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M.O., Conte: è sterminio, amici ebrei non stiano in silenzio

M.O., Conte: è sterminio, amici ebrei non stiano in silenzioRoma, 25 mar. (askanews) – “Sono riprese le operazioni militari a Gaza e le aggressioni provenienti dalle colonie illegali in Cisgiordania: da ultimo Hamdan Ballal, regista di No other land, premio Oscar. Che anziché essere curato dagli israeliani è stato arrestato, ora ci dicono rilasciato, ma immaginate se non fosse stato un personaggio famoso”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una diretta sui suoi canali social.


“Stiamo assistendo – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – a un sistematico sterminio, una buona parte sono donne e bambini. È chiaro che quello di Israele è un governo criminale, ma lo dico a tutti gli amici ebrei, proprio perché si dice che Israele è un Paese democratico, non si può stare in silenzio. Il silenzio c’è nelle dittature”. Per il leader stellato il governo italiano continua a meritare l’epiteto di “vigliacco”, dopo le astensioni all’Onu sui fatti di Gaza, anche perché “non dispone un embargo pieno nei confronti di Israele e non chiede sanzioni nei confronti dei suoi ministri coinvolti nello sterminio. La comunità internazionale non può rimanere in silenzio, il silenzio è connivenza”, ha concluso Conte.

Strage di Erba, la Cassazione respinge il ricorso di Olindo e Rosa: nessuna revisione, resta l’ergastolo

Strage di Erba, la Cassazione respinge il ricorso di Olindo e Rosa: nessuna revisione, resta l’ergastoloRoma, 25 mar. (askanews) – Nessuna revisione della condanna all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi in relazione alla strage di Erba. I giudici della Cassazione, V sezione penale, hanno respinto il ricorso della difesa.


I giudici della V sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso della difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Il pg Giulio Monferini aveva richiesto la inammissibilità della istanza. (Nella foto di archivio Rosa Bazzi e Olindo Romano durante il processo per la strage di Erba nel 2008)

Arriva la norma di correzione sull’Irpef, Mef: applicazione nuove aliquote per determinare acconto

Arriva la norma di correzione sull’Irpef, Mef: applicazione nuove aliquote per determinare accontoRoma, 25 mar. (askanews) – “In considerazione dei dubbi interpretativi posti, e al fine di salvaguardare tutti i contribuenti interessati, il Governo interverrà anche in via normativa per consentire l’applicazione delle nuove aliquote del 2025 per la determinazione dell’acconto”. Lo annuncia il Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota.


L’intervento, precisa il Mef, “sarà realizzato in tempo utile per evitare ai contribuenti aggravi in termini di dichiarazione e di versamento”. “Relativamente all’applicazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche” riferisce il Mef “sono pervenute segnalazioni da parte di alcuni CAF, riportate anche dagli organi di stampa, in merito a un maggior carico fiscale per i lavoratori dipendenti che verrebbero gravati dell’onere di versare l’acconto IRPEF per l’anno 2025 anche in mancanza di redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati a ritenuta d’acconto”. In particolare, spiega il Ministero, “il predetto maggior onere fiscale deriverebbe, secondo l’interpretazione riportata dai CAF, dall’applicazione della disposizione contenuta nell’articolo 1, comma 4, del d.lgs. 30 dicembre 2023, n. 216, che, prevedendo la riduzione dal 25 al 23 per cento dell’aliquota IRPEF per i redditi da 15.000 a 28.000 euro e l’innalzamento della detrazione di lavoro dipendente da 1.880 euro a 1.955 euro, ha stabilito che tali interventi non si applicano per la determinazione degli acconti dovuti per gli anni 2024 e 2025 per i quali si deve considerare la disciplina in vigore per l’anno 2023”.


Ma afferma il Mef “l’incongruenza evidenziata dai CAF deriva dal fatto che le aliquote, gli scaglioni e le detrazioni Irpef sono stati in una prima fase modificati in via temporanea, per un solo periodo d’imposta (2024), e successivamente stabilizzate a regime dal 2025. Inoltre, si fa presente che con la disposizione in questione si intendeva sterilizzare gli effetti delle modifiche alla disciplina IRPEF soltanto in relazione agli acconti dovuti dai soggetti la cui dichiarazione dei redditi evidenziava una differenza a debito di IRPEF, in quanto percettori di redditi ulteriori rispetto a quelli già assoggettati a ritenuta d’acconto”. “L’intenzione del legislatore” chiarisce il Ministero dell’Economia “non era, quindi, volta a intervenire nei confronti di soggetti, come la maggioranza dei lavoratori dipendenti e pensionati, che, in mancanza di altri redditi, non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi. Pertanto, la disposizione di cui all’articolo 1, comma 4, del d.lgs. 216/2023 va interpretata nel senso che l’acconto per l’anno 2025 è dovuto, con applicazione delle aliquote 2023, solo nei casi in cui risulti di ammontare superiore a euro 51,65 la differenza tra l’imposta relativa all’anno 2024 e le detrazioni, crediti d’imposta e ritenute d’acconto, il tutto però calcolato secondo la normativa applicabile al periodo d’imposta 2024”.


“Siamo soddisfatti di aver difeso le persone che rappresentiamo, inducendo il Governo a rivedere una norma profondamente ingiusta. La questione sollevata dalla Cgil e dal Consorzio nazionale Caaf Cgil era più che fondata”, ha commentato il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, e la presidente del Consorzio nazionale Caaf Cgil, Monica Iviglia, commentando in una nota il comunicato sull’acconto Irpef diffuso dal Mef. “Se alle parole seguiranno i fatti, e si interverrà per consentire l’applicazione delle tre aliquote 2025 per la determinazione dell’acconto Irpef, i salari e le pensioni di milioni di cittadine e cittadini, già pesantemente colpiti dall’alta inflazione cumulata in questi anni, non subiranno ulteriori riduzioni” concludono Ferrari e Iviglia.

Omicidio Diabolik, la Corte d’Assise di Roma: ergastolo a Raoul Esteban Calderon

Omicidio Diabolik, la Corte d’Assise di Roma: ergastolo a Raoul Esteban CalderonRoma, 25 mar. (askanews) – Condanna all’ergastolo per il killer dell’ex capo degli Irriducibili della Lazio, Fabrizio Piscitelli, detto ‘Diabolik’. I giudici della terza Corte d’Assise di Roma, hanno condannato al massimo della pena Raoul Esteban Calderon, per l’omicidio avvenuto il 7 agosto del 2019, al parco degli Acquedotti, nel quartiere Tuscolano a Roma. La sentenza è stata emessa dai giudici della III sezione della corte d’assise dopo oltre 5 ore di camera di consiglio. I giudici non hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso.

Omicidio Diabolik, la Corte d’Assise di Roma: ergastolo a Raoul Esteban Calderon

Omicidio Diabolik, la Corte d’Assise di Roma: ergastolo a Raoul Esteban CalderonRoma, 25 mar. (askanews) – Condanna all’ergastolo per il killer dell’ex capo degli Irriducibili della Lazio, Fabrizio Piscitelli, detto ‘Diabolik’. I giudici della terza Corte d’Assise di Roma, hanno condannato al massimo della pena Raoul Esteban Calderon, per l’omicidio avvenuto il 7 agosto del 2019, al parco degli Acquedotti, nel quartiere Tuscolano a Roma. La sentenza è stata emessa dai giudici della III sezione della corte d’assise dopo oltre 5 ore di camera di consiglio. I giudici non hanno riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso.

Dybala operato: intervento riuscito, riabilitazione a Trigoria

Dybala operato: intervento riuscito, riabilitazione a TrigoriaRoma, 25 mar. (askanews) – “L’intervento chirurgico a cui si è sottoposto oggi il calciatore Paulo Dybala è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni Paulo comincerà la riabilitazione a Trigoria” il comunicato del club giallorroso sull’operazione effettuata dall’argentino. Dybala si erà infortunato al tendine della gamba sinistra nel corso dell’ultima partita casalinga contro il Cagliari. L’intervento si è svolto alla Fortius Clinic di Londra ed è stato effettuata dal dottor Andy Williams, alla presenza dello staff sanitario giallorosso. L’obiettivo di Dybala è quello di tornare a disposizione della Roma nelle prime settimane della prossima stagione.

Lavoro, Schlein: Meloni ha in testa un Paese che compete al ribasso

Lavoro, Schlein: Meloni ha in testa un Paese che compete al ribassoRoma, 25 mar. (askanews) – “L’Italia è in fondo alla classifica del G20 per i salari reali dei lavoratori e delle lavoratrici. Ultimi, senza appello. Il Governo non ha mosso un dito per agevolare il rinnovo dei contratti per 7 milioni di lavoratori e per allineare gli aumenti delle retribuzioni anche al costo elevatissimo della bolletta energetica più cara d’Europa, inoltre il Governo ha programmato la riduzione del potere d’acquisto dei dipendenti pubblici negando il recupero dell’inflazione reale. Lo stesso Governo Meloni che fa di tutto per affossare la nostra proposta unitaria con le altre opposizioni per introdurre un salario minimo, che rafforzi la contrattazione collettiva e stabilisca che sotto i 9 euro all’ora non può scendere nemmeno quella. Precarietà e bassi salari sono parenti stretti: Meloni ha in testa un Paese che compete al ribasso. Il risultato è milioni di lavoratori poveri e migliaia di ragazze e ragazzi anche laureati che lasciano il paese. Siamo davanti a uno scandalo, a un furto di futuro. Occorre agire subito”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.

”Prima di domani” è il nuovo brano di Fabrizio Moro e Il Tre

”Prima di domani” è il nuovo brano di Fabrizio Moro e Il TreMilano, 25 mar. (askanews) – Da oggi, martedì 25 marzo, è disponibile in digitale “Prima di domani” (BMG), il nuovo brano di Fabrizio Moro e Il Tre.


Con il testo scritto da Fabrizio Moro e Il Tre e la produzione di Katoo, “Prima di domani” è un brano nato dal forte desiderio di Moro, condiviso poi con Il Tre, di riflettere su un tema delicato come il suicidio. «Non riesco a raccontare bene questa canzone a parole – afferma Fabrizio Moro – Perché le parole sono state messe tutte lì dentro ed è difficile spiegare certe sensazioni. Non ho mai pensato concretamente al suicidio, perché sono un uomo troppo attaccato alla vita e, soprattutto, sono un uomo che (nella sua instabilità) si ritiene molto fortunato. Vivo la vita che volevo vivere fin da adolescente e “mollare” in un momento di forte sconforto, e ne ho avuti tanti, sarebbe indegno nei confronti di tutte quelle persone che non hanno avuto la mia stessa fortuna. Io ragiono così. Ma so anche che vivere è il più grande atto di coraggio per tante persone che vengono schiacciate ogni giorno dalla voce della paura. Quella voce che ti ripete “non ce la fai”, “non puoi arrivare”, “non puoi essere”, “fallirai”, …. Questa canzone parla di quelle persone. Parla di chi era qui e non è riuscito a spegnere quella voce».


«”Prima di domani” è un brano che affronta una tematica molto delicata. Sono onorato di aver partecipato alla scrittura di questo brano così particolare con Fabrizio e che sia nato tutto in maniera spontanea – dichiara Il Tre – A volte, è difficile spiegare quanto sia dura affrontare le difficoltà che la vita ci mette davanti, quando il peso di certe cose diventa insormontabile: è più facile scrivere una canzone». I due artisti tornano a lavorare insieme dopo la serata dei duetti di Sanremo 2024, in cui Fabrizio Moro è stato ospite de Il Tre.


Fabrizio Moro ha firmato il contratto discografico con BMG per la pubblicazione del suo nuovo album in uscita entro la fine del 2025. Il cantautore, infatti, è tornato in studio per lavorare a nuova musica.

”Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, aperture serali

”Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, aperture seraliRoma, 25 mar. (askanews) – Aperture straordinarie, nel fine settimana e con l’estensione degli orari di ingresso, per la mostra “Roma pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo”, in corso fino al 4 maggio 2025 al Museo di Roma a Palazzo Braschi.


Da sabato 29 marzo fino alla chiusura, l’esposizione rimarrà aperta fino alle 22.00, con ultimo ingresso previsto alle ore 21.00, nelle seguenti giornate: sabato 29 marzo; venerdì 4 aprile, sabato 5 aprile, venerdì 11 aprile, sabato 12 aprile, venerdì 18 aprile, sabato 19 aprile, domenica 20 aprile, venerdì 25 aprile, sabato 26 aprile; venerdì 02 maggio, sabato 3 maggio, domenica 4 maggio. La mostra sarà aperta in via eccezionale anche lunedì 21 aprile 2025 in occasione di Pasquetta, dalle ore 10.00 alle ore 22.00.


I restanti giorni della settimana, dal martedì al venerdì, l’orario di apertura rimane invariato dalle 10.00 alle 19.00 con ultimo ingresso alle 18.00. L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata da Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici Sovrintendenza Capitolina) e Raffaella Morselli (Professoressa ordinaria Sapienza Università di Roma), con la collaborazione di Ilaria Arcangeli (Ph.D Università di Chieti Gabriele D’Annunzio). Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo Officina Libraria.


LA MOSTRA La mostra è dedicata alle tante artiste che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso relegate a una sorta di “silenzio” storiografico. Protagoniste della mostra le artiste presenti nelle collezioni capitoline, come Caterina Ginnasi, Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti Richards, oltre a una selezione significativa di altre importanti artiste attive in città come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi, Maddalena Corvina, Giovanna Garzoni, e di molte altre il cui corpus si sta ricostruendo in questi ultimi decenni di ricerca. I diversi linguaggi, generi e tecniche, sono evidenziate nel percorso di mostra da tappe e figure rappresentative. Attraverso circa 130 opere, il percorso espositivo descrive il progressivo inserimento delle pittrici nel mercato internazionale, con il faticoso conseguimento del pieno accesso alla formazione e alle più importanti istituzioni della città, quali l’Accademia di San Luca e l’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.

Mostre a Roma, arte sostenibile e salute mentale alla GNAMC

Mostre a Roma, arte sostenibile e salute mentale alla GNAMCRoma, 25 mar. (askanews) – Dall’1 al 4 aprile 2025 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ospiterà la creazione dal vivo di un’opera d’arte collettiva composta da materiali di plastica riciclata. Dopo il mosaico di Basaglia donato a Papa Francesco nell’ambito del Festival della salute mentale RO.MENS lo scorso ottobre, questa volta sarà Lady Be, artista internazionale nota per il suo impegno nell’arte sostenibile e nell’inclusione sociale, a realizzare un nuovo mosaico insieme agli utenti del servizio di salute mentale del distretto 6 dell’ASL Roma 2. L’identità del personaggio che sarà raffigurato nell’opera è ancora ignota e sarà svelata dall’artista soltanto in fase di realizzazione.


L’iniziativa si inserisce nel contesto della IV Edizione del Festival RO.MENS per l’inclusione sociale contro il pregiudizio, organizzato ad ottobre 2025 dal Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, che ha già ricevuto nelle precedenti edizioni il patrocinio della RAI. “Il mio lavoro con i materiali di riciclo – ha affermato Lady Be – è anche una metafora della possibilità di rinascita e di riscatto. Con entusiasmo ho aderito a questo progetto che vede il coinvolgimento attivo dei giovani utenti del Dipartimento di Salute Mentale, trasformando i rifiuti in arte e ribadendo il valore della seconda possibilità, sia per le persone che per gli oggetti”.


“L’arte e la salute mentale- concludono Isabella de Stefano ed Emanuele Caroppo, coordinatori dell’iniziativa rispettivamente per la GNAMC e per la ASL – si uniscono nella splendida cornice della Galleria Nazionale, in un progetto di integrazione e collaborazione già in atto da tempo”.