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Pnrr, Commissione Ue: ricevuta richiesta sesta rata da Italia

Pnrr, Commissione Ue: ricevuta richiesta sesta rata da ItaliaBruxelles, 28 giu. (askanews) – La Commissione europea ha confermato, oggi a Bruxelles, di aver ricevuto la sesta richiesta di pagamento, per 8,5 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 ​​miliardi di euro in prestiti, presentata dall’Italia nell’ambito del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf), che finanzia il Pnrr.


La sesta rata, riferisce la Commissione in una nota, riguarda 24 tappe intermedie (“milestones”) e 13 obiettivi e comprende una serie di riforme riguardo al sistema degli appalti pubblici, ai ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, al lavoro sommerso e all’inclusione sociale, nonché misure per dar seguito e sostegno agli sforzi di attuazione delle riforme nei settori della giustizia, della pubblica amministrazione e delle norme in materia di contabilità pubblica. La richiesta prevede anche importanti investimenti in ambiti quali la digitalizzazione delle imprese, la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, i collegamenti ferroviari e le opere infrastrutturali nella Zona economica speciale del Sud Italia.


La Commissione esaminerà ora la richiesta dell’Italia e invierà quindi la sua valutazione preliminare, destinata al Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue, sul raggiungimento da parte dell’Italia delle tappe intermedie e degli obiettivi che sono richiesti per l’esborso di questa sesta rata. Il Pnrr dell’Italia prevede un finanziamento totale di 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. L’Italia, sottolinea la Commissione, è il primo Stato membro dell’Ue a presentare sei richieste di pagamento per il Pnrr.

Cinema, dal 26 luglio la XXIX edizione del Ventotene film festival

Cinema, dal 26 luglio la XXIX edizione del Ventotene film festivalRoma, 28 giu. (askanews) – Dal 26 luglio al 1 agosto 2024 torna il Ventotene film festival, l’iniziativa ideata e diretta da Loredana Commonara. Il festival, il più longevo tra quelli organizzati nelle isole minori, è arrivato alla XXIX edizione portando anche quest’anno il cinema in un’isola in cui il cinema non è mai stato: la migliore produzione italiana, i successi internazionali, panel e incontri che avranno come focus non solo tematiche legate al mondo dell’audiovisivo, ma anche approfondimenti e dibattiti inerenti alla salvaguardia ambientale e alla storia d’Europa, in occasione dell’ottantesimo anniversario della pubblicazione del “Manifesto di Ventotene”.


Si rinnova da sei anni l’appuntamento con “Green path”, concorso internazionale per film e documentari dedicati a ecologia, salvaguardia dell’ecosistema e del Pianeta. A presiedere la giuria dell’edizione 2024 il regista e sceneggiatore Radu Mihaileanu, protagonista della cinematografia mondiale, vanta al suo attivo una Palma d’oro (La sorgente dell’amore), due premi César (Miglior sceneggiatura originale per Vai e vivrai e Miglior documentario per Caricaturistes, fantassins de la démocratie), e due David di Donatello (Miglior film straniero per Train de vie e Miglior film europeo per Il concerto). Tra i titoli selezionati nell’edizione 2024 del concorso figurano: anteprima italiana di “The mediterranean heroes” (Francia) di Thomas Capiten, ambientato nel Mediterraneo francese dove l’equipaggio della Thalas Océan incontrerà sei eroi ed eroine in grado di aiutare a comprendere meglio gli Oceani e le possibili soluzioni per preservarli dalla crisi climatica e ambientale; “The forest maker” (Germania) di Volker Schlondorff, il regista segue Tony Rinaudo, premiato nel 2018 con il Right Livelihood Award e ideatore del metodo “Farmer Managed Natural Regeneration” (FMNR) per far crescere alberi nelle aree desertiche dell’Africa, garantendo così il sostentamento di migliaia di agricoltori; “Abyss clean up” (Italia) del regista Igor D’India, che partendo dalla sua terra natale, la Sicilia, affronta il drammatico e poco conosciuto fenomeno dei rifiuti presenti nei fondali marini; l’anteprima italiana di Cuba’s life task: combatting climate change (Regno Unito) di Daniesky Acosta e Hugo Rivalta, in questo documentario, la dottoressa Helen Yaffe si reca a Cuba per scoprire “Tarea Vida” (Life Task), un piano statale a lungo termine per proteggere la popolazione, l’ambiente e l’economia dai cambiamenti climatici; anteprima italiana ache per THE plastic hike (Portogallo) di Carolina Semrau e Augusto Lima, che racconta il lungo viaggio, oltre 1000 km a piedi, del biologo tedesco Andreas Noe lungo le coste del Portogallo, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla plastica monouso che finisce nell’oceano, inquinando e uccidendo la vita marina.


Grande attenzione per il Concorso “Open frontiers young” aperto ai cortometraggi realizzati da giovani studenti delle scuole superiori dedicati ai temi dei diritti umani, dell’integrazione, dell’Europa, della democrazia e della cittadinanza attiva. La giuria è composta da una selezione di studenti delle scuole superiori di tutta Italia e presieduta da un professionista del settore audiovisivo. Tra i titoli selezionati, “Legàmi” dell’ISISS Teodosio Rossi, di Priverno; “Midaugust run: storia di una evasione”, di Giulio Tonelli, RUFA (Rome academy of fine arts); “Catene” di Anna Ciccioli, Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”; “Umbilicus” di Nello Correale, IIS “N.Colajanni” di Enna. Torna poi l’appuntamento tutto al femminile con la sezione “Registe europee in scena”, una selezione di film premiati nei più importanti festival internazionali, a riprova di come sia cresciuta nel corso degli anni la quantità e la qualità di film diretti da donne. Una vetrina speciale sarà dedicata alla produzione di cortometraggi degli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia.


Molti gli appuntamenti in programma dal 26 luglio al 1 agosto: le proiezioni vedranno protagonisti film accuratamente selezionati introdotti al pubblico da registi, attori e sceneggiatori prima della visione. Ad aprire la kermesse, il 26 luglio, la proiezione di “Un altro ferragosto” ultimo lavoro di Paolo Virzì, ambientato proprio a Ventotene. Ci sarà poi “Io capitano” di Matteo Garrone, candidato agli Oscar nella categoria Miglior film internazionale e dedicata al difficile tema dell’emigrazione africana verso l’Europa. E ancora “Zamora” una commedia dai toni malinconici che segna il debutto alla regia di Neri Marcorè. Tra gli appuntamenti anche due omaggi: quello a Marcello Mastroianni, a cento anni dalla nascita, e quello a Massimo Troisi in occasione dei trent’anni dalla scomparsa. Non mancheranno, inoltre, incontri con registi, attori e sceneggiatori, panel, presentazioni di libri.

Ministero della Salute: aumento lieve dei casi Covid, impatto ospedaliero stabile

Ministero della Salute: aumento lieve dei casi Covid, impatto ospedaliero stabileRoma, 28 giu. (askanews) – “Nel periodo di monitoraggio nella settimana 20-26 giugno 2024, in Italia registriamo un lieve aumento dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2, ma si attesta sempre a livelli molto bassi e l’impatto sugli ospedali resta stabile e limitato. La nuova variante JN.1 si conferma predominante, come osservato anche in altri Paesi, ma non è particolarmente patogenica tanto che l’impatto sugli ospedali è irrilevante. Continueremo a seguire, come sempre con la massima attenzione, l’andamento epidemiologico”. Così in una nota il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

Chip, Silicon Box sceglie Novara per 1.600 nuovi posti di lavoro

Chip, Silicon Box sceglie Novara per 1.600 nuovi posti di lavoroRoma, 28 giu. (askanews) – Silicon Box ha scelto Novara, in Piemonte, come sede del suo nuovo maxi-impianto produttivo per la realizzazione di chiplet integration e advanced packaging e testing foundry, il primo nel suo genere in Europa per un investimento complessivo di 3,2 miliardi di euro. L’annuncio durante la conferenza stampa per la firma della lettera di intenti che si è svolta questa mattina a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dei co-fondatori di Silicon Box, Ceo Byung Joon (BJ) Han, Sehat Sutardja e Weili Dai, del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e del sindaco di Novara, Alessandro Canelli.


Il sito di Novara, spiega il Mimit in una nota, è stato selezionato dall’azienda attraverso un processo di valutazione dettagliato, con il supporto di esperti e consulenti indipendenti. A pieno regime l’impianto potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti, a cui si aggiungeranno quelli indiretti per la costruzione della fabbrica e per le forniture e la logistica a essa collegate. Lo stabilimento sarà costruito e gestito secondo i principi net zero europei, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. L’investimento è al momento ancora soggetto all’approvazione della Commissione Europea. Il sito contribuirà a soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori, principalmente nel mercato europeo, per abilitare nuove tecnologie come applicazioni di nuova generazione nel campo dell’intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici.


“L’annuncio di oggi – ha sottolineato Urso – conferma validità del nostro piano strategico sulla microelettronica: è in atto un effetto volano degli investimenti sui chip in Italia. Silicon Box è davvero un caso modello, un unicum nel panorama internazionale, sarà il primo impianto di produzione di chiplet in Europa. Un partner industriale che ci farà crescere nel settore dell’alta tecnologia e che ci permetterà di aumentare le capacità di design e nel know how”. Urso ha poi aggiunto che “dall’inizio del 2024, se sommiamo l’investimento di Silicon Box a quello di STMicroelectronics e altri più contenuti da parte di aziende straniere in Italia – oltre all’assegnazione della linea pilota sui materiali ad alta resistenza che la Commissione europea ha voluto realizzare nella Etna Valley in Sicilia – arriviamo a un ammontare complessivo di oltre 9 miliardi di euro sulla microelettronica nel nostro Paese. Un dato, solo nei primi sei mesi dell’anno, non riscontrabile in nessun altro Paese europeo”.


“Il mio primo mandato da presidente del Piemonte – ha aggiunto Cirio – si è concluso con l’importante risultato del secondo modello di auto a Mirafiori a Torino e il secondo si apre con il coronamento di un lavoro che ci impegnato negli ultimi mesi, con il governo, il Comune di Novara e Silicon Box per un investimento straordinario, da oltre 3 miliardi di euro, che approda in Piemonte con oltre 1600 posti di lavoro in un settore, quello dei chip e dei semiconduttori, che rappresenta il futuro della manifattura e che si aggiunge a altri investimenti annunciati nelle scorse settimane a conferma di quanto sia strategica la scelta del governo italiano di insediare in Piemonte e a Torino la sede della Fondazione per l’intelligenza artificiale”. “L’investimento di Silicon Box – ha proseguito Cirio, rappresenta per noi un risultato straordinario, dimostra che investire in Piemonte è conveniente e conferma l’attrattività crescente del nostro territorio che ha battuto la competizione di regioni come la Lombardia e il Veneto che per anni sono state il locomotore del Nord a cui oggi si aggiunge a pieno titolo anche il Piemonte grazie al grande lavoro di questi anni e al fatto che, con Tav e Terzo Valico, che vanno a completamento nei prossimi anni, proprio in questo territorio si incroceranno le grandi direttrici europee di mobilità e di scambio delle merci. Ci abbiamo lavorato tanto, ci abbiamo creduto, abbiamo investito tempo, rapporti e risorse. Questo è il primo passo della Silicon Valley in Italia ed è un’occasione unica che rende il nostro Piemonte sempre più centrale in Italia e in Europa”.


“Un grande risultato per la nostra città – ha concluso Canelli -. L’arrivo di Silicon Box a Novara costituisce un investimento strategico epocale non solo per Novara e per il Piemonte ma per l’Italia tutta. Da 10 mesi a questa parte abbiamo lavorato per costruire un dossier di candidatura che ha consentito di portare in città questo insediamento che di fatto dà inizio ad un cambio di paradigma sullo sviluppo futuro della città di Novara e del nord est del Piemonte con la nascita di un hub della scienza e della tecnologia e di un distretto dell’innovazione per il quale la nuova produzione per i semiconduttori sarà centrale e il cui ruolo includerà lo svolgimento di compiti aggiuntivi relativi all’ambiente tecnologico, territoriale ed economico che la nuova fabbrica andrà a creare intorno ad essa. Mission che porterà anche a nuove opportunità di collaborazione con le università italiane ed enti di ricerca europei. Un intervento che prevede anche un importante rigenerazione urbana di aree industriali dismesse e degradate nel tessuto urbano. Inoltre, il progetto avrà un impatto rilevantissimo sul piano dell’occupazione, certamente, ma anche e soprattutto sul piano economico e formativo”.

Palazzo Chigi: trasmessa alla Commissione Ue la richiesta di pagamento della VI rata del Pnrr

Palazzo Chigi: trasmessa alla Commissione Ue la richiesta di pagamento della VI rata del PnrrRoma, 28 giu. (askanews) – È stata trasmessa oggi, alla Commissione europea, la richiesta di pagamento della sesta rata del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza, pari a 8,5 miliardi di euro. Lo rende noto Palazzo Chigi. La formale richiesta presentata dall’Italia segue i lavori della Cabina di regia del 24 giugno scorso, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 37 obiettivi connessi. In linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento della sesta rata avverrà al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee, finalizzato a verificare l’effettivo raggiungimento dei target e delle milestone programmati.


“La richiesta di pagamento della sesta rata del Pnrr conferma il positivo lavoro del Governo ed il primato dell’Italia, al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, spiegando: “Ai numerosi investimenti inseriti nella sesta rata, si aggiunge anche il varo di importanti riforme, tra le quali le misure dedicate alle persone con disabilità ed agli anziani non autosufficienti. Tutto questo a dimostrazione che, dietro le grandi opere del Pnrr, continuano ad esserci sempre le persone: gli anziani, le famiglie numerose, i disabili, con le loro fragilità e con tutte le loro difficoltà, alle quali il Governo non volterà mai le spalle. Dobbiamo tutti lavorare sodo fino all’entrata in vigore dell’ultima riforma e al collaudo dell’ultima opera del Piano dell’Italia, nessuno deve rimanere indietro”. “Anche per la sesta rata, come avvenuto per la quinta e come è stato evidenziato nel corso dell’ultima Cabina di regia siamo la prima nazione a presentare la richiesta di pagamento, a conferma del costruttivo lavoro portato avanti dal governo, in sinergica collaborazione istituzionale con la Commissione europea e con tutti i soggetti preposti all’attuazione del complesso ed articolato Piano italiano. Il lavoro sul Pnrr prosegue alacremente nei prossimi giorni convocheremo la cabina di regia per avviare l’attività di verifica e rendicontazione dei 69 traguardi ed obiettivi della settima rata, pari a 18,2 miliardi di euro”. E’ quanto afferma il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione ed il Pnrr, Raffaele Fitto, dopo la richiesta dell’Italia all’Ue di pagamento della sesta rata del Pnrr.

Mostra Venezia, a Sigourney Weaver il Leone d’oro alla carriera

Mostra Venezia, a Sigourney Weaver il Leone d’oro alla carrieraRoma, 28 giu. (askanews) – È stato attribuito all’iconica attrice americana Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, Il maestro giardiniere) il Leone d’oro alla carriera della 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024).


La decisione è stata presa dal cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta del direttore della Mostra, Alberto Barbera. “Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver nell’accettare la proposta – questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.


Il direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano. Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo. Il Leone d’oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”. Il programma della prossima Mostra di Venezia verrà annunciato il 23 luglio.

Astenuta su von der Leyen, Meloni marca la differenza in Ue: il ruolo dell’Italia non è accodarsi

Astenuta su von der Leyen, Meloni marca la differenza in Ue: il ruolo dell’Italia non è accodarsiBruxelles, 28 giu. (askanews) – Un’astensione su Ursula von der Leyen, un “no” ad Antonio Costa e a Kaja Kallas. Al termine della lunga giornata del Consiglio europeo, quando a Bruxelles è già notte, è questa la posizione su cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni schiera l’Italia. Una posizione che comunque non blocca il via libera a tutto il ‘pacchetto’ proposto dalla maggioranza Ppe-S&D-Renew che passa a maggioranza: l’ex premier socialista portoghese Costa sarà quindi presidente del Consiglio europeo, mentre dopo il via libera del Parlamento von der Leyen farà il bis alla guida della Commissione e Kallas assumerà il ruolo di Alto rappresentante per la politica estera.


Meloni era arrivata la mattina a Bruxelles sull’onda del discorso tenuto il giorno prima alle Camere in cui aveva denunciato l’”oligarchia” europea, accusando i tre partiti di voler nascondere “la polvere sotto il tappeto” invece che ascoltare il “messaggio chiaro” venuto dai cittadini. Ad accoglierla però ha trovato i messaggi distensivi di molti colleghi, a partire dal polacco Donald Tusk, elemento di primo piano del Ppe, che entrando al Justus Lipsius Building aveva assicurato che “nessuna decisione può essere presa senza la premier italiana”. Anche il cipriota Nikos Christodoulides si era improvvisato ‘mediatore’ incontrando la premier che, ha detto, “su alcuni argomenti ha ragione”. Certo è che per Meloni ieri non è stata una giornata facile e infatti era un po’ “sotto tono” rispetto al solito, come hanno riferito fonti europee. A pesare sull’umore, forse, anche l’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale – i cui echi sono arrivati a Bruxelles – e il pressing degli alleati: da un lato Antonio Tajani diceva che bisogna tenere conto del fatto che il Ppe è al governo in Italia con Fi e che dunque non si può dire no a von der Leyen; dall’altro Salvini che cannoneggiava denunciando addirittura una “puzza di colpo di Stato” nella partita delle nomine. E poi c’è la spaccatura all’interno di Ecr, la famiglia politica presieduta da Meloni: il ceco Petr Fiala, unico altro leader Ecr in Consiglio, ha annunciato il suo sì al ‘pacchetto’, mentre i polacchi del Pis rendevano nota la ‘riflessione’ sulla possibilità di abbandonare il gruppo dei Conservatori per aderire alla nuova famiglia dei populisti di destra a cui sta lavorando Viktor Orban e che dovrebbe essere annunciata il prossimo quattro luglio. La fuoriuscita dei polacchi (20 eurodeputati) farebbe scivolare Ecr sotto Renew come consistenza numerica. E proprio parlando alla Camera, Meloni aveva rimarcato che “il Partito liberale non è il terzo partito, sono i Conservatori”.


Quando poco dopo le 22 inizia il confronto sui top jobs Meloni prende la parola e ribadisce le sue ragioni, con tutti i dubbi sul “metodo” seguito per arrivare al terzetto di nomi. Per lei, ha spiegato ancora una volta, sarebbe stato necessario prima un confronto su temi e programmi e poi sulle persone. E comunque coinvolgendo tutti i Paesi, non riducendo la questione a un accordo tra forze politiche. Perplessità che spingono alla necessità di esprimere il proprio voto, netto nei confronti del socialista Costa e della liberale Kallas, più morbido con l’esponente Ppe von der Leyen. Questo, è la spiegazione di Palazzo Chigi, “nel rispetto delle diverse valutazioni tra i partiti della maggioranza di governo, e nell’attesa di conoscere le linee programmatiche e aprire una negoziazione sul ruolo dell’Italia”. “Penso che si sia meno isolati quando si ha la capacità di esercitare una leadership: il ruolo dell’Italia non è che ci accodiamo e così nessuno si accorgerà di noi. Credo che questo sia il ruolo dell’Italia”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo.

Lavoro, Uil: in 35 anni 55mila morti, una strage silenziosa

Lavoro, Uil: in 35 anni 55mila morti, una strage silenziosaRoma, 28 giu. (askanews) – Tra il 1983 e il 2018 gli omicidi riferibili alla criminalità organizzata (solo per questa cifra specifica viene citato l’archivio Istat) sono stati 6.681. Nello stesso periodo i morti sul lavoro sono stati oltre 55.000: una strage silenziosa. Negli ultimi 10 anni la media è stata quasi di 1.200 vittime annue. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Inail, nel solo 2023 a fronte di 585.356 denunce totali 1.041 hanno riguardato infortuni mortali. E’ quanto rileva un’analisi della Uil redatta dallo studio Devitalaw dal titolo “Il lavoro che uccide, la strage impunita”.


Solo nei primi 3 mesi del 2024 sono state presentate già 145.130 denunce di infortunio (+0,38% rispetto al primo trimestre 2023) e sono stati registrati 191 decessi. Il 91,7% dei casi mortali ha riguardato uomini. Quasi la metà dei casi ha riguardato la fascia di lavoratori di 50-64 anni. Per quanto riguarda gli infortuni, nel 2023 è aumentata l’incidenza nella fascia dei lavoratori under 20 con un incremento dell’11,7%: da 73.862 a 82.493 casi. Elevata è l’incidenza dei casi mortali che hanno riguardato stranieri (oltre il 65% degli infortuni mortali avvenuti in occasione del lavoro nel 2023), considerando ovviamente solo i lavoratori regolari. A livello nazionale e nel complesso delle attività sono aumentati rispetto al 2022 i casi di decessi in occasione del lavoro (+1,1%, da 790 a 799), rispetto a quelli in itinere. Si è registrato un aumento dei casi mortali nel settore agricoltura (+7 decessi) e conto Stato (+ 5decessi) e una lieve diminuzione nel settore industria e servizi (-3 decessi rispetto al 2022). All’interno del settore industria e servizi c’è stato un aumento dei decessi nei comparti costruzioni e commercio, una lieve diminuzione nel comparto trasporti e magazzinaggio, mentre rimane stabile il numero di infortuni mortali nel comparto attività manifatturiere. Nel 2023 i sinistri mortali sono stati maggiori nel Mezzogiorno (Sud e Isole) rispetto a Centro e Nord.

Meloni: inchiesta Fanpage solo contro Fdi, metodo da regime, chiedo a Mattarella se è lecito

Meloni: inchiesta Fanpage solo contro Fdi, metodo da regime, chiedo a Mattarella se è lecitoBruxelles, 28 giu. (askanews) – Un lavoro di inchiesta come quella di Fanpage “perché non è mai successo in 75 anni di storia repubblicana? Perché Fanpage lo ha fatto solo con Fdi? I fatti meritano di essere commentati, non provo imbarazzo e non ci sono ambiguità. Ma è consentito? Lo chiedo ai partiti politici e al presidente della Repubblica”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo. “In altri tempi – ha aggiunto – sono i metodi che usavano i regimi, infiltrarsi nei partiti politici. Non è un metodo giornalistico, perché sono stati utilizzati anche degli investigatori. Se infiltrasse l’organizzazione giovanile di un partito politico che dice che è possibile occupare abusivamente le case – e io non ho mai istigato a violare la legge – quelli che candidano persone indagate per far parte della banda del martello, nel movimento giovanile potrebbe trovare qualcuno che dice cose sbagliate”. Poi, ha concluso, “sono grata perché mi aiuta a intervenire, sul metodo credo che valga la pena fare una riflessione. Se si dice che va bene ne prendo atto, è un nuovo metodo che si può utilizzare”.


“Se la stessa inchiesta” di Fanpage fosse stata fatta “in tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici non sappiamo cosa potrebbe uscire, non lo sapremo perché non è mai accaduto, non si è mai ritenuto di infiltrarsi nelle riunioni, per riprendere segretamente le persone, anche con fatti privati di minorenni e selezionare cosa mandare e mandarlo. Prendo atto che è una nuova frontiera dello scontro politico: da oggi è possibile infiltrarsi nei partiti politici e sindacati riprendere le riunioni e pubblicarle. E’ uno strumento che si potrà utilizzare a 360 gradi”, ha ribadito Meloni, al termine del Consiglio europeo. In ogni caso, su quanto emerso dall’inchiesta di Fanpage “ho già chiesto al partito di prendere provvedimenti, non potevo esserne a conoscenza: chi ha sentimenti razzisti antisemiti e nostalgici ha sbagliato la propria casa. Sono incompatibili con Fdi, con la destra italiana, con la linea politiche noi abbiamo e non accetto ambiguità. Ho chiesto al partito di prendere provvedimenti. Penso che queste persone siano i migliori alleati di chi ci vuole male e bisogna essere molto determinati”. Lo ha detto la presidente del Consiglio europeo Giorgia Meloni, al termine del Consiglio europeo.

Inflazione, Istat: a giugno stabile allo 0,8%, carrello spesa rallenta

Inflazione, Istat: a giugno stabile allo 0,8%, carrello spesa rallentaRoma, 28 giu. (askanews) – Stabile l’inflazione. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a giugno, l’inflazione aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +1,8% a +1,4%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,5% a +2,1%).


A giugno, “l’inflazione si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%). La stabilizzazione del ritmo di crescita – è il commento dell’Istat – si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+0,4% da +2,2% di maggio), i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6% da -11,6% del mese precedente)”. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.