Mattarella: la collaborazione nella difesa dell’Ue insieme alla Nato è garanzia di sicurezzaRoma, 24 mag. (askanews) – Serve un rinnovato “impegno e sostegno all’indipendenza dell’Ucraina e per la salvezza del suo popolo: una efficace collaborazione europea in materia di difesa in stretta con singergia con la Alleanza Atlantica è garanzia nella mutua sicurezza e per la ricostruzione delle regole della comunit internazionale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla commemorazione per l’80esimo anniversario della battaglia di Montecassino dove oggi sono stati ricordati dal presidente polacco Duda i caduti del suo popolo in questa battaglia.
E’ morto il rettore dell’Università Cattolica Franco AnelliRoma, 24 mag. (askanews) – “Nella tarda serata di ieri, nella sua abitazione milanese, il Magnifico Rettore dell’Università Cattolica professor Franco Anelli è tragicamente scomparso in circostanze in corso di accertamento”. Lo fa sapere in una nota l’ateneo.
“Con profonda costernazione la Comunità dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, alla quale egli ha dedicato la propria opera e l’intera sua vita, si raccoglie nel compianto e nella preghiera, esprimendo il più sentito cordoglio alla sua mamma e ai suoi cari”, conclude il comunicato. Si è suicidato, lanciandosi dal balcone del suo appartamento nel centro di Milano: secondo la prima ricostruzione dei carabinieri che indagano sulla vicenda, è morto così il rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli.Il cadavere del professore 60enne è stato ritrovato nella tarda serata di ieri sul pavimento del cortile interno del palazzo. Al medico legale intervenuto sul posto insieme agli investigatori dell’Arma e ai soccorritori del 118 non ha potuto far altro che contastare il decesso.
Un primo esame del corpo ha escluso la presenza di ferite o lesioni provocate dall’intervento violento di altre persone.
Ue, Prodi: prossimo Commissario? Spero Ursula, ma con impasse chiunqueRoma, 24 mag. (askanews) – “Il cognome non lo so, il nome sì, si chiama Ursula”. Così Romano Prodi, al Festival dell’Economia a Trento, ha risposto alla domanda se con la bacchetta magica potesse scegliere il nome del prossimo presidente della Commissione Europea.
“Probabilmente sarà lei al 50%, ma se ci dovesse essere un impasse può essere chiunque, e nell’attuale situazione credo che in questo caso la scelta ricadrebbe su un ulteriore mediatore. Questa è la mia paura. Però siccome il prossimo presidente deve essere approvato con voto segreto dal Parlamento, anche per esperienza personale, il voto segreto è il luogo della vendetta”, ha aggiunto.
Nasce “Montecitorio domanda: tra la Piazza e il Palazzo”Roma, 24 mag. (askanews) – Con le interviste a Pier Ferdinando Casini e Maurizio Lupi prende avvio “Montecitorio domanda. Tra la Piazza e il Palazzo”, il format multimediale ideato e curato da askanews e CEOforLIFE.
Si tratta di un ciclo di incontri di approfondimento, aperti al pubblico, su temi e sfide dell’attualità italiana e internazionale. Leader di governo, istituzioni, aziende e della società civile, saranno protagonisti di veri “faccia a faccia”, tra “la Piazza e il Palazzo”, che si terranno presso la Club House di CEOforLIFE. Oltre che in presenza, sarà possibile seguire sul sito di askanews e sui canali social di askanews e Montecitorio News24 gli appuntamenti di “Montecitorio domanda”, moderati da Virginia Saba, direttore di Montecitorio News24, Gianni Todini, direttore di askanews, e Giordano Fatali, fondatore e presidente di CEOforLIFE.
“Rifacendoci – spiegano Todini e Fatali – ad una delle possibili origini del nome Monte Citorio, che vuole che in epoca romana si svolgessero le assemblee elettorali, unendo le nostre vocazioni ed esperienze, abbiamo inteso dar vita a questo nuovo luogo di incontro, in una piazza che è il simbolo della vita democratica, dell’ascolto da parte delle istituzioni e della partecipazione da parte dei cittadini”.
G7 Finanze, Le Maire: cruciale posizione comune su commercio CinaStresa, 24 mag. (askanews) – I Paesi europei devono spingere gli Stati Uniti e gli altri partner del G7 a adottare una posizione comune sull’eccesso di capacità produttiva della Cina, che dopo l’ultima ondata di dazi e restrizioni di Washington rischia ora di scaricarsi sull’Ue e di mettere a repentaglio gli sforzi fatti negli ultimi anni per ripristinare produzioni e catene di valore in Europa. E’ il messaggio chiave lanciato dal ministro dell’Economia della Francia, Bruno Le Maire, durante un punto stampa prima dell’avvio dei lavori di questa mattina al G7 delle Finanze a Stresa.
Le Maire ha lanciato la proposta di coinvolgere il Fondo monetario internazionale – a Stresa è presente la direttrice Kristalina Georgieva – per elaborare una definizione e una valutazione congiunta del G7 su cosa sia un eccesso di capacità produttiva, in particolare sulla Cina. Su questi temi “dobbiamo assolutamente evitare una guerra commerciale – ha avvertito – non è né l’interesse degli Stati Uniti, né della Cina, né dell’Europa, né di nessun paese nel mondo. Ma non di meno abbiamo una questione con le pratiche commerciali sleali, con gli alti livelli di sussidi e con l’eccesso di capacità produttiva”, ha spiegato Le Maire.
“Non eviterò alcuno sforzo per difendere i nostri interessi, per difendere i nostri lavoratori, i nostri piani industriali. Non voglio che tutti gli sforzi che abbiamo fatto per mettere nuove industrie, nuove catene di valore, nuovi lavoratori e nuovi posti di lavora in Francia negli ultimi sette anni, per rendere la Francia più attrattiva, che tutto questo venga messo a rischio da pratiche commerciali sleali o da eccessi di capacità produttiva – ha proseguito -. Quindi stiamo riflettendo su tutte le possibilità per evitare che le nostre industrie vengano colpite”. “Proporrò al G7 e al Fmi di fare una valutazione congiunta di cosa sia capacità eccessiva della Cina. E poi dobbiamo avere un dialogo molto aperto e franco con i nostri partner cinesi, perché la Cina è un partner economico”. Il presidente francese Emmanuel Macron “ha avuto un dialogo con il presidente Xi (Jinping) due settimane fa”. Ma non si può evitare di avere “una valutazione chiara della situazione e degli strumenti più efficienti possibili”.
Secondo Le Maire “l’unità del G7 deve basarsi su una valutazione comune della situazione, primo sul che cosa sia un eccesso di capacità cinese, secondo ci serve il supporto del Fmi e, terzo, quali sono gli strumenti a nostra disposizione. I paesi europei hanno diversi strumenti a loro disposizione per prevenire questa capacità in eccesso e per avere la giusta risposta. Voglio ricordare tutte le decisioni che sono state già prese dalla Commissione Ue, passi molto forti per intervenire. Ma avere una linea comune con il G7 è anche il modo migliore per sistemare la questione, per andare avanti e evitare qualunque tipo di situazione che possa mettere a rischio i nostri piani e le nostre basi industriali”.
Europee, Schlein: espulsione Afd operazione ipocrita di facciataEuropee, 24 mag. (askanews) – “A me sembrano operazioni ipocrite di facciata. Non vedo le differenze tra le dichiarazioni folli di Afd sulle Ss e quelle di Eric Zemour, razzista, misogeno, omofobo, fan di Putin, che Meloni ha accolto a braccia aperte dentro la famiglia europea che presiede”. Così Elly Schlein, segretaria del pd, in un’intervista ai quotidiani del Gruppo Nem, sull’espulsione degli estremisti di Afd da parte di Salvini e Le Pen nella prospettiva di un Governo di Centrodestra.
“Io sono andata a Berlino insieme a Sholtz e a tutto il Pse ad assumere un impegno solenne che noi mai faremo alleanze o coalizioni con dentro Id (il gruppo di Salvini e Le Pen) o Ecr (i Conservatori di Meloni), perché non vediamo differenze tra questi nazionalisti. Per noi la posizione è molto chiara ed è grave che Von der Leyen abbia lasciato ambiguità sulla possibilità di allargare l’alleanza della prossima commissione Ue”, ha specificato la leader Dem che questa sera arriverà in Veneto, per un incontro elettorale a Verona
G7 Finanze, Le Maire: proposta Ue importante, cruciale restare unitiStresa, 24 mag. (askanews) – Al G7 delle Finanze a Stresa “il nostro obiettivo è di raggiungere un accordo sull’uso degli asset russi. L’obiettivo è di avere un metodo e di avere una sicurezza per il finanziamento dell’Ucraina e del governo ucraino”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Economia della Francia, Bruno Le Maire, durante un punto stampa in apertura dei lavori di oggi al G7 delle Finanze a Stresa.
“Penso che prima di un ammontare bisogna parlare di metodi. Ci stanno diverse proposte sul tavolo – ha rilevanto, rispondendo ad una domanda -. C’è la proposta di Janet Yellen (il segretario di Stato al Tesoro Usa-ndr), una proposta interessante e ringrazio gli sforzi degli Stati Uniti per migliorare la loro posizione e fare in modo che sia conforme al diritto internazionale, che è un punto essenziale. Ma ricordo che c’è anche un lavoro europeo molto importante che è stato fatto noi europei: siamo stati capaci di mettere 50 miliardi di euro sul tavolo. Abbiamo mantenuto l’unità e l’Europa è stata capace per il 2024 di trovare le soluzioni appropriate per utilizzare i proventi di questi asset russi”. “Penso che la proposta europea meriti di essere esaminata perché ha un grande valore edè stata già attuata e ha già permesso di esborsare soldi per il 2024. Dico che la cosa più importante su questo tema è preservare l’unità del G7 e l’unità degli europei – ha ribadito Le Maire – in modo che il governo ucraino abbia per i prossimi anni i mezzi necessari per fare fronte alla guerra”.
Europee, Conte: non è derby con Schlein, vogliamo reddito UeRoma, 24 mag. (askanews) – “La nostra battaglia si sposta al Parlamento Ue, dove i nostri parlamentari si batteranno per una direttiva europea sul reddito di cittadinanza”. Lo annuncia Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, in una intervista a ‘Il Mattino’.
A quale gruppo si iscriverà il M5s a Strasburgo? “Ci sono partiti – spiega – come la Lega e Fratelli d’Italia che hanno fatto parte di un gruppo e non hanno portato a casa nulla per l’Italia, anzi hanno fatto solo danni, vedi la riforma del Patto di Stabilità. Al contrario noi, pur non facendo parte di un gruppo siamo stati determinanti per eleggere la commissione Von der Leyen e indirizzarla verso il Green Deal, abbiamo ottenuto la direttiva sul salario minimo e anche il Recovery Fund. Ma siamo ambiziosi e vogliamo fare di più. L’obiettivo è incidere nell’area progressista spostando l’asse verso soluzioni di pace. Su questo saremo tenaci e vedrete che ci saranno delle belle sorprese”. Per quanto riguarda i rapporti con il Pd, sottolinea, con le elezioni europee “non decidiamo la leadership dell’area progressista, in ballo non c’è la sorte di Conte o della Schlein. In ballo c’è qualcosa di più importante: la vita dei cittadini e il futuro dei nostri giovani. Possiamo scegliere se nei prossimi 5 anni avremo un’Europa che si prepara ad andare in guerra (e ricordo che in casa nostra c’è chi come la Lega vuole reintrodurre la leva obbligatoria) o un’Europa che lavora per risolvere i conflitti bellici con la diplomazia, un’Europa che punta ancora sulle fonti di energia inquinanti o un’Europa che preserva l’ambienta e gli ecosistemi. Per questo dico a tutti: andiamo a votare, non lasciate che siano gli altri a decidere per voi”.
In Europa, conclude, “innanzitutto ci batteremo contro l’Europa dell’austerity e dei tagli, a partire da quelli alla sanità. Ma non basta avere più risorse, serve che la politica esca fuori dalle nomine e dalla gestione della sanità. E poi c’è il tema della lotta alla corruzione, fondamentale soprattutto in un momento in cui i Paesi si trovano a gestire i fondi del Pnrr, per evitare che vadano nelle mani del malaffare. Infine il tema dei diritti, a partire dalla parità di salario tra uomo e donna”. Conte ribadisce il suo ‘no’ al ritorno al finanziamento pubblico ai partiti: “I cittadini hanno votato no al referendum per il finanziamento pubblico perché si sono accorti che i politici si lasciavano corrompere lo stesso. Per noi la politica si può fare con le micro-donazioni e credo che i partiti più che prendere debbano restituire soldi utili per la collettività, proprio come facciamo nell’M5S. Mi lasci dire che le tante inchieste che stanno emergendo in questi mesi, da Nord a Sud, sono una ferita della nostra democrazia e la politica, invece di attaccare la magistratura, dovrebbe avere uno scatto di dignità e trovare al proprio interno gli anticorpi contro la corruzione”.
Europee, Salvini: no a Draghi, obiettivo maggioranza centrodestraRoma, 24 mag. (askanews) – In Europa la Lega non sosterrebbe Mario Draghi per un ruolo ai vertici del Consiglio o della Commissione. Lo afferma il leader Matteo Salvini, in un’intervista ad ‘Avvenire’.
“In Europa – assicura – puntiamo a una maggioranza di centro- destra come in Italia, per rimettere al centro la difesa del lavoro, della salute, della sicurezza e della vita, dall’ini zio alla fine”. Per Salvini “l’Europa deve fare meglio meno cose. La Comunità Europea nasce per garantire pace, benessere e lavoro, non per imporre auto elettriche cinesi o nuove tasse sulla casa. E aggiungo che l’Europa, quando su spinta della sinistra ha scelto di negare nei patti fondativi le sue radici giudaico-cristiane, ha negato la storia e la realtà”. Il ministro delle Infrastrutture assicura che “il centrodestra italiano esiste ed è compatto da decenni e questa campagna elettorale non mi pare proprio stia mettendo in fibrillazione il governo, che andrà avanti fino al 2027”.
È la sfida elettorale più im- portante della sua carriera politica? “È importante non per me ma per i miei figli, anche perché sul tavolo c’è un tema decisivo come quello della pace. Sono molto preoccupato dalle parole di guerra pronunciate da al- cuni leader europei come Macron, che non esclude di mandare nostri soldati a combattere e morire in Ucraina. La Lega non accetterà mai l’invio di un solo militare italiano a combattere col rischio di scatenare una guerra mondiale. Condivido e sostengo la posizione del Santo Padre”.
Calenda: governo in confusione, il redditometro va cambiatoRoma, 24 mag. (askanews) – “Il governo è in uno stato di confusione totale. Sa che deve trovare dai venti ai trenta miliardi per la prossima manovra ma ha sempre strizzato l’occhio all’evasione fiscale e quindi non può cambiare linea. Leo è una persona seria: il redditometro, così come ha funzionato oggi, non va bene perché ha generato solo 85 mila verifiche, però il principio esiste in tutto il mondo e un Paese che ha il doppio dell’evasione fiscale media dei paesi Ocse dovrebbe averlo”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
“È del tutto evidente – aggiunge – che noi non riusciremo a fare la manovra finanziaria perché non ci sono i soldi. Meloni per trovarli dovrebbe far riaumentare tutte le tasse una tantum che ha tolto. Da parte della presidente del Consiglio ci vorrebbe un discorso di verità sullo stato delle cose. Ad agosto loro dovranno definire il piano per i prossimi 7 anni e da lì non si scappa: o lei è in grado di fare un discorso di responsabilità, di sospendere quella stupidaggine del premierato, di lavorare sui salari e sulla sanità oppure da settembre c’è il rischio di aprire un fortissimo conflitto con l’Europa e di fare una manovra con un deficit monstre andando in procedura d’infrazione”. Calenda annuncia anche di aver ricevuto una querela dal leader Cgil Maurizio Landini per la ‘lite’ su Stellantis. “È il primo caso nella storia della Repubblica italiana – sottolinea – in cui un segretario di un’organizzazione sindacale risponde a un politico con una querela su fatti che non implicano querela perché sono opinioni e non accetta un confronto. E questo fa capire quanto sia grande la crisi del sindacato”.