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Casini: “Calciomercato finisca prima ma serve accordo europeo”

Casini: “Calciomercato finisca prima ma serve accordo europeo”Roma, 22 ago. (askanews) – Una riforma per evitare che si inizi a giocare con squadre ancora senza la rosa completa. Ne parla il presidente della Lega di serie A, Lorenzo Casini, in una intervista al Corriere della Sera. “Si potrebbe anticipare l’avvio del mercato a metà giugno, con decorrenza dei nuovi contratti da luglio, e finire prima, ma servirebbe un accordo tra le leghe europee. Ricordiamoci poi che oggi i club della Saudi League possono comprare giocatori fino a ottobre” le parole del numero 1 dei club italiani. Sulle riforme del calcio aggiunge: “Serve una serie coordinata di azioni su tre ambiti: infrastrutture, con stati, centri sportivi, impianti pubblici; risorse, riducendo costi, anche per i procuratori, e aumentando gli introiti; cultura, su giovani e scuola, per recuperare un collegamento che sembra essersi spezzato. Sono tutte proposte dettagliate nel documento di indirizzo che abbiamo presentato nel dicembre 2022 e aggiornato lo scorso febbraio”. Infine il campionato che verrà: “Il campionato? Mi auguro che sia un torneo ricco di reti e in grado di far emergere giovani, anche italiani. Vorrei poi che le nostre squadre potessero arrivare in fondo alle coppe europee e che la competizioni in campionato coinvolga più club fino all’ultima giornata”. “Auspico anche un miglioramento culturale complessivo, specialmente sui temi della sostenibilità e della lotta contro il razzismo”, ha continuato Casini, toccando uno dei temi più caldi del momento.

Calcio, Paulo Dybala ai saluti: in Arabia per 75 mln in 3 anni

Calcio, Paulo Dybala ai saluti: in Arabia per 75 mln in 3 anniRoma, 22 ago. (askanews) – Paulo Dybala ha raggiunto l’intesa economica con l’Al-Qadsiah. L’argentino ha detto sì a una proposta da 75 milioni di euro per tre anni. Incontro nella serata di ieri (mercoledì 21 agosto) tra la Roma e il club arabo per arrivare a un accordo sul prezzo del cartellino, che dovrebbe essere da circa 3 milioni di euro. Parti vicine, ma ultimi aspetti ancora da sistemare. L’addio è davvero a un passo, con la “Joya” pronto a lasciare l’Italia dopo 12 stagioni consecutive tra Palermo, Juventus e Roma.

Bauli investe 82 mln nel biennio 2024-25 e punta a 1 mld fatturato nel 2030

Bauli investe 82 mln nel biennio 2024-25 e punta a 1 mld fatturato nel 2030Milano, 22 ago. (askanews) – A un secolo dalla nascita – la fondazione è del 1922 – il gruppo Bauli ridisegna la propria struttura e il portafoglio prodotti ponendosi l’obiettivo di raggiungere il miliardo di fatturato entro il 2030. Una strategia, spiega l’azienda nota per prodotti da ricorrenza come il pandoro o merendine come il Buondì, che si basa su tre direttrici: la diversificazione e l’innovazione delle categorie di prodotto, dei canali di vendita e il rafforzamento della presenza nei mercati esteri chiave.


Questa nuova strategia porta la firma dell’amministratore delegato Fabio Di Giammarco arrivato poco più di un anno fa alla guida del gruppo veronese presieduto da Michele Bauli, che conta a oggi 1.300 dipendenti, sette stabilimenti produttivi, di cui sei in Italia e uno in India (Baramati), e un fatturato consolidato al 2022/2023 di 634 milioni di euro. Di fronte a un mercato bakery sfidante, caratterizzato da frammentazione e polarizzazione dei prezzi, dove tuttavia l’88% delle aziende italiane sono impegnate in investimenti strategici soprattutto in ricerca e sviluppo (report EY-SWG), il gruppo Bauli nel biennio 2024-25 ha deciso di investire circa 82 milioni di euro dotandosi di una brand architecture che semplifica la struttura. Al centro di questo passaggio i due brand di riferimento, Bauli e Motta, quest’ultimo acquisito nel 2010 (insieme ad Alemagna). Per entrambi il nuovo piano strategico prevede una trasformazione e un riposizionamento.


Bauli, forte del suo livello di awareness e apprezzamento da parte dei consumatori, diventerà la “capogruppo”, ottimizzando la propria offerta e andando a includere anche alcuni prodotti storici come Buondì e Girella. Il Dna del marchio sarà ricostruito attorno al concetto del lievito madre, ingrediente base dell’azienda con più di 100 anni di vita. Motta, invece, subirà un vero e proprio riposizionamento: con la sua expertise pasticcera su alcuni dei prodotti come il Panettone di Milano, diventerà il brand premium del gruppo. Per fare questo, spiega l’azienda veronese, l’approccio sarà focalizzato sulla valorizzazione del business attraverso investimenti in innovazioni dei processi, di prodotto e talenti. Nel dettaglio delle tre direttrici di sviluppo, sul fronte prodotti, Bcontinuerà a diversificare, sviluppando nuove categorie e investendo sull’innovazione di prodotto, rafforzando il posizionamento del gruppo quale azienda sia delle festività sia per “ogni giorno e ogni esigenza”, accelerando lo sviluppo del segmento delle ricorrenze, quello del consumo quotidiano così come quello dedicato ai consumatori con esigenze dietetiche particolari. Sul fronte dei canali, invece, investirà sempre di più nel canale fuori casa e nell’espansione della rete di punti vendita “Minuto Bauli”, che oggi conta oggi 13 attività, dove è possibile gustare il prodotto sfornato al momento. Nuove prospettive anche per i mercati esteri: il percorso di internazionalizzazione subirà un’accelerazione, rafforzando la presenza dell’azienda in mercati chiave, quali Stati Uniti, India e Sud Est Asiatico, ma anche in nuove aree geografiche, come il Sud America e il Medio Oriente.


“Crediamo che attraverso la differenziazione e la creazione di valore per il consumatore, ci sia ancora spazio per crescere sia in Italia che all’estero – afferma Fabio Di Giammarco, ad del gruppo Bauli – Forti della nostra expertise centenaria nel mondo del bakery, guardiamo con entusiasmo agli obiettivi futuri, facendo dell’innovazione a 360 gradi la nostra principale leva strategica per raggiungere nuovi target di consumatori, in diverse occasioni di consumo e di acquisto”.

Ex Ilva, Urso: sentenza Corte Ue basata su dati superati, ma pronti a fermo

Ex Ilva, Urso: sentenza Corte Ue basata su dati superati, ma pronti a fermoRimini, 22 ago. (askanews) – Il governo Meloni è pronto ad affrontare l’eventuale fermo dell’ex Ilva di Taranto a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Ue. Lo ha assicurato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che in un’intervista a ilSussidiario.net ha spiegato l’impegno a mettere in sicurezza il sito.


“La sentenza della Corte” europea “si basa su dati ormai superati – ha precisato Urso – Sei mesi fa siamo riusciti a prendere il controllo dell’azienda, a pochi giorni dalla chiusura dell’ultimo altoforno che avrebbe compromesso tutti gli impianti. Abbiamo attivato tutte le procedure per la messa in sicurezza dello stabilimento e la ripresa produttiva e attivato già le procedure per l’assegnazione a nuovi player produttivi”. In merito all’indagine della magistratura nei confronti della gestione Morselli-Mittal ha aggiunto: “Siamo sempre stati fiduciosi nel lavoro delle autorità competenti. Non mi pronuncio quindi su questi profili. Ma spero che faccia riflettere anche chi ha scatenato una campagna per impedire che intervenissimo” ha concluso il ministro.

Ue, Urso: ragione prevarrà su fautori fondamentalismo ecologico

Ue, Urso: ragione prevarrà su fautori fondamentalismo ecologicoRimini, 22 ago. (askanews) – In Europa “il vento è cambiato” e alle ultime elezioni sono stati penalizzati “i fautori del fondamentalismo ecologico”. Per questo “sono fiducioso che prevarrà la ragione sull’ideologia. Occorre coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità produttiva e sociale, per salvaguardare l’impresa e il lavoro”. Lo ha detto in un’intervista a ilSussidiario.net il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi sarà ospite del Meeting di Rimini.


“Il vento è cambiato in Europa. – ha spiegato Urso – Già nella scorsa legislatura europea siamo riusciti a imporre lo stop al dossier Euro 7 e a modificare il pegolamento sul packaging. Il matrimonio di interessi tra Ppe, Sinistra e Verdi è innaturale, non reggerà alla prova perché non corrisponde al volere degli elettori che hanno penalizzato proprio i fautori del fondamentalismo ecologico mentre accresce il nostro peso nelle istituzioni europee”. “Siamo più forti nel Parlamento europeo – ha proseguito il ministro – e molti dei componenti della prossima Commissione saranno espressione di Governi di centrodestra”. Per questo “sono fiducioso che prevarrà la ragione sull’ideologia. Occorre coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità produttiva e sociale, per salvaguardare l’impresa e il lavoro” ha concluso.

Stellantis, Urso: segnali negativi, ma noi pronti a lavoro comune

Stellantis, Urso: segnali negativi, ma noi pronti a lavoro comuneRimini, 22 ago. (askanews) – Il pericolo per gli stabilimenti italiani di Stellantis è tutt’altro che cessato, infatti, “arrivano segnali negativi sul fronte della produzione e del ricorso alla cassa integrazione”. Però il governo è “sempre pronto a un lavoro comune ove ci fosse l’intenzione di accrescere la produzione in Italia”. Lo ha detto in un’intervista a ilSussidiario.net il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi sarà ospite del Meeting di Rimini.


“Stellantis ha presentato un piano Italia che prevede di raggiungere il milione di veicoli come avevamo concordato con Tavares nel primo incontro, oltre un anno fa – ha ricordato Urso – Ma nel frattempo riceviamo segnali negativi sul fronte della produzione e del ricorso alla cassa integrazione e non abbiamo ancora risposte sul destino della gigafactory a Termoli per la quale sono state impegnate risorse del Pnrr. Peraltro, segnali negativi arrivano persino dagli Stati Uniti. Siamo però sempre pronti a un lavoro comune ove ci fosse l’intenzione di accrescere la produzione in Italia”. E in merito alla polemica sulla remunerazione dell’amministratore delegato Tavares e sugli alti dividendi degli azionisti, il ministro ha ribadito quanto ricordato nel suo intervento ai 125 anni della Fiat: “La nostra Costituzione, all’articolo 1, prevede che la Repubblica italiana è ‘fondata sul lavoro’ e che ‘il profitto è legittimo, ma non a ogni costo’”. Quindi “ci aspettiamo che Stellantis si assuma la responsabilità sociale di rilanciare l’automotive in Italia”.

Naufragio Palermo, recuperati 4 corpi dal relitto del Bayesian

Naufragio Palermo, recuperati 4 corpi dal relitto del BayesianMilano, 21 ago. (askanews) – I sommozzatori dei Vigili del fuoco nel pomeriggio di oggi hanno recuperato quattro corpi dei sei dispersi all’interno del veliero Bayesian, adagiato a circa 50 metri sui fondali davanti a Porticello, nel Palermitano dopo essere naufragato nella notte tra domenica e lunedì.


È un’operazione estremamente delicata quella condotta dai sommozzatori del Corpo nazionale, con il coordinamento della Guardia Costiera. Oltra alla profondità impegnativa a cui stanno lavorando, e che rende necessario ridurre i tempi di immersione di ciascun team composto da due unità che si alternano senza soluzione di continuità, si aggiunge la ristrettezza degli ambienti da esplorare e la presenza di numerosi oggetti che ostacolano. Il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco è composto oggi da 27 sommozzatori, 11 sono sommozzatori speleo mentre 8 sono quelli abilitati DNO (decompressione in nitrox) che utilizzano miscele in fase di decompressione che consentono una permanenza maggiore in immersione alla profondità di 50 metri. Dopo il recupero del quarto corpo, l’operazione sta proseguendo per la ricerca e il recupero degli ultimi due dispersi.

Tomasi (Aspi): Dl riforma concessioni è ottimo punto di partenza

Tomasi (Aspi): Dl riforma concessioni è ottimo punto di partenzaRimini, 21 ago. (askanews) – “Il disegno di Legge in tema di riforma delle concessioni è un ottimo punto di partenza, materia per il confronto tra istituzioni, autorità e concessionari che si svilupperà da qui ai prossimi mesi. Un testo che lascia intravedere i giusti presupposti affinché i gestori possano realizzare le grandi sfide poste dalla mobilità del futuro indispensabile per la crescita del Paese. Piena sinergia con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Governo nel segno di obiettivi comuni”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, intervenendo a un incontro al meeting di Rimini.


“La rigenerazione della rete autostradale resta la nostra stella polare – ha spiegato Tomasi -. Giorno dopo giorno lavoriamo per rendere l’asset in gestione sempre più rispondente alle esigenze della nuova mobilità, tra ammodernamento dell’infrastruttura, potenziamento dei nodi cruciali del Paese e sviluppo di nuove tecnologie, nel segno della sicurezza e dell’efficienza”. Anche quest’anno Autostrade per l’Italia, tra i primi concessionari di costruzione e gestione di autostrade a pedaggio in Europa con circa 3mila km di rete, è partner ufficiale dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini. Prosegue una partnership ultraventennale che sottolinea l’attenzione del Gruppo rispetto agli appuntamenti centrati sulle persone, sull’innovazione e sulla mobilità sostenibile.

Tomasi (Aspi): 300 milioni viaggiatori in un mese e mezzo di ferie

Tomasi (Aspi): 300 milioni viaggiatori in un mese e mezzo di ferieRimini, 21 ago. (askanews) – “In questo mese e mezzo di ferie estive abbiamo visto passare sulla rete di Autostrade per l’Italia circa 150 milioni di mezzi, 300 milioni di persone che sono passati sul nostro sistema autostradale”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine del suo intervento al meeting di Rimini.


“Questo – ha aggiunto Tomasi – dimostra la strategicità della nostra infrastruttura e l’importanza del lavoro che stiamo portando avanti giorno dopo giorno per far sì che la rete continui a servire il Paese con sempre maggiore efficienza”.

Calenda: contro i “fascisti” è teatro, serve a ingannare elettori

Calenda: contro i “fascisti” è teatro, serve a ingannare elettoriRoma, 21 ago. (askanews) – La contrapposizione identitaria fra i blocchi di centrodestra e centrosinistra in Italia è “teatro”: sembra essere questo il senso della riflessione che Carlo Calenda ha proposto al pubblico della Versiliana, nel corso di una sua intervista sul palco della kermesse. “Sapete – ha detto il leader di Azione – qual è una cosa che mi ha colpito, non so se ha colpito anche a voi. Chi è il più fascista del parlamento italiano, quello proprio fascio fascio? Quello col busto… e cacchio, se non è fascio La Russa… Sapete cosa mi ha colpito, che dovrebbe farci riflettere tutti? Ci ha scritto un bell’editoriale Gramellini. C’è stata la partita del cuore, dove a Schlein era pacche abbracci, studiamo insieme il modulo, con Ignazio La Russa… Gramellini ha fatto un articolo in cui ha detto ‘ma secondo voi se la Schlein pensasse veramente che La Russa è fascio fascio fascio, lo farebbe?’ Lo ha detto in modo diverso, citando Gramsci e Starace…”


“Non c’è stato un momento più rivelatore di quello che è questa cosa. Questa cosa – è l’accusa lanciata da Calenda – è un gioco, lo dovete capire. Se voi venite in Parlamento o un ristorante vicino trovate gente che la sera si dicono che sono fascisti, o comunisti, che vanno a mangiare insieme. Ed è finto… Dice un signore si è sempre fatto, lo racconta un terrorista delle BR che venne a Roma e racconta che pensava che i missini fossero il male assoluto e poi li trovava sempre a pranzo con i comunisti. C’è un piccolo dettaglio: che se tu spieghi che la persona alla tua destra o alla tua sinistra non è un avversario ma è un nemico della democrazia e poi ti ci prendi a pacche sulle spalle, quello che emerge è quello che è: questo è un teatro che serve a tenere avvinti gli elettori contro gli altri perché i primi a non crederci sono quelli che lo fanno”. “Per me la Meloni – ha rivendicato il leader di Azione – è una avversaria politica, fa cose buone e altre non le fa buone. Se io dicessi la Meloni vuole far finire la democrazia in Italia, è una fascista che vuole distruggere l’Italia, è strano poi pensare che uno sta a pacche sulle spalle. Perché? Perché quel gioco serve a tenere ognuno di voi fissati su una cosa sola: votate contro, non pensate che io governerò, votate contro. E poi scopri quando c’è la partita del cuore che quello è teatro, non è verità”, ha concluso.