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MotoGp, un SuperVinales vince ad Austin in rimonta

MotoGp, un SuperVinales vince ad Austin in rimontaRoma, 15 apr. (askanews) – Un super Vinales si aggiudica anche la domenica ad Austin. “Batman Maverick”, partito dalla pole, era scivolato in mezzo al gruppo dopo un contatto al via. Gran rimonta dello spagnolo, alla prima vittoria in gara lunga con Aprilia, che ha chiuso davanti ad Acosta e Bastianini. 4° Martin, 5° Bagnaia. Potevano vincerla in tanti; al comando di un Gp rocambolesco e adrenalico si sono alternati prima Acosta, il fenomeno diciannovenne arrivato al secondo podio in due gare (“ero felice come un bimbo”), poi Martin, il leader del mondiale, persino Marquez che all’undicesimo passaggio s’è messo davanti con una staccata formidabile, per poi cadere poche curve dopo. Nel frattempo Vinales sigillava una rimonta spettacolare, dopo una partenza incerta. Scattato dalla pole, nell’imbuto della prima curva s’è ritrovato preso in mezzo, ne è uscito decimo. Ma guidando la sua Aprila come un jet, il top gun catalano ha liquidato gli avversari con un ritmo indiavolato. Al nono giro era alle spalle di Bagnaia, al tredicesimo era al comando fino al trionfo finale.


“La migliore gara della mia vita – le sue parole – me la porto nel cuore insieme alla prima vittoria in 125”, ha raccontato. La fine di un incubo, forse l’inizio di qualcosa di nuovo e più consistente. “E’ arrivata alla fine di un momento difficilissimo. Sto vivendo un sogno”.

Calcio, Ndicka colto da malore: sospesa Udinese-Roma

Calcio, Ndicka colto da malore: sospesa Udinese-RomaRoma, 14 apr. (askanews) – Il match tra Udinese e Roma è stato sospeso a circa un quarto d’ora dal termine per un malore accusato da Ndicka, uscito cosciente. Al 23′ Pereyra aveva firmato il vantaggio per i friulani, poi il pari di Lukaku a metà ripresa (1-1). Al 73′ l’episodio: grande spavento per il difensore ivoriano che accusa un malore, poi esce dal campo in barella e rasserena De Rossi con l’ok del pollice alto, ma i giocatori non se la sentono di continuare. I giocatori sono rimasti in campo spiegando la loro decisione anche ai tifosi. Ndicka è uscito cosciente, facendo il segno del pollice alto a De Rossi, ma i suoi compagni non se la sentono di proseguire. Grande comprensione ovviamente anche da parte dell’Udinese e del pubblico che ha riservato un applauso scrosciante al difensore ivoriano.

Conte: noi generosi e leali con il Pd, ma non scendiamo a compromessi

Conte: noi generosi e leali con il Pd, ma non scendiamo a compromessiRoma, 14 apr. (askanews) – “Noi non siamo quelli che vanno da soli per orgoglio, noi siamo quelli che si sono assunti grandi responsabilità, anche nel momento più duro della pandemia. In questa tornata di elezioni amministrative, quanti nostri candidati saranno appoggiati dal Pd e dalle altre forze? Nessuno. Stiamo lottando perché un fior di sindaco che abbiamo a Caltanissetta possa avere l’appoggio del Pd che ancora non ci viene confermato. E invece noi appoggiamo quasi dappertutto sindaci uscenti del Pd: noi siamo generosi e leali ma abbiamo un’asticella sotto la quale non scendiamo a compromessi”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, a Corigliano-Rossano in Calabria per un incontro fra il M5S e il territorio alla presenza dei gruppi territoriali del Movimento, degli amministratori regionali e dei parlamentari, dei giovani del Network degli under 36.

JR in Stazione Centrale, una montagna per raccontarne la storia

JR in Stazione Centrale, una montagna per raccontarne la storiaMilano, 14 apr. (askanews) – Il Traforo del Sempione e la Stazione Centrale di Milano, un’illusione ottica tipica della pratica di JR, l’artista francese che sta cambiando con il suo passo scanzonato molti dei luoghi comuni sull’arte contemporanea, coinvolgendo spazi e persone in una narrazione che è certamente spettacolare e spendibile su Instagram, ma all’interno di una pratica che si connota sempre per forti elementi sociali.


L’opera è intitolata “La nascita” e vuole, attraverso le sue tipiche “coperture” e “ferite” dei monumenti, rivelare gli strati storici della stazione, costruita in seguito all’apertura del Traforo del Sempione nel 1906, monumentale impresa ingegneristica che diede avvio all’era dei grandi spostamenti in treno da Milano. L’opera milanese è anche la prima anamorfosi scultorea di JR, che si discosta dal mezzo tipico dello street artist, ossia carta e colla, per stampare l’immagine direttamente su pannelli di alluminio, che ampliano la stessa idea degli interventi pubblici dell’artista. L’installazione nasce per la Design Week di Milano e resterà visibile al pubblico fino al 1 maggio.

Okafor regala il 3-3 al Milan sul Sassuolo

Okafor regala il 3-3 al Milan sul SassuoloRoma, 14 apr. (askanews) – Il Milan rimonta al Mapei, ma non vanno oltre il pareggio col Sassuolo (3-3). Inizio tragico del Milan, sotto 2-0 dopo 10 minuti con i gol di Pinamonti e Laurienté. Una prodezza di Leao rimette in carreggiata la squadra di Pioli, vicina al pareggio due volte con Theo. Nella ripresa altro brutto approccio del Milan e doppietta di Laurientè, che poco dopo spreca la palla del poker. Jovic riapre la partita e nel finale Okafor regala almeno un punto. Annnullati due gol a Chukwueze per questione di millimetri.

A Montecarlo terza vittoria per Tsitsipas

A Montecarlo terza vittoria per TsitsipasRoma, 14 apr. (askanews) – Terza vittoria a Montecarlo per il greco Stefanos Tsitsipas Che ha battuto 6-1, 6-4, il norvegese Casper Ruud conquistando il Master 1000 del Principato monegasco. Sulle tribune del campo Ranieri III anche Boris Becker e Francesco Totti come il principe Alberto e Charles Leclerc che hanno seguito un match piuttosto rapido e davvero poco emozionante. “È stato difficile tornare a vincere grandi tornei. Non posso che ringraziare la mia famiglia, tutti quelli che mi sono stati vicino e, se c’è, anche un dio. Il terzo forse è il più bello di tutti perché c’è stato tanto lavoro dietro. Non ho mai mollato” e infatti sulla telecamera ha scritto “Il destino aiuta gli audaci”. Tsitsi ha conquistato il primo set col punteggio di 6-1 in 35 minuti col norvegese assente dal campo per buona parte di essi. Nel secondo set si decide al 9° game con Ruud al servizio che stecca prima un dritto poi un rovescio, finisce sotto 0-30 e infine concede match point al greco che chiude e si butta a terra. Tsitsipas da domani torna nella top ten.

Salvini risponde ai dissidenti: nel 2012 rischiavamo la fine

Salvini risponde ai dissidenti: nel 2012 rischiavamo la fineVarese, 14 apr. (askanews) – Ringrazia Umberto Bossi, che “ha iniziato tutto” e quindi “lui può dire tutto”. Ma ringrazia anche Roberto Maroni, che ha preso la Lega “nel momento più difficile, quando rischiavamo davvero la fine”. Ed è in questa frase la risposta di Matteo Salvini alla fronda che ieri a Gemonio si è radunata intorno al fondatore, e alle critiche severe rivoltegli dal Senatur. Sul palco di Varese, sotto le finestre della sezione storica del Carroccio, inaugurata nel 1987, al fianco del segretario c’è tutto lo stato maggiore della Lega: i capigruppo Romeo e Molinari, i 5 ministri. Con Giancarlo Giorgetti che assicura: “La storia della Lega ha regole anche non scritte e io le continuo a rispettare: gerarchia e disciplina, senza che diventi servilismo perché quello sarebbe un errore”.


Al raduno di Gemonio, Salvini risponde dunque tornando in un altro luogo del cuore della Lega Lombarda. E sul balcone della sezione, uno striscione che vuole segnare la continuità del percorso leghista: “Capo, Bobo e Matteo, una storia ci Lega”. Tre segretari in grado di “interpretare al meglio i tempi”, dice ancora Giorgetti, in un percorso fatto di “grandi intuizioni ma anche di errori, poi corretti e dai quali abbiamo imparato”. E anche adesso chiede “testa e coraggio sempre”, Giorgetti, evitando – spiegano i suoi – di “dire per comodità sempre sì”. Un racconto, quello del percoso leghista, che anche Salvini declina: “Umberto Bossi ha costruito tutto”, ma poi – dopo la malattia e con il ‘Cerchio magico’ che circondava il leader – è servita la ‘Notte dello scope’ guidata da Bobo Maroni, per evitare “la fine” del movimento, che rischiava di essere travolto dagli scandali dei diamanti e della gestione delle casse del partito. Un messaggio chiaro, spiegano da via Bellerio, a coloro che “esclusi dalle ricandidature oggi raccontano a Bossi una situazione diversa da quella reale”. E un messaggio anche a chi prova a prendere voti ‘leghisti’ in altre liste, come l’ex capogruppo Marco Reguzzoni candidato alle Europee con Fi, che del ‘cerchio magico’ faceva parte. Sono loro il bersaglio, non Bossi che “può dire quello che vuole, per me sono sempre consigli utili”, anche quando indica in Giorgetti un leader potenzialmente migliore, risponde un diplomatico Salvini.


L’altra risposta è nei fatti, in quell’Autonomia che “dopo 40 anni arriva al passaggio finale”, rivendica Salvini. E in una dimensione più ampia: “Era l’anelito solo di alcuni territori ma ora può essere occasione di riscatto per tante regioni”, sottolinea il segretario, confermando così la necessità e l’utilità del passaggio alla Lega nazionale. Che ha portato il Carroccio addirittura al 34% delle Europee 2019, ricorda il lombardo Cecchetti, e che “ha fatto crescere una classe dirigente – rivendica Salvini – fatta di 500 sindaci, anche al Sud”, dice citando il sindaco di Potenza e il candidato leghista per Bari. E allora rinserra le fila il Carroccio, consapevole che la percentuale delle Europee sarà sotto la doppia cifra, e col timore di veder sfumare all’ultimo l’Autonomia: “Già altre volte ci eravamo andati vicini, per poi restare disillusi”, avverte Giorgetti, che invita – bossianamente – a “non mollare mai”.

Tennis, Alcaraz rinuncia anche al torneo di Barcellona

Tennis, Alcaraz rinuncia anche al torneo di BarcellonaRoma, 14 apr. (askanews) – Carlos Alcaraz non sarà in campo all’ATP 500 di Barcellona che aveva vinto lo scorso anno. Dunque lo spagnolo perderà altri 500 punti in classifica alla fine del torneo. L’annuncio arriva direttamente dal profilo social del Barcelona Open Banco Sabadell, il secondo evento più prestigioso organizzato in Spagna. Ha preso il suo slot in tabellone Fabian Marozsan, l’ungherese che l’anno scorso l’aveva sorpreso agli Internazionali BNL d’Italia.


Finora Alcaraz ha vinto 15 delle 19 partite giocate nel 2024, in cui ha conquistato a Indian Wells il suo quinto titolo in un Masters 1000 in carriera. Ora il suo obiettivo è tornare in campo a Madrid dove ha vinto le ultime due edizioni del torneo. Il maiorchino, che tornerà in campo a Barcellona e affronterà Cobolli al primo turno, ha alzato il trofeo 12 volte (2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2011, 2012, 2013, 2016, 2017, 2018, e 2021). Dal 2017 gli è stato intitolato il Centrale del club.

Il Napoli fermato (2-2) dal Frosinone e da Cheddira

Il Napoli fermato (2-2) dal Frosinone e da CheddiraRoma, 14 apr. (askanews) – Dopo la vittoria a Monza, la squadra di Calzona rallenta 2-2 e aggancia la Lazio al 7° posto. Nel pre-partita tributo a Spalletti, presente al ‘Maradona’. Chance iniziali per Osimhen e Ostigard, la sblocca Politano con un gran gol. Osimhen spreca il bis, Meret para il rigore di Soulé. Turati nega il raddoppio a Osimhen e Di Lorenzo, Meret regala il pari a Cheddira. Rimedia Osimhen, ma Cheddira fa doppietta. Espulso Mario Rui nel finale. Ovasione al Ct della Nazionale Luciano Spalletti tornato al Maradona per la prima volta, da quando non è più sulla panchina del club, per assistere a Napoli-Frosinone. Il tributo dei tifosi per l’allenatore protagonista del terzo scudetto ha commosso Spalletti, che non è riuscito a trattenere le lacrime, poi sciolte in un sorriso.

Vinitaly, Fontana: è una fiera eccezionale per il comparto del vino italiano

Vinitaly, Fontana: è una fiera eccezionale per il comparto del vino italianoVerona, 14 apr. (askanews) – Vinitaly “è una manifestazione eccezionale che rende davvero la caratura del vino e dà grande lustro a Verona. Quello del vino è un comparto importante, incredibile dal punto di vista identitario perché ogni vino ha la sua tradizione, la sua storia e la sua identità ma è anche un elemento universale. Ogni tanto c’è qualcuno che se la prende un po con il vino ma questo non ha assolutamente senso”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel corso dell’inaugurazione della 56esima edizione di Vinitaly a Veronafiere.


“Devo ritenermi fortunato, perché io sono da parte di mamma trevigiano, della zona di Pederobba al confine di Valdobbiadene dove c’è il Prosecco, e da parte di papà sono originario della Valpolicella dove c’è l’Amarone, quindi sono una sintesi fra i migliori vini veneti che ci sono e per me è un grande orgoglio” ha proseguito Fontana, ringraziando poi chi lavora a tutti i livelli per Vinitaly, i buyer intarnazionali e “la città e la provincia di Verona, che hanno avuto la capacità di far crescere questa fiera, di farla diventare un fiore all’occhiello di tutta la produzione italiana e di far parlare di sé in tutto il mondo: credo che questo sia un onore per tutti i veronesi e per tutti gli italiani”.