Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Dombrosvkis: ci sono le condizioni per una ripresa Ue quest’anno

Dombrosvkis: ci sono le condizioni per una ripresa Ue quest’annoRoma, 12 apr. (askanews) – In Europa “l’inflazione continua il suo percorso di calo, sostenendo i redditi reali e i consumi interni. Il clima di fiducia delle imprese sta lentamente migliorando, ci sono le condizioni per una ripresa durante quest’anno”. Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin.


“Ciò detto le prospettive restano soggette a rischi e all’incertezza. A metà maggio – ha annunciato – presenteremo le nostre previsioni economiche aggiornate”.

Meloni: l’utero in affitto è una pratica disumana

Meloni: l’utero in affitto è una pratica disumanaRoma, 12 apr. (askanews) – Con la gestazione per altri viene “alimentato un mercato transnazionale spacciandolo con un atto di amore” ma “nessuno mi può convincere che sia libertà affittare il proprio corpo, non è un atto d’amore vedere il figlio come un prodotto da banco. L’utero in affitto è una pratica disumana e sostengo la proposta di legge perchè diventi reato universale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.

Meloni: da cattivi maestri narrazione contro la genitorialità

Meloni: da cattivi maestri narrazione contro la genitorialitàRoma, 12 apr. (askanews) – “Nessun intervento concreto sarà sufficiente se non invertiamo la narrazione. Per decenni è stato raccontato che mettere al mondo un bambino era incompatibile con altre cose, che avrebbe compromesso la libertà, la carriera, i sogni, anche la bellezza, una scelta che rischiava di togliere qualcosa. Per decenni cattivi maestri hanno proclamato che la genitorialità era qualcosa di stantio, un concetto arcaico da superare, a volte anche da combattere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.


“Negli ultimi anni si è sostenuto addirittura che sarebbe stato contro l’ambiente. Credo che queste tesi surreali rischiano di trascinare l’Italia e l’Europa sull’orlo del precipizio”, ha aggiunto.

Meloni: famiglia e natalità principali priorità governo

Meloni: famiglia e natalità principali priorità governoRoma, 12 apr. (askanews) – “E’ una giornata estremamente importante, che ci permette di allargare l’orizzonte su una materia che è una priorità assoluta: la sfida demografica, la natalità, sono una delle principali sfide. Non vogliamo accontentarci di gestire il presente, non serve e niente se non si mette in sicurezza il futuro”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’incontro “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.


“E’ un cambio di passo fondamentale quello che questo fa questo governo, rispetto al passato”, ha aggiunto.

Foibe, Mattarella: la riconciliazione non conduce a letture di comodo

Foibe, Mattarella: la riconciliazione non conduce a letture di comodoTrieste, 12 apr. (askanews) – “La riconciliazione con la storia non ci libera dal dovere di conoscerla e di ricordare, come Borut Pahor ha più volte sottolineato. Non conduce a letture di comodo del passato né relativizza le responsabilità di ciascuno, ma ci consente di coltivare sentimenti di rispetto per le sofferenze di ciascuno, in luogo di nutrire rancore e contrapposizione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo all’Università degli Studi di Trieste la laurea magistrale ad honorem in giurisprudenza insieme a Borut Pahor, già presidente della Repubblica di Slovenia.


“Si iscrive in questo processo il Giorno del Ricordo, istituito dal Parlamento italiano nel 2004 e che richiama, in particolare, le sofferenze delle popolazioni istriane-giuliane- dalmate. Le ferite causate dalle tragedie del Novecento non si possono cancellare” ha aggiunto il Capo dello Stato. “In questi anni, Slovenia e Italia, hanno sviluppato un dialogo costante e fruttuoso, alimentato dalla consapevolezza che la comune adesione e appartenenza alla casa europea e ai valori euro-atlantici rappresentino quell’elemento identitario che rafforza nei nostri Paesi lo sguardo verso il futuro” ha ricordato Mattarella.

Ue, Mattarella: 50 mln d’europei minoranze, tutelarli fondamentale

Ue, Mattarella: 50 mln d’europei minoranze, tutelarli fondamentaleTrieste, 12 apr. (askanews) – “Il reciproco impegno per la tutela e la promozione delle minoranze” è “in ossequio per quanto ci riguarda alla nostra Costituzione e alla Carta Europea dei diritti fondamentali” della Ue. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo all’Università degli Studi di Trieste la laurea magistrale ad honorem in giurisprudenza insieme a Borut Pahor, già presidente della Repubblica di Slovenia.


“La somma delle ‘minoranze’ all’interno dei Paesi della Ue supera l’ampio numero di 50 milioni di concittadini europei. Lungo il percorso compiuto in questi trent’anni, Slovenia e Italia hanno saputo abbattere barriere e ostacoli, riuscendo a superare la nozione stessa di confine. Al suo posto c’è l’Europa, spazio comune di integrazione, di dialogo, di promozione dei diritti, di una cultura condivisa che si nutre delle diversità e ne fa punto di forza”, ha aggiunto.

Consob, il nodo dei 400 mld bond italiani con ‘passaporto’ estero

Consob, il nodo dei 400 mld bond italiani con ‘passaporto’ esteroRoma, 12 apr. (askanews) – Prospetti informativi con tempi “certi e più rapidi”, elaborarti con formato internazionale e anche in lingua inglese; allineamenti alle procedure delle migliori pratiche seguite in Europa, con costi ridotti e conoscibili ex ante, e quindi dando certezza anche su questo versante alle emittenti. Sono i punti chiave delle azioni messe in campo dalla Consob per favorire un ritorno nella Penisola di emittenti di obbligazioni italiane, che negli ultimi anni si sono rivolte sempre più alle controparti di altri Paesi Ue, in particolare Irlanda e Lussemburgo, per ottenere questi prospetti.


Lo ha spiegato Federico Cornelli, consigliere Consob aprendo i lavori della conferenza “Italian Debt Capital Market”, organizzata a Roma dall’Autorità di vigilanza assieme a Borsa Italiana, con al centro il tema delle iniziative per migliorare la competitività e l’accesso al mercato nella Penisola. “Abbiamo un numero molto rilevante di bond emessi da emittenti italiane, ma che sono ‘passaportati’ da qualche altra parte, principalmente in Irlanda e Lussemburgo, e quindi quotati altrove”, ha spiegato.


Secondo gli ultimi dati dell’autorità, sul totale di bond di emittenti italiane oltre il 65% hanno “codice Paese” non italiani: risulta un volume di bond outstanding emessi da emittenti italiane per un controvalore totale pari a circa 617 miliardi di euro di cui quelle con country code IT hanno un controvalore di circa 213 miliardi di euro (34,52% del totale), quelle con country code non IT un controvalore di circa 404 miliardi di euro (65,48% del totale). Questi circa 400 miliardi di euro rappresentano, secondo la Consob, un indicatore del controvalore dei bond emessi da società italiane quotati su mercati esteri.


“Alcuni paesi hanno vantaggi fiscali, ma ci sono anche applicazioni normative diverse che cerchiamo in qualche modo di correggere – ha proseguito il consigliere Consob -. Ci siamo quindi chiesti cosa possiamo fare, posto che noi siamo una autorità non un legislatore, per capire come rendere il percorso verso la quotazione più facile”. Ai lavori è intervento l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, rivedicando che nella Penisola “sicuramente le qualità ce le abbiamo”, ad esempio “Mts è una delle grandi eccellenze a livello europeo”.


Ma “nel corso degli anni abbiamo creato un po’ di elementi che ci hanno allontanato dalle best practices di altri paesi, e alcune emittenti hanno iniziato a guardare ad altre piazze con condizioni più favorevoli”. Poi nel 2021 è stata creata una task force dal Mef che ha lavorato su vari filoni. “Tempi, costi, certezza su entrambi – ha spiegato Testa – per poter avere operazioni in linea con il mercato Ue. Oggi presentiamo non un punto di arrivo ma un primo grande passo che affronta delle tematiche che sentivamo venire sempre più forti dai commenti delle emittenti e da coloro che le accompagnano all’emissione di bond”. (foto da sito ufficiale Consob)

Zaia: a Suviana un bilancio terribile anche per noi veneti

Zaia: a Suviana un bilancio terribile anche per noi venetiPadova, 12 apr. (askanews) – “E’ una tragedia, questa di Suviana. Un bilancio terribile, anche per noi veneti: un morto e due feriti. La nostra vicinanza va alle loro famiglie. Dopo di che bisogna capire la dinamica della tragedia. Si rincorrono notizie discordanti. Avremo una versione ufficiale dai periti, ma sarà fondamentale anche avere anche la versione dei superstiti”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, stamani a margine di un convegno a Padova.


Per quando riguarda le dighe e le centrali idroelettriche in Veneto, Zaia ricorda che la Regione non ha competenze al riguardo. “E, in ogni caso, non ho ricordi di incidenti simili”, ha precisato. Commentando le proteste dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sulle problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro, Zaia ha aggiunto: “Condivido che bisogna tenere alta l’attenzione sugli infortuni sul lavoro, sul non rispetto delle regole relative alla sicurezza, in tanti casi, ma in altri c’è la tragica fatalità, la disattenzione, la troppa padronanza del mezzo. Condivido le manifestazioni perché insistono sulla necessità di una maggiore cultura della sicurezza che deve coinvolgere datori di lavoro, lavoratori, ma anche tutta la cittadinanza, perché ognuno di noi, se vede che qualcosa non funziona, passando davanti ad un cantiere, deve denunciarlo”.

Gentiloni: la realtà spingerà ad accettare nuovo debito comune

Gentiloni: la realtà spingerà ad accettare nuovo debito comuneLussemburgo, 12 apr. (askanews) – Nell’Ue, “sta andando avanti da diversi mesi la discussione su possibili nuovi finanziamenti comuni per obiettivi comuni”, sul modello di quanto è stato fatto con il “NextGenerationEU” (Ngeu), e sebbene le discussioni non siano facili, sarà “la realtà” che spingerà i leader europei ad accettare “una nuova decisione di utilizzo di risorse comuni per obiettivi comuni”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando ai giornalisti al suo arrivo alla riunione dell’Ecofin oggi a Lussemburgo.


La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen “qualche mese fa propose, ricorderete, un fondo per la sovranità europea. Le condizioni politiche tra i leader nel Consiglio europeo per raggiungere già un’intesa in questi giorni, in queste settimane, non sono facili. Ma purtroppo – ha detto Gentiloni – la realtà spingerà certamente nei prossimi mesi, forse sarà con la prossima Commissione, vedremo, ad arrivare alla fine a una nuova decisione di utilizzo di risorse comuni per obiettivi comuni, perché la realtà spinge in questa direzione”. Durante l’Ecofin di oggi, ha continuato il commissario, “credo che si parlerà soprattutto di come sono andate le cose nella prima metà” del periodo di attuazione del Ngeu. “Ma già nell’ultimo Consiglio europeo la discussione è stata aperta, e forse lo sarà anche nei prossimi, soprattutto sulla difesa”, ovvero sulla possibilità di utilizzare lo strumento del debito comune per finanziare gli investimenti nel settore.


“Io sono fiducioso che la consapevolezza della necessità di investimenti pubblici comuni è molto forte, ma le opinioni diverse ci sono, e non sono ancora, credo, superate”, ha ribadito Gentiloni. A un giornalista che chiedeva che cosa dovrà essere fatto perché il Ngeu sia un successo, e questo possa poi tradursi nella decisione di replicarne il metodo del debito comune per altri obiettivi comuni, il commissario ha risposto: “Già oggi possiamo dire che il Ngeu è stato un successo, perché appena introdotto ha stabilizzato i mercati, ha evitato grandi differenze tra i paesi, ha dato la possibilità di rispondere alla crisi della pandemia anche ai paesi che avevano uno spazio di bilancio più limitato. E vediamo che oggi la mappa della crescita in Europa è diversa da quella che era alcuni anni fa, e quindi i paesi che tradizionalmente avevano livelli di crescita più bassa hanno avuto invece delle performance migliori”.


“Questo – ha continuato Gentiloni – è già un buon risultato che il Ngeu ha portato a casa. Ma la valutazione finale, complessiva, si fa alla fine; e per arrivare a questa valutazione positiva alla fine bisogna semplicemente raggiungere nella maggior parte dei casi, nella maggior parte dei paesi, gli obiettivi. Ricordiamo che finora dei circa 700 miliardi di euro a disposizione ne abbiamo erogati soltanto 225, e che non tutti questi quattrini che sono arrivati ai paesi si sono già tradotti sul terreno in investimenti”. “Quindi l’impatto di questa operazione, che porterà a miglioramenti della crescita nei prossimi anni, si vedrà ancora e forse soprattutto negli anni a venire. Perciò, non bisogna, come si dice, abbassare la guardia, ma continuare a lavorare”, ha concluso Gentiloni.

La ministra Roccella: in Italia c’è una grave tendenza alla denatalità, va fermata

La ministra Roccella: in Italia c’è una grave tendenza alla denatalità, va fermataMilano, 12 apr. (askanews) – “La tendenza alla denatalità italiana è grave” e “per fermare e poi invertire la tendenza” serve “una mobilitazione collettiva che passi dall’impresa ai servizi, dall’amministrazione alla finanza, dal più piccolo ente locale alla Commissione europea”. Lo ha sottolineato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, aprendo i lavori del convegno “Per un’Europa giovane. Transizione demografica, ambiente, futuro”.


“Sostegno economico, conciliazione, lavoro: sono i 3 punti fondamentali della strategia italiana – ha puntualizzato – Rafforzare le fondamenta di questa struttura è l’obiettivo dei prossimi anni. Ma, contemporaneamente, serve un lavoro con le autonomie locali, Regioni e Comuni, per rilanciare i servizi a misura di famiglia sul territorio”.