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MotoGp, Marquez in pole in Argentina

MotoGp, Marquez in pole in Argentina

Roma, 15 mar. (askanews) – Marc Marquez si presenta da dominatore anche in Argentina dopo averlo fatto in Thailandia. Lo spagnolo della Ducati firma la pole position sul circuito di Termas de Rio Hondo, con il tempo record per la pista di 1’36”917. È la prima doppietta di pole in due GP consecutivi per lui dopo 6 anni. Alle sue spalle il fratello Alex (a 246 millesimi), su Ducati Gresini Racing, e il francese Zarco (a 0.288 secondi), su Honda. Pecco Bagnaia, che aveva evitato per un soffio il Q1, partirà quarto (a 351 millesimi da Marquez), in seconda fila. Con lui Acosta (Ktm), quinto, e Di Giannantonio (Ducati VR46), sesto. Alle 19 prevista la gara Sprint.

Rugby, Quesada: “Ci abbiamo creduto, siamo delusi”

Rugby, Quesada: “Ci abbiamo creduto, siamo delusi”Roma, 15 mar. (askanews) – Soddisfazione per la prestazione, delusione per il risultato. E non potrebbe essere altrimenti. Quesada elogia la sua squadra ma è consapevole dell’occasione persa: “Peccato, siamo delusi perché ci abbiamo creduto. Abbiamo fatto passare l’Irlanda per una squadra normale: dobbiamo essere fieri di questa Italia. I ragazzi hanno dimostrato un cuore gigantesco. Paghiamo due errori gravi, in parità numerica abbiamo controllato il gioco. Ringrazio i giocatori per l’impegno messo oggi e in tutto il torneo”.

Rugby, l’Irlanda passa all’Olimpico, Azzurri sconfitti 22-17

Rugby, l’Irlanda passa all’Olimpico, Azzurri sconfitti 22-17Roma, 15 mar. (askanews) – L’ItalRugby saluta l’Olimpico con una sconfitta, 22-17 dall’Irlanda. Buon primo tempo degli azzurri, subito in meta con Ioane e poi di nuovo avanti con una punizione calciata da Allan. Gli ospiti però segnano quattro mete, di cui tre approfittando di un cartellino giallo a cavallo dei due tempi per Lamaro e di un rosso per Vintcent. Una giocata di Capuozzo e una meta di Varney rimettono gli azzurri in carreggiata. Nel finale però l’impresa non riesce e si spegne sul terzo giallo di giornata, stavolta per Nicotera.

Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politica

Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politicaRoma, 15 mar. (askanews) – “L’Europa che vogliamo costruire è un’Europa federale, un’Europa unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide. Noi come Partito democratico ci siamo, ci siamo con lo spirito federalista che si richiama allo spirito di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, che vuole riuscire a far superare l’unanimità con i veti e gli egoismi nazionali che hanno fino a qui tenuto sempre a freno il progetto europeo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza del Popolo alla manifestazione per l’Europa.


Il progetto europeo, ha proseguito, “deve andare avanti e deve fare anche uno sforzo di solidarietà con un nuovo grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Eu, pensando ai valori fondamentali, il valore della giustizia sociale, della solidarietà, della pace giusta. Questo è lo spirito con cui il Pd partecipa con grande piacere insieme a tutte queste persone, unite nell’idea che l’Europa debba finalmente diventare un’Europa politica”.

Auto, Bombardieri: riconvertire settore in armi “cagata pazzesca”

Auto, Bombardieri: riconvertire settore in armi “cagata pazzesca”Roma, 15 mar. (askanews) – “Userei una frase di Fantozzi: è una cagata pazzesca”. Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, arrivando alla manifestazione per l’Europa, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di riconvertire il settore automotive nell’industria della Difesa.


“L’idea di trasformare le aziende che oggi producono auto, in aziende che producono missili – ha ribadito – mi fa venire in mente Fantozzi, perché è una cagata pazzesca. Ci sono alcuni pezzi che possono essere riconvertiti- ha concluso -, ma io spero che la politica si preoccupi di come rilanciare il settore automotive”.

Calcio, Zeman migliora, lascia la terapia intensiva

Calcio, Zeman migliora, lascia la terapia intensivaRoma, 15 mar. (askanews) – Zdenek Zeman ha lasciato il reparto di terapia intensiva neurologica del Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato ricoverato d’urgenza lo scorso 27 febbraio. Il ricovero era stato deciso dopo che l’allenatore boemo, 77 anni, aveva presentato un deficit di forza e un disturbo di produzione del linguaggio compatibile con un’ischemia cerebrale in pazienti con pregressa comorbidità cardiologica e pregresso ictus. Dopo aver mostrato segnali di miglioramento ed essere stato sottoposto a diversi esami e accertamenti, l’ex allenatore tra le altre di Foggia, Lazio e Roma si trova nel reparto di medicina riabilitativa dove proseguirà le cure sotto la supervisione del personale medico. Intanto il Pescara, altro ex club guidato da Zeman, ha annunciato i suoi miglioramenti: “Una bella notizia per tutti noi: mister Zeman ha lasciato la terapia intensiva. Forza Zdenek!”

Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”

Brunori Sas nei palazzetti: “E’ un live libero e divertente”Milano, 15 mar. (askanews) – Voce, energia, poesia e la sua inconfondibile pungente ironia, Brunori Sas, tra i protagonisti assoluti della 75esima edizione del Festival di Sanremo, ha dato il via da Vigevano al suo tour, una full immersion in 8 date nell’immaginario poetico brunoriano. “Abbiamo messo al centro la musica, con la mia band che mi segue da anni, il live è molto libero e divertente. Seguiamo un canovaccio ma poi c’è spazio all’imporvvisazione” ha raccontato Dario Brunori al termine del primo live ai giornalisti. Il tour segna l’atteso ritorno dal vivo di Dario Brunori a distanza di tre anni dall’ultima avventura nei palazzetti, nonché la primissima occasione per ascoltare live -insieme ai grandi classici di una carriera lunga più di quindici anni- i brani del nuovo progetto discografico “L’albero delle noci”, pubblicato il 14 febbraio per Island Records e forte di debutto ai vertici delle classifiche FIMI e nella top10 degli album più ascoltati al mondo su Spotify.


“A Sanremo mi sono divertito, l’ho presa in maniera soprendentemente giocosa, Sanremo è un inferno se lo vivi male, ho avuto la fortuna che le cose sono andate in una maniera inaspettata, alla finale sul palco mi sentivi nel Truman Show e mi chiedevo: ma davvero sta succedendo?” ha aggiunto il cantautore calabrese che ha conquistato il podio finale e si è aggiudicato anche il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo con il brano “L’albero delle noci”. Proprio intorno al nuovo album è costruita la scaletta, un viaggio lungo 23 canzoni che abbraccia tutto il vecchio repertorio, riarrangiato per l’occasione con una band di 8 elementi -tra cui una piccola sezione fiati: Stefano Amato (basso elettrico, violoncello e mandola contralto), Dario Della Rossa (pianoforte, piano elettrico, sintetizzatori), Simona Marrazzo (voce, solina, percussioni), Mirko Onofrio (sax alto, flauti traversi, clarinetto basso, vibrafono, synth, cori), Max Palermo (batteria e percussioni), Luigi Paese (tromba e flicorno soprano), Gianluca Bennardo (trombone e flicorno baritono) e Lucia Sagretti (violino, viella, voce, theremin), con la direzione musicale di Riccardo Sinigallia.


Spaziando tra momenti intimi e toccanti -tra gli altri, un intenso ricordo di famiglia sulle note di Per non perdere noi- e sezioni dal tiro più trascinante e rock’n’roll, lo show mette al centro assoluto la musica, la condivisione e l’alchimia tra gli strumenti, senza effetti speciali o trovate sceniche fini a sé stesse. L’inizio del concerto è solo chitarra e voce con la sua prima canzone scritta “Il pugile”: “Ho voluto differenziare questo tour dal precedente dove entravo un po’ da rock star, non mi sono fatto condizionare dal contesto, dal fatto che siamo nei palasport, Sanremo mi ha insegnato che il contesto se tu lo fai come sei non ti intacca ma ti può amplifuicare” ha aggiunto Brunori che poi ha scherzato sul fatto che ha quasi rischiato di andare a Eurovision: “Ho chiamato Lucio e gli ho detto: rinuncia”. Il tour vuole rappresentare le canzoni per come sono state concepite, senza sovrastrutture e senza sequenze: tutto è suonato interamente dal vivo, in omaggio alla musica nella sua essenza più pura, dove la dimensione live restituisce tutta l’autenticità delle esecuzioni, con le loro sporcature e imperfezioni. Tra Dario e il suo pubblico c’è un rapporto speciale: “Non voglio fare la storia del ragazzo venuto dalla Calabria, ma davvero siamo partiti dalla gavetta e questa cosa ha un sapore, una consistenza, che è diversa dall’arrivarci in un secondo, perchè crei un rapporto solido con chi ti segue”.


Partendo dall’idea di dare una connotazione quasi teatrale all’allestimento, giocando con gli elementi scenografici per ricreare una sorta di carillon-teatro nel contesto dei palasport, i light & stage designer Francesco Trambaioli e Daniele Serra hanno ideato un ciclorama formato da grandi superfici che prendono sempre nuovi colori, dando vita ad ambientazioni suggestive che arricchiscono il racconto in musica dello show. Diviso in un grande quadro centrale e due quinte laterali che stringono verso il centro, il backdrop incornicia la scena privilegiando un racconto cinematografico del particolare e focalizzando l’attenzione su Brunori e i suoi 8 musicisti, posizionati su una grande pedana a quattro livelli: una struttura semicircolare di legno scuro, ispirata alla forma di una noce, a richiamare una sezione de L’Albero delle Noci.


Il parco luci del Brunori Sas || Tour 2025 è progettato per esaltare i momenti di intensità del live, lasciando respiro a quelli più intimi, con 7 fari che -appesi a dei pantografi- vengono calati nel corso dello show a creare ulteriore dinamicità. Dopo la partenza di Vigevano, la traversata live di Brunori Sas proseguirà a Firenze con l’appuntamento del 16 marzo al Mandela Forum (sold out), per poi fare tappa a Roma il 19 marzo al Palazzo dello Sport (sold out), passando per l’Inalpi Arena di Torino il 22 marzo, il PalaPartenope di Napoli il 26 marzo, l’Unipol Arena di Bologna il 28 marzo, e gran finale con la doppia data di Milano il 30 marzo (sold out) e il 31 marzo all’Unipol Forum.

Le Figaro: economia Italia resiliente, superate previsioni governo

Le Figaro: economia Italia resiliente, superate previsioni governoRoma, 15 mar. (askanews) – Nonostante le tensioni internazionali e il rallentamento dell’economia cinese, l’economia italiana ha mostrato “resilienza” e “l’Italia ha superato le previsioni del governo e di diversi analisti”: questi ultimi, si legge in un articolo di commento di Le Figaro, sostenevano che “la recessione della Germania, suo principale partner economico, avrebbe avuto effetti negativi” sul Paese, ma “non avevano preso in considerazione alcuni fattori, come lo sviluppo di nuovi mercati al di fuori dell’Unione Europea e la riduzione del deficit energetico”.


“Questo successo”, sottolinea il quotidiano francese, “può essere attribuito a quattro elementi”. “In primo luogo, è migliorata la situazione dei conti pubblici. L’Italia ha chiuso il 2024 con un avanzo primario di bilancio di 9,6 miliardi di euro, pari allo 0,44% del PIL. Il Paese è l’unico del G7 ad essere riuscito, dopo il Covid, a realizzare un avanzo primario. Inoltre, il deficit pubblico è stato ridotto: è passato dal 7,2% al 3,4% del PIL (e dovrebbe ridursi al 3% nel 2025)”, si legge ancora. In secondo luogo, “la sua bilancia commerciale è fortemente sbilanciata a suo favore”. Tuttavia, precisa il quotidiano, “il contesto economico sembra sfavorevole: le esportazioni verso alcuni partner strategici, come Stati Uniti, Germania e Francia, sono aumentate solo di poco rispetto al 2023. Il valore complessivo delle esportazioni si è addirittura ridotto dello 0,4% (623 miliardi di euro rispetto ai 626 dell’anno precedente).


Ma il surplus commerciale ha ripreso slancio, raggiungendo i 54,9 miliardi di euro”: si tratta, aggiunge La Figaro, di un netto miglioramento rispetto al 2023, quando si era limitato a 34 miliardi. Il surplus commerciale, esclusi i prodotti energetici, è inoltre aumentato di 5,4 miliardi, raggiungendo i 104,5 miliardi di euro, un record dal 1993, precisa il giornale. Inoltre, “le esportazioni extra-UE ammontano a 305,3 miliardi di euro”, un livello che non si raggiungeva da dieci anni. “Questo risultato è frutto di un’intensa attività di penetrazione in mercati dove la domanda di beni “Made in Italy” è forte: Turchia (+23,9%), Serbia (+16%), Paesi ASEAN (+10,3%), Paesi OPEC (+6,6%), Regno Unito (+5,3%), Paesi Mercosur (+4,6%), Paesi Bassi (+4,5%), Giappone (+2,5%), oltre a Messico e Brasile (+8%)”.


Infine, nonostante le difficoltà strutturali che l’Italia incontra nell’approvvigionamento di energia elettrica, “il paese è riuscito a ridurre il proprio deficit energetico”, precisa ancora Le Figaro. “Questa cifra è aumentata da 65 miliardi nel 2023 a 49,5 miliardi nel 2024. Questo elemento è centrale per la competitività delle imprese, il controllo della bilancia commerciale e il bilancio pubblico”, si legge. Ridurre la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero è una delle priorità strategiche del governo di Giorgia Meloni, commenta d’altra parte il quotidiano, ricordando che l’esecutivo di Roma che si è posto come obiettivi principali l’aumento della quota di fonti rinnovabili nella produzione elettrica al 65%, l’introduzione del nucleare di nuova generazione (prime sperimentazioni già nel 2027) e il dimezzamento del fabbisogno energetico importato entro il 2030.


“Questi miglioramenti inattesi sono stati resi possibili in particolare dalle performance di alcuni attori che sono riusciti a compensare il rallentamento nei settori dell’automobile e dei trasporti”, insiste il quotidiano, aggiungendo che “le loro esportazioni ammontano complessivamente a quasi 100 miliardi di euro”. “Lo sviluppo di nuovi mercati e la riduzione del deficit energetico consentiranno all’Italia di superare nei prossimi anni i 100 miliardi di surplus. Nel 2025, il probabile aumento dei dazi doganali americani rischia di indebolire le esportazioni di alcuni settori, in particolare agroalimentare e abbigliamento, ma le opportunità offerte dai Paesi extraeuropei potrebbero compensare queste possibili perdite. Il governo prevede di raggiungere i 700 miliardi di euro di esportazioni entro la fine della legislatura (2027)”, conclude il quotidiano francese.

”Una piazza per l’Europa”, la manifestazione a Roma tra bandiere dell’Ue e della pace

”Una piazza per l’Europa”, la manifestazione a Roma tra bandiere dell’Ue e della paceRoma, 15 mar. (askanews) – Si riempie Piazza del popolo a Roma, per la manifestazione “Una piazza per l’Europa”, nata su sollecitazione del giornalista di Repubblica Michele Serra. Rispettato finora l’invito a non portare in piazza bandiere di partito. Sotto al palco sventolano le bandiere dell’Unione Europea e quelle della pace, una lunghissima occupa lo spazio sottostante al palco. Diversi manifestanti espongono i cartelli DisArm Europe, qualcuno indossa la kefiah. Un grande pupazzo di Trump si innalza al centro della piazza. Numerosi i sindaci con la fascia tricolore presenti.

Juventus, Thiago Motta: “Sento la fiducia della proprietà”

Juventus, Thiago Motta: “Sento la fiducia della proprietà”Roma, 15 mar. (askanews) – “Sento la fiducia della proprietà. Il mio futuro non è la priorità”. Parola di Thiago Motta alla vigilia del match contro la Fiorentina. Sulla partita inquadra così: “Domani ci saranno Rouhi, Savona e Conceicao. A Firenze sarà una partita complicata e noi abbiamo fatto una buona preparazione per fare una grande partita”. Poi aggiunge: “Penso solo alla Fiorentina. Sento la totale fiducia della società e mi ha fatto piacere la vicinanza della proprietà in questa settimana. Gli allenatori sono sempre messi in discussione. È giusto così. Io sono il primo a mettermi in discussione. La cosa più difficile è mantenere la calma per fare un’analisi oggettiva della nostra situazione. Abbiamo fatto tante cose bene, altre possiamo migliorare. La comunicazione con la società è continua e costante”. Sul proprio futuro: “Non è la priorità. La squadra e la società sono la priorità. Abbiamo fatto una grande settimana per fare una grande partita domani”. Analisi delle prestazioni e atteggiamento della squadra: “Abbiamo vinto partite fondamentali e altre non siamo stati capaci di vincerle. Domani è la più importante, perché è la prossima. Non sarà facile affrontare loro in casa e dobbiamo dare il massimo per arrivare alla vittoria”. Dopo l’ultima gara: “Il risultato è stato difficile da digerire. Abbiamo fatto tanti errori e concesso troppe ripartenze. All’inizio eravamo arrabbiati, ma ci siamo rialzati subito. Ho visto la delusione, ma anche la voglia di reagire”. Pressione e responsabilità: “Abbiamo sempre la responsabilità di dare il massimo. Adesso siamo concentrati solo per affrontare la Fiorentina e arrivare alla vittoria”. La Fiorentina come avversario: “Non penso a una Fiorentina stanca. Immagino di affrontare la miglior Fiorentina. Sappiamo che è una grande squadra, con un grande allenatore e giocatori di alto livello. Noi vogliamo dare il massimo e pensare solo alla squadra per essere superiori in tutti gli aspetti e arrivare alla vittoria”.