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Risultati e classifica di serie A, Atalanta seconda

Risultati e classifica di serie A, Atalanta secondaRoma, 1 dic. (askanews) – Questi i risultati e la classifica del campionato di serie A dopo Roma-Atalanta 0-2


Quattordicesima giornata Cagliari-Verona 1-0, Como-Monza 1-1, Milan-Empoli 3-0, Bologna-Venezia 3-0, Udinese-Genoa 0-2, Torino-Napoli 0-1, Parma-Lazio 3-1, Fiorentina-Inter sospesa, Lecce-Juventus 1-1, Roma-Atalanta 0-2 Classifica: Napoli 32, Atalanta 31, Inter, Fiorentina, Lazio 28, Juventus 26, Milan, Bologna 22, Udinese 16, Empoli 16, Torino, Parma 15, Cagliari, Genoa 14, Roma, Lecce 13, Verona 12, Como 11, Monza 10, Venezia 8.


Quindicesima giornata venerdì 6 dicembre ore 18.30 Inter-Parma, ore 20.45 Atalanta-Milan, ore 15 Genoa-Torino, ore 18 Juventus-Bologna, ore 20.45 Roma-Lecce, domenica 8 dicembre ore 12.30 Fiorentina-Cagliari, ore 15 Verona-Empoli, ore 18.00 Venezia-Como, ore 20.45 Napoli-Lazio, lunedì 9 dicembre ore 20.45

Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadrà

Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadràRoma, 2 dic. (askanews) – Con Salvini e Tajani “non litighiamo. Qualche inciampo ogni tanto c’è, è anche fisiologico, ma non si preoccupi, sappiamo che cosa gli italiani sperano e si aspettano. Il governo non cadrà”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a “Quarta Repubblica” su Rete4, a proposito dei contrasti nella maggioranza,


“Litighiamo tutti i giorni, litighiamo la mattina e beviamo un bicchiere di vino insieme la sera”, ha aggiunto scherzando.

Stellantis, Wsj: troppa aggressività tagli costata posto a Tavares

Stellantis, Wsj: troppa aggressività tagli costata posto a TavaresRoma, 2 dic. (askanews) – Carlos Tavares, dimessosi domenica da amministratore delegato di Stellantis, ha pagato con il posto la sua eccessiva aggressività sul taglio dei costi che ha reso sempre più complicate le relazioni con i fornitori, e i concessionari del colosso automobilistico, ma anche con i politici. Questa la tesi del Wall Street Journal che cita fonti anonime a conoscenza dei fatti.


Il cambio di leadership – scrive il Wsj – corona una caduta drammatica in disgrazia per un’azienda che Tavares ha creato attraverso una fusione di successo nel 2021 e che ha trasformato in una potenza di profitto durante la pandemia. Quest’anno, un calo delle vendite ha portato a un aumento delle scorte e a un forte calo del prezzo delle azioni della società. Le azioni Stellantis hanno perso un ulteriore 6% lunedì. “Nonostante le sfide – scrive il Wall Street Journal – il consiglio di amministrazione di Stellantis aveva dato a Tavares il suo appoggio unanime per rilanciare la casa automobilistica non più tardi di ottobre. Da allora, la sua rinnovata ricerca di risparmi sui costi e altre efficienze ha infiammato relazioni già conflittuali con concessionari, fornitori e politici, secondo persone a conoscenza della questione, suscitando preoccupazione tra i membri del consiglio”.


“La macchina veniva guidata in modo troppo aggressivo”, ha detto una delle fonti al Wsj. “Uno degli obiettivi di Tavares era garantire che l’azienda superasse la sua previsione di flusso di cassa per l’anno, secondo alcune delle persone a conoscenza della questione. Ciò avrebbe comportato il ritardo dei pagamenti ai fornitori di componenti, portando una manna di denaro quest’anno a spese del 2025 e mettendo anche sotto pressione i principali partner commerciali”, hanno rivelato le fonti.


In altre parole “il consiglio temeva che la mossa avrebbe messo a rischio i rapporti a lungo termine con i fornitori da cui l’azienda dipende, hanno detto le fonti. Il consiglio è diventato anche sempre più preoccupato per la gestione da parte di Tavares dei sindacati e dei politici nei suoi paesi d’origine, hanno aggiunto le fonti”. Negli Stati Uniti, che contribuiscono alla maggior parte dei suoi profitti, Stellantis è stata criticata dai concessionari quest’anno per le “scelte disastrose” che hanno gonfiato gli inventari, come la riluttanza ad abbassare i prezzi mentre i consumatori diventavano più cauti. Ci sono stati alcuni primi segnali di successo nel ribaltare la situazione, con una quota di mercato in aumento negli ultimi mesi, sebbene rimanga ben al di sotto dei livelli pre-pandemia.


Stellantis si è anche scontrata con il sindacato United Auto Workers, il cui leader, Shawn Fain, ha accolto con favore la partenza di Tavares in una dichiarazione di lunedì.

Italia – Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad Atreju

Italia – Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad AtrejuRoma, 2 dic. (askanews) – Il presidente argentino Javier Milei ricambierà rapidamente la visita al premier italiano Giorgia Meloni. Milei ha infatti accettato l’invito della presidente del Consiglio a partecipare al festival Atreju che si terrà questo mese a Roma. Lo scrive il quotidiano Argentino Clarin


Secondo fonti ufficiali riportate dallo stesso quotidiano, il capo dello Stato argentino partirà dal settore militare dell’Aeroporto Metropolitano il 13 dicembre con un aereo privato e la sua decisione di viaggiare testimonia la forte sintonia politica e personale con la Meloni già emersa nei vari incontri avuti nel 2024, l’ultimo il 20 novembre scorso alla Casa Rosada, quando uscirono per salutarsi insieme da un balcone affacciato su Plaza de Mayo. Al suo ritorno dall’Argentina – scrive ancora il Clarin – il primo ministro italiano aveva parlato di “una visione comune di libertà, sovranità e progresso”, e insieme a Milei aveva gettato le basi per la proposta di un’alleanza internazionale con gli Stati Uniti sotto il futuro comando di Donald Trump e con Israele, per la difesa dei valori occidentali.


La prossima settimana il presidente argentino sarà così una delle presenze di spicco al festival dei giovani Fratelli d’Italia, Atreju, manifestazione politica della destra italiana che si tiene ogni anno dal 1998. L’anno scorso l’ex primo ministro britannico Rishi Sunak era presente a quell’evento, come il leader dell’estrema destra spagnola Santiago Abascal e il magnate americano Elon Musk. Il Clarin ricorda che la prima volta che Milei e Meloni si sono incontrati è stato lo scorso febbraio, sempre a Roma. Poi il presidente argentino è tornato in Italia per partecipare al G7, e in settembre i due si sono nuovamente incontrati a New York nell’ambito dell’Assemblea nazionale dell’Onu. Si sono incontrati di nuovo a metà novembre al vertice del G20 tenutosi a Rio de Janeiro e al termine di quel conclave, il premier italiano si è recato a Buenos Aires dove è stata ricevuta a Casa Rosada, nell’ambito di una visita ufficiale.

Sciopero, Meloni: Landini ha deboli argomenti e deboli risultati

Sciopero, Meloni: Landini ha deboli argomenti e deboli risultatiRoma, 2 dic. (askanews) – “I toni si alzano quando gli argomenti sono deboli e capisco la difficoltà di Landini, perché i suoi argomenti sono deboli come sono deboli i suoi risultati: nel pubblico impiego l’adesione allo sciopero generale è stato sotto il 6%”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a “Quarta Repubblica” su Rete4.


“Landini – ha aggiunto – per ragioni ideologiche e politiche deve attaccare questo governo che è quello che ha aumentato i salari, aumentato l’occupazione, ha diminuito la disoccupazione, ha diminuito il precariato, ha aumentato le pensioni minime, ha aumentato il fondo sanitario nazionale. Per coprire questi provvedimenti ha preso le risorse dalle banche e dalle assicurazioni e Landini non sa come giustificare il fatto che lui fa lo sciopero generale contro questo governo e non l’ha fatto quando al governo c’erano Letta, Gentiloni o Conte II, quando l’occupazione era più bassa, la disoccupazione era più alta e i soldi dei lavoratori venivano usati per salvare le banche. Si trova un problema di racconto e infatti non abbiamo sentito la parola lavoratori, c’è governo, autoritarismo, i fascisti, ma di concreto, le rivendicazioni, quali sono? Le rivendicazioni dei sindacati le abbiamo realizzate noi”, ha concluso.

Mercato moto, Ancma: immatricolazioni di novembre a +8,8%

Mercato moto, Ancma: immatricolazioni di novembre a +8,8%Roma, 2 dic. (askanews) – Novembre molto positivo per il mercato delle due ruote a motore. Le immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori chiudono infatti il mese con un solido +8,8% sullo stesso periodo dell’anno scorso. A spingere la domanda l’interesse che gli italiani continuano a dimostrare verso questa forma di mobilità (+4,8% la progressione annua sul 2023), a cui si aggiungono in qualche misura anche le dinamiche legate al passaggio all’EURO 5+, il nuovo standard di omologazione moto in tema di emissioni, che entrerà in vigore dal 2025 per tutti i veicoli in commercio. È questo il quadro che emerge dai dati diffusi in serata da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e sintetizzati in un comunicato.


IL MERCATO DI NOVEMBRE – Entrando nel vivo dei numeri del mese, il mercato ha registrato una crescita percentuale dell’8,85%, pari a 18.278 veicoli immatricolati. L’incremento più significativo è stato quello dei ciclomotori con +12,26% (il miglior risultato dall’inizio dell’anno) e 1.172 veicoli messi in strada. Seguono gli scooter, che registrano una crescita del 10,59% e 9.272 unità vendute, mentre le moto immettono sul mercato 7.834 mezzi, pari a un incremento del 6,38%. PRIMI UNDICI MESI – Il buon risultato di novembre consolida il totale annuo, che si attesa a 343.724 unità (+4,82%): con un mese di anticipo il mercato supera i volumi registrati nel 2023, pari a 337.773 veicoli. Nel dettaglio, le moto crescono del 6,14% e immatricolano 149.688 veicoli, seguite dagli scooter che incassano un incremento del 4,65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con 176.816 unità venute. Chiudono i ciclomotori, unico segmento preceduto dal segno meno, che registrano 17.220 unità pari a una flessione del 4,08%.


QUADRICICLI – Prosegue anche l’avanzata delle minicar, che registrano un incremento annuo del 24,29% e immettono sul mercato 18.522 veicoli. A trainare questo settore sono i quadricicli leggeri per trasporto persone, con 16.217 unità e una crescita del 29,89%. La spinta viene soprattutto dalle motorizzazioni elettriche (12.576 unità pari al 68% del mercato), che salgono del 34,78%. MERCATO ELETTRICO – Anche il mercato dei due ruote elettrici registra un parziale positivo: 693 veicoli registrati a novembre per una crescita del 26%. Nonostante ciò, l’anno rimane negativo con 9.650 unità e un calo del 17,46%.

Economia italiana, De Nardis: l’industria tiene bloccato il PIl

Economia italiana, De Nardis: l’industria tiene bloccato il PIlRoma, 2 dic. (askanews) – “L’Istat ha confermato la stasi del Pil nel terzo trimestre, migliorando marginalmente (al secondo decimale) la dinamica dell’attività economica a partire da inizio d’anno. Questo consente di innalzare leggermente, rispetto alla stima preliminare, la crescita acquisita per l’intero 2024, a 0,5% (da 0,4). In una situazione in cui vi è fame di crescita, anche i decimali contano. La lettura dei dati offre spunti interpretativi interessanti. Il nocciolo dell’attuale debolezza congiunturale italiana è tutto concentrato nell’industria (-0,7%, terzo segno meno consecutivo)”. E’ l’opinione di Sergio De Nardis (Luiss School of European Political Economy), uno dei più autorevoli economisti italiani, in un commento su Inpiù.


“Le costruzioni – spiega De Nardis – reggono alla cancellazione del superbonus, risultando il settore che cresce di più (0,3%). Gli investimenti in abitazioni scendono, ma non è la rotta rovinosa temuta da alcuni e vengono compensati dall’aumento delle spese del Pnrr. La spinta dei servizi è in frenata (0,2%). Restano molto vivaci le attività legat e al turismo, ma si indeboliscono i restanti servizi, soprattutto quelli legati alle attività industriali”. “Sul fronte della domanda, la buona notizia è che i consumi ci sono (1,4%), trainati da quelli in servizi (2%) e sostenuti dal buon andamento del mercato del lavoro (il tasso di disoccupazione è sceso a ottobre al minimo storico dell’attuale serie del 5,8%, toccato nel lontano aprile 2007) e dal significativo calo dell’inflazione. La cattiva è invece duplice: gli investimenti diversi dalle costruzioni flettono sensibilmente, in particolare quelli in macchinari e impianti e in mezzi di trasporto, mentre le esportazioni sono in costante discesa. Per entrambi i casi, si tratta dell’altra faccia della crisi dell’industria. Sulla base degli indicatori congiunturali disponibili, tale crisi si protrae nel IV trimestre”. Secondo De Nardis “non è un regresso specificamente italiano. E’ europeo e si manifesta nonostante il graduale miglioramento in atto negli scambi internazionali, trainati soprattutto dai paesi emergenti. Vi è certamente una componente non congiunturale in tale caduta (auto e dintorni), ma ciò non toglie che, come auspicato dal governatore Panetta, un’azione ben più decisa della Bce nel correggere l’impostazione restrittiva della politica monetaria sarebbe di aiuto ad affrontare i nodi strutturali di questo settore, oltre che nel dare sostegno a una ripresa delle economie europee messa a rischio anche dal venir meno di importanti fattori di impulso (politiche fiscali) degli ultimi anni”.

Stellantis, Elkann: con Tavares punti di vista diversi

Stellantis, Elkann: con Tavares punti di vista diversiMilano, 2 dic. (askanews) – “Molti di voi si chiederanno cosa ci sia dietro la sua partenza anticipata. La semplice verità è che nelle ultime settimane sono emersi punti di vista diversi. In particolare, il Consiglio ha ritenuto che l’attenzione per la nostra Azienda e per i nostri stakeholder dovesse essere orientata al lungo termine”. Così il presidente di Stellantis, John Elkann, in una lettera inviata ai dipendenti dopo le dimissioni del Ceo Carlos Tavares.


“Sono stati giorni difficili, con Carlos abbiamo percorso tanta strada e abbiamo ottenuto risultati importanti. Gli sarò sempre grato per il ruolo che ha avuto nella creazione di Stellantis. Tuttavia, il nostro Consiglio di amministrazione ha deciso, per il bene dell’Azienda, che era giunto il momento di separare le nostre strade”, continua Elkann. “Come sapete meglio di chiunque altro, questi sono tempi duri per il nostro settore. Li abbiamo già affrontati in passato e li abbiamo sempre indirizzati a nostro vantaggio. Insieme, lo faremo di nuovo”.


“Lo spirito di Stellantis è unico, ci ha portato a tanti successi e ci riserverà molte nuove vittorie”.”Oggi abbiamo istituito un Comitato esecutivo che gestirà l’azienda fino alla nomina del nostro nuovo Ceo, che sarà nominato nella prima metà del 2025. Ora guardiamo avanti, concentrati sui prossimi capitoli, concentrati sui nostri clienti e concentrati nel continuare a costruire una grande azienda. In avanti”, conclude il presidente di Stellantis.

Mattarella richiama: “la magistratura è soggetta solo alla legge”

Mattarella richiama: “la magistratura è soggetta solo alla legge”Roma, 2 dic. (askanews) – La magistratura in generale è assolutamente soggetta soltanto alla legge e la Corte dei Conti in particolare è garante imparziale delle risorse pubbliche e della salvaguardia dei principi dettati dalla Costituzione. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella continua, in maniera evidente, a richiamare il mondo politico al rispetto della Carta fondamentale del nostro Paese e a cercare, senza ombra di dubbio, di mitigare quegli scontri fra maggioranza e opposizione che ormai sembrano farsi sempre più duri su alcuni che sono i capisaldi della nostra Costituzione, a cominciare dal potere giudiziario e quindi la magistratura.


L’occasione per quello che sembra essere un nuovo avviso da parte del Colle è stata data dall’incontro al Quirinale del presidente della Repubblica con i nuovi referendari della Corte dei Conti.La Costituzione, all’articolo 100, ecco la sottolineatura di Mattarella, “garantisce alla Corte dei conti una particolare indipendenza quale magistratura contabile, con la sua preziosa articolazione territoriale, anche nello svolgimento delle funzioni ausiliarie che le sono affidate. Proprio in quanto magistratura – è chiaro il richiamo del presidente della Repubblica – alla Corte dei conti si applicano i principi e le garanzie stabiliti dalla Costituzione per tutti i magistrati. Anzitutto la soggezione soltanto alla legge, nonché le norme generali sulla giurisdizione, quali il diritto di difesa, di cui all’art. 24, e il principio di effettività della tutela giurisdizionale di matrice europea”. Come dire, di fronte alla polemiche e agli attacchi ai magistrati di queste settimane, che il presidente del Csm, quale è Mattarella, non arretra e soprattutto non li accetta. Ovviamente il capo dello Stato non entra nel merito e si limita a richiamare l’indipendenza della magistratura ma il messaggio sembra chiaro. Come altrettanto chiaro è quanto dice sulla Corte dei Conti, altro organo istituzionale oggetto di intenzioni da parte del governo che sembrano essere tese ad un ridimensionamento dei suoi compiti, dal controllo sui progetti del Pnrr ad altro. “La Costituzione – ha ricordato Mattarella – ha riconosciuto il ruolo fondamentale della Corte dei Conti, quale organo di rilevanza costituzionale, posto al servizio anche dello Stato-comunità e garante imparziale della corretta gestione delle risorse pubbliche, come più volte è stato ricordato dalla Corte costituzionale. La Costituzione, all’articolo 100, garantisce alla Corte dei conti una particolare indipendenza quale magistratura contabile, con la sua preziosa articolazione territoriale, anche nello svolgimento delle funzioni ausiliarie che le sono affidate”.


Insomma, da Mattarella arriva un forte richiamo alle istituzioni, e a maggioranza e opposizione evidentemente, a non ‘giocare’ con la nostra Costituzione e soprattutto a non sminuire o peggio a non ridimensionare quello che dalla Carta viene considerato un caposaldo del nostro sistema: la giustizia, sia ordinaria che contabile, che deve essere al servizio del cittadino.

Affitti brevi, il Viminale ha stoppato le key box: gli ospiti vanno identificati

Affitti brevi, il Viminale ha stoppato le key box: gli ospiti vanno identificatiRoma, 2 dic. (askanews) – Con una circolare, protocollata lo scorso 18 novembre, dal Viminale è arrivato un semaforo rosso all’uso delle key box all’ingresso di palazzi e appartamenti destinati alla locazione turistica breve e più in generale il check-in da remoto. Lo stop arriva perché non vengono soddisfatti gli adempimenti, cui sono tenuti i gestori delle strutture, previsti dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Il documento prende il via dall’interrogativo riguardo la ricezione dei clienti con key box e/o codice di apertura automatizzata. Questa dotazione soddisfa la legge? La risposta è netta: “Appare con chiarezza che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso nella struttura, senza identificazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l’invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività”.


“Apprezzo molto l’iniziativa del Viminale e sottolineo la piena e proficua collaborazione con il ministro Piantedosi. La nuova circolare del Ministero dell’Interno sull’identificazione degli ospiti nelle strutture ricettive, infatti, è un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un’esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori”, ha commentato il ministro del turismo, Daniela Santanchè. “La cooperazione tra i nostri dicasteri è fondamentale per creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti, specie in vista di importantissimi eventi come il Giubileo del 2025”, ha continuato. La circolare, infatti, chiarisce che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l’obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d’identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle Questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive.