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Africa Unite e The Bluebeaters insieme diventano The Originals

Africa Unite e The Bluebeaters insieme diventano The OriginalsMilano, 17 mar. (askanews) – Il progetto The Originals mette insieme due pilastri della musica reggae e ska/rocksteady in Italia come Africa Unite e The Bluebeaters. The Originals è un gruppo, ma sono due. S’intersecano sul palco tra ospitate e brani a 20 mani. Tanti sono i musicisti che vi partecipano. 5 da una parte, 5 dall’altra. Ci sono delle radici in comune che partono dalla cultura giamaicana: Africa Unite per quanto concerne il Reggae e The Bluebeaters per lo Ska, per poi essere sviluppate secondo i diversi gusti e propensioni. L’intento è quello di fare un concerto mettendoci dentro entrambe le esperienze.


The Originals rappresenta l’esatto punto di connessione tra questi mondi. Il progetto non è una semplice collaborazione, è una dichiarazione di appartenenza ad una scena musicale che ha attraversato le generazioni, senza mai perdere di vista la propria identità. Nel concerto di The Originals si suonerà quasi sempre insieme: in un flusso continuo, brani dell’uno e dell’altro gruppo. Non saranno due cose separate, sarà un’unione straordinaria, sotto un unico cielo.


Il progetto sarà presentato in anteprima con tre concerti che precedono il tour estivo. 29 marzo 2025, Padova – Pedro 4 aprile 2025, Trezzo sull’Adda (MI) – Live Club 25 aprile 2025, Fornacette (PI) – Festa della Liberazione


“Quando penso al progetto “The Originals”, una serie di sensazioni mi attraversano. Da un lato, c’è la bellezza di vedere un incontro tra due mondi che ho personalmente vissuto in modo profondo: quello degli Africa Unite e quello di The Bluebeaters. Per dodici anni ho suonato il basso nei Bluebeaters, vivendo la magia del suono ska e del rocksteady e ciò mi ha permesso di conoscere un mondo musicale che, fino ad allora, non avevo mai approfondito. È stato un viaggio musicale straordinario.” dice Bunna degli Africa Unite.

Ermotti (Ubs) banchiere più pagato d’Europa: 15,4 milioni nel 2024

Ermotti (Ubs) banchiere più pagato d’Europa: 15,4 milioni nel 2024Milano, 17 mar. (askanews) – L’amministratore delegato di Ubs Sergio Ermotti si conferma il banchiere più pagato d’Europa. Secondo quanto emerge dalla relazione sul bilancio 2024 del gruppo bancario elvetico, che nel 2023 ha acquisito la rivale Credit Suisse, Ermotti ha ricevuto lo scorso anno un compenso complessivo di 14,9 milioni di franchi svizzeri (15,4 milioni di euro), di cui 2,8 milioni di franchi svizzeri di retribuzione fissa, più varie componenti variabili per 12,1 milioni.


La remunerazione è superiore ai 14,4 milioni di franchi svizzeri incassati nel 2023, quando Ermotti era tornato alla guida di Ubs a partire però dal mese di aprile. La sua remunerazione 2024 batte così i 13,77 milioni di euro assegnati alla presidente esecutiva del Santander Ana Botín e i 13,2 milioni del Ceo di UniCredit Andrea Orcel.

L’oro continua a salire

L’oro continua a salireRoma, 17 mar. (askanews) – L’oro torna ad aumentare e nel pomeriggio l’oncia si riporta sopra la soglia psicologica dei 3.000 dollari, che era già stata infranta la scorsa settimana. Nel corso delle contrattazioni in Europa loro è salito fino a quota 3.009 dollari l’oncia.


In precedenza, le quotazioni dell’oro erano state in leggero ripiegamento nelle contrattazioni mattutine. L’oncia si era attestata a 2.998,70 dollari, in calo di circa lo 0,1% rispetto a venerdì scorso. Sul finale della scorsa settimana il metallo prezioso aveva superato per la prima volta quota 3.000 dollari l’oncia, sulla scia delle tensioni per una possibile guerra commerciale a seguito di dazi e rappresaglie.

”Comuni mortali” è il titolo del settimo album di Achille Lauro

”Comuni mortali” è il titolo del settimo album di Achille LauroMilano, 17 mar. (askanews) – “Comuni mortali” è il titolo del settimo, attesissimo album di Achille Lauro, in uscita venerdì 18 aprile per Warner Music Italy e da oggi disponibile in preorder.


Dopo il grande successo di Incoscienti giovani all’ultimo Festival di Sanremo e di Amore disperato, entrambi in vetta alle classifiche streaming e radiofoniche degli ultimi mesi e certificati rispettivamente Oro e Platino, Achille Lauro annuncia un nuovo capitolo, frutto della sua continua evoluzione artistica. “Comuni mortali” è disponibile da oggi al seguenti link https://wmi.lnk.to/comunimortali nei formati Softpack CD, Softpack CD Ed. Autografata, Vinile Standard Nero, Vinile Picture Disc Ed. Limitata, Autografato e Numerata, Vinile Deluxe Ed. Limitata e Numerata con Foto Autografata.


Con il suo stile inconfondibile, Achille Lauro è una delle figure più influenti della musica italiana. Artista trasversale e camaleontico, ha attraversato i generi e le epoche, lasciando un segno indelebile con la sua discografia che vanta milioni di stream e visualizzazioni, consolidando il suo status di protagonista assoluto della scena musicale. I nuovi brani di “Comuni mortali” insieme ai grandi successi della sua carriera saranno live nelle due date al Circo Massimo il 29 giugno (già sold out) e il 1° luglio, prima di iniziare l’avventura nei palazzetti dal 4 marzo 2026, al via da Eboli per proseguire poi a Bari, Padova, Torino, doppia tappa a Milano, Bologna e Firenze.


Il tour è prodotto da Friends&Partners, i biglietti sono in vendita sul sito di Ticketone e nei punti vendita autorizzati. Gli eventi al Circo Massimo di Roma sono organizzati da Friends & Partners e The Base, in collaborazione con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale.


RTL 102.5 è media partner ufficiale dei live di Achille Lauro al Circo Massimo e dei Palazzetti 2026.

Prima del Duemila, libro di Massimo Sciacca sulla Bologna Avanguardista

Prima del Duemila, libro di Massimo Sciacca sulla Bologna AvanguardistaRoma, 17 mar. (askanews) – È con uno sguardo intimo e diretto che il fotografo e fotoreporter Massimo Sciacca racconta la Bologna pre-2000, la città che tra gli anni Ottanta e Novanta è stata epicentro di una vera e propria rivoluzione culturale e sociale, un laboratorio di idee che ha anticipato tendenze culturali che si sarebbero poi diffuse a livello mondiale. Il suo libro “Prima del Duemila”, edito da LullaBit, casa editrice specializzata in libri fotografici (www.lullabit.com), non è solo una raccolta di immagini, ma un documento visivo che racchiude lo spirito di un’epoca irripetibile, caratterizzata da un fermento creativo che ha segnato la storia dell’arte, della musica, della tecnologia e della vita sociale in Italia.


Massimo Sciacca, fotografo e fotoreporter di fama internazionale, ha sempre avuto la capacità di raccontare la realtà con uno stile unico, coinvolgente e profondo. Già vincitore del World Press Photo e del Premio Linea d’ombra per i suoi reportage. La sua carriera è stata contrassegnata da una continua ricerca di autenticità e da un impegno costante nel raccontare la vita con sguardo critico e sensibile. Il libro “Prima del Duemila” è il risultato di un lungo periodo di documentazione sul campo, con un focus sui centri sociali bolognesi come Isola nel Kantiere, Pellerossa, Livello 57, Link, TPO. Questi luoghi sono stati il cuore pulsante di una stagione irripetibile, dove l’antagonismo sociale si è trasformato in avanguardia culturale e creativa, dando vita a nuove pratiche artistiche, tecnologiche e musicali che ancora oggi continuano a influenzare le nuove generazioni. Negli anni Novanta, Bologna è stata teatro di eventi che hanno avuto un’ampia risonanza nazionale e internazionale, tra le manifestazioni che hanno segnato l’inizio di una nuova era nell’arte, nella musica e nella cultura la Street Rave Parade Antiproibizionista.


Sciacca ha avuto l’opportunità di fotografare questi eventi dall’interno, mettendo in luce non solo le istantanee della protesta e dell’antagonismo, ma anche la bellezza e la forza della creatività che si è sviluppata in questi spazi. “Prima del Duemila” non è solo un racconto del passato, ma un atto di testimonianza che celebra il passaggio di una generazione di artisti e creativi che, partendo dai margini, hanno saputo trasformare il proprio impegno sociale e politico in linguaggi innovativi. Molti degli individui ritratti nel libro, protagonisti di questa scena alternativa, sono oggi figure di spicco in vari settori, tra cui la comunicazione, l’arte e lo spettacolo. Le fotografie di Sciacca, raccolte in questo libro, raccontano una realtà vibrante, una città in fermento, un’Italia che, alla vigilia dell’anno 2000, stava già iniziando a sognare il futuro con una consapevolezza diversa. La sua macchina fotografica ha immortalato non solo i volti e gli eventi, ma anche le storie di una generazione che, pur partendo dal basso, ha saputo cambiare il corso della storia culturale del paese.

L’Ocse taglia le previsioni di crescita, Pil Italia 2025 +0,7%

L’Ocse taglia le previsioni di crescita, Pil Italia 2025 +0,7%Roma, 17 mar. (askanews) – L’Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica dell’Italia e globali, mettendo in guardia dai danni su fiducia e investimenti per la guerra commerciale che minaccia di innescarsi con i nuovi dazi dell’amministrazione Trump negli Usa, che porteranno anche più inflazione. Finora in Italia le ricadute di questa partita sono state limitate, ma essendo la sua una economia che esporta molto ne risentirà, se alla fine verranno adottati nuovi dazi anche contro l’Europa.


E in un aggiornamento di interim del suo Economic Outlook, l’organizzazione parigina ha anche esaminato le ricadute del piano di riarmo lanciato dalla Commissione europea (Rearm EU): in una situazione di debiti pubblici già elevati finirà per costringere i Paesi a compiere “dure scelte” sulla spesa pubblica. Guardando alle cifre, ora per quest’anno in Italia l’Ocse pronostica un più 0,7% del Pil, cui dovrebbe seguire un più 0,9% nel 2026, rispettivamente di 0,2 e 0,3 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni dello scorso dicembre. Anche le previsioni sull’inflazione nella Penisola sono state riviste al ribasso, all’1,7% sulla media di quest’anno e all’1,9% sul 2026.


Per l’economia globale è atteso un più 3,1% del Pil quest’anno, cui dovrebbe seguire un più 3% nel 2026, di 0,2 e 0,3 punti percentuali più bassi rispetto alle stime dello scorso dicembre. Riviste al ribasso le previsioni di crescita dell’eurozona, al più 1% quest’anno e al più 1,2% il prossimo (in entrambi i casi -0,3 punti percentuali). Per la Germania ora stima più 0,4% quest’anno e più 1,1% il prossimo, per la Francia più 0,8% nel 2025 e più 1% del 2026, sulla Spagna più 2,6% nel 2025 e più 2,1% nel 2026. Per gli Stati Uniti, l’ente parigino pronostica più 2,2% del Pil quest’anno e più 1,6% il prossimo, dati rispettivamente ridotti di 0,2 e 0,5 punti percentuali. Per il Giappone, l’Ocse stima più 1,1% del Pil del quest’anno e più 0,2% il prossimo, in entrambi i casi 0,4 punti percentuali in meno. Per la Cina più 4,8% quest’anno e più 4,4% il prossimo (0,1 punti in meno sul 2025), per l’India più 6,4% quest’anno e più 6,6% il prossimo.


L’Ocse precisa che queste previsioni si basano sull’assunto che i dazi commerciali tra Stati Uniti, Canada e Messico vengano aumentati di 25 punti percentuali addizionali su quasi tutti i beni importati a partire da aprile. Se invece alla fine risultassero più bassi, l’attività economica risulterebbe più elevata. In generale, persistono rischi elevati sulle previsioni, tra cui per una ulteriore frammentazione dell’economia, maggiori aumenti alle barriere sul commercio e maggiore inflazione, che implicherebbe politiche monetarie più restrittive da parte delle Banche centrali. Lo studio contiene una simulazione secondo cui dazi commerciali supplementari per 10 punti percentuali su base permanente provocherebbero sui prossimi tre anni una diminuzione della crescita economica, sottrarreendo 0,3 punti percentuali al Pil sul terzo anno, e facendo contestualmente aumentare l’inflazione su scala globale per 0,4 punti percentuali l’anno in media. Secondo l’Ocse le ricadute sarebbero più accentuate per gli Stati Uniti, con una perdita di crescita economica pari a 0,7 punti percentuali di Pil nel terzo anno e un aumento inflazionistico in media di 0,7 punti percentuali l’anno.


In generale i nuovi dazi commerciali e le conseguenti incertezze opereranno come “un freno” sull’economia, in particolare per commercio internazionale e investimenti delle imprese. Inoltre queste misure finiranno per trasferirsi gradualmente ai prezzi finali dei beni, creando pressioni addizionali sull’inflazione in molti paesi e eventualmente richiedendo alle banche centrali di mantenere politiche monetarie restrittive più a lungo di quanto precedentemente previsto. Nel suo Economic Outlook di interim, l’ente parigino afferma che l’elevato quadro di incertezza geopolitica e sulle misure in questione crea un rischio consistente sulle previsioni economiche. In questa situazione è difficile formulare pronostici ma una eventuale “proliferazione delle barriere al commercio internazionale e frammentazione dell’economia globale potrebbe creare impatti negativi avversi supplementari considerevoli”. “L’Italia è un paese che esporta molto, quindi se c’è più protezionismo commerciale sarà coinvolta”, ha affermato il capo economista dell’Ocse, Alvaro Santos Pereira, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa di presentazione. “Finora questi dazi non hanno avuto un grande impattato sull’Italia, all’Ocse non scontiamo al momento dazi supplementari anche se sappiamo che ci sono discussioni su questo e che potrebbero arrivare”. Nello studio, ha spiegato, si tiene conto solo delle misure effettivamente adottate e “finora non è successo nulla”. Ma “è molto probabile che questo avvenga, anche se continuiamo a sperare che non sia così”. Nello studio l’Ocse rileva che l’Italia, assieme alla Spagna, la Turchia e il Brasile, è tra i Paesi in cui gli attuali tassi di disoccupazione risultano particolarmente bassi, rispetto ai livelli del 2018-2019. Ma al tempo stesso a fine 2024 i livelli dei redditi reali nella Penisola non risultavano ancora pienamente tornati ai valori precedenti al Covid, così come per Francia, Giappone e Sudafrica. Inoltre, nonostante le recenti debolezze delle Borse, i livelli dei mercati azionari dell’Italia, così come per Germania e Spagna, restano più elevati rispetto al novembre del 2024. Un’altra analisi contenuta nel rapporto riguarda le ricadute del piano di riarmo a cui sta lavorando la Commissione europea. “La necessità di aumentare la spesa in difesa in molte economie europee sta già spingendo i Paesi a compiere dure scelte su tempi e la composizione dei piani di aggiustamento dei conti pubblici e sulla spesa”, dice l’Ocse. Secondo l’ente parigino, in generale la disciplina sui conti pubblici è necessaria per assicurare la sostenibilità dei debiti, mantenere la capacità di reagire a eventuali crisi future e gestire le pressioni sulla spesa pubblica, attuali e future. L’Ocse raccomanda “azioni risolute” per garantire la sostenibilità dei debiti pubblici, tenendo conto delle ricadute dovute all’invecchiamento delle popolazioni, alle misure per mitigare i cambiamenti climatici e ai piani per rafforzare le spese in difesa, un altro chiaro riferimento, quest’ultimo, ai piani emanati dalla Ue. Nel frattempo le spese per interessi sui debiti pubblici stanno aumentando in molte economie, mentre giungono a scadenza titoli di Stato che erano stati emessi a tassi più bassi e ora vengono rimpiazzati con obbligazioni con rendimenti più elevati. Gli Stati potrebbero fronteggiare anche richieste di misure addizionali per contrastare l’impatto dei dazi commerciali. I debiti pubblici già elevati potrebbero aumentare ulteriormente. L’Ocse raccomanda quindi sforzi per contenere la spesa e riallocarla in maniera studiata specificatamente per ogni Paese.(fonte immagine: OECD).

M.O.,Mattarella riceve re Abdullah II: Italia sostiene mediazione Giordania

M.O.,Mattarella riceve re Abdullah II: Italia sostiene mediazione GiordaniaRoma, 17 mar. (askanews) – L’Italia “sostiene l’azione che la Giordania sta svolgendo con tanta importanza” nella regione mediorientale, “un’opera esemplare di raccordo, di mediazione, di collegamento”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accogliendo al Quirinale il re di Giordania, Abdullah II in visita ufficiale.


“La sua presenza a Roma, in questo momento di particolare difficoltà, per noi è molto importante per poter scambiare delle opinioni e poter analizzare insieme la complicata situazione in cui si muove il nostro comune vicinato”, ha aggiunto il capo dello Stato.

Ocse, Pereira: finora Italia poco colpita ma se arrivano dazi rischia

Ocse, Pereira: finora Italia poco colpita ma se arrivano dazi rischiaRoma, 17 mar. (askanews) – “L’Italia è un paese che esporta molto, quindi se c’è più protezionismo commerciale sarà coinvolta”. Lo ha affermato il capo economista dell’Ocse, Alvaro Santos Pereira, rispondendo ad una domanda sulle ricadute per Italia ed Europa dai dazi dell’amministrazione Trump, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Ecoomic Outlook di interim.


“Finora questi dazi non hanno avuto un grande impattato sull’Italia, all’Ocse non scontiamo al momento dazi supplementari anche se sappiamo che ci sono discussioni su questo e che potrebbero arrivare”. Nello studio, ha spiegato, l’ente parigino tiene conto solo delle misure effettivamente attuate. “Finora non è successo nulla. Ma ovviamente l’Italia è un paese che esporta tanto e quindi, se c’è più protezionismo, sarà coinvolta. E’ molto probabile che questo avvenga, anche se continuiamo a sperare che non sia così”, ha concluso. (fonte immagine: OECD).

E’ morto a 91 anni il celebre storico Lucio Villari

E’ morto a 91 anni il celebre storico Lucio VillariRoma, 17 mar. (askanews) – Lo storico Lucio Villari è morto domenica sera all’età di 91 anni. Lo ha reso noto la figlia Anna. Nato nel 1933 a Bagnara Calabra, è stato un accademico di rilievo, titolare della cattedra di Storia Contemporanea all’Università di Roma Tre, e autore di numerosi saggi sul periodo tra il Settecento e il Novecento. Figura nota anche al pubblico televisivo, ha partecipato ai programmi Rai Il tempo e la storia e Passato e presente.


Insieme al fratello Rosario Villari, scrisse La società nella storia, manuale scolastico di ampia diffusione. Tra le sue opere più celebri figurano La rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari e Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento. I suoi studi hanno analizzato in profondità il capitalismo e le dinamiche economiche del Novecento, con testi come Il capitalismo italiano del Novecento e L’economia della crisi. Villari si è distinto anche per il suo impegno nella divulgazione teatrale e cinematografica, oltre che per il suo contributo alla riflessione storica contemporanea, come dimostrato dal suo recente sostegno alle dichiarazioni del Presidente Mattarella su Putin e la Russia. Tra i riconoscimenti ricevuti, spiccano il Premio Estense (2001) e il Premio Benedetto Croce (2011).

Unità Nazionale, Mattarella: rendere concreta la pace

Unità Nazionale, Mattarella: rendere concreta la paceRoma, 17 mar. (askanews) – “Il 17 marzo celebra la nascita dell’Italia e, con essa, l’unità conquistata a caro prezzo con il Risorgimento, insieme alla riappropriazione, con la lotta di Liberazione, della propria identità e unità dopo l’occupazione nazista e la rottura istituzionale operata con la nascita, nel Nord Italia, del regime della Repubblica Sociale. La ‘Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera’, richiama a ciascheduno i valori su cui si fonda la nostra comunità e le aspirazioni che la animano per la costruzione di una società sempre più coesa e inclusiva, che sappia guardare con fiducia al domani, nell’orizzonte europeo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 164° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.


“La ricorrenza del 17 marzo sollecita l’impegno di ogni cittadino per rendere sempre più effettiva la realizzazione degli ideali di libertà e giustizia della Repubblica, affrontando le sfide per rendere concreta la pace in un contesto internazionale ove sono prevalse spinte aggressive, in Ucraina come in Medio Oriente”, ha aggiunto. (Foto di repertorio).