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”Croci” è il nuovo singolo di Sethu feat Sally Cruz

”Croci” è il nuovo singolo di Sethu feat Sally CruzMilano, 10 lug. (askanews) – Esce questo venerdì 12 luglio “Croci”, il nuovo singolo di Sethu con la partecipazione di Sally Cruz, una tra le più promettenti artiste emergenti della scena urban, tra i nuovi volti di Spotify Radar 2024. Il brano, prodotto da Jiz – già produttore per Sethu di tutto l’album “tutti i colori del buio” – e pubblicato da Carosello Records, racconta la difficoltà nel seppellire i ricordi di una storia d’amore giunta al termine tra attacchi di panico e momenti di smarrimento. “Croci”, infatti, mostra un’ulteriore sfumatura del buio interiore che Sethu ha condiviso nel suo primo disco.


La voce graffiante di Sally Cruz si incastona perfettamente nel brano per dare voce a questo dolore e si sposa perfettamente con l’immaginario dark, a tratti nichilista, di Sethu. L’artista racconta così il nuovo brano e la collaborazione con Sally Cruz: «”croci” è un pezzo che parla di quanto sia difficile andare avanti nonostante una relazione sia finita. Finire una storia spesso equivale quasi a “seppellire” tutti i ricordi che hai con una persona, da qui nasce proprio l’idea del titolo. Ho scritto il pezzo con mio fratello gemello Jiz in studio e fin dalle primissime demo Sally sembrava essere la persona perfetta da coinvolgere su questo brano. Penso che la sua cifra stilistica, l’incisività emotiva e la sinergia che si è creata siano un gran valore aggiunto al pezzo, sono molto contento di questa collaborazione.» Il singolo “croci” entra a far parte della tracklist di “tutti i colori del buio”, il primo album di Sethu pubblicato da Carosello Records lo scorso 17 maggio. La tematica della salute mentale è uno degli argomenti centrali di tutta la recente produzione artistica di Sethu, il quale si è espresso molto apertamente sul proprio percorso di terapia e sull’importanza di prendersi cura tanto del proprio benessere fisico quanto mentale, come ribadito anche durante la sua partecipazione all’evento finale del Milano Pride: «Avevo dieci anni quando sono andato in terapia per la prima volta. Mi sentivo un alieno, diverso e incompreso dal mondo che mi circondava a causa del buio che avevo dentro. Ho capito così l’importanza della condivisione, del prendersi cura di sé e di quelle ferite che non sono visibili agli occhi. Ho imparato a conoscere le tante sfumature del mio buio e che non esiste alcuna causa persa, se non quella che abbandoni.

Gualtieri: tagliati a Roma 28 milioni di spesa corrente, è gravissimo

Gualtieri: tagliati a Roma 28 milioni di spesa corrente, è gravissimoRoma, 10 lug. (askanews) – “A Roma sono state concesse risorse per gli investimenti, ma contemporaneamente, per effetto della scorsa legge di bilancio è arrivato un taglio pesantissimo da 28 milioni di euro alla spesa corrente nel momento in cui tutti i servizi ai cittadini costano di più per gli adeguamenti contrattuali e l’aumento dei prezzi. Non solo non abbiamo risorse in più per gli Oepac (assistenza scolastica, ndr.), la disabilità o il trasporto pubblico, ma un taglio da parte del Governo pesantissimo. 28 milioni su 250 significa che Roma sostiene da sola l’11% della manovra a fronte del 5% di abitanti, quanto si tratta di dare risorse ha meno dei suoi abitanti, quanto si tratta di tagliare le viene tolto più del doppio”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a margine della presentazione del Protocollo d’intesa per l’ampliamento della città giudiziaria a piazzale Clodio, a chi gli chiedeva un commento alle notizie di tagli operati dal Governo ai finanziamenti per la Capitale nell’ambito dell’annunciata spending review.

Taormina Film Festival, a Sharon Stone il Cariddi d’oro alla Carriera

Taormina Film Festival, a Sharon Stone il Cariddi d’oro alla CarrieraRoma, 10 lug. (askanews) – Sharon Stone illuminerà la serata di chiusura della 70ma edizione del Taormina Film Festival – in programma dal 12 al 19 luglio – che le dedicherà il Cariddi d’oro alla carriera, la gloriosa onorificenza che negli anni è stata assegnata al gotha del cinema italiano e internazionale, a talenti come Jessica Lange, Robert De Niro, Tom Cruise, Sofia Loren, Nicole Kidman, Richard Gere, Colin Firth, Isabelle Huppert, Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Monica Vitti, solo per citarne alcuni.


L’attrice e produttrice americana incontrerà la stampa e il pubblico venerdì 19 luglio in occasione di una conversazione su come abbia ridefinito il concetto di cosa rappresenti essere una donna sul grande schermo, diventando un’icona culturale globale nei decenni. La presenza di Sharon Stone al Taormina Film Festival – con la consulenza di Marco Fallanca – segna la sua prima partecipazione al Festival, che già ospitò l’anteprima italiana di “Basic Instinct” nel 1992. Dopo aver esordito nel 1980 con un cameo-cult in “Stardust Memories” di Woody Allen, Stone trova la sua indiscussa consacrazione planetaria nel corso degli anni ’90 con film come “Atto di forza”, in cui recita accanto ad Arnold Schwarzenegger e soprattutto con il ruolo iconico di Catherine Tramell in “Basic Instinct” di Paul Verhoeven, nel thriller di Phillip Noyce, “Sliver”, nel western “Pronti a morire” accanto a Leonardo DiCaprio e nel capolavoro di Martin Scorsese “Casinò”, per cui riceve un Golden Globe come miglior attrice e una nomination agli Oscar.


Continua a lavorare tra cinema e tv nel corso degli anni, ottenendo due nomination ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista per “Basta guardare il cielo” di Peter Chelsom nel 1999 e nel 2000 per La dea del successo di Albert Brooks, vince un Premio Emmy Primetime come outstanding guest actress in una serie drammatica per The Practice nel 2004. Nel 2014 Stone è nel cast del film italiano “Un ragazzo d’oro”, diretto da Pupi Avati, e nel ruolo di se stessa nell’introduzione del quinto episodio della serie di Paolo Sorrentino The New Pope. Da sempre impegnata sul tema dei diritti civili, Sharon Stone e per quasi 30 anni ha fatto da portavoce per l’amFAR, fondata da Elizabeth Taylor per sostenere la ricerca contro l’AIDS. Per i suoi progetti di charity in tutto il mondo, è stata onorata di un Nobel peace Summit Award, un Harvard Humanitarian Award, uno Human Rights Campaign Humanitarian Award e uno Einstein Spirit of Achievement Award among many other accolades.


Nel 2005 l’attrice è stata inoltre insignita del titolo di Ufficiale dell’Ordine delle arti e delle lettere in Francia, nel 2018 ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito della Croce Rossa Italiana e nel 2021 è stata nominata Commendatore dell’Ordine delle arti e delle lettere ancora in Francia.

Completata la Giuria di Venezia 81, c’è anche Giuseppe Tornatore

Completata la Giuria di Venezia 81, c’è anche Giuseppe TornatoreRoma, 10 lug. (askanews) – È stata completata la Giuria internazionale del Concorso dell’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia – diretta da Alberto Barbera (28 agosto – 7 settembre 2024) – che sarà composta complessivamente da nove personalità internazionali del cinema, che attribuiranno il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.


Presieduta – come già annunciato l’8 maggio scorso – dall’attrice francese Isabelle Huppert, la Giuria di Venezia 81 sarà inoltre composta da: il regista e sceneggiatore americano James Gray; il regista e sceneggiatore britannico Andrew Haigh; la regista, sceneggiatrice e produttrice polacca Agnieszka Holland; il regista e sceneggiatore brasiliano Kleber Mendonça Filho; il regista, sceneggiatore e produttore mauritano Abderrahmane Sissako; il regista e sceneggiatore italiano Giuseppe Tornatore; la regista e sceneggiatrice tedesca Julia von Heinz; l’attrice cinese Zhang Ziyi. Il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali saranno annunciati e consegnati durante la cerimonia di chiusura dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, sabato 7 settembre sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia.


La Giuria Venezia 81 assegnerà ai lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

Farà (molto) caldo, per almeno 15 giorni

Farà (molto) caldo, per almeno 15 giorniRoma, 10 lug. (askanews) – Lunghissima ondata di calore con anticiclone africano ad oltranza, salvo qualche forte temporale al Nord. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’arrivo graduale della più intensa ondata di caldo del 2024 (fino ad ora), estesa anche sul settentrione e con valori oltre i 37°C diffusi. I picchi sono attesi tra Sicilia e Sardegna con 42-43°C già nelle prossime ore, poi ci sarà una novità venerdì che bloccherà in parte la risalita del caldo infernale.


Nel dettaglio, già dalle prossime ore il termometro segnerà 37-38°C anche sulla Capitale con il caldo africano diffuso su tutta Italia: solo al Nord-Ovest avremo qualche temporale in montagna che localmente sconfinerà verso le pianure adiacenti. Giovedì sarà una fotocopia del mercoledì, mentre una grande novità è attesa per venerdì con lo scoppio di violenti temporali al Nord. Venerdì 12 luglio una perturbazione atlantica, in transito nel cuore dell’Europa, lambirà infatti le Alpi sin dalle prime ore del mattino con temporali sul settore montano di Nord-Ovest: si prevede anche la possibilità di qualche forte rovescio tra le pianure del Piemonte e quelle della Lombardia. Dal pomeriggio altri focolai temporaleschi si sposteranno verso Est, interessando anche il Basso Veneto, specie dalla sera, e l’Emilia Romagna. Le Alpi vivranno una giornata diffusamente instabile con tanti rovesci e un temporaneo sensibile calo termico.


Ma sarà solo un break: da sabato, gradualmente, l’anticiclone africano tornerà ancora più prepotente ed esteso. Al mattino avremo gli ultimi refoli di aria instabile con qualche piovasco al Nord, poi la configurazione sinottica diventerà monotona per più giorni. Da domenica, e fino almeno al 25 luglio, il caldo sarà estremo ovunque con l’anticiclone africano: l’alta pressione si espanderà fino all’Ucraina portando circa 10°C in più rispetto alla media su tutto lo Stivale. Vivremo un periodo complesso, anche molto afoso e con minime notturne che si avvicineranno e localmente supereranno i 25°C al Centro-Sud. Sarà un’ondata molto pericolosa, soprattutto per la persistenza.

Antitrust avvia istruttoria su 6 influencer, moral suasion per altri 4

Antitrust avvia istruttoria su 6 influencer, moral suasion per altri 4Milano, 10 lug. (askanews) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato sei procedimenti istruttori nei confronti di sei influencer che promettono guadagni facili e certi. In particolare, Luca Marani, Big Luca, Alessandro Berton e Davide Caiazzo pubblicherebbero sistematicamente, tramite piattaforme social e siti internet, foto e/o video in cui offrono a pagamento metodi per ottenere importanti guadagni facili e sicuri sulla falsariga del modello vincente che direbbero di incarnare. Peraltro i quattro influencer non risultano utilizzare alcuna dicitura di advertisement che informi il consumatore della natura pubblicitaria dei contenuti, né evidenziare in modo adeguato elementi rilevanti per le decisioni di acquisto come il costo dei beni e/o servizi offerti, l’identità e/o il recapito della società. Infine, sembrano vantare una popolarità falsata dalla presenza di follower non autentici sul proprio profilo Instagram e, nei casi di Luca Marani, Big Luca e Davide Caiazzo, da testimonianze e recensioni apparentemente non verificabili. Lo riporta una nota dell’Antitrust.


Hamza Mourai e Michele Leka pubblicherebbero sistematicamente, attraverso le piattaforme social, foto e/o video in cui risultano pubblicizzare e offrire, ricavandone una remunerazione, indicazioni e/o metodi per ottenere facili e sicuri guadagni tramite l’investimento in criptovalute, senza fare riferimento ai relativi rischi connessi. Anche questi due influencer non indicherebbero la natura promozionale delle comunicazioni offerte e non evidenzierebbero in modo adeguato elementi rilevanti per le decisioni di acquisto. L’Autorità ha anche avviato quattro iniziative di moral suasion nei confronti delle influencer Ludovica Meral Frasca, Sofia Giaele De Donà, Milena Miconi e Alessandra Ventura. Infatti pubblicherebbero su Instagram foto e video mettendo in evidenza brand, hotel e altre strutture turistiche, con le quali si ritiene possano intrattenere rapporti commerciali, senza utilizzare alcuna dicitura che evidenzi la natura promozionale di questi contenuti. Le stesse influencer vanterebbero inoltre una popolarità che potrebbe essere falsata da un considerevole numero di follower non autentici sul proprio profilo Instagram.

”Fiore Mio”, il film di Paolo Cognetti in anteprima a Locarno

”Fiore Mio”, il film di Paolo Cognetti in anteprima a LocarnoRoma, 10 lug. (askanews) – In compagnia dell’inseparabile cane Laki, lo scrittore Premio Strega Paolo Cognetti torna nello scenario alpino de “Le otto montagne”, questa volta per un documentario che racconta il Monte Rosa attraverso paesaggi mozzafiato e incontri con chi nella montagna ha trovato, prima che una casa, un vero e proprio “luogo del sentire”.


Con queste prime immagini inizia il viaggio di “Fiore Mio”, il primo film scritto, diretto e interpretato da Paolo Cognetti, che verrà presentato in anteprima mondiale alla 77esima edizione del Locarno Film Festival come evento di pre-apertura il 6 agosto in Piazza Grande. Dopo il successo de “Le otto montagne”, tratto dal suo omonimo romanzo e diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2022, Paolo Cognetti arriva al cinema il 25, 26 e 27 novembre con un nuovo titolo, prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste.


Protagonista di “Fiore Mio”, che dopo l’uscita italiana sarà distribuito in tutto il mondo da Nexo Studios, è il tema più viscerale della poetica di Cognetti: quella montagna che l’autore ha esplorato anche nel documentario “Sogni di Grande Nord” diretto da Dario Acocella, dove ha seguito le tracce del Christopher McCandless di Into the Wild negli incredibili e remoti scenari dell’Alaska. Questa volta il viaggio di Paolo Cognetti si fa più vicino allo spettatore e racconta, in modo intimo, introspettivo e mai scontato, la sua montagna: il Monte Rosa. A chiudere il viaggio la presenza preziosa del cantautore Vasco Brondi, amico fraterno di Cognetti e in questa occasione, per la prima volta, al lavoro su un’intera colonna sonora. Per il film, oltre alle musiche originali, Brondi ha scritto e interpretato una nuova canzone, “Ascoltare gli alberi”, che chiuderà il documentario. “Fiore mio”, la traccia presente nel finale del film e che ne ha ispirato il titolo, è invece da tempo una delle canzoni più popolari di Andrea Laszlo De Simone, cantautore e musicista torinese che ha vinto il Premio César 2024 per la Migliore Musica Originale di Animal Kingdom (Le Règne Animal), divenendo il primo italiano ad aggiudicarsi questo prestigioso premio.


“Fiore Mio” è prodotto da Samarcanda Film, Nexo Studios, Harald House e EDI Effetti Digitali Italiani con il sostegno della Film Commission Vallée d’Aoste e in collaborazione con Montura e Jeep, technical partner SONY, service di produzione L’Eubage. Sarà distribuito nei cinema da Nexo Studios in collaborazione con i media partner Radio DEEJAY e MYMovies.it.

Via libera della Camera a ddl Nordio con 199 sì, diventa legge

Via libera della Camera a ddl Nordio con 199 sì, diventa leggeRoma, 10 lug. (askanews) – Via libera definitivo dell’aula della Camera al ddl Nordio con 199 sì e 102 no. Il provvedimento apporta modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare e tra le misure previste contiene l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, novità sul reato di traffico di influenze illecite e sulle intercettazioni.


Il disegno di legge è stato approvato in seconda lettura da Montecitorio, in un identico testo rispetto a quello trasmesso dal Senato, e dunque diventa legge dello Stato. 

All’Orto Botanico le cantate barocche di Scarlatti e Haendel

All’Orto Botanico le cantate barocche di Scarlatti e HaendelRoma, 10 lug. (askanews) – Venerdì 12 luglio nuovo doppio appuntamento di Classica al Tramonto, la ‘stagione estiva’ dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) che si tiene all’Orto Botanico di Roma.


Alle ore 20.30, saliranno sul palco il soprano Carlotta Colombo con l’Ensemble Anima&Corpo, composto da Matteo Pizzini (violino) Maria Calvo (violoncello), Simone Vallerotonda (arciliuto), Alberto Maron (clavicembalo) e Gabriele Pro come maestro concertatore, per un raffinato programma che accosta Le cantate Correa nel seno amato e Armida Abbandonata, rispettivamente di Alessandro Scarlatti e George Friedrich Haendel, fra gli esempi più emblematici di un genere definito “cantata”, così chiamato per la prima volta nel 1620. Correa nel seno amato, scritta per soprano, due violini e basso continuo, è composta da 11 brani, tra recitative e arie, di cui il programma del concerto presenta una selezione, con una sinfonia in apertura: la data di composizione della cantata oscilla fra il 1700 ed il 1720, collocandosi negli anni romani del grande compositore palermitano.


La presenza di George Friedrick Haendel si registra in Italia tra il 1706 e il 1709: ammirato nei circoli musicali romani, compose circa 70 cantate, mantenendo la struttura e la forma che prevalevano in quegli anni. La cantata Armida Abbandonata (HWV 105) fu composta tra il 1700 e il 1710 e vede protagonista la maga Armida della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, innamorata del cavaliere cristiano Rinaldo. La cantata, articolata in 7 sezioni tra recitativi ed arie, esplora le emozioni ed i sentimenti della donna dopo essere stata abbandonata dall’amato. Tra le due cantate in programma si colloca la Sonata a tre in sol minore HWV 393 sempre di Haendel, composta probabilmente nel 1719 in uno stile che risente della musica strumentale francese, inglese e tedesca, ma che rivela l’influenza corelliana che si collocava come un modello da seguire per questo genere di formazione strumentale. Nominato come “uno dei giovani nomi piu’ emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi.


La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti. È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo, gruppo italiano che nasce con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato. Il soprano Carlotta Colombo intraprende lo studio del canto fin dalla giovane età di 16 anni laureandosi con menzione d’onore in Canto lirico e Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Alessandra Ruffini e Roberto Balconi. Ha cantato come solista in prestigiose sale da concerto come il Teatro alla Scala, Pierre Boulez Saal, il Theater an der Wien e annovera collaborazioni con numerosi ensemble del panorama musicale internazionale come Ensemble Zefiro, Concerto Romano, Les Musiciens du Prince. Il secondo concerto di venerdì 12 luglio, alle ore 21.30, vedrà sul palco Brian Meloni Lebano che torna all’Orto Botanico per il terzo anno consecutivo. Con l’arpa classica e l’arpa elettrica, Meloni Lebano propone Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo, affascinante viaggio musicale che celebra la bellezza della natura. Dalle antiche melodie tradizionali irlandesi alle innovazioni contemporanee, il programma, fra Marcel Tournier, Ludovico Einaudi, Gaetano Donizetti, Carlos Salzedo, esplorerà paesaggi sonori sereni e ritmi appassionati con opere che evocano il fluire dell’acqua, la tranquillità della notte e la freschezza del mattino, culminando in composizioni che mescolano tradizione e modernità. Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.


Il programma prevede: Trad. Irlandese The Woman of Ireland (Trascrizione per Arpa di Brian Meloni Lebano) Henriette Renié (1875 – 1956) Angelus Claude Debussy (1862 – 1918) Primiere Arabesque (Trascrizione per Arpa di Henriette Renié) Gaetano Donizetti (1797 – 1848) Cadenza da Lucia di Lammermoor (Trascrizione per Arpa Sola DI Brian Meloni Lebano) Carlos Salzedo (1885 – 1961) Chanson de la Nuite Marcel Tournier (1879 – 1951) Au Matin Albert Zabel (1834 – 1910) La Source Brian Meloni Lebano Aqua Fluit (Prima esecuzione assoluta per arpa elettrica) Ludovico Einaudi Experience (arrangiamento di Brian Meloni Lebano) Carlos Salzedo (1885 – 1961) Rumba

Musica, il Premio Loano dal 24 al 26 luglio

Musica, il Premio Loano dal 24 al 26 luglioRoma, 10 lug. (askanews) – Tre giorni di grandi celebrazioni con numerosi appuntamenti, ospiti e concerti diffusi sul territorio; e un racconto fotografico dal titolo RiGenerazioni a coronamento del ventennale che raccoglie gli istanti più significativi della storia del Premio. “E sono venti: vent’anni di Premio Loano – spiega il direttore artistico Jacopo Tomatis – Non è scontato, per una manifestazione dedicata a un’area musicale storicamente così poco considerata a livello di fondi pubblici e attenzioni mediatiche, toccare una quota tale… E dunque ci perdonerete se per l’edizione 2024 abbiamo deciso, innanzitutto, di festeggiarci e di raccontarci. Nel titolo – Venti di folk – sta innanzitutto questo: la presa di coscienza della cifra tonda e l’idea della musica tradizionale come qualcosa di mobile, instabile e al contempo rinfrescante – l’essenza stessa dell’aria che respiriamo”. Un’edizione di festeggiamenti a partire dalla Notte del folk il 24 luglio: più palchi per ballare e ascoltare alcuni degli artisti protagonisti del festival come Mario Incudine e Ponente Folk Legacy; le proiezioni di due film documentari in esclusiva per rendere omaggio a Giovanna Marini e Alan Lomax; e attività per bambini. Si prosegue il 25 luglio con i concerti dei vincitori dei premi per i migliori album del 2023, scelti dalla giuria del Premio Loano, Peppe Voltarelli e Hiram Salsano; e si conclude in bellezza con la produzione originale Venticinquemila miglia, dedicata a un altro anniversario: i 70 anni dal viaggio in Italia di Alan Lomax, che nel 1954 insieme all’etnomusicologo Diego Carpitella fissò per la prima volta le musiche di tradizione italiane su nastro. Il festival celebra Lomax e la sua eredità con la presenza speciale di Anna Lomax Wood (Premio Città di Loano – De Mari 2024), figlia di Alan e co-fondatrice della Association for Cultural Equity, e con numerosi artisti e amici del Premio in un incredibile viaggio musicale nella penisola italiana, tra cui Rachele Andrioli, Alessandro D’Alessandro, Elena Ledda, Trouveur Valdotèn, Compagnia Sacco, Giuseppe Moffa e molti altri. Il programma del Premio Loano A inaugurare la prima giornata del Premio mercoledì 24 luglio (alle ore 18, Biblioteca civica) è la presentazione del volume fotografico RiGenerazioni, dedicato ai 20 anni del Premio, con la presenza dei fotografi Martin Cervelli e Silvio Massolo, del primo direttore artistico del Premio John Vignola e di Jacopo Tomatis. A seguire, lo stesso Vignola presenta insieme al giornalista Ciro De Rosa il documentario Dai paesi alla città. Giovanna Marini e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, diretto nel 2009 da Andrea Serafini e dedicato dal Premio Loano alla grande musicista e didatta, recentemente scomparsa. Il film contiene un’intervista inedita di John Vignola alla cantante e presenta un vivido spaccato della sua attività culturale nell’ambito della Scuola di Testaccio, a Roma. Il film è visibile a ciclo continuo sempre nella Biblioteca civica, a partire dalle 19.30, insieme a un altro documentario in esclusiva: Sulle tracce di Alan Lomax in Monferrato (1954-2024), di Flavio Giacchero e Luca Percivalle, realizzato dal CREO di Torino nel 2024 nell’ambito della valorizzazione del proprio archivio sonoro che comprende anche copia dei materiali raccolti da Alan Lomax in Piemonte. Il film è parte di un progetto nazionale di studio delle ricerche di Lomax in Italia coordinato dal Centro Studi Alan Lomax, diretto da Giorgio Adamo e con sede a Palermo presso il Museo Pasqualino, che opera con la partecipazione di Anna Lomax Wood e in contatto con The Association for Cultural Equity (ACE) di New York e con The American Folklife Center at the Library of Congress. Dalle 21 è protagonista la musica dal vivo con numerosi appuntamenti diffusi sul territorio di Loano. La banda dell’Associazione Musicale “S.M. Immacolata” APS – tra le più rappresentative realtà musicali della Liguria – esegue i brani della grande tradizione bandistica italiana per le vie del centro storico, e dalle 21.45, è impegnata in Piazza Massena in un laboratorio musicale per i più piccoli. Alle 21.30 il palco in Orto Maccagli sul Lungomare si anima con un vecchio amico del Premio, Mario Incudine, che propone una selezione del suo vastissimo repertorio di canzoni siciliane, d’autore e tradizionali, insieme al polistrumentista Antonio Vasta e alle percussioni di Pino Ricosta. In Piazza Rocca, per gli amanti del balfolk una delle più accreditate formazioni della Liguria: Ponente Folk Legacy, ovvero Davide Baglietto, Emmanuel Biamonti e Luca Schiappacasse. Ad animare la serata anche i ballerini dell’Associazione Balà in riva a u mà. Giovedì 25 luglio sul palco in Piazza Italia, dalle 21.30, salgono i vincitori di questa edizione: Hiram Salsano e Peppe Voltarelli. Hiram Salsano, giovane cantante campana (Premio Giovani 2023), presenta il suo primo album Bucolica, progetto musicale che unisce le tradizioni agropastorali con invenzioni contemporanee. L’album è inserito tra i primi dieci dischi della Transglobal World Music Chart e fra i primi venti della World Music Charts Europa e ha meritato il Premio Blogfoolk Choice 2023. Con lei sul palco del Premio Loano il fisarmonicista e polistrumentista Catello Gargiulo. La serata prosegue con Peppe Voltarelli, cantante, autore di canzoni, scrittore e attore, che presenterà La grande corsa verso Lupionòpolis, miglior disco del 2023 per la giuria del Premio Loano. Attivo dal 1990 come voce del Parto delle nuvole pesanti, nella sua carriera è sempre stato attento alle musiche della sua Calabria – ad esempio nell’album Voltarelli canta Profazio, del 2016 – come ai suoni del folk-rock internazionale. La grande corsa verso Lupionòpolis è stato registrato a New York da Marc Urselli (collaboratore di Nick Cave e Lou Reed) nell’EastSide Sound di Manhattan e prodotto dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Insieme al cantautore ci sono Alessandro Marzano (batteria), Roberta Carrieri (voce) e Giuseppe Oliveto (trombone e fisarmonica). Nel pomeriggio alle ore 18 nel Giardino del Principe i due vincitori del Premio Loano 2023 dialogano con Jacopo Tomatis e Ciro De Rosa. Apre l’ultima giornata del festival, venerdì 26 luglio nel Giardino del Principe (ore 18), l’appuntamento con il Premio Loano – Fondazione A. De Mari 2024 (nato dalla fusione del Premio Realtà culturale e Premio alla Carriera) assegnato a musicisti o realtà e operatori culturali che si sono distinti nella promozione e nella diffusione dei suoni della tradizione. Vincitrice di questa edizione è Anna Lomax Wood, protagonista di un incontro pomeridiano insieme all’etnomusicologo Sergio Bonanzinga dell’Università di Palermo, in collaborazione con il Centro Studi Alan Lomax (Museo Pasqualino, Palermo). Conducono Ciro De Rosa e Jacopo Tomatis. Infine chiude l’edizione 2024 la produzione originale del Premio Loano Venticinquemila miglia. Il viaggio italiano di Alan Lomax, 70 anni dopo. Venticinquemila miglia – come quelle percorse da Lomax su e giù per la nostra penisola – vuole rileggere i materiali raccolti da Lomax e Carpitella nella contemporaneità. Le registrazioni sono state affidate a una all-star di musicisti folk, tutti insieme sullo stesso palco per un’occasione speciale e irripetibile. La rilettura in musica del viaggio di Lomax non può che partire dalla Liguria con la Compagnia Sacco, espressione polivocale della vivace vita musicale della località imperiese attiva dal 1926, che entusiasmò lo studioso americano. Salendo verso nord si arriva alla Valle d’Aosta con i Trouveur Valdotèn, per poi scalare le Alpi fino ai crinali dell’Appennino tosco-emiliano per incontrare l’organetto di Riccardo Tesi e la voce e la chitarra di Maurizio Geri. Si prosegue verso est, dal Veneto Roberto Tombesi (Calicanto), dalla Romagna Stefano ‘Ciuma’ Delvecchio (Bevano Est) accompagnato dalla figlia Adele Delvecchio. Dalla dorsale montana verso meridione, attraversando Umbria, Abruzzo e Lazio con l’organettista Alessandro D’Alessandro, il polistrumentista Giuseppe Moffa, il percussionista Andrea Piccioni e la cantante Gabriella Aiello. Arrivando al Sud, tra Sicilia (dove il viaggio di Lomax ebbe inizio), Puglia, Calabria e Campania (dove il viaggio terminò nel 1955), l’itinerario si ricrea con un formidabile complesso transgenerazionale con la cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli, il cantante e polistrumentista campano Nando Citarella, il calabrese Peppe Voltarelli e il cantante e cuntatore siciliano Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta e dall’etnomusicologo Sergio Bonanzinga, uno degli studiosi cruciali per la valorizzazione contemporanea dell’eredità italiana di Lomax, attraverso l’attività del Centro Studi Alan Lomax di Palermo. Manca la Sardegna, dove Lomax non arrivò, ma che ha incluso comunque nei suoi dischi. È dunque con la splendida voce di Elena Ledda che, per conoscenza ed espressività, meglio rappresenta la relazione tra passato e presente della musica dell’isola sonante che si chiude il lungo viaggio in musica del Premio Loano.