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Parigi 2024, Khelif picchia troppo forte, Angela Carini abbandona

Parigi 2024, Khelif picchia troppo forte, Angela Carini abbandonaRoma, 1 ago. (askanews) – Dopo 46″ e pochi colpi, Angela Carini ha abbandonato il match contro l’algerina Imane Khelif, pugile algerina al centro delle polemiche dopo essere stata esclusa dai Mondiali a causa dei livelli alti di testosterone. Azzurra in lacrime in ginocchio dopo il verdetto dell’arbitro. “Picchia troppo forte, non è giusto”, avrebbe detto l’italiana. Dopo che i giudici hanno validato la sua scelta con il verdetto ufficiale, l’azzurra si è inginocchiata sul ring e ha pianto.

Casa, Istat: quasi un’abitazione su tre non è occupata

Casa, Istat: quasi un’abitazione su tre non è occupataRoma, 1 ago. (askanews) – Quasi un’abitazione su tre non è occupata e più della metà è stat costruita nella seconda metà dello scorso secolo. Lo sottolinea l’Istat che ha diffuso il censimento delle abitazioni al 2021. In particolare, nelle Isole il 34,9% delle abitazioni risulta non occupata, segue il Sud Italia con il 32%. Più contenute le percentuali al Nord-est (23,1%) e al Nord-ovest (26%). Nel decennio 2011-2021 l’incremento delle abitazioni occupate più alto è stato nell’Italia Centrale (+8,6%), quello più basso nelle due Isole maggiori (+5,5%). La parte più ampia del patrimonio abitativo italiano – fa notare l’Istat – è rappresentata dalle abitazioni costruite nel periodo 1961-2000: sono quasi 20 milioni e corrispondono al 56,3% del totale delle abitazioni. Questa quota aumenta ulteriormente tra le abitazioni occupate da almeno una persona residente, raggiungendo il 57,0%, mentre è leggermente più bassa tra le abitazioni non occupate, il 54,1%. È da notare però che nei 40 anni considerati più di 12 milioni e mezzo di abitazioni (pari a circa il 63%) sono state costruite tra il 1961 e il 1980, ovvero nell’intervallo temporale della grande crescita economica del Paese, che ha caratterizzato l’Italia soprattutto negli anni Sessanta. Le abitazioni con anno di costruzione antecedente al 1961 ammontano a quasi 11,5 milioni, ovvero al 32,4% del totale (sino al 1945 sono 6.308.009, pari a circa il 18% del totale), percentuale che risulta più bassa (31,4%) se riferita alle abitazioni occupate e più alta (35%) se calcolata tra le abitazioni non occupate. Tra le abitazioni più vetuste, quelle che hanno già superato i 100 anni di ‘vita’ (antecedenti il 1919) sono circa 3,3 milioni, ovvero il 9,5% del totale delle abitazioni (l’8,9% tra le occupate e l’11% tra le non occupate) e più di due su tre (il 68,6%) risultano occupate da almeno una persona residente. Le abitazioni costruite dal 2001 in poi sono 4 milioni circa, ovvero l’11,4% del totale delle abitazioni in Italia (l’11,5% tra le occupate e il 10,9% tra le non occupate). Di esse, quelle edificate negli ultimi 13 anni sono appena 1 milione e risultano per il 70% occupate.

L’ex governatore della Liguria Toti lascia i domiciliari e torna libero

L’ex governatore della Liguria Toti lascia i domiciliari e torna liberoMilano, 1 ago. (askanews) – Dopo quasi tre mesi agli arresti domiliciari, Giovanni Toti torna un uomo libero: il gip del Tribunale di Genova ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dall’avvocato Stefano Savi, difensore dell’ex presidente della Regione Liguria. L’arresto di Toti era scattato il 7 maggio scorso per corruzione. In seguito alle sue dimissione “irrevocabili” dall’incarico di governatore, presentate nei giorni scorsi, è stata la stessa procura di Genova a esprimere parere positivo sulla revoca degli arresti domiciliari chiesta dal difensore di Toti. Oggi è arrivato il via libera del gip.

L’Istat: a giugno il tasso disoccupazione al 7%

L’Istat: a giugno il tasso disoccupazione al 7%Roma, 1 ago. (askanews) – A giugno 2024, dopo la diminuzione osservata a maggio, l’occupazione registra una crescita di 25mila unità che coinvolge i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 37mila, e gli autonomi, pari a 5 milioni 144mila; prosegue invece il calo – registrato anche nel mese precedente – dei dipendenti a termine, che scendono a 2 milioni 768mila. Lo comunica l’Istat. Il numero degli occupati (23 milioni 949mila) è superiore di 337mila unità rispetto a quello di giugno 2023, sintesi, da un lato, dell’incremento di 465mila dipendenti permanenti e di 121mila autonomi e, dall’altro, della diminuzione di 249mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione aumentano, raggiungendo il 62,2% e il 7,0% rispettivamente, mentre il tasso di inattività scende al 33,0%. Il tasso di disoccupazione giovanile a giugno sale al 20,5%, comunica l’Istat. Il numero di persone in cerca di lavoro aumenta (+1,3%, pari a +23mila unità) per entrambe le componenti di genere e tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni. Il numero di inattivi è in diminuzione (-0,3%, pari a -41mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni, cresce invece tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività scende al 33,0% (-0,1 punti). L’incremento del numero di occupati si osserva anche confrontando il secondo trimestre 2024 con il primo (+0,5%, pari a +124mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,0%, pari a -74mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità). Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 del 1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali. Rispetto a giugno 2023, cala il numero di persone in cerca di lavoro (-6,4%, pari a -122mila unità) e quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -103mila).

La Bce: inflazione vicina al 2% nella seconda metà del 2025

La Bce: inflazione vicina al 2% nella seconda metà del 2025Milano, 1 ago. (askanews) – La Bce “si attende che l’inflazione oscilli intorno ai livelli attuali per il resto dell’anno”, il 2,5% di giugno e il 2,6% di maggio, “per poi scendere approssimandosi all’obiettivo (del 2% ndr) nella seconda metà del prossimo anno, in conseguenza della più debole crescita del costo del lavoro, degli effetti della politica monetaria restrittiva perseguita dal Consiglio direttivo e del venir meno dell’impatto del passato aumento dell’inflazione”. Lo sottolinea la Bce nel Bollettino economico pubblicato oggi. “Le misure delle aspettative di inflazione a più lungo termine sono rimaste sostanzialmente stabili, collocandosi prevalentemente intorno al 2 per cento”, sottolinea l’Eurotower.


Nel Bollettino si fa riferimento ai “rischi al rialzo per l’inflazione” che “provengono anche dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve periodo e causare interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre – chiosa la Bce – i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo”.

Incendio a Roma, vigili del fuoco al lavoro per tutta la notte

Incendio a Roma, vigili del fuoco al lavoro per tutta la notteMilano, 1 ago. (askanews) – È proseguito per tutta la notte il lavoro dei vigili del fuoco per il vasto incendio vegetazione che da ieri sta interessando una porzione della collina di Monte Mario, a Roma.


Stanotte 7 squadre hanno operato nella parte inferiore della collina per bonifiche di focolai residui, mentre nella parte superiore della collina il lavoro dei vigili del fuoco si è concentrato nell’area di Villa Mazzanti per contrastare la propagazione del rogo. Al momento sta operando sull’area un elicottero per l’antincendio boschivo della regione Lazio.

Bce: area euro cresce nel secondo trimestre, ma ritmo è inferiore

Bce: area euro cresce nel secondo trimestre, ma ritmo è inferioreMilano, 1 ago. (askanews) – “Le nuove informazioni disponibili indicano che nel secondo trimestre l’economia dell’area dell’euro è cresciuta, seppur a un ritmo probabilmente inferiore rispetto al primo trimestre”. Lo sottolinea la Bce nel Bollettino economico pubblicato oggi. “In prospettiva – si legge – ci si attende che la ripresa sia sostenuta dai consumi, sospinti dal rafforzamento dei redditi reali derivante dal calo dell’inflazione e dall’incremento dei salari nominali”.


“Inoltre, le esportazioni dovrebbero aumentare a fronte della crescita della domanda mondiale” e “la politica monetaria, col tempo, dovrebbe esercitare un effetto frenante meno incisivo sulla domanda”, sottolinea l’Eurotower. In questo contesto, aggiunge il Bollettino, “il mercato del lavoro continua a evidenziare una buona tenuta. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 6,4 per cento a maggio, confermandosi al livello più basso dall’introduzione dell’euro. È probabile che nel secondo trimestre si siano creati più posti di lavoro, principalmente nel settore dei servizi. Le offerte di lavoro proposte dalle imprese si stanno gradualmente riducendo, seppur a partire da livelli elevati”.


Per la crescita economica, viene rilevato, “i rischi sono orientati verso il basso. L’espansione dell’area dell’euro risentirebbe di un indebolimento dell’economia mondiale o dell’acuirsi delle tensioni commerciali tra le maggiori economie”, nota la Bce che tra i pericoli ricorda quelli geopolitici con “la guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medio Oriente”. Secondo l’Eurotower, “l’espansione economica potrebbe inoltre risultare più contenuta se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti delle attese. Potrebbe invece risultare superiore se l’inflazione diminuisse più rapidamente del previsto e se l’incremento della fiducia e dei redditi reali comportasse aumenti della spesa maggiori di quanto anticipato, oppure se la crescita dell’economia mondiale fosse più forte delle aspettative”.


Nel Bollettino si fa riferimento ai “rischi al rialzo per l’inflazione” che “provengono anche dalle accresciute tensioni geopolitiche, che potrebbero far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve periodo e causare interruzioni nel commercio mondiale. Inoltre – chiosa la Bce – i fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari. Per contro, l’inflazione potrebbe sorprendere al ribasso se la politica monetaria frenasse la domanda più di quanto atteso o nel caso di un deterioramento inaspettato del contesto economico nel resto del mondo”.

Idealista: a luglio prezzi case +2,3%, Milano tocca record storico

Idealista: a luglio prezzi case +2,3%, Milano tocca record storicoMilano, 1 ago. (askanews) – Crescono del 2,3% in Italia i valori immobiliari a luglio, raggiungendo una media di 1.863 euro al metro quadro. Anche su base annua, i prezzi delle case risultano essere in crescita del 2,1%. Milano raggiunge il suo massimo storico, con le abitazioni pagate in media 5.032 euro al metro quadro. E’ quanto emerge dall’ultimo indice dei prezzi delle abitazioni di Idealista.


Tutte le regioni italiane hanno evidenziato variazioni positive, con i maggiori aumenti che si concentrano in Calabria (4,8%), Basilicata (3,8%), Marche (3,6%), Lombardia e Sardegna (entrambe su del 3,4%). Mentre, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia sono in linea con la crescita mensile nazionale del 2,3%. Per quanto riguarda i prezzi di richiesta, la regione più cara è il Trentino-Alto Adige, con i suoi 3.202 euro al metro quadro. La seguono Valle d’Aosta (2.679 euro al metro quadro), Liguria (2.514) e Toscana (2.332). Valori immobiliari superiori alla media italiana anche per Lombardia (2.226), Lazio (2.126) ed Emilia-Romagna (1.875). Le restanti regioni presentano prezzi compresi tra i 1.854 euro dell’Emilia-Romagna e i 903 euro del Molise, la più economica a livello di prezzi delle case.


Anche la tendenza cittadina dei prezzi dell’usato vede una netta prevalenza di aree in ripresa, sono 85 su 105 capoluoghi monitorati, trainate da Lecco (10,6%), Como (8,2%), Gorizia (6,7%) e Napoli (4,8%). Per quanto riguarda i principali mercati, oltre a Napoli, si registrano incrementi a Palermo (2,7%), Torino (1,8%), Roma (1%), Milano (0,9%), Bologna (0,5%), Firenze (0,4%) e Venezia (0,3%). Matera, Imperia e Foggia presentano gli stessi prezzi di un anno fa. Mentre, 16 città hanno valori immobiliari in calo, con le maggiori flessioni che riguardano Agrigento (-2,3%), Cuneo (-1,7%) e Macerata (-1,4%).


Milano con i suoi 5.032 euro euro al metro quadro si conferma anche a luglio la regina dei valori immobiliari italiani, supera quota 5.000 euro, raggiungendo il massimo storico dalla prima rilevazione di idealista nel 2012. A seguire, nella classifica delle città più care, troviamo Bolzano (4.616), Venezia (4.498) e Firenze (4.126). Di contro, i prezzi più bassi di vendita si trovano a Caltanissetta (712) che precede Ragusa (731) e Biella (755).

Istat: a giugno tasso disoccupazione al 7%, giovanile al 20,5%

Istat: a giugno tasso disoccupazione al 7%, giovanile al 20,5%Roma, 1 ago. (askanews) – A giugno 2024, dopo la diminuzione osservata a maggio, l’occupazione registra una crescita di 25mila unità che coinvolge i dipendenti permanenti, saliti a 16 milioni 37mila, e gli autonomi, pari a 5 milioni 144mila; prosegue invece il calo – registrato anche nel mese precedente – dei dipendenti a termine, che scendono a 2 milioni 768mila. Lo comunica l’Istat nella stima provvisoria. Il numero degli occupati (23 milioni 949mila) è superiore di 337mila unità rispetto a quello di giugno 2023, sintesi, da un lato, dell’incremento di 465mila dipendenti permanenti e di 121mila autonomi e, dall’altro, della diminuzione di 249mila dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione aumentano, raggiungendo il 62,2% e il 7,0% rispettivamente, mentre il tasso di inattività scende al 33,0%. Il tasso di disoccupazione giovanile a giugno sale al 20,5%. Il numero di occupati a giugno 2024 supera quello di giugno 2023 dell’1,4% (+337mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,7 punti percentuali.

Al via la X edizione di Castelbuono Classica nel cuore delle Madonie

Al via la X edizione di Castelbuono Classica nel cuore delle MadonieRoma, 1 ago. (askanews) – Ha aperto i battenti Castelbuono Classica con la decima edizione della rassegna, rivolta ad appassionati di musica d’arte che si svolge nel centro delle Madonie in Sicilia. Un cartellone ricco e variegato, tra note immortali e suggestioni contemporanee che ha preso l’avvio ieri sera dal quartetto di sassofoni della Magna Grecia. Stasera suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco si esibirà Emanuel Abbühl noto solista internazionale, in passato primo oboista della London Symphony Orchestra e della Rotterdam Philharmonic Orchestra, che, insieme a Kazakov al Piano, omaggerà con un recital il centenario della morte del prestigioso oboista e compositore palermitano Antonio Pasculli (“il Paganini dell’oboe”).


Altro grande omaggio – in questo caso ad Ennio Morricone – è previsto per la sera del 2 agosto, con Luca Pincini e Gilda Buttà – che furono del grande maestro violoncello e pianoforte solista. A chiudere la rassegna, il 3 agosto, l’Officina Barocca Siciliana con Vortice Barocco. Solisti, coro ed orchestra, sotto la direzione di Roberta Faja.


I tre concerti diurni (ingresso libero) dell’1, 2 e 3 agosto, saranno affidati ai virtuosismi sperimentali del quintetto di ottoni Akrabrass; al Guzheng, voce e ninnoli elettroacustici di Pakkyone, “opera storta” di Valerio Mirone, ed a Eloisa Manera, eclettica violinista che presenta al Castello Comunale il nuovo progetto discografico “Duende”, registrato in una sessione immersiva di tre giorni negli studi Almendra a Palermo. In occasione di Castelbuono Classica sia il Museo Civico che il Museo Naturalistico Minà Palumbo, offrono ai possessori di biglietto o abbonamento la possibilità di visitare le sedi museali pagando la tariffa ridotta.