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Meloni: sentenza Catania incomprensibile, è difesa corporativa

Meloni: sentenza Catania incomprensibile, è difesa corporativaRoma, 4 ott. (askanews) – “Io sono persona di destra, chi è di destra come me ha rispetto della separazione dei poteri e dei servitori dello Stato. Non c’è nessun fronte aperto con la magistratura ma, se secondo me una sentenza è incomprensibile, posso dire che è incomprensibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tornando sulla sentenza di Catania in un’intervista a Sky TG24, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’.

Se “non la condivido, perchè le motivazioni della sentenza, che si occupa di un migrante già con un provvedimento di espulsione”, mostrano “tesi incomprensibili, devo dire che non sono d’accordo. Piuttosto la difesa corporativa mi preoccupa: come un magistrato può dire che è illegittimo un provvedimento, un governo può dire di non essere d’accordo” senza per questo “attaccare una categoria”.

Pd, Schlein prepara piazza di novembre: tappa per alternativa

Pd, Schlein prepara piazza di novembre: tappa per alternativaRoma, 4 ott. (askanews) – La mobilitazione continua, Elly Schlein riunisce la segreteria per preparare la direzione Pd di giovedì ed esorta tutti al massimo sforzo in vista dell’autunno “di piazza” annunciato alla festa dell’Unità a Ravenna e che troverà il suo momento clou nella manifestazione di inizio novembre, probabilmente sabato 11, anche se è stato preso in considerazione pure il fine-settimana successivo. Una manifestazione che, secondo quanto emerso dalla riunione di questa mattina, vedrà nella sanità uno dei punti centrali, ma affronterà in generale “tutte le grandi questioni economiche e sociali”, dice uno dei partecipanti. Soprattutto, nelle intenzioni della leader Pd quella data dovrà essere una “tappa” di un “paziente” percorso di costruzione dell’alternativa. Perché Schlein ha ribadito che il Pd, nonostante le polemiche e gli attacchi che arrivano da M5s e Azione, intende lavorare con costanza e, appunto, pazienza alla ricomposizione di un fronte da contrapporre a quello della destra.

Un concetto che Schlein espone anche in pubblico, parlando all’evento che celebra i 20 anni di Sky: “Abbiamo un governo che si è abbattuto sulle fasce più povere anziché aumentare la povertà. Abbiamo la responsabilità come opposizioni di costruire un’alternativa alla destra. Io sento questa responsabilità e quindi sono massimamente unitaria, nelle nostre differenze”. E se Conte e Calenda mettono in discussione praticamente ogni giorno l’idea del “campo largo”, la leader Pd invita tutti i suoi a non reagire alle polemiche, spiegando che sono fibrillazioni fisiologiche in vista delle europee. E, sempre a SkyTg24, aggiunge: “Per noi va avanti (la costruzione dell’alternativa, ndr) e deve andare avanti. Basta incontrare per strada le persone che ci hanno votato. Ci chiedono di costruire convergenze per aiutare l’Italia in questo momento”. Come spiega uno dei membri della segreteria “sappiamo che sarà così nei prossimi mesi, e forse anche dopo le Europee. Tocca a noi trovare gli argomenti sui quali portare tutte le opposizioni, come abbiamo fatto col salario minimo. Certo, Conte e Calenda forse stanno sottovalutando il fatto che una metà dell’elettorato, quella che guarda a noi, comincia a porsi il problema di vedere un’alternativa a questo governo”. Uno degli argomenti è ovviamente la sanità, come ribadisce anche Schlein: “Ci batteremo perché ci siano più risorse per il diritto alla salute delle persone. Continueremo ad insistere e stiamo dialogando anche con le altre forze di opposizione, mentre portiamo avanti anche la battaglia sul salario minimo”.

Certo, riconosce il dirigente Pd, “il problema è politico e una spinta positiva può arrivare anche dall’elettorato, come accaduto per la destra. Lì è apparso chiaro che chi sceglie un percorso solitario – vedi Fini – non va lontano. Speriamo accada anche qui, devono capire tutti che chi rompe agevola l’altro campo”. Di certo la segretaria si muove con attenzione, cercando di evitare discussioni interne al partito. Le battaglie scelte – dal salario minimo alla sanità, passando per il Pnrr e la lotta alle nostalgie fasciste – sono condivise da tutte le anime Pd. Sull’Ucraina anche oggi Schlein ha ribadito una linea di continuità e per la manifestazione di novembre si cercherà di accentuare la presenza del partito appunto su quei temi economici che vengono sollecitati dalla minoranza ma anche da quella parte di Pd che viene dai Ds e che ha nel proprio Dna le battaglie per il lavoro.

A tenere tutto insieme, ovviamente, l’opposizione al governo Meloni che “sui migranti fa solo demagogia” e che “cerca un nemico al giorno per nascondere i problemi che non riesce a risolvere”. La segretaria annuncia anche un’interrogazione Pd sugli scontri di Torino tra polizia e manifestanti e presenta due proposte di legge per contrastare la propaganda fascista e la tentazione revanscista di intitolare strade e luoghi pubblici a personaggi del Ventennio. “Con questa proposta – spiega Andrea De Maria, uno dei firmatari – nessuna strada potrebbe essere intitolata a Giorgio Almirante”. Per quanto riguarda il Pd, Schlein ripete il suo mantra: ok il pluralismo, ma “c’è tanto da cambiare, abbiamo vinto le primarie con una promessa di cambiamento che non intendiamo tradire. E non si fa il cambiamento in pochi mesi. Era troppo tempo che il partito aveva smarrito una sua identità. Andando per strada, battendoci per il salario minimo, per il lavoro di qualità, per la salute pubblica, per il diritto alla casa, il Pd è compatto”. Di sicuro, aggiunge, “il Pd non si smobilita, dopo un’estate militante che ci ha visti impegnati in tutto il paese. Nell’autunno dobbiamo proseguire, stiamo mettendo a punto le battaglie”.

M5S, Conte: Castaldo? Il limite dei due mandati vale anche per lui

M5S, Conte: Castaldo? Il limite dei due mandati vale anche per luiRoma, 4 ott. (askanews) – “Ieri una intervista di un nostro europarlamentare al Corriere della sera ha posto delle questioni di cui è bene discutere, per esempio sul ruolo del Consiglio nazionale”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, replicando nel corso di una diretta social alle dichiarazioni dell’eurodeputato stellato Fabio Massimo Castaldo.

“Il Consiglio nazionale si è riunito più volte, ma basta leggere il nostro statuto: non è – ha affermato Conte – un organo che gestisce il day by day, ma serve per l’indirizzo politico, quindi non è che possiamo riunirci tutti i giorni. Comunque possiamo anche riunirci anche ogni giorno ma se poi succede quello che è successo, per esempio abbiamo fatto tante riunioni per definire la linea politica sul conflitto russo ucraino e poi il nostro europarlamentare si smarca a titolo personale quando c’è da votare all’europarlamento sul regolamento europeo sulla produzione di munizioni, il cosiddetto Asap, è inutile che facciamo un consiglio nazionale al giorno. Questo non vale al rispetto delle regole interne, non è leale nei confronti degli altri europarlamentari e delle decisioni prese all’unanimità nel Consiglio nazionale”. “Quindi bene tutte le discussioni interne, dobbiamo creare una comunità che discute, una comunità che si interroga. Una comunità che ha troppe certezze non funziona. Quindi – ha proseguito l’ex premier – mi raccomando: critiche costruttive, soprattutto quando ci si avvicina alla scadenza del doppio mandato. L’ho chiarito anche all’interessato in un colloquio personale che la regola che gli ho dovuto chiarire vale anche per l’europarlamento. Lui aveva una interpretazione basata sul valore delle preferenze, ma quello riguarda la legge elettorale, per poter candidare qualcuno dobbiamo rispettare le nostre regole interne. Ma come abbiamo già dimostrato troveremo il modo per valorizzare competenze ed esperienze, anche l’interessato: siamo ben felici di poterci avvalere della sua esperienza, sarà sempre il benvenuto”, ha concluso Conte.

Meloni: governo tecnico? Sinistra allergica a democrazia

Meloni: governo tecnico? Sinistra allergica a democraziaRoma, 4 ott. (askanews) – “I soliti noti sono tutti quelli che hanno beneficiato di una politica debole. E che oggi con una politica forte che non si fa dettare la linea possono vedere perdere terreno sotto i piedi. Dopodiché, la sinistra che è allergica alla democrazia: hanno cominciato ad attaccare persino Elly Schlein, non gli va bene neanche il segretario loro se è eletto, faranno il segretario ‘tecnico’”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito di chi vorrebbe un governo tecnico, in un’intervista a Sky TG24 nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’, che andrà in versione integrale alle 19.

“Questo dibattito sul governo tecnico – ha aggiunto – è molto divertente, me li immagino mentre di notte loro sognano e fanno la lista dei loro ministri tecnici per governare di nuovo l’Italia avendo perso le elezioni. Tranquillizziamoli e aiutiamoli ad attraversare questa fase difficile della loro vita, facciano pure. Intanto, noi governiamo”.

Migranti, Meloni: sulle Ong è passata la posizione italiana

Migranti, Meloni: sulle Ong è passata la posizione italianaRoma, 4 ott. (askanews) – “Mi pare che si usino parole chiare quando si dice che i trafficanti di esseri umani non possono decidere chi entra in Europa, perché è una strada chiara quella che l’Europa vuole intraprendere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Sky TG24, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’, che andrà in onda in versione integrale alle 19.

“Abbiamo visto – ha aggiunto – le dichiarazioni dei vertici dei Paesi del Med 9, abbiamo visto la Francia, con la Germania si era aperta una discussione sul patto di migrazione asilo perché chiedeva di aggiungere un emendamento che secondo me faceva dei passi indietro sul tema ache delle Ong. L’emendamento è stato ritirato ed è passata la posizione italiana. Si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l’Europa deve essere più brava”, ha concluso Meloni.

Berlusconi tra milanesi illustri, a novembre iscrizione al Famedio

Berlusconi tra milanesi illustri, a novembre iscrizione al FamedioMilano, 4 ott. (askanews) – Il prossimo 2 novembre ci sarà anche il nome di Silvio Berlusconi tra quelli delle 14 personalità che saranno iscritte al Famedio, edificio del Cimitero Monumentale destinato ad onorare la memoria dei cittadini milanesi illustri o benemeriti. Lo ha deciso la commissione consultiva di Palazzo Marino per le onoranze al Famedio, che ha approvato la lista dei nomi.

L’elenco comprende, oltre al fondatore di Forza Italia e ex premier, Marcello Abbado; Manlio Armellini; Natale, Cesare e Alessandro Balbiani; Gaetanina Calvi; Franco Cerri; Rosina Ferrario; Gisella Floreanini; Ombretta Fumagalli Carulli; Alberto Garutti; Achille Mauri; Alfredo Ravasco; Marta Marzotto e Francesca Laura Wronowski.

Meloni da giovedì a Granada, lavora su migranti e pace con Scholz

Meloni da giovedì a Granada, lavora su migranti e pace con ScholzGranada, 4 ott. (askanews) – Sfruttare il sostegno ottenuto al Med9 di Malta per cercare di ottenere “passi avanti concreti” dell’Ue sulla gestione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da domani a Granada in Spagna per un doppio appuntamento: prima la riunione della Comunità politica europea, poi il Consiglio europeo informale in vista del summit “formale” in programma a Bruxelles a fine mese.

Gli incontri di Granada arrivano a pochi giorni dal Med9 di Malta, dove l’Italia è riuscita a far inserire nella dichiarazione finale un ampio supporto alle sue richieste per la gestione delle migrazioni, anche rispetto al Memorandum sulla Tunisia (la cui attuazione appare però a rischio, viste le resistenze di Tunisi ad accettare le condizioni poste). Il tema dei migranti è stato inserito nell’agenda di Granada su richiesta di Meloni e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, nella sua consueta lettera di convocazione, l’ha indicata come la questione “più pressante” sul tavolo in questo momento. Dunque Meloni intende sfruttare la ‘scia’ del Med9. Se però a Malta era complessivamente facile trovare una consonanza tra i Paesi del Mediterraneo, più direttamente toccati dal problema degli sbarchi, al Consiglio europeo ci sono sensibilità – quelle dei Paesi del nord – diverse. Lo dimostrano le tensioni dei giorni scorsi con la Germania, non ancora rientrate, culminate nell’emendamento di Berlino al Patto per le migrazioni e l’asilo a favore delle Ong con il conseguente stop dell’Italia all’accordo. Dopo il ‘gelo’, le diplomazie dei due Paesi hanno lavorato – e stanno lavorando – per cercare una soluzione di compromesso “che possa soddisfare tutti”, sottolineano fonti italiane. L’obiettivo è avvicinare le posizioni e ufficializzare la ‘pace’ in un bilaterale tra Meloni e Scholz, al momento però non ancora fissato. Proprio oggi, peraltro, il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas ha sollecitato la rapida approvazione del Patto, che procede lentamente non solo per la ‘querelle’ tra Roma e Berlino. Se l’argomento migranti sarà toccato, il focus del Consiglio informale è però molto più generale e sarà una riflessione su quanto fatto dall’Ue dopo la pandemia da Covid e l’invasione dell’Ucraina, sui risultati raggiunti e su quel che rimane da fare, anche con lo sguardo alla prossima legislatura europea, che avrà una nuova “Agenda strategica”. Dunque si dovrà discutere di indipendenza strategica, di rafforzamento della base industriale, di potenziamento della difesa comune e dell’industria della difesa. Se non è previsto, almeno ufficialmente, un confronto sulla nuova governance europea, si parlerà invece di allargamento, dal momento che a dicembre la Commissione presenterà i report su Ucraina, Moldavia e Georgia e poi il Consiglio dovrà decidere se dare via libera ai negoziati per l’ingresso. “Adesso – sottolineano le fonti – tutti i Paesi valutano positivamente l’allargamento, per rendere l’Unione più forte e autonoma, ma il tema è come adattare le regole e i meccanismi a un campo ancora più vasto, a maggior ragione con un eventuale partner rilevante come l’Ucraina”. Si dovrà quindi rivedere l’assetto dell’Ue, da un punto di vista istituzionale, ad esempio sui meccanismi di voto; sul budget; sulle politiche da mettere in campo. Basti pensare, a questo proposito, a come cambierebbe la Politica agricola comune (Pac) con l’ingresso di un gigante agricolo come Kiev. L’Italia, da parte sua, è favorevole all’allargamento, con le opportune misure, ma in particolare ha la “priorità” dell’ingresso dei Balcani occidentali, a partire dall’Albania.

Prima del Consiglio, domani, si riunirà la comunità politica europea, con la partecipazione (probabilmente in presenza) del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La Cep, nata per iniziativa di Emmanuel Macron, tiene a Granada il suo terzo incontro, dopo quelli di Praga e Chisinau, mentre il quarto sarà ospitato l’anno prossimo nel Regno Unito. Dell’organismo fanno parte tutti i Paesi europei, anche quelli non aderenti all’Unione, con la significativa eccezione della Russia. Dopo gli interventi inaugurali della presidenza spagnola, della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, di Michel e dello stesso Zelensky, si terranno quattro tavole rotonde parallele: sul multilateralismo; sull’energia; sulle competenze; su digitale e Intelligenza artificiale. In quest’ultima interverrà Meloni, che sul tema si sta impegnando molto, sottolineando (le ultime volte al G20 di Delhi e all’Assemblea generale dell’Onu) la necessità di governare un’innovazione tecnologica che vede come una “grandissima opportunità ma accompagnata anche da rischi”. Sull’IA Meloni ha avuto negli ultimi mesi molti incontri, anche con privati, e sarà uno degli argomenti al centro del G7 a presidenza italiana.

Migranti, Salvini: giudice di Catania non è imparziale

Migranti, Salvini: giudice di Catania non è imparzialeRoma, 4 ott. (askanews) – La giudice di Catania che ha emesso una sentenza che mette in discussione le nuove norme sull’immigrazione non è imparziale. Lo ha sostenuto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini intervenendo a SkyTg24.

“Rispetto il lavoro dei colleghi ministri della Giustizia e Interno. Se faranno ricorso, ne avranno motivo. Mi fido di loro”, ha detto Salvini. “Mi ha colpito – ha continuato – solo una cosa, non giuridica: che questo giudice, che ovviamente giudica della libertà delle persone in passato, abbia fatto commenti particolari. Ognuno è libero di avere l’idea politica che vuole, siamo in democrazia ed è bello che ognuno la pensa come vuole”. Salvini ha deprecato che “un giudice metta dei like sui social a un posto che si conclude con un post “‘fanculo a Salvini’”.

Schlein: a Torino repressione molto forte, Meloni chiarisca

Schlein: a Torino repressione molto forte, Meloni chiariscaRoma, 4 ott. (askanews) – “Abbiamo visto scene di repressione molto forte di fronte alla protesta portata avanti da giovani e giovanissimi soprattutto. Vogliamo che si faccia chiarezza su quanto avvenuto”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, a margine della segreteria del partito, commentando gli scontri di ieri a Torino tra polizia e manifestanti.

La segretaria Pd ha poi aggiunto che sarebbe utile una presa di posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Ci auguriamo che ci sia una parola della presidente Meloni”. 

Mattarella: è sempre più necessaria una informazione corretta

Mattarella: è sempre più necessaria una informazione correttaMilano, 4 ott. (askanews) – “Vent’anni nel mondo dell’informazione televisiva costituiscono un traguardo importante, ma per Sky Tg24 significano anche un impegno di responsabilità per il futuro”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a Sky Tg24 in occasione dei festeggiamenti per i 20 anni della emittente all news.

“La vostra testata ha arricchito l’offerta televisiva nel nostro Paese. Precisione e capacità di approfondimento, racconto dei fatti del giorno e bilanciamento tra notizie interne e internazionali – ha riconosciuto Mattarella – hanno rappresentato per gli spettatori un prezioso punto di riferimento. Si avverte sempre più, anche in presenza di notizie distorte, false, non controllate, che si diffondono nei social media, la necessità di una informazione che sia professionale, corretta, trasparente. A tutti i giornalisti e a tutti coloro che lavorano in Sky Tg24 va pertanto il mio augurio per un lavoro rilevante, che incida positivamente nel tessuto della qualità della nostra democrazia”.