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Shoah, Meloni: la battaglia per la memoria non si finisce mai di combattere

Shoah, Meloni: la battaglia per la memoria non si finisce mai di combattereRoma, 28 gen. (askanews) – “Condivido quello che ho sentito e penso che sia molto importante in questo momento attualizzare questo racconto, come è stato ampiamente detto dalla senatrice Liliana Segre, dalla presidente Di Segni, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal ministro Giuseppe Valditara. È una di quelle battaglie che non si finisce mai di combattere”. Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni lasciando il Quirinale al termine della cerimonia di celebrazione del giorno della memoria.


 

Shoah, Mattarella: Costituzione nata per cancellare nazifascismo

Shoah, Mattarella: Costituzione nata per cancellare nazifascismoRoma, 28 gen. (askanews) – “La nostra Costituzione è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista, di cui il sanguinoso conflitto mondiale e i campi di sterminio furono gli esiti crudeli e inevitabili”. Lo ha ribadito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia al Quirinale per il Giorno della Memoria.


“In luogo della predicazione della guerra d’aggressione, la Costituzione prevede la pace e la collaborazione internazionale – ricorda il capo dello Stato -. Al posto della discriminazione e della persecuzione, la Costituzione promuove l’eguaglianza e la giustizia. In luogo dell’oppressione, la libertà. Invece dell’indottrinamento e della propaganda che manipola la realtà sino alla menzogna, il confronto e il pluralismo. Al contrario della fede cieca e dell’obbedienza incondizionata, la Costituzione prevede la democrazia, la partecipazione, le garanzie e i controlli”.

Shoah,Mattarella: fascismo fu complice furia antiebraica nazista

Shoah,Mattarella: fascismo fu complice furia antiebraica nazistaRoma, 28 gen. (askanews) – “Auschwitz è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finale’”. Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia per il Giorno della memoria.


“Auschwitz rappresenta l’abisso più profondo e oscuro mai toccato nella storia dell’umanità – ha ribadito il capo dello Stato -. Un universo di orrore e di abiezione, che appartiene a quello stesso genere umano che oggi guarda a quella stagione con dolore, sconcerto, talvolta anche con una nuova tragica indifferenza di chi pensa che si tratti di un passato che non può tornare”.

Shoah, Mattarella: ieri ad Auschwitz per rinnovare patto tra nazioni

Shoah, Mattarella: ieri ad Auschwitz per rinnovare patto tra nazioniRoma, 28 gen. (askanews) – “Rinnovare un patto tra le nazioni e i popoli che, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando, in cui la violenza, l’aggressione, l’inimicizia, la guerra sembrano voler prendere il sopravvento, accende una speranza”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per il giorno della memoria descrive l’evento a cui ha partecipato ieri ad Auschwitz dove decine di capi di Stato e di governo si riuniti per l’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio.


Mattarella lo definisce “un momento storico, di straordinaria importanza, che tesse insieme, in un’unica tela, passato e futuro, memoria e responsabilità di oggi”.

Shoah, al via al Quirinale cerimonia con Mattarella, Meloni e Segre

Shoah, al via al Quirinale cerimonia con Mattarella, Meloni e SegreRoma, 28 gen. (askanews) – E’ iniziata al Quirinale la cerimonia per il Giorno della memoria. Con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono presenti i presidenti delle Camere, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, la premier Giorgia Meloni, i ministri Guido Crosetto, Antonio Tajani, Matteo Piantedosi, Giuseppe Valditara.


Al suo ingresso nel salone dei Corazzieri il capo dello Stato ha salutato tutte le autorità e i sopravvissuti in prima fila, in particolare ha abbracciato Edith Bruck e Sami Modiano. Protagonista della cerimonia di quest’anno sarà Liliana Segre che verrà intervistata da alcuni bambini.

Shoah, Conte: lezione attuale. No a odio, segregazione, oppressione

Shoah, Conte: lezione attuale. No a odio, segregazione, oppressioneRoma, 27 gen. (askanews) – “Non dimenticare il dramma dell’Olocausto, ma anche rinnovare l’impegno quotidiano contro ogni discriminazione e manifestazione di intolleranza”. Lo dichiara in una nota il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“La Giornata della memoria – spiega l’ex presidente del Consiglio – è un momento di profondo raccoglimento che ci spinge a tramandare la testimonianza di chi, sopravvissuto alla barbarie nazifacista, ancora oggi lotta per scongiurare che una simile tragedia possa ripetersi”. “In questa giornata si leva alto il monito affinché ogni fenomeno di violenza e prevaricazione venga combattuto con la più forte determinazione. È una lezione quantomai attuale – conclude Conte – che ci induce a contrastare chi continua ad alimentare politiche di odio, di segregazione e di oppressione”.

Shoah, Liliana Segre: l’antisemitismo che c’è sempre stato oggi è manifesto. Senza testimoni richio oblio

Shoah, Liliana Segre: l’antisemitismo che c’è sempre stato oggi è manifesto. Senza testimoni richio oblioRoma, 27 gen. (askanews) – “Tornata da Auschwitz ho scelto il silenzio, perché mi rendevo conto dell’incapacità o dell’indifferenza di capire la tragedia del sopravvissuto, che rientrava nel mondo in cui voleva vivere dopo la guerra. Perché mi sono decisa a parlare compiuti i 50 anni? Perché mi rendevo conto che il mondo stava cambiando e quello che rimaneva sempre uguale era l’antisemitismo. Oggi è manifesto, ma c’è sempre stato, solo che non era possibile parlarne nei termini sfacciati, vergognosi, disgustosi di oggi”. Lo ha detto Liliana Segre, senatrice a vita, nella video-intervista con Marco Vigevani, presidente Comitato Eventi Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, diffusa sui social.


“Io sono di natura pessimista e questo certamente non aiuta in questo mio giudizio ma sono così sicura dentro di me che una volta spariti, e ormai manca poco, gli ultimissimi superstiti e quando sarà finita la generazione dei figli dei superstiti, e dei nipoti forse, man mano che il tempo passerà, sia per la questione di come è stato finora sia per le falsità che verranno dette, così come in 1984 di Orwell, che secondo me dovrebbe essere adottato nelle scuole”, ha detto ancora. “Ci sono degli interessi superiori per cui è bene dimenticare una certa cosa, non parlarne più finché poi non esiste più. Rimane una riga, una sola data, magari approssimativa, e poi col passare del tempo neanche più quella”, ha sottolineato. “Quando sono entrata in Senato, spaventata da quel contesto, ho pensato che se avessi potuto lasciare un’eredità etica, morale, storica, umana, ne sarebbe valsa la pena. Oggi presiedo una commissione che ha nel suo titolo ‘Contro l’istigazione all’odio’, al razzismo, all’antisemitismo. Ma servirà davvero? Ci sarà qualcuno, dopo di me, che raccoglierà questa piccola eredità morale? O finirà con me?”, ha proseguito Segre.

Meloni in Arabia “chiude” con il fascismo: complice abominio Shoah

Meloni in Arabia “chiude” con il fascismo: complice abominio ShoahAl-Ula, 27 gen. (askanews) – “L’abominio” della Shoah fu “una tragedia che non ha paragoni nella storia”, un piano condotto dal regime hitleriano “che in Italia trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni”. Giorgia Meloni è appena ripartita da Al-Ula, in Arabia Saudita, diretta in Bahrein quando Palazzo Chigi invia la nota in cui la premier commemora la Shoah, poi rilanciata sui social. E le parole della premier nella condanna del fascismo, “complice” di quella tragedia, sembrano particolarmente nette, anche rispetto al recente passato.


“L’antisemitismo – sottolinea – non è stato sconfitto con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz” e combatterlo “in tutte le forme in cui si manifesta, antiche e moderne, è una priorità di questo governo”, anche attraverso l’elaborazione della nuova Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo che fissa, assicura, “obiettivi e azioni concrete per contrastare un fenomeno abietto che non ha diritto di cittadinanza nelle nostre società”. Questa mattina, prima di ripartire da Al-Ula, Meloni aveva incontrato i giornalisti nel resort in cui alloggiava nel cuore di un’area desertica. La premier rispondendo ai cronisti ha respinto le accuse delle opposizioni, che l’hanno definita “incoerente” perché in passato aveva duramente attaccato per le violazioni dei diritti il regime saudita, compreso il principe bin Salman, che ieri ha incontrato in una giornata che ha portato a siglare accordi per dieci miliardi di dollari. “L’opposizione – replica – mi rinfaccia a qualsiasi cosa, ma non c’è contraddizione tra quello che io dicevo ieri e quello che faccio oggi. Italia e Arabia Saudita sono due nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici” mentre “completamente altro tema, che io ho posto in passato, è la questione di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni”.


Per Meloni l’Arabia Saudita è “un attore di primo piano” nel Golfo, che ha una “centralità strategica” nell’ottica del Mediterraneo allargato. Dunque la visita a Gedda e Al-Ula, è stata “molto importante” per portare “risultati concreti per l’Italia”. In quest’ottica è stato deciso di innalzare i rapporti a partnership strategica, con una cooperazione rafforzata “in materia energetica, in materia di difesa, sull’impulso agli investimenti reciproci fino ai temi legati all’archeologia”. Possibile anche l’ingresso dell’Arabia nel programma GCAP in cui Italia, Regno Unito e Giappone collaborano per la realizzazione di un caccia di ultima generazione. “Noi – ha spiegato Meloni – siamo favorevoli all’ingresso dei sauditi, chiaramente è un lavoro diciamo abbastanza non immediato”. Nell’ottica della stessa strategia rientra la visita ‘lampo’ di oggi in Bahrein, presidente di turno della Lega Araba, “un paese molto impegnato particolarmente sulla materia del dialogo interreligioso”. L’Arabia saudita, per la premier, è un “attore chiave” non solo per la collaborazione economica, ma anche per la stabilizzazione di tutta l’ara del Medio Oriente. Per il consolidamento della tregua su Gaza e la ripresa del processo verso i ‘due popoli e i due Stati’, ha sottolineato “il tema di una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave”; in Libano Riyad “ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo presidente Aoun” e anche in Siria “è un paese impegnato alla stabilizzazione”.


A proposito di Medio Oriente, i giornalisti hanno chiesto a Meloni un commento sull’idea di Donald Trump di trasferire i palestinesi di Gaza in Giordania ed Egitto, per favorire la ricostruzione. Sul tema, che ha creato accese polemiche, la premier svicola, limitandosi a rilevare che il presidente Usa “dice una cosa molto giusta quando dice che la ricostruzione di Gaza è una delle sfide principali che abbiamo di fronte e che per riuscire serve un grande coinvolgimento della comunità internazionale”. Poi c’è un problema di profughi, in particolare in Giordania e Libano: “Sono materie molto complesse ma il fatto che se ne discuta seppure a livello interlocutorio con gli attori della regione secondo me vuol dire che si vuole lavorare seriamente al tema della ricostruzione”. Parlando di Trump, Meloni si è soffermata anche sulla questione dei dazi che il tycoon ha minacciato nei confronti dell’Europa. Meloni dice di “comprendere” il punto di vista Usa che pongono “la stessa questione che ad esempio noi poniamo nei confronti della Cina”. Del resto “la questione del surplus commerciale non nasce con la presidenza Trump, è una questione che le amministrazioni americane hanno posto spesso. Nel 2023 tra Europa e Stati Uniti nel commercio di beni c’era un surplus a favore dell’Europa di oltre 150 miliardi. È un dato importante, dopodiché se si andasse a guardare al dato più complessivo e si coinvolgesse ad esempio il tema del commercio dei servizi allora lì ci sarebbe un surplus commerciale a favore degli Stati Uniti di circa 100 miliardi”. Quel che è certo, per lei, è che “uno scontro non conviene a nessuno: il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata sono il modo per affrontare” il tema.


Afe

Shoah, Meloni: l’abominio del piano nazista trovò in Italia la complicità del regime fascista

Shoah, Meloni: l’abominio del piano nazista trovò in Italia la complicità del regime fascistaRoma, 27 gen. (askanews) – “Ottant’anni fa l’orrore dello Shoah si è mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti, e insieme ad essi è crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del Giorno della Memoria e dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz.


“Uomini, donne, bambini e anziani strappati dalle loro case, costretti a lasciare tutto, portati nei campi di sterminio e uccisi solo perché di religione ebraica. Un piano la cui premeditata ferocia fa della Shoah una tragedia che non ha paragoni nella storia. Un piano, quello condotto dal regime hitleriano, che in Italia – ha aggiunto Meloni – trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni”. “Un abisso a cui si contrappose il coraggio di tanti Giusti, che non esitarono a disobbedire e a rischiare la propria stessa vita per salvare quella di migliaia di innocenti. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria della Shoah, ricordiamo i nomi e i cognomi delle vittime e rinnoviamo la memoria di quei fatti, anche attraverso la testimonianza dei sopravvissuti e dei loro discendenti”, ha ricordato Meloni. “Testimoni viventi di una pagina orribile del nostro passato, ai quali rendiamo ancora una volta il nostro ringraziamento. Perché, se oggi conosciamo ciò che è accaduto, lo dobbiamo soprattutto a loro. ‘Sono vivo affinché possa testimoniare. C’era un disegno più grande per me, e andrò avanti a ricordare fin che vivrò’, ha detto Sami Modiano. È un insegnamento straordinario, che dobbiamo far nostro per coltivare la memoria e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni”, ha proseguito. “L’antisemitismo non è stato sconfitto con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. È una piaga che è sopravvissuta alla Shoah, ha assunto declinazioni diverse e si propaga attraverso strumenti e canali nuovi. Combattere l’antisemitismo, in tutte le forme in cui si manifesta, antiche e moderne, è una priorità di questo Governo”, ha sottolineato la presidente del Consiglio.


“Impegno mai venuto meno e che intendiamo portare avanti con forza e determinazione, anche attraverso l’elaborazione della nuova Strategia nazionale per la lotta all’antisemitismo, un documento articolato e di scenario che fissa obiettivi e azioni concrete per contrastare un fenomeno abietto che non ha diritto di cittadinanza nelle nostre società”, ha concluso Meloni.

Meloni: nessuna contraddizione sull’Arabia Saudita rispetto al passato. E’ attore chiave, risultati concreti anche per Italia

Meloni: nessuna contraddizione sull’Arabia Saudita rispetto al passato. E’ attore chiave, risultati concreti anche per ItaliaAl-Ula, 27 gen. (askanews) – “L’opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa ma non c’è contraddizione fra quello che dicevo ieri e quello che faccio oggi” nel rapporto con l’Arabia Saudita. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula, a proposito delle critiche che in passato aveva rivolto al regime saudita.


“Italia e Arabia Saudita – ha aggiunto – sono due nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l’energia, come il rapporto con l’Africa, come la difesa, come gli investimenti. Altro tema, completamente altro tema, che io ho posto in passato è la questione eventualmente di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni”. Per la stabilizzazione di tutta l’area del Medio Oriente l’Arabia Saudita “è sicuramente un attore chiave”, ha sottolineato la presidente del Consiglio . “Io – ha aggiunto – penso che ad esempio sull’ipotesi alla quale noi lavoriamo e che supportiamo di una normalizzazione della questione medio orientale, quindi della soluzione dei due Stati, il tema di una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave, una delle questioni che possono facilitare questo percorso”. Anche per il Libano “l’Arabia Saudita ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo presidente Aoun”. Per quello che riguarda la Siria “è un Paese impegnato alla stabilizzazione”. Quindi “è oggettivamente un attore che particolarmente nel Medio Oriente ma anche in Africa può avere e ha un ruolo molto importante di stabilizzazione e di normalizzazione e sicuramente è un interlocutore con il quale è importante lavorare insieme”.


Inoltre, “c’è un focus del governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni particolarmente incentrato sul Mediterraneo allargato. Nel Mediterraneo allargato ovviamente le nazioni del Golfo assumono una centralità strategica, l’Arabia Saudita è un attore di primo piano quindi in questo nostro lavoro era molto importante questa visita. Ma come sempre non si tratta semplicemente di visite di cortesia, sono occasioni che ci consentono di lavorare per risultati concreti per l’Italia”, ha ricordato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula. “Nello specifico – ha aggiunto – la scelta qui in Arabia Saudita è stata quella di elevare il livello della nostra collaborazione al parternariato strategico. Significa un Consiglio che si riunisce periodicamente, fa stato degli avanzamenti del lavoro comune sulle materie prioritarie che vengono individuate e le materie prioritarie che noi abbiamo individuato sono ovviamente la cooperazione in materia energetica, in materia di difesa, sull’impulso agli investimenti reciproci fino ai temi legati all’archeologia. Il valore delle intese, tra intese governative e anche tra enti pubblici e privati, viaggia intorno ai 10 miliardi di euro. E’ l’inizio di un lavoro, di una fase che io considero nuova nella cooperazione strategica con questo importante attore del Golfo e del Mediterraneo allargato”.


Il rapporto, ha detto ancora, “coinvolge anche il lavoro comune che possiamo fare ad esempio soprattutto in materia energetica in Africa, quindi si inserisce all’interno di un lavoro più ampio che l’Italia sta portando avanti”. Su un altro fronte, la questione dei dazi con gli Usa, “uno scontro non conviene a nessuno” mentre “il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata” è “il modo per affrontare” il tema “e quindi farò tutto quello che posso: è la strada che intendo percorrere, la strada che intendo suggerire per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Al-Ula.