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Pd, Provenzano: non chiediamo al Pse formale espulsione Rama

Pd, Provenzano: non chiediamo al Pse formale espulsione RamaRoma, 9 nov. (askanews) – “Non abbiamo avanzato una richiesta formale di espulsione, ma posto un tema politico. Il Pd non è il buttafuori del Pse”. Lo ha detto conversando con Askanews in partenza per Malaga, il responsabile Esteri del Pd Peppe Provenzano, Responsabile Esteri del Pd precisando quanto riferito oggi da Repubblica sulla posizione che il Pd intende assumere al vertice Pse dove da oggi pomeriggio guida la delegazione dem composta fra gli altri da Andrea Orlando, Enzo Amendola e Lia Quartapelle e che domani dovrebbe essere raggiunta dalla segretaria Elly Schlein.

“Noi riteniamo l’accordo dell’Albania con il Governo italiano – ha sottolineato Provenzano con riferimento all’articolo di Repubblica ‘Il Pd vuole Rama fuori dal Pse’- gravemente sbagliato da tutti i punti di vista e potenzialmente lesivo dei diritti. Alla presidenza del Pse porremo la questione delle compatibilità tra questo genere di accordi e i principi del socialismo europeo. Il tema per noi non sono le procedure, serve una discussione che definisca una linea chiara su una tema cruciale”

Manovra, Landini incontra Schlein: consenso su richiesta modifiche

Manovra, Landini incontra Schlein: consenso su richiesta modificheRoma, 9 nov. (askanews) – “Abbiamo illustrato le ragioni che ci hanno portato a proclamare lo sciopero nazionale con la Uil. Abbiamo ribadito il nostro giudizio negativo sulla manovra, abbiamo chiesto la disponibilità del Pd, come stiamo facendo con tutte le forze politiche, di sostenere proposte di modifica della legge di bilancio e abbiamo trovato una disponibilità e un consenso alle critiche che abbiamo esplicitato”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo aver incontrato al Nazareno la segretaria del Pd Elly Schlein con i gruppi parlamentari di Camera e Senato.

“Credo sia importante che il Parlamento diventi il luogo in grado di raccogliere le richieste di cambiamento alla politica economica e sociale del governo che vengono dal Paese e delle forze sociali in questo caso dai sindacati, ha aggiunto. “Come sindacati presenteremo alle forze politiche degli emendamenti da presentare e abbiamo colto una disponibilità a lavorare in questa direzione. Stiamo pensando a cambiamenti di fondo perché per noi questa manovra è molto sbagliata”, i “tagli alla Sanità, la mancanza di lotta all’evasione fiscale, il blocco sulle pensioni, la prearietà, le risorse vche mancano sui contratti. Un altro tema particolarmente grave affrontato con il Pd è l’assenza politica industriale e questa logica industriale folle che rischia di svendere pezzi interi del sistema industriale del Paese”, ha concluso.

Manovra, Landini: bene Pd sabato in piazza, io non ci sarò

Manovra, Landini: bene Pd sabato in piazza, io non ci saròRoma, 9 nov. (askanews) – “No. La Cgil sarà in piazza il 17 novembre e con gli scioperi. Tutto il mese di novembre sono in piazza”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, uscendo dall’incontro al Nazareno con la segretaria del Pd Elly Schlein e rispondendo a chi chiedeva se sabato parteciperà alla manifestazione indetta dai Dem.

“Consideriamo importante una ripresa della mobilitazione e che anche le forze politiche in un momento grave di attacco alla democrazia trovino le forme e i modi, comprese le manifestazioni, per dare voce alle persone”, ha spiegato. “C’è il rispetto dell’autonomia e del lavoro che ognuno deve fare e che è chiamato a fare”, ha concluso.

Italia-Albania, Pd: Rama fuori da Pse. Tajani: tante falsità su intesa

Italia-Albania, Pd: Rama fuori da Pse. Tajani: tante falsità su intesaRoma, 9 nov. (askanews) – Mentre il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani smentisce le falsità sull’accordo sui migranti tra Italia e Albania ribadendo che si è trattato di un’intesa di governo, il Pd è pronto a protocollare la richiesta di espulsione dal Partito socialista europeo per il premier albanese Edi Rama e il suo Pssh, il partito socialista d’Al-bania.

Lo annuncia a Repubblica Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Schlein: “Porremo la questione al congresso del Pse”, che si terrà domani e dopodomani a Malaga, alla presenza di tutti i big socialisti del continente, dal premier spagnolo Pedro Sanchez al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Nel mirino dei democratici c’è il controverso accordo siglato da Rama con la premier Giorgia Meloni, che prevede il dirottamento sull’Albania di una cospicua parte di migranti intercettati dalle navi italiane, fino a 36mila l’anno, da dislocare in strutture attrezzate nel porto di Shengjin e a Gjader”, scrive Repubblica.Secondo il Pd, l’accordo viola il diritto internazionale ed “anche i valori della famiglia socialista”, secondo Provenza. Rama potrebbe presentarsi a Malaga per difendersi, “ma secondo gli sherpa che lavorano all’appuntamento alla fine non ci sarà”.

Il Pd, spiega ancora il quotidiano, “spingerà per applicare la stessa procedura adottata per il neo-premier slovacco Robert Fico: filo-russo, alleato con l’estrema destra, è stato espulso dal Pse a metà ottobre, nemmeno due settimane dopo la vittoria elettorale a Bratislava”. “Per Rama – riprende Provenzano – l’iter dovrebbe essere ancora più spedito, considerato che è un semplice osservatore e l’Albania non fa parte dell’Ue”. “Ho letto storie, articoli di giornali italiani davvero assurdi, materialmente falsi. È un accordo di tutto il governo italiano, a cui hanno lavorato insieme presidenza del Consiglio, Esteri, Interno, Giustizia e Salute. L’intero negoziato, sin dalle fasi iniziali, è stato gestito, come normale, dal mio ministero. La prima riunione preparatoria si è tenuta nel mio ufficio a Palazzo Chigi. Dopo un primo incontro che ho avuto con Giorgia Meloni, ho indetto il 6 aprile una riunione operativa preliminare fra ministero degli Esteri, dell’Interno e con l’ambasciata a Tirana. Non è un accordo nato bevendo un bicchiere di vino in vacanza. La prima missione operativa a Tirana di Esteri e Interno è partita il 24 maggio. Abbiamo decine di verbali, mail, resoconti di incontri fra nostri funzionari e con i dirigenti albanesi”, dice al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando dell’intesa sui migranti tra Roma e Tirana.

“Nel nostro lavoro abbiamo coinvolto il ministero della Giustizia per esaminare ogni aspetto legale. Abbiamo esaminato casi analoghi, letto le sentenze e la giurisprudenza internazionale ed europea. Chi dice che andiamo verso Guantanamo fa un’affermazione offensiva e ridicola insieme. È un’iniziativa che punta a combattere il traffico di esseri umani con la collaborazione di un Paese candidato a essere membro della Ue. L’Albania condivide con noi l’idea che la questione immigrazione si risolve insieme. Questo è un esempio pratico di solidarietà europea”, conclude il vicepremier.

Accordo Italia-Albania, il Pd vuole Rama fuori dal Pse

Accordo Italia-Albania, il Pd vuole Rama fuori dal PseRoma, 9 nov. (askanews) – Il Pd è pronto a protocollare la richiesta di espulsione dal Partito socialista europeo per il premier albanese Edi Rama e il suo Pssh, il partito socialista d’Al-bania. Lo annuncia a Repubblica Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Schlein: “Porremo la questione al congresso del Pse”, che si terrà domani e dopodomani a Malaga, alla presenza di tutti i big socialisti del continente, dal premier spagnolo Pedro Sanchez al cancelliere tedesco Olaf Scholz.

“Nel mirino dei democratici c’è il controverso accordo siglato da Rama con la premier Giorgia Meloni, che prevede il dirottamento sull’Albania di una cospicua parte di migranti intercettati dalle navi italiane, fino a 36mila l’anno, da dislocare in strutture attrezzate nel porto di Shengjin e a Gjader”, scrive Repubblica. Secondo il Pd, l’accordo viola il diritto internazionale ed “anche i valori della famiglia socialista”, secondo Provenza. Rama potrebbe presentarsi a Malaga per difendersi, “ma secondo gli sherpa che lavorano all’appuntamento alla fine non ci sarà”.

Il Pd, spiega ancora il quotidiano, “spingerà per applicare la stessa procedura adottata per il neo-premier slovacco Robert Fico: filo-russo, alleato con l’estrema destra, è stato espulso dal Pse a metà ottobre, nemmeno due settimane dopo la vittoria elettorale a Bratislava”. “Per Rama – riprende Provenzano – l’iter dovrebbe essere ancora più spedito, considerato che è un semplice osservatore e l’Albania non fa parte dell’Ue”.

M.O., Schlein: sabato Pd in piazza per giustizia sociale e pace

M.O., Schlein: sabato Pd in piazza per giustizia sociale e paceRoma, 8 nov. (askanews) – “Il Pd l’11 novembre sarà in piazza per la giustizia sociale e per la pace”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein durante la registrazione di ‘Porta a porta’. “Vuol dire chiedere un cessato il fuoco immediato per fermare la strage di civili in corso e la liberazione senza condizioni di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, che abbiamo condannato con fermezza dal primo momento di questo attacco feroce”.

Bisogna “fornire aiuti necessari alla popolazione civile palestinese” e “isolare Hamas nel popolo palestinese e nel mondo arabo. E’ necessario per riprendere il filo della soluzione pacifica dei due popoli e due stati, che deve tornare al centro dell’azione politica della comunità internazionale”. Bisogna “alzare la voce perché si fermi questo massacro. Hanno entrambi diritto a esistere in pace e in sicurezza”.

Covid, Conte: no abbiamo nulla da nascondere ma vogliamo commissione seria

Covid, Conte: no abbiamo nulla da nascondere ma vogliamo commissione seriaRoma, 8 nov. (askanews) – Sulla gestione del Covid “non abbiamo nulla da nascondere, sono andato a testa in alta in tribunale a rispondere delle ipotesi accusatorie e ne sono uscito a testa alta. Vogliamo una commissione seria, che ci spieghi come e perchè ci siamo ritrovati ad affrontare la pandemia a mani nude dopo anni e anni di governi che hanno tagliato la spesa sanitaria e ci stiamo tornando in quella condizione”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti.

“Sarebbe ottima – ha aggiunto – una commissione che potesse accertare come è stata gestita la sanità a livello regionale e ci piacerebbe anche che se ne potessero trarre delle considerazioni utili per evitare gli errori del passato. Se in tutto questo si potrà accertare anche il comportamento di chi ha avuto comportamenti anti-patriottici nel momento più duro della pandemia sarà utile per il bene del Paese”.

Schlein: vogliono cambiare forma governo a colpi di maggioranza

Schlein: vogliono cambiare forma governo a colpi di maggioranzaRoma, 8 nov. (askanews) – “Questa maggioranza si sta arrogando il diritto di cambiare la forma di governo italiana a colpi di maggioranza”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlei durante la registrazione di ‘Cinque minuti’ che andrà in onda questa sera su Rai uno. “Se dopo un anno di governo, con una maggioranza solida come quella che hanno, l’Italia oggi sta peggio non è colpa della Costituzione ma della loro incapacità di governare”.

Peraltro, ha aggiunto, non è vero che la proposta del governo non tocca i poteri del capo dello Stato: “Non sono d’accordo (che i poteri presidente della Repubblica non vengano toccati, ndr). Se ci sono due figure oggi espressione Pel parlamento eletto dai cittadini e poi una viene eletta direttamente è chiaro che l’altra diventa secondaria, sbilancia completamente l’equilibrio tra i poteri dello Stato”.

Manovra, Conte: Lady Tax Meloni mortifica il Paese

Manovra, Conte: Lady Tax Meloni mortifica il PaeseRoma, 8 nov. (askanews) – “Visto che il governo ha confezionato una manovra misera, che l’Italia non si merita, che nasce dalla determinazione di Lady Tax di chiudersi a Palazzo Chigi e non ascoltare i reali bisogni del Paese lo stiamo facendo noi: stiamo ascoltando i rappresentanti dei lavoratori, delle imprese, di tutte le categorie”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti.

“Sta emergendo – ha aggiunto – una visione condivisa: è una manovra di tagli, di tasse nuove per due miliardi. Si mortificano le donne, sia quelle che hanno figli sia quelle che vogliono andare in pensione, si mortificano i giovani e i pensionati. E non c’è una sola misura che possa consentire alle imprese di rilanciarsi, migliorare la produttività e la competitività. Si condanna il Paese a una mortificazione economica, senza visione, senza coraggio, senza prospettive reali di alzare la testa”.

Bonelli:Sangiuliano nomina Geronimo La Russa al Piccolo, scandaloso

Bonelli:Sangiuliano nomina Geronimo La Russa al Piccolo, scandalosoRoma, 8 nov. (askanews) – “Quello di Giorgia Meloni è un Governo o centro per l’impiego riservato ai vari cognati e figli? Apprendiamo che Geronimo La Russa è stato indicato dal MiC e, in particolare, dal Ministro Sangiuliano per entrare nel CdA del Teatro Piccolo di Milano. Dalla famiglia del Presidente del Senato, che, ricordiamo, è la seconda carica dello Stato, ci si aspetterebbe sobrietà. Ci chiediamo allora se nel nostro Paese, culla della cultura e patria del Rinascimento, è proprio il figlio del presidente del Senato la figura più adatta a ricoprire il ruolo che il Ministro Sangiuliano ha voluto riservargli, per queste ragioni ho presentato un’interrogazione per conoscere i criteri e le ragioni che hanno portato alla nomina di Geronimo La Russa al teatro Piccolo”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.