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Bolelli e Vavassori nei quarti di doppio agli Internazionali

Bolelli e Vavassori nei quarti di doppio agli InternazionaliRoma, 14 mag. (askanews) – Nella rivincita della finale di Melbourne, Simone Bolelli e Andrea Vavassori staccano il pass per i quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia in corso al Foro Italico. In un “Pietrangeli” gremito i due azzurri hanno battuto negli ottavi per 62 64, in un’ora e tredici minuti di partita, l’indiando Rohan Bopanna e l’australiano Matthew Ebden, secondi favoriti del seeding e primi nella Race to Turin, che al primo turno hanno eliminato Matteo Arnaldi e Francesco Passaro, in gara grazie ad una wild card. Bopanna ed Ebden che sull’hard court di Melbourne avevano battuto gli azzurri, si sono dovuti arrendere sulla terra rossa di Roma.


Nei quarti Bolelli e Vavassori – il cui tabellone è tutt’altro che facile – troveranno dall’altra parte della rete l’olandese Wesley Koolhof ed il croato Nikola Metkic, settime teste di serie ma terzi nella Race to Turin proprio alle spalle degli azzurri.

Tennis, forfait a Parigi: Sinner ci pensa

Tennis, forfait a Parigi: Sinner ci pensaRoma, 14 mag. (askanews) – Disco “quasi” rosso per Jannik Sinner al Roland Garros. I medici, lo stato di forma e la classifica sembrano tutti alleati nel non consigliare all’altoatesino la sua presenza a Parigi. L’infortunio all’anca, scrive l’edizione online della Gazzetta dello sport, non sarebbe grave, ma vista la delicatezza dell’articolazione, i medici invitano alla prudenza. Jannik Sinner si sta curando sin da venerdì pomeriggio al J|Medical di Torino, il centro clinico della Juventus che offre agli sportivi equipe e attrezzature di eccellenza. Sinner ci sta pensando. Rischierebbe di arrivare a Parigi con troppo poco allenamento senza essere abbastanza competitivo e col rischio di non essere perfettamente guarito. L’uscita anticipata di Novak Djokovic, poi, permetterebbe anche a Sinner di diventare numero 1 al mondo senza giocare. Un traguardo che raggiungerebbe se Nole non arrivasse in finale al Roland Garros e Medvedev non facesse finale a Roma-vittoria a Parigi

Mattarella a Herzog: indispensabile immediato cessate fuoco a Gaza

Mattarella a Herzog: indispensabile immediato cessate fuoco a GazaMilano, 14 mag. (askanews) – È “indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.


Nel messaggio il Capo dello Stato ha anche rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana” e suo personale. “Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari” ha continuato Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha inoltre evidenziato di assistere “con grandissima preoccupazione ai drammatici sviluppi nella regione, sempre più segnata da violenza e tensioni. In tale contesto, desidero ribadire l’impegno dell’Italia affinché Israele possa esercitare in pace e sicurezza il proprio diritto inalienabile a esistere”.


“Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci” ha proseguito il Capo dello Stato. “I nostri Paesi sono uniti da un legame profondo, fondato su valori comuni e cresciuto nel tempo grazie a un’ampia e diversificata collaborazione che ha promosso il benessere dei nostri popoli e una sempre più profonda conoscenza reciproca. È, questo, un patrimonio comune cui l’Italia annette la massima importanza, meritevole di essere preservato e consolidato” ha evidenziato Mattarella. “Confidando che la ricorrenza odierna possa offrire spunti di riflessione e di rinnovata dedizione alla pace” ha concluso.

Bandiere Blu 2024, 14 nuovi ingressi: la Liguria sempre al top

Bandiere Blu 2024, 14 nuovi ingressi: la Liguria sempre al topRoma, 14 mag. (askanews) – Assegnate le Bandiere Blu 2024, il riconoscimento della Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti e che si sono impegnati per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio, per un’attenta salvaguardia dell’ambiente, l’accessibilità e i servizi per i bagnanti: ques’anno sono 236 le località rivierasche (per complessive 485 spiagge: circa l’11,5% delle spiagge premiate a livello mondiale) e 81 gli approdi turistici che potranno fregiarsi della Bandiera Blu.


L’edizione 2024 vede un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno: i 236 Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento sono 10 in più rispetto allo scorso anno, con 14 nuovi ingressi e 4 Comuni non confermati. Queste le 14 new entry 2024: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi (Liguria), Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce (Puglia), Manduria (Puglia), Patù (Puglia), Letojanni (Sicilia), Scicli (Sicilia), Taormina (Sicilia), Tenno (Trentino Alto Adige), Vallelaghi (Trentino Alto Adige). I 4 Comuni non riconfermati sono invece: Ameglia (Liguria), Taggia (Liguria), Margherita di Savoia (Puglia), Marciana Marina (Toscana). In particolare, la Liguria si conferma al top della classifica con 34 località (2 nuovi ingressi ma perde due Bandiere); la Puglia sale a 24 riconoscimenti (3 nuovi Comuni e un’uscita); seguono con 20 Bandiere la Campania e la Calabria (entrambe un riconoscimento in più); con un nuovo ingresso, le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde un Comune; la Sardegna conferma le sue 15 località, anche l’Abruzzo sale a 15 con un nuovo ingresso; la Sicilia raggiunge 14 Bandiere (tre nuovi ingressi); il Trentino Alto Adige sale a 12 (due Comuni in più); il Lazio resta a 10; l’Emilia Romagna vede premiate 9 località e sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto; la Basilicata conferma le sue 5 località, e sempre 5 sono i Comuni in Piemonte che ottengono le Bandiere; la Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le 2 Bandiere dell’anno precedente, come il Molise che resta a 2. Quest’anno le Bandiere Blu sui laghi sono invece 23, con 2 nuovi ingressi.


La 38ma edizione del premio si è svolta con una cerimonia a Roma, nella sede del CNR, alla presenza dei sindaci e del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci. “Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 236 con 14 nuovi ingressi”, ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione FEE Italia: “Aumenta il numero, ma a crescere è soprattutto la sensibilità e la consapevolezza dei cittadini, ai quali va il merito di questo riconoscimento. Ogni Amministrazione Bandiera Blu sa bene che una gestione virtuosa del territorio passa necessariamente anche dalla formazione e dal coinvolgimento dei singoli, delle scuole, delle associazioni, delle attività locali, di tutti gli operatori. Quello che il programma Bandiera Blu incarna da quasi 40 anni è una nuova visone del mare, inteso non, o comunque non solo, come bene naturale sinonimo semplicemente di vacanza, ma quale punto di partenza per una strategia più ampia, che coinvolga tutti i settori del territorio interessato. Ma per rendere più appetibili turisticamente tutte le coste italiane sono necessarie misure anche sul piano strutturale, che incentivino un reale miglioramento in termini di sostenibilità e quindi di competitività dei territori costieri, a partire proprio dal settore della depurazione, ancora fortemente inadeguato”, ha concluso Mazza.


Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione secondo un rigido schema procedurale, hanno dato il loro contributo diversi enti istituzionali – tra i quali il Ministero del Turismo; il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste; il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; l’Istituto Superiore di Sanità; gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; il Consiglio Nazionale delle Ricerche; università quali l’Università della Tuscia- Laboratorio di Ecologia Marina e l’Università per Stranieri di Perugia – nonché organismi privati come i sindacati balneari (SIB-Confcommercio – FIBA – Confesercenti). La successiva approvazione da parte della Giuria internazionale ha portato al raggiungimento del risultato finale. I 32 criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente per spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Anche per il 2024 è stato confermato il parametro dell’impegno sociale e dell’inclusività, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Liguria, Toti ha chiesto ai pm di essere interrogato

Liguria, Toti ha chiesto ai pm di essere interrogatoGenova, 14 mag. (askanews) – L’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha chiesto ufficialmente l’interrogatorio per il suo assistito.


La data della deposizione del governatore ligure, da martedì agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova che ha portato all’arresto anche del suo braccio destro Matteo Cozzani, dovrà essere ora fissata dai pm. “Abbiamo chiesto l’interrogatorio – ha spiegato Savi ai giornalisti – e il pool di pm che sta seguendo le indagini ha un calendario piuttosto nutrito e quindi si sentiranno tra loro per trovare una data. Non ho idea quando”.

Anglo American cede platino e altri attivi e punta su 3 rami chiave

Anglo American cede platino e altri attivi e punta su 3 rami chiaveRoma, 14 mag. (askanews) – Anglo American ha annunciato un profondo riassetto delle sue attività, che prevede la rifocalizzazione su tre segmenti chiave e la cessione di alcuni rami nell’ambito del suo rifiuto di cedere alle offerte di acquisizione della rivale Bhp. Con un comunicato diffuso oggi, che verrà seguito da una presentazione a tarda mattina, il gruppo minerario spiega che intende semplificare la struttura e il suo portafogli di attività per rilanciare in maniera duratura il miglioramento delle performance.


In questo ambito intende disinvestire alcune attività sull’estrazione di carbone per la produzione di acciaio; cedere la Anglo American Platinum; infine di cedere le attività sull’estrazione di diamanti della filiale De Beers. Per quanto riguarda il suo modello di attività, Anglo American intende riposizionarsi sui segmenti chiave. Estrazione produzione di rame, dove detiene 3 dei 10 maggiori siti produttivi in Sudamerica. Produzione di minerale di ferro di alta qualità, con l’ottica di migliorare i livelli di “decarbonizzazione” della produzione e sfruttare le attività in Brasile e Sudafrica. Infine concentrarsi sul segmento dei fertilizzanti.


“Ci attendiamo che questa radicale semplificazione fornirà un aumento sostenibile nella creazione di valore un cambio di passo nelle performance operative nelle riduzioni dei costi”, afferma l’amministratore delegato Duncan Wanblad citato nel comunicato. Ieri anglo American aveva respinto l’offerta di acquisizione e fusione che era stata rivista da Bhp, una operazione interamente mediante scambio di azioni su cui aveva rilanciato non l’ammontare ma la quota con cui uscirebbero gli azionisti Anglo. (fonte immagine: Anglo American).

Mattarella scrive al presidente israeliano Herzog: indispensabile immediato cessate il fuoco a Gaza

Mattarella scrive al presidente israeliano Herzog: indispensabile immediato cessate il fuoco a GazaMilano, 14 mag. (askanews) – È “indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.


Nel messaggio il Capo dello Stato ha anche rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana” e suo personale. “Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari” ha continuato Mattarella.

Tajani apre corsa Europee (senza von der Leyen). Dubbi Fi su Ursula

Tajani apre corsa Europee (senza von der Leyen). Dubbi Fi su UrsulaRoma, 14 mag. (askanews) – Un gioco di specchi tra agenda ufficiale e ufficiosa: quanto basta per provare a far passare l’idea che no, la presenza di Ursula von der Leyen all’evento di apertura della campagna elettorale per le Europee di Forza Italia non era mai stata prevista. Lo riferisce a un certo punto della giornata lo staff che segue la presidente della commissione Ue nel tour elettorale romano come ‘spitzekandidat’ del Ppe per un secondo mandato, lo dice in chiaro anche Antonio Tajani ai giornalisti. Eppure, la notizia era circolata e ricircolata nei giorni scorsi, alimentata, e di certo non smentita, dagli stessi dirigenti azzurri, magari nella speranza di far crescere l’attesa sull’evento.


Alla fine invece di Ursula von der Leyen al salone delle Fontane non si vede nemmeno l’ombra, anzi Tajani non la nomina mai nell’intervento dal palco. Di questa giornata con Forza Italia resta il pranzo con i ministri e i capigruppo al circolo Esteri e poi l’incontro con i giovani azzurri alla Fondazione De Gasperi presieduta da Angelino Alfano. Tutto rigorosamente lontano dai riflettori. Se la linea ufficiale è quella, appunto, di sostenere che la sua presenza all’Eur non è saltata semplicemente perché non è mai stata in agenda, ufficiosamente c’è chi ammette che si è preferito evitare di avere come sponsor un personaggio che in questo momento ha perso parte della sua forza.


Von der Leyen sulla carta resta il candidato di Forza Italia alla presidenza della commissione europea, così come votato e deciso (non senza qualche malumore già all’epoca) dal congresso di Bucarest del Ppe che si è tenuto a inizio marzo. Lo ricorda lo stesso Tajani che, tuttavia, appare meno strenuo del solito nella difesa del fortino. “Il risultato elettorale dimostrerà ancora una volta che il Ppe è la prima forza e il Ppe proporrà al Consiglio il nome di Ursula von der Leyen. Poi toccherà al Consiglio decidere, quello è un suggerimento, perché il trattato non prevede altro”, si limita a dire. Ma nel partito c’è chi mette in fila una serie di dubbi, senza giri di parole. La senatrice Licia Ronzulli aveva già manifestato le sue perplessità, ma adesso arriva a parlare della presidente della Commissione europea come di “un’anatra zoppa”. “Mi sono limitata – spiega – a fare una fotografia di quello che vedo e ascolto, la Francia non la vuole, la Germania non la vuole, quindi la vedo un po in salita”, “faccio fatica a vedere un Consiglio europeo unito sul nome della von der Leyen”. Una opinione che sembra condivisa anche da Giorgio Mulè. C’è – dice – la “necessità di riflettere se sia il candidato che mette d’accordo tutti”. Parole rispetto alla quali, interpellato, Antonio Tajani dice solo: “Chiedete a loro”.


Il nome alternativo potrebbe essere quello dell’attuale presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Ma sarebbe una carta da giocare solo in un secondo momento. D’altra parte, anche cinque anni fa il candidato ufficiale era Manfred Weber ma alla fine ad essere eletta fu Ursula von der Leyen.

Gentiloni: senza ok Ue unanime Unione capitali avanti con chi c’è

Gentiloni: senza ok Ue unanime Unione capitali avanti con chi c’èRoma, 13 mag. (askanews) – Se l’Unione Europea non riuscirà, nemmeno a livello di governi dell’area euro a andare avanti sul progetto dell’Unione del mercato dei capitali “sarà possibile” che alcuni Stati cerchino modi per procedere in tal senso tra loro. “Non è un suggerimento, è quello che ci attendiamo”, ha precisato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni rispondendo a una domanda sulla questione nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo.


“Mi aspetto che se non sarà possibile fare grandi progressi alcuni Stati cercheranno modi per andare avanti”, ha spiegato. Gli ha fatto ecco il presidente dell’eurogruppo, Paschal Donohoe: “sono diversi i governi che hanno manifestato la loro volontà di andare avanti in qualche modo. Dalla mia prospettiva – ha chiarito – la nostra forte preferenza è vedere progressi fatti in modo unitario”.


Donohoe ha spiegato che l’Eurogruppo sta lavorando a una percorso a tappe (road map) da portare ai capi di Stato e di governo dell’Ue al Consiglio di giugno, che prevede di affidare alla Commissione europea il compito di fare nuove proposte. Gentiloni ha precisato che eventuali nuove proposte in tal senso spetteranno alla prossima Commissione, non a quella uscente.

M.O., Viminale: impedire infiltrati alle proteste negli Atenei

M.O., Viminale: impedire infiltrati alle proteste negli AteneiMilano, 13 mag. (askanews) – Questo pomeriggio al Viminale, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha presieduto, alla presenza della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale hanno partecipato il vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, Francesco Bonini, i vertici delle forze di polizia e delle agenzie di informazione e sicurezza. Lo ha reso noto lo stesso ministero dell’Interno, spiegando che “è stato effettuato un attento monitoraggio delle numerose manifestazioni che, dopo la crisi in Medio Oriente, stanno interessando gli atenei italiani, e nel corso delle quali solo in un numero limitato di casi si sono registrate criticità”.


Durante l’incontro “è stata evidenziata altresì la proficua collaborazione tra rettori e rappresentanti delle forze dell’ordine, grazie alla quale è stato possibile limitare le tensioni”. Anche alla luce di quanto finora emerso, “è stata inoltre condivisa la necessità di proseguire con le efficaci attività di mediazione da parte dei responsabili delle Università e delle forze di polizia per prevenire ripercussioni sull’ordine pubblico”. Particolare attenzione “è rivolta a impedire che soggetti estranei al mondo universitario possano infiltrarsi nelle manifestazioni al solo scopo di strumentalizzare il dissenso, alimentando forme di violenza che, per loro natura, sono incompatibili con la libera manifestazione del pensiero”.