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Tennis, Entry list Us Open, nove italiani nel main draw

Tennis, Entry list Us Open, nove italiani nel main drawRoma, 17 lug. (askanews) – Sono ben nove gli italiani ammessi direttamente nel main draw di singolare del quarto e ultimo torneo Slam stagionale in programma dsal 26 agosto all’8 settembre a New York (qualificazioni dal 19 agosto. Svelata l’entry list provvisoria degli US Open 2024 guidata dal numero 1 al mondo Jannik Sinner, che punterà senza mezzi termini al secondo titolo Major dell’anno per consolidare la sua leadership nella classifica ATP. Ambizioni importanti, dopo la splendida semifinale di Wimbledon, anche per Lorenzo Musetti in attesa di capire nelle prossime settimane se altri nostri portacolori rientreranno tra le 32 teste di serie.


Presenti sul fronte italiano anche Luciano Darderi, Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Luca Nardi. Iscritti ovviamente tutti i big, tra cui il fenomeno serbo Novak Djokovic e lo spagnolo Carlos Alcaraz, reduce da una storica doppietta Slam Parigi-Londra a soli 21 anni. Al momento figura nell’entry list tramite ranking protetto anche Rafael Nadal, ma la sua effettiva partecipazione non è scontata e dipenderà da diversi fattori.

Pallanuoto, addio Pro Recco: si riparte da giovani e salvezza

Pallanuoto, addio Pro Recco: si riparte da giovani e salvezzaRoma, 17 lug. (askanews) – Addio Pro Recco. Quella che sembrava un’evidenza già nelle ore successive all’addio annunciato dal patron Volpi lo scorso 5 luglio è diventata realtà. Dalle colonne del Secolo XIX Maurizio Felugo tira una riga sugli ultimi 20 anni del club biancoceleste, annunciando un ridimensionamento obbligatorio sul piano economico e delle ambizioni sportive. Giocatori liberi, squadra che probabilmente non si iscriverà alle Coppe e penserà alla salvezza attraverso i suoi giovani. “A questo punto mi offro come collettore degli sforzi di imprenditori e appassionati liguri che vogliano dare tutti insieme un futuro alla nostra impareggiabile storia agonistica”, spiega nell’intervista al quotidiano genovese firmata da Italo Vallebella.


“L’idea – continua Felugo nell’intervista al Secolo XIX – è quella di mettere insieme le migliori forze locali e puntare forte sul nostro settore giovanile, bene da tutelare prima di ogni altra cosa. Quegli ottanta ragazzi sono il nostro primo pensiero, in virtù delle ricadute sociali sul territorio e di garanzia del futuro”. N L’altra conseguenza della situazione attuale della Pro Recco è il “liberi tutti” per i giocatori: Felugo chiede ai pallanuotisti biancocelesti di restare e aspettare l’esito delle sue manovre, di partecipare alla rinascita di una Pro Recco che avrà però potenzialità economiche assai limitate rispetto a quelle dell’era Volpi.


La Pro Recco vanta 36 scudetti (17 sotto l’attuale gestione), 17 Coppe Italia, 11 Coppe Campioni (8) e 9 Supercoppe europee 17. E’ il club più titolato della pallanuoto mondiale e l’unico club italiano ad avere vinto nella stessa stagione campionato, Coppa Italia, Coppa Campioni e Supercoppa europea, risultato conseguito per cinque volte (2007-08-12-22-23).

Arriva il picco del caldo, venerdì saranno 17 le città da “bollino rosso”

Arriva il picco del caldo, venerdì saranno 17 le città da “bollino rosso”Roma, 17 lug. (askanews) – Arriva l’apice dell’ondata di calore sull’Italia. Secondo l’aggiornamento quotidiano del Ministero della Salute del Bollettino sulle ondate di calore, oggi sono 13 le città da “bollino rosso” (Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Viterbo); 4 le città da “bollino arancione” (Bari, Brescia, Bolzano e Verona).


Domani, giovedì 18 luglio, il caldo si intensifica e le città da “bollino rosso” salgono a 14 (Ancona, Bologna, Bolzano, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Palermo, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Viterbo); 5 i “bollini arancioni” (Bari, Brecia, Catania, Napoli e Verona). Venerdì 19 luglio arrivano a 17 le città con “bollino rosso” (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Verona e Viterbo); 4 i “bollini arancioni” (Catania, Milano, Napoli e Torino).


Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Bce, l’inflazione nell’eurozona frena ma domani sono attesi tassi fermi

Bce, l’inflazione nell’eurozona frena ma domani sono attesi tassi fermiRoma, 17 lug. (askanews) – Dopo l’anomalo taglio operato dalla Bce a giugno, mentre contestualmente rivedeva al rialzo le sue previsioni di inflazione, non sono attesi altri ritocchi ai tassi di interesse dell’area euro, domani al termine del Consiglio direttivo. Le decisioni verranno annunciate alle 14 e 15, mezz’ora dopo la presidente, Christine Lagarde, terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.


I dati definitivi sull’inflazione di giugno hanno confermato una moderazione della crescita annua dei prezzi al 2,5%, un decimale in meno rispetto al valore a cui era leggermente risalita a maggio, ma anche il persistere di un livello più elevato nel settore dei servizi (4,1%), che sono il fattore che in questa fase sta rallentando il ritorno dell’indice generale al valore obiettivo dell’istituzione (2%). Peraltro il fatto che dai verbali del Consiglio di giugno sia emerso che gli scetticismi sull’ultima mossa fossero più numerosi dell’unico parere contrario, riportato in occasione della riunione dalla presidente, secondo alcuni analisti implica che anche l’ipotesi di un ulteriore taglio a settembre resta in bilico. In pratica, è ancora tutto da decidere.


Ma del resto questo è perfettamente in linea con la posizione ufficiale adottata dall’istituzione e ribadita anche a giugno: le decisioni si assumono “volta per volta sulla base dell’evolversi dei dati”, senza impegnarsi su un percorso predeterminato dei tassi. Sotto i riflettori restano i dati quindi. E sul persistere dell’alta inflazione nel terziario – tra cui il segmento chiave, in questo periodo, di turismo e ristorazione – ha appena lanciato un allarme il Fondo monetario internaizonale, avvertendo che potrebbe spingere le banche centrali, non per forza la Bce, ma piuttosto la Fed americana, a mantenere i tassi alti più a lungo. L’istituzione prevede che la banca centrale Usa tagli i tassi solo una volta prima della fine dell’anno (i mercati scommettono su settembre).


Nell’eurozona, secondo i dati definitivi diffusi da Eurostat, oltre che restare al 4,1% di crescita annua, i prezzi dei servizi hanno mostrato un incremento mensile dello 0,6%. s-Sviluppi che possono dissuadere la Bce dall’operare ulteriori tagli dei tassi più avanti. Domani, poi, è possibile che Lagarde venga interpellata anche su altre tematiche, come le future elezioni presidenziali negli Stati Uniti – su cui in passato si era avventurata a fare previsioni fosche per l’ipotesi di un ritorno di Donald Trump – o una recente indagine voluta dal sindacato interno, l’Ipso, una specie di “spina nel fianco” della presidente. Alcuni mesi fa aveva pubblicato una indagine molto critica sulla conduzione di Lagarde e ora ha fatto circolare uno studio secondo cui i livelli di stress tra il personale dell’istituzione sono in aumento.

La Lega a Pier Silvio Berlusconi: confrontiamoci sul futuro della Tv

La Lega a Pier Silvio Berlusconi: confrontiamoci sul futuro della TvMilano, 17 lug. (askanews) – “La Lega sarebbe lieta di confrontarsi con l’ad di Mfe-Mediaset Pier Silvio Berlusconi e la sua azienda sul futuro dell’offerta televisiva italiana, ivi compreso il miglioramento della tv pubblica con riduzione dei costi a carico dei cittadini. Il dialogo è sempre utile, anche perché l’obiettivo è migliorare la concorrenza e la qualità complessiva del prodotto a beneficio del pubblico”. Così una nota della Lega, dopo le critiche mosse da Pier Silvio Berlusconi alla proposta di legge del Carroccio per ridurre il canone e aumentare il tetto pubblicitario in Rai.

Bce, inflazione nell’eurozona frena ma domani attesi tassi fermi

Bce, inflazione nell’eurozona frena ma domani attesi tassi fermiRoma, 17 lug. (askanews) – Dopo l’anomalo taglio operato dalla Bce a giugno, mentre contestualmente rivedeva al rialzo le sue previsioni di inflazione, non sono attesi altri ritocchi ai tassi di interesse dell’area euro, domani al termine del Consiglio direttivo. Le decisioni verranno annunciate alle 14 e 15, mezz’ora dopo la presidente, Christine Lagarde, terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.


I dati definitivi sull’inflazione di giugno hanno confermato una moderazione della crescita annua dei prezzi al 2,5%, un decimale in meno rispetto al valore a cui era leggermente risalita a maggio, ma anche il persistere di un livello più elevato nel settore dei servizi (4,1%), che sono il fattore che in questa fase sta rallentando il ritorno dell’indice generale al valore obiettivo dell’istituzione (2%). Peraltro il fatto che dai verbali del Consiglio di giugno sia emerso che gli scetticismi sull’ultima mossa fossero più numerosi dell’unico parere contrario, riportato in occasione della riunione dalla presidente, secondo alcuni analisti implica che anche l’ipotesi di un ulteriore taglio a settembre resta in bilico. In pratica, è ancora tutto da decidere.


Ma del resto questo è perfettamente in linea con la posizione ufficiale adottata dall’istituzione e ribadita anche a giugno: le decisioni si assumono “volta per volta sulla base dell’evolversi dei dati”, senza impegnarsi su un percorso predeterminato dei tassi. Sotto i riflettori restano i dati quindi. E sul persistere dell’alta inflazione nel terziario – tra cui il segmento chiave, in questo periodo, di turismo e ristorazione – ha appena lanciato un allarme il Fondo monetario internaizonale, avvertendo che potrebbe spingere le banche centrali, non per forza la Bce, ma piuttosto la Fed americana, a mantenere i tassi alti più a lungo. L’istituzione prevede che la banca centrale Usa tagli i tassi solo una volta prima della fine dell’anno (i mercati scommettono su settembre).


Nell’eurozona, secondo i dati definitivi diffusi da Eurostat, oltre che restare al 4,1% di crescita annua, i prezzi dei servizi hanno mostrato un incremento mensile dello 0,6%. s-Sviluppi che possono dissuadere la Bce dall’operare ulteriori tagli dei tassi più avanti. Domani, poi, è possibile che Lagarde venga interpellata anche su altre tematiche, come le future elezioni presidenziali negli Stati Uniti – su cui in passato si era avventurata a fare previsioni fosche per l’ipotesi di un ritorno di Donald Trump – o una recente indagine voluta dal sindacato interno, l’Ipso, una specie di “spina nel fianco” della presidente. Alcuni mesi fa aveva pubblicato una indagine molto critica sulla conduzione di Lagarde e ora ha fatto circolare uno studio secondo cui i livelli di stress tra il personale dell’istituzione sono in aumento.

Alcune cose che ha detto Pier Silvio Berlusconi su Malpensa, la politica e i diritti

Alcune cose che ha detto Pier Silvio Berlusconi su Malpensa, la politica e i dirittiCologno Monzese, 17 lug. (askanews) – “Noi figli non siamo stati informati di questa cosa se non a cose praticamente fatte, non siamo coinvolti, ma onestamente poco importa”. Pier Silvio Berlusconi conferma che la famiglia non fosse al corrente dell’intenzione di intitolare lo scalo di Malpensa a suo padre Silvio, morto il 12 giugno di un anno fa. Sull’argomento, inevitabile alla conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, ha tuttavia premesso a più riprese: “Tutto ciò che viene intitolato in onore di nostro padre a noi fa piacere, questo è sicuro. Poi le polemiche personalmente mi hanno infastidito ma devo dire che lasciano anche il tempo che trovano”. “Se fosse opportuno farlo adesso o più avanti non lo so” ha detto aggiungendo in un secondo momento: “Malpensa è un tema che non mi appassiona. E’ un sentimento e non è facile esprimerlo”. Tuttavia “le modalità non penso siano state perfette nei tempi e nei modi. Era evidente che si sarebbero accese delle polemiche”.


“Al prossimo giro” alla prossima tornata elettorale “penso che ci potrebbe essere un’opportunità pazzesca di marketing parlando di politica. I moderati in Italia sono la maggioranza, oggi però non hanno qualcuno in cui si riconoscono veramente. Tanto è vero che la stessa Meloni, che io considero bravissima al di là di come la si pensi, sta prendendo voti dei moderati”. Così l’amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti in occasione della serata di presentazione dei palinsesti Mediaset. “Forza Italia è perfetta e sta lì, ma un conto è una Forza Italia di Resistenza, un conto è una Forza Italia di sfida” ha aggiunto, precisando ai giornalisti che lo incalzavano: “Il brand è già lì e scritto”. Poco prima aveva detto: “Io non prevedo nulla, dico solo che ci può essere un’opportunità per qualunque nuova forza/candidato di centro-moderata abbastanza unica”. “Il fascino della politica in termini di adrenalina, avventura, spinta, rapporto con la gente io lo sento, fa parte del Dna di mio padre, è un qualcosa che io sento ahimè avere”. Così Pier Silvio Berlusconi, si è espresso sul suo rapporto con la politica, anche alla luce delle ventilare ipotesi di una sua possibile discesa in campo. “Parlare con le persone è stato il mio mestiere per più di 30 anni perché la tv questo fa – ha aggiunto – Ma un conto è fare le elezioni con la grande avventura elettorale, un conto il sacrificio della vita politica di tutti i giorni. Chi te lo fa fare abbastanza ovunque ma in Italia… e poi cosa fai: il conflitto di interessi come lo metti? Vendi tutto o molli tutto in mano a qualcuno? Non è un tema leggero”.


“Marina ha espresso la sua opinione personale, oltre che personale da editore, di sicuro non da personaggio attivo in politica ed è libera di farlo ed è giusto che lo faccia”. Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe, durante la serata di presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, a proposito dell’intervista di sua sorella, Marina, in cui affermava di sentirsi più in sintonia con la sinistra di buon senso sui diritti civili. Berlusconi, però, avvertito con una battuta i giornalisti: “La parola comunista mi si addice tanto quanto mi si addice dire che io sia interista”. “Onestamente io non vedo il problema Telemeloni. Dire che in Italia non c’è libertà di parola e di opinione mi sembra poco vero. In Italia si scrive e si dice tutto quello che si vuole da noi c’è libertà”. Ha anche detto Pier Silvio Berlusconi. “Che alcune scelte in Rai possono essere fatte in modo azzardato sbagliando questo non lo nego io – ha chiosato – diciamo che vengono molto sottolineate”.

P.S.Berlusconi: noi figli informati a cose fatte su intitolazione Malpensa

P.S.Berlusconi: noi figli informati a cose fatte su intitolazione MalpensaCologno Monzese, 17 lug. (askanews) – “Noi figli non siamo stati informati di questa cosa se non a cose praticamente fatte, non siamo coinvolti, ma onestamente poco importa”. Pier Silvio Berlusconi conferma che la famiglia non fosse al corrente dell’intenzione di intitolare lo scalo di Malpensa a suo padre Silvio, morto il 12 giugno di un anno fa. Sull’argomento, inevitabile alla conferenza stampa di presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese, ha tuttavia premesso a più riprese: “Tutto ciò che viene intitolato in onore di nostro padre a noi fa piacere, questo è sicuro. Poi le polemiche personalmente mi hanno infastidito ma devo dire che lasciano anche il tempo che trovano”.


“Se fosse opportuno farlo adesso o più avanti non lo so” ha detto aggiungendo in un secondo momento: “Malpensa è un tema che non mi appassiona. E’ un sentimento e non è facile esprimerlo”. Tuttavia “le modalità non penso siano state perfette nei tempi e nei modi. Era evidente che si sarebbero accese delle polemiche”.

Malpensa, P.S.Berlusconi: Sala non rompa, pensasse al disastro di Milano

Malpensa, P.S.Berlusconi: Sala non rompa, pensasse al disastro di MilanoCologno Monzese , 17 lug. (askanews) – Sulla intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a suo padre, Pier Silvio Berlusconi non ha gradito la chiamata in causa, a mezzo social, di sua sorella Marina da parte del sindaco di Milano, Giuseppe Sala “Le modalità” con cui è stata decisa l’intitolazione “non mi hanno fatto impazzire. Era chiaro che si sollevava una polemica – ha ammesso parlando coi giornalisti in occasione della presentazione dei palinsesti Mediaset a Cologno Monzese – ma mi fa ancora più incavolare rispetto alla polemica che era prevedibile, la polemica sulla polemica. Sala che dice a mia sorella sui social, a lui dico di’ se sei favorevole o no e non rompere”.


Per il secondogenito dell’ex premier “Puoi anche dire che sei contro per mille motivi ma non fare polemica sulla polemica” e poi sempre rivolto a Sala: “Pensasse a Milano. Io vivo in Liguria ma tutte le volte che ci vado dico che è un disastro Milano: traffico, delinquenza, buche”. Poco prima rispondendo ad alcune domande dei giornalisti in conferenza stampa aveva detto: “Mi sembra che chi polemizza oggi voglia fare polemica sulla polemica e mi fa abbastanza ridere per non dire di peggio. Uno può dire che non era d’accordo, che Berlusconi politico non lo meritava ma polemizzare con questi toni in questo modo a me non è per nulla piaciuto. La polemica sulla polemica è terribile”.

Unioncamere: +29.489 attività tra aprile e giugno (+0,5%)

Unioncamere: +29.489 attività tra aprile e giugno (+0,5%)Roma, 17 lug. (askanews) – Nonostante le sfide economiche persistenti, riprende un po’ di vigore la voglia di fare impresa in Italia nel secondo trimestre 2024. Secondo l’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio tra aprile e giugno 2024 il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese vede un incremento di 29.489 attività, con un risultato superiore a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. Uno degli elementi chiave di questa crescita è stato l’aumento delle iscrizioni, che hanno toccato quota 81.456, registrando una ripresa di 2.179 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023. Sul fronte opposto le cessazioni hanno raggiunto le 51.967 unità, segnando un incremento rispetto alla media storica e il quinto aumento consecutivo in cinque anni. In termini assoluti il Sud Italia si conferma un importante motore di crescita, con un saldo positivo di 9.084 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,44%, in linea con quello registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, ma inferiore a quello medio nazionale (+0,5%). Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno mostrato performance positive, sia nei valori assoluti (+8.671 e +6.348 imprese) che nei tassi di crescita rispettivamente dello 0,56% e dello 0,51%. La Lombardia si distingue come la regione più dinamica, con un saldo positivo di 6.483 imprese, seguita dal Lazio, che ha visto un incremento di 3.851 nuove imprese. Al contrario ma in termini di tassi di crescita, altre regioni, come la Sardegna (+0,02%), l’Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) hanno mostrato aumenti decisamente più contenuti rispetto alla media nazionale.