storia. Proprio per questo, non c’è alcuno spazio tra le nostre fila per chi recita un copione macchiettistico utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi”, scrive ancora la presidente del Consiglio nella lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“Noi – aggiunge la leader di Fdi – abbiamo fatto della trasparenza e della coerenza i nostri tratti caratteristici. Noi facciamo quello che diciamo e siamo quello che appariamo. Non c’è trucco e non c’è inganno. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi”. “Il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi non è in grado di capire cosa sia Fratelli d’Italia e quali siano le grandi sfide storiche della nostra epoca. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“Per tutti gli altri: ricordatevi quale è il nostro compito, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Servirà tanto lavoro, tanta dedizione, tanto sacrificio. Ma se sapremo essere all’altezza della sfida, vi prometto che la storia si ricorderà di noi, che l’Italia si ricorderà di noi, che ogni persona perbene che ha subito la logica degli amici degli amici, dei circoletti che decidono per tutti, dei due pesi e delle due misure, di un mondo nel quale se fai parte di una determinata corrente politica hai più diritti degli altri, ci dirà grazie per il coraggio e la forza che avremo saputo dimostrare. Piedi a terra, testa alta, e sguardo rivolto sempre, e solo, avanti”, conclude.

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice Adelphi

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice AdelphiMilano, 2 lug. (askanews) – Giangiacomo Feltrinelli Editore annuncia di aver finalizzato l’acquisizione del 10% della casa editrice Adelphi. Lo si legge in una nota. “L’operazione rinsalda un legame antico fra due editori di fortissima tradizione che, sia pur con profili diversi, trovano punti di contatto nel rapporto con i loro cataloghi, nel modo d’intendere il lavoro editoriale e nella relazione con autrici e autori”, si legge.


“L’idea di una partecipazione in casa Adelphi – ha rivelato Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo Feltrinelli – risale a tante conversazioni molto amichevoli con Roberto Calasso sul futuro delle nostre case editrici e sulla salute delle librerie italiane. Dopo la morte di Roberto, ho ripreso l’argomento con l’antropologo Francesco Pellizzi, socio storico di Adelphi, scomparso purtroppo lo scorso agosto. Con la moglie Gini Alhadeff e i figli, Giandomenico e Aurora, abbiamo in queste settimane definito l’accordo per l’acquisto del 10% del capitale della casa editrice, rimanendo a loro il 3,5% della società”. Feltrinelli, ha aggiunto, “intende essere un partner di garanzia e offrire tutta la possibile collaborazione, nel più che ovvio rispetto di ogni autonomia, ad una delle più prestigiose e affascinanti realtà editoriali in Italia e nel mondo, la cui avventura peraltro fu presentata pubblicamente la prima volta proprio in una libreria Feltrinelli in via Manzoni a Milano, nel lontano 1962”.

La Commissione Segre acquisirà i documenti dell’inchiesta doi Fanpage su Gioventù nazionale

La Commissione Segre acquisirà i documenti dell’inchiesta doi Fanpage su Gioventù nazionaleRoma, 2 lug. (askanews) – “È molto importante che, su proposta della Presidente Segre, la Commissione Antidiscriminazioni abbia deciso all’unanimità di acquisire la documentazione dell’inchiesta di Fanpage.it sul neofascismo e l’antisemitismo dentro Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Così in una nota il senatore Francesco Verducci, vice presidente della Commissione Antidiscriminazioni presieduta da Liliana Segre.


“Non può esserci la linea della negazione o del silenzio o della banalizzazione su quanto di così grave emerso grazie all’inchiesta di Fanpage”, conclude l’esponente del Pd.

L’Ue dà via il via libera preliminare all’esborso della quinta rata del Pnrr (11,1 miliardi)

L’Ue dà via il via libera preliminare all’esborso della quinta rata del Pnrr (11,1 miliardi)Bruxelles, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha dato oggi una valutazione preliminare positiva riguardo alla richiesta di pagamento della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia. L’esborso, che era stato richiesto dall’Italia il 29 dicembre scorso, era legato al raggiungimento di 23 traguardi parziali (“milestone”) e 31 obiettivi finali, che la Commissione ha valutato positivamente, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti già erogati), di cui 3,2 miliardi concessi come sovvenzioni e 7,9 miliardi come prestiti. In totale, la quinta rata finanzia passi avanti importanti relativi a 36 diverse misure, di cui 14 riforme e 22 investimenti.


Il lavoro fatto sul Pnrr “ci ha permesso di raggiungere dei record che sono stati riconosciuti
dalla Commissione europea. L’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr. Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, 113 miliardi e mezzo di euro a fronte dei 194 miliardi quasi e mezzo previsti, ovvero il 58,4% del totale del nostro Pnrr”, ha commentato in un videomessaggio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Ovviamente – ha aggiunto – il nostro lavoro non si ferma qui, va avanti senza sosta. Solo pochi giorni fa abbiamo inoltrato la sesta richiesta di pagamento da 8 miliardi e mezzo di euro e anche su questo siamo i primi in Europa. Abbiamo convocato per domani un’altra cabina di regia per verificare lo stato d’attuazione degli obiettivi previsti per chiedere il versamento della settima rata da 18,2 miliardi di euro. La messa a terra del PNRR rimarrà una priorità assoluta dell’intero governo perché ogni obiettivo raggiunto è un passo avanti per rendere la nostra nazione più forte, più moderna, più attenta ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Lo avevamo promesso ai cittadini e stiamo mantenendo fede anche a quest’impegno”, ha concluso Meloni nel suo videomessaggio. 

Fed, Powell: inflazione sembra tornare a calare ma vogliamo più dati

Fed, Powell: inflazione sembra tornare a calare ma vogliamo più datiRoma, 2 lug. (askanews) – Sui possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve “non indicherò alcuna data specifica. Sappiamo che se ci muoviamo troppo presto possiamo disfare il lavoro fatto e che se, invece, lo facciamo troppo tardi potremmo danneggiare oltre il necessario un’economia. Quindi teniamo conto che questi due rischi”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell durante un dibattito al forum annuale della Bce a Sintra, in Portogallo.


“Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo continuato a avere crescita solida e un mercato del lavoro che è ancora forte, anche se continuiamo a vedere ribilanciamenti. E l’inflazione dopo pause nel primo trimestre”, in cui era risalita sopra il 3% “ora vede segnali di ripresa della sua tendenza disinflazionistica. Abbiamo fatto progressi, le ultime letture suggeriscono che stiamo tornando su una dinamica disinflazionistica ma vogliamo essere più fiduciosi. Vogliamo vedere più dati come quelli che abbiamo visto di recente”. Al direttorio della Fed “abbiamo benissimo presente di avere rischi bivalenti e che dobbiamo gestirli”, ha ribadito.

Fed, Powell: Inflazione al 2% solo alla fine del 2025 o nel 2026

Fed, Powell: Inflazione al 2% solo alla fine del 2025 o nel 2026New York, 2 lug. (askanews) – “Vedremo l’inflazione al 2% probabilmente solo alla fine del prossimo anno o nel 2026”, così ha detto il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, intervenendo al forum delle Banche centrali, organizzato in Portogallo dalla Bce.


“E’ probabile che l’inflazione negli Stati Uniti abbia raggiunto il picco, ma sono necessarie ulteriori letture” prima di considerarlo un assunto ha spiegato Powell. “Vogliamo essere più fiduciosi che l’inflazione si stia muovendo verso il basso in modo sostenibile… prima di iniziare il processo di allentamento della politica” monetaria, ha spiegato il presidente della Fed.

Mauro Garofalo racconta Philippe Petit, “Il mago dell’aria”

Mauro Garofalo racconta Philippe Petit, “Il mago dell’aria”Roma, 7 lug. (askanews) – Il 7 agosto 1974, alle 7.05 del mattino, Philippe Petit con l’aiuto di alcuni amici tende un cavo d’acciaio spesso tre centimetri tra le Torri Gemelle di New York. Sospeso a 417,5 metri dal suolo, senza alcun sistema di sicurezza, nei successivi quarantacinque minuti compie la traversata tra le due torri avanti e indietro per otto volte. Sotto di lui, la città si sveglia, alza la testa e spalanca gli occhi… E non solo per quei quarantacinque minuti: continuerà a farlo per tutti gli anni a venire, e lo stesso succederà a molte persone che quel giorno non erano nemmeno nate, perché l’immagine di quell’uomo appeso al cielo è la dimostrazione eterna che l’orizzonte dei sogni non deve avere limiti.


Ma perché Philippe è salito lassù si chiede Mauro Garofalo in “Il mago dell’aria” (Mondadori)? Quali pensieri, quali sogni incendiavano la sua mente e il suo cuore mentre progettava l’impresa? Dall’infanzia passata a correre nelle campagne francesi alla giovinezza vagabonda tra le città di mezzo mondo con i loro alti palazzi, dalla passione per i giochi di prestigio all’innamoramento per il funambolismo nonostante i suoi estenuanti allenamenti, Il mago dell’aria è la biografia immaginaria di uno spirito liberissimo, un racconto fantastico che è insieme storia di formazione, romanzo di avventura e viaggio di un eroe moderno e incantato. Mauro Garofalo, nato a Roma nel 1974, è scrittore e giornalista. Vive a Milano dove insegna Scrittura alla Scuola Mohole e il modulo di Storytelling alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, collabora sui temi dell’ambiente con “Il Sole 24 Ore – Nòva” e “La Stampa” Viaggi e TuttoScienze.

Pnrr, Ue dà via libera preliminare a esborso quinta rata

Pnrr, Ue dà via libera preliminare a esborso quinta rataBruxelles, 2 lug. (askanews) – La Commissione europea ha dato oggi una valutazione preliminare positiva riguardo alla richiesta di pagamento della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia.


L’esborso, che era stato richiesto dall’Italia il 29 dicembre scorso, era legato al raggiungimeno di 23 traguardi parziali (“milestone”) e 31 obiettivi finali, che la Commissione ha valutato positivamente, per un totale di 11,1 miliardi di euro (al netto dei prefinanziamenti già erogati), di cui 3,2 miliardi concessi come sovvenzioni e 7,9 miliardi come prestiti. In totale, la quinta rata finanzia passi avanti importanti relativi a 36 diverse misure, di cui 14 riforme e 22 investimenti.

Lagarde: bene calo inflazione giugno ma strada ancora accidentata

Lagarde: bene calo inflazione giugno ma strada ancora accidentataRoma, 2 lug. (askanews) – Sull’inflazione dell’area euro a giugno “abbiamo visto un numero più basso del mese scorso. Questo è positivo, ma avevamo detto che sarebbe stato un percorso accidentato e riteniamo ancora che sia probabile così fino alla fine del 2024. Ma prevediamo ancora il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% alla fine del 2025”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde durante un dibattito al forum annuale a Sintra, in Portogallo.


Lagarde ha anche riconosciuto che l’inflaizone sui servizi è rimasta invariata a un valore più elevato, il 4,1%. “Ovviamente siamo molto attenti alle componenti e a cosa sia dietro ai servizi”, ha detto.

Pnrr, Meloni: 11 mld da quinta rata, smentito chi prevedeva fallimento

Pnrr, Meloni: 11 mld da quinta rata, smentito chi prevedeva fallimentoRoma, 2 lug. (askanews) – “Sono molto contenta di annunciare che la Commissione europea ha approvato oggi il pagamento della quinta rata del Pnrr. Abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti per questa rata, abbiamo fatto anche qualcosa di più. A dicembre avevamo inviato la richiesta per 10 miliardi 600 milioni, ma a maggio 2024 abbiamo raggiunto due ulteriori obiettivi e questo ci consentirà di ricevere 400 milioni in più e arrivare a 11 miliardi con il pagamento di questa quinta rata”. Lo afferma in un videomessaggio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“E’ un’ottima notizia per l’Italia, è un’ottima notizia per i cittadini – aggiunge – è una notizia che ancora una volta smentisce quanti avevano scommesso sul fallimento di questo governo, quanti speravano in cuor loro che l’Italia potesse perdere i soldi dell’Europa per ottenere magari un vantaggio elettorale, mentre lo dicevano, ma non è andata così. E con il lavoro di questi mesi noi abbiamo dimostrato che tutti quei pronostici erano sbagliati. Lo abbiamo dimostrato facendo quello che sappiamo fare meglio, e cioè studiare i dossier, lavorare, portare a casa i risultati concreti”.