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Atletica, Jacobs salta il debutto sui 200 a Miami

Atletica, Jacobs salta il debutto sui 200 a MiamiRoma, 22 mar. (askanews) – Marcell Jacobs rinvia il debutto stagionale, previsto oggi a Miami. Un fastidio in allenamento costringe a rinunciare ai 200 e alla 4×100 di sabato in Florida: “Nulla di grave, ma niente gara per fare subito gli accertamenti medici”. Negli scorsi giorni il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta dei Giochi nel 2021 aveva annunciato il ritorno in pista nella gara che inaugura la stagione all’aperto. L’ultima di Jacobs sui 200 metri risale al maggio 2018, a Campi Bisenzio, con il primato personale di 20″61. L’obiettivo finale del velocista delle Fiamme Oro è il Mondiale di Tokyo del 13-21 settembre, sulla pista che l’ha visto conquistare l’oro olimpico dei 100 metri l’1 agosto 2021 e il titolo con la staffetta cinque giorni più tardi. Confermate le date cinesi di Xiamen del 26 aprile e di Keqiao del 3 maggio: quest’ultima, sempre nei 100, con il campione olimpico del Botswana Letsile Tebogo, oro a Parigi nei 200, il giamaicano Kishane Thompson e lo statunitense Christian Coleman.

MagicLand riapre il 12 aprile con Magic Winx

MagicLand riapre il 12 aprile con Magic WinxRoma, 22 mar. (askanews) – MagicLand, il parco più grande e visitato del centro-sud Italia e riferimento nazionale del divertimento per famiglie e ragazzi, riapre al pubblico sabato 12 aprile per una stagione di divertimento e novità senza precedenti.


Prima novità assoluta, ma non sarà l’unica, è la nuova spettacolare attrazione Magic Winx, con il ritorno a MagicLand del Winx Club, la serie animata italiana che ha conquistato intere generazioni in tutto il mondo con le avventure delle amate fatine. Magic Winx è un’esperienza immersiva e sensoriale che farà sognare grandi e piccini, per intraprendere, a bordo di magiche foglie volanti, un viaggio emozionante tra i pianeti incantati delle fatine e vivere sensazioni uniche. Un viaggio di oltre 4 minuti, attraverso un’area di più 1.000 mq allestita con scenografie da vero incanto ed effetti speciali che riproducono neve, nebbia, onde d’acqua, luci e laser colorati. Ci si immerge in un’esperienza magica fin dal principio, con una salita iniziale avvolta da nebbia incantata e illuminata da laser scintillanti. L’atmosfera che si crea è quella di un mondo fatato, dove la realtà si fonde con la magia. Successivamente, ci si addentra in un mondo acquatico incantato, potenziato da proiezioni e macchine della nebbia, che avvolgono i visitatori in una dimensione liquida e suggestiva. Il viaggio prosegue verso il bosco oscuro, dove la nebbia e le luci creano un’atmosfera di mistero e fascino. Nel cuore del bosco, la magia raggiunge il suo apice con una fitta nevicata, che rende l’esperienza indimenticabile. Anche l’attesa diventa parte integrante dell’esperienza, grazie a un video coinvolgente proiettato nella zona della q-line, che trasporta i visitatori in un mondo di fantasia.


Ogni dettaglio è stato curato per far immergere completamente i visitatori nel mondo del Winx Club, con incredibili effetti scenografici, che cattureranno l’immaginazione di adulti e bambini. Il programma per l’inaugurazione sarà memorabile, non solo per gli amanti delle Winx: si potrà assistere all’esclusivo spettacolo dal vivo “Winx Live & Cosplay”, un excursus musicale guidato da Elisa Rosselli e dalle coreografie della Winx Cosplay Crew, sei cosplayer/performer che interpretano le fate di Alfea. Ma non finisce qui! Il 12 aprile sarà un’occasione da non perdere per tutti coloro che sognano di diventare Winx Cosplayer grazie al Winx Cosplay Contest che si terrà proprio a MagicLand. Il contest è una gara a selezioni dedicata alle cosplayer a tema Winx Club e si sviluppa in diverse tappe in tutta Italia all’interno dei Festival Comics più conosciuti. I Cosplayer potranno iscriversi direttamente al parco e sfileranno sul palco accompagnati da alcuni dei brani più iconici della serie; una giuria selezionata, eleggerà il vincitore della giornata che concorrerà per la vittoria finale nelle successive tappe. Il vincitore finale si aggiudicherà la possibilità di assistere alla premiere mondiale del reboot di Winx Club oltre alla possibilità di partecipare come ospite all’evento Orlando Magic Tour offerto da Live Productions, la casa di produzione che ha ideato Winx Live & Cosplay, ufficialmente riconosciuta da Rainbow.


Un progetto che rinnova la collaborazione con Rainbow, la content company guidata da Iginio Straffi: “Siamo felici del ritorno di Winx Club a MagicLand con un’attrazione, che è certamente destinata a suscitare grande entusiasmo nella nostra straordinaria community, oltre che tra bambini e famiglie”, ha commentato il creatore della saga. Guido Zucchi, Amministratore Delegato di MagicLand, ha sottolineato l’importanza strategica di questa operazione: “Siamo entusiasti di accogliere nuovamente Winx Club nel nostro parco. Siamo certi che questo ritorno, in coincidenza con il lancio della nuova serie animata su Rai e Netflix, migliorerà ed amplierà la nostra offerta di intrattenimento, rendendo ancora più memorabile ogni visita e consolidando MagicLand come una destinazione imperdibile per famiglie e fan di tutte le età. La magia delle Winx è eterna e questa nuova attrazione regalerà emozioni indimenticabili.”

Tim, Vivendi vende oltre il 5% del capitale e scende al 18,4%

Tim, Vivendi vende oltre il 5% del capitale e scende al 18,4%Milano, 21 mar. (askanews) – Mossa a sorpresa (ma non troppo) di Vivendi su Tim. Il gruppo francese, primo azionista del gruppo di tlc, ha venduto sul mercato oltre il 5% del capitale, scendendo al 18,4% circa. “Abbiamo chiarito che la nostra intenzione è di vendere la nostra quota in Telecom Italia e questo è il piano”, aveva dichiarato il Ceo Arnaud de Puyfontaine lo scorso 6 marzo agli analisti. Detto fatto. Vivendi, approfittando anche del rialzo del titolo Tim delle ultime settimane, ha annunciato oggi di essere scesa al 18,37% del capitale ordinario e dei diritti di voto di Tim dalla precedente quota del 23,75%.


Nel dettaglio, il 18 marzo Vivendi è scesa sotto la soglia del 20%, arrivando a detenere il 19,32% del capitale ordinario (il 13,87% dell’intero capitale sociale) e ha notificato oggi alla Consob di essere scesa sotto la soglia rilevante del 20%. A seguito di ulteriori vendite effettuate dopo il 18 marzo, Vivendi, possiede così a oggi il 18,37% del capitale ordinario di Tim (il 13,19% dell’intero capitale sociale). Vivendi, entrata nel gruppo Telecom nel 2014, “ha cessato di contabilizzare la propria partecipazione in Tim con il metodo del patrimonio netto a partire dal 31 dicembre 2022 – ricorda il gruppo francese – e ha indicato in diverse occasioni la propria intenzione di vendere la propria partecipazione in Tim a condizioni finanziarie favorevoli”.

Meloni verso il sì a vertice Macron, fastidio per attivismo Salvini

Meloni verso il sì a vertice Macron, fastidio per attivismo SalviniBruxelles, 21 mar. (askanews) – Il dubbio è durato poche ore: salvo ripensamenti giovedì prossimo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe partecipare al vertice dei “volenterosi” convocato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron. Se questa mattina, alla partenza da Bruxelles, la linea del suo entourage era: “Aspettiamo l’invito ufficiale, vediamo”, nel tragitto verso Roma è diventato un “quasi sì”. Per questo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, ai ministri è stato comunicato che il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per giovedì ma non ancora convocato, si terrà lunedì 31, proprio a causa di un impegno internazionale.


Certo partecipare non vuol dire sposare l’agenda del summit. Macron (che ieri, secondo quanto riferito da fonti europee, è stato elogiato per il suo impegno da molti leader) ha spiegato in un post su X che a Parigi “finalizzeremo il nostro lavoro per sostenere l’esercito ucraino” e “definiremo anche le garanzie di sicurezza che gli eserciti europei potranno fornire”. Dunque, dopo i due incontri a livello militare – a cui l’Italia ha partecipato ma solo in qualità di Paese ‘osservatore’ – l’idea è procedere speditamente verso l’organizzazione di una forza europea di peace-keeping. Proposta più volte criticata da Meloni, che la ritiene “complessa e poco efficace”. Per lei la strada è quella di una forza sotto il cappello dell’Onu, o almeno della Nato. Da questa diversità di vedute è derivato l’iniziale dubbio, ma vista anche la presenza a Parigi di Volodymyr Zelensky lasciare la sedia italiana vuota sarebbe stato un segnale di rottura troppo forte. Dunque sì a Parigi, ma per chiarire che l’Italia ha un’altra idea e che non intende partecipare. Tra Bruxelles e Roma la premier si è fermata a Bologna per una visita al Cosmoprof, la fiera della cosmetica che per lei è un appuntamento fisso negli ultimi anni. Ma c’è stato ben poco spazio per il relax. A Palazzo Chigi si vive con fastidio l’attivismo di Matteo Salvini, che oggi ha avuto un colloquio telefonico con il vice presidente Usa J.D. Vance. Tra gli argomenti, riferisce la Lega, “il totale accordo per arrivare a una pace duratura in Ucraina” e “l’eccellenza americana nel campo della connessione satellitare” (ovvero Starlink di Elon Musk). Salvini ha anche “anticipato la volontà di una missione negli Usa con imprese e investitori” e invitato il numero due americano alle “Olimpiadi Milano-Cortina 2026”. La notizia della telefonata è stata salutata con soddisfazione da Andrea Stroppa, braccio destro di Musk in Italia, che nei giorni scorsi aveva già creato irritazione al primo piano della Presidenza del Consiglio per i ‘sondaggi’ contro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e favorevoli, invece, al leader della Lega. “Felice del colloquio Salvini e il VP degli Stati Uniti JD Vance. Si è parlato – scrive su X Stroppa – di tecnologie americane come i satelliti, tema molto caro all’amministrazione che guarda con attenzione le scelte degli alleati. Il riconoscimento di Salvini della leadership americana sui satelliti, grazie a Elon Musk, rafforza i rapporti bilaterali tra i due Paesi”. A chiudere il cerchio, sempre su X, lo stesso Vance, che sottolinea la “bella telefonata” con l’”amico” vice primo ministro che ringrazia “per il caloroso benvenuto riservato a Usha (la moglie di Vance, ndr) in Italia in occasione delle Olimpiadi Speciali di Torino. Non vedo l’ora di visitare anch’io l’Italia presto!”


Insomma: una “diplomazia parallela”, quella del suo vice, che certo Meloni non gradisce, peraltro mentre i suoi uffici sono al lavoro per cercare di fissare in agenda un incontro alla Casa Bianca con Donald Trump.

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione Papa

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione PapaRoma, 21 mar. (askanews) – Da oggi 21 marzo sarà disponibile in tutti gli store digitali il volume “Manifesto for change”, edito da Treccani, con la prefazione di Papa Francesco. Il libro, nato dal concorso di idee Youth and Future, è la riedizione internazionale del “Manifesto del cambiamento” e raccoglie le visioni di futuro di settantacinque giovani provenienti da ogni parte del mondo, selezionati fra i migliaia che hanno partecipato al progetto.


La presentazione si tenuta il 20 marzo 2025, in anteprima a New York, presso la General Assembly delle Nazioni Unite, in occasione del forum internazionale dei giovani Change the World Model UN (CWMUN), in collaborazione con Diplomatici ONG, alla presenza di 4.000 giovani da oltre 140 paesi. Durante l’incontro le parole emozionanti della Senatrice Liliana Segre. Caccamo ha tenuto una serie di incontri con gli studenti in alcuni tra i più prestigiosi Atenei del mondo che hanno aderito all’iniziativa: Yale University, Harvard University, Berklee College of Music, Wellesley College negli Stati Uniti; UNAM in Messico, UANIL e Universidade de São Paulo in Brasile, Tokyo University of Foreign Studies e istituzioni come i Musei Vaticani e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.


Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste da Giovanni Caccamo, a cui hanno risposto per iscritto migliaia ragazzi in tutto il mondo. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare. Tra i testi più rilevanti quello di Valeriia, studentessa ucraina che ha scelto la parola “guerra” raccontandone gli orrori e le difficoltà, dalle più grandi alle più piccole e quotidiane. Scrive: “Ho paura della guerra. Ma quello di cui mi sono accorta e che temo di più è che la guerra stia diventando un’abitudine”. C’è poi Hasan Hirji studente palestinese che ha initolato il suo scritto “Movimento” per descrivere la vitalità della sua terra fatta di colline, solchi, valli che nessuna guerra può annientare: “Se una biglia venisse lasciata cadere da un passero in volo in Cisgiordania, la biglia potrebbe rotolare, ruzzolare e saltare fino al Mar di Gaza, se lasciata passare liberamente”. La studentessa Raneem Elwasimi invece firma il brano “Bambini”, una riflessione sul diritto all’istruzione, ancora negato in tante parti del mondo. L’idea, partita nel 2021 in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri che affidò alle nuove generazioni l’arduo compito di far partire un nuovo umanesimo, in questi anni si è sviluppata in diversi ambiti, includendo la musica (con l’album “Parola”), l’arte (con il coinvolgimento di artisti come Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino), la performance artistica (l’”Agorà del cambiamento”, all’interno della Stanza della Segnatura nei Musei Vaticani), la fotografia (con un reportage fotografico a cura di Marco Anelli, storico fotografo di Marina Abramovic), e molto altro. Da allora questo grande progetto collettivo internazionale ha coinvolto numerose Università e organizzazioni giovanili grazie alle quali sono stati raccolti molti dei testi del libro.


Il progetto, supportato da Banca Ifis (Main partner), Pulsee Luce e Gas e Alessia Zanelli, partendo dai giovani, spinge all’idea di un cambiamento salvifico, in contrasto a crisi, conflitti e disgregazione. Il ricavato della vendita del Manifesto for change sarà devoluto all’Associazione Youth and Future – Parola ai giovani, a supporto di borse di studio per giovani in difficoltà e progetti culturali volti alla formazione, all’orientamento e alla valorizzazione dei giovani cittadini di domani (www.youthandfuture.com)

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica Roma

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica RomaRoma, 21 mar. (askanews) – Marzo non è solo il mese che segna l’inizio della primavera, ma per gli antichi Romani era anche il primo mese dell’anno, dedicato a Marte, dio della guerra e della rinascita della natura. Nel nome di questa tradizione, venerdì 28 marzo riapre Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma che trasporta gli ospiti indietro nel tempo di 2000 anni. L’experience park accanto a Cinecittà World promette novità e nuove emozioni per far vivere agli ospiti una giornata da antico romano in un mix di storia, natura e spettacolo…totalmente a impatto zero.


Il 2025 porta novità anche negli spettacoli del parco: arriva una versione inedita dello Spettacolo dei Gladiatori e dello Show di Falconeria dove gli ospiti possono ammirare il volo dell’aquila e altri rapaci. Dopo il grande successo dello scorso anno con 50 repliche sold-out, il 13 giugno torna Roma On Fire, lo spettacolare live show serale che mette in scena battaglie di gladiatori, corse delle bighe, lo spettacolo del fuoco e l’incendio di Roma. Un successo premiato ai Parksmania Awards, gli Oscar dei parchi divertimento. Roma World rappresenta un modello di turismo ecosostenibile, dove la natura è protagonista di ogni esperienza. Gli ospiti possono diventare Falconieri per un Giorno, esplorare la biodiversità con il Tour Botanico, osservare da vicino le migliaia di Api all’opera nelle arnie, interagire con gli Animali della Fattoria, oltre a gustare carne alla brace e specialità romane autentiche nella Taberna per un viaggio nei sapori del passato. L’Antico Mercato offre souvenir e oggetti d’artigianato ispirati alla Roma antica. Per chi ama le sfide, c’è Sfida l’Arciere, un duello di Tiro con l’Arco, e la Scuola dei Gladiatori. Nella suggestiva Armeria del Castrum è possibile indossare armature romane e immortalare il momento con una foto esclusiva. Tra le attività più amate, il Tour di Ben Hur conduce gli ospiti nell’iconica arena usata per il remake del film 11 volte premio Oscar Ben Hur e per la serie TV Those About To Die di Roland Emmerich, con Anthony Hopkins.


Il parco offre anche esperienze creative come il Laboratorio di Mosaico per i più piccoli e tante attività didattiche a cui partecipano centinaia di scuole ogni anno. E per chi desidera immergersi nella storia a 360 gradi, dal 13 giugno è possibile anche pernottare in un autentico Accampamento Romano, dormendo in tende storiche sotto le stelle, come un vero legionario. Numerosi gli eventi in programma fino al 2 novembre, tra cui: i pranzi di Pasqua e pasquetta e i Ponti di primavera (25 aprile e 1° maggio), il Pranzo del Gladiatore per il Natale di Roma (21/04), la Festa della Mamma e Roma Sport Experience (10-11/05), le giornate rievocative “The Legion Experience” con la Legio I Italica (13-15/06), la notte di San Lorenzo dove ammirare le stelle con il telescopio, il Pranzo di Ferragosto e la fattoria delle Zucche per il mese di Halloween (dal 4/10 al 2/11). Programma eventi completo su www.romaworld.com

Il ministero alle scuole: no asterisco o schwa nelle comunicazioni ufficiali

Il ministero alle scuole: no asterisco o schwa nelle comunicazioni ufficialiMilano, 21 mar. (askanews) – Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato a tutte le scuole una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali è imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana. Nel documento il Mim evidenzia, in particolare, che l’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco e lo schwa, è in contrasto con le norme linguistiche e rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale.


Il Ministero ricorda infatti in una nota che l’Accademia della Crusca ha più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi. Per il Mim l’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace. Il Ministero invita, pertanto, tutte le istituzioni scolastiche a mantenere l’uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti.

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquato

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquatoRoma, 21 mar. (askanews) – “Il Circo Massimo è un luogo iconico, affascinante. Non vedo l’ora di suonare lì… sarà una magia particolare. Roma è sempre stata qualcosa di magico, di esplosivo, di unico”. Zucchero torna nella Capitale dopo due anni dai cinque concerti sold out a Caracalla, il 23 e 24 giugno, al Circo Massimo, per 26mila persone. Già oltre 15mila i biglietti venduti.


Una scaletta “ancora da decidere” con tanti possibili ospiti internazionali, anche se “di solito sono sorprese”. “Non riesci a pianificare prima, non sai se sono impegnati o meno – dice Zucchero incontrando la stampa a Roma -. Sicuramente, se sono liberi non avranno problemi a venire. Mi piacerebbe venissero Bono, Sting, artisti che so che vengono volentieri, che sono amici”. E ancora Brian May dei Queen, Eric Clapton, Peter Gabriel. Zucchero snocciola nomi e aneddoti legati a star internazionali. “Succede tutto un po’ all’improvviso – racconta – come quella volta quando Eric Clapton mi chiamò alle tre del pomeriggio, per suonare alle 19. Dovevamo fare il sound check e invece sono salito sul palco senza nemmeno provare. Qualcuno non ci sarebbe andato, io invece sono uno che rischia, mi piace l’adrenalina”. Zucchero racconta di quanto è stata importante la gavetta. “Ho cominciato giovanissimo, a 15 anni. Suonavo tutte le sere, fino alle tre-quattro di notte. E cantavo…. Ora in effetti non c’è più la gavetta. Ci sono i talent, ma si prova e si canta. Non è una gavetta. Non c’è un ricambio – prosegue l’artista emiliano – non c’è più la figura del musicista orchestrale che deve studiare e imparare un repertorio internazionale”.


Il cantante preferisce “parlare poco” e “dare spazio alla musica, perché le canzoni parlano, la musica parla”. Anche se ce ne sarebbero di motivazioni per “parlare” o “lanciare dei messaggi”. Come “le varie guerre in giro, o Putin, o Trump, gli accordi di pace, Gaza, Musk… ma parlarne ormai diventa un luogo comune”. “Ovviamente ognuno ha le sue opinioni e a volte è preferibile non toccare certi argomenti – prosegue Zucchero – se non buttarli lì in modo abbastanza sarcastico perché se li approfondisci non sai mai come arrivano. E poi, Pavarotti mi diceva sempre: ‘Te pensa a cantare e non rompere i co… Tutto questo non è qualunquismo, anche perché ci sono state varie occasioni dove sono stato al centro di polemiche per aver detto la mia. Purtroppo faccio presto a passare dalla ragione al torto. Non sono diplomatico. E poi…non cerco di portare il pubblico al mio mulino, se non con la musica. Non sono un influencer, sono tutto l’opposto di un influencer. Non amo la piaggeria”.


Dunque il rock impegnato non esiste più? “Direi di no, il rock che senti adesso è molto annacquato. C’è stato un periodo che il rock mandava messaggi contro il sistema; ora manca questo impegno che prima era del rock, poi del rap. Ora manca totalmente. Chi è rimasto? Forse Springsteen, Bob Dylan. Uno dei nuovi che non mi dispiace può essere Salmo, con cui condivido diverse tematiche”. Infine, sullo show di Roma, dice: “Farò il repertorio con le hit che tutti vogliono sentire, ma ogni sera posso cambiare in base all’atmosfera che si crea nel posto. E poi, saranno tutti a sedere. E’ un po’ come una confort zone, non c’è la ressa, il casino. Sarà un concerto meno rock ‘n roll ma i mie fan negli anni sono diventati più sofisticati….”


Di Serena Sartini

L’Anm: il limite delle intercettazioni a 45 giorni è un provvedimento folle

L’Anm: il limite delle intercettazioni a 45 giorni è un provvedimento folleRoma, 21 mar. (askanews) – “Attualmente per poter intercettare un sospettato sono richiesti dalla legge dei parametri molto stringenti. È infatti previsto che l’intercettazione possa essere richiesta solo se vi sono gravi indizi di reato, e se questa è indispensabile al fine della prosecuzione delle indagini. Il tema è che ora un decreto di intercettazione dura 15 giorni, con la possibilità di prorogarlo senza limiti nel caso permangano le fattispecie elencate. La nuova riforma della giustizia però prevede che venga posto un tetto massimo di 45 giorni, con un limite di due proroghe. Altrimenti vi devono essere già prove concrete e un’espressa motivazione. Credo che in questo modo si veicola ancora una volta il messaggio di sfiducia che c’è nei confronti dei magistrati: come se l’unico loro obiettivo fosse quello di spiare le persone senza motivo”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Cusano Rocco Gustavo Maruotti, segretario nazionale dell’Anm intervenuto a ‘Battitori Liberi’, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano, in merito alla riforma della giustizia; in particolare sul tema delle intercettazioni.


Maruotti ha poi aggiunto: “Il limite di 45 giorni per l’intercettazione è un problema enorme. Chi ha esperienza giudiziaria sa benissimo che non sempre i primi giorni sono sufficienti a raccogliere le prove necessarie, se chiediamo una proroga noi magistrati infatti specifichiamo il perché. Il problema della riforma- spiega Maruotti- è che pone un tetto massimo uguale per tutti, salvo per i reati di mafia e terrorismo: è un provvedimento folle”. Maruotti si sofferma poi sul tema economico delle intercettazioni che “è giudicato eccessivamente costoso, come detto dal ministro Nordio. Ma in realtà come dice Gratteri il costo è irrisorio, soprattutto se paragonato all’obbiettivo prefissato. Io non sono in grado di dire alla famiglia di una vittima di reato grave che mi sono dovuto fermare perché il costo era eccessivo: non possiamo mettere sullo stesso piano la giustizia e il profilo economico”.


Maruotti ha poi spiegato: “Ai magistrati viene imputato che spesso le accuse non portano a una sentenza di condanna. Viene contestato l’uso delle misure cautelari per un determinato processo, che poi non hanno lo stesso numero di riscontri nelle condanne. Questo però è determinato dal fatto che sentenza e imputazione hanno ragioni diverse. Per applicare una misura cautelare serve un grave indizio di colpevolezza, per una condanna invece è necessario venga provata la colpevolezza dell’imputato oltre ogni ragionevole dubbio. Sono stati fatti tanti passi avanti nel corso degli anni, ma non si può pretendere che ogni accusa porti una sentenza di condanna: questa è anche la prova dell’autonomia dei magistrati, che possono agire secondo ciò che ritengono più giusto”.

Export, il piano Italia anti-dazi guarda a Sudamerica, Africa e Asia

Export, il piano Italia anti-dazi guarda a Sudamerica, Africa e AsiaRoma, 21 mar. (askanews) – Esplorare e “occupare” nuovi mercati in “tutta l’Africa, l’America Latina e l’Asia centrale” per “tutelare le imprese italiane e favorire le esportazioni” dei prodotti Made in Italy a fronte dei rischi legati ai possibili dazi decisi dalla nuova amministrazione americana di Donald Trump. Il Piano d’azione italiano per l’export in paesi extra Ue ad alto potenziale è stato presentato questa mattina a Roma dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alle associazioni del mondo produttivo italiano. “Visto che noi potremmo trovare qualche difficoltà negli Stati Uniti, dobbiamo crescere fuori dai nostri mercati tradizionali che sono forti”, ha spiegato il ministro, che ha citato “alcuni paesi dove ci sono grandi opportunità” e dove “prevediamo possa esserci possibilità di occupare spazi nelle esportazioni”. “Dobbiamo guardare con più attenzione al Messico, al Canada, al Sudafrica, all’India, al Vietnam, alla Thailandia, all’Indonesia, alle Filippine, agli Emirati Arabi, all’Arabia Saudita, al Sud Africa. Ci sono tante realtà che noi stiamo studiando perché possano diventare delle opportunità per le nostre imprese”, ha sottolineato Tajani, aggiungendo che è stato attivato “un telefono di pronto intervento export” per assistere le nostre imprese.


Secondo il titolare della Farnesina, però, “questo non significa che non dobbiamo continuare a parlare con gli Stati Uniti, a guardare verso gli Stati Uniti”. “Sarebbe un errore lasciare gli Stati Uniti”, ha detto Tajani, aggiungendo di concordare con la decisione del Commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic di rinviare di due settimane eventuali contro-dazi dell’Ue per gli Stati Uniti. “Il Commissario europeo al Commercio Sefcovic ha saggiamente, e io condivido la sua scelta, deciso di rinviare di due settimane eventuali contromisure all’Unione europea. Questo permette di avviare un confronto anche con gli Stati Uniti”, ha spiegato. Il ministro ha ricordato che l’Italia ha “inviato una delegazione tecnica del ministero” degli Esteri “a Washington per cominciare ad affrontare la questione dei dazi”. “Quindi, con prudenza, ma anche con grande fermezza, noi lavoriamo per tutelare le imprese italiane”, ha argomentato. “Perché tutelando le imprese italiane tuteliamo il lavoro e la nostra economia. Noi siamo contro una guerra commerciale. Lo stesso commissario Sefcovic ha detto che aspetterà due settimane per valutare il tipo di reazione, se sarà il caso di avere una reazione. Quindi prudenza e possibilità di avviare una trattativa. Questo va nella giusta direzione della richiesta che facciamo noi. Una guerra commerciale non conviene a nessuno, né a noi né agli Stati Uniti”.


Il Piano d’Azione per l’export Italiano prevede una serie di misure quali missioni istituzionali e imprenditoriali, rafforzamento delle attività fieristiche, supporto finanziario all’export, stipula di accordi con catene distributive internazionali e piattaforme digitali, apertura di nuove sedi all’estero da parte delle agenzie del “polo dell’export” in mercati strategici. La sua elaborazione è frutto del lavoro congiunto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, delle agenzie del Sistema Italia – ICE, SACE, Simest, Cassa Depositi e Prestiti – e del costante dialogo con le associazioni di categoria e le imprese. Nei prossimi mesi, ha ricordato il ministro, le iniziative si focalizzeranno su India, Turchia, Messico, Giappone, Arabia Saudita e Regno Unito. Nel 2024 l’export italiano ha registrato risultati particolarmente rilevanti nei mercati extra-UE: 17,6 miliardi di euro in Turchia (+23,9% rispetto all’anno precedente), 7,9 miliardi negli EAU (+19,4%), 6,6 miliardi di euro in Messico (+7,4%), 5,8 miliardi in Brasile (+8,1%), 6,2 miliardi di euro in Arabia Saudita (+27,9%), 5,2 miliardi di euro in India (+1%). Fra le priorità anche i Paesi dell’Africa, che hanno totalizzato oltre 20 miliardi di export; l’ASEAN con 10,7 miliardi di euro di export e un aumento del 10,3% e i Balcani Occidentali con 6,5 miliardi di euro e +13,4%.